IVA Internazionale: rassegna minima di giurisprudenza

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1 Luca Bilancini (Commercialista, Pubblicista, Coordinatore scientifico MAP) IVA Internazionale: rassegna minima di giurisprudenza 1

2 Cassazione, Sentenza 16/03/2016, n La temporanea esportazione delle merci e la successiva vendita delle stesse, costituisce cessione all esportazione ex art. 8, lett. a) e b), D.P.R. 633/

3 FATTO di CAUSA Invio di beni all estero per un esposizione fieristica, con vendita degli stessi in un momento successivo; l Agenzia delle Entrate contesta il fatto che tale operazione possa essere inclusa nel computo del cd. plafond. Per tale motivo emette avviso di accertamento nei confronti del contribuente per il conseguente sforamento nell utilizzo del plafond per l importazione di merci. 3

4 CONTESTAZIONI dell AGENZIA delle ENTRATE Ad avviso dell Agenzia delle Entrate (tesi condivisa dal giudice di seconde cure), l operazione in questione non costituirebbe un esportazione definitiva, dal momento che i beni venduti, trovandosi già all estero al momento della loro alienazione, avrebbero perduto il loro carattere di merce nazionale. 4

5 CONTESTAZIONI dell AGENZIA delle ENTRATE L Agenzia delle Entrate riduce il plafond utilizzato dal contribuente in relazione all importazione di merci effettuate senza applicazione dell imposta ex art. 8, co.1, lett. c), D.P.R. 633/1972 ed emette un avviso di accertamento conseguente allo sforamento. 5

6 MOTIVAZIONI del RICORSO A parere della società va fatto riferimento allo stato giuridico dei beni inviati e non a quello fisico. Secondo la ricorrente l esportazione temporanea della merce non fa perdere alla stessa la natura di bene nazionale, quindi non ci sarebbe stato motivo di escludere la cessione in oggetto dal plafond costituito nell anno precedente una volta che l esportazione temporanea era divenuta definitiva 6

7 CONCLUSIONI della CORTE Secondo i giudici di legittimità, l art. 199, co. 3, D.P.R. 43/1973, prevede che salvo alcune eccezioni, le merci vincolate al regime della temporanea esportazione conservino la condizione giuridica di merci nazionali o nazionalizzate. 7

8 CONCLUSIONI della CORTE Il perfezionamento, attestato dalla Dogana ex art. 8, co. 1, lett. a) e b), D.P.R. 633/1972, di tutte le operazioni di esportazione determina la destinazione dei beni all esportazione, ai sensi e per gli effetti della norma succitata (vd. anche Cass. 6351/02). 8

9 CONCLUSIONI della CORTE (omissis) l assoggettamento di tali operazioni alle formalità relative all IVA, con obbligo di fatturazione desumibile dall art. 8, lett. a) e b), ne determina la possibilità di ricomprenderle nel coacervo delle operazioni, ( ), compiute nell anno precedente quello in considerazione, utilizzabili come plafond dall esportatore abituale per gli acquisti extracomunitari di beni senza pagamento dell imposta, effettuati nell anno successivo. 9

10 CONCLUSIONI della CORTE Non possono neppure considerarsi valide le asserzioni della CTR secondo cui la cessione all esportazione comporterebbe una contemporaneità fra esportazione e vendita. Gli Ermellini ritengono infatti che in forza del disposto di cui all art. 6, co.1 D.P.R. 633/1972, ancorché la merce sia stata trasportata o spedita all estero, se gli effetti traslativi o costitutivi della vendita si producono posteriormente le cessioni si considerano effettuate nel momento in cui si producono tali effetti. 10

11 Plafond e cessione ramo d azienda - Cass. 4158/2016 Cassazione, sentenza 2 marzo 2016, n Non è previsto il trasferimento del plafond da un soggetto all altro. Unica eccezione è rappresentata dalle disposizioni di cui all art. 8, co. 4, D.P.R. 633/1972, secondo cui nel caso di affitto d azienda il trasferimento è possibile, a condizione che sia espressamente previsto nel contratto e che ne sia data comunicazione all Ufficio IVA competente per territorio. 11

12 Plafond e cessione ramo d azienda - Cass. 4158/2016 FATTO di CAUSA Cessione ramo d azienda. L acquirente subentra nel complesso di beni, diritti e rapporti per l esercizio dell attività. A latere, con scrittura privata, le parti precisano che nei diritti ceduti si sarebbero dovuti intendere compresi i benefici fiscali derivanti dalla normativa dell IVA. 12

13 Plafond e cessione ramo d azienda - Cass. 4158/2016 CONCLUSIONI della CORTE È corretta la ratio decidendi della sentenza impugnata laddove si sostiene che Il trasferimento del plafond da soggetto a soggetto non è previsto e, trattandosi di una finalità riconosciuta ad un soggetto, non è ipotizzabile il suo trasferimento ad altri. Il disposto di cui all art. 8, co.4, D.P.R. 633/1972, che consente il trasferimento del plafond in caso di affitto d azienda deve considerarsi un eccezione e deve comunque essere espressamente previsto nel contratto. 13

14 Plafond e cessione ramo d azienda - Cass. 4158/2016 CONCLUSIONI della CORTE Si riconosce tuttavia alla fattispecie della cessione del ramo di azienda e alla sua disciplina un attinenza ad analoga situazione, anche se, nel caso di specie, il trasferimento non è stato esplicitato nel contratto. 14