DIDATTICA DELL ITALIANO L2) PER LA SCUOLA PRIMARIA E DELL INFANZIA. Dott.ssa Fallea Floriana

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1 DIDATTICA DELL ITALIANO (L1-L2) L2) PER LA SCUOLA PRIMARIA E DELL INFANZIA

2 IL TESTO NARRATIVO LETTERARIO

3 Un testo narrativo è, un testo nel quale la storia narrata ha in se stessa la sua ragione d'essere, cioè viene narrata per il PIACERE di chi narra e di chi ascolta o legge; è un testo in cui è imposta non solo ciò che è narrato, ma ANCHE IL MODO IN CUI VIENE NARRATO.

4 Gli studiosi della letteratura, nei secoli passati, si proposero di inserire le opere letterarie all'interno di schemi e modelli prestabiliti e di regolarne le forme. Proprio per queste esigenze derivò il concetto di GENERE LETTERARIO. In relazione alla scelta dello scrittore del tipo di storia da porre al centro della narrazione, si è soliti distinguere il racconto in SOTTOGENERI.

5 I due sottogeneri fondamentali dei testi narrativi sono: 1. il sottogenere REALISTICO, che ha al centro vicende verosimili, cioè che possono realmente accadere, o tratte dal narratore dalla vita reale; 2. il sottogenere FANTASTICO, nel quale le leggende narrate possono essere ambientate in mondi di pura invenzione o nel mondo reale, con l'introduzione però di eventi o di personaggi non compatibili con l'esperienza reale.

6 All'interno di questi due sottogeneri, si possono fare ulteriori distinzioni; così si parla di racconti e romanzi polizieschi, di fantascienza, del terrore, di avventura, umoristici, d'amore ecc.

7 È possibile individuare in tutte le storie oggetto di narrazione degli elementi costanti che ne costituiscono la struttura e che sono riconducibili a uno schema: SITUAZIONE INIZIALE SVILUPPO DELLA VICENDA SITUAZIONE FINALE

8 LE TECNICHE DELLA NARRAZIONE Una lettura approfondita e completa del testo presuppone una serie di procedure per individuarne la struttura, gli elementi che lo costituiscono e le tecniche narrative che l autore ha scelto di usare.

9 La fabula e intreccio L 'artificio fondamentale della narrazione consiste nella distinzione, operata dal narratore, tra FABULA E INTRECCIO. Per FABULA si intende l'insieme degli avvenimenti narrati nel loro ordine LOGICO TEMPORALE. Per INTRECCIO si intende l'insieme degli avvenimenti così come li ha disposti l'autore (ORDINE ARTIFICIALE).

10 Per ricostruire la fabula di un racconto, occorre riordinare gli avvenimenti e le azioni secondo la loro SUCCESSIONE CRONOLOGICA.

11 Le due tecniche narrative che permettono lo spostamento nel tempo sono: la RETROSPEZIONE O FLASH BACK (si ha quando la narrazione ritorna indietro e riferisce fatti accaduti precedentemente) L'ANTICIPAZIONE O FLASH FORWORD ( si ha quando la narrazione annuncia un fatto che accadrà successivamente).

12 Le sequenze Per seguire l'evoluzione della storia e coglierne i momenti fondamentali, è utile suddividerla in parti narrative più brevi, definite SEQUENZE. Non è possibile precisare in linea teorica l'ampiezza di una sequenza, spesso però questa coincide con un capoverso del testo.

13 In genere si ha un cambiamento di sequenza quando: muta il TEMPO cambia un LUOGO entra e esce di scena un PERSONAGGIO Cambia l AZIONE.

14 Il narratore e il punto di vista L AUTORE e IL NARRATORE non necessariamente coincidono: L AUTORE è colui che scrive l'opera, mentre il NARRATORE di un racconto è la voce cui l'autore affida il compito di raccontare. Il narratore può collocarsi: all'interno della storia narrata e parla in PRIMA PERSONA ( narratore interno) all'esterno rispetto agli eventi narrati, narrerà, quindi, IN TERZA PERSONA (narratore esterno).

15 I personaggi del racconto Il ruolo I personaggi di un racconto possono essere reali o immaginari: creature umane e animali, ma anche oggetti o esseri fantastici. A seconda dell'importanza che hanno, essi si distinguono in: 1. PERSONAGGI PRINCIPALI che svolgono un ruolo centrale nella vicenda e sui quali si concentra maggiormente l azione; 2. PERSONAGGI SECONDARI che nella vicenda hanno un ruolo di secondo piano e si muovono attorno ai personaggi principali.

16 I personaggi di un racconto svolgono ciascuno una funzione particolare in rapporto agli altri personaggi della vicenda, per questo si è soliti distinguerli in: PROTAGONISTA: il personaggio principale che con i suoi desideri e con le sue azioni determina lo svolgimento della storia. ANTAGONISTA è il personaggio che contrasta il protagonista, opponendo ostacoli alla realizzazione dei suoi desideri. AIUTANTE: colui che collabora con il protagonista alla riuscita dell'azione. Questo ruolo può essere svolto da più personaggi.

17 Naturalmente questi ruoli non sono identificabili immediatamente. Se nei racconti più semplici, come le fiabe, e in quelli basati sull' intreccio, come i gialli e le storie d'avventura, può essere relativamente facile individuarli, l'operazione diventa più complessa quando la narrazione si fonda sull analisi dei personaggi piuttosto che sulla loro azione.

18 IL TEMPO E LO SPAZIO Gli eventi narrati devono necessariamente collocarsi in un tempo preciso detto TEMPO DELLA STORIA, cioè il tempo nel quale è collocata la storia narrata (ai nostri giorni, in un'epoca lontana, un periodo imprecisato ). E possibile individuare il tempo della storia analizzando gli elementi che il tempo offre in modo esplicito, ad esempio come quando si indica una data, oppure in modo implicito, con riferimenti a fatti, personaggi, abbigliamento, ambientazione

19 TESTO NARRATIVO LETTERARIO Narra In cui agiscono personaggi Eventi reali o fantastici collocati Secondo un ordine Principali/secon dari

20 collocati In un tempo In uno spazio Temo della storia durata che Tempo nel quale è collocata la storia Spazio che il narratore dedica alla narrazione degli eventi ritmo Svolge una funzione narrativ a Rispecc hia il caratter e di un persona ggio Determi na l atmosf era ellissi sommario pausa scena

21 Secondo un ordine Articolati in sequenza cronologico artificiale Narrati secondo un punto di vista Fabula Intreccio Interno Esterno Flash-back Anticipazi one Prima persona Terza persona

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