Modena 7 Giugno Interventi in azienda e controllo delle patologie enteriche. Alessandro Zocca
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1 Modena 7 Giugno 2011 Interventi in azienda e controllo delle patologie enteriche Alessandro Zocca
2 Box parto Importante è l ambiente in cui nasce il vitello: il box parto deve essere il più possibile pulito (se non lavato ad ogni evento!!) la lettiera con cui viene a contatto al momento della nascita deve essere pulita.
3 Box parto
4 meglio prevenire che curare il colostro è la migliore medicina per la prevenzione delle malattie madre sana, o colostro di altri soggetti sani. in freezer il vitello viene allontanato al momento della nascita dalla madre e la somministrazione del colostro viene effettuata al momento della mungitura (mattino e sera). Spesso accade che detto colostro venga assunto dal vitello oltre le 12 ore dalla nascita
5 Colostro e Latte come fonte di infezione Il 35% delle bovine con forma clinica Il 10% delle bovine con forma subclinica Eliminano Map con colostro e latte In caso di prelievi non igienici il colostro ed il latte possono essere contaminati da feci (84% degli animali infetti hanno Map nel latte) Arrigoni,, 2004
6 Il neonato viene trasferito nella vitellaia che può essere in box singoli (gabbie a terra o rialzate, box singoli bungalov) ) o multipli Dal punto di vista igienico sanitario è preferibile il box singolo per almeno alcune settimane.
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10 il posizionamento delle gabbie è importante, soprattutto per quelle sopraelevate, rispetto alle correnti d aria: d l ideale l sarebbe una tettoia chiusa dal lato delle correnti maggiori e aperta sui lati est e sud o orientabile in base alla stagione
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14 Aspetto molto importante per la prevenzione delle infezioni intestinali è la pulizia dei contenitori (secchi, allattatrici.) e dei poppatoi (tettarelle in gomma).
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17 Lettiera Il materiale che costituisce la lettiera spesso è la paglia (in qualche caso la segatura) qualora non venga rinnovata quotidianamente deve essere sempre aggiunta tutti i giorni affinché il vitello non venga mai a contatto diretto con le proprie feci o, nel caso di box multipli, con quelle di altri,
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20 abbeveratoi La pulizia degli abbeveratoi può essere condizionata dalla posizione degli stessi. Controllo quotidiano Eventualità di congelamento nei mesi invernali
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28 Disordini alimentari latte materno a basse temperature eccessi di quantità latte non idoneo Parassitosi
29 Operatore aziendale: riconoscimento cambiamenti e interventi di adattamento Ispezione almeno due volte al giorno
30 Negli allevamenti di grandi dimensioni il turnover degli operatori può rendere problematico il controllo delle malattie enteriche
31 Ricorso al laboratorio per la conferma di un sospetto diagnostico
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33 Attenzione nell immissione di animali dall esterno
34 ESPERIENZA DI CAMPO allevamento A capi n. 690 di cui 300 vacche Frisona in lattazione 390 vacche in asciutta e rimonta Superficie aziendale ha 190,foraggio e cereali per l alimentazione l del bestiame presente. stabulazione libera con cuccette, corsie di transito pulite con ruspette, vasche di raccolta dei liquami, sala parto con box multipli (la lettiera viene rinnovata e non eliminata all uscita del capo dopo il parto), abbeveratoi a livello con vasca in tutti i box. Il vitello alla nascita, entro alcune ore viene messo in gabbie per circa 30 giorni poi in box multipli, il colostro somministrato è quello materno, esiste in azienda una piccola banca del colostro. Il liquame, conservato nelle vasche di raccolta, viene sparso sui i terreni coltivati a foraggiere con una rotazione di circa 10 mesi sullo stesso appezzamento. zamento. Il proprietario di questo allevamento, accortosi di sporadici casi c di diarrea e attribuendoli prima a cause alimentari, successivamente mi affidò questa consulenza. intervento: : prelievo delle feci e del sangue (test immunodiffusione prima ed Elisa in seguito) su tutti i capi oltre 24 mesi di vita, presenza di MAP sul 4% degli animali. Dopo 4 anni di prelievi di feci e sangue (tecnica di immunodiffusione) e senza importanti piani di risanamento interni, è stata introdotto il test Elisa sul sangue, e la percentuale di positività è balzata al 15%. Nell arco dei 10 anni, l allevatore l decise che la soluzione più indicata alle proprie possibilità (economiche ed organizzative) era di fare degli screening sierologici ed eliminare i positivi in tempi più o meno brevi, ma la soluzione non si è mostrata efficace visto che la sintomatologia clinica compare in circa il 10% degli i animali nell arco dell anno.
35 allevamento A intervento: prelievo delle feci e del sangue (test immunodiffusione prima ed e Elisa in seguito) su tutti i capi oltre 24 mesi di vita, presenza di MAP sul 4% degli animali. Dopo 4 anni di prelievi di feci e sangue (tecnica di immunodiffusione) e senza importanti piani di risanamento interni, i, è stata introdotto il test Elisa sul sangue, e la percentuale di positività è balzata al 15%. Nell arco dei 10 anni, l allevatore l decise che la soluzione più indicata alle proprie possibilità (economiche ed organizzative) era di fare degli screening sierologici ed eliminare i positivi in tempi t più o meno brevi, ma la soluzione non si è mostrata efficace visto che la sintomatologia clinica compare in circa il 10% degli animali ali nell arco dell anno.
36 Allevamento B capi n vacche di razza Frisona in lattazione 260 vacche in asciutta e rimonta, ingrasso L allevamento non dispone di azienda agricola in proprietà su cui utilizzare il letame e i reflui stallini. La stabulazione è libera con cuccetta, corsie di transito pulite con ruspette confluenti in vasche di raccolta dei reflui. La sala parto è composta di box multipli su lettiera sempre rinnovata e pulita, gli abbeveratoi sono a vasca con galleggiante mantenuti giornalmente puliti. Alla nascita il vitello viene tolto dalla madre e messo in box singoli s (gabbie) per circa gg, poi spostato in box multipli su lettiera permanente di paglia sempre pulita. Nell anno 2002 dimostrata presenza di MAP su un caso clinico, nel altro caso clinico con dimostrata MAP, nel 2009 prelievo sangue su 167 capi (test Elisa): un solo caso di positività (capo eliminato). In questo allevamento, dal punto di vista ambientale, strutturale e e di controllo gestionale, si è fatto molto e i risultati sono positivi.
37 Allevamento C capi n. 60 razza limousine linea vacca-vitello Inverno in stabulazione libera su lettiera permanente e paddock esterno in cemento, in estate al pascolo su una superficie di ha. 350, abbeverata in laghetti artificiali. All interno i box degli adulti e dei vitelli sono su lettiera, le vasche di abbeverata sono a galleggiante protette da una palla (l acqua non si sporca di feci), il box parto è su lettiera sempre pulita che non viene sostituita tra il parto di una bovina e quello successivo; il colostro è esclusivamente materno. Questi animali sono stati introdotti in allevamento nel 2004, provenendo dall esperienza di una mandria infetta da MAP (completa sostituzione), furono testati sierologicamente risultando tutti negativi, nell anno 2006 ad un successivo test furono confermati tutti negativi. Nel 2011, 5 casi di positività,, capi che verranno isolati e seguiti clinicamente.
38 Azioni da intraprendere Profilassi diretta: Veterinari preparati e motivati Controlli sierologici Riduzione rischi di nuove infezioni Rischio pascoli Rischio deiezioni Rischio seme tori infetti Rischio trasporto animali Rischio mostre bestiame Rischio trasmissione infezione al vitello
39 Profilassi indiretta vaccinazione vitelli
40 Danni economici Diretti: : dimagrimento mancata produzione costi controllo malattia Indiretti: test di controllo Costi inapparenti
41 Conclusioni Concentrarsi sugli allevamenti da latte Intervenire nella costruzione/ ristrutturazione delle stalle Sensibilizzare gli allevatori Valorizzare gli allevamenti che tengono sotto controllo con periodici test di laboratorio ( allevamento( sano )
42 Grazie per l attenzione a_zocca@libero.it
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