SCHEDA PROGETTO PER L IMPIEGO DI VOLONTARI IN SERVIZIO CIVILE IN ITALIA. VIDES (Volontariato Internazionale Donna Educazione Sviluppo) SI PUO FARE

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1 SCHEDA PROGETTO PER L IMPIEGO DI VOLONTARI IN SERVIZIO CIVILE IN ITALIA ENTE Ente proponente il progetto: VIDES (Volontariato Internazionale Donna Educazione Sviluppo) Codice di accreditamento: NZ Albo e classe di iscrizione: Nazionale 1 CARATTERISTICHE PROGETTO Titolo del progetto: SI PUO FARE Settore ed area di intervento del progetto con relativa codifica Settore E: Educazione e promozione culturale E 02 - Animazione culturale verso minori E 08 - Lotta all evasione scolastica e all abbandono scolastico La Campania è una delle regioni italiane ad alto tasso di abbandono scolastico. Un numero considerevole di adolescenti ogni anno lasciano o non frequentano proprio la scuola, entrando in una spirale che giocoforza li condurrà a vivere in una situazione di emarginazione sociale. DESTINATARI E BENEFICIARI DEL PROGETTO Destinatari diretti Destinatari del progetto SI PUO FARE saranno circa 660 minori tra bambini e adolescenti dei due sessi, di età compresa tra i 6 e 17 anni, appartenenti a famiglie differenziate, di ceto popolare basso e medio. Durante lo svolgimento dell azione si collaborerà con gli istituti scolastici e servizi socio assistenziali, con altre agenzie educative presenti sul territorio per raggiungere gli obiettivi generali e specifici declinati. l iniziativa del progetto SI PUO FARE è rivolta ai seguenti destinatari: Bambini e adolescenti con difficoltà affettivo-relazionali e scolastiche 1

2 Bambini e adolescenti privi di genitori perché deceduti, in carcere, o sottrattisi al legame Bambini e adolescenti poveri Minori che vivono grazie alla presa a carico da parte di strutture socio-assistenziali Bambini e adolescenti con modelli familiari improntati alla violenza e alla delinquenza. Adolescenti privi di formazione che sperimentando l assenza di sbocchi lavorativi e l incapacità di accedere a corsi di riqualificazione professionale, fanno ricorso ai primi comportamenti illegali, compreso l approccio al consumo di sostanze stupefacenti. Adolescenti oggetto di provvedimenti dell Autorità Giudiziaria civile e penale Rispetto alle singole SAP i destinatari saranno così ripartiti SAP Numero minori Nella sede di attuazione di Napoli Vomero 150 Nella sede di attuazione di Napoli Paladino 50 Nella sede di attuazione di Terzigno 50 Nella sede di attuazione di Gragnano 80 Nella sede di attuazione di Ottaviano 50 Nella sede di attuazione di Pomigliano d Arco 50 Nella sede di attuazione di Salerno 100 Nella sede di Torre Annunziata 80 Nella sede di Sant Agnello di Sorrento 50 TOTALE 660 Beneficiari indiretti le istituzioni scolastiche scuole medie inferiori e superiori presenti sul territorio di riferimento; uffici di assistenza sociale comunale che in tal modo dispongono di un ulteriore strumento di indirizzo e gestione delle problematiche delle famiglie in difficoltà e a rischio per i minori che le compongono; associazioni culturali locali che possono realizzare con maggiore efficacia la loro finalità di animazione culturale del territorio partecipando alle attività dei destinatari del progetto. tutte le SAP coinvolte 2

3 Obiettivi del progetto: Dall analisi del contesto emerge chiaramente come la dispersione scolastica e mancanza di agenzie educative aggregative sul territorio di competenza comportino degli effetti negativi come difficoltà occupazionali, disagio giovanile, appesantimento delle condizioni familiari. Le cause della dispersione scolastica sono spesso aggravate dalla scarsità di strutture che offrano sostegno e recupero scolastico. Il progetto vuole esserne una risposta. OBIETTIVI GENERALE Fornire azioni di supporto e recupero scolastico per quei minori che (segnalati dalla scuola e/o dagli enti del sistema locale e/o dai vari soggetti istituzionali e privati presenti sul territorio) dimostrano irregolarità delle frequenze, carenze e/o lacune nell apprendimento delle competenze di base, ritardi nel percorso scolastico e frequenti bocciature e/o ripetente. OBIETTIVI SPECIFICI DEL PROGETTO Per il perseguimento di tale iniziativa saranno perseguiti i seguenti obiettivi specifici: A) Sostenere e accompagnare gli studenti, segnalati dalle scuole, dai soggetti istituzionali e non presenti sul territorio, per consentire - ad ognuno di loro - il raggiungimento degli obiettivi specifici di apprendimento (OSA), standard minimi e obiettivi educativi (come previsto nella declinazione triennale del Profilo educativo, culturale e professionale (PECUP - D.lgs 59/02) ; B) Offrire occasioni di ascolto, informazione, scambio, ma soprattutto di orientamento ai suddetti allievi e alle loro famiglie su problemi di natura personale, relazionale (intra ed extra familiare), scolastico-formativi; C) Contribuire alla crescita personale dei minori e migliorare il loro benessere ; Indicatori di verifica e raggiungimento degli obiettivi: OBIETTIVI Obiettivo 1) Sostenere e accompagnare i minori, segnalati dalle scuole, dai soggetti istituzionali e non presenti sul territorio, per consentire - ad ognuno di loro - il raggiungimento degli obiettivi specifici di apprendimento (OSA), standard minimi e obiettivi educativi (come previsto nella declinazione triennale del Profilo educativo, culturale e professionale ) Obiettivo.2) Offrire occasioni di ascolto, informazione, scambio, ma soprattutto di orientamento ai suddetti allievi e alle loro famiglie su problemi di natura personale, relazionale (intra ed extra familiare), scolastico-formativi, attraverso: INDICATORI QUANTITATIVI Numero di minori coinvolti nelle attività di sostegno scolastico Frequenza alle attività Numero di abbandoni Miglioramento del livello di apprendimento e rendimento scolastico Numero di utenti coinvolti in attività culturali, ricreative e sportive Frequenza alle attività Numero di abbandoni INDICATORI QUALITATIVI Grado di soddisfazione (almeno 60%) in almeno il 70% dei minori, delle famiglie e degli operatori coinvolti Miglioramento del 30% in almeno il 70% dei minori coinvolti della capacità di organizzazione delle attività di studio Incremento del 40% in almeno il 70% dei minori delle motivazioni allo studio Incremento del 30% in almeno il 70% dei minori della percentuale di successo e delle capacità cognitive Incremento del 30% in almeno il 60% dei destinatari del livello di autostima Miglioramento del 50% in almeno 3

4 Obiettivo 3 Contribuire alla crescita personale degli allievi e migliorare il loro benessere per favorire la socializzazione, e la crescita culturale e personale Numero di attività che il minore riuscirà a svolgere mantenendo una sufficiente autonomia, integrandosi nel gruppo Numero di proposte educative realizzate entro il progetto Numero delle famiglie coinvolte nel progetto il 70% dei destinatari del livello di socializzazione e aggregazione Miglioramento del 40% in almeno il 60% dei destinatari delle capacità di ascolto da parte dei genitori e del rapporto genitorifigli Incremento del 40% in almeno il 70% dei destinatari del livello di socializzazione Diminuzione del 40% in almeno il 70% dei destinatari del livello di isolamento sociale Miglioramento del 40% in almeno il 60% dei destinatari del rapporto genitori/figli Ruolo ed attività previste per i volontari nell ambito del progetto SEDE DI VOMERO-NAPOLI AZIONI IN RIFERIMENO ALL OBIETTIVO Azione 1 in riferimento all Obiettivo1: Sostenere e accompagnare i minori, segnalati dalle scuole, dai soggetti istituzionali e non presenti sul territorio. Azione 2 in riferimento all Obiettivo 2: Offrire occasioni di ascolto, informazione, scambio, ma soprattutto di orientamento ai suddetti allievi e alle loro famiglie su problemi di natura personale, relazionale (intra ed extra familiare), scolasticoformativi. Azione 3 in riferimento all Obiettivo 3 Contribuire alla crescita Attività Attività 1.1: 5 /dialogo individuali con i minori per l analisi delle problematiche scolastiche/relazionali del minore. Attività 1.2: elaborazione di un progetto educativo con relativi impegni e suddivisione compiti fra educatori, minore e genitore. Attività 1.3 Percorsi di recupero/sostegno/rinforzo scolastico e tutoraggio Attività 2.1 Accoglienza degli utenti, bilancio delle esigenze personali e calendarizzazione delle attività Attività 2.2 Laboratori di stimolazione cognitiva Attività 2.3 Seminario per lo sviluppo dell identità personale e di gruppo Attività 3.1 Coinvolgimento dei minori nelle attività degli oratori per attività extrascolastiche RUOLO VOLONTARI Collaborano con l equipe formativa nell elaborazione dei dati e sulla restituzione dei dati Collaborano con l equipe formativa nell elaborazione dei dati e sulla restituzione dei dati Aiutare gli operatori nella organizzazione e gestione delle attività educative proposte Collaborare alla predisposizione degli spazi e monitorano l appuntamenti formativa nell elaborazione dei dati e sulla restituzione dei dati Collaborare alla predisposizione degli spazi e monitorano l appuntamenti Aiutare nella organizzazione e gestione delle attività educative proposte 4

5 personale dei minori e migliorare il loro benessere Attività 3.2: realizzazione di n.3 interventi formativi per genitori incentrati sull analisi delle problematiche dei figli e sulla condivisione degli obiettivi. formativa nell elaborazione dei dati e sulla restituzione dei dati SEDE DI NAPOLI VIA PALADINO Azione Attività RUOLO VOLONTARI Azione 1 in riferimento all Obiettivo1: Sostenere e accompagnare i minori, segnalati dalle scuole, dai soggetti istituzionali e non presenti sul territorio. Azione 2 in riferimento all Obiettivo 2: Offrire occasioni di ascolto, informazione, scambio, ma soprattutto di orientamento ai suddetti allievi e alle loro famiglie su problemi di natura personale, relazionale (intra ed extra familiare), scolasticoformativi. Azione 3 in riferimento all Obiettivo 3 Contribuire alla crescita personale dei minori e migliorare il loro benessere Sede di TERZIGNO Azione Attività RUOLO VOLONTARI Azione 1 in riferimento all Obiettivo1: Sostenere e accompagnare i minori, segnalati dalle scuole, dai soggetti istituzionali Attività 1.1Compilazione schede di osservazione dei minori Attività 2.1: moduli di orientamento per famiglie e minori che mirano ad offrire punti di riferimento e momenti di confronto tra genitori e figli, per aiutare i primi nel loro ruolo educativo e i secondi nella gestione di problemi legati ai rapporti intergenerazionali e personali, affrontando temi che interrogano fortemente la famiglia di fronte alle scelte educative Attività 2.2: N 3 laboratori di animazione socio-culturale volti a favorire la socializzazione, il potenziamento del metodo di studio e la crescita culturale per stimolarne la motivazione al proseguimento degli studi. Attività 3.1 organizzazione di laboratori per gruppi omogenei di destinatari in base ad interessi ed attitudini rilevati nelle fasi precedenti per la sperimentazione sul campo e la simulazione di attività. Attività 3.2.Sportello d ascolto in orario pomeridiano Attività 1.1 riunione per organizzare il calendario e le attività Attività 1.2: orientamento formativo: organizzazione di laboratori per gruppi omogenei di destinatari in base ad interessi ed attitudini rilevati nelle fasi Monitorare l utilizzo degli strumenti Aiutare gli educatori nella organizzazione e gestione delle attività educative proposte formativa nell elaborazione dei dati e sulla restituzione dei dati Collaborare alla predisposizione degli spazi e al monitoraggio dell appuntamenti Collaborare alla predisposizione degli spazi e al monitoraggio dell appuntamenti Aiutare nella organizzazione e gestione delle attività educative proposte 5

6 Azione 2 in riferimento all Obiettivo 2: Offrire occasioni di ascolto, informazione, scambio, ma soprattutto di orientamento ai suddetti allievi e alle loro famiglie su problemi di natura personale, relazionale (intra ed extra familiare), scolastico-formativi Azione 3 in riferimento all Obiettivo 3 Contribuire alla crescita personale dei minori e migliorare il loro benessere precedenti per la sperimentazione sul campo e la simulazione di attività. Attività 1.3: osservazione sistematica degli obiettivi raggiunti con schede di punti di forza e punti di debolezza del percorso Attività 1.4: Attività di animazione estiva per quattro settimane Attività 2.1.Sportello d ascolto in orario pomeridiano Attività 2.2 Elaborazione di un progetto educativo con relativi impegni e griglia di suddivisione compiti fra educatori, minore e genitore. Attività 2.3 laboratori per comunicare e conoscere se stessi e gli altri N. 4 settimanali di un ora Attività 2.4 Tutoraggio in piccoli gruppi Attività 3.1. Promozione delle attività e composizione dei laboratori Attività 3.2 Organizzazione di attività ricreative, ludiche e socializzanti attraverso il supporto di associazioni di volontariato, parrocchie e centri di aggregazione per minori; SEDE di GRAGNANO formativa nell elaborazione dei dati e sulla restituzione dei dati Affiancare i minori durante l attività Collaborare alla predisposizione degli spazi e al monitoraggio dell appuntamenti nella realizzazione delle attività Aiutare nella organizzazione e gestione delle attività educative proposte Collaborare alla predisposizione degli spazi e al monitoraggio dell appuntamenti Affiancare i minori durante l attività Aiutare nella organizzazione e gestione delle attività educative proposte Azione Azione 1 in riferimento all Obiettivo1: Sostenere e accompagnare i minori, segnalati dalle scuole, dai soggetti istituzionali e non presenti sul territorio. Azione 2 in riferimento all Obiettivo 2: Offrire occasioni di ascolto, informazione, scambio, ma soprattutto di orientamento ai minori e alle loro famiglie su problemi di natura personale, relazionale (intra ed extra familiare), scolastico-formativi Attività Attività 1.1: rilevazione ed elaborazione dati sul profilo del destinatario e progettazione del percorso di tutoraggio individuale Attività 1.2: predisposizione di strumenti di analisi del fabbisogno, punti di forza/debolezza, interessi e attitudini e percorsi personalizzati di recupero Attività 1.3: supporto allo studio individuale delle conoscenze di base con il corretto utilizzo dell ITC Attività 1.4: organizzazione di visioni di dvd, film, documentari, reportage istruttivi, forum di discussione Attività 2.1: predisposizione di strumenti: di analisi del fabbisogno, punti di forza/debolezza, interessi e attitudini (questionari, ipotesi di percorso). Attività 2.2: rilevazione ed elaborazione dati sul profilo del destinatario e progettazione del percorso di tutoraggio individuale Attività 2.3: attività di animazione estiva per quattro settimane dal lunedì al venerdì RUOLO DEIVOLONTARI nella rilevazione ed elaborazione dati Aiutare nella organizzazione e gestione delle attività educative proposte formativa nell assistenza durante lo studio Affiancare i minori durante l attività Aiutare nella organizzazione e gestione delle attività educative proposte nella realizzazione delle attività Affiancamento dei minori durante l attività 6

7 Azione 3 in riferimento all Obiettivo 3 Contribuire alla crescita personale dei minori e migliorare il loro benessere Attività 3.1: realizzazione di n. 3 individuali con le famiglie dei minori e n: 3 con i minori per la presentazione dell offerta delle attività Attività 3.2: realizzazione di n.3 interventi formativi per genitori incentrati sull analisi delle problematiche dei figli e sulla condivisione degli obiettivi. Predispongono gli spazi e monitorano l appuntamenti Coadiuvano l equipe nella Azione Azione 1 in riferimento all Obiettivo1: Sostenere e accompagnare i minori, segnalati dalle scuole, dai soggetti istituzionali e non presenti sul territorio. Azione 2 in riferimento all Obiettivo 2: Offrire occasioni di ascolto, informazione, scambio, ma soprattutto di orientamento ai minori e alle loro famiglie su problemi di natura personale, relazionale (intra ed extra familiare), scolastico-formativi Azione 3 in riferimento all Obiettivo 3 Contribuire alla crescita personale dei minori e migliorare il loro benessere SEDE di OTTAVIANO Attività Attività 1.1: 5 /dialogo individuali con i minori per l analisi delle problematiche scolastiche/relazionali del minore. Attività 1.2: elaborazione di un progetto educativo con relativi impegni e suddivisione compiti fra educatori, minore e genitore. Attività 1.3 Percorsi di recupero/sostegno/rinforzo scolastico e tutoraggio Attività 2.1: predisposizione di strumenti: di analisi del fabbisogno, punti di forza/debolezza, interessi e attitudini (questionari, ipotesi di percorso). Attività 2.2: rilevazione ed elaborazione dati sul profilo del destinatario e progettazione del percorso di tutoraggio individuale Attività 2.3: attività di animazione estiva Attività 3.1: realizzazione di n. 3 individuali con le famiglie dei minori e n 3 con i minori per la presentazione dell offerta delle attività. Attività 3.2: realizzazione di n.3 interventi formativi per genitori incentrati sull analisi delle problematiche dei figli e sulla condivisione degli obiettivi. RUOLO DEI VOLONTARI nella nella Coadiuvano l equipe nella nella Coadiuvano l equipe nella Affiancare i minori durante l attività nella nella Azione Azione 1 in riferimento all Obiettivo1: Sostenere e accompagnare i minori, segnalati dalle scuole, dai soggetti istituzionali e non presenti sul territorio. SEDE di POMIGLIANO D ARCO Attività Attività 1.1: preparazione degli ambienti di studio, gruppi di lavoro e servizi logistici, materiale e strumenti didattici Attività 1.2: laboratorio di tecniche alternative e materiale strutturato Attività 1.3: supporto allo svolgimento dei compiti formativa nell assistenza durante lo studio formativa nell esecuzione dei laboratori formativa nell assistenza durante lo studio 7

8 Azione 2 in riferimento all Obiettivo 2: Offrire occasioni di ascolto, informazione, scambio, ma soprattutto di orientamento ai minori e alle loro famiglie su problemi di natura personale, relazionale (intra ed extra familiare), scolastico-formativi Azione 3 in riferimento all Obiettivo 3 Contribuire alla crescita personale dei minori e migliorare il loro benessere Attività 2.1: /dialogo individuali con le famiglie dei minori per l analisi delle problematiche scolastiche/relazionali del minore Attività 2.2: interventi formativi per genitori: analisi delle problematiche dei figli e condivisione degli obiettivi. Attività 2.3: laboratorio interattivo tra famiglie e minori sul monitoraggio degli obiettivi raggiunti Attività 2.4: attività di animazione estiva per quattro settimane Attività 3.1: realizzazione di n. 3 individuali con le famiglie dei minori e n: 3 con i minori per la presentazione dell offerta delle attività. Attività 3.2: realizzazione di n.3 interventi formativi per genitori incentrati sull analisi delle problematiche dei figli e sulla condivisione degli obiettivi. Attività 3.3: formativi per le famiglie per uno scambio educativo sulle strategie d intervento nella Collaborare l equipe nella Collaborare alla predisposizione degli spazi e monitorano l appuntamenti Affiancare i minori durante l attività nella nella Coadiuvano l equipe nella Azione Azione 1 in riferimento all Obiettivo1: Sostenere e accompagnare i minori, segnalati dalle scuole, dai soggetti istituzionali e non presenti sul territorio Azione 2 in riferimento all Obiettivo 2: Offrire occasioni di ascolto, informazione, scambio, ma soprattutto di orientamento ai minori e alle loro famiglie su problemi di natura personale, relazionale (intra ed extra familiare), scolastico-formativi Azione 3 in riferimento all Obiettivo 3 Contribuire alla crescita personale dei minori e migliorare il loro benessere SEDE di SALERNO Attività Attività 1.1: orientamento formativo professionale: organizzazione di laboratori per gruppi omogenei di destinatari in base ad interessi ed attitudini rilevati nelle fasi precedenti per la sperimentazione sul campo e la simulazione di attività lavorative. Attività 1.2: supporto allo studio individuale con il corretto utilizzo dell ITC Attività 1.3: organizzazione di visioni di dvd, film, documentari, reportage istruttivi, forum di discussione. Attività 2.1: predisposizione di strumenti: di analisi del fabbisogno, punti di forza/debolezza, interessi e attitudini (questionari, ipotesi di percorso) e progettualità. Attività 2.2. N 4 laboratori di animazione socio-culturale volti a favorire la socializzazione, il potenziamento del metodo di studio e la crescita culturale per stimolarne la motivazione al proseguimento degli studi. Attività 2.3: attività di animazione estiva per quattro settimane Attività 3.1: realizzazione di n. 3 individuali con le famiglie dei minori e n 3 con i minori per la presentazione dell offerta delle attività. RUOLO DEI VOLONTARI nella Affiancare i minori durante l attività Affiancare i minori durante l attività Collaborare alla predisposizione degli spazi e monitorano l appuntamenti nella Affiancare i minori durante l attività Affiancare l equipe nella 8

9 Attività 3.2: realizzazione di n.3 interventi formativi per genitori incentrati sull analisi delle problematiche dei figli e sulla condivisione degli obiettivi Affiancare l equipe nella Azione Azione 1 in riferimento all Obiettivo1: Sostenere e accompagnare i minori, segnalati dalle scuole, dai soggetti istituzionali e non presenti sul territorio Azione 2 in riferimento all Obiettivo 2: Offrire occasioni di ascolto, informazione, scambio, ma soprattutto di orientamento ai minori e alle loro famiglie su problemi di natura personale, relazionale (intra ed extra familiare), scolastico-formativi Azione 3 in riferimento all Obiettivo 3 Contribuire alla crescita personale dei minori e migliorare il loro benessere SEDE di TORRE ANNUNZIATA Attività Attività 1.1: preparazione degli ambienti di studio, gruppi di lavoro e servizi logistici, materiale e strumenti didattici Attività 1.2: laboratorio di tecniche alternative e materiale strutturato Attività 1.3: supporto allo svolgimento dei compiti Attività 2.1: /dialogo individuali con le famiglie dei minori per l analisi delle problematiche scolastiche/relazionali del minore Attività 2.2: interventi formativi per genitori: analisi delle problematiche dei figli e condivisione degli obiettivi. Attività 2.3: laboratorio interattivo tra famiglie e minori sul monitoraggio degli obiettivi raggiunti Attività 2.4: attività di animazione estiva Attività 3.1: realizzazione di n. 3 individuali con le famiglie dei minori e n: 3 con i minori per la presentazione dell offerta delle attività Attività 3.2: realizzazione di n.3 interventi formativi per genitori incentrati sull analisi delle problematiche dei figli e sulla condivisione degli obiettivi. RUOLO DEI VOLONTARI Affiancamento dei minori durante l attività Predispongono gli spazi e monitorano l organizzazione degli appuntamenti Affiancamento dei minori durante l attività Coadiuvano l equipe nella Predispongono gli spazi e monitorano l organizzazione degli appuntamenti Predispongono gli spazi e monitorano l organizzazione degli appuntamenti Affiancamento dei minori durante l attività Coadiuvano l equipe nella Coadiuvano l equipe nella Azione Azione 1 in riferimento all Obiettivo1: Sostenere e accompagnare i minori, segnalati dalle scuole, dai soggetti istituzionali e non presenti sul territorio Azione 2 in riferimento all Obiettivo 2: Offrire occasioni di ascolto, informazione, scambio, ma soprattutto di orientamento ai SEDE di SANT AGNELLO di SORRENTO Attività Attività 1.1: orientamento formativo professionale: organizzazione di laboratori per gruppi omogenei di destinatari in base ad interessi ed attitudini rilevati nelle fasi precedenti per la sperimentazione sul campo e la simulazione di attività lavorative. Attività 1.2: supporto allo studio individuale con il corretto utilizzo dell ITC Attività 1.3: organizzazione di visioni di dvd, film, documentari, reportage istruttivi, forum di discussione. Attività 2.1: predisposizione di strumenti: di analisi del fabbisogno, punti di forza/debolezza, interessi e attitudini (questionari, ipotesi di percorso) e progettualità. Attività 2.2. N 4 laboratori di animazione RUOLO DEI VOLONTARI Affiancare l equipe nella Affiancare i minori durante l attività Affiancare i minori durante l attività Collaborare alla predisposizione degli spazi e monitorano l appuntamenti Affiancare l equipe nelle 9

10 minori e alle loro famiglie su problemi di natura personale, relazionale (intra ed extra familiare), scolastico-formativi Azione 3 in riferimento all Obiettivo 3 Contribuire alla crescita personale dei minori e migliorare il loro benessere socio-culturale volti a favorire la socializzazione, il potenziamento del metodo di studio e la crescita culturale per stimolarne la motivazione al proseguimento degli studi. Attività 2.3: attività di animazione estiva Attività 3.1: realizzazione di n. 3 individuali con le famiglie dei minori e n 3 con i minori per la presentazione dell offerta delle attività. Attività 3.2: realizzazione di n.3 interventi formativi per genitori incentrati sull analisi delle problematiche dei figli e sulla condivisione degli obiettivi attività Affiancare i minori durante l attività Affiancare l equipe nella Affiancare l equipe nella Numero dei volontari da impiegare nel progetto: Numero posti senza vitto e alloggio: Numero ore di servizio settimanali dei volontari: 30 Giorni di servizio a settimana dei volontari (minimo 5, massimo 6) : 5 Eventuali particolari obblighi dei volontari durante il periodo di servizio: Per facilitare il pieno raggiungimento degli obiettivi del progetto si richiede al volontario: diligenza e riservatezza; rispetto della regole comportamentali relative alla gestione del servizio civile; disponibilità alla flessibilità oraria e alla turnazione (turni antimeridiani e pomeridiani, turni nei giorni festivi) in base alle diverse esigenze di servizio, nel rispetto della normativa prevista per lo svolgimento del monte ore settimanale e mensile disponibilità a momentanei distaccamenti e ad effettuare visite presso strutture partner e/o enti presenti sul territorio che possono risultare utili e strategici per la realizzazione delle attività stesse disponibilità a partecipare ad iniziative associative dell Ente, strettamente connesse al progetto approvato, compatibilmente all orario di servizio; disponibilità a trasferte, giornate di formazione anche residenziali rivolte ai volontari stessi; disponibilità a eventuali impegni nei fine settimana o nelle festività, solo ed esclusivamente se le attività che sono chiamati a svolgere rientrano tra quelle previste dal presente progetto e con possibilità di recupero infrasettimanale della festività; massimo riserbo, nel rispetto delle direttive del D.Lgs. 196/2003 in materia di privacy. sui dati sensibili trattati nel corso delle diverse attività (come per esempio, nel bilancio del curriculum scolastico dell allievo/a; nel monitoraggio e valutazione degli apprendimenti; nei verbali prodotti a fine attività; ecc ). 10

11 Sede/i di attuazione del progetto N. Sede di attuazione del progetto Comune Indirizzo Cod. ident. sede N. vol. per sede 1 Figlie di Maria Ausiliatrice Napoli - Vomero Via Alvino, Figlie di. Maria Ausiliatrice Terzigno (NA) Via Don Bosco, Istituto V. E. G. D Amato Gragnano (NA) Via Vittorio Veneto, Figlie di Maria Ausiliatrice Ottaviano (NA) Via Carmine, Istituto Femminile S.G. Bosco Napoli Via Paladino, Istituto Maria Ausiliatrice Sorrento Nuovo rione Cappuccini, Figlie di Maria Ausiliatrice Pomigliano D Arco (NA) Via Vittorio Emanuele, Istituto Maria Ausiliatrice Salerno Via F. La Francesca, Istituto S. M. Mazzarello Torre Annunziata - Napoli Corso V. Emanuele,

12 Eventuali attività di promozione e sensibilizzazione del servizio civile nazionale: Azioni di pubblicizzazione La pubblicizzazione rappresenta una fase cruciale del piano di comunicazione, soprattutto in considerazione dell impatto che potrà avere sul territorio e sulla rilevanza dell azione formativa nei confronti dei minori. Nella campagna informativa verrà evidenziata una strategia multi dimensionale che coinvolgerà diversi media di comunicazione per la diffusione dell iniziativa. Gli obiettivi delle azioni di pubblicizzazione previste in questo progetto sono molteplici e si possono elencare in: Garantire la capillare diffusione dell'informazione sullo specifico intervento progettuale; Dare risposta alla domanda di informazione relativamente agli aspetti contenutistici ed organizzativi del progetto; Fornire il necessario collegamento con i servizi informativi del territorio. Per perseguire tali obiettivi, le azioni di pubblicizzazione programmate sono: Conferenza stampa iniziale alla presenza del Responsabile del progetto. In questa occasione verrà dato risalto ai media sia della carta stampata che delle emittenti radio televisive degli obiettivi e delle finalità della azione formativa; Realizzazione di una brochure e di un manifesto contenente: la descrizione del progetto, i promotori, l intervento mirato. Distribuzione del materiale informativo (brochure) presso gli studenti delle scuole presenti sul territorio; Affissione di manifesti da collocare in luoghi pubblici di maggior frequenza o passaggio della potenziale utenza e presso punti informativi; Pubblicazione di brevi articoli presso testate locali che mireranno a sensibilizzare ulteriormente la popolazione sulle necessità di personale esperto e affidabile in settori che operano con i minori; Inoltre vista la necessità di allargare ad ampio spettro le iniziative di diffusione sul territorio dell intervento si prediligerà anche una strategia di comunicazione attraverso la rete web. E considerato un sistema di comunicazione interattivo che, rispetto ai media di massa tradizionali, ha alla base, e come peculiare ricchezza, il coinvolgimento diretto degli utenti nella creazione, oltre che nella fruizione, dei contenuti e dei servizi. È uno strumento flessibile che permette di comunicare a molteplici livelli e con diverse modalità: si va dal modello della "pubblicazione" a quello dell interazione pubblica o privata, dallo specifico testuale puro, alla comunicazione multimediale. In piena osservanza di questi pregi di Internet e delle sue applicazioni web, il mezzo verrà usato per pubblicizzare i contenuti e gli sviluppi del progetto in maniera capillare. Pubblicazione nel sito del VIDES ( nel sito dei Comuni delle SAP, nel sito dell Ispettoria meridionale Madonna del Buon Consiglio ( e sui diversi siti locali. Verranno inviate note informative per alle Scuole, alle agenzie educative del territorio, alle parrocchie, agli oratori. Associato alle iniziative di pubblicizzazione vere e proprie verrà attivato un capillare intervento di animazione territoriale predisposto dalle sedi di attuazione sui territori di svolgimento. Verranno organizzate delle giornate informative per far conoscere in generale gli obiettivi del progetto e le caratteristiche. L attività di promozione e sensibilizzazione del servizio civile nazionale di ogni territorio coinvolto nei 12

13 progetti supera l impegno di 30 ore annue, alle quali si affiancano i lavori regionali e nazionali. Criteri e modalità di selezione dei volontari: Per quanto concerne gli autonomi criteri e modalità di selezione si rimanda al sistema di selezione (modello S/REC/SEL) consegnato all UNSC in fase di accreditamento e da questi verificato e approvato Eventuali requisiti richiesti ai canditati per la partecipazione al progetto oltre quelli richiesti dalla legge 6 marzo 2001, n. 64: titolo di studio: diploma scuola superiore di II grado o qualifica professionale (nel caso di bando indetto nel periodo degli esami di maturità potranno presentare domanda anche i maturandi); eventuale Laurea in Facoltà afferenti a Scienze della Formazione Primaria e Scienze dell educazione la formazione scolastica e personale nell area degli studi umanistici, sociali, pedagogici, e psicologici; la conoscenza dei principali programmi informatici, una buona conoscenza di almeno una lingua straniera; la propensione al lavoro in equipe e l interesse personale all impegno sociale con fasce a rischio di emarginazione sociale; l esperienza pregressa, l attitudine o l interesse del volontario a lavorare con minori e ragazze dai 6 ai 17 anni; l interesse a sperimentarsi in attività educative e di animazione socio culturale; la propensione a svolgere attività ludico-sportive, espressive-artistiche, (per es. potranno essere presi in considerazione anche volontari in possesso di Diploma di d Istituto d Arte e DAMS) o il possesso di abilità manuali, artistiche e musicali. Eventuali reti a sostegno del progetto (copromotori e/o partners): - L Associazione di promozione sociale A BRACCIA APERTE C.F con sede in Gragnano nella persone del suo Presidente Nastro Tari nell ambito del progetto si impegna a offrire due specialisti per attività di pianificazione e preparazione di e per la preparazione di sussidi didattici. Metterà inoltre a disposizione il centro polifunzionale di sua proprietà per - L Associazione TERRA MIA iscritta all Albo reg. prot. n. 9122, con sede in Casola di Napoli Via Roma nella persona del suo Presidente Dello Ioio Aniello nell ambito del progetto si impegna a offrire esperienze concrete di lavoro con minori a rischio e assistenza a famiglie bisognose. Disponibilità delle proprie strutture per la preparazione di - LA DITTA ZEUSPORT di Torre Annunziata con sede legale e operativa in Torre Annunziata - Traversa Plinio,22 - Codice Fiscale: CRLSVT70C16G813O Partita IVA: La ditta, nel rispetto del proprio ruolo istituzionale si impegna, in qualità di partner nell ambito del progetto SI PUO FARE, ad offrire n 500 magliette Tshirt, n 500 cappelli, n 100 palloni e attrezzature ludico-sportive.. 13

14 CARATTERISTICHE DELLE CONOSCENZE ACQUISIBILI Eventuali crediti formativi riconosciuti: La Facoltà di Scienze dell Educazione AUXILIUM CF Il VIDES che, come organismo non governativo (ONG), è riconosciuto soggetto erogatore di formazione. Eventuali tirocini riconosciuti:. UNIVERSITÀ: 1) La Facoltà di Scienze dell Educazione AUXILIUM CF , con sede a Roma, riconosce l esperienza di Servizio Civile Volontario svolta nel suddetto progetto, attribuendo CFU di tirocinio ai sensi dell art. 10 comma 5 del DM 270/2004 (come da allegato). Competenze e professionalità acquisibili dai volontari durante l espletamento del servizio, certificabili e validi ai fini del curriculum vitae: Per la certificazione di competenze e professionalità acquisite dai volontari nell espletamento del servizio civile l Ente si affiderà all ASSOCIAZIONE CIOFS/FP, con sede in Roma, Via di San Saba,14 - P. IVA membro associato della rete FECBOP Federation Europeenne des centres de Bilan et d Orientation Professionelle, rete che è disciplinata dalla legge francese che riunisce organismi che realizzano servizi d orientamento professionale ed in particolare bilanci di competenze. L ente suddetto valuta e certifica le seguenti competenze attinenti al progetto che contribuiranno alla crescita professionale dei volontari nell ambito del settore educazione e promozione sociale. Competenze di base: conoscere e utilizzare gli strumenti informatici di base (relativi sistemi operativi, word, power point, internet e posta elettronica); conoscere e utilizzare i principali metodi per progettare e pianificare un lavoro, individuando gli obiettivi da raggiungere e le necessarie attività e risorse temporali e umane; conoscere la struttura organizzativa ove si svolge il servizio (organigramma, ruoli professionali, flussi comunicativi, ecc ). Competenze trasversali: capacità relazionali ed osservative capacità di ascolto e interazione con le varie fasce di età capacità di integrarsi con le altre figure /ruoli professionali e non capacità di fronteggiare imprevisti, affrontare eventuali problemi e/o conflitti che si possono creare con i minori e le loro famiglie capacità di lavorare in team e per progetti; capacità di gestire i processi comunicativi interni ed esterni; capacità di gestire la propria attività con la dovuta riservatezza ed eticità capacità di adottare stili di comportamento propositivi ed improntati alla cordialità e cortesia capacità di lavorare in team con gli altri volontari ricercando sempre forme di collaborazione capacità di adeguarsi al contesto: linguaggio e atteggiamenti, rispetto delle regole e orari capacità di collaborare con il personale dell Ente e con i colleghi coinvolti nel progetto in relazione ai propri compiti e ai risultati da raggiungere capacità di leggere i dati che emergono dall'analisi e osservazione di monitoraggio Competenze tecnico professionali acquisibili attraverso l espletamento delle attività previste: 14

15 conoscenza delle principali teorie sui processi di apprendimento per i minori in obbligo formativo capacità di trovare risposte concrete ai numerosi problemi posti dal contesto sociale capacità di analizzare e definire le esigenze del minore individuando le azioni/soluzioni adeguate progettazione e realizzazione di laboratori creativi e ricreativi organizzazione e creazione di spettacoli teatrali per bambini e adolescenti conoscenza e utilizzo delle principali metodologie didattiche per realizzare specifici servizi di tutoraggio e supporto al recupero scolastico capacità di supportare l organizzazione e la gestione di momenti di animazione/socializzazione rivolti ai minori Le competenze verranno valutate alla fine del progetto di servizio civile attraverso le seguenti modalità: Valutazione dossier del candidato Colloquio per verifica competenze Prova pratica delle competenze acquisite Formazione generale dei volontari Sede di realizzazione: La formazione generale sarà effettuata presso: FIGLIE DI MARIA AUSILIATRICE- via Alvino, 9 NAPOLI VOMERO ISTITUTO FEMMINILE S.G. BOSCO- via Paladino, 20 - NAPOLI NAPOLI S.G.BOSCO FIGLIE DI MARIA AUSILIATRICE- via Don Bosco, 22 - TERZIGNO FIGLIE DI MARIA AUSILIATRICE- via Carmine,58 - OTTAVIANO FIGLIE DI MARIA AUSLIATRICE- via Vittorio Emanuele, 61 - POMIGLIANO D'ARCO ISTITUTO V. D'AMATO- via Vittorio Veneto, 69 - GRAGNANO ISTITUTO MARIA AUSILIATRICE- via F. La Francesca,37 - SALERNO ISTITUTO S.M. MAZZARELLO- corso V. Emanuele, 18 - TORRE ANNUNZIATA ISTITUTO MARIA AUSILIATRICE - Nuovo rione Cappuccini,2 - SANT'AGNELLO di SORRENTO Sono previsti 5 zonali presso l'istituto FEMMINILE S.G. BOSCO- via Paladino,20 - NAPOLI Modalità di attuazione: La formazione generale sarà effettuata in proprio dall Ente con formatori accreditati, affiancati da un equipe di supporto. Durante gli formativi è previsto, se necessario, l intervento di esperti per l approfondimento di tematiche specifiche. Tecniche e metodologie di realizzazione previste: La formazione generale, come evidenziato nel sistema di formazione consegnato in fase di accreditamento sarà realizzata all inizio dell anno di servizio in forma di corso residenziale nel quale si susseguiranno lezioni frontali, momenti di confronto, simulazioni, attività di discussione guidata, esercitazioni, giochi di ruolo, lavoro di gruppo e individuali e restituzione in plenaria. Sarà dato particolare risalto allo stile di vivere comunitario. Durante l anno sarà inoltre garantita una formazione continua per permettere ai giovani in servizio civile volontario di ricollocare e rileggere l esperienza in atto alla luce dei contenuti formativi sviluppati durante il corso residenziale di inizio servizio. Nel corso dell anno in alcune occasioni verrà proposto ai giovani in SC la partecipazione ad 15

16 eventi/manifestazioni ritenuti utili rispetto al percorso formativo proposto. Sia nei corsi residenziali che durante l anno di servizio civile i giovani avranno la possibilità di confrontarsi ed arricchirsi di testimonianze significative anche trasmesse da ex volontari di SC. La formazione sarà programmata dall equipe di formazione ed erogata con l utilizzo di tre diverse metodologie: - lezione frontale (35%): interattiva, all inizio del servizio, negli zonali utilizzando: interventi di esperti (dove si ritiene necessario); dibattiti; testimonianze; analisi di testi con particolare attenzione alla Costituzione Italiana; suggerimenti di letture adeguate; momenti di riflessione e discussione tra i partecipanti su ogni tematica trattata. - dinamiche non formali (40%): mediante tecniche formative che stimolano le dinamiche di gruppo, case studies, training group, giochi di ruolo, out-door training; condivisione in plenaria e in piccoli gruppi; visione di film, documentari e power point creati ad hoc. - formazione a distanza (25%): con l utilizzo della piattaforma e-learning, per l approfondimento dei vari argomenti trattati negli formativi, secondo le seguenti modalità: Auto-apprendimento asincrono attraverso la fruizione di contenuti preconfezionati disponibili sulla piattaforma di erogazione e la proposta di simulazioni on-line ed esercitazioni. Eventuali quesiti e/o avvisi potranno essere pubblicati in bacheca, scegliendo i destinatari. Apprendimento in sincrono attraverso l utilizzo del forum virtuale e i contatti diretti on line con il docente-formatore, prevedendo la registrazione di tutti i contributi in un giornale di lezione. Apprendimento collaborativo attraverso la creazione di comunità virtuali quali il forum. I contenuti della formazione saranno predisposti in maniera flessibile ed adattabile ai volontari che avranno la possibilità di scaricare e consultare le lezioni e l elenco degli argomenti trattati anche off-line. Al termine di ogni modulo è previsto un test di valutazione del grado di apprendimento raggiunto. (online o off-line) e al termine del complessivo monte di ore previsto per la formazione a distanza, un test di valutazione finale per la valutazione delle conoscenze e competenze acquisite La piattaforma e-learning prevede un registro delle presenze (sezione reports) che memorizza gli accessi di tutti gli utenti, specificando l orario e la durata complessiva delle connessioni attive. In piattaforma, pertanto, sarà possibile verificare sia globalmente che individualmente per ogni singolo utente, quanto segue: numero totale utenti registrati numero totale accessi in piattaforma numero visitatori unici numero visualizzazioni pagine media pagine visitate per ogni sessione utente numero totale operazioni download di lezioni numero totale operazioni download di raccolte numero totale operazioni download di verifiche numero totale operazioni download 16

17 Tutti i contributi che si riterranno utili per completare la formazione dei volontari troveranno ampio spazio in database condivisi con modalità di accesso semplificata e in talune aree con possibilità di pubblicazione di file suggeriti dal volontario stesso. Il continuo monitoraggio e la valutazione di ogni modulo formativo costituiranno le leve per assicurare il livello della formazione e il raggiungimento dei risultati attesi, relativamente ai contenuti, al grado di corrispondenza del progetto e delle azioni intraprese. Numero verifiche previste e relativi strumenti utilizzati anche per la misurazione dei livelli di apprendimento raggiunti. Al fine di valutare l apprendimento di nuove conoscenze e competenze e la crescita individuale dei volontari, si prevede: o L applicazione di un test d ingresso per valutare il livello di conoscenze iniziale o La somministrazione di un test finale per verificare i livelli di apprendimento raggiunti e le competenze acquisite o Per quanto riguarda la formazione a distanza la piattaforma e-learning prevede: - un test di autovalutazione del grado di apprendimento raggiunto (per ogni modulo) - monitoraggio dell interazione - strumenti di comunicazione intergruppo - pubblicazione dei dati Per la formazione generale (lezioni frontali e dinamiche non formali) e piattaforma e-learning è previsto il registro di presenze che nel caso della piattaforma memorizza gli accessi di tutti gli utenti, specificando l orario e la durata complessiva delle connessioni attive. La formazione sarà direttamente seguita dall équipe di formatori che, in collaborazione con i responsabili di ogni sede operativa, verificherà il percorso di crescita umana e professionale dei volontari. In particolare o Gradimento: soddisfazione che il programma formativo ha generato nei volontari; o Apprendimento: valutazione delle conoscenze e capacità relazionali apprese; o Trasferimento dei contenuti: verificare quale cambiamento ha determinato la formazione nella vita relazionale e professionale del volontario ( assessment iniziale e finale) Contenuti della formazione: Come esplicitato nel modello formativo consegnato all UNSC in fase di accreditamento e da questo verificato, nel rispetto di quanto previsto dalle linee guida per la formazione generale dei giovani in servizio civile nazionale approvate con Decreto n. 160/2013, mirerà a consolidare nei volontari l identità del Servizio Civile quale espressione per promuovere i valori costituzionali fondamentali della nostra comunità, la difesa della Repubblica e delle sue istituzioni, così come disegnati ed articolati nella nostra Costituzione. Attraverso la formazione si vorrà pertanto fornire ai giovani quegli strumenti concettuali necessari per: far vivere loro correttamente l esperienza del servizio civile nella sua funzione di difesa civile, non armata e non violenta della Patria; contribuire a sviluppare la cultura del servizio civile quale esercizio di un diritto di cittadinanza e espressione di una collaborazione civica promossa e organizzata dalla Stato e realizzata 17

18 attraverso l Ente; far crescere e maturare nei giovani il senso di appartenenza alla comunità e tradurre in comportamenti ed azioni le idee e i valori sanciti dalla nostra Costituzione; promuovere nella comunità di appartenenza i valori ed i diritti universali dell uomo; Il percorso formativo sarà inizialmente presentato, condiviso e discusso con i volontari in servizio, in modo da personalizzarlo al gruppo e attivare quel senso di appartenenza al percorso che è presupposto alla partecipazione e all apprendimento. La formazione, pertanto, sarà intesa come un processo di crescita della persona in tutti i suoi aspetti e verterà sui seguenti argomenti: riflettere sull identità del servizio civile nazionale: la sua funzione di difesa della Patria e nello specifico, di difesa civile non armata e non violenta; approfondire il legame storico e culturale del servizio civile nazionale con l obiezione di coscienza; la difesa della Patria nella forma non armata, non violenta e pacifista; conoscere la normativa vigente: legge 64/01 - D.lgs 77/02 la Costituzione Italiana - le istituzioni politiche, sociali, giuridiche ed economiche in cui il volontario è inserito, al fine di apprendere le regole di condotta ed i valori necessari per vivere ed interagire correttamente con la comunità di appartenenza; favorire una profonda riflessione sulla propria esperienza e il proprio posto nella società; promuovere la crescita del senso di cittadinanza e di appartenenza alla comunità civile; educare alla solidarietà e gratuità; approfondire il senso della scelta del servizio civile e del suo significato sociale e politico; acquisire consapevolezza del valore formativo e umano dell esperienza del servizio civile; conoscere le normative specifiche che lo regolano; approfondire tematiche connesse al valore della solidarietà, della cittadinanza attiva, della prevenzione, dell impegno civile, dell integrazione sociale, dell uguaglianza, della pace e della non violenza per contribuire a costruire un mondo più giusto ed equo; approfondire la conoscenza del Vides, la sua vision e mission, la rete territoriale e internazionale con cui collabora e i suoi 25 anni di storia; conoscere il progetto e la realtà territoriale in cui il volontario dovrà operare per renderlo sempre più propositivo, protagonista e responsabile. La formazione generale seguirà le macroaree e i moduli formativi proposti dalle linee guida: 1 Valore e identità del SCN 1.1. L identità del gruppo in formazione e patto formativo 1.2 Dall obiezione di coscienza al servizio civile nazionale: evoluzione storica, affinità e differenze tra le due realtà 1.3 Il dovere di difesa della Patria difesa civile non armata e nonviolenta a) La difesa civile non armata e non violenta: i principi costituzionali della solidarietà, dell uguaglianza. b) La gestione e trasformazione non violenta dei conflitti; prevenzione delle guerra; peacekeeping; peace-enforcing e peacebuilding. Pace e diritti umani: dalla Costituzione italiana alla Carta Europea e agli ordinamenti delle Nazioni Unite 1.4 La normativa vigente e la Carta di impegno etico 2 La cittadinanza attiva 2.1 Formazione civica 2.2 Le forme di cittadinanza 2.3 La protezione civile 2.4 La partecipazione dei volontari nel servizio civile 2.5 La solidarietà e le forme di cittadinanza 2.6 Servizio civile nazionale, associazionismo e volontariato 18

19 2.7 Diritti e doveri del volontario in servizio civile 3 Il giovane volontario nel sistema del servizio civile 3.1 Presentazione dell ente VIDES e dell Istituto salesiano delle Figlie di Maria Ausiliatrice 3.2 Il lavoro per progetti 3.3 L organizzazione del servizio civile e le sue figure 3.4 Disciplina del rapporto tra l Ente VIDES e i volontari 3.5 Comunicazione interpersonale e gestione dei conflitti Durata: La formazione generale sarà erogata e certificata nel sistema Helios entro il 180 giorno dall avvio del progetto stesso. Le 48 ore di formazione generale saranno così articolate: 24 ore di formazione generale iniziale presso le SAP sedi di attuazione progetto 12 ore di zonali presso l'istituto FEMMINILE S.G. BOSCO- via Paladino,20 -Napoli 12 ore di formazione a distanza per approfondimento degli argomenti, comprensive sia del tempo trascorso on line che di quello off line. Formazione specifica (relativa al singolo progetto) dei volontari Sede di realizzazione: Ogni volontario svolgerà la sua formazione specifica presso la sede di attuazione del progetto: FIGLIE DI MARIA AUSILIATRICE- via Alvino, 9 NAPOLI VOMERO ISTITUTO FEMMINILE S.G. BOSCO- via Paladino,20 NAPOLI NAPOLI S.G.BOSCO FIGLIE DI MARIA AUSILIATRICE- via Don Bosco, 22 TERZIGNO FIGLIE DI MARIA AUSILIATRICE- via Carmine,58 OTTAVIANO FIGLIE DI MARIA AUSLIATRICE- via Vittorio Emanuele, 61 POMIGLIANO D'ARCO ISTITUTO V. D'AMATO- via Vittorio Veneto, 69 GRAGNANO ISTITUTO MARIA AUSILIATRICE- via F. La Francesca,37 SALERNO ISTITUTO S. M. MAZZARELLO- corso V. Emanuele, 18 TORRE ANNUNZIATA ISTITUTO MARIA AUSILIATRICE - Nuovo rione Cappuccini,2 SANT'AGNELLO - SORRENTO Alcuni temi saranno trattati anche negli zonali che si terranno presso l'istituto FEMMINILE S.G. BOSCO- via Paladino,20 Modalità di attuazione: La formazione specifica è effettuata in proprio dall Ente con formatori accreditati, affiancati da un equipe di persone qualificate. Per alcuni temi specifici si procederà con l utilizzo della piattaforma e-learning. 19

20 Tecniche e metodologie di realizzazione previste: La formazione specifica si prefigge di far acquisire al volontario le competenze educative comuni a tutti i progetti, nonché gli strumenti necessari per affrontare al meglio lo svolgimento delle attività. La formazione specifica assume quindi, anche, un valore di orientamento professionale per i volontari. Tecniche e metodologie di realizzazione previste Accoglienza-Inserimento: iniziali finalizzati alla conoscenza del progetto e all inserimento dei volontari nella sede di attuazione (lezione frontale) Formazione sul campo: sono previsti vari momenti formativi in itinere (valutati anche in base ai volontari selezionati) per una attenta analisi dei ruoli e delle mansioni svolte. (lezioni frontali e dinamiche non formali Verifica delle competenze acquisite: durante l anno sono previsti, con scadenza trimestrale, di verifica per una presa di coscienza da parte dei volontari dell effettivo raggiungimento degli obiettivi stabiliti e delle competenze acquisite. (dinamiche non formali) Per alcuni contenuti specifici verrà utilizzata la formazione a distanza con l utilizzo della piattaforma e-learning La formazione specifica, oltre agli formativi programmati, si svolge quotidianamente attraverso: la spiegazione teorica, l affiancamento pratico nelle mansioni che il volontario deve svolgere, la verifica e lettura critica delle stesse, avvalendosi in particolare della metodologia del learning by doing. Al volontario entro il 90 giorno di servizio verrà proposto, da parte del responsabile della sicurezza della sede dove svolge il suo servizio, un corso di formazione e informazione per la sicurezza sui luoghi di lavoro. Certificazione della formazione generale e specifica erogata Il VIDES provvederà a certificare le ore di formazione generale e specifica svolte predisponendo per ciascuna SAP, una scheda registrazione delle presenze per ogni incontro formativo. Ogni scheda sarà così articolata: - luogo di svolgimento del corso di formazione; - data e orario in cui è stata erogata la formazione, con firma del volontario, all inizio e fine della lezione; - nominativo del docente e qualifica; - tematica approfondita; - metodologia utilizzata; - clima rilevato tra i partecipanti secondo una scala a tre items: confusione: l attività è spesso interrotta; interesse: l attività si svolge in uno spirito di collaborazione; coinvolgimento generale: l attività è svolta con modalità molto attiva e con sostegno reciproco interno al gruppo Per la formazione a distanza saranno predisposti appositi report di download e consultazioni personalizzate 20

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