PROTOCOLLO OPERATIVO PER PIANO PRONTO SOCCORSO AZIENDALE

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1 PROTOCOLLO OPERATIVO PER PIANO PRONTO SOCCORSO AZIENDALE AGGIORNATO a Ottobre 2015

2 Il presente protocollo è stato previamente discusso e messo a punto insieme al RSPP, agli Addetti ai servizi d emergenza e, in particolare, agli Addetti al Pronto Soccorso e al medico competente, ove necessario. E stato consultato anche il Rappresentante dei Lavoratori per la Sicurezza. Tutti i dipendenti ed alunni saranno informati con apposita circolare (vedi allegato 3) degli aspetti salienti del presente protocollo. La circolare resterà affissa permanentemente all albo e rinnovata annualmente. Va premesso che il datore di lavoro - con atto separato e formale, ha classificato l Istituto nel gruppo B ai sensi del DM 388/2003; - ha compiuto gli atti conseguenti alla classificazione, ridefinendo le dotazioni di presidi sanitari obbligatorie e aggiuntive, nonché ha individuato per ciascuna sede la loro localizzazione esatta, e ha provveduto alle forniture e all installazione (vedi schede in allegato 1), nonché alla loro segnalazione con apposita segnaletica e all indicazione della loro collocazione nelle planimetrie esposte ai sensi della normativa antincendio; - ha individuato per ciascuna sede il telefono fisso messo a disposizione per chiamare il servizio 118 (vedi schede in allegato 1) ; - ha stabilito il numero di Addetti al Pronto Soccorso per ciascuna sede, li ha individuati ed ha fatto in modo che fossero debitamente formati e in possesso dell apposito attestato (vedi schede in allegato 1) ; - al momento di entrata in vigore del DM 388( ) ha ulteriormente verificato che tale numero fosse adeguato, utilizzando i criteri esposti nell allegato A ; ha anche verificato se la loro formazione andasse integrata al più presto e ha programmato l aggiornamento triennale (vedi allegato 1); inoltre ha valutato l opportunità di individuare e formare ulteriori Addetti al pronto Soccorso là dove sono carenti (vedi schede in allegato 1) e ha debitamente consultato in merito il RLS ; - ha deciso quali accessi utilizzare preferenzialmente per le ambulanze di soccorso a seconda dell area di ciascuna sede in cui avviene l evento critico, le modalità per descriverlo al 118 e se un operatore dovrà recarsi in strada a indirizzare l ambulanza in arrivo (vedi scde in allegato 1); - considerato che è probabile che l Addetto al Pronto Soccorso utilizzi un cellulare per chiamare il 118, nel caso in cui ce ne sia necessità, ha deciso che in ogni cassetta e pacchetto di medicazione sia inserito un foglio con le notizie utili e le indicazioni da dare al 118 per accedere a quella sede; - infine ha approvato le seguenti : Regole comportamentali 1) Nel caso che una persona abbia perdita di conoscenza, emorragia o un malore o infortunio di qualche entità, deve essere immediatamente chiamato con la massima urgenza sul posto il più vicino Addetto al Pronto Soccorso, il quale, dal momento del suo arrivo, avrà la piena direzione delle attività di soccorso. Si richiama l attenzione sul fatto che anche pochi secondi in certi casi possono essere decisivi per salvare una vita. In questi casi, soprattutto se c è perdita di conoscenza, è urgentissimo chiamare il 118, evidenziando tale circostanza. 2) Di e regola è preferibile che siano i dipendenti in possesso dell attestato di Addetto al Pronto Soccorso a intervenire in soccorso di persone che abbiano un malore o infortunio anche lieve, pertanto dovrà sempre essere chiamato un Addetto. Soltanto in attesa dell arrivo di un Addetto, altri potranno eseguire, con la necessaria cautela, gli interventi davvero urgentissimi non rinviabili. Ovviamente, nel caso improbabile che in sede non fosse presente alcun Addetto, potrà intervenire chi si sente in grado di farlo. 3) Quando appare necessario chiamare il 118, è preferibile che sia l Addetto a chiamarlo, se è in grado di arrivare in tempo brevissimo. Chi chiama il 118 deve dire all incirca: C è stato un infortunio/malore grave che richiede il Vs intervento urgente/urgentissimo perché il paziente presenta questi segni (perdita di coscienza / arresto cardiaco / apparente infarto,rilevante emorragia / ecc. ). Il paziente si trova presso la scuola sita a telefono.. L ambulanza deve entrare nel cortile dal cancello sito in

3 via. N.. Tale via è la..prima/seconda/terza a destra/sinistra provenendo da punti di riferimento. Una persona attenderà l ambulanza in strada per indicare il cancello e poi il percorso interno.. queste istruzioni si trovano anche nella cassetta di pronto soccorso e appese a ogni piano. 4) E fatto divieto a chiunque di muovere o anche solo girare una persona infortunata o vittima di malore, salvo che per prevenire che costui sia vittima di eventi palesemente dannosi (caduta, crollo, incendio, ecc.). Infatti in certi casi la movimentazione può creare danni gravissimi o trasformare in una tragedia un evento di per sé non grave. Per la stessa ragione, se la persona vittima di malore o d infortunio è cosciente, è invitata a non alzarsi e a non muoversi, fino a che non ha ricevuto il benestare dell Addetto al Pronto Soccorso (il paziente può non rendersi conto dei reali danni subiti e muoversi può a volte recare gravi danni). 5) La lista degli addetti e la loro probabile dislocazione è affissa a ogni piano dell edificio; in alcuni casi è indicato anche un interno telefonico o numero di cellulare per chiamarli. Chiunque è autorizzato a chiamarli d urgenza, ma preferibilmente dovrebbe farlo il Collaboratore Scolastico in servizio al piano. 6) Contemporaneamente, alla chiamata dell Addetto (o subito dopo), uno dei presenti o il Collaboratore Scolastico in servizio al piano deve andare a prendere la più vicina cassetta di pronto soccorso o pacchetto di medicazione (la loro collocazione è indicata nel foglio riportante anche i nomi degli Addetti), in modo che al suo arrivo l Addetto al Pronto Soccorso la trovi già disponibile e aperta. 7) E fatto divieto ai circostanti di stare troppo vicini alla persona vittima di malore o infortunio e di fare commenti sul suo stato di salute, che potrebbero avere un effetto deprimente su una persona già in difficoltà. 8) Nel caso in cui la persona vittima di malore o infortunio non sia in grado di riferire le circostanze del suo infortunio/malore all Addetto al Pronto Soccorso, necessarie per comprendere meglio la natura dell evento e cosa fare, chi fosse al corrente con cognizione di causa è invitato a riferirlo all Addetto. 9) Se e quando l Addetto al Pronto Soccorso deciderà di chiamare il 118, il Collaboratore Scolastico in servizio al piano (o, in sua assenza, uno dei presenti, meglio se adulto) si metterà a disposizione per collaborare alla telefonata, se richiesto. Il citato foglio di istruzioni riporta anche le più frequenti frasi da dire al 118 e qual è il percorso ottimale per accedere alla parte di area scolastica dove è localizzato l evento. 10) Nessuna regola è prospettata per i comportamenti dell Addetto al Pronto Soccorso, in quanto dovrà applicare le conoscenze e le istruzioni ricevute nei corsi di formazione. 11) Chiunque abbia un malore o infortunio anche lieve deve consultare un Addetto al Pronto Soccorso, perché a volte l interessato non ha gli elementi per valutare i possibili effetti, anche gravissimi, di un evento apparentemente privo di conseguenze. 12) Tutti i presenti e comunque coloro che venissero a conoscenza di informazioni relative allo stato di salute della persona vittima di malore o infortunio sono tenuti per legge al riserbo verso terzi in base alla normativa sulla privacy (legge 196/2003), tranne che per informazioni di servizio e ai soccorritori. 13) Tutti sono invitati a collaborare alla buona riuscita degli interventi di pronto soccorso, sia seguendo le presenti istruzioni, sia astenendosi dai comportamenti vietati. Una circolare con queste stesse notizie e regole verrà resa nota a tutti i dipendenti e alunni. (vedi facsimile Allegato B)

4 Allegato 1- Scheda N. 1 Sede: PRINCIPALE A) Descrizione Sede/luogo di lavoro : denominata ISTITUTO SUPERIORE LEARDI., sita nel comune Casale Monferrato (Al) in via Leardi n..1, la quale: osserva normalmente il seguente orario di apertura: dalle ore 7,30 alle ore 13,30 ha n.109 dipendenti che vi operano normalmente ha N 758 di alunni che presenziano mediamente N35 ore/settimana, di età compresa di norma tra 14 e 19 anni. non dispone di servizio di refezione dispone di palestra interna. dispone di aula magna con capienza di n. 90 posti, aperta anche ad attività che vedono presenti ulteriori persone con la seguente frequenza indicativa media: N. 2 ore/settimana ha ulteriori presenze fuori dell orario delle lezioni, per attività integrative interne o attività aperte all esterno, nei seguenti giorni con le seguenti medie giornaliere: - PROGETTI POMERIDIANI con orario medio settimanale ore 4 ha i seguenti laboratori: - laboratorio di chimica - laboratorio di fisica - n. 6 laboratori di informatica non esercita altre attività degne di menzione agli effetti dei rischi per i lavoratori, per gli alunni o per altri. L area dell edificio è su un rettangolo approssimativamente di lato mt.80 x mt 60 Gli edifici scolastici più alti hanno al massimo n.2 di piani. Complessivamente c è n. 1 edificio che ospita attività significative disposto su due piani e su due lati congiunti da corridoio. - Accessi esclusivamente pedonali: da via Mameli - Accessi carrabili: da via Leardi Telefono assegnato ai sensi del DM 388 : n. telefonico Valutati gli elementi sopra descritti, tenuto conto dei rischi presenti nonché delle presenze di lavoratori, studenti ed estranei, si ritiene di definire le seguenti impostazioni operative:

5 B) Accessi dei servizi di soccorso pubblico (118) eventuali interventi del 118 debbano avvenire attraverso i seguenti accessi, a seconda della posizione in cui si trova la persona vittima di infortunio/malore: - Accesso 1, da via Leardi. Per pazienti siti nella zona di Via Leardi. Pertanto agli Addetti al PS e ai Collaboratori Scolastici, vengono impartite le seguenti istruzioni su come descrivere l indirizzo a cui il 118 deve venire e il percorso che deve seguire (punti di riferimento, ecc.); tali descrizioni saranno riportate nel foglio informativo, recante anche i nomi degli Addetti al PS e le ulteriori istruzioni descritte nell apposito paragrafo relativo. Tale foglio sarà affisso permanentemente nei seguenti punti strategici : - portineria - in ogni piano nel punto dove c è il citofono o il telefono o il tavolo dell operatore - in palestra - all interno di ciascuna cassetta o pacchetto di medicazione. Istruzioni per l accesso n. 1: chi chiama dovrà dire esattamente: C è stato un infortunio/malore grave che richiede il Vs intervento urgente/urgentissimo perché il paziente ha. Il paziente si trova presso la scuola sita a telefono.. L ambulanza deve entrare nel cortile dal cancello sito in via. N.. Tale via è la..prima/seconda/terza a destra/sinistra provenendo da punti di riferimento. Una persona attenderà l ambulanza in strada per indicare il cancello e poi il percorso interno. C) Quantità e collocazione delle cassette di pronto soccorso e dei pacchetti di medicazione Considerate le distanze interne, il numero delle persone presenti e la loro distribuzione spaziale, si ritiene che la cassetta di pronto soccorso collocata nei seguenti luoghi: piano terra palestra, primo piano centro stampa, secondo piano corridoio. Ovviamente ogni cassetta o pacchetto è segnalato, custodito, periodicamente controllato per mantenerne l integrità e la funzionalità, come previsto dalla normativa. Della collocazione viene data informazione anche tramite la circolare predetta, la segnaletica, le planimetrie d emergenza. Dei controlli periodici di tali presidi vengono incaricati gli addetti: sig. CHIARELLI CINZIA e sig. FLORES PAOLO che utilizzerà la scheda allegata in facsimile (che, compilata, verrà conservata in atti), con una periodicità mensile, salvo eventi rilevanti che abbiano inciso significativamente sulla completezza delle dotazioni. D) Quantità di addetti al pronto soccorso Fatta la valutazione secondo i criteri indicati nel allegato A, si ritiene adeguata la quantità e tipologia di addetti individuati e formati, qui di seguito illustrata: n 8 Addetti al P.S., di cui n. 8 con orario di 36 ore settimanali. Nelle attività pomeridiani per corsi extracurriculari sono disponibili i collaboratori scolastici che prestano servizio, considerato che tutti i collaboratori scolastici sono formati.

6 NOME ADDETTO RINDONE FELICE ORE SETT. PRESENZA ORARIO GIORNALIERO 36 Da lunedì a Sabato dalle ore 7,30 alle ore 13,30 LUOGO DI PERMANENZ A ABITUALE N. TEL. INTERNO ISTITUTO Piano terra interno 19 N. CELL. LEUCCI RAFFAELLA 36 Da lunedì a Sabato dalle ore 7,30 alle ore 13,30 Primo piano interno 23 CHIARELLI CINZIA 36 Da lunedì a Sabato dalle ore 7,00 alle ore 13,00 Primo piano interno 25 BIORCI CARLO 36 Da lunedì a sabato dalle ore 7,30 alle ore 13,30 Segreteria alunni interno 13 MORANO DANIELA FLORES PAOLO 36 Da lunedì a Venerdì dalle ore 8 alle ore 14 Il Sabato dalle 7,30 alle 13,30 36 Da lunedì a Sabato dalle ore 7,30 alle ore 13,30 palestra interno 17 palestra interno 17 MOLITERNI ANGIOLINA 36 Da lunedì a Sabato dalle ore 7,30 alle ore 13,30 Secondo piano interno 15 La lista degli addetti, con la data di conseguimento dell attestato, ecc. sono riportate nell allegato n. 2, che viene aggiornato all inizio di ciascun anno scolastico e serve per la verifica e programmazione della formazione/aggiornamento. E) Sistema di informazione all interno della sede L informazione sarà effettuata mediante una circolare, ripetuta all inizio di ogni a.s., nella quale sono riepilogate le notizie e istruzioni qui riportate e che viene redatta sulla base della circolare-tipo qui allegata. Colloqui di verifica e approfondimento saranno eseguiti con gli Addetti al Pronto Soccorso, con gli Addetti al servizio di prevenzione e protezione, con gli Addetti al servizio Antincendio ed emergenze, con il personale ATA. La medesima circolare sarà permanentemente affissa a ogni piano e riporterà anche l elenco degli Addetti al Pronto Soccorso e la loro dislocazione all interno della sede, nonché l interno telefonico se esistente (e il numero di cellulare se lo consentiranno).

7 Allegato 2 - Elenco Addetti al Pronto Soccorso e programmazione della loro formazione Nella pagina seguente : scheda per la verifica e la programmazione della formazione degli Addetti al pronto Soccorso Elenco Addetti al Pronto Soccorso e programmazione della loro formazione Sede N Cognome e nome Data ultima formazione ad Addetto di Attestato recante menzione delle Scadenza prossima formazione cui c è attestato prove pratiche : Si/No ISTITUTO 1 CHIARELLI CINZIA 27/01/2015 SI 27/01/2018 LEARDI ISTITUTO 2 LEUCCI RAFFAELLA 27/01/2015 SI 27/01/2018 LEARDI ISTITUTO 3 BIORCI CARLO 27/01/2015 SI 27/01/2018 LEARDI ISTITUTO 4 RINDONE FELICE 27/01/2015 SI 27/01/2018 LEARDI ISTITUTO 5 FLORES PAOLO 27/01/2015 SI 27/01/2018 LEARDI ISTITUTO 6 MORANO DANIELA 27/01/2015 SI 27/01/2018 LEARDI ISTITUTO LEARDI 7 MOLITERNI ANGIOLINA 27/01/2015 SI 27/01/2018

8 Allegato A - CRITERI per individuare il numero adeguato di Addetti al P.S. e di casette di pronto soccorso o pacchetti di medicazione. Questa analisi è mirata a definire criteri per quantificare: - il numero adeguato di addetti al pronto soccorso da individuare, formare e mantenere aggiornati nel tempo, - il numero adeguato di cassette di pronto soccorso e di pacchetti medicazione (nonché la loro collocazione ottimale) Le priorità del soccorso interno Teniamo presente che il pronto soccorso interno ha come scopo: 1) effettuare piccole medicazioni o interventi per i quali non è necessario andare al pronto soccorso ospedaliero o dal medico (o quanto meno non andarci subito o d urgenza) 2) valutare eventi di possibile gravità, decidere se chiamare o meno il 118 e quale messaggio dare per far comprendere esattamente l effettiva situazione. 3) nei casi in cui viene chiamato il soccorso esterno specializzato, assistere il paziente con interventi pratici e psicologici che lo mantengano vivo e nelle migliori condizioni possibili fino all arrivo del soccorso esterno (che può variare da un minimo di 7-8 minuti a decine di minuti in funzione della lontananza). In questo caso, si presentano 2 tipi di scenari: A) in eventi pur gravi ed urgenti ma che non comportano pericolo di vita, impedire che comportamenti inappropriati causino effetti collaterali gravi e fare in modo che il paziente mantenga le migliori condizioni in attesa dell arrivo del soccorso specializzato (esempio: una sospetta lesione vertebrale può attendere senza problemi anche a lungo l arrivo dell ambulanza ma solo a patto che la persona non si muova e non venga mossa) B) nelle situazioni d emergenza in cui c è pericolo di vita in pochi minuti, per cui il soccorso specializzato arriverebbe sempre troppo tardi ed il paziente morirebbe (arresto cardiaco /respiratorio, emorragia imponente, soffocamento, ecc. determinano la morte o danni irreversibili entro pochissimi minuti), effettuare semplici interventi salvavita per i quali l Addetto al Pronto Soccorso interno è stato addestrato. E evidente che l intervento n. 1, che magari è il più frequente, non necessita di particolare urgenza. Basta che ci sia disponibile un solo soccorritore in azienda, anche se bisogna attendere vari minuti perché arrivi. Non è questa la tipologia determinante per l impostazione del servizio di Pronto Soccorso aziendale; sono invece le successive casistiche che dettano regole e priorità per mettere in piedi quell organizzazione che per legge dev essere adeguata, ancorché ragionevole rispetto alle forze disponibili e ai rischi effettivi. Già nel caso 2) l intervento rapido del soccorritore interno è fondamentale per una corretta gestione dell evento, tuttavia il fattore tempestività d intervento può non essere decisivo. Il caso 3 A)è simile ma è necessario che il soccorritore arrivi entro un tempo brevissimo per valutare la situazione, chiamare il 118, prestare quelle cure che è stato comunque addestrato a praticare, spesso consistenti nel mettere il paziente in una certa postura (e anche per prevenire comportamenti inappropriati e dannosi). La priorità sono gli interventi salvavita Ma nel caso 3 B) l intervento rapidissimo del soccorritore prima che sia trascorso un certo tempo può essere decisivo per salvare la vita di una persona.

9 Per esempio, un arresto cardiaco o respiratorio determina danni irreversibili gravi o la morte se non si avvia la rianimazione cardiocircolatoria di norma entro 4-6 minuti. Si tenga conto che il tempo trascorso tra il momento del malore/infortunio e l inizio dell intervento del soccorritore è la somma dei seguenti tempi: 1) numero dei secondi trascorsi prima che qualcuno si renda conto dell evento e della sua gravità (30? 60?) 2) numero dei secondi perché qualcuno decida di avvertire il soccorritore (1-10 secondi) 3) numero di secondi necessari a individuare chi sono i soccorritori in quel momento effettivamente presenti in azienda e dove si trova il più vicino (10-60 secondi in relazione all ampiezza dei luoghi, alla preparazione dei colleghi che devono avvertire il soccorritore, al grado di informazione ricevuta, alla presenza capillare di adeguate informative da consultare) 4) numero di secondi necessari ad avvertire il soccorritore (si può chiamarlo con un citofono o cellulare? Occorre raggiungerlo a piedi? Quanto tempo ci vuole per raggiungerlo? 5) numero dei secondi necessari al soccorritore per raggiungere la persona ammalorata 6) circa secondi necessari al soccorritore per verificare i parametri vitali e decidere cosa fare 7) alcune decine di secondi per chiamare o far chiamare il 118 con un messaggio chiaro sul tipo di malore in essere (è un operazione da fare con somma urgenza e prima di altri interventi) 8) qualche secondo per trovare e indossare, se possibile, i guanti in vinile (necessari come regola generale e in questo caso quasi indispensabili per esaminare e disostruire la bocca) e per procurarsi una garza o un fazzoletto da interporre per la respirazione bocca a bocca.. Semplificando, la somma di questi segmenti temporali è influenzata in modo determinante dai punti 3, 4 e 5. Se l ambiente fisico è piccolo, le operazioni sono rapide. Se l ambiente è vasto e su più piani o i luoghi di lavoro sono sparpagliati, si crea un problema su cui riflettere bene. Una persona che cammina in fretta impiega circa un minuto per percorrere 100 metri. Andare a chiamare un soccorritore che si trova a 50 metri di distanza e per quest ultimo percorrere gli stessi 50 metri in senso inverso implica oltre un minuto. Tenendo conto che ci possono essere dei tempi morti e considerando i tempi per le altre operazioni descritte, in questo caso si comincerebbe la rianimazione cardio-respiratoria dopo circa 2-3 minuti nell ipotesi migliore, fra 3 e 4 minuti in un ipotesi media, oltre 4 minuti in un ipotesi più sfortunata. Come si vede già l ipotesi media sarebbe appena in tempo o già a rischio di ritardo rispetto ai danni irreversibili... Non parliamo, poi, dell ipotesi peggiore perché arriverebbe probabilmente fuori tempo massimo. Come si ben comprendere, l incremento del numero dei soccorritori, soprattutto in ambienti caratterizzati da distanze significative, aumenta le probabilità che qualcuno di essi si trovi più vicino al punto dell evento critico; una buona informazione e organizzazione può far guadagnare decine di secondi preziosi e prevenire errori comportamentali che potrebbero avere effetti drammatici. Ci sono altri casi di malore o infortunio paragonabili a questo come tempistica necessaria per l intervento (soffocamento, emorragia imponente, ecc.). Un sospetto infarto o ictus richiedono la chiamata urgentissima del 118. Una persona con sospetto di fratture o di lesione alla colonna vertebrale necessita di intervento urgente per garantire che non si muova né venga mossa in modo inappropriato, mentre il soccorso vero e proprio può avvenire senza particolari urgenze. L organizzazione va costruita sul concetto di copertura spaziale e temporale Dunque, per l organizzazione del Pronto Soccorso aziendale la priorità è di assicurare l intervento entro poche decine di secondi e comunque nel più breve tempo possibile. Le condizioni per adempiere questa priorità sono: - Tutti i dipendenti e gli alunni dovrebbero sapere come comportarsi in caso di evento potenzialmente grave, in particolare dovrebbero sapere che devono chiamare con la massima urgenza un Addetto al Pronto Soccorso, conoscere i nomi degli Addetti, CHI di essi è presente in quel momento e DOVE si trova. (è un problema di informazione e di organizzazione adeguate)

10 - Un telefono fisso o cellulare e una cassetta di Pronto Soccorso siano sufficientemente vicini per arrivare sul luogo in cui si trova il paziente contemporaneamente all arrivo del soccorritore. a) Copertura spaziale In ogni momento ci dovrebbe essere un soccorritore a non più di secondi di distanza da qualsiasi possibile punto significativamente frequentato dei luoghi di lavoro. Se l ambiente è circoscritto non c è problema, ma più l ambiente è esteso in orizzontale o in verticale (edifici a più piani), maggiore è il numero dei soccorritori necessari per una buona copertura, inoltre in questo caso è fondamentale che siano distribuiti in posti diversi, in modo da garantire una certa prossimità a tutti i punti frequentati. Una buona copertura spaziale tiene conto delle dimensioni dell area e degli edifici (anche lo sviluppo in più piani). L ideale è assicurare una distribuzione spaziale fissa dei soccorritori (= nella scelta si tiene conto del punto esatto in cui normalmente lavorano), in modo che tutti i punti rilevanti abbiano un soccorritore raggiungibile a piedi, camminando velocemente, entro secondi. Se l organizzazione del lavoro impedisce di avere persone sempre fisse in determinate postazioni di lavoro, incrementando il numero degli addetti e scegliendoli oculatamente si ottiene una maggior probabilità di copertura spaziale. Naturalmente la normativa va applicata con ragionevolezza ed equilibrio. A nessuno è richiesto di realizzare un sistema perfetto, ma solo un sistema ragionevolmente efficace rispetto alle probabilità maggiori e ai rischi più significativi. Se una scuola ha uno scoperto molto ampio, è impossibile garantire a due dipendenti che si trovano nel punto più lontano un intervento rapido. Se, però, fossero impegnati in un attività di una certa rischiosità, non sarebbe più irragionevole organizzare le cose in modo che possano essere soccorsi rapidamente. b) Copertura temporale Nel caso di funzionamento aziendale più lungo rispetto all orario di lavoro del singolo dipendente, ci deve essere un attenzione a garantire una presenza in ogni fascia oraria, tenendo conto della quantità di persone presenti. Per esempio, se una scuola apre alle 7 di mattina e chiude alle 19, probabilmente il numero delle persone presenti varia in modo importante nelle diverse fasce orarie. In relazione al numero dei presenti è necessario fare in modo che in ciascun momento ci siano un numero adeguato di soccorritori disponibili Peraltro, anche quando ci sono relativamente poche presenze è necessario garantire almeno un soccorritore. Ovviamente sarebbe irragionevole mettere un soccorritore in caso di pochissime presenze; però in questo caso bisogna assicurarsi che gli interessati possano chiamare soccorsi esterni tramite un mezzo di comunicazione. Il punto più critico nella scuola è CHI nominare soccorritore. Infatti, accanto al personale ATA che ha un orario di 36 ore settimanali, ci sono dipendenti part-time con orari ridotti variabili e, soprattutto, docenti con orari di effettiva presenza a scuola molto inferiori agli orari di funzionamento della scuola stessa e, quasi sempre, con presenze orarie a scacchiera (es. ultime 2 ore, prima e terza ora, ecc.). Se una parte o tutti i soccorritori hanno questi orari troppo brevi o irregolari, è difficile garantire una copertura adeguata nel tempo. Sotto questo profilo, sarebbe opportuno preferire come soccorritori i dipendenti aventi orario di lavoro più lungo e regolare, però in tal modo si verrebbe privati dell apporto dei docenti, che potenzialmente hanno i titoli per essere più preparati. Un discorso a parte riguarda i docenti di educazione fisica. E opportuno nominarli soccorritori perché la maggior parte degli infortuni e parecchi malori avvengono durante esercizi ginnici o attività motorie, a cui

11 essi presenziano. Inoltre, per curriculum di studi conoscono bene la fisiologia umana e quasi sempre già conoscono tecniche di pronto soccorso. Restando al tema della copertura temporale, le linee guida già citate dicono che bisogna tener conto del fatto che un soccorritore può essere assente o l eventualità che l infortunio/malore colpisca proprio il soccorritore stesso. Per tale evenienza le linee guida suggeriscono di raddoppiare cautelativamente il numero dei soccorritori. Gestione delle cassette di pronto soccorso Bisogna dare disposizione, in particolare ai Collaboratori Scolastici, che in presenza di un evento di qualche rilevanza e comunque se il paziente ha perso conoscenza, uno di loro si occupi di avvertire urgentissimamente il più vicino soccorritore e un altro vada a prendere la più vicina cassetta di pronto soccorso e la faccia trovare sul posto già aperta all arrivo del soccorritore stesso. Un addetto va ufficialmente incaricato di verificare periodicamente (mensilmente o dopo eventi particolari) la completezza di ciascuna dotazione e lo stato di buona conservazione dei presidi. A parte si troverà un modulo tipo da spuntare al controllo. Mezzi di comunicazione per chiamare il 118 Va chiarito con vigore che è soltanto l Addetto al Pronto Soccorso che - deve decidere se chiamare o meno il 118 (solo se è assente può essere sostituito) - deve descrivere la situazione al 118 (salvo che urgenza d intervento sul paziente non lo spingano a delegare ad altri la funzione, però dando disposizioni su come descrivere l evento). - Il datore di lavoro deve con atto formale indicare qual è il telefono fisso a disposizione, perché è un atto dovuto, tuttavia ormai quasi ogni persona dispone di cellulare e la chiamata al 118 è gratuita e consentita anche ai telefoni privi di credito telefonico. Pertanto si assumerà che il soccorritore preferibilmente utilizzi il proprio cellulare.

12 Comunicato n. 3 Casale, 03/10/2015 A TUTTO IL PERSONALE DELLA SCUOLA Cos è il Servizio di Pronto Soccorso interno. E un organizzazione interna alla scuola e a ogni azienda, voluta dal Decreto legislativo 81/2008, che detta le regole in materia di prevenzione e sicurezza nei luoghi di lavoro. Essa ha come scopo: 1. effettuare piccole medicazioni o interventi per i quali non è necessario andare al pronto soccorso ospedaliero o dal medico (o quanto meno non andarci subito o d urgenza) 2. valutare eventi di possibile gravità, decidere se chiamare o meno il 118 e quale messaggio dare per far comprendere esattamente l effettiva situazione. 3. nei casi in cui viene chiamato il soccorso esterno specializzato, assistere il paziente con interventi pratici e psicologici che lo mantengano vivo e nelle migliori condizioni possibili fino all arrivo del soccorso esterno (che può variare da un minimo di 7-8 minuti a decine di minuti in funzione della lontananza). In questo caso, si presentano 2 tipi di scenari: A) in eventi pur gravi ed urgenti ma che non comportano pericolo di vita, impedire che comportamenti inappropriati causino effetti collaterali gravi e fare in modo che il paziente mantenga le migliori condizioni in attesa dell arrivo del soccorso specializzato (esempio: una sospetta lesione vertebrale può attendere senza problemi anche a lungo l arrivo dell ambulanza ma solo a patto che la persona non si muova e non venga mossa) B) nelle situazioni d emergenza in cui c è pericolo di vita in pochi minuti, per cui il soccorso specializzato arriverebbe sempre troppo tardi ed il paziente morirebbe (arresto cardiaco /respiratorio, emorragia imponente, soffocamento, ecc. determinano la morte o danni irreversibili entro pochissimi minuti), effettuare semplici interventi salvavita per i quali l Addetto al Pronto Soccorso interno è stato addestrato. Un certo numero di dipendenti ha seguito appositi corsi per imparare a compiere queste funzioni. Essi si chiamano Addetti al Pronto Soccorso. Dell organizzazione del Servizio di Pronto Soccorso aziendale fanno parte integrante le attrezzature necessarie: cassette di pronto soccorso, pacchetti di medicazione, mezzi di comunicazione col 118, altri strumenti ritenuti necessari dal medico competente o dal servizio sanitario territoriale o dal Dirigente.

13 Chi sono gli addetti in questa sede scolastica:.lista degli addetti Sede N Cognome e nome Data ultima formazione ad Addetto di cui c è attestato Attestato recante menzione delle prove pratiche : Si/No Scadenza prossima formazione ISTITUTO LEARDI 1 CHIARELLI CINZIA 27/01/2015 SI 27/01/2018 ISTITUTO LEARDI 2 LEUCCI RAFFAELLA 27/01/2015 SI 27/01/2018 ISTITUTO LEARDI 3 BIORCI CARLO 27/01/2015 SI 27/01/2018 ISTITUTO LEARDI 4 RINDONE FELICE 27/01/2015 SI 27/01/2018 ISTITUTO LEARDI 5 FLORES PAOLO 27/01/2015 SI 27/01/2018 ISTITUTO LEARDI 6 MORANO DANIELA 27/01/2015 SI 27/01/2018 ISTITUTO LEARDI 7 MOLITERNI ANGIOLINA 27/01/2015 SI 27/01/2018 Dove sono e quali sono i presidi sanitari messi a disposizione: - cassetta di pronto soccorso, contenente tutto il necessario per il primo intervento e le medicazioni. E una valigetta color nero, contraddistinta da una croce di color verde. Ce ne sono n.2 site esattamente: in palestra, al primo piano locale pacchetti di medicazione: sono alquanto più piccoli della cassetta e contengono il necessario per piccole medicazioni e primo intervento e si trovano all interno della valigetta. Regole da seguire: 1) Nel caso che una persona abbia perdita di conoscenza, emorragia o un malore o infortunio di qualche entità, deve essere immediatamente chiamato con la massima urgenza sul posto il più vicino Addetto al Pronto Soccorso, il quale, dal momento del suo arrivo, avrà la piena direzione delle attività di soccorso. Si richiama l attenzione sul fatto che anche pochi secondi in certi casi possono essere decisivi per salvare una vita. In questi casi, soprattutto se c è perdita di conoscenza, è urgentissimo chiamare il 118, evidenziando tale circostanza. 2) Di e regola è preferibile che siano i dipendenti in possesso dell attestato di Addetto al Pronto Soccorso a intervenire in soccorso di persone che abbiano un malore o infortunio anche lieve, pertanto dovrà sempre essere chiamato un Addetto. Soltanto in attesa dell arrivo di un Addetto, altri potranno eseguire, con la necessaria cautela, gli interventi davvero urgentissimi non rinviabili. Ovviamente, nel caso improbabile che in sede non fosse presente alcun Addetto, potrà intervenire chi si sente in grado di farlo. 3) Quando appare necessario chiamare il 118, è preferibile che sia l Addetto a chiamarlo, se è in grado di arrivare in tempo brevissimo. Chi chiama il 118 deve dire all incirca: C è stato un infortunio/malore grave che richiede il Vs intervento urgente/urgentissimo perché il paziente presenta questi segni (perdita di coscienza / arresto cardiaco / apparente infarto,rilevante emorragia / ecc. ). Il paziente si trova presso la scuola sita a telefono..

14 L ambulanza deve entrare nel cortile dal cancello sito in via. N.. Tale via è la..prima/seconda/terza a destra/sinistra provenendo da punti di riferimento. Una persona attenderà l ambulanza in strada per indicare il cancello e poi percorso interno.. queste istruzioni si trovano anche nella cassetta di pronto socorso e appese a ogni piano. 4) E fatto divieto a chiunque di muovere o anche solo girare una persona infortunata o vittima di malore, salvo che per prevenire che costui sia vittima di eventi palesemente dannosi (caduta, crollo, incendio, ecc.). Infatti in certi casi la movimentazione può creare danni gravissimi o trasformare in una tragedia un evento di per sé non grave. Per la stessa ragione, se la persona vittima di malore o d infortunio è cosciente, è invitata a non alzarsi e a non muoversi, fino a che non ha ricevuto il benestare dell Addetto al Pronto Soccorso (il paziente può non rendersi conto dei reali danni subiti e muoversi può a volte recare gravi danni). 5) La lista degli addetti e la loro probabile dislocazione è affissa a ogni piano dell edificio; in alcuni casi è indicato anche un interno telefonico o numero di cellulare per chiamarli. Chiunque è autorizzato a chiamarli d urgenza, ma preferibilmente dovrebbe farlo il Collaboratore Scolastico in servizio al piano. 6) Contemporaneamente, alla chiamata dell Addetto (o subito dopo), uno dei presenti o il Collaboratore Scolastico in servizio al piano deve andare a prendere la più vicina cassetta di pronto soccorso o pacchetto di medicazione (la loro collocazione è indicata nel foglio riportante anche i nomi degli Addetti), in modo che al suo arrivo l Addetto al Pronto Soccorso la trovi già disponibile e aperta. 7) E fatto divieto ai circostanti di stare troppo vicini alla persona vittima di malore o infortunio e di fare commenti sul suo stato di salute, che potrebbero avere un effetto deprimente su una persona già in difficoltà. 8) Nel caso in cui la persona vittima di malore o infortunio non sia in grado di riferire le circostanze del suo infortunio/malore all Addetto al Pronto Soccorso, necessarie per comprendere meglio la natura dell evento e cosa fare, chi fosse al corrente con cognizione di causa è invitato a riferirlo all Addetto. 9) Se e quando l Addetto al Pronto Soccorso deciderà di chiamare il 118, il Collaboratore Scolastico in servizio al piano (o, in sua assenza, uno dei presenti, meglio se adulto) si metterà a disposizione per collaborare alla telefonata, se richiesto. Il citato foglio di istruzioni riporta anche le più frequenti frasi da dire al 118 e qual è il percorso ottimale per accedere alla parte di area scolastica dove è localizzato l evento. 10) Nessuna regola è prospettata per i comportamenti dell Addetto al Pronto Soccorso, in quanto dovrà applicare le conoscenze e le istruzioni ricevute nei corsi di formazione. 11) Chiunque abbia un malore o infortunio anche lieve deve consultare un Addetto al Pronto Soccorso, perché a volte l interessato non ha gli elementi per valutare i possibili effetti, anche gravissimi, di un evento apparentemente privo di conseguenze. 12) Tutti i presenti e comunque coloro che venissero a conoscenza di informazioni relative allo stato di salute della persona vittima di malore o infortunio sono tenuti per legge al riserbo verso terzi in base alla normativa sulla privacy (legge 196/2003), tranne che per informazioni di servizio e ai soccorritori. 13) L addetto del pronto soccorso dovrà compilare l apposito modulo di intervento (vedi allegato) 14) Tutti sono invitati a collaborare alla buona riuscita degli interventi di pronto soccorso, sia seguendo le presenti istruzioni, sia astenendosi dai comportamenti vietati. Il Dirigente (Prof.ssa Nicoletta Berrone)

15 ALLEGATO C - Scheda per il controllo periodico del contenuto minimo della cassetta di pronto soccorso CONTENUTO MINIMO DELLA CASSETTA DI PRONTO SOCCORSO Quantità obbligatorie Guanti sterili monouso (5 paia). 5 paia (= 10 pezzi) Visiera paraschizzi 1 Flacone di soluzione cutanea di iodopovidone 1 flacone da al 10% di iodio da 1 litro (= 1 litro Betadine o esattamente analogo] Flaconi di soluzione fisiologica ( sodio 3 flaconi da cloruro - 0, 9%) da 500 ml 500 ml Compresse di garza sterile 10 x 10 in 10 buste buste singole singole Compresse di garza sterile 18 x 40 in 2 buste buste singole singole Teli sterili monouso 2 confezioni Pinzette da medicazione sterili monouso 2 Confezione di rete elastica di misura 1 media Confezione di cotone idrofilo 1 pacchetto Confezioni di cerotti di varie misure 2 confezioni pronti all'uso Rotoli di cerotto alto cm. 2,5 2 rotoli Un paio di forbici. 1 Lacci emostatici 3 pezzi Ghiaccio pronto uso [o istantaneo: 2 confezioni quello che si attiva con una percussione] Sacchetti monouso per la raccolta di 2 pezzi rifiuti sanitari Termometro. 1 Apparecchio per la misurazione della 1 pressione arteriosa. Quantità riscontrate: Data controllo: NOTE FIRMA:dell Incaricato al controllo

16 ALLEGATO D - Scheda per il controllo periodico del contenuto minimo del pacchetto di medicazione CONTENUTO MINIMO DEL Quantità Quantità Data controllo: PACCHETTO DI MEDICAZIONE obbligatorie riscontrate: NOTE: Guanti sterili monouso 2 paia (= 4 pezzi) Flacone di soluzione cutanea di iodopovidone al 10% di iodio da 125 ml (= 125 ml 1 Flacone da Betadine o esattamente analogo] Flacone di soluzione fisiologica (sodio 1 Flacone 250 cloruro 0,9%) da 250 ml ml Compresse di garza sterile 18 x 40 in 1 busta con 1 buste singole compressa Compresse di garza sterile 10 x 10 in 3 buste buste singole singole Pinzette da medicazione sterili monouso 1 Confezione di cotone idrofilo 1 confezione Confezione di cerotti di varie misure 1 confezione pronti all'uso Rotolo di cerotto alto cm 2,5 1 rotolo Rotolo di benda orlata alta cm 10 1 rotolo Un paio di forbici 1 Un laccio emostatico 1 Confezione di ghiaccio pronto uso [o 1 confezione istantaneo: quello che si attiva con una percussione] Sacchetti monouso per la raccolta di 1 sacchetto rifiuti sanitari Istruzioni sul modo di usare i presidi 1 libretto suddetti e di prestare i primi soccorsi in attesa del servizio di emergenza.

17 FIRMA:dell Incaricato al controllo N.I433

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