Mensile Azioni Tornano di moda gli indici core Andamento indici Confronto FTSE MIB vs. Euro Stoxx e S&P500

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1 Mensile Azioni Tornano di moda gli indici core I principali indici statunitensii ed europei si s riportano a ridosso dei massimi di gennaio, con l S&P500 e il DAX che registrano nuovi record, graziee all ingente liquidità e all assenza di investimenti alternativi attraenti, per poi ritracciare moderatamente. In Europa i listini dei paesi core recuperano forza relativa a discapito di quelli periferici, fra cui il FTSE MIB, appesantiti da un PIL deludente con conseguente moderato allargamento degli spread. L indice tedesco recupera forza relativa sullaa scia di prospettive economiche in miglioramento, avvalorate da un PIL in accelerazione alloo 0,8%, che porta il tendenziale annuo in crescita del 2,2%; pertanto, riportiamo a positivo il giudizio sul DAX. Il FTSE MIB nel breve registra le peggiori performance risentendo di unaa volatilità particolarmentee elevata e di prese di beneficio generalizzate sulla scia di trimestrali mediamente m inferiori alle attese, acuite dal deludente dato sul PIL nel 1 trimestre (a -0,1%, da d attese a + 0,3%). Gli investitori temono rischi sulla fase di modesta ripresa attesa per l Italia, con ripercussioni sulla crescita del Paese per l intero Riteniamo che il trend rialzista delle borse alternerà fasii di ritracciamento veloci e rilevanti. In questa fase si assiste a un ritorno degli investitori versoo gli indici dei paesi core che offrono minori rischi in termini di volatilità. Dopo il nuovo discorso di Draghi si intensificano le attese di probabili misure non convenzionali e/o eventuale e taglio dei tassi da parte della BCE per sostenere l economia e scongiurare il pericolo di deflazione. Nota mensile Intesa Sanpaolo Servizio Studi e Ricerche Ricerca per Investitori privati e PMI Ester Brizzolara Analista Finanziario Laura Carozza Analista Finanziario Piero Toia Analista Finanziario Dopo un nuovoo massimo storico dell S&P500 non confermato, gli indici statunitensi proseguono p il trend laterale dell ultimo periodo fermati da barriere tecniche di forte valenza. In tale contesto, la reporting season mediamente evidenzia dati superiori alle attese di consenso nel 71,2% dei casi e le sinergie attese dalle operazioni di consolidamento si confermano driver importanti, anche se qualche trimestralee deludente, una serie di dati macro contrastati, la debolezza in Europa scatenata dai PIL inferiori alle attese e dati cinesii deboli, lasciano di nuovo spazio s a un lieve ritracciamento che per il momento viene contenutoo dai primi supporti dell S&P500 posti a Andamento indici Indice Valore Var. % Var. % da 1 mese inizio anno Stoxx 600 Euro Stoxx Euro Stoxx 50 CAC 40 DAX IBEX FTSE 100 FTSE All Share FTSE MIB S& &P500 NASDAQ Comp. Dow Jones Indus. Nikkei ,51 321, , , , , , , , , , , ,44 1,83 0,02 0,45 0,86 2,65 1,29 3,31-6,13-5,99 1,08 0,74 0,63-3,51 3,123 2,222 1,961 4,054 1,121 5,135 1,411 7,067 7,127 1,991-1,22-0,39-14,03 Nota: valori e performance in valuta locale. Fonte: FactSet Confronto FTSE MIB vs. Euro Stoxx e S&P S& &P500 Eurostoxx 80 FtseMib Fonte: Bloomberg I prezzi del presente documento sono aggiornati alla chiusura del mercato del (salvo la sezione Analisi tecnica, che è aggiornata alla data odierna). Per la certificazione degli analisti e per importanti comunicazioni si rimanda all Avvertenza Generale. G

2 Europa Torna il denaro sui paesi core rispetto ai periferici I principali indici statunitensi ed europei si riportano a ridosso dei massimi di gennaio con l S&P500 e il DAX che registrano nuovi record, grazie all ingente liquidità e all assenza di investimenti alternativi attraenti, per poi ritracciare moderatamente. In Europa i listini dei paesi core recuperano forza relativa a discapito di quelli periferici, fra cui il FTSE MIB, appesantiti da un PIL deludente con conseguente moderato allargamento degli spread. L indice tedesco recupera forza relativa sulla scia di prospettive economiche in miglioramento, avvalorate da un PIL in accelerazione allo 0,8% che porta il tendenziale annuo in crescita del 2,2%; pertanto, riportiamo a positivo il giudizio sul DAX. Eleviamo il giudizio sul DAX che recupera forza relativa, mentre si indebolisce il FTSE MIB Il FTSE MIB nel breve registra le peggiori performance risentendo di una volatilità particolarmente elevata e di prese di beneficio generalizzate sulla scia di trimestrali mediamente inferiori alle attese, acuite dal deludente dato sul PIL nel 1 trimestre. Gli investitori temono rischi sulla fase di modesta ripresa attesa per l Italia, con ripercussioni sulla crescita del Paese per l intero Riteniamo che il trend rialzista delle borse alternerà fasi di ritracciamento veloci e rilevanti. In questa fase si assiste a un ritorno degli investitori verso gli indici dei paesi core che offrono minori rischi in termini di volatilità. Dopo il nuovo discorso di Draghi si intensificano le attese di probabili misure non convenzionali e/o eventuale taglio tassi da parte della BCE per sostenere l economia e scongiurare il pericolo di deflazione. Tecnicamente i principali indici si trovano a ridosso di barriere rilevanti e il mancato superamento di queste ultime potrebbe condurre a ritracciamenti, anche se l elevata liquidità in circolazione e l assenza di investimenti alternativi attraenti sostiene comunque i listini. Tra i rischi citiamo: le tensioni geopolitiche, principalmente in Ucraina, che resta un focolaio pericoloso e aumenta la volatilità delle borse a livello internazionale e secondariamente in Libia, dove il Parlamento ha subito un attacco da parte di gruppi armati anti-governativi e la moderata crescita in Europa accentuata dai deludenti dati di PIL, l eccessiva forza dell euro e il rallentamento del ritmo di crescita in Cina. Per quest ultima, i timori si sono accentuati dopo produzione e vendite al dettaglio di aprile sotto le attese. La produzione industriale è salita dell 8,7% rispetto a stime dell 8,9% e le vendite al dettaglio sono cresciute dell 11,9% rispetto al 12% atteso. Un segnale di stabilizzazione è arrivato anche dal settore Manifatturiero, con la lettura preliminare dell indice HSBC di maggio che si è attestata a 49,7, poco sotto la soglia di espansione, ma sopra le attese di mercato. I gruppi appartenenti all indice Euro Stoxx confermano trimestrali mediamente in linea con le attese e meno brillanti rispetto a quelle statunitensi. Le operazioni di consolidamento restano un driver importante prospettando rilevanti sinergie, anche se il dietro front su alcune di queste operazioni ha ridotto l entusiasmo. Alcune trimestrali europee sono invece risultate inferiori alle stime; inoltre, gli stress test hanno provocato tensioni sui Bancari e costretto grandi gruppi come Deutsche Bank ad annunciare una ricapitalizzazione da 8 mld di euro. Tra i rischi Ucraina e rallentamento crescita in Cina I fondamentali dell Euro Stoxx Relativamente ai fondamentali dell Euro Stoxx vengono leggermente riviste al ribasso dal consenso le crescite sugli utili dell anno in corso al 19,86% a fronte di P/E pari a 14,84x evidenziando valutazioni non eccessive nonostante gli apprezzamenti dell ultimo periodo. Il rapporto crescite/multipli (PEG) rimane favorevole e inferiore all 1%. Il PIL area euro nel 1 trimestre è stato pari allo 0,9% ed è atteso allo 0,8% per il secondo, che porterebbe il tendenziale annuo all 1% e all 1,4% nel Intesa Sanpaolo Servizio Studi e Ricerche 2

3 Multipli, crescite e PEG dei principali indici azionari ( ) Valore P/E (x) Var. EPS % PEG 2013E 2014E 2015E 2013E 2014E 2015E Media E (P/E 14E su var. EPS E) Euro Stoxx 321,30 17,10 14,84 12,80 8,57 19,86 15,98 17,92 0,83 Euro Stoxx ,90 14,94 13,96 12,32-3,26 13,21 13,36 13,29 1,05 Stoxx ,51 16,32 15,05 13,33 5,59 10,86 12,92 11,89 1,27 DAX 9.659,39 15,22 13,55 11,92-1,68 10,16 13,65 11,91 1,14 CAC ,76 16,31 14,55 12,86 6,92 14,10 13,09 13,59 1,07 FTSE ,55 15,13 14,25 13,07-4,82 7,42 8,99 8,21 1,74 Ibex ,49 20,01 17,27 14,16 High 30,53 22,00 26,27 0,66 FTSE MIB ,46 20,01 15,53 12,33 2,43 37,09 23,99 30,54 0,51 FTSE All Share ,39 20,39 15,70 12,45-2,68 40,58 24,35 32,46 0,48 SMI 8.646,02 16,96 16,85 15,13 12,17 2,73 11,39 7,06 2,39 S&P ,08 16,99 15,74 14,16 5,24 7,64 11,19 9,41 1,67 NASDAQ Composite 4.125,82 24,21 19,97 16,82 5,49 17,73 18,63 18,18 1,10 Dow Jones Industrial ,86 15,53 14,65 13,50 3,83 7,01 8,57 7,79 1,88 Nikkei ,44 21,04 16,46 14,79 37,79 20,84 11,17 16,01 1,03 Hang Seng ,50 9,88 9,84 9,08 9,41 4,10 8,37 6,23 1,58 Bovespa ,00 11,27 10,96 9,70 High 27,52 12,96 20,24 0,54 RTS Interfax 1.289,98 5,26 4,96 4,92 33,45 4,93 0,79 2,86 1,74 Nota: i valori degli indici sono in valuta locale. E= expected, atteso; NS= non significativo; High= valore fortemente positivo, che spesso scaturisce da un confronto con un valore precedente molto ridotto; Neg.= dato negativo. Fonte: FactSet Multipli, crescite EBITDA dei principali indici azionari ( ) Valore EV/EBITDA (x) Var. EBITDA % 2013E 2014E 2015E 2013E 2014E 2015E Media E Euro Stoxx 321,30 8,00 ND ND -3,30 2,75 7,40 5,08 Euro Stoxx ,90 ND ND ND -4,54 0,09 6,21 3,15 Stoxx ,51 8,43 7,81 7,28-1,49 2,83 7,31 5,07 DAX 9.659,39 8,15 6,61 6,17-0,27 2,66 7,66 5,16 CAC ,76 7,70 7,86 7,35-4,77 1,43 6,95 4,19 FTSE ,55 7,66 6,22 5,83 0,66 3,32 6,24 4,78 Ibex ,49 ND ND ND -3,39-1,75 6,21 2,23 FTSE MIB ,46 ND ND ND -6,22 4,01 7,87 5,94 SMI 8.646,02 12,09 12,35 11,66 3,23 2,20 6,00 4,10 S&P ,08 9,76 9,30 8,66 2,48 6,97 7,54 7,25 NASDAQ Composite 4.125,82 12,02 10,22 9,12 6,59 12,95 11,48 12,22 Dow Jones Industrial ,86 9,13 8,96 8,50-4,33 3,31 4,10 3,70 Nikkei ,44 9,54 8,11 7,55 17,09 10,83 6,63 8,73 Bovespa ,00 6,87 ND ND 18,63 4,48 13,08 8,78 RTS Interfax 1.289,98 3,36 3,14 3,09 12,06 3,73 0,62 2,17 Nota: i valori degli indici sono in valuta locale. E= expected, atteso; NS= non significativo; ND= non disponibile; High= valore fortemente positivo, che spesso scaturisce da un confronto con un valore precedente molto ridotto; Neg.= dato negativo. Fonte: FactSet A livello settoriale europeo, manteniamo positività sugli Industriali che confermano un rapporto multipli/crescite (PEG) inferiore a 1 sia in termini di utili che di EBITDA (margine operativo lordo). Manteniamo moderata positività sull Energia sulla scia delle buone quotazioni del petrolio che resta incanalato in un trend positivo sostenuto anche dalle tensioni geopolitiche. Restiamo Moderatamente positivi sul Farmaceutico, favorito dalle operazioni di consolidamento che dovrebbero consentire un aumento della marginalità per i gruppi interessati da eventuali sinergie. Ribadiamo Moderata positività sulle Costruzioni, che mantengono crescite elevate anche se i multipli a premio non consentono un buon rapporto di PEG, mentre la situazione appare migliore sul fronte dell EBITDA, dove a fronte di un premio contenuto di tale multiplo, le attese di crescita del Margine Operativo Lordo supera la media del benchmark europeo. Recupera forza il Lusso dopo le prese di beneficio che hanno investito il settore per parecchi A livello settoriale europeo Intesa Sanpaolo Servizio Studi e Ricerche 3

4 mesi sulla scia del rallentamento dei paesi emergenti. Per il settore, Altagamma stima crescite a livello mondiale tra il 4 e il 6% per l anno in corso dopo il 6,5% dello scorso anno a tassi costanti e il 2% a cambi correnti in linea con i primi tre mesi di quest anno. Recuperano forza anche le Utilities che vantano multipli di EBITDA a deciso sconto, anche se i deboli consumi tengono sotto pressione i margini. Richiamano gli investitori anche i settori coinvolti in operazioni di M&A fra cui i Chimici, che accentuano la forza degli indici tedeschi. Il comparto quota a moderato premio sui multipli di EBITDA a fronte di un Margine Operativo Lordo in crescita superiore alla media. Analizzando i singoli indici, riportiamo a Positivo il giudizio sul DAX, sulla scia del miglioramento dell economia nel Paese dopo la nuova accelerazione del PIL allo 0,8%, che porta il tendenziale annuo in crescita del 2,2%. L indice conferma multipli di utile e di EBITDA a sconto rispetto al benchmark con crescite degli utili attese a doppia cifra per quest anno. Nell ultimo mese l indice ha decisamente recuperato forza relativa, sostenuto anche dal rimbalzo del Chimico che vanta un peso rilevante sull indice e che nei mesi scorsi ne aveva contribuito alla sottoperformance. Reiteriamo il giudizio Moderatamente positivo sul CAC, che mantiene multipli di utile a sconto rispetto al benchmark europeo a fronte di crescite degli utili pari al 14,1%, questi ultimi rivisti al ribasso rispetto alla precedente rilevazione. Il PIL francese relativo al 1 trimestre è risultato flat e inferiore alle attese di consenso che stimavano un aumento dello 0,2%; al debole dato si aggiunge una produzione industriale a marzo pari a -0,7% anch essa inferiore alle attese, segno che anche la congiuntura in Francia fatica a riprendere la via della crescita. Nonostante questo il rapporto debito/pil in Francia è pari al 91,8% e il rapporto deficit/pil al 4,2%. Il FTSE MIB perde forza relativa nell ultimo mese, con gli investitori che tornano a concentrarsi sui paesi europei rispetto ai periferici sulla scia di alcune trimestrali inferiori alle attese e aggravata dal deludente dato relativo al PIL del 1 trimestre che ha disatteso le stime a +0,3% e risultato in calo dello 0,1%. Gli investitori temono che la ripresa si allontani e le prese di beneficio si concentrano sui titoli che hanno disatteso le trimestrali. Al momento l indice tenta un rimbalzo in un clima di volatilità estrema che allontana dal nostro listino gli investitori che cercano stabilità. I singoli indici: il DAX Il CAC recupera forza relativa Gli indici domestici Il calo del PIL ha avuto un contraccolpo anche sullo spread, che dopo aver raggiunto i 155 punti ha allargato fino a 190 per poi tornare in zona 175, complice anche la fase di tensione alla vigilia delle elezioni del Parlamento Europeo. Intesa Sanpaolo Servizio Studi e Ricerche 4

5 Crescita degli utili sui settori europei ( ) Settore Valore P/E (x) Var. EPS % PEG 2013E 2014E 2015E 2013E 2014E 2015E Media (P/E 14E su E var. EPS E) Euro Stoxx 321,30 17,61 14,84 12,80 3,56 19,86 15,98 17,92 0,83 Auto 476,96 13,45 10,49 8,97-7,45 23,56 16,94 20,25 0,52 Banche 145,66 24,18 14,53 10,53 High High 37,94 High 0,15 Risorse di base 194,63 41,00 15,42 12,14 High High 27,03 High 0,09 Chimici 939,60 17,57 16,61 14,57-4,14 6,41 13,99 10,20 1,63 Costruzioni e Materiali 331,26 19,29 17,07 14,46 1,78 11,59 18,05 14,82 1,15 Servizi finanziari 293,47 16,65 15,43 13,57 14,66 4,80 13,76 9,28 1,66 Alimentari 470,33 19,20 19,89 18,03-0,89 3,03 10,30 6,66 2,98 Farmaceutici 654,71 17,13 16,60 14,94-10,30 3,94 11,05 7,49 2,21 Beni e servizi Industriali 601,81 19,97 16,59 14,42 12,65 18,20 15,04 16,62 1,00 Assicurazioni 202,16 10,98 9,33 8,69 16,03 11,43 7,29 9,36 1,00 Media 197,36 19,62 19,31 16,76-12,83-5,59 15,25 4,83 4,00 Petrolio & Gas 360,27 11,83 12,23 11,14-18,75 5,24 9,78 7,51 1,63 Beni personali e per la casa 525,62 22,30 20,50 18,19 4,00 10,18 12,68 11,43 1,79 Real Estate 186,54 16,87 17,02 16,24 9,14 2,70 4,80 3,75 4,54 Retail 386,21 19,43 17,80 15,72-4,28 12,59 13,20 12,89 1,38 Tecnologici 294,88 32,86 19,27 15,90 29,82 63,19 21,20 42,19 0,46 Telecom 315,92 12,99 15,83 14,90-5,15-9,44 6,25-1,60 NS Turismo e Tempo libero 159,33 31,00 16,24 12,14-24,30 76,96 33,75 55,36 0,29 Utility 277,73 12,60 14,36 13,62-14,32-9,99 5,38-2,30 NS Nota: i valori degli indici sono in valuta locale. E= expected, atteso; NS= non significativo; High= valore fortemente positivo, che spesso scaturisce da un confronto con un valore precedente molto ridotto; Neg.= dato negativo. Fonte: FactSet Crescita degli EBITDA sui settori europei ( ) Settore Valore EV/EBITDA (x) Var. EBITDA % 2013E 2014E 2015E 2013E 2014E 2015E Media E Euro Stoxx 321,30 8,00 ND ND -3,30 2,75 7,40 5,08 Auto 476,96 8,08 7,68 6,94 0,19 7,14 11,02 9,08 Banche 145,66 NS NS NS NS NS NS NS Risorse di base 194,63 7,48 6,81 6,22-4,77 10,74 9,89 10,32 Chimici 939,60 9,45 9,20 8,40-8,58 4,40 9,60 7,00 Costruzioni e Materiali 331,26 8,36 8,13 7,51-1,69 4,11 8,21 6,16 Servizi finanziari 293,47 4,36-19,77-17,92 14,19 10,19 10,59 10,39 Alimentari 470,33 9,83 10,06 9,40 1,96 3,71 7,00 5,35 Farmaceutici 654,71 9,51 9,17 8,53-4,58 3,97 7,71 5,84 Beni e servizi Industriali 601,81 9,49 8,77 7,91 2,33 10,28 10,61 10,44 Assicurazioni 202,16 11,14 ND ND 15,66 11,42 2,65 7,04 Media 197,36 8,92 10,13 9,36-12,66-11,86 9,04-1,41 Petrolio & Gas 360,27 4,51 4,81 4,50-15,37 2,24 7,75 5,00 Beni personali e per la casa 525,62 11,98 10,86 9,77 5,37 5,42 11,05 8,24 Real Estate 186,54 22,14 20,97 20,22 3,21 5,37 2,81 4,09 Retail 386,21 8,03 7,95 7,41-2,37 6,61 7,84 7,23 Tecnologici 294,88 11,78 9,98 8,82 17,22 8,99 13,28 11,13 Telecom 315,92 5,39 6,06 6,03-8,90-5,36 0,37-2,50 Turismo e Tempo libero 159,33 7,67 6,02 5,25 1,58 14,69 15,98 15,34 Utility 277,73 6,39 6,88 6,72-6,55-6,23 3,21-1,51 Nota: i valori degli indici sono in valuta locale. E= expected, atteso; NS= non significativo; ND= non disponibile High= valore fortemente positivo, che spesso scaturisce da un confronto con un valore precedente molto ridotto; Neg.= dato negativo. Fonte: FactSet Intesa Sanpaolo Servizio Studi e Ricerche 5

6 Performance mercato europeo Nel corso dell ultimo mese perdono forza Bancari e Assicurativi sulla scia di un moderato allargamento degli spread sui titoli governativi e dell annuncio di nuovi aumenti di capitale per rafforzare la struttura patrimoniale in vista degli stress test sul sistema creditizio europeo. Correzione fisiologica per il comparto Auto, anche se nel brevissimo torna a mostrare segnali positivi. Debolezza nell ultimo mese anche per il Turismo e tempo libero, sulla scia dei rialzi del prezzo del petrolio che condizionano le performance delle principali compagnie aeree. Di contro, la componente speculativa legata a operazioni di consolidamento hanno sostenuto i rialzi dei comparti Telefonico e Farmaceutico. Prosegue il recupero del Lusso. Finanziari in calo sulla scia di un moderato allargamento degli spread. Forza relativa per Telefonico e Farmaceutico grazie alla componente speculativa Performance settori europei ( ) Settore Valore Var. % 1 mese Var. % 6 mesi Var. % inizio anno Euro Stoxx 321,30 0,02 4,24 2,22 Auto e componenti 476,96-4,52 6,68 3,80 Banche 145,66-5,14 7,72 2,99 Risorse di base 194,63 0,96-4,27-4,55 Chimici 939,60 6,33 5,98 2,47 Costruzioni e Materiali 331,26-2,01 12,78 10,38 Servizi finanziari 293,47-0,28 7,43 0,72 Alimentari 470,33 3,48 3,79 5,42 Farmaceutici 654,71 3,18 1,00-0,01 Beni e servizi industriali 601,81-0,11 2,12-1,01 Assicurazioni 202,16-3,28-2,83-6,99 Media 197,36-2,46 0,28-2,96 Petrolio & Gas 360,27 2,62 9,16 11,04 Beni pers. e per la casa 525,62 2,85-0,01 0,43 Real Estate 186,54 2,82 2,70 6,13 Retail 386,21 0,94-0,82-1,60 Tecnologici 294,88-1,37-3,70-6,18 Telecomunicazioni 315,92 6,30 9,97 8,97 Turismo e tempo libero 159,33-2,97 14,28 8,76 Utility 277,73 0,01 9,77 11,26 Fonte: FactSet Intesa Sanpaolo Servizio Studi e Ricerche 6

7 Performance settoriali in % verso Euro Stoxx nell ultimo mese ( ) Chimici Telecomunicazioni Alimentari Farmaceutici Beni pers. e per la casa Real Estate Petrolio & Gas Risorse di base Retail Euro Stoxx Utility Beni e servizi industriali Servizi finanziari Tecnologici Costruzioni e Materiali Media Turismo e tempo libero Assicurazioni Auto e componenti -4,52 Banche -5,14 Fonte: FactSet Analisi settoriale -2,97-3,28-2,46-2,01-1,37-0,11-0,28 Riepilogo giudizi 3m 12m 3m 12m DJ Euro Stoxx M. POSITIVO POSITIVO Stoxx 600 M. POSITIVO POSITIVO Auto M. POSITIVO M. POSITIVO Euro Stoxx 300 M. POSITIVO POSITIVO Banche M. POSITIVO M. POSITIVO FTSE MIB M. POSITIVO POSITIVO Risorse di base NEUTRALE NEUTRALE CAC 40 M. POSITIVO POSITIVO Chimici NEUTRALE M. POSITIVO DAX POSITIVO POSITIVO Costruzioni e Materiali POSITIVO POSITIVO FTSE 100 M. POSITIVO POSITIVO Servizi finanziari NEUTRALE NEUTRALE S&P500 M. POSITIVO M. POSITIVO Alimentari NEUTRALE NEUTRALE IBEX M. POSITIVO POSITIVO Farmaceutici M. POSITIVO M. POSITIVO Beni e servizi Industriali POSITIVO POSITIVO Assicurazioni M. POSITIVO M. POSITIVO Media M. POSITIVO M. POSITIVO Energia M. POSITIVO M. POSITIVO Beni personali e per la casa NEUTRALE NEUTRALE Real Estate NEUTRALE NEUTRALE Retail NEUTRALE NEUTRALE Tecnologici POSITIVO POSITIVO Telecom NEUTRALE NEUTRALE Turismo e Tempo libero M. POSITIVO M. POSITIVO Utility M. POSITIVO M. POSITIVO Fonte: Intesa Sanpaolo 0,02 0,01-6,0-4,0-2,0 0,0 2,0 4,0 6,0 8,0 0,96 0,94 2,85 2,82 2,62 3,48 3,18 6,33 6,30 Settori Moderatamente Positivi Bancario. Manteniamo un giudizio Moderatamente Positivo sul comparto, nonostante le maggiori pressioni nel brevissimo causate anche dal moderato allargamento degli spread sui governativi. A favore del settore restano comunque le prospettive dell accordo in merito al progetto di Unione Bancaria, atto a fornire maggiore stabilità al sistema e aumentare la fiducia degli investitori, oltre alle ipotesi della creazione di una bad bank di sistema. Quest ultima, finanziata dall ESM, permetterebbe di alleggerire gli istituti dallo stock di crediti problematici liberando risorse per potenziare le attività core degli istituti. D altro canto, le recenti tensioni tra Ucraina e Russia hanno alimentato i timori di nuove perdite dovute all esposizione di alcuni Moderato allargamento degli spread, aumenti di capitale e crisi ucraina mettono sotto pressione nel breve il Bancario. Il comparto può contare comunque sull accordo relativo all Unione Bancaria Intesa Sanpaolo Servizio Studi e Ricerche 7

8 istituti europei, soprattutto francesi e austriaci, che farebbero seguito a sofferenze già realizzate negli scorsi anni; infatti nel periodo , le prime 20 banche straniere attive in Ucraina avevano accusato perdite a livello aggregato per oltre 960 mln di dollari. L esposizione del settore Bancario europeo e statunitensee nei confronti del sistema russo è aumentata notevolmente negli ultimi 15 anni. Secondoo i dati della BIS (Bank for International Settlement) a fine 2013 l esposizione del settore finanziario estero con la Russia superava abbondantemente i 200 miliardi di dollari. Il grafico sottostante riporta la variazione dello stock di attività bancarie di alcuni paesi in Russia. Il quadro che emerge è misto; infatti se da un lato le banche di alcune nazioni hanno ridotto considerevolmente l esposizione russa dal 4 trimestre 2012 a fine 2013, d altra parte le banche di Francia, Italia e Austria hannoo invece aumentato le attività in Russia nello stesso periodo. Attività settoree Bancario in Russia Nota: i dati nel grafico sono espressi in milioni di dollari. Fonte: BIS Le banche con ingenti esposizioni in Russia potrebbero vedere un deterioramento delle rispettive posizioni finanziarie a causa della crisi attualmente in atto a Kiev. I principali problemi possono derivare dalla volatilità del tasso di cambio; ; infatti una pesante svalutazione monetaria riduce il valore degli asset posseduti in valuta locale e, vista la debolezza della valuta, il rischioo di default sui prestiti aumenta. Allo stato attuale sembra improbabile un default del debito sovrano, il quale è detenuto principalmente dalle banche operanti in Russia, anche se un possibile deterioramento dei rapporti tra Mosca e l Europa potrebbe avere riflessi negativi importanti. Questa crisi ha avuto finora ricadute limitate nei mercati globali; l impatto è stato circoscritto ai mercati regionali. Si è innescato un aumento del rischio di credito sovrano russo e ucraino, una forte svalutazione del rublo e della grivna e un aumento dei rendimenti obbligazionari locali, anche se le sanzioni imposte dagli Stati Uniti non hanno avuto conseguenze rilevanti. Se la crisi però dovesse intensificarsi e fossero quindi introdotte nuove sanzioni più forti e diffuse, le operazioni di queste banche potrebbero esserne influenzate negativamente. A questo si legano le elezioni politiche attualmente fissate perr il 25 maggioo in Ucraina, il cui svolgimento o meno potrebbe pesaree sull evolversi della situazione. Intesa Sanpaolo Servizio Studi e Ricerche 8

9 Core Tier 1 settore Bancario europeo 13,5 12,5 11,5 Core Tier 1 10,5 ott-12 gen-13 apr-13 lug-13 ott-13 gen-14 Fonte: Bloomberg Il tema legato agli stress test resta centrale, con molti gruppi creditizi che stanno giocando d anticipo rispetto ad eventuali richieste della BCE di migliorare la patrimonializzazione, formalizzando nuove operazioni di aumento di capitale. L obiettivo è quello di raggiungere un Common Equity Tier 1 (CET1) minimo dell 8% in caso di scenario centrale e del 5,5% in caso di scenario avverso (una flessione nel triennio del PIL europeo del 7%, una discesa dei prezzi degli immobili del 20%, una forte correzione dei listini azionari e una aumento dei rendimenti dei titoli di Stato). Se assumiamo il Core Tier 1 come un approssimazione del CTE1 (quest ultimo è una definizione di patrimonio bancario più selettiva rispetto al primo coefficiente che include anche gli aiuti governativi), possiamo notare come negli ultimi anni il valore sia cresciuto; sicuramente tale andamento è stato garantito soprattutto da interventi esterni di sostegno pubblico ma anche da politiche più attente da parte delle banche e dal trattenere utili d esercizio a riserva anziché provvedere a generose distribuzioni di dividendi come in passato. Energia. Il comparto si rafforza ulteriormente e viola al rialzo la barriera tecnica di valenza rappresentata dai massimi del 2011, tornando in tal modo ai livelli del Manteniamo un giudizio Moderatamente Positivo, in considerazione delle prospettive future di un quadro macro in miglioramento nei prossimi trimestri che alimenta le attese di un incremento della domanda di petrolio. A queste si aggiungono le attese per nuove mosse espansive di politica monetaria che possano garantire ulteriore stimolo alla crescita economica. In tale contesto, non va dimenticata anche la componente speculativa che favorisce i rialzi delle quotazioni petrolifere, tornate ai massimi degli ultimi mesi. Nell ultimo rapporto mensile, l'agenzia Internazionale per l'energia (AIE) ha confermato le sue previsioni sulla domanda globale per il 2014 a 92,7 mln di barili al giorno, livello che rappresenta un nuovo massimo storico. Se da un lato l Agenzia ha ritoccato al ribasso le stime della Russia per tener conto della crisi geopolitica con l'ucraina, dall altro ha migliorato le attese sui consumi di alcune economie asiatiche. Un atteggiamento positivo è mostrato anche dall OPEC, che nel proprio Monthly Oil Market Report di aprile parla di una domanda mondiale di petrolio marginalmente in rialzo nel 2014: una crescita di 1,14 milioni di barili al giorno rispetto al 2013, a circa 91 milioni di barili. Sul fronte delle trimestrali, il quadro di riferimento che emerge è quello di un calo della produzione nei primi mesi dell anno a cui si accompagna una riduzione dei margini di raffinazione tale da comprimere gli utili aziendali a causa anche di prezzi del petrolio inferiori rispetto allo stesso periodo del precedente esercizio: la media delle quotazioni del Brent nel 1 trimestre del 2014 è risultata infatti pari a 107,8 dollari al barile rispetto ai 112,5 del Le prospettive fornite però dai principali gruppi mostrano una fiducia circa l andamento dei prossimi trimestri, che trova fondamento nelle stime di consenso, le quali vertono per una crescita degli utili per l esercizio in corso, seppur a singola cifra, dopo una decisa flessione del 2013; miglioramenti sono attesi anche sul fronte della marginalità. Intesa Sanpaolo Servizio Studi e Ricerche 9

10 Settori Neutrali Telefonico. Manteniamo un giudizio Neutrale sul comparto che resta sostenuto in particolar modo dalla componente speculativa legata a possibili nuovi consolidamenti. La forte concorrenza sui tradizionali segmenti di attività e le evoluzioni sul piano regolamentare a livello europeo conducono da un lato i principali operatori a potenziare investimenti in mercati emergenti a più elevati tassi di crescita e dall altro a porre in essere acquisizioni strategiche; queste ultime garantirebbero economie di scala in termini di ricavi e sinergie importanti sul fronte dei costi, migliorando in ultima analisi gli utili operativi. Il comparto si caratterizza infatti per una marginalità contenuta, con il consenso che stima per l anno in corso decrescite sia in termini di EBITDA che di EBIT, in leggero miglioramento solo a partire dal Variazioni negative sono attese anche per gli utili e i fatturati, con il settore che tra l altro quota a premio rispetto al benchmark europeo e alla media storica in termini di P/E. Dal grafico sottostante si evince come negli ultimi anni il numero dei contratti sottoscritti nel segmento wireless sia progressivamente aumentato, mentre il valore dell ARPU (ricavi medi per unità) abbia avuto un andamento opposto, facendo registrare un minimo dal Di contro, analizzando uno spaccato del valore dell ARPU si nota però come la componente legata alla trasmissione dati continui a fornire un importante supporto, giustificando in tal senso gli sforzi degli operatori volti a potenziarla offrendo servizi sempre più completi ai clienti rispetto al segmento voce. Telefonico sostenuto in particolare dalle attese di nuove operazioni di consolidamento Segmento wireless 18,00 Wireless ARPU Data ARPU Contratti wireless 16,00 14,00 12,00 10,00 8,00 6,00 4,00 2, Nota: valori in mln di unità (scala dx) e in euro (scala sx) Fonte: Bloomberg Come sopra accennato, uno degli ostacoli maggiori resta un quadro regolamentare sfidante; a tal proposito, il Parlamento Europeo ha recentemente deliberato l abolizione dei costi del roaming (ovvero i costi aggiuntivi per l utilizzo di un telefono cellulare per chiamare, inviare messaggi di testo o accedere a internet in un altro paese dell UE) nei Paesi dell Unione Europea a partire dal 15 dicembre D altro canto, grazie a una generazione di cassa ancora importante, i principali player possono garantire una interessante remunerazione agli azionisti, con il dividend yield stimato dal consenso per il biennio pari al 4,8%, il più elevato a livello settoriale europeo. Intesa Sanpaolo Servizio Studi e Ricerche 10

11 USA Nuovo massimo storico ma non si decolla Dopo un nuovo massimo storico dell S&P500 non confermato, gli indici statunitensi proseguono il trend laterale dell ultimo periodo fermati da barriere tecniche di forte valenza. In tale contesto, la reporting season evidenzia mediamente dati superiori alle attese di consenso nel 71,2% dei casi e le sinergie attese dalle operazioni di consolidamento si confermano driver importanti, anche se qualche trimestrale deludente, una serie di dati macro contrastati, la debolezza in Europa scatenata dai PIL inferiori alle attese e dati cinesi deboli, lasciano di nuovo spazio a un lieve ritracciamento che per il momento viene contenuto dai primi supporti dell S&P500 posti a I dati macro sul lavoro risultano decisamente migliori delle stime come quelli immobiliari; di contro, delude il PIL del 1 trimestre, in crescita del 2,3% inferiore alle attese, con una conseguente revisione del tendenziale relativo all intero anno in corso. Le nostre attese sono per un aumento del 2,6% nel 2 trimestre che si porta a 2,15% nel 2014 e a 3,1% nel La volatilità resta inferiore rispetto ai mercati europei con il Vix che si riporta vicino ai minimi nell intorno dei 12 punti. Nell ultimo mese il Vix è rimasto sotto la media mobile a 200 giorni senza superare i 14,5 punti. Tecnicamente per l S&P500 il mancato superamento dell obiettivo posto in area deporrebbe a favore di un ritracciamento, anche se l elevata liquidità in circolazione e l assenza di investimenti alternativi non ci inducono a pensare a un inversione del trend in atto. Relativamente all S&P500, i fondamentali confermano il premio dei multipli di utili ed EBITDA rispetto agli indici europei, anche se le crescite attese in termini di Margine Operativo Lordo si confermano decisamente più elevate, giustificando la quotazione a premio. Sempre in termini di EBITDA, il Nasdaq mantiene il premio rispetto ai multipli dell S&P500, ma il rapporto multipli Margine Operativo Lordo si conferma favorevole, scongiurando l effetto di sopravvalutazioni pericolose. Volatilità contenuta sugli indici statunitensi I fondamentali statunitensi I verbali della Fed hanno confermato l approccio espansivo in atto, la cui svolta non appare ancora imminente. La Banca centrale ha avviato comunque la discussione circa l exit strategy, monitorando attentamente nei prossimi mesi tutti gli strumenti disponibili in attesa di verificare l evoluzione della crescita economica oltre che dell inflazione e del mercato del lavoro. Con riferimento all attuale contesto macro, la Fed rileva i segnali di ripresa dopo l indebolimento del 1 trimestre con le previsioni positive di medio termine che restano invariate. A livello settoriale statunitense, recupera forza il Tecnologico, che presenta un buon rapporto multipli/crescite ed è sostenuto anche da alcune trimestrali incoraggianti che pongono le basi per ulteriori miglioramenti nei prossimi trimestri. Il Telefonico si conferma il miglior settore nell ultimo mese, confermando un ottimo rapporto multipli/crescite e registrando un nuovo massimo da novembre Recupera forza il Retail, che appare sopravvalutato in termini di P/E, ma presenta un rapporto Multipli/EBITDA in linea e resta in attesa di nuove conferme sul fronte delle trimestrali, penalizzate negli ultimi mesi dalle avverse condizioni climatiche che hanno frenato la spesa dei consumatori. Prosegue la debolezza dei Finanziari, a cui si aggiunge una correzione fisiologica delle Utility che faticano a registrare utili in aumento significativo per l anno in corso. A livello settoriale statunitense Intesa Sanpaolo Servizio Studi e Ricerche 11

12 Multipli, crescite e PEG dei principali indici azionari ( ) Valore P/E (x) Var. EPS % PEG 2013E 2014E 2015E 2013E 2014E 2015E Media (P/E 14E su E var. EPS E) S&P ,65 16,16 15,12 13,66 3,86 6,70 10,74 8,72 1,73 S&P ,08 16,99 15,74 14,16 5,24 7,64 11,19 9,41 1,67 NASDAQ ,62 20,48 17,81 15,71 2,00 7,92 13,37 10,64 1,67 NASDAQ Composite 4.125,82 24,21 19,97 16,82 5,49 17,73 18,63 18,18 1,10 Dow Jones Industrial ,86 15,53 14,65 13,50 3,83 7,01 8,57 7,79 1,88 Nota: i valori degli indici sono in valuta locale. E= expected, atteso; NS= non significativo; High= valore fortemente positivo, che spesso scaturisce da un confronto con un valore precedente molto ridotto; Neg.= dato negativo. Fonte: FactSet Performance mercato americano E proseguita nel corso dell ultimo mese la forza relativa del comparto delle Risorse di base, grazie a segnali tutto sommato non troppo deludenti sul fronte degli ultimi dati macro cinesi. Recupera il Tecnologico, dopo i decisi cali che avevano contraddistinto il comparto a inizio aprile a causa del rischio di una eccessiva sopravvalutazione di molti titoli, legati soprattutto al segmento internet; prosegue invece l andamento positivo dei semiconduttori, con le vendite a livello mondiale nei primi tre mesi dell anno che hanno registrato la migliore variazione positiva di sempre per il periodo considerato. Ciò rappresenta la continuità con quanto registrato nella seconda parte del Sul fronte opposto, Bancario Utility e soprattutto Costruzioni hanno registrato le peggiori performance dell ultimo mese. Prosegue la forza relativa delle Risorse di base a cui si affiancano nell ultimo mese Tecnologici, Telefonici e Farmaceutici. Debolezza per Banche, Costruzioni e Utility Performance % settoriali verso S&P500 ($) Settore Valore Var. 1M (%) Var. 6M (%) Var. YTD (%) S&P ,08 1,08 5,44 1,99 Banche 131,78-2,26 1,76-1,71 Retail 153,22-0,86-4,35-6,02 Auto e componenti 212,51-0,04-1,66 0,04 Risorse di base 69,20 2,83 4,74 1,36 Chimici 142,82 0,04 9,92 4,73 Costruzioni e Materiali 118,27-5,61 1,50-2,17 Alimentari 132,03 1,73 5,43 3,09 Petrolio & Gas 107,86 0,14 5,15 3,29 Servizi Finanziari 133,95-0,31 0,65-6,50 Farmaceutici 147,17 2,52 8,17 5,12 Beni e servizi industriali 126,77 0,57 4,19-0,70 Assicurazioni 95,35 0,92 1,65-1,18 Media 171,98 1,85 6,82-1,51 Beni pers. e per la casa 129,47 0,38-1,68-1,20 Tecnologici 124,75 2,57 3,46-2,88 Telecomunicazioni 115,42 2,52 17,53 20,78 Turismo e Tempo libero 185,66 0,93 5,48 2,80 Utility 118,92-2,11 7,16 9,22 Nota: i valori degli indici sono in valuta locale. YTD: year-to-date, da inizio anno. Fonte: FactSet Intesa Sanpaolo Servizio Studi e Ricerche 12

13 Performance settoriali in % verso S&P500 nell ultimo mese ($) Risorse di base Tecnologici Telecomunicazioni Farmaceutici Media Alimentari S&P500 Turismo e Tempo libero Assicurazioni Beni e servizi industriali Beni pers. e per la casa Petrolio & Gas Chimici Auto e componenti Servizi Finanziari Retail Utility Banche Costruzioni e Materiali -5,61-2,11-2,26-0,86-0,04-0,31 2,83 2,57 2,52 2,52 1,85 1,73 1,08 0,93 0,92 0,57 0,38 0,14 0,04-7,0-6,0-5,0-4,0-3,0-2,0-1,0 0,0 1,0 2,0 3,0 4,0 Fonte: FactSet Analisi settoriale Settori Moderatamente Positivi Media. Confermiamo il giudizio Moderatamente Positivo sul comparto che mantiene il trend rialzista di lungo periodo, supportato da un contesto macro in continuo miglioramento. La raccolta pubblicitaria è attesa crescere anche per i prossimi esercizi a livello mondiale, con una variazione positiva stimata al 5,5% nel 2014, dopo il +3,9% dello scorso anno. Ulteriori aumenti sono attesi anche per il successivo biennio e in particolare il ritmo di crescita si dovrebbe attestare al 5,8% nel 2015 e al 6,1% nel 2016 (fonte Zenith Optimedia). I driver principali per quest anno restano i grandi appuntamenti sportivi come le Olimpiadi invernali e i Mondiali di calcio a cui si aggiungono le elezioni di metà mandato negli Stati Uniti. A livello di singoli segmenti, un contributo significativo sarà rappresentato dal canale internet, atteso in miglioramento in media del 16% nel periodo In particolare, la raccolta pubblicitaria tramite i social network si conferma un punto di forza nel settore media; secondo l altra società di ricerche MagnaGlobal, nel 2018 si raggiungeranno i 44,7 mld di dollari, con una crescita del 400% rispetto ai 9 mld di dollari registrati nel 2013, passando da un peso dell 8% sul totale della pubblicità digitale nel 2013 al 20% nel Comparto Media supportato dalle attese di crescita della raccolta pubblicitaria soprattutto via internet Andamento raccolta pubblicitaria sui social network Anno Spesa Pubblicitaria var. % a/a , , , , ,6 Nota: dati in mln di USD. Fonte: MagnaGlobal Tali attese, relative alla raccolta pubblicitaria, dovrebbero tradursi in crescite degli utili e della marginalità, con il consenso che stima un aumento a doppia cifra per l EPS giustificando multipli di P/E a premio sia rispetto al benchmark di riferimento che alla media storica del periodo In crescita anche il risultato operativo (EBIT) stimato dal consenso per l anno in corso, a fronte in questo caso di multipli di EV/EBIT leggermente a sconto rispetto a quelli dell S&P500. Intesa Sanpaolo Servizio Studi e Ricerche 13

14 Settori Neutrali Auto. Ribadiamo il giudizio Neutrale; l indice settoriale mostra negli ultimi mesi un andamento laterale, dopo aver registrato un nuovo massimo dal Prosegue comunque il trend positivo di crescita delle vendite di vetture negli Stati Uniti, con l indice destagionalizzato SAAR che è tornato ai livelli pre-crisi, favorito da continui segnali positivi in termini di crescita economica. Dall analisi del grafico sottostante si nota infatti come un miglioramento delle condizioni del mercato del lavoro e della fiducia dei consumatori abbiano avuto negli ultimi anni un riflesso positivo sugli acquisti di veicoli negli Stati Uniti; in particolare, una costante riduzione del tasso di disoccupazione ha accompagnato da fine 2009 la salita dell indice SAAR, con quest ultimo che è atteso per fine anno a 16 mln di unità, con una crescita su base annua di circa il 4,5%. Prosegue il trend positivo delle vendite di auto negli Stati Uniti Vendite Auto VS parametri macro Vendite auto Tasso Disoccupazione Fiducia Michigan Fonte: Bloomberg Crescita degli utili sui settori statunitensi ( ) Settore Valore P/E (x) Var. EPS % PEG 2013E 2014E 2015E 2013E 2014E 2015E Media (P/E 14E su E var. EPS E) S&P ,08 16,99 15,74 14,16 5,24 7,64 11,19 9,41 1,67 Banche 131,78 13,27 11,78 10,21 12,51 10,14 15,39 12,76 0,92 Retail 153,22 22,44 19,40 16,83 2,03 10,00 15,28 12,64 1,54 Auto e componenti 212,51 12,50 13,20 10,20 14,59-4,62 29,37 12,38 1,07 Risorse di base 69,20 20,70 22,93 15,39-29,16-4,31 49,01 22,35 1,03 Chimici 142,82 18,82 17,83 15,57 10,61 4,61 14,53 9,57 1,86 Costruzioni e Materiali 118,27 26,11 21,27 17,13 17,81 15,67 24,19 19,93 1,07 Alimentari 132,03 19,45 19,09 17,51 5,87 7,77 9,03 8,40 2,27 Petrolio & Gas 107,86 14,44 14,14 13,24-6,14 8,75 6,84 7,80 1,81 Servizi Finanziari 133,95 17,94 15,44 13,76 11,74 12,36 12,19 12,27 1,26 Farmaceutici 147,17 18,31 16,36 14,82 2,67 10,40 10,33 10,37 1,58 Beni e servizi industriali 126,77 18,22 17,14 15,41 3,45 7,96 11,22 9,59 1,79 Assicurazioni 95,35 12,09 12,48 11,55 28,66-0,02 8,06 4,02 3,10 Media 171,98 20,62 17,55 15,48 9,85 14,64 13,35 14,00 1,25 Beni pers. e per la casa 129,47 17,25 17,79 16,19 9,27-0,47 9,87 4,70 3,79 Tecnologici 124,75 15,53 14,24 13,02-0,59 4,24 9,37 6,80 2,09 Telecomunicazioni 115,42 15,93 15,00 13,78 37,21 24,80 10,60 17,70 0,85 Turismo e Tempo libero 185,66 24,16 20,83 18,06 10,48 13,32 15,35 14,33 1,45 Utility 118,92 16,25 16,39 15,76 1,10 2,14 4,04 3,09 5,31 Nota: i valori degli indici sono in valuta locale. E= expected, atteso; NS= non significativo; High= valore fortemente positivo, che spesso scaturisce da un confronto con un valore precedente molto ridotto; Neg.= dato negativo. Fonte: FactSet Intesa Sanpaolo Servizio Studi e Ricerche 14

15 Crescita degli EBITDA sui settori statunitensi ( ) Settore Valore EV/EBITDA (x) Var. EBITDA % 2013E 2014E 2015E 2013E 2014E 2015E Media E S&P ,08 9,76 9,30 8,66 2,48 6,97 7,54 7,25 Banche 131,78 NS NS NS NS NS NS NS Retail 153,22 10,62 9,48 8,68 3,72 7,50 9,18 8,34 Auto e componenti 212,51 11,71 12,27 9,79 7,66-1,81 25,31 11,75 Risorse di base 69,20 8,27 7,92 6,53-6,99 9,36 21,21 15,28 Chimici 142,82 9,99 10,00 9,25 5,02 1,07 8,14 4,60 Costruzioni e Materiali 118,27 12,22 10,64 9,15 14,53 9,83 16,19 13,01 Alimentari 132,03 12,10 12,13 11,41 5,16 5,82 6,31 6,06 Petrolio & Gas 107,86 5,93 5,99 5,69-6,93 6,12 5,34 5,73 Servizi Finanziari 133,95 NS NS NS 12,83 16,10 12,61 14,35 Farmaceutici 147,17 11,60 10,67 10,08-1,62 7,03 5,81 6,42 Beni e servizi industriali 126,77 11,80 11,27 10,42 2,94 7,24 8,22 7,73 Assicurazioni 95,35 9,16 9,28 8,90 18,24 0,01 4,37 2,19 Media 171,98 9,90 9,12 8,55 5,42 7,25 6,93 7,09 Beni pers. e per la casa 129,47 11,24 11,23 10,46 4,58 3,11 7,46 5,29 Tecnologici 124,75 8,80 8,29 7,77 1,06 8,09 7,29 7,69 Telecomunicazioni 115,42 6,64 6,81 6,52 9,09 6,26 4,93 5,59 Turismo e Tempo libero 185,66 12,85 11,46 10,29 8,40 9,44 11,33 10,39 Utility 118,92 9,55 9,08 8,65 3,25 7,70 5,06 6,38 Nota: i valori degli indici sono in valuta locale. E= expected, atteso; NS= non significativo; ND= non disponibile ; High= valore fortemente positivo, che spesso scaturisce da un confronto con un valore precedente molto ridotto; Neg.= dato negativo. Fonte: FactSet Intesa Sanpaolo Servizio Studi e Ricerche 15

16 Italia Analisi settoriale domestica Nel mese di maggio la volatilità è tornata protagonista sulla borsa italiana, tra alti e bassi l indice FTSE Mib ha perso circa il 6%, dopo il rialzo del 16% circa che aveva accumulato da inizio anno. Anche i titoli di stato domestici sono stati penalizzati, il rendimento del decennale è salito in una settimana dal 2,91% al 3,2% e lo spread è tornato a sfiorare i 194 punti base. Difficile affermare se questa débâcle sia duratura o temporanea, anche se l ipotesi più accreditata è quella di una salutare correzione. Certo è che quanto sta accadendo dimostra, ancora una volta, quanto sia precario l equilibrio dei mercati finanziari e dunque la stabilità economica politica e sociale dell Italia. In generale possiamo osservare quanto le consistenti iniezioni di liquidità degli ultimi anni siano state, e siano tuttora, protagoniste sui mercati finanziari, determinando enormi movimenti di capitali che talvolta generano euforia, con la corsa agli acquisti, e altre volte panico, fuggendo altrove. Volgendo uno sguardo al passato si nota come la grande liquidità si è mossa secondo un trend ben definito: i capitali sono usciti dall Europa per andare nei Paesi Emergenti per poi rientrare nuovamente in Europa, con ripercussioni economiche pesanti, influenzando scelte politiche e indici congiunturali. La borsa italiana è al centro di questi grandi movimenti. Fino al 15 maggio, giorno in cui è stato diffuso il deludente dato preliminare sul PIL (era attesa una espansione della nostra economia, seppur modesta, ed invece è arrivato un -0,1%), gli investitori esteri erano fiduciosi nell investimento sull azionario italiano che peraltro mostra una sottovalutazione sui multipli rispetto al benchmark europeo (PEG - ossia P/E 2014E su var% EPS E - di 0,51 per il FTSE Mib e di 0,83 per l Euro Stoxx) ma poi il sentiment è cambiato diventando più prudente. E subentrata inoltre la fase pre-elettorale per il voto europeo che ha visto aumentare l euroscettiscismo derivato da un contesto sociale sofferente. Gli investitori temono che l esito elettorale possa avere ripercussioni sul governo Renzi e sulla sua volontà riformatrice. Questa incertezza crea volatilità ed esaspera i movimenti di Borsa. Per il momento a Piazza Affari non si vedono grandi volumi ma i nervi sono tesi e se l incertezza dovesse perdurare, i grandi investitori potrebbero nuovamente fuggire altrove, ed è proprio questo che rende vulnerabile il nostro Paese. Incertezza e volatilità caratterizzano il mercato azionario L ingente liquidità: gioia e dolore I toni di questo finale di campagna elettorale di certo non rassicurano gli investitori L esito del voto elettorale darà una prima direzione al mercato azionario, anche se l attenzione rimane puntata sul 5 giugno, quando la BCE formalizzerà un piano di interventi per combattere la deflazione. E importate inoltre che sia visibile già a partire dal secondo trimestre 2014 l auspicata inversione di tendenza sul fronte della crescita economica. Multipli, crescite e PEG dei principali indici italiani ( ) Valore P/E 2013 P/E 2014E P/E 2015E Var. % EPS 2013 Var. % EPS 2014E Var. % EPS 2015E Var. % EPS Medio E PEG (P/E 14E su var % EPS E) FTSE MIB ,46 20,01 15,53 12,33 2,43 37,09 23,99 21,17 0,51 FTSE All Share ,39 20,39 15,70 12,45-2,68 40,58 24,35 20,75 0,48 FTSE Mid Cap ,13 26,43 16,50 13,24 15,89 65,73 24,77 35,46 0,36 FTSE Star ,41 15,01 16,43 14,16 15,35 28,79 20,91 21,68 0,66 Euro Stoxx 321, ,84 12,80 3,6 19,86 15,98 13,15 0,83 S&P ,08 16,99 15,74 14,16 5,24 7,64 11,19 8,02 1,67 Nota: i valori degli indici sono in valuta locale; E= expected, atteso. Fonte: FactSet Intesa Sanpaolo Servizio Studi e Ricerche 16

17 Rendimento dividendi % Valore Rend. netto 2011 Rend. netto 2012 Rend. netto 2013 Rend. Netto 2014E Rend. Netto 2015E FTSE MIB ,46 4,03 3,53 2,87 3,17 3,95 FTSE All Share ,39 4,17 3,71 2,89 3,13 3,86 FTSE Mid Cap ,13 3,67 3,49 2,30 2,55 2,85 FTSE Star ,41 3,22 3,11 1,95 2,37 2,63 Euro Stoxx 321,30 4,19 3,67 3,14 3,31 3,66 S&P ,08 1,93 2,04 1,91 2,10 2,25 Fonte: FactSet I principali indici domestici, quali il FTSE All Share e il FTSE MIB, offrono un rendimento del dividendo che rimane poco sotto il benchmark europeo complice soprattutto la forte contrazione di redditività del settore Bancario che rappresenta circa il 27% del listino italiano. Fanno eccezione le società del risparmio gestito che, grazie ai buoni risultati conseguiti in corso d anno, offrono agli azionisti interessanti dividend yield. Anche le Utility mantengono interessanti rendimenti grazie alla elevata visibilità sui flussi di cassa futuri. Performance del mercato italiano Nell ultimo mese, gli indici azionari domestici hanno messo a segno una performance negativa sottoperformando ampiamente i principali listini europei. La notizia del dato preliminare sul PIL italiano del primo trimestre inferiore alle attese ha fatto capitolare un mercato già in preda ad una forte volatilità. A trainare gli indici al ribasso sono stati soprattutto i titoli Bancari maggiormente sensibili all andamento dello spread Btp-Bund, tornato a sfiorare i 190 punti. Andamento negativo anche per il settore Auto e Media. Performance principali indici internazionali Valore Var. % 1 mese Var. % 6 mesi Var. % inizio anno Stoxx ,51 1,83 4,94 3,12 Euro Stoxx 321,30 0,02 4,24 2,22 Euro Stoxx ,90 0,45 3,96 1,96 CAC ,76 0,86 4,62 4,05 DAX 9.659,39 2,65 5,07 1,12 IBEX ,50 1,29 8,26 5,13 FTSE ,55 3,31 2,19 1,41 FTSE All Share ,39-6,13 8,25 7,06 FTSE MIB ,46-5,99 8,27 7,12 S&P ,08 1,08 5,44 1,99 NASDAQ Comp ,82 0,74 4,94-1,22 Dow Jones Indus ,86 0,63 3,41-0,39 Nikkei ,44-3,51-7,41-14,03 Nota: i valori degli indici sono in valuta locale. Fonte: FactSet Nelle tabelle successive riportiamo i migliori e i peggiori titoli del FTSE MIB ordinati per performance da inizio anno e nell ultimo mese. La migliore performance nell ultimo mese spetta a STM che dopo un intenso periodo di taglio dei costi, ha ridotto le perdite nel primo trimestre del 2014, recuperando credibilità rispetto agli anni scorsi caratterizzati dalla crisi dell'attività di chip per smartphone, quali Nokia e BlackBerry, che hanno portato alla decisione di uscire dalle piattaforme wireless. Segue Atlantia che ha mostrato nel primo trimestre i benefici dell integrazione con Gemina; inoltre si avvantaggia del progressivo miglioramento del traffico sulla rete autostradale italiana. Da inizio anno si distinguono le performance di alcuni titoli bancari che, nonostante le recenti prese di beneficio su deboli dati macroeconomici, mostrano ancora interessanti opportunità di crescita. Positivo l andamento di Enel che beneficia di risultati superiori alle attese e della costante e progressiva riduzione dell indebitamento netto. Intesa Sanpaolo Servizio Studi e Ricerche 17

18 Migliori del FTSE MIB nell ultimo mese ( ) Migliori del FTSE MIB da inizio anno ( ) Titolo Prezzo Var. % Titolo Prezzo Var. % STMicroelectronics 6,97 7,73 Banca Popolare di Milano 0,57 42,69 Atlantia 18,92 2,27 Enel 3,98 25,27 Ansaldo STS 7,62 1,13 Banca MPS 21,72 23,83 Luxottica Group 41,01 0,74 Intesa Sanpaolo. 2,21 23,41 Saipem 18,79 0,21 Fiat 7,25 21,87 Enel Green Power 2,04 0,20 Saipem 18,79 20,76 Telecom Italia 0,86 0,06 STMicroelectronics 6,97 20,69 Terna 3,86-0,36 Telecom Italia 0,86 18,72 Tod's 101,50-0,39 Unione di Banche Italiane 5,83 18,01 Snam 4,17-1,74 Atlantia 18,92 16,00 Fonte: FactSet Fonte: FactSet La peggiore performance nell ultimo mese spetta a Banco Popolare che risente dell aumento di capitale da 1,5 mld di euro. Prese di beneficio sul titolo Azimut dopo il massimo storico raggiunto a fine marzo. Segue Fiat penalizzata da deboli risultati trimestrali e da un piano industriale considerato decisamente ambizioso. Da inizio anno le performance peggiori spettano ad una serie di titoli del Lusso (Yoox, Moncler, Salvatore Ferragamo, Tod s) che tanto hanno corso nel 2013 raggiungendo multipli elevati. L esposizione ai mercati emergenti e outlook conservativo sul 2014 sono stati i fattori che hanno tirato il freno al settore. Peggiori del FTSE MIB nell ultimo mese ( ) Peggiori del FTSE MIB da inizio anno ( ) Titolo Prezzo Var.% Titolo Prezzo Var.% Banco Popolare 11,95-22,40 YOOX 20,90-35,89 Azimut Holding 18,91-17,42 Moncler 12,65-19,94 Fiat 7,25-17,29 Salvatore Ferragamo 22,65-18,08 Unione di Banche Italiane 5,83-16,79 Tod's 101,50-16,39 Mediobanca 6,69-16,59 Prysmian 16,31-12,83 YOOX 20,90-15,49 GTECH 19,57-11,69 Banca Pop. dell'emilia Romagna 7,06-15,15 Buzzi Unicem 11,80-9,99 Mediaset 3,25-14,16 Mediolanum 5,71-9,44 Prysmian 16,31-13,70 Pirelli & C. 11,54-8,27 UniCredit 5,76-11,39 Assicurazioni Generali 15,86-7,25 Fonte: FactSet Fonte: FactSet Intesa Sanpaolo Servizio Studi e Ricerche 18

19 Italia Analisi settoriale domestica I titoli domestici trattati nelle pagine seguenti sono selezionati in base agli eventi ritenuti maggiormente significativi. Settore Positivo Industriale L'industria torna a crescere in tutti Paesi dell'euro; non accadeva dal novembre L'indice che misura l'attività di settore conferma la ripresa del manifatturiero, non solo in Germania ma anche nelle economie che più hanno sofferto la crisi, come Grecia, Spagna e Italia, e che ora ritrovano valori superiori ai 50 punti, la soglia che separa la contrazione dall'espansione. L industria dell'eurozona, nel complesso, mette in fila ad aprile il decimo mese consecutivo di crescita (a quota 53,4), secondo i dati forniti dalla società di ricerche Markit Economics. A tirare la ripresa sono Germania (54,1) e Irlanda (56,1) e a sorpresa l'italia (56), dove il manifatturiero recupera, almeno per quanto riguarda l'indice PMI, i livelli persi da tre anni. Settore Industriale Titolo Giudizio Prezzo ( ) Capitaliz. ( mln) P/E 2013 P/E 2014E Net Div. Yield 2013E (%) Prysmian Moderatamente Positivo 16, ,69 14,96 2,58 Nota: E= expected, atteso. Fonte: FactSet La società ha archiviato il primo trimestre 2014 con ricavi, margini e utile in calo, fornendo una guidance sull'ebitda rettificato 2014 di milioni di euro, inferiore rispetto al range precedente di milioni di euro. I risultati e le stime sono stati fortemente influenzati dai ritardi nell'esecuzione di un progetto di stesura di un cavo sottomarino di collegamento nel Regno Unito. I ricavi nel primo trimestre 2014 hanno registrato un progresso, su base organica, del 3,2%, a 1,58 miliardi di euro. L'EBITDA rettificato è sceso del 31,7%, a 78 milioni di euro; il dato è stato penalizzato da problemi sul progetto Western Link (WI) per 37 mln di euro e per 7 milioni dall'effetto cambi. L'utile netto è arretrato del 69,2%, a 12 milioni di euro; al netto dell'impatto di Wl la flessione sarebbe stata del 2,6%. L'indebitamento finanziario netto a fine marzo ammontava a 1,13 miliardi di euro, rispetto agli 805 milioni a fine La società ha precisato che l impatto negativo sui margini di WI sarà di 70 mln di euro per l intero Il titolo ha reagito negativamente al profit warning e attualmente quota a multipli decisamente contenuti rispetto ai competitori. Tuttavia, il recente annuncio di una acquisizione di commessa nel Mar Baltico per 750 mln di euro fa ben sperare nel recupero di redditività nel prossimo esercizio. Manteniamo pertanto invariato il giudizio Moderatamente Positivo sul titolo. Discesa del titolo sul profit warning, tuttavia la commessa appena acquisita dovrebbero consentire un recupero di redditività nel medio termine Bancari I criteri metodologici implementati dall EBA per gli stress test bancari 2014 appaiono nel complesso sfidanti. Lo stress test si propone non solo di valutare la tenuta delle singole banche europee in caso di sviluppi di mercato avversi, ma anche di quantificare il rischio sistemico che si potrebbe sviluppare in caso di un marcato peggioramento della situazione economico-finanziaria, nonché di consentire una comparazione delle banche dei diversi paesi. L orizzonte preso in considerazione sarà triennale ( ). La tempistica prevede che le autorità nazionali sottopongano all EBA i primi risultati entro metà luglio e una versione quasifinale dell esercizio a inizio settembre, per poi procedere alle verifiche e alla pubblicazione dei risultati in forma definitiva ad ottobre. L impatto degli stress test sarà misurato in termini di Common Equity Tier 1 (CET1). I livelli minimi stabiliti sono di un CET1 all 8% in caso di scenario centrale (baseline scenario) e al 5,5% in caso di scenario avverso (adverse scenario). I rischi presi in considerazione vengono raggruppati in 5 principali macro-categorie: rischi di credito, di Intesa Sanpaolo Servizio Studi e Ricerche 19

20 mercato, sovrani, di finanziamento ed esposizioni alle cartolarizzazioni. La BCE darà fra i 6 e i 9 mesi di tempo alle banche che saranno trovate con carenze patrimoniali nella valutazione dei loro bilanci attualmente in corso. I piani dettagliati di ricapitalizzazione dovranno essere presentati subito ad ottobre prima che la BCE assuma la vigilanza diretta di 124 banche. Banche italiane incluse nell esame BCE Banca Carige Banca Popolare di Sondrio Intesa Sanpaolo Banca Monte dei Paschi di Siena Banca Popolare di Vicenza Mediobanca Banca Piccolo Credito Valtellinese Banco Popolare UniCredit Banca Popolare dell'emilia Romagna Credito Emiliano Unione di Banche Italiane Banca Popolare di Milano Iccrea Holding Veneto Banca Fonte: BCE Nel frattempo le banche italiane vedono crescere ancora le sofferenze, anche se le cessioni dei crediti problematici fanno calare su base annua i dati delle sofferenze nette di marzo. A marzo 2014 le sofferenze lorde sono risultate pari a 164,6 miliardi di euro, 2,6 miliardi in più rispetto a febbraio 2014 e circa 33,6 miliardi in più rispetto a fine marzo 2013, segnando un incremento annuo di circa il 25,7%. Al netto delle svalutazioni le sofferenze a marzo sono calate a 75,7 miliardi dai 78,2 miliardi, a seguito di operazioni di cessione di crediti in sofferenza; in rapporto agli impieghi sono al 4,12% dal 4,27% di febbraio. Il trend degli impieghi in aprile, ancora negativo, dà segnali di lieve miglioramento nel dato complessivo mentre resta in calo del 2,2% annuo il credito a famiglie e imprese. Nel suo rapporto mensile, l'abi evidenza anche segnali di ripresa del mercato dei mutui casa, segnalando che nei primi tre mesi del 2014 le nuove erogazioni (riferite a un campione di 88 banche) hanno registrato un incremento superiore al 20% rispetto allo stesso periodo del Settore Bancario Titolo Giudizio Prezzo ( ) Capitaliz. ( mln) P/E 2013 P/E 2014E Net Div. Yield 2013E (%) Mediobanca Moderatamente Positivo 6, NS 11,98 0,00 Nota: E= expected, atteso. Fonte: FactSet NS= Non Significativo Mediobanca ha chiuso il terzo trimestre dell'esercizio al 30 giugno 2014 con un utile di oltre 90 milioni di euro, oltre le attese di consenso, che si raffronta con una perdita di pari entità (86,6 milioni) nel corrispondente trimestre dello scorso esercizio. Nei nove mesi l'utile ha raggiunto i 395 milioni di euro in forte crescita a/a. Il risultato del trimestre beneficia di 69 milioni di utile dalla cessione di partecipazioni che hanno più che compensato i minori proventi da trading. Le rettifiche su crediti sono ammontate a 158,2 milioni, la copertura dei crediti deteriorati si attesta al 45% dal 46% precedente. Nel terzo trimestre Mediobanca ha continuato a rimborsare i finanziamenti in essere presso la BCE, per 500 milioni, portando il totale nell'intero esercizio oltre il miliardo di euro. L'ad Alberto Nagel ha confermato l obiettivo di un Core Tier1 ben sopra il 10% per l'esercizio che si chiuderà a fine giugno 2014, con la possibilità di un lieve miglioramento a seconda di come chiuderà il quarto trimestre. Confermiamo il giudizio Moderatamente Positivo sul titolo. I risultati dei primi 9 mesi mostrano un deciso miglioramento Settore Bancario Titolo Giudizio Prezzo ( ) Capitaliz. ( mln) P/E 2013 P/E 2014E Net Div. Yield 2013E (%) Banca Popolare Milano Da Neutrale a Moderatamente Positivo 0, NS 16,26 0,00 Nota: E= expected, atteso. Fonte: FactSet NS= Non Significativo La banca ha chiuso il primo trimestre 2014 con un utile netto di 64,3 milioni di euro, in rialzo del 12,3% a/a grazie ai buoni risultati della gestione operativa. L'Istituto, secondo le dichiarazioni Trimestrale sopra le attese, migliorano anche gli indicatori patrimoniali Intesa Sanpaolo Servizio Studi e Ricerche 20

21 del management, punta a riproporre la riforma della governance nell'assemblea del 2015 e avvierà le procedure finalizzate alla rimozione degli add-on (requisiti prudenziali aggiuntivi) imposti dalla Banca d'italia subito dopo la conclusione dell'aumento di capitale da 500 milioni di euro. La trimestrale mostra una crescita del margine d interesse dell 8,1% e un cost/income del 56,6%. Migliorano anche gli indicatori patrimoniali visto che il Common Equity Tier 1, previsto da Basilea3, è vicino all 11%. Le indicazioni fornite dal management sono incoraggianti e anche se i crediti verso la clientela sono ancora in calo, BPM è impegnata ad aumentare il portafoglio di prestiti approfittando dei primi segni della ripresa economica e il ritorno al dividendo sembra possibile, se gli add-on vengono rimossi. Il titolo è scambiato a 0,62x il patrimonio netto tangibile, un livello che non incorpora un possibile miglioramento della redditività della banca dopo la ripresa economica. Modifichiamo pertanto il giudizio da Neutrale a Moderatamente Positivo. Settore Bancario Titolo Giudizio Prezzo ( ) Capitaliz. ( mln) P/E 2013 P/E 2014E Net Div. Yield 2013E (%) Unicredit Moderatamente Positivo 5, NS 16,49 1,74 Nota: E= expected, atteso. Fonte: FactSet NS= Non Significativo L istituto ha superato le attese nel primo trimestre 2014 con un utile netto di 712 milioni di euro in crescita del 58,8% rispetto a un anno prima e che consente di ritenere più vicino il target di utile netto di 2 miliardi fissato per il I crediti deteriorati lordi sono scesi di 1,1 miliardi (- 1,3% t/t) con un'incidenza sul totale dell'8,1% e un tasso di copertura stabile al 52,4%. Stabili le sofferenze, a 49,2 miliardi di euro, con un tasso di copertura del 62,9%. Dal punto di vista patrimoniale il Common Equity Tier 1, calcolato come se Basilea 3 fosse già a pieno regime, si è attestato nel primo trimestre al 9,5% in crescita di 11 punti base rispetto al quarto trimestre Confermiamo la nostra visione Moderatamente Positiva sul titolo. Trimestrale superiore alle attese Cemento e Costruzioni Arriva dalle macchine per l edilizia il primo segnale di possibile inversione del ciclo delle costruzioni, con la fine dalla lunga crisi partita nel Nel primo trimestre del 2014 il numero di macchine movimento terra e per lavori stradali vendute in Italia è stato pari a 1390 unità, il 23,7% in più rispetto al primo trimestre 2013 (Fonte Osservatorio Cresme). Le vendite complessive nel 2013 sono state ancora in calo del 17,3%, a unità, anche se la discesa, rispetto al corrispondete periodo del 2012, si è andata via via riducendo nel corso dell anno. Secondo il Presidente di Federcostruzioni, le vendite di macchine sono il segnale che anticipa le tendenze del mercato delle costruzioni. Settore Cemento e Costruzioni Titolo Giudizio Prezzo ( ) Capitaliz. ( mln) P/E 2013 P/E 2014E Net Div. Yield 2013E (%) Italcementi Neutrale 7, NS 73,27 0,81 Nota: E= expected, atteso; NS= non significativo. Fonte: FactSet Italcementi ha archiviato il primo trimestre con una perdita pari a 55,2 milioni di euro, rispetto al rosso di 58,5 milioni dello stesso periodo dell anno precedente. I ricavi sono risultati in calo a 932,9 mln dai 964,5 mln dei primi tre mesi 2013, anche per un effetto cambio negativo. Il risultato operativo netto nel primo trimestre è negativo per 4,2 milioni, rispetto ai -16,4 milioni registrati un anno prima. Positivo l EBITDA in crescita a 95,5 milioni dagli 88,4 milioni di un anno prima. L'indebitamento a fine marzo è stato pari a 2,07 mld dagli 1,9 mld di fine dicembre. Alla luce dell'andamento dei mercati di riferimento nel primo trimestre, che registrano una flessione meno marcata della domanda in Europa, una ripresa nel Nord America e una progressione seppur contenuta dei volumi di vendita nei Paesi Emergenti, il gruppo conferma l obiettivo di miglioramento del margine operativo lordo corrente rispetto al Procede intanto la Risultati deboli nel primo trimestre ma in linea con le attese. Procede la riorganizzazione societaria del Gruppo Intesa Sanpaolo Servizio Studi e Ricerche 21

22 riorganizzazione del Gruppo Italcementi che procederà alla conversione delle azioni risparmio in ordinarie, secondo il rapporto di 0,65 ordinarie per ogni risparmio, senza conguaglio e senza riduzione del capitale. La conversione è infatti il primo step della più complessa operazione che vedrà anche un aumento di capitale di Italcementi fino a 500 milioni di euro e il lancio di un OPA sulle minoranze della controllata francese Ciments Français a 79,5 euro per azione. Carlo Pesenti, consigliere delegato della società, ha affermato che, post conversione, Italmobiliare scenderà al 45% dal 61% di Italcementi. L'operazione di riorganizzazione messa in atto dal gruppo Italcementi va letta anche alla luce del recente fermento del settore e, in particolare, alla notizia della fusione fra Lafarge e Holcim considerata un operazione di grande valenza per il comparto europeo. Confermiamo il giudizio Neutrale sul titolo. Settori Moderatamente Positivi Assicurativo Le principali società del settore hanno mostrato risultati in miglioramento nel primo trimestre. Secondo i dati ANIA nel primo trimestre dell anno, in Italia i nuovi premi vita emessi hanno raggiunto 22,8 miliardi di euro, in aumento del 48,7% rispetto all analogo periodo dell anno precedente. Stime preliminari indicano che la raccolta netta (differenza fra entrate e uscite) nei primi tre mesi del 2014 è stata positiva per 10,9 miliardi, in netto aumento rispetto allo scorso anno quando si attestava a 2,4 miliardi. Per quanto riguarda il comparto Danni, i dati ANIA non sono ancora disponibili ma Fitch Ratings prevede una diminuzione della redditività delle assicurazioni danni in Italia nel 2014, con frequenza sinistri in aumento e tassi di premio sotto pressione a causa della forte concorrenza. Settore Assicurativo Titolo Giudizio Prezzo ( ) Capitaliz. ( mln) P/E 2013 P/E 2014E Net Div. Yield 2013E (%) Generali Moderatamente Positivo 15, ,83 11,13 2,84 Nota: E= expected, atteso. Fonte: FactSet La società ha chiuso il primo trimestre 2014 con un utile netto in crescita e un margine di solvibilità ai massimi dal 2005 e ha compiuto un passo in avanti nella cessione della private bank svizzera BSI, avviando trattative esclusive con la brasiliana Banco BTG Pactual. L utile del trimestre si attesta a 660 milioni di euro, in crescita del 9,4% a/a, sopra le attese di consenso. I premi superano i 18 miliardi (+1,5% a/a) e il margine di solvibilità del gruppo a fine aprile ha raggiunto il 160% che rappresenta il target per il Nel trimestre i premi Vita crescono del 2,4% a 12 miliardi di euro e nel Danni la raccolta rimane stabile a 6,4 mld di euro. Confermiamo la nostra visione Moderatamente Positiva sulla società. Primo trimestre superiore alle attese; elevata solvibilità del Gruppo Auto Le immatricolazioni di auto in Italia, nel mese di aprile, hanno dato un altro segnale positivo, con un rialzo di poco meno del 2%, frenato in una certa misura dall'annuncio degli incentivi ecologici, partiti il 6 maggio, che può aver spostato in avanti qualche acquisto. Secondo i dati del Ministero dei Trasporti, le immatricolazioni di auto in aprile sono salite dell'1,94% a/a a veicoli. Fiat-Chrysler ha registrato un ribasso dell'1,7% a/a a veicoli, con una quota di mercato del 29,04%, dal 30% di aprile 2013 e dal 28,08% del mese precedente. Settore Auto Titolo Giudizio Prezzo ( ) Capitaliz. ( mln) P/E 2013 P/E 2014E Net Div. Yield 2013E (%) Fiat Neutrale 7, ,06 11,94 0,00 Nota: E= expected, atteso. Fonte: FactSet Intesa Sanpaolo Servizio Studi e Ricerche 22

23 I risultati della società del primo trimestre sono stati piuttosto deludenti e inferiori alle stime di consenso. Il Gruppo Fiat ha chiuso il primo trimestre 2014 con ricavi in crescita del 12% a/a a 22,1 miliardi di euro e un risultato della gestione ordinaria a 0,62 mld di euro poco variato rispetto all anno precedente. Il risultato netto è stato negativo nel periodo per 319 milioni di euro, rispetto a un utile di 31 milioni del 1 trim 2013 a causa principalmente di poste straordinarie, in particolare l'onere legato all'accordo con il sindacato americano Uaw per rilevare la quota restante del 41,5% di Chrysler e la svalutazione del bolivar venezuelano. L indebitamento netto industriale è pari a 10 mld di euro e riflette l acquisizione della quota di minoranza di Chrysler. Nonostante i risultati inferiori alle attese il management ha confermato le stime per fine 2014: ricavi a 93 mld di euro, utile della gestione ordinaria tra 3,6 e 4 mld, utile netto a mln di euro, mentre l indebitamento industriale è stimato tra 9,8 e 10,3 mld. Fiat Chrysler prevede di completare la quotazione a Wall Street entro la fine del Il piano industriale illustrato a Detroit dall ad Marchionne lo scorso 6 maggio, punta a guadagnare posizioni nel segmento più alto di gamma, l obiettivo è quello di raggiungere a livello di gruppo Fiat Chrysler (FCA) quasi 7 milioni di veicoli nel 2018 rispetto ai 4,4 mln del Il motore di espansione saranno soprattutto i marchi Jeep, che crescerà in Asia, e Alfa Romeo. Quest ultimo dovrebbe raggiungere i veicoli nel 2018 rispetto agli attuali (dato del 2013), con 8 nuovi modelli che spaziano dalle berline ai Suv. Jeep punta a circa 1,9 milioni di veicoli al 2018 dal milione atteso quest'anno, con una forte espansione del numero dei concessionari soprattutto in Asia. Fiat ha siglato recentemente un accordo in Cina per la produzione di Suv del marchio statunitense. Maserati dovrebbe salire a veicoli al 2018 rispetto agli attuali (dati del 2013) con il lancio di due nuovi modelli, con un investimento di 2 miliardi di euro al 2018 e il fatturato dovrebbe salire a 6 miliardi di euro da 1,7 miliardi attuali, con un return on sales (ROS) del 10,3%. Per quanto riguarda il brand Fiat è emersa cautela sull area EMEA 1 in fase di rilancio; il gruppo punta ad aumentare le vendite globali a 1,9 milioni di veicoli al 2018, da 1,5 milioni dello scorso anno. Il marchio Chrysler salirà, secondo le proiezioni societarie a veicoli nel 2018 da del 2013 con diversi nuovi modelli. Il marchio Dodge negli USA punta a veicoli al 2018 da nel Sergio Marchionne rimarrà in carica fino al 2018 per realizzare il piano industriale, che non prevede aumenti di capitale e dividendi e che punta a ridurre il debito a 1 miliardo di euro a fine 2018, dagli attuali 10 mld di euro e a portare il suo rating a un livello investment grade nel Nel complesso, il piano industriale appare molto sfidante e considerando l ingente ammontare di investimenti previsti, risultano particolarmente ambiziosi gli obiettivi d incremento delle quote di mercato nei paesi extra europei e le 400 mila vetture Alfa al Rimangono le perplessità sulla forte riduzione prevista dell indebitamento netto, presumibilmente la questione del finanziamento sarà affrontata più avanti. Alla luce di quanto esposto confermiamo il nostro giudizio Neutrale sul titolo. Risultati trimestrali sotto le attese Piano industriale decisamente ambizioso. Perplessità sugli obiettivi di forte contrazione dell indebitamento netto Utility Nel primo trimestre la contrazione della domanda di energia elettrica ha avuto un impatto negativo sui bilanci delle società del settore e, anche nel mese di aprile, i consumi elettrici in Italia hanno fatto registrare una caduta del 2,9% rispetto allo stesso periodo dell'anno scorso. Tuttavia la progressiva normalizzazione dei consumi elettrici consentirà alle società del settore di garantire una buona visibilità su elevati dividend yield. Sul comparto domestico rimane alto l interesse per le possibili aggregazioni tra le realtà medio piccole. 1 Europe, Middle East, and Africa Intesa Sanpaolo Servizio Studi e Ricerche 23

24 Settore Utility Titolo Giudizio Prezzo ( ) Capitaliz. ( mln) P/E 2013 P/E 2014E Net Div. Yield 2013E (%) Enel Neutrale 3, ,99 12,55 3,27 Nota: E= expected, atteso. Fonte: FactSet La società ha chiuso il primo trimestre 2014 con un utile netto in calo dell'8,2% a 782 milioni di euro. L'EBITDA del periodo è stato di 4,03 miliardi in crescita dello 0,5% a/a. I ricavi del primo trimestre 2014 sono stati 18,2 miliardi (-11,1% a/a). L'indebitamento netto del gruppo al 31 marzo era pari a 41,5 miliardi, in peggioramento rispetto ai 39,7 del 31 dicembre scorso. Nel periodo la domanda energetica ha continuato ad evidenziare in Italia un trend negativo (dato destagionalizzato -3,5%) e una moderata flessione in Spagna (dato destagionalizzato -0,6%); le economie emergenti mostrano invece tassi di crescita della domanda ancora rilevanti, nonostante un deterioramento dello scenario economico. In base all andamento del primo trimestre il management ha confermato i target di piano per fine anno, compreso l'obiettivo di raggiungere i 4 miliardi di dismissioni di asset non strategici. Enel stima un indebitamento netto a fine anno di 37 miliardi di euro. Confermiamo la nostra visione Neutrale sul titolo. I risultati del trimestre rispecchiano la flessione della domanda energetica. Prosegue la dismissione di asset non strategici Settore Utility Titolo Giudizio Prezzo ( ) Capitaliz. ( mln) P/E 2013 P/E 2014E Net Div. Yield 2013E (%) Snam Moderatamente Positivo 4, ,24 14,26 5,99 Nota: E= expected, atteso. Fonte: FactSet Snam ha chiuso il primo trimestre 2014 con utili in crescita nonostante la riduzione della domanda di gas legata alla congiuntura economica. L'utile netto si attesta a 292 milioni di euro, in aumento del 20,7% rispetto allo stesso periodo 2013, e l'utile operativo è ammontato a 542 milioni (+2,1%). I ricavi totali sono stati 907 milioni (+1,2%). Nel primo trimestre sono stati immessi nella Rete Nazionale di trasporto 16,29 miliardi di metri cubi di gas naturale, in riduzione del 12,7% rispetto allo stesso periodo La flessione è attribuibile principalmente alla riduzione della domanda di gas naturale in Italia (-18,1%), riconducibile essenzialmente ai minori consumi dei settori residenziale e terziario. Il gruppo, sulla base delle informazioni attualmente disponibili, prevede una domanda di gas naturale sul mercato italiano a fine 2014 sullo stesso livello del 2013 a parità di fattori climatici. L ad Malacarne ha confermato l impegno per lo sviluppo delle infrastrutture di trasporto, stoccaggio e distribuzione del gas naturale, attraverso il rilevante programma di investimenti tecnici, la cui spesa complessiva prevista per il quadriennio è pari a 6 miliardi di euro a livello consolidato. Confermiamo il giudizio Moderatamente Positivo sul titolo. La società mantiene una buona redditività Petrolio e Gas Il prezzo del petrolio rimane su livelli piuttosto sostenuti, il Brent il greggio di riferimento per i mercato europeo è risalito intorno ai 110 dollari al barile. La tensione in Ucraina continua a tenere in apprensione gli investitori dopo le minacce russe di tagli alle esportazioni di gas. Anche la situazione libica, che sembrava tornata alla normalizzazione della produzione di petrolio, ha subito un ritorno di tensione che ha fermato importanti siti estrattivi. A sostenere le quotazioni internazionali del petrolio sono anche le notizie favorevoli di un aumento dei consumi negli USA. Settore Petrolio & Gas Titolo Giudizio Prezzo ( ) Capitaliz. ( mln) P/E 2013 P/E 2014E Net Div. Yield 2013E (%) ENI Moderatamente Positivo 18, ,76 13,91 6,09 Nota: E= expected, atteso. Fonte: FactSet Intesa Sanpaolo Servizio Studi e Ricerche 24

25 La società ha chiuso il primo trimestre del 2014 con un utile netto rettificato di 1,19 miliardi di euro, in contrazione del 14,3% a/a, e un EBITDA rettificato in discesa del 6,8% a/a a 3,49 miliardi. Risultati sostanzialmente allineati alle stime di consenso. Sui conti hanno pesato le divisioni Exploration & Production e Refining & Marketing. La prima ha visto l EBIT scendere del 13,7%, a causa della flessione del prezzo del petrolio (-3,9% per il riferimento Brent) e dell'apprezzamento dell'euro rispetto al dollaro (+3,7%); la seconda ha chiuso il trimestre in perdita per 223 milioni (-152 mln nel 1 trim. 2013), penalizzata dal continuo deterioramento dello scenario di raffinazione e della domanda di carburanti. Torna in utile operativo, invece, il comparto Gas & Power (241 mln di euro), grazie ai benefici della rinegoziazione del contratto di approvvigionamento a lungo termine del gas norvegese. L'indebitamento finanziario netto al 31 marzo era pari a 13,8 miliardi di euro con una riduzione di 1,16 miliardi rispetto a fine 2013 grazie anche agli incassi da dismissione di 2,18 miliardi relativi principalmente alla partecipazione in Artic Russia. Nel trimestre la produzione di idrocarburi si è attestata a 1,58 milioni di barili/giorno, in aumento dello 0,6% su base omogenea. Sempre deboli le vendite nel Gas and Power scese dell'11,3%, in un quadro, ha spiegato la società, di perdurante debolezza della domanda, di pressione competitiva e di eccesso di offerta ai quali si è aggiunto l'effetto climatico. Per l'anno in corso, Eni vede la produzione di idrocarburi sostanzialmente in linea rispetto al Il 2014 è atteso beneficiare della partenza di nuovi progetti e delle azioni di ristrutturazione in G&P, R&M e Chimica in un contesto di perdurante volatilità in Libia e di debolezza della domanda europea. Confermiamo la nostra visione Moderatamente Positiva sul titolo. Primo trimestre in linea con le attese; il 2014 si conferma un anno di transizione Settori Neutrali Lusso Secondo i dati dell Osservatorio Altagamma, nel 1 trimestre 2014 il settore mondiale del Lusso ha mostrato un andamento in linea a quello dell'anno scorso, con una crescita reale intorno al 6%, ridotta al 2-3% dall'impatto dei cambi. Per l anno in corso, il centro studi stima un incremento di circa il 6% a tassi costanti, analogo a quello dello scorso esercizio, con un secondo semestre più forte del primo. Debole l'italia soprattutto sul fronte dei consumi locali, con il canale multibrand particolarmente penalizzato. I trend in atto mostrano un mercato sempre meno riconducibile alle geografie e sempre più guidato da flussi di consumatori influenzati dal turismo e da fluttuazioni dei tassi di cambio che spostano i consumi. Settore Lusso Titolo Giudizio Prezzo ( ) Capitaliz. ( mln) P/E 2013 P/E 2014E Net Div. Yield 2013E (%) Luxottica Moderatamente Positivo 41, ,55 28,03 1,59 Nota: E= expected, atteso; NS= non significativo. Fonte: FactSet Luxottica ha chiuso il primo trimestre 2014 penalizzata dagli effetti valutari e dalle condizioni climatiche avverse del Nord America, ma ha visto segnali di miglioramento in aprile con un portafoglio ordini positivo per la stagione chiave degli occhiali da sole. La società punta a un altro anno di "solida crescita" di fatturato e redditività. Il 1 trimestre 2014 è stato caratterizzato da una forte volatilità dei cambi, il cui impatto negativo è stato di oltre il 5% sul fatturato, che si è attestato a 1,84 miliardi (-1,2% a cambi correnti, +4,2% a parità di cambi). Nel periodo, l'utile netto è stato di 157 milioni di euro (-1,2%) e l'utile operativo di 270 milioni (-1,7%). L ad Guerra ha poi ribadito le indicazioni fornite a inizio anno sulla crescita 2014 che prevedono, su base omogenea, un incremento della redditività doppia rispetto ai ricavi, se il fatturato aumenterà dell 8-10%. A livello di divisioni, la performance del Retail nel primo trimestre ha risentito della volatilità dei mercati valutari e delle avverse condizioni meteo in Nord America, con un fatturato in calo del 4,2% a 1,04 miliardi di euro (+1,6% a parità di cambi). Per quanto riguarda la divisione Wholesale, il fatturato è salito a 805 milioni di euro, in aumento del 3% a Primo trimestre influenzato dalla volatilità dei cambi Intesa Sanpaolo Servizio Studi e Ricerche 25

26 cambi correnti e del 7,9% a parità di cambi. Confermiamo il nostro giudizio Moderatamente Positivo sul titolo. Tecnologico Prosegue la crescita di nuovi dispositivi tecnologici quali smartphone, tablet ecc. La spinta deriva dalla continua innovazione che porta ad un rafforzamento della domanda di semiconduttori. Secondo uno studio di IC Insights, nel corso di quest anno, all interno della catena di produzione tecnologica, i produttori di memoria eseguiranno gli investimenti più consistenti. Le stime di crescita a livello mondiale indicate da World Semiconductor Trade Statistics mostrano una crescita delle vendite di semiconduttori del 4,1% nel 2014 a livello globale, seguita da una crescita del 3,4% nel Il mercato dei semiconduttori nel 2013 ha registrato un giro d'affari attorno a 139 miliardi di dollari, in calo dell'1,7%. Settore Tecnologico Titolo Giudizio Prezzo ( ) Capitaliz. ( mln) P/E 2013 P/E 2014E Net Div. Yield 2013E (%) STMicroelectronics Neutrale 6, NS 50,32 4,16 Nota: E= expected, atteso; NS= non significativo. Fonte: FactSet Il produttore franco-italiano di semiconduttori ha annunciato nel primo trimestre 2014 un fatturato di 1,82 miliardi di dollari rispetto ai 2,01 miliardi dell'anno precedente, dato sostanzialmente in linea con le attese. Il risultato netto negativo è sceso a 24 milioni di dollari rispetto ai 171 milioni del primo trimestre STMicroelectronics, che punta a tornare in utile nel 2014, ha stimato per il secondo trimestre un margine lordo in miglioramento rispetto al 32,8% dei primi tre mesi dell anno, così come i ricavi sono visti in crescita progressiva. Il gruppo è l'ottavo produttore mondiale di semiconduttori per vendite globali ma, negli ultimi anni, ha perso terreno rispetto a concorrenti come Qualcomm, Intel e Samsung a causa di una base costi più elevata e alle difficoltà sofferte da Nokia, una volta il suo principale cliente. Manteniamo un giudizio Neutrale su titolo. Ricavi in flessione per STMicroelectronics che tuttavia riduce le perdite nel primo trimestre del 2014 dopo essersi sganciato dalla joint venture con Ericsson Intesa Sanpaolo Servizio Studi e Ricerche 26

27 Idee di investimento La selezione di titoli sotto riportata è scelta in un ottica di investimento di medio periodo tenendo in considerazione la valutazione fondamentale delle società e l insieme di condizioni macroeconomiche, micro e di liquidabilità che possono influenzare l andamento dei prezzi. Selezione di titoli in ottica di medio periodo Favorevoli Motivazione A2A Interessanti prospettive di crescita dopo il consolidamento delle nuove centrali di generazione elettrica. La società offre una buona visibilità sia sull andamento dell attività che sulle modalità di riduzione del debito. A2A potrebbe ricoprire un ruolo di primo piano nel futuro consolidamento del settore utility in Italia. Ansaldo STS Atlantia CNH Industrial Enel Green Power Generali Il titolo rimane interessante in un ottica speculativa legato a operazioni di cessione e/o aggregazione. La società, pur risentendo del difficile contesto economico domestico, ha chiuso il primo trimestre 2014 con un utile in crescita a/a grazie al positivo contributo delle attività estere e al consolidamento delle attività dell ex gruppo Gemina. Interessante il dividend yield. Inoltre il traffico sulla rete autostradale italiana mostra un progressivo miglioramento. La società, che nasce dalla fusione di Fiat Industrial e l'americana CNH, ha fornito indicazioni sul 2014 piuttosto deboli sia per un effetto valutario sia per le modeste prospettive del mercato dei macchinari agricoli, per contro, il gruppo industriale dovrebbe beneficiare di una ripresa delle vendite dei veicoli industriali in Europa. Ai prezzi attuali il titolo quota a sconto sui multipli dei principali concorrenti. I risultati fin qui conseguiti mostrato una crescita significativa dei ricavi e dei margini confermando la validità della strategia di diversificazione nello sviluppo tecnologico e geografico, in particolare in Nord America e America Latina. Il piano industriale al 2018 che punta sulla crescita extra europea risulta interessante. La società può contare su una buona diversificazione geografica che le consente di sfruttare i tassi di crescita differenziati dei vari paesi. I coefficienti mostrano una elevata solidità del gruppo che a fine aprile aveva raggiunto un margine di solvibilità del 160%. Prosegue inoltre la dismissione di asset non strategici. Mediobanca I risultati dei primi 9 mesi dell esercizio 2013/2014 confermato una elevata solidità patrimoniale con un Core Tier 1 atteso a fine giugno superiore al 10%; prosegue l implementazione del business-plan che vede una maggiore focalizzazione sull attività bancaria e progressiva riduzione delle partecipazioni societarie. Sanofi UBI Banca Unicredit Fonte: Servizio Studi e Ricerche Intesa Sanpaolo II titolo conferma multipli di P/E a sconto rispetto ai peer, a fronte di utili attesi in aumento progressivo per il prossimo triennio. L incremento del fatturato è garantito da una pipeline (portafoglio prodotti) in crescita e in grado di aumentare costantemente i profitti, con un accelerazione dal Sanofi si presenta ben diversificata a livello geografico con il 34,5% dei ricavi generato dai mercati emergenti, con focalizzazione sull Asia e in particolare sulla Cina. I risultati del gruppo hanno condotto il management a migliorare l outlook per l intero esercizio 2014: gli utili rettificati sono stimati in aumento tra il 4 e il 7% a cambi costanti. Inoltre, il titolo potrebbe beneficiare delle operazioni di consolidamento che stanno interessando il settore. I risultati del primo trimestre confermano la solida base di capitale con il buon profilo di liquidità, che dovrebbero consentire alla banca di trarre vantaggio dall attesa ripresa economica e di affrontare l AQR (Asset quality review) con tranquillità. L istituto rimane focalizzato sullo sviluppo delle attività commerciali, sulla riduzione dei costi e sul controllo dei rischi. Il business plan al 2018 prevede un deciso miglioramento dell utile netto con un ritorno sul capitale netto tangibile (ROTE) del 13%. I risultati del primo trimestre 2014 sono stati positivi e superiori alle attese di consenso. Intesa Sanpaolo Servizio Studi e Ricerche 27

28 Analisi grafica e quadro intermarket Analisi grafica dei principali indici I livelli l di questa sezione sono aggiornati allaa data odierna. S& &P500 L S&P500 riprova a violare i massimi storici segnando un nuovo record a a metà maggio senza però confermare il superamento della barriera. In tale contesto, l indice effettua e un moderato ritracciamento in un clima di volatilità piuttosto contenuta andando a testare i primi livelli supportivi posti a dal quale rimbalza. L eventuale superamento di fornirebbe nuovo slancio ancora una volta verso i precedenti massimi a e successivamente verso il target di medio periodo postoo in area 1.920, resistenza rilevante che potrebbe opporsi al trend in atto. Infine, l eventuale violazione di quest ultima consentirebbe allunghi verso l area 1.960, obiettivo dinamico rappresentato dalla partee alta del canale costruito sui minimi di ottobre Di contro, l eventuale cedimento di ricondurrebbe a interessare l area di valenza posta a con successivi obiettivii in area , livellii di forte valenza. La perditaa di questa zona condurrebbe in area che rappresenta il 61,8% di ritracciamento di Fibonacci dell ultimo movimento rialzista. L eventualee cedimento di questo livello riproporrebbe il test a e successivamente e fino a raggiungere il livello supportivo posto a Solo la violazione al ribasso di quest ultimo, confermatoo dalla perdita di indebolirebbe ulteriormente la grafica di breve con primi obiettivi a e successivi a Inoltre, il cedimento di condurrebbe verso v e solo il cedimento di riproporrebbe i test verso i precedenti massimi del 2007 posti a Resistenza a e successiva di valenza a 1.902, massimo storico. Successivi obiettivi a Supporti a e In termini di volatilità, l indice Vix resta su livelli contenuti in area 13 non lontano dai minimi e senza particolari picchi di rilievo. S&P500 grafico settimanale Fonte: Bloomberg e rielaborazione Servizio Studi e Ricerche Intesa Sanpaolo Intesa Sanpaolo Servizio Studi e Ricerche 28

29 S&P500 grafico mensile Fonte: Bloomberg e rielaborazione Servizio Studi e Ricerche Intesa Sanpaolo Stoxx 600 L indice registra un nuovo massimo di periodo a 342,7 sotto le barrieree di forte valenza poste in area e poi ritraccia moderatamente. Solo l eventuale superamento di d condurrebbe verso il target a 356 e solo la violazione v di 367 riproporrebbe la barrieraa a 377 con successivi obiettivi dapprima a e poi in area 400, precedenti massimi assoluti di luglio Sul fronte opposto, l indice incontra il primo livello supportivo a 334,5 e il successivo immediatamente sotto a 332,,5; questi livelli al momento hanno saputo contenere le incursioni al ribasso di breve. Di contro, l eventuale cedimento dell area riproporrebbe il test a 320 e i successivi a 315,6, livelli di rilievo. Persi questi livelli a si trova un altra area supportiva importante, mentre la successiva è posta a 304 punti. La perdita di quest ultima riproporrebbe il test a , area da non perdere per non indebolire il trend in atto. Il cedimentoo di questa zona condurrebbe verso 295,88 in prima battuta e e successivamente. Prima resistenza in area 339, 9 e successivi a 342,7 verso Primi supporti in area 334,5 e 332,5 e successivi a Stoxx 600 grafico settimanale Fonte: Bloomberg e rielaborazione Servizio Studi e Ricerche Intesa Sanpaolo Intesa Sanpaolo Servizio Studi e Ricerche 29

30 FTSE MIB Sii indebolisce ill FTSEMIB che si allontana dai massimi dii periodo posti a e torna t sotto l area supportiva posta a e , che attualmente diventano barriere di rilievo. L eventuale superamento di ridarebbe slancio nel breve con primi obiettivi a e Solo la violazione di favorirebbe nuovi allunghi verso i precedenti massimi di periodo posti a e Il superamento di talee massimo ridonerebbe forza all indice con obiettivi a e Di contro, la perdita dell intorno supportivo posto in area che per il momento ha fermato l incursione ribassista fornirebbe un nuovo segnale di debolezza con obiettivi a in prima battuta e a successivamente. La perdita di questi livelli riproporrebbe poi i test posti in area , livelli da non perdere per non comprometterebbe la grafica dii breve con obiettivi a Successivi supporti a e Prime resistenze a e successive a e Primi supporti di rilievo a e successivi a FTSE MIB grafico settimanale Fonte: Bloomberg e rielaborazione Servizio Studi e Ricerche Intesa Sanpaolo Intesa Sanpaolo Servizio Studi e Ricerche 30

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