Bubble Sort. Facoltà di Ingegneria Corso di Studi in Ingegneria Informatica. Elaborato di Algoritmi e Strutture Dati. Anno Accademico 2011/2012
|
|
- Samuele Palma
- 6 anni fa
- Visualizzazioni
Transcript
1 Facoltà di Ingegneria Corso di Studi in Ingegneria Informatica Elaborato di Algoritmi e Strutture Dati Bubble Sort Anno Accademico 2011/2012 Professore Carlo Sansone Studente Lampognana Francesca M63/000144
2 Introduzione Il seguente elaborato illustrerà il funzionamento di un noto algoritmo di ordinamento: il Bubble Sort. Ne verranno mostrati i dettagli di funzionamento e il relativo pseudocodice. Si procederà dunque a verificarne la correttezza e ad effettuare l analisi asintotica per quanto riguarda la sua complessità temporale. Infine mostreremo un implementazione software dell algoritmo, effettuata tramite il linguaggio di programmazione C e, tramite tale software, provvederemo a testare la complessità temporale verificando l aderenza alla complessità temporale calcolata teoricamente mediante analisi asintotica. 2
3 Descrizione dell algoritmo Nome capitolo L algoritmo Bubble Sort fa parte della categoria degli algoritmi di ordinamento, ovvero esso risolve il problema dell ordinamento. Tale problema può essere formalmente descritto in questo modo: In input viene fornita una sequenza di n numeri <a 1,a 2, a n > In output si vuole ottenere una permutazione (riordinamento) < > della sequenza di input, tale che In particolare, Bubble Sort è un algoritmo di ordinamento basato su confronti e scambi. Bubble sort: funzionamento Mostriamo il principio di funzionamento su cui si basa l algoritmo, aiutandoci con un esempio. Data una sequenza di input di n elementi come quella in figura: Figura 1: Vettore in input Si effettua uno scorrimento della sequenza: ogni coppia di elementi adiacenti al suo interno viene comparata e, se l ordine relativo di questa coppia è errato, essi vengono invertiti. Alla fine del primo scorrimento si avrà che nella prima posizione del vettore 3
4 troveremo sicuramente l elemento più piccolo della sequenza e, nel successivo scorrimento, tale elemento sarà considerato come fisso. L algoritmo procede effettuato scorrimenti finchè non vengono eseguiti più scambi. Ciò significa che la sequenza fornita in input è stata correttamente ordinata. Vediamo nella successiva figura come funziona l algoritmo sulla sequenza di esempio. Figura 2: Funzionamento di Bubble Sort Si noti che abbiamo usato, per indicare i vari scorrimenti della lista gli indici di ciclo i e j. Con il colore azzurro sono stati indicati gli elementi della sequenza presi in considerazione, e eventualmente scambiati, in quel determinato passaggio. Con il colore grigio sono stati indicati gli elementi della sequenza correttamente ordinati. La figura aiuta anche a visualizzare il motivo alla base del nome di quest algoritmo. Infatti, grazie agli scambi, l elemento volta per volta più piccolo risale la sequenza riflettendo il comportamento di una bolla d aria all interno di un bicchiere d acqua frizzante. 4
5 Bubble sort: pseudocodice Una volta mostratone il funzionamento, scriviamo qui di seguito lo pseudocodice dell algoritmo. Come si poteva immaginare dalla descrizione del funzionamento, l algoritmo di Bubble Sort viene implementato mediante due cicli for innestati. Il ciclo interno è stato implementato in maniera discendente. Bubble sort: correttezza Mostriamo che l algoritmo Bubble Sort è corretto. Per farlo utilizzeremo la tecnica dell invariante di ciclo: ovvero definiremo per ciascuno dei due cicli di cui è composto l algoritmo delle proprietà che non variano durante tutte le loro iterazioni; per ciascun invariante dobbiamo analizzare i passi di inizializzazione, conservazione e conclusione. Per il ciclo interno, definiamo il seguente invariante: Prima dell inizio della j-esima iterazione, A[j] contiene il valore più piccolo del sottovettore A[j..n]. Passi: - Inizializzazione: Prima della prima iterazione j=n, quindi l invariante è valido. - Conservazione: Prima dell iterazione j, A[j] contiene l elemento più piccolo del sottovettore A[j..n]. Dopo tale iterazione, A[j-1] contiene l elemento più piccolo del sottovettore A[j-1..n]. L invariante è valido. 5
6 - Conclusione: Alla fine del ciclo, j=i, quindi A[i] = A[j] contiene il valore più piccolo del sottovettore A[i..n] e quindi di A[j..n]. L invariante è valido. Per il ciclo esterno, definiamo invece il seguente invariante di ciclo: Prima dell inizio dell i-esima iterazione, il sottovettore A[1..i-1] contiene i primi i-1 elementi ordinati del vettore originario A. Passi: - Inizializzazione: Prima della prima iterazione, A[1..0] è un vettore vuoto quindi è banalmente ordinato. L invariante è valido. - Conservazione: Prima dell iterazione i, A[1..i-1] contiene i primi i-1 elementi ordinati di A. Alla fine di tale iterazione, A[1..i] ha i primi i elementi ordinati di A. Questo poiché alla fine del ciclo interno, A[i] contiene il valore più piccolo del sottovettore A[i..n]. L invariante è valido. - Conclusione: Alla fine del ciclo, i=n+1 e A[1..n] contiene i primi n elementi ordinati di A, ovvero l intero array. Quindi, la correttezza di entrambi gli invarianti prova la correttezza dell algoritmo Bubble Sort. Bubble sort: complessità In questo paragrafo mostriamo la complessità temporale dell algoritmo di ordinamento Bubble Sort, mediante lo strumento teorico dell analisi asintotica. In questo tipo di analisi non ci si preoccupa di come si comporta l algoritmo per un input n piccolo ma si vuole, piuttosto, verificare il tasso di crescita della funzione che definisce il tempo di esecuzione dell algoritmo. 6
7 E facile vedere come questa versione dell algoritmo abbia una complessità pari a Θ(n 2 ). Lo pseudocodice mostrato precedentemente è sostanzialmente formato da due cicli for innestati. La prima iterazione effettuerà n-1 confronti e scambi, la seconda ne farà n-2 e così via. Si utilizza la notazione Θ perché per come è fatto lo pseudocodice che stiamo prendendo in considerazione non vi è alcuna variazione della complessità conseguente a una diversa impostazione del vettore in input. Dunque caso migliore, peggiore e medio sono perfettamente equivalenti. Possono essere, tuttavia, realizzate delle ottimizzazioni dell algoritmo che ne possono migliorare in taluni casi le prestazioni. Per esempio: se per una determinata iterazione non sono stati fatti scambi, vuol dire che l intero vettore è già ordinato correttamente, dunque non sono necessarie ulteriori iterazioni. Questa modifica può portare a migliorie nel caso migliore ovvero nel caso in cui l array di input è già completamente ordinato; può non portare a nessun beneficio, anzi a peggioramenti nelle performance, nel caso peggiore ovvero in caso di array contrordinato. Questo a causa dell overhead introdotto per effettuare i controlli necessari alla realizzazione di questa ottimizzazione. Se viene introdotta questa ottimizzazione, la complessità deve essere indicata come O(n 2 ). Nel capitolo successivo, dedicato all analisi delle prestazioni del software realizzato, verificheremo la sua aderenza di questo risultato teorico. 7
8 Analisi del Software Nome capitolo In questo capitolo verranno illustrate le prestazioni del software realizzato. Esse verranno valutate mediante varie misure prese e si verificherà l effettiva aderenza al risultato formale relativo all algoritmo Bubble Sort mostrato nel precedente capitolo. E stato scelto un insieme di input e si è valutato il tempo di esecuzione del programma per tali input. I test sono stati ripetuti più volte per poter calcolare validi valori medi al fine di evitare anomalie dovute a caratteristiche hardware della macchina su cui si sono svolti tali test. I valori medi che abbiamo utilizzato sono riportati nelle seguenti tabelle, ove n rappresenta la dimensione del vettore fornito in input all algoritmo e y è il valore temporale ottenuto. n y n y
9 Una volta ottenuto il grafico di questa funzione si è provveduto a verificare l aderenza al risultato teorico. Tale risultato affermava che la complessità di Bubble Sort è Θ(n 2 ). Per dimostrare la validità di tale definizione, bisogna dimostrare che: Detta f(n) la funzione che rappresenta il tasso di crescita del tempo di esecuzione di Bubble Sort, bisogna trovare c1,c2 e n0 tali che: Mostriamo dunque di seguito il grafico relativo alle prestazioni ottenute con il software sviluppato fornendo in input i valori precedentemente citati. Figura 3: Prestazioni di Bubble Sort Il grafico mostra i tempi di esecuzioni espressi in microsecondi dell algoritmo che lavora su un vettore formato da numeri casuali di dimensione n. Le costanti c1 e c2 trovate valgono, rispettivamente: 6,8 * 10-3 e 4,49* n0 può essere identificato come 0.4*
10 Codice Nome capitolo Mostriamo qui di seguito il codice sorgente relativo all algoritmo Bubble Sort. Esso è stato scritto utilizzando il linguaggio di programmazione C. //Software che effettua l'ordinamento di un vettore mediante l'algoritmo Bubble Sort //Autore: Lampognana Francesca M63/144 #include <stdlib.h> #include <stdio.h> #include <windows.h> //necessaria per l'utilizzo di QueryPerformanceCounter //Dichiarazione delle variabili necessarie per il calcolo dei tempi d'esecuzione static LARGE_INTEGER frequency; // ticks per second static LARGE_INTEGER t1, t2; // ticks static double elapsedtime; //tempo trascorso /*INIZIO PROCEDURE*/ //Effettua lo scambio di due elementi dell'array void scambia(int *a, int *b){ int temp; temp=*a; *a=*b; *b=temp; //Generazione random di un vettore di input void generainput(long int n, int array[]){ int i=0; for(i=0;i<n;i++) array[i]=rand()%30000; //rand() inizializzata una sola volta nel main //Calcolo del tempo iniziale void starttime(){ static int first=1; if(first){ QueryPerformanceFrequency(&frequency); 10
11 first=0; QueryPerformanceCounter(&t1); //Calcolo del tempo finale void endtime(){ QueryPerformanceCounter(&t2); //Calcola la differenza tra i due tempi e la porta in microsecondi double eltime(){ return ((double)t2.quadpart - (double)t1.quadpart) * / (double)frequency.quadpart; //Procedura principale: implementa l'algoritmo void BubbleSort(long int n, int array[]){ long int i=0; long int j=0; for(i=0;i<n;i++) for(j=n;j>=i+1;j--){ if(array[j]<array[j-1]){ scambia(&array[j],&array[j-1]); /*FINE PROCEDURE*/ /*MAIN*/ int main(){ long int dim; int i=0,option=0,r=1,fine=0; printf("***\tbubble SORT\t***\n\n"); srand(time(0)); //Setta il seme della rand(). srand va eseguito una sola volta //Inizio del programma con visualizzazione del menù di scelta do { do{ printf("effettua una scelta tra le seguenti:\n"); printf("1 - Ordinamento di prova con vettore inserito manualmente e stampa a video\n"); printf("2 - Misura dei tempi con input generato casualmente e output su file\n"); printf("3 - Termina il programma\n"); printf("scelta: \t"); scanf("%d",&option); while((option<1) (option>3)); switch(option){ case 1: //Ordinamento con vettore inserito manualmente { //In questo caso non verranno calcolati i tempi printf("\ninserire la dimensione del vettore: \t"); scanf("%d",&dim); int vettore[dim]; for(i=0;i<dim;i++){ 11
12 printf("\nvettore [%d]:\t",i); scanf("%d",&vettore[i]); BubbleSort(dim,vettore); printf("vettore ordinato:\n"); for(i=0;i<dim;i++) printf("%d\t",vettore[i]); printf("\n"); break; case 2: //Ordinamento con misura dei tempi { //E' possibile effettuare misure ripetute printf("\ninserire la dimensione del vettore: \t"); scanf("%d",&dim); printf("\nripetizioni della misura:\t"); scanf("%d",&r); int array[dim]; for(i=0;i<r;i++){ generainput(dim,array); generiamo un input diverso starttime(); BubbleSort(dim,array); endtime(); elapsedtime = eltime(); //Per ogni ripetizione //Setta tempo iniziale //Ordina //Setta tempo finale //Calcolo differenza in us printf("\ntempo %d: %f us\n",i,elapsedtime); //Stampa dei tempi su file di testo FILE *pf1; char *nomefile1 = "bubblesort.txt"; pf1 = fopen(nomefile1, "a"); if(pf1){ fprintf(pf1, "%f\t%d\n", elapsedtime,dim); fclose(pf1); printf("\nmisurazione terminata. Output stampati sul file 'bubblesort.txt'"); printf("\n"); break; while(fine==0); return 0; case 3: { fine=1; break; //Terminazione del programma 12
Topological Sort. Facoltà di Ingegneria Corso di Studi in Ingegneria Informatica. Elaborato di Algoritmi e Strutture Dati. Anno Accademico 2011/2012
Facoltà di Ingegneria Corso di Studi in Ingegneria Informatica Elaborato di Algoritmi e Strutture Dati Topological Sort Anno Accademico 2011/2012 Professore Carlo Sansone Studente Lampognana Francesca
DettagliAlgoritmi e Strutture Dati. Capitolo 4 Ordinamento: Selection e Insertion Sort
Algoritmi e Strutture Dati Capitolo 4 Ordinamento: Selection e Insertion Sort Ordinamento Dato un insieme S di n elementi presi da un dominio totalmente ordinato, ordinare S in ordine non crescente o non
DettagliAlgoritmi di ordinamento: Array e ricorsione
Laboratorio di Algoritmi e Strutture Dati Aniello Murano http://people.na.infn.it people.na.infn.it/~murano/ 1 Algoritmi di ordinamento: Array e ricorsione 2 1 Indice Algoritmi di ordinamento: Insertion
DettagliEsercitazione 7. Tutor: Ing. Diego Rughetti. Anno Accademico 2007/2008
Dipartimento di Informatica e Sistemistica Antonio Ruberti Sapienza Università di Roma Esercitazione 7 Corso di Fondamenti di Informatica Laurea in Ingegneria Informatica (Canale di Ingegneria delle Reti
DettagliEsercitazione 6. Array
Esercitazione 6 Array Arrays Array (o tabella o vettore): è una variabile strutturata in cui è possibile memorizzare un numero fissato di valori tutti dello stesso tipo. Esempio int a[6]; /* dichiarazione
DettagliELEMENTI DI INFORMATICA L-B. Ing. Claudia Chiusoli
ELEMENTI DI INFORMATICA L-B Ing. Claudia Chiusoli Materiale Lucidi delle lezioni Date degli appelli Testi di esami precedenti Informazioni e contatti http://www.lia.deis.unibo.it/courses/ Programma del
DettagliLezione 6 programmazione in Java
Lezione 6 programmazione in Java Nicola Drago drago@sci.univr.it Dipartimento di Informatica Università di Verona Anteprima Le costanti I vettori Cos è un vettore Come si usa I vari tipi di vettori Esempi
DettagliNUMERI CASUALI E SIMULAZIONE
NUMERI CASUALI E SIMULAZIONE NUMERI CASUALI Usati in: statistica programmi di simulazione... Strumenti: - tabelle di numeri casuali - generatori hardware - generatori software DESCRIZIONE DEL PROBLEMA
DettagliUniversità degli Studi di Brescia. Vettori di variabili. ! Sono variabili aggregate in grado di memorizzare una collezione (organizzata) di oggetti
Linguaggio C 1! Sono variabili aggregate in grado di memorizzare una collezione (organizzata) di oggetti Oggetti dello stesso tipo Identificazione univoca degli oggetti! Il tipo più semplice ha una sola
DettagliAlgoritmo di ordinamento per scambio (a bolle o bubble sort)
Algoritmo di ordinamento per scambio (a bolle o bubble sort) Per ottenere un ordinamento crescente con l algoritmo di ordinamento per scambio (bubble sort) si prenno in considerazione i primi due elementi
DettagliPolitecnico di Torino Sede di Alessandria Corso di informatica Programmazione in c: introduzione. e mail: sito: users.iol.
Politecnico di Torino Sede di Alessandria Corso di informatica Programmazione in c: introduzione prof. Lorenzo Porcelli e mail: genna18@iol.it sito: users.iol.it/genna18 Risoluzione di un problema Dato
Dettagli3 Costrutti while, for e switch
Questa dispensa propone esercizi sulla scrittura di algoritmi, in linguaggio C, utili alla comprensione dei costrutti while, for e switch. I costrutti per costruire cicli in C sono il while, la variante
DettagliTecniche di Ordinamento dei Vettori
Tecniche di Ordinamento dei Vettori Corso di Laurea Ingegneria Corso B A.A. 2010-2011 1 Contenuto 1) Generalità 2) Metodi a Minimo Ingombro di Memoria 2.1) Ordinamento per selezione ( Selection Sort )
DettagliCOMPLESSITÀ COMPUTAZIONALE DEGLI ALGORITMI
COMPLESSITÀ COMPUTAZIONALE DEGLI ALGORITMI Fondamenti di Informatica a.a.200.2005/06 Prof. V.L. Plantamura Dott.ssa A. Angelini Ω (grande omega) Diciamo che T(n) = Ω (f(n)), - leggiamo T(n) ha complessità
DettagliINFORMATICA. Strutture iterative
INFORMATICA Strutture iterative Strutture iterative Si dice ciclo (loop) una sequenza di istruzioni che deve essere ripetuta più volte consecutivamente. Si consideri ad esempio il calcolo del fattoriale
DettagliIl generatore di numeri casuali
Il generatore di numeri casuali file di libreria: stdlib.h int rand(void) La funzione restituisce un numero casuale di tipo intero compreso tra 0 e RAND_MAX (estremi compresi) Esempio: scriviamo un programma
DettagliProgetto e analisi di algoritmi
Progetto e analisi di algoritmi Roberto Cordone DTI - Università degli Studi di Milano Polo Didattico e di Ricerca di Crema Tel. 0373 / 898089 E-mail: cordone@dti.unimi.it Ricevimento: su appuntamento
DettagliEsercizi riassuntivi (Fondamenti di Informatica 2 Walter Didimo) Soluzioni
Esercizi riassuntivi (Fondamenti di Informatica 2 Walter Didimo) Soluzioni Esercizio 1 Dire quale è la complessità temporale del seguente metodo, espressa con notazione asintotica O(.) (con la migliore
DettagliUn esempio per iniziare. Il controllo del programma in C. Altri cenni su printf() Esercizi (printf) printf( 8!=%d, fatt);
Un esempio per iniziare Il controllo del programma in C DD Cap.3 pp.91-130 /* calcolo di 8!*/ #include #define C 8 int main() int i=1; int fatt=1; while (i
DettagliRicerca binaria (o dicotomica) di un elemento in un vettore
Ricerca binaria (o dicotomica) di un elemento in un La ricerca binaria o dicotomica è utilizzata per ricercare i dati in un ORDNATO. L algoritmo di ricerca binaria, dopo ogni confronto, scarta metà degli
DettagliAlgoritmi di ordinamento: Array e ricorsione
Laboratorio di Algoritmi e Strutture Dati Aniello Murano http://people.na.infn.it people.na.infn.it/~murano/ 1 Algoritmi di ordinamento: Array e ricorsione 2 1 Insertion Sort Quicksort Heapsort Indice
DettagliERRATA CORRIGE. void SvuotaBuffer(void); void SvuotaBuffer(void) { if(getchar()!=10) {svuotabuffer();} }
ERRATA CORRIGE Pulizia del buffer di input: come fare? (1) Dopo aver richiamato getchar() per prelevare un carattere dal buffer di input, inseriamo una seconda chiamata a getchar(), senza assegnare il
DettagliIstruzioni di Ciclo. Unità 4. Domenico Daniele Bloisi
Corso di Fondamenti di Informatica Ingegneria delle Comunicazioni BCOR Ingegneria Elettronica BELR Domenico Daniele Bloisi Docenti Parte I prof. Silvio Salza salza@dis.uniroma1.it http://www.dis.uniroma1.it/~salza/fondamenti.htm
DettagliAlgoritmi e Strutture Dati. Capitolo 4 Ordinamento
Algoritmi e Strutture Dati Capitolo 4 Ordinamento Ordinamento Dato un insieme S di n oggetti presi da un dominio totalmente ordinato, ordinare S Esempi: ordinare una lista di nomi alfabeticamente, o un
DettagliProgrammazione I - corso B a.a prof. Viviana Bono
Università di Torino Facoltà di Scienze MFN Corso di Studi in Informatica Programmazione I - corso B a.a. 2009-10 prof. Viviana Bono Blocco 15 Algoritmi su array: selection sort, insertion sort, fusione
DettagliLaboratorio di Programmazione: Linguaggio C Lezione 9 del 27 novembre 2013
Laboratorio di Programmazione: Linguaggio C Lezione 9 del 27 novembre 2013 Damiano Macedonio Giochi d Azzardo Note Iniziali Per generare un numero casuale basta includere la libreria stdlib.h e utilizzare
DettagliEsercitazione 5. Procedure e Funzioni Il comando condizionale: switch
Esercitazione 5 Procedure e Funzioni Il comando condizionale: switch Comando: switch-case switch (espressione) { /* espressione deve essere case costante1: istruzione1 di tipo int o char */ [break]; case
DettagliPROVA SCRITTA DEL CORSO DI CORSO DI LAUREA IN INGEGNERIA BIOMEDICA ED ELETTRICA 9/6/2008
PROVA SCRITTA DEL CORSO DI CORSO DI LAUREA IN INGEGNERIA BIOMEDICA ED ELETTRICA 9/6/2008 MOTIVARE IN MANIERA CHIARA LE SOLUZIONI PROPOSTE A CIASCUNO DEGLI ESERCIZI SVOLTI ESERCIZIO 1 (5 punti) Descrivere
DettagliFondamenti di Informatica T-1 Modulo 2
Fondamenti di Informatica T-1 Modulo 2 Obiettivi di questa lezione 1. Valutazione in cortocircuito 2. If e if innestati 3. Switch 4. Cicli Valutazione in cortocircuito In C, le espressioni booleane sono
DettagliIntroduzione al C. Esercitazione 6. Raffaele Nicolussi. Corso di Fondamenti di Informatica Ingegneria Clinica
Corso di Fondamenti di Informatica Ingegneria Clinica Esercitazione 6 Raffaele Nicolussi Esercizio 1 Si scriva una funzione in linguaggio C che riceve in ingresso un numero intero A letto da tastiera,
DettagliCorso di Fondamenti di Programmazione canale E-O. Un esempio. Funzioni ricorsive. La ricorsione
Corso di Fondamenti di Programmazione canale E-O Tiziana Calamoneri Ricorsione DD Cap. 5, pp. 160-184 KP Cap. 5, pp. 199-208 Un esempio Problema: prendere in input un intero e calcolarne il fattoriale
DettagliESERCIZI DI PROGRAMMAZIONE C/C++ per le classi seconde
ESERCIZI DI PROGRAMMAZIONE C/C++ per le classi seconde vers.0 in lavorazione Docente SAFFI FABIO Contenuti Struttura del file sorgente...2 Organizzazione della directory di lavoro...2 Esercizi sulle funzione
DettagliALGORITMI E STRUTTURE DATI
ALGORITMI E STRUTTURE DATI Esercitazioni AndreA Orlandini http://www.dia.uniroma3.it/~orlandin/asd/ e-mail: orlandin@dia.uniroma3.it Orario di ricevimento: Martedì 14.00-16.00 Introduzione al C + Array
DettagliA.S Classe III H Informatica. Programma didattico finale e indicazioni per il recupero estivo relativi all'insegnamento di Informatica
O. BELLUZZ I - L. DA VINCI Prot.8480/6.3 del 05/07/2017 A.S. 2016-2017 Classe III H Informatica Programma didattico finale e indicazioni per il recupero estivo relativi all'insegnamento di Informatica
DettagliCalcolare x n = x x x (n volte)
Calcolare x n = x x x (n volte) Abbiamo bisogno di: una variabile ris in cui ad ogni iterazione del ciclo si ha un risultato parziale, e che dopo l ultima iterazione contiene il risultato finale; una variabile
DettagliLinguaggio C - le strutture di controllo: sequenza, selezione, iterazione
Dipartimento di Elettronica ed Informazione Politecnico di Milano Informatica e CAD (c.i.) - ICA Prof. Pierluigi Plebani A.A. 2008/2009 Linguaggio C - le strutture di controllo: sequenza, selezione, iterazione
DettagliSTRUTTURE DI CONTROLLO DEL C++
STRUTTURE DI CONTROLLO DEL C++ Le istruzioni if e else Le istruzioni condizionali ci consentono di far eseguire in modo selettivo una singola riga di codice o una serie di righe di codice (che viene detto
DettagliLaboratorio di Algoritmi e Strutture Dati. Aniello Murano. people.na.infn.it/~murano/ Murano Aniello - Lab. di ASD Terza Lezione
Laboratorio di Algoritmi e Strutture Dati Aniello Murano http://people.na.infn.it people.na.infn.it/~murano/ Heap e Heapsort Algoritmi di ordinamento Insertion Sort Quicksort Heapsort Insertion Sort L
DettagliEsercizi C su array e matrici
Politecnico di Milano Esercizi C su array e matrici Massimo, media e varianza,, ordinamento, ricerca e merge, matrice simmetrica, puntatori Array Array o vettore Composto da una serie di celle int vett[4]
DettagliRELAZIONE DELLA PROVA DI LABORATORIO DI INFORMATICA
RELAZIONE DELLA PROVA DI LABORATORIO DI INFORMATICA Anno scolastico Lab informatica AULA n 35 Data inizio svolgimento Progr. relazione primo trimestre secondo pentamestre Cognome e Nome DATI DELLO STUDENTE
DettagliScrittura formattata - printf
Esercizi su Input/Output con formato FormattedIO 1 Scrittura formattata - printf Funzione printf int printf ( , ) La funzione restituisce un valore intero uguale ai caratteri
DettagliINTRODUZIONE. ALLA PROGRAMMAZIONEColonna 1. in linguaggio C
12 10 8 INTRODUZIONE 6 4 ALLA PROGRAMMAZIONEColonna 1 Colonna 2 Colonna 3 in linguaggio C 2 0 Riga 1 Riga 2 Riga 3 Riga 4 di Mauro Casula { Scopi del seminario Essere chiaro ed esauriente; Spiegare nei
DettagliLABORATORIO DI FONDAMENTI DI INFORMATICA DIAGRAMMI DI FLUSSO E CODIFICA IN C DEGLI ALGORITMI
LABORATORIO DI ONDAMENTI DI INORMATICA DIAGRAMMI DI LUSSO E CODIICA IN C DEGLI ALGORITMI 1.INGEGNERIA ELETTRICA A.A. 2004-005 COPIA CONTROLLATA N 1 ING. G. GIORDANO INIZIO Inserire il numero N N
DettagliLe basi del linguaggio Java
Le basi del linguaggio Java Compilazione e interpretazione Quando si compila il codice sorgente scritto in Java, il compilatore genera il codice compilato, chiamato bytecode. È un codice generato per una
DettagliNon ci sono vincoli sul tipo degli elementi di un vettore Possiamo dunque avere anche vettori di
ARRAY DI PUNTATORI Non ci sono vincoli sul tipo degli elementi di un vettore Possiamo dunque avere anche vettori di puntatori Ad esempio: char * stringhe[4]; definisce un vettore di 4 puntatori a carattere
DettagliArray e Oggetti. Corso di Laurea Ingegneria Informatica Fondamenti di Informatica 1. Dispensa 12. A. Miola Dicembre 2006
Corso di Laurea Ingegneria Informatica Fondamenti di Informatica 1 Dispensa 12 Array e Oggetti A. Miola Dicembre 2006 http://www.dia.uniroma3.it/~java/fondinf1/ Array e Oggetti 1 Contenuti Array paralleli
DettagliComplementi. - Ridefinizione di tipo - - Costrutto switch - - Programmazione su più file - - Parametri della funzione main - Funzione system -
Complementi - Ridefinizione di tipo - - Costrutto switch - - Programmazione su più file - - Parametri della funzione main - Funzione system - Università degli Studi di Brescia Prof. Massimiliano Giacomin
DettagliFondamenti di Informatica. Algoritmi di Ricerca e di Ordinamento
Fondamenti di Informatica Algoritmi di Ricerca e di Ordinamento 1 Ricerca in una sequenza di elementi Data una sequenza di elementi, occorre verificare se un elemento fa parte della sequenza oppure l elemento
DettagliIntroduzione ai puntatori in C Definizione
Introduzione ai puntatori in C Definizione Un puntatore è una variabile che contiene l indirizzo di un altra variabile Tramite i puntatori si può quindi accedere a un oggetto indirettamente (si usa il
DettagliAppunti di informatica. Lezione 10 anno accademico Mario Verdicchio
Appunti di informatica Lezione 10 anno accademico 2016-2017 Mario Verdicchio Esercizio Scrivere un programma che, data una sequenza di 10 interi (scelta dall utente), la ordini in ordine crescente Soluzione
DettagliSommario. Ordinamento. Selection Sort Bubble Sort/ Shaker Sort Shell Sort
Ordinamento Sommario Ordinamento Selection Sort Bubble Sort/ Shaker Sort Shell Sort Cosa e' l'ordinamento Il problema consiste nell elaborare insiemi di dati costituiti da record I record hanno sono costituiti
DettagliProblema. Vettori e matrici. Vettori. Vettori
e matrici Ver. 2.4 2010 - Claudio Fornaro - Corso di programmazione in C Problema Si vuole un programma che chieda 10 numeri dalla tastiera e li visualizzi dall ultimo al primo Soluzione attuale (con le
DettagliArray Tipi di dato semplici e strutturati strutturati array elementi omogenei numero d ordine indice lunghezza dimensione
Array Tipi di dato semplici e strutturati i tipi di dato visti finora erano tutti semplici: int, char, float,... i dati manipolati sono spesso complessi (o strutturati) con componenti elementari o strutturate
DettagliLinguaggio C - Array. Array: tipo nome_array[num_elementi]
Linguaggio C - Array Array: Gli array o vettori sono delle strutture dati in grado di contenere un insieme di valori tutti dello stesso tipo. Un array lo possiamo immaginare come un contenitore suddiviso
DettagliFondamenti di Informatica 6. Algoritmi e pseudocodifica
Vettori e matrici #1 Fondamenti di Informatica 6. Algoritmi e pseudocodifica Corso di Laurea in Ingegneria Civile A.A. 2010-2011 1 Semestre Prof. Giovanni Pascoschi Le variabili definite come coppie
DettagliLaboratorio di Algoritmi
Laboratorio di Algoritmi Docenti: M. Goldwurm, M. Frasca Progetto Facebook valido per gli appelli di gennaio e febbraio 2016 1. Descrizione Il progetto richiede la stesura di un programma scritto in linguaggio
DettagliLezione 8 Struct e qsort
Lezione 8 Struct e qsort Rossano Venturini rossano@di.unipi.it Pagina web del corso http://didawiki.cli.di.unipi.it/doku.php/informatica/all-b/start Esercizio 3 QuickSort strambo Modificare il Quicksort
DettagliCorso di Informatica B - Sezione D. Esercitazioni Linguaggio C
Facoltà di Ingegneria Industriale Laurea in Ingegneria Energetica, Meccanica e dei Trasporti Corso di Informatica B - Sezione D Esercitazioni Linguaggio C Esercitazione del 2012-10-11 Davide Chicco davide.chicco@elet.polimi.it
DettagliIstruzioni di ciclo. Unità 4. Corso di Laboratorio di Informatica Ingegneria Clinica BCLR. Domenico Daniele Bloisi
Corso di Ingegneria Clinica BCLR Domenico Daniele Bloisi Docente Ing. Domenico Daniele Bloisi, PhD Ricercatore Dipartimento di Ingegneria Informatica, Automatica e Gestionale Antonio Ruberti Via Ariosto
DettagliFondamenti di Informatica T-1 Modulo 2
Fondamenti di Informatica T-1 Modulo 2 1 Obiettivi di questa esercitazione 1. Array e funzioni 2. Array e funzioni ricorsive 3. Array e confronto di array 2 Esercizio 1 Creare un programma che legga da
DettagliAlgoritmi di ordinamento
Algoritmi di ordinamento! Selection Sort! Quick Sort! Lower bound alla complessità degli algoritmi di ordinamento Ordinamento 1 Selection Sort SelectionSort(dati[]) { for (i=0; idati.length-1; i++) { min
DettagliAlgoritmi di Ricerca. Esempi di programmi Java
Fondamenti di Informatica Algoritmi di Ricerca Esempi di programmi Java Fondamenti di Informatica - D. Talia - UNICAL 1 Ricerca in una sequenza di elementi Data una sequenza di elementi, occorre verificare
DettagliAlgoritmi di Ricerca. Esempi di programmi Java
Fondamenti di Informatica Algoritmi di Ricerca Esempi di programmi Java Fondamenti di Informatica - D. Talia - UNICAL 1 Ricerca in una sequenza di elementi Data una sequenza di elementi, occorre verificare
DettagliDiagramma a blocchi per la selezione, in un mazzo di chiavi, di quella che apre un lucchetto
Diagramma a blocchi per la selezione, in un mazzo di chiavi, di quella che apre un lucchetto 14 1. Dato un numero dire se è positivo o negativo 2. e se il numero fosse nullo? 3. Eseguire il prodotto tra
DettagliRappresentazione degli algoritmi
Rappresentazione degli algoritmi Universitá di Ferrara Ultima Modifica: 21 ottobre 2014 1 1 Diagramma di flusso Utilizzare il diagramma di flusso per rappresentare gli algoritmi che risolvono i seguenti
DettagliProblemi e algoritmi. Il che cosa ed il come. Il che cosa ed il come. Il che cosa e il come
Problemi e algoritmi Il che cosa e il come Problema: descrive che cosa si deve calcolare Specifica (di un algoritmo): descrive che cosa calcola un algoritmo Algoritmo: descrive come effettuare un calcolo
DettagliInformatica 3 secondo recupero 13 Settembre 2002
Informatica 3 secondo recupero 13 Settembre 2002 Nome (stampatello) Cognome (stampatello) Matr Recupero: Prima prova in itinere Seconda prova in itinere spazio per il docente Punteggi recupero prima prova
DettagliAlgoritmi di ordinamento
Università Roma Tre Dipartimento di Matematica e Fisica Percorso Abilitante Speciale Classe A048 Matematica Applicata Corso di Informatica Algoritmi di ordinamento Marco Liverani (liverani@mat.uniroma3.it)
DettagliFondamenti di Informatica
Algoritmi di ordinamento Gli ordinamenti interni sono fatti su sequenze in memoria centrale Fondamenti di Informatica 18. Algoritmi di ordinamento in C++ Gli ordinamenti esterni sono fatti su sequenze
DettagliAlgoritmi e basi del C
Algoritmi e basi del C Marco D. Santambrogio marco.santambrogio@polimi.it Ver. aggiornata al 4 O/obre 2013 What it s all about! 2 What it s all about! 3 What it s all about! 4 Obiettivi Algoritmi Pseudocodice
DettagliA lezione sono stati presentati i seguenti passi per risolvere un problema:
Calcolo delle radici di un polinomio Problema: Dati i coefficienti a,b,c di un polinomio di 2 grado della forma: ax^2 + bx + c = 0, calcolare le radici. A lezione sono stati presentati i seguenti passi
DettagliAlgoritmi e soluzione di problemi
Algoritmi e soluzione di problemi Dato un problema devo trovare una soluzione. Esempi: effettuare una telefonata calcolare l area di un trapezio L algoritmo è la sequenza di operazioni (istruzioni, azioni)
DettagliLab 10 Passaggio per riferimento
Fondamenti di Informatica e Laboratorio T-AB Ingegneria Elettronica e Telecomunicazioni e Ingegneria dell Automazione a.a. 2009/2010 Lab 10 Passaggio per riferimento Lab10 1 Esercizio 1 I numeri complessi
DettagliProgrammazione I - Laboratorio
Programmazione I - Laboratorio Esercitazione 3 - Array Gianluca Mezzetti 1 Paolo Milazzo 2 1. Dipartimento di Informatica, Università di Pisa http://www.di.unipi.it/ mezzetti mezzetti di.unipi.it 2. Dipartimento
DettagliPassare argomenti al programma
Passare argomenti al programma Quando si invoca un programma è possibile passare degli argomenti ad esso durante la chiamata. Gli argomenti ricevuti saranno stringhe (array di char) quindi l insieme di
DettagliProgrammazione di base
Fondamenti di Informatica Primo Appello 01-17 8 febbraio 017 Rispondi alle domande negli appositi spazi. I punti assegnati per ogni domanda sono indicati nel riquadro a lato. L'esame contiene 10 domande,
Dettagli1 (4) 2 (4) 3 (12) 4 (6) 5 (6)
CORSO DI LAUREA IN INGEGNERIA ELETTRICA, CHIMICA e MATERIALI Informatica B, C Anno Accademico 2016-2017 Proff. Danilo ARDAGNA Prima Prova in Itinere 4.5.2017 Cognome Nome Matricola Firma Durata: 2h Valutazioni
DettagliDebug di un programma
Debug di un programma Col termine Debug si intende una fase di sviluppo del software, nella quale si cerca di eliminare gli errori dal programma Due tipi di errori: Errori sintattici, rilevati sempre dal
Dettagliwhile Istruzione while Cicli ed iterazioni Istruzioni di ripetizione in C Comportamento del while
icli ed iterazioni Sintassi dell istruzione Esercizio Media aritmetica Esecuzione del programma icli while annidati Esercizio Quadrato 2 Istruzioni di ripetizione in Nel linguaggio esistono tre distinte
DettagliIndovina la lettera...
Indovina la lettera... La lezione di oggi consiste nel preparare un programma che chiede all'utente di indovinare quale sia il carattere generato dal programma stesso in modo casuale. Il numero totale
DettagliQUICKSORT. Basato sul paradigma divide-et-impera (come MERGE-SORT)
QUICKSORT Basato sul paradigma divide-et-impera (come MERGE-SORT) Divide: stabilisce un valore di q tale da dividere l array A[p.. r] in due sottoarray non vuoti A[p.. q] e A[q+1.. r], dove ogni elemento
DettagliArray e puntatori in C
Array e puntatori in C Diapositive adattate dalle omonime create dalla Dottoressa di Ricerca Giovanna Melideo per il corso di Laboratorio di Algoritmi e Strutture Dati 10/05/2005 LP2-04/05 - Appunti di
DettagliAlcuni esercizi. 1. Valutazione in cortocircuito 2. If e if innestati 3. Switch 4. Cicli
Alcuni esercizi 1. Valutazione in cortocircuito 2. If e if innestati 3. Switch 4. Cicli Stampa di voti Esempio 1 (switch) Realizzare un programma che legge da input un voto (carattere tra A ed E ) e ne
DettagliEsercizio 2 (punti 7) Dato il seguente programma C: #include <stdio.h> int swap(int * nome, int length);
Fondamenti di Informatica L-A (A.A. 004/005) - Ingegneria Informatica Prof.ssa Mello & Prof. Bellavista I Prova Intermedia del 11/11/004 - durata h - COMPITO B Esercizio 1 (punti 1) Una associazione di
DettagliLezione 21 e 22. Valentina Ciriani ( ) Laboratorio di programmazione. Laboratorio di programmazione. Lezione 21 e 22
Lezione 21 e 22 - Allocazione dinamica delle matrici - Generazione di numeri pseudocasuali - Funzioni per misurare il tempo - Parametri del main - Classificazione delle variabili Valentina Ciriani (2005-2008)
DettagliEsercizi di Algoritmi e Strutture Dati
Esercizi di Algoritmi e Strutture Dati Moreno Marzolla marzolla@cs.unibo.it Ultimo aggiornamento: 10 novembre 2010 1 La bandiera nazionale (problema 4.7 del libro di testo). Il problema della bandiera
DettagliI puntatori sono tipi di variabili il cui valore rappresenta un indirizzo della memoria.
Puntatori I puntatori sono tipi di variabili il cui valore rappresenta un indirizzo della memoria. NOTA: quando un programma viene mandato in esecuzione, ad esso viene assegnata un area di memoria di lavoro
DettagliCorrettezza (prima parte)
Fondamenti di informatica Oggetti e Java (prima parte) Capitolo 16 ottobre 2015 1 Contenuti Introduzione alla correttezza dei programmi specifica di un programma correttezza di un programma verifica di
DettagliProblema: dati i voti di tutti gli studenti di una classe determinare il voto medio della classe.
Problema: dati i voti di tutti gli studenti di una classe determinare il voto medio della classe. 1) Comprendere il problema 2) Stabilire quali sono le azioni da eseguire per risolverlo 3) Stabilire la
DettagliUNIVERSITA DEGLI STUDI DI NAPOLI FEDERICO II
UNIVERSITA DEGLI STUDI DI NAPOLI FEDERICO II PROGETTO DI CALCOLO PARALLELO SOMMA DEGLI ELEMENTI DI UN VETTORE STUDENTE Gabriele Piantadosi (885/000282) 1. OBIETTIVI E AMBIENTE DI CALCOLO Si vuole distribuire
DettagliProblemi e algoritmi. Il che cosa e il come. F. Damiani - Alg. & Lab. 04/05 (da U. de' Liguoro - Alg. & Spe. 03/04)
Problemi e algoritmi Il che cosa e il come Il che cosa ed il come Problema: descrive che cosa si deve calcolare Specifica (di un algoritmo): descrive che cosa calcola un algoritmo Algoritmo: descrive come
DettagliCalcolare lo Span di un array di numeri
Calcolare lo Span di un array di numeri Altro esempio di come usare una pila come struttura dati ausiliaria per un algoritmo: Dato un array X, lo span S[i] di X[i] è il massimo numero di elementi consecutivi
DettagliL'Allocazione Dinamica della Memoria nel linguaggio C
L'Allocazione Dinamica della Memoria nel linguaggio C Prof. Rio Chierego riochierego@libero.it http://www.riochierego.it/informatica.htm Sommario Questo documento tratta l'allocazione dinamica della memoria
DettagliFondamenti di Informatica
Fondamenti di Informatica AlgoBuild: Strutture selettive, iterative ed array Prof. Arcangelo Castiglione A.A. 2016/17 AlgoBuild : Strutture iterative e selettive OUTLINE Struttura selettiva Esempi Struttura
DettagliFunzioni, Stack e Visibilità delle Variabili in C
Funzioni, Stack e Visibilità delle Variabili in C Programmazione I e Laboratorio Corso di Laurea in Informatica A.A. 2016/2017 Calendario delle lezioni Lez. 1 Lez. 2 Lez. 3 Lez. 4 Lez. 5 Lez. 6 Lez. 7
DettagliUNIVERSITÀ DEGLI STUDI DI PAVIA FACOLTÀ DI INGEGNERIA. Algoritmi
UNIVERSITÀ DEGLI STUDI DI PAVIA FACOLTÀ DI INGEGNERIA Algoritmi Algoritmi classici Alcuni problemi si presentano con elevata frequenza e sono stati ampiamente studiati Ricerca di un elemento in un vettore
DettagliLinguaggio C: introduzione
Dipartimento di Elettronica ed Informazione Politecnico di Milano Informatica e CAD (c.i.) - ICA Prof. Pierluigi Plebani A.A. 2008/2009 Linguaggio C: introduzione La presente dispensa e da utilizzarsi
DettagliORDINAMENTO DI UN VETTORE TRAMITE L ALGORITMO BUBBLE SORT
S.I.S. Piemonte Corso abilitante speciale Legge 143/ter D.M. 85/2005 Classe di Concorso A042 Informatica MICROCORSO PROGRAMMAZIONE A Prof. Domenico Valle Relazione: UNA LEZIONE DI PROGRAMMAZIONE IN JAVA
DettagliIndice PARTE A. Prefazione Gli Autori Ringraziamenti dell Editore La storia del C. Capitolo 1 Computer 1. Capitolo 2 Sistemi operativi 21 XVII XXIX
Indice Prefazione Gli Autori Ringraziamenti dell Editore La storia del C XVII XXIX XXXI XXXIII PARTE A Capitolo 1 Computer 1 1.1 Hardware e software 2 1.2 Processore 3 1.3 Memorie 5 1.4 Periferiche di
Dettagli