TARI L'istituzione, gli aspetti gestionali e i sistemi informativi.

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1 SEMINARIO IMPOSTA UNICA COMUNALE (IUC) TARI L'istituzione, gli aspetti gestionali e i sistemi informativi. Giovedì 6 Marzo 2014 ore: 9:00-14:00 Sala Conferenze - Biblioteca Comunale P. Guidotti di Vergato Galleria 1 Maggio - Vergato (BO) Mauro Sanzani Responsabile Tecnico COSEA Tariffa & Servizi S.r.l.

2 CON LA TARI: «Il comune nella commisurazione della tariffa tiene conto dei criteri determinati con il regolamento di cui al decreto del Presidente della Repubblica 27 aprile 1999, n. 158.» «Il comune,.., può commisurare la tariffa alle quantità e qualità medie ordinarie di rifiuti prodotti per unità di superficie, in relazione agli usi e alla tipologia delle attività svolte nonché al costo del servizio sui rifiuti.. per uno o più coefficienti di produttività quantitativa e qualitativa di rifiuti.» «In ogni caso deve essere assicurata la copertura integrale dei costi di investimento e di esercizio relativi al servizio,.»

3 E RIMANE IL CORRISPETTIVO: «I comuni che hanno realizzato sistemi di misurazione puntuale della quantità di rifiuti conferiti al servizio pubblico possono, con regolamento di cui all'articolo 52 del decreto legislativo n. 446 del 1997, prevedere l'applicazione di una tariffa avente natura corrispettiva, in luogo della TARI. Il comune nella commisurazione della tariffa può tenere conto dei criteri determinati con il regolamento di cui al decreto del Presidente della Repubblica 27 aprile 1999, n La tariffa corrispettiva è applicata e riscossa dal soggetto affidatario del servizio di gestione dei rifiuti urbani..»

4 Per istituire il tributo per il servizio di gestione dei rifiuti (TARI) servono: Regolamento Piano Economico Finanziario Tariffe

5 PER POTER DETERMINARE LE TARIFFE È NECESSARIO PREDISPORRE: Regolamento Piano Economico Finanziario Banche dati DIFFICOLTÀ E ACCORGIMENTI

6 REGOLAMENTO P.E.F. SIMULAZIONE T A R I F F E

7 COMPLESSITÀ E PROBLEMATICHE APPLICATIVE NECESSITANO VISIONE COMPLESSIVA E PENSIERO LATERALE CONOSCENZA DELLA REALTÀ IN CUI SI OPERA ESPERIENZA E COMPETENZA (legale, tributaria, economico finanziaria, ambientale, trattamento e gestione banche dati, organizzazione personale e rapporto con l utenza) STRUMENTAZIONE IDONEA (sistemi operativi dedicati)

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9 DEFINITO PRIMA DELLE ALTRE ATTIVITÀ (in rapporto pero alle scelte conseguenti alle risultanze della simulazione) CON STABILITÀ PLURIENNALE (escludendo argomenti suscettibili di modifiche annuali) PERTINENTE COMPLETO ED ESSENZIALE (escludendo temi attinenti ad altri atti regolamentari e convenzioni)

10 Coerenza delle scelte in ragione del contesto e dei risultati attesi: Riduzioni ed agevolazioni; Limiti e modalità di riconoscimento dell avvio al recupero; N occupanti le utenze domestiche condotte da soggetti non residenti nel Comune o seconde case; Assimilabilità dei rifiuti speciali per qualità e quantità (o in regolamento o con apposito atto deliberativo) con riferimento ai Kd del 158;

11 IL REGOLAMENTO DEVE ESSERE COORDINATO CON GLI ALTRI STRUMENTI: Regolamento per la gestione dei rifiuti urbani ed assimilati e per la pulizia del territorio; Contratto di servizio; Convenzioni per la gestione ed il trattamento dei dati e le attività, dirette in caso di corrispettivo o di supporto operativo in caso di tributo, per la riscossone.

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13 IL PIANO ECONOMIVO FINANZIARIO DEVE CONTENERE: Tutti i costi inerenti il servizio, i costi comuni/generali compresi quelli inerenti la gestione del tributo/corrispettivo e i costi del capitale; Il fondo rischi crediti ed i crediti divenuti inesigibili al netto del fondo; La deduzione per contributi da Consorzi di Riciclo e per proventi da vendita di materiale; In caso di tributo l eventuale I.V.A. sostenuta; Deve escludere i costi non attinenti o connessi al servizio e alla gestione del tributo comprese addizionali provinciali e regionali.

14 PIANO ECONOMICO FINANZIARIO COMUNALE 1. CG (Costi operativi di gestione) 1.1. CGIND Costi di gestione del ciclo dei servizi relativi ai rifiuti solidi urbani indifferenziati CSL Costi spazzamento e lavaggio strade e piazze pubbliche CRT Costi di raccolta e trasporto rifiuti solidi urbani CTS Costi di trattamento e smaltimento rifiuti solidi urbani AC Altri costi 1.2. CGD Costi di gestione del ciclo delle raccolte differenziate CRD Costi di raccolta differenziata per materiale CTR Costi trattamento e riciclo (al netto dei proventi della vendita di materiale ed energia derivanti da rifiuti) 2. CC (Costi Comuni) 2.1 CARC Costi amministrativi dell'accertamento, della riscossione, del contenzioso 2.2 CGG Costi generali di gestione 2.3 CCD Costi Comuni diversi 3 CK (Costi d'uso del capitale) 3.1. AMMn Ammortamenti per l'anno di riferimento 3.2 ACCn Accantonamenti per l'anno di riferimento 3.3. Rn Remunerazione del capitale investito per l'anno di riferimento

15 La ripartizione tra quota fissa e quota variabile è predisposta sulla base del regolamento 158/99, che permette poche elasticità: Essenzialmente la possibilità di allocare il costo del personale operativo del servizio dal 50% al 100% ai costi fissi. La scomposizione dei costi di ogni singolo servizio nei costi elementari (del personale operativo, per materie di consumo e merci, per servizi di terzi e per ammortamenti e svalutazioni) è indispensabile per la corretta assegnazione degli stessi alla quota fissa o a quella variabile. La stessa operazione predisposta per servizi significativi di terzi, consente di non imputare gli stessi completamente alla quota variabile.

16 PIANO ECONOMICO FINANZIARIO COMUNALE TARES Costo del Servizio , , , ,77 percentuale assegnazione personale ai costi fissi 1. CG (Costi operativi di gestione) COSTI VARIABILI COSTI FISSI TOTALE 1.1. CGIND Costi di gestione del ciclo dei servizi relativi ai rifiuti solidi urbani indifferenziati) CSL Costi spazzamento e lavaggio strade e piazze pubbliche Personale operativo diretto , , ,06 Costi di gestione diretti (carburanti, bolli, assicurazioni, manutenzioni, ecc) 9.223, , ,83 Noleggi attrezzature 3.689, , ,53 Ammortamenti 4.150, , ,72 TOTALE , , , CRT Costi di raccolta e trasporto rifiuti solidi urbani Personale operativo diretto , , ,43 Costi di gestione diretti (carburanti, bolli, assicurazioni, manutenzioni, ecc) , , ,01 Noleggi attrezzature , , ,89 Ammortamenti , , ,73 TOTALE , , , ,06 100%

17 Entrate straordinarie per attività di accertamento, al netto dei relativi costi, sono da comprendere nel piano finanziario permettendo così di attenuare, anche se temporaneamente, le tariffe agli utenti. Queste entrate possono essere imputate ai Costi Comuni, determinando così la riduzione solo dei costi fissi, oppure considerate quali entrate a copertura del PEF, seppur straordinarie, utilizzandole per abbattere sia i costi fissi sia quelli variabili.

18 Piano finanziario anno 2014 DETERMINAZIONE DELLA COPERTURA DEL FABBISOGNO DELLA GESTIONE CORRENTE TOTALE FABBISOGNO GESTIONE CORRENTE ,00 PROVENTI TARIFFARI ,00 SALDO GESTIONE CORRENTE ,00 Altre entrate a copertura sbilancio finanziario Proventi tariffari straordinari da accertamento e da sanzioni elusione/evasione ,00 TOTALE ALTRE ENTRATE ,00 SALDO COMPLESSIVO GESTIONE CORRENTE - % COPERTURA DA PROVENTI TARIFFARI ORDINARI 90,00%

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20 Modalità Tarsu TARI Classe 1 Categoria 1 Classe 2 Categoria 2 Categoria 3 Classe 3 Categoria 4 Classe 4 Categoria 5

21 Acquisizione banche dati di origine diversa; Incroci informatici/analitici; Analisi dei risultati con assegnazione Categorie; Individuazione anomalie e casi dubbi; Acquisizione informazioni da testimoni preferenziali; Acquisizione riduzione in essere ed adeguamento; Definizione modalità di gestione agevolazioni sociali; Verifica finale, attribuzione e validazione.

22 L assegnazione delle categorie, in riferimento all uso effettivo, può determinare accorpamenti di più immobili (appartamento, garage, cantina ecc.), ovvero suddivisione di unità in presenza di attività fisicamente distinte (produzione, magazzino, ufficio ecc.) mantenendo contemporaneamente le caratteristiche originali. Ogni singolo elemento e/o titolare conduttore è all interno di un sistema di relazioni codificate in grado di accorpare mantenendo i singoli costituenti ovvero mantenere l unicità in presenza di molteplici destinazioni.

23 + F. 38 P. 415 Sub. 21 F. 38 P. 415 Sub. 16 L utenza è individuata da caratteristiche di unicità tariffaria indipendentemente dalla identificazione catastale. Utenze costituite da più immobili catastali (es. U. D. da appartamento, garage e cantina) o utenze definite da parte di un immobile catastale (es. UND definità per utilizzo e/o conduzione) F. 78 P. 27

24 utenza utenza uso (categoria) e conduzione (utente titolare) proprietà e conduzione (utente titolare) proprietà uso (categoria) utilizzatore

25 La struttura del database, con relativo gestionale, è predisposta sulle informazioni e le relazioni necessarie alla gestione tariffaria (tributo e/o corrispettivo) in modalità pro die e per la riscossione diretta. Deveanchericevereeconnettereinformazioni quali quantitative inerenti i conferimenti dei singoli utenti e le variazioni nel tempo.

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27 REGOLAMENTO P.E.F. FISSA E VARIABILE SIMULAZIONE E DETERMINAZIONE TARIFFE UTENZE NORMALIZZATE

28 Sulla base dei costi individuati nel PEF; Con riferimento agli indirizzi e alle scelte dell Amministrazione; Con calcolo ed applicazione all insieme delle utenze, considerando le singole posizioni, comprese riduzioni ed agevolazioni; Individuando per ogni utenza il dovuto per tassa e contributo provinciale; Con possibilità di definire tariffe proprie per Comune, per zone tariffarie, per gruppi di Comuni (Unioni ecc.) e valutare i conseguenti impatti sull utenza.

29 DI PRIMO IMPIANTO IN ISTITUZIONE Valutazione ponderata e scelta consapevole della ripartizione tra utenze domestiche e non domestiche e del range di coefficienti da applicare, in ragione delle politiche tariffarie dell Amministrazione e degli indirizzi legislativi e giurisprudenziali in materia. Eventuale realizzazione di studi sulla produzione dei rifiuti a supporto e per la definizione di coefficienti locali per singole categorie produttive.

30 ANNUALE (obbligatoria) IN GESTIONE Il calcolo annuale delle tariffe permette di adeguarle: Al costo del servizio per mantenere la copertura dei costi; Alle modifiche delle modalità di espletamento del servizio; Alle variazioni socio economiche delle utenze; Ai risultati ottenuti dalla Raccolta Differenziata; e in presenza di una tariffa avente natura corrispettiva Ai comportamenti dei singoli utenti in termini di produzione dei rifiuti.

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34 TARIFFE UTENZE NON DOMESTICHE Tariffa / mq. effettivo TARIFFE UTENZE DOMESTICHE Parte fissa a Parte Kc Kd Attività Parte fissa Parte variabile numero componenti mq. variabile Ka Kb 1 Musei, biblioteche, scuole, associazioni, luoghi di culto 0, , ,54 4,39 2 Cinematografi e teatri 0, , ,37 3,00 1 componente 0, , ,80 0,60 3 Autorimesse e magazzini senza alcuna vendita diretta 0, , ,60 4,90 2 componenti 0, , ,94 1,40 4 Campeggi, distributori di carburanti, impianti sportivi 1, , ,88 7,21 3 componenti 0, , ,05 2,30 5 Stabilimenti balneari 0, , ,64 5,22 4 componenti 0, , ,14 3,00 6 Esposizioni, autosaloni ed attività produttive con avvio al riciclo di residui di lavorazione 0, , ,51 4,22 5 componenti 1, , ,23 3,60 7 Alberghi con ristorante 2, , ,64 13,45 6 o più componenti 1, , ,30 4,10 8 Alberghi senza ristorante 1, , ,08 8,88 9 Case di cura e di riposo 1, , ,25 10,22 10 Ospedali 1, , ,29 10,55 TARIFFE A CONFERIMENTO 11 Uffici, agenzie, studi professionali 1, , ,52 12,45 12 Banche e istituti di credito 1, , ,49 12,18 A Conferimento Rifiuti Indifferenziati /Kg. 0, Negozi, abbigliamento, calzature, libreria, cartoleria, ferramenta e altri beni durevoli 1, , ,41 11,55 B Conferimento Rifiuti di legno e sughero /Kg. 0, Edicola, farmacia, tabaccaio, plurilicenze 2, , ,80 14,78 C Conferimento Rifiuti Vegetali /Kg. 0, Negozi particolari quali filatelia, tende e tessuti, tappeti, cappelli e ombrelli, antiquariato 0, , ,72 5,87 16 Banchi di mercato beni durevoli 3, , ,78 14,58 17 Attività artigianali tipo botteghe: parrucchiere, barbiere, estetista 1, , ,29 10,54 18 Attività artigianali tipo botteghe: falegname, idraulico, fabbro, elettricista 1, , ,03 8,48 19 Carrozzeria, autofficina, elettrauto 1, , ,41 11,55 20 Attività industriali con capannoni di produzione 1, , ,92 7,53 21 Attività artigianali di produzione beni specifici 1, , ,09 8,91 22 Ristoranti, trattorie, osterie, pizzerie, pub 11, , ,63 78,97 23 Mense, birrerie, hamburgherie 9, , ,63 62,55 24 Bar, caffè, pasticceria 7, , ,97 48,97 25 Supermercato, pane e pasta, macelleria, salumi e formaggi, generi alimentari 3, , ,76 22,67 26 Plurilicenze alimentari e/o miste 3, , ,61 21,40 27 Ortofrutta, pescherie, fiori e piante, pizza al taglio 11, , ,23 75,66 28 Ipermercati di generi misti 3, , ,74 22,45 29 Banchi di mercato generi alimentari 12, , ,92 56,78 30 Discoteche, night club 2, , ,91 15,68

35 Le tariffe in modalità tributo A seguito della simulazione sono determinate le tariffe unitarie da applicarsi: QUOTA FISSA QUOTA VARIABILE UTENZE DOMESTICHE in base ai mq. dell Utenza commisurata al numero dei componenti il nucleo familiare UTENZE NON DMESTICHE in base ai mq. dell Utenza in base ai mq. dell Utenza

36 Per definire le tariffe in modalità corrispettivo si fa riferimento a quanto disposto dal D.P.R. N 158 DEL 27/04/1999 Regolamento recante norme per la elaborazione del metodo normalizzato per definire la tariffa del servizio di gestione del ciclo dei rifiuti urbani. Art. 5. Calcolo della tariffa per le utenze domestiche La parte variabile della tariffa è rapportata alla quantità di rifiuti indifferenziati e differenziati, specificata per kg, prodotta da ciascuna utenza. Art. 6. Calcolo della tariffa per le utenze non domestiche Per l'attribuzione della parte variabile della tariffa gli enti locali organizzano e strutturano sistemi di misurazione delle quantità di rifiuti effettivamente conferiti dalle singole utenze.

37 Sulla scorta della simulazione sono determinate le tariffe unitarie da applicarsi: UTENZE DOMESTICHE UTENZE NON DMESTICHE QUOTA FISSA in base ai mq. dell Utenza in base ai mq. dell Utenza QUOTA VARIABILE PARTE PARTE commisurata al numero dei componenti il nucleo commisurata alla quantità di rifiuti conferiti in base ai mq. dell Utenza commisurata alla quantità di rifiuti conferiti La parte della Tariffa variabile, commisurata alla quantità di rifiuti prodotti, sarà calcolata sulla base del numero dei conferimenti (sacchi, svuotamenti, conferimenti in piattaforma) e riportata in fattura, espressa in Kg. ragguagliati. Il costo unitario /Kg. è definito sulla base e a copertura dei costi del servizio di raccolta e di smaltimento e/o avvio al recupero delle tipologie di rifiuto sottoposte a quantificazione (prevalentemente indifferenziato)

38 DETTAGLIO PAGAMENTO Descrizione Quantità Prezzo Importo Utenza numero: 328 ubicazione: via Giulio Cesare, 38 Periodo occupazione dal 01/01/2014 al 31/07/2014 giorni 212 Tipo di utenza DOMESTICA 5 componenti A) Quota fissa B) Quota variabile Riduzione art. 27 regolamento su variabile TOTALE UTENZA 328 Utenza numero: 3219 ubicazione: via Giulio Cesare, 21 Periodo occupazione dal 01/01/2014 al 31/12/2014 giorni 365 Tipo di utenza NON DOMESTICA Categoria 18 A) Quota fissa B) Quota variabile Riduzione art. 29 regolamento su variabile TOTALE TIA UTENZA 3219 mq. 150,00 0, ,37 82, ,10 10% - 4,81 80,66 mq. 350,00 0, ,74 mq. 350,00 1, ,11 22% - 100,78 644,07 A TOTALE UTENZE B Spese di domiciliazione e riscossione 724,73 1,50 TOTALE IMPONIBILE 726,23 Addizionale Provinciale su A 5,0% 36,24 Addizionale Regionale contributo Legge 24/2013 su A TOTALE DOCUMENTO 1,5% 10,87 773,33

39 DETTAGLIO FATTURA Descrizione Quantità Prezzo Importo Utenza numero: 328 ubicazione: via Giulio Cesare, 38 Periodo occupazione dal 01/01/2013 al 31/07/2013 giorni 212 Tipo di utenza DOMESTICA 5 componenti A) Quota fissa mq. 150,00 0, ,97 10 B.1) Quota variabile su livelli di produzione collettivi 50, ,47 10 Riduzione tariffaria su B.1) 10% - 2,95 10 B.2) Quota variabile su conferimenti indifferenziati Kg. 98,00 0, ,37 10 TOTALE TIA UTENZA ,87 10 Utenza numero: 3219 ubicazione: via Giulio Cesare, 21 Periodo occupazione dal 01/01/2013 al 31/12/2013 giorni 365 Tipo di utenza NON DOMESTICA Categoria 18 A) Quota fissa mq. 350,00 0, ,68 10 B.1) Quota variabile su livelli di produzione collettivi mq. 350,00 0, ,37 10 Riduzione tariffaria su B.1) 22% - 33,08 10 B.2) Quota variabile su conferimenti indifferenziati Kg ,00 0, ,86 10 B.3) Quota variabile su conferimenti Rifiuti di legno e sughero Kg. 576,00 0, ,16 10 B.4) Quota variabile su conferimenti Rifiuti Vegetali Kg. 789,00 0, ,73 10 TOTALE TIA UTENZA ,70 10 A TOTALE UTENZE 654,57 10 B Spese di domiciliazione e riscossione 1,23 22 TOTALE IMPONIBILE 655,80 Addizionale Provinciale su A 5,0% 32,73 Addizionale Regionale contributo Legge 24/2013 su A Totale I.V.A. su A e B TOTALE DOCUMENTO 1,5% 8,76 65,73 763,01 Cod. I.V.A.

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41 Emissione Pagamenti Riscossione Controllo e chiusura contabile Verifiche e aggiornamenti per nuovo Piano Finanziario Predisposizione pagamenti, bollettini e note informative Stampa ed invio Rapporto con l utenza ufficio e sportelli Acquisizione dati da Istituti, Poste ed Enti Verifiche, solleciti e Recupero crediti Gestione e manutenzione banca dati Acquisizione dati di quantificazione Accertamento Importazione dati in Procedura Consuntivo e Rendicontazione Predisposizione Nuovo Piano Finanziario Simulazione e calcolo tariffe nuovo anno Approvazione Nuove Tariffe e Piano Finanziario Avvio delle attività del nuovo anno

42 Principali attività gestionali : Mantenere aggiornata la banca dati utenze e, in corrispettivo, l assegnazione alle utenze dei dati relativi alla produzione dei propri rifiuti, in tempo reale; Gestire il rapporto con l utenza mediante appositi sportelli; Gestire la bollettazione (fatturazione in caso di corrispettivo), la riscossione, la rendicontazione consuntiva e la definizione dei conguagli; Gestire mancati e ritardati pagamenti e l accertamento; Gestire la rendicontazione di addizionali; Elaborare il PEF, simulare e definire le tariffe annuali da proporre all Amministrazione;

43 Per la gestione è necessaria una organizzazione strutturata, così articolata: Back office: Gestione emissione pagamenti, riscossione e conguagli; Sistema di Gestione in sicurezza della Banca Dati; Sportelli all utenza e Front office. con: tradizionale gestione e conservazione dei documenti cartacei ; gestione elettronica delle diverse transazioni. Sportello Stampa del documento e firma Transazione informatica in tempo reale su Server

44 LE TARIFFE Calcolo tariffe annuali sulla base dei costi strutturati nel PEF e i dati relativi agli utenti e alle utenze; Raffronto per categoria, classe e singola utenza con anno precedente. LA GESTIONE DEI DOCUMENTI DI PAGAMENTO Di massa e per singola utenza o gruppi Sulla base delle specifiche da calcolo Pro die per situazione utenza Immediata e differita con documento unico, su richiesta, e comprensiva di tariffa, maggiorazioni e tributo provinciale; In caso di fattura per TaRES corrispettivo, gestione conferimenti.

45 LA GESTIONE DELLA RISCOSSIONE E DEI CREDITI Riscossione con acquisizione da: Poste bollettini postali F 24 Domiciliazione bancaria RID bancari e RID postali MAV CNC 290 Altri Controllo crediti e gestione del non riscosso Aging (verifica rispetto scadenze) Gestione Solleciti con riemissione bollettini Gestione recupero crediti con interessi moratori e sanzioni Gestione del Contenzioso Rateizzazioni Rimborsi Rendicontazioni addizionali e contributo provinciale

46 LA GESTIONE DEL RAPPORTO CON L UTENZA Lo sportello informatizzato gestisce: il rapporto con le utenze (emissione immediata contratto, eventuale assegnazione badge, fornire informazioni e verifica situazione) l aggiornamento in tempo reale della banca dati da informazioni da utenze (variazioni nuove utenze chiusure ecc.) e acquisizione dati terzi. Fornitura e registrazione materiale per il porta a porta ai fini anche della quantificazione Sportello rapporto con l utenza Transazione informatica ed interrogazione in tempo reale su Server

47 La tariffa corrispettiva è applicata e riscossa dal soggetto affidatario del servizio di gestione dei rifiuti urbani, in caso di tariffa tributo possono essere affidate al soggetto attuatore del Servizio di igiene urbana le attività operative inerenti: la gestione degli sportelli, la riscossione, la gestione centralizzata in sicurezza delle banche dati utenze e tutte le relative attività di supporto (stampa centralizzata cartelle e bollettini, allineamento incassi, gestione solleciti, supporto alla riscossione coattiva ed eventuale accertamento), mantenendo per ogni Comune la titolarità, la verifica ed il controllo anche on line.

48 L assegnazione delle attività di gestione, operative in regime tributo ferma restando la titolarità in capo al Comune, al soggetto affidatario del Servizio, nell ambito dell affidamento del servizio stesso permettono alle amministrazioni comunali di: Evitare anticipazioni per investimenti; Evitare nuovi costi di personale e mantenere l attuale organizzazione degli uffici; Contenere i costi che insistono sull utenza tramite la realizzazione di economie di scala; Usufruire di tecnologie avanzate nella gestione del rapporto con l utenza e delle banche dati in sicurezza. Mettere a disposizione dei cittadini, oltre all ufficio del proprio comune, una rete di sportelli territoriali per l accesso al servizio;

49 Ufficio tributi front office back office sistema informativo centralizzato Ufficio tributi front office Ufficio tributi front office

50 LA GESTIONE INFORMATIZZATA AZIENDALE Il Database è inserito nel gestionale relazionale aziendale. la gestione delle informazioni è centralizzata con unicità dei dati comuni alle attività (anagrafico, stradario, oggetti e soggetti ecc.) e sincronizzata ALLE informazioni generate dalla gestione DEI servizi E DELLE PIATTAFORME. Ad ogni utente/utenza sono assegnati codice trasponder e badge con corrispondenza univoca con i dati di produzione quantificati da conferimenti e/o da SEA. Acquisizione intelligente (filtri gestiti da front office) dei dati d aggiornamento da banche dati terze.

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52 RICORDIAMO CHE: «I comuni che hanno realizzato sistemi di misurazione puntuale della quantità di rifiuti conferiti al servizio pubblico possono, con regolamento di cui all' articolo 52 del decreto legislativo n. 446 del 1997, prevedere l'applicazione di una tariffa avente natura corrispettiva, in luogo della TARI. Il comune nella commisurazione della tariffa può tenere conto dei criteri determinati con il regolamento di cui al decreto del Presidente della Repubblica 27 aprile 1999, n La tariffa corrispettiva è applicata e riscossa dal soggetto affidatario del servizio di gestione dei rifiuti urbani.»

53 Di cosa parliamo? Dei rifiuti solidi urbani (RSU) e della possibilità di misurare il loro conferimento da parte degli utenti. Nello specifico: I rifiuti indifferenziati I conferimenti di quantitativi eccezionali 12/03/2014

54 SISTEMI DI RILEVAZIONE: Sacchi consegnati con registrazione all utente o Sacchi prepagati Sacchi con etichetta Sacchi con trasponder Bidoni con trasponder Cassonetti a conferimento Controllato Scarrabili con pesatura Conferimento in piattaforma con pesatura ED ALTRO

55 Metodi volumetrici Metodi a peso

56 LA QUANTIFICAZIONE DELLA PRODUZIONE DEI RIFIUTI La quantificazione dei rifiuti conferiti dai singoli utenti deve essere realizzata con sistemi di quantificazioni efficaci affinché sia imputato l importo tariffario corrispondente al conferito, pertanto necessità di una organizzazione gestionale finalizzata e sistemi di gestione delle banche dati evoluti con una corrispondenza univoca tra conferito, contenitore, utenza ed utente. La gestione informatizzata deve essere in grado di gestire le informazioni e i dati in presenza di modalità diverse di quantificazione diverse all interno dello stesso bacino di gestione; Il front office con l utenza deve essere in grado di gestire la movimentazione delle utenze, l aggiornamento delle dotazioni garantendone il controllo del corretto utilizzo

57 Raccolta con fornitura preventiva di sacchi all utente Questa modalità può prevedere una consegna iniziale e ulteriori forniture su richiesta nel corso dell anno con quantificazione del dovuto in fattura a consuntivo. La consegna dei sacchi deve essere controllata con una gestione che permetta l esatta assegnazione della quantità ritirata dall utente per singola utenza.

58 Raccolta con fornitura di contenitori all utenza La distribuzione deve prevedere per ogni utenza un contratto di comodato d uso gratuito ed un etichettatura del contenitore che abbina il codice del contenitore all utenza; (ogni contenitore è individuato con codice RFID ed un etichetta con codice a barre che contiene informazioni sull utenza e sul contenitore) Tale modalità permette di gestire il parco contenitori, le associazioni all utenza e agli utenti garantendo l allineamento con le codifiche elettroniche per l identificazione, evitando lo scambio dei contenitori.

59 Abbinamento dell utente al suo contenitore in modo univoco (distribuzione sacchi, etichette, chiavi elettroniche, ecc.); Informare e comunicare le modalità organizzative agli utenti; Formare gli operatori alla raccolta sull importanza del loro lavoro; Attivare controlli e verifiche sulle anomalie. 12/03/2014

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