COMUNE DI CAPRINO VERONESE

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2 AUTORITA' DI BACINO NAZIONALE DEL FIUME ADIGE PIANO STRALCIO PER LA TUTELA DAL RISCHIO IDROGEOLOGICO - BACINO DELL' ADIGE- REGIONE DEL VENETO AREE IN DISSESTO DA VERSANTE -VARIANTE- COMUNE DI CAPRINO VERONESE Ë B A LEGENDA PERICOLOSITA P1 -Pericolosità Moderata P2 -Pericolosità Media P3 -Pericolosità Elevata Meters P4 -Pericolosità Molto Elevata Limiti Provinciali Limite Sottobacino Adige-Chiampo

3 Nome Cod. IFFI ex Cod. PAI Pericolosità Frana in più comuni Caprino Veronese VERONA Chiesetta di Braga P2 Rubiana di Sopra P2 Coliel A Nuova P2 Coliel B Nuova P3 Braga Val di Giare Nuova P3 Bergola Nuova P3 Fintanorbole Nuova P2 Omaner Nuova P3 Vilmezzano Nuova P4 Autorità di bacino nazionale del Fiume Adige -Aree in dissesto da versante- VARIANTE

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5 GENERALITA' Regione o Provincia Autonoma Provincia Comune Località Caprino Veronese Chiesetta di Braga COD.: Scheda informativa per gli interventi connessi ai movimenti franosi (ex. Comma 2 art.1 decreto legge 180/98 e legge di conversione 3 agosto 1998 n.267 Misure urgenti per la prevenzione del rischio idrogeologico ) -Descrizione sintetica del problema con cenni sulla situazione idrologica, idraulica, geologica e morfologica e, ove disponibile, analisi storica: -Grado di conoscenza del fenomeno VENETO VERONA Esistenza di studi precedenti quali relazioni, pubblicazioni, indagini Analisi storica della situazione Monitoraggio in corso Presenza progetto di massima Presenza progetto esecutivo -Finanziamento richiesto Tempi previsti per l inizio dell intervento inizio lavori entro una anno inizio lavori entro sei mesi Inizio lavori immediato -Compatibilità con regimi vincolistici esistenti Descrizione: Esistenza vincoli urbanistici Cartografia di riferimento Tipo di carta Tavoletta o Sezione IGM Carta Tecnica Regionale Altro(indicare) Scala 1:2000 Denominazione Superficie totale interessata dal fenomeno: mq 1243 INTERVENTI Descrizione sintetica dell'intervento Manutenzione degli interventi realizzati

6 PERICOLOSITA' Per ognuno dei fattori indicati sulla sinistra segnare la classe più appropriata Stato di attività Segni di attivazione o riattivazione imminente Volume mobilizzabile ATTIVA continua, stagionale ATTIVA sospesa, ricorrente COD.: QUIESCIENTE Freschi e numerosi Presenti Assenti > mq compreso tra e mq < mq Tipologia principale di frana. Nel caso di frane miste o complesse, indicare quella che controlla la velocità presunta del movimento (velocità prresunta) Crollo, colata rapida di detrito o fango, aree con crolli diffusi (da molto rapido ad estremamente rapido) Scorrimento rotazionale o traslativo, aree con franosità diffusa (da rapido a lento) Colamenti, deformazioni gravitative profonde (da lento ad estremamente lento) Intensità presunta del fenomeno rispetto alle conseguenze Lieve 10% del valore economico di una singola abitazione (es. disgaggio blocchi instabili) Media Intervento tecnico supportabile per un gruppo ristretto di abitazioni o piccole lottizzazioni ( es. realizzazione di styrutture paramassi; drenaggio di zone instabili di piccole dimensioni) Elevata Intervento tecnico specifico altamente qualificato, interessante un'area geografica estesa rispetto all'estensione degli elementi a rischio (es. stabilizzazione di uno scivolamento di terreno di grandi dimensioni; consolidamento di una parete rocciosa) Molto elevata Non è possibile alcun intervento tecnico ad un costo accettabile per la collettività (es. scivolamento o crollo catastrofico) Note: Fenomeno di crollo causato dalle scadenti caratterisctiche geomeccaniche dell' ammasso roccioso a tergo della chiesetta di Braga. La chiesa poggia su un accumulo di frana a grossi massi con stabilità degli stessi precaria. Causa di innesco del fenomeno: precipitazione scosse sismiche erosione al piede condizioni fisiche del materiale condizioni strutturali del materiale attività antropiche (scavi, vibrazioni indotte, variazioni di livello invasi artificiali,. Altro

7 VULNERABILITA' ED ESPOSIZIONE COD.: Per ognuno degli elementi a rischio presenti nell'area interessata indicare il danno atteso per il verificarsi del fenomeno franoso. ESPOSIZIONE VULNERABILITA' (danno atteso) (elementi a rischio) Danno lieve Danno medio Danno grave Presenza di un centro abitato ISTAT Presenza insediamenti produttivi Presenza di industrie a rischio Presenza di lifelines (oleodotti, elettrodotti, Linee di comunicazioni principali (autostrade, strade statali di grande comunicazione, linee ferroviarie principali) Linee di comunicazioni secondarie (strade provinciali, strade comunali, altre ferrovie) Presenza di beni culturali Per quanto riguarda le persone coinvolte indicare il numero per ciascuna delle caselle sottoindicate. Numero di persone potenzialmente coinvolte. Soggette a rischio diretto Soggette a rischio indiretto Soggette a rischio di perdita di abitazione Descrizione sintetica del danno atteso che chiarisca le scelte effettuate nella tabella precedente I danni attesi riguardano la stabilità della chiesa dato che le fondamenta poggiano su un grosso accumulo di frana a grossi massi con stabilità precaria. I muri di sostegno, le reti paramassi e le chiodature recentemente realizzati dovrebbero aver stabilizzato il fenomeno

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9 GENERALITA' Regione o Provincia Autonoma Provincia Comune Località Caprino Veronese Rubiana di Sopra COD.: Scheda informativa per gli interventi connessi ai movimenti franosi (ex. Comma 2 art.1 decreto legge 180/98 e legge di conversione 3 agosto 1998 n.267 Misure urgenti per la prevenzione del rischio idrogeologico ) -Descrizione sintetica del problema con cenni sulla situazione idrologica, idraulica, geologica e morfologica e, ove disponibile, analisi storica: -Grado di conoscenza del fenomeno VENETO VERONA Esistenza di studi precedenti quali relazioni, pubblicazioni, indagini Analisi storica della situazione Monitoraggio in corso Presenza progetto di massima Presenza progetto esecutivo -Finanziamento richiesto Tempi previsti per l inizio dell intervento inizio lavori entro una anno inizio lavori entro sei mesi Inizio lavori immediato -Compatibilità con regimi vincolistici esistenti Descrizione: Esistenza vincoli urbanistici Cartografia di riferimento Tipo di carta Tavoletta o Sezione IGM Carta Tecnica Regionale Altro(indicare) Scala 1:2000 Denominazione Superficie totale interessata dal fenomeno: mq 3051 INTERVENTI Descrizione sintetica dell'intervento Monitoraggio e verifica dell' efficacia delle opere esistenti

10 PERICOLOSITA' Per ognuno dei fattori indicati sulla sinistra segnare la classe più appropriata Stato di attività Segni di attivazione o riattivazione imminente Volume mobilizzabile ATTIVA continua, stagionale ATTIVA sospesa, ricorrente COD.: QUIESCIENTE Freschi e numerosi Presenti Assenti > mq compreso tra e mq < mq Tipologia principale di frana. Nel caso di frane miste o complesse, indicare quella che controlla la velocità presunta del movimento (velocità prresunta) Crollo, colata rapida di detrito o fango, aree con crolli diffusi (da molto rapido ad estremamente rapido) Scorrimento rotazionale o traslativo, aree con franosità diffusa (da rapido a lento) Colamenti, deformazioni gravitative profonde (da lento ad estremamente lento) Intensità presunta del fenomeno rispetto alle conseguenze Lieve 10% del valore economico di una singola abitazione (es. disgaggio blocchi instabili) Media Intervento tecnico supportabile per un gruppo ristretto di abitazioni o piccole lottizzazioni ( es. realizzazione di styrutture paramassi; drenaggio di zone instabili di piccole dimensioni) Elevata Intervento tecnico specifico altamente qualificato, interessante un'area geografica estesa rispetto all'estensione degli elementi a rischio (es. stabilizzazione di uno scivolamento di terreno di grandi dimensioni; consolidamento di una parete rocciosa) Molto elevata Non è possibile alcun intervento tecnico ad un costo accettabile per la collettività (es. scivolamento o crollo catastrofico) Note: Si tratta di uno scorrimento rotazionale che ha coinvolto materiali di copertura dei sottostanti calcari e vulcaniti terziarie. Causa di innesco del fenomeno: precipitazione scosse sismiche erosione al piede condizioni fisiche del materiale condizioni strutturali del materiale attività antropiche (scavi, vibrazioni indotte, variazioni di livello invasi artificiali,. Altro

11 VULNERABILITA' ED ESPOSIZIONE COD.: Per ognuno degli elementi a rischio presenti nell'area interessata indicare il danno atteso per il verificarsi del fenomeno franoso. ESPOSIZIONE VULNERABILITA' (danno atteso) (elementi a rischio) Danno lieve Danno medio Danno grave Presenza di un centro abitato ISTAT Presenza insediamenti produttivi Presenza di industrie a rischio Presenza di lifelines (oleodotti, elettrodotti, Linee di comunicazioni principali (autostrade, strade statali di grande comunicazione, linee ferroviarie principali) Linee di comunicazioni secondarie (strade provinciali, strade comunali, altre ferrovie) Presenza di beni culturali Per quanto riguarda le persone coinvolte indicare il numero per ciascuna delle caselle sottoindicate. Numero di persone potenzialmente coinvolte. Soggette a rischio diretto Soggette a rischio indiretto Soggette a rischio di perdita di abitazione Descrizione sintetica del danno atteso che chiarisca le scelte effettuate nella tabella precedente Il danno atteso riguarda alcune abitazioni e la sottostante viabilità

12 Ë AUTORITA' DI BACINO NAZIONALE DEL FIUME ADIGE PIANO STRALCIO PER LA TUTELA DAL RISCHIO IDROGEOLOGICO - BACINO DELL' ADIGE- REGIONE DEL VENETO AREE IN DISSESTO DA VERSANTE -VARIANTE-Vers. Marzo 2015 SOTTOBACINO: ADIGE - CHIAMPO COD.: B COD.: A Scala: 1:3.000 LEGENDA PERICOLOSITA P1 -Pericolosità Moderata P2 -Pericolosità Media P3 -Pericolosità Elevata P4 -Pericolosità Molto Elevata Limiti Provinciali Limite Sottobacino Adige-Chiampo Limiti Comunali

13 Piano stralcio per la tutela dal rischio idrogeologico - Variante per le aree in dissesto da versante - Vers. Marzo 2015 Scheda informativa per gli interventi connessi ai movimenti franosi (ex. Comma 2 art.1 decreto legge 180/98 e legge di conversione 3 agosto 1998 n.267 Misure urgenti per la prevenzione del rischio idrogeologico ) GENERALITA' Regione o Provincia Autonoma Provincia Comune Località Caprino Veronese Coliel -Descrizione sintetica del problema con cenni sulla situazione idrologica, idraulica, geologica e morfologica e, ove disponibile, analisi storica: -Grado di conoscenza del fenomeno COD.: A B VENETO VERONA Esistenza di studi precedenti quali relazioni, pubblicazioni, indagini Analisi storica della situazione Monitoraggio in corso Presenza progetto di massima Presenza progetto esecutivo -Finanziamento richiesto Tempi previsti per l inizio dell intervento inizio lavori entro una anno inizio lavori entro sei mesi Inizio lavori immediato -Compatibilità con regimi vincolistici esistenti Descrizione: Esistenza vincoli urbanistici Cartografia di riferimento Tipo di carta Tavoletta o Sezione IGM Carta Tecnica Regionale Altro(indicare) Scala 1:3000 Denominazione Superficie totale interessata dal fenomeno: mq INTERVENTI Descrizione sintetica dell'intervento Manutenzione delle opere di mitigazione presenti.

14 COD.: A B PERICOLOSITA' Per ognuno dei fattori indicati sulla sinistra segnare la classe più appropriata Stato di attività Segni di attivazione o riattivazione imminente Volume mobilizzabile ATTIVA continua, stagionale ATTIVA sospesa, ricorrente QUIESCIENTE Freschi e numerosi Presenti Assenti > mq compreso tra e mq < mq Tipologia principale di frana. Nel caso di frane miste o complesse, indicare quella che controlla la velocità presunta del movimento (velocità prresunta) Crollo, colata rapida di detrito o fango, aree con crolli diffusi (da molto rapido ad estremamente rapido) Scorrimento rotazionale o traslativo, aree con franosità diffusa (da rapido a lento) Colamenti, deformazioni gravitative profonde (da lento ad estremamente lento) Intensità presunta del fenomeno rispetto alle conseguenze Lieve 10% del valore economico di una singola abitazione (es. disgaggio blocchi instabili) Media Intervento tecnico supportabile per un gruppo ristretto di abitazioni o piccole lottizzazioni ( es. realizzazione di styrutture paramassi; drenaggio di zone instabili di piccole dimensioni) Elevata Intervento tecnico specifico altamente qualificato, interessante un'area geografica estesa rispetto all'estensione degli elementi a rischio (es. stabilizzazione di uno scivolamento di terreno di grandi dimensioni; consolidamento di una parete rocciosa) Molto elevata Non è possibile alcun intervento tecnico ad un costo accettabile per la collettività (es. scivolamento o crollo catastrofico) Note: Scivolamento di un versante a matrice limosa che ha tolto il piede al versante attiguo con granulometria più grossolana facendolo scorrere fino alla strada per Coliel. Causa di innesco del fenomeno: precipitazione scosse sismiche erosione al piede condizioni fisiche del materiale condizioni strutturali del materiale attività antropiche (scavi, vibrazioni indotte, variazioni di livello invasi artificiali,. Altro

15 COD.: A B VULNERABILITA' ED ESPOSIZIONE Per ognuno degli elementi a rischio presenti nell'area interessata indicare il danno atteso per il verificarsi del fenomeno franoso. ESPOSIZIONE VULNERABILITA' (danno atteso) (elementi a rischio) Danno lieve Danno medio Danno grave Presenza di un centro abitato ISTAT Presenza insediamenti produttivi Presenza di industrie a rischio Presenza di lifelines (oleodotti, elettrodotti, Linee di comunicazioni principali (autostrade, strade statali di grande comunicazione, linee ferroviarie principali) Linee di comunicazioni secondarie (strade provinciali, strade comunali, altre ferrovie) Presenza di beni culturali Per quanto riguarda le persone coinvolte indicare il numero per ciascuna delle caselle sottoindicate. Numero di persone potenzialmente coinvolte. Soggette a rischio diretto Soggette a rischio indiretto Soggette a rischio di perdita di abitazione Descrizione sintetica del danno atteso che chiarisca le scelte effettuate nella tabella precedente La colata potrebbe coinvolgere un tratto di strada comunale che porta a Coliel

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17 GENERALITA' Regione o Provincia Autonoma Provincia Comune Località Caprino Veronese Braga Val di Giare COD.: Scheda informativa per gli interventi connessi ai movimenti franosi (ex. Comma 2 art.1 decreto legge 180/98 e legge di conversione 3 agosto 1998 n.267 Misure urgenti per la prevenzione del rischio idrogeologico ) -Descrizione sintetica del problema con cenni sulla situazione idrologica, idraulica, geologica e morfologica e, ove disponibile, analisi storica: -Grado di conoscenza del fenomeno VENETO VERONA Esistenza di studi precedenti quali relazioni, pubblicazioni, indagini Analisi storica della situazione Monitoraggio in corso Presenza progetto di massima Presenza progetto esecutivo -Finanziamento richiesto Tempi previsti per l inizio dell intervento inizio lavori entro una anno inizio lavori entro sei mesi Inizio lavori immediato -Compatibilità con regimi vincolistici esistenti Descrizione: Esistenza vincoli urbanistici Cartografia di riferimento Tipo di carta Tavoletta o Sezione IGM Carta Tecnica Regionale Altro(indicare) Scala 1:3000 Denominazione Superficie totale interessata dal fenomeno: mq 4995 INTERVENTI Descrizione sintetica dell'intervento Drenaggio delle acque superficiali e consolidamento del versante con opere di stabilizzazione superficiale

18 PERICOLOSITA' Per ognuno dei fattori indicati sulla sinistra segnare la classe più appropriata Stato di attività Segni di attivazione o riattivazione imminente Volume mobilizzabile ATTIVA continua, stagionale ATTIVA sospesa, ricorrente COD.: QUIESCIENTE Freschi e numerosi Presenti Assenti > mq compreso tra e mq < mq Tipologia principale di frana. Nel caso di frane miste o complesse, indicare quella che controlla la velocità presunta del movimento (velocità prresunta) Crollo, colata rapida di detrito o fango, aree con crolli diffusi (da molto rapido ad estremamente rapido) Scorrimento rotazionale o traslativo, aree con franosità diffusa (da rapido a lento) Colamenti, deformazioni gravitative profonde (da lento ad estremamente lento) Intensità presunta del fenomeno rispetto alle conseguenze Lieve 10% del valore economico di una singola abitazione (es. disgaggio blocchi instabili) Media Intervento tecnico supportabile per un gruppo ristretto di abitazioni o piccole lottizzazioni ( es. realizzazione di styrutture paramassi; drenaggio di zone instabili di piccole dimensioni) Elevata Intervento tecnico specifico altamente qualificato, interessante un'area geografica estesa rispetto all'estensione degli elementi a rischio (es. stabilizzazione di uno scivolamento di terreno di grandi dimensioni; consolidamento di una parete rocciosa) Molto elevata Non è possibile alcun intervento tecnico ad un costo accettabile per la collettività (es. scivolamento o crollo catastrofico) Note: Scivolamento rotazionale causato da un cattivo drenaggio delle acque superficiali e dal scarso rivestimento vegetativo del versante. Causa di innesco del fenomeno: precipitazione scosse sismiche erosione al piede condizioni fisiche del materiale condizioni strutturali del materiale attività antropiche (scavi, vibrazioni indotte, variazioni di livello invasi artificiali,. Altro

19 VULNERABILITA' ED ESPOSIZIONE COD.: Per ognuno degli elementi a rischio presenti nell'area interessata indicare il danno atteso per il verificarsi del fenomeno franoso. ESPOSIZIONE VULNERABILITA' (danno atteso) (elementi a rischio) Danno lieve Danno medio Danno grave Presenza di un centro abitato ISTAT Presenza insediamenti produttivi Presenza di industrie a rischio Presenza di lifelines (oleodotti, elettrodotti, Linee di comunicazioni principali (autostrade, strade statali di grande comunicazione, linee ferroviarie principali) Linee di comunicazioni secondarie (strade provinciali, strade comunali, altre ferrovie) Presenza di beni culturali Per quanto riguarda le persone coinvolte indicare il numero per ciascuna delle caselle sottoindicate. Numero di persone potenzialmente coinvolte. Soggette a rischio diretto Soggette a rischio indiretto Soggette a rischio di perdita di abitazione Descrizione sintetica del danno atteso che chiarisca le scelte effettuate nella tabella precedente Possibile inagibilità di una strada secondaria

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21 GENERALITA' Regione o Provincia Autonoma Provincia Comune Località Caprino Veronese Bergola COD.: Scheda informativa per gli interventi connessi ai movimenti franosi (ex. Comma 2 art.1 decreto legge 180/98 e legge di conversione 3 agosto 1998 n.267 Misure urgenti per la prevenzione del rischio idrogeologico ) -Descrizione sintetica del problema con cenni sulla situazione idrologica, idraulica, geologica e morfologica e, ove disponibile, analisi storica: -Grado di conoscenza del fenomeno VENETO VERONA Esistenza di studi precedenti quali relazioni, pubblicazioni, indagini Analisi storica della situazione Monitoraggio in corso Presenza progetto di massima Presenza progetto esecutivo -Finanziamento richiesto Tempi previsti per l inizio dell intervento inizio lavori entro una anno inizio lavori entro sei mesi Inizio lavori immediato -Compatibilità con regimi vincolistici esistenti Descrizione: Esistenza vincoli urbanistici Cartografia di riferimento Tipo di carta Tavoletta o Sezione IGM Carta Tecnica Regionale Altro(indicare) Scala 1:3000 Denominazione Superficie totale interessata dal fenomeno: mq 8213 INTERVENTI Descrizione sintetica dell'intervento Monitoraggio del fenomeno

22 PERICOLOSITA' Per ognuno dei fattori indicati sulla sinistra segnare la classe più appropriata Stato di attività Segni di attivazione o riattivazione imminente Volume mobilizzabile ATTIVA continua, stagionale ATTIVA sospesa, ricorrente COD.: QUIESCIENTE Freschi e numerosi Presenti Assenti > mq compreso tra e mq < mq Tipologia principale di frana. Nel caso di frane miste o complesse, indicare quella che controlla la velocità presunta del movimento (velocità prresunta) Crollo, colata rapida di detrito o fango, aree con crolli diffusi (da molto rapido ad estremamente rapido) Scorrimento rotazionale o traslativo, aree con franosità diffusa (da rapido a lento) Colamenti, deformazioni gravitative profonde (da lento ad estremamente lento) Intensità presunta del fenomeno rispetto alle conseguenze Lieve 10% del valore economico di una singola abitazione (es. disgaggio blocchi instabili) Media Intervento tecnico supportabile per un gruppo ristretto di abitazioni o piccole lottizzazioni ( es. realizzazione di styrutture paramassi; drenaggio di zone instabili di piccole dimensioni) Elevata Intervento tecnico specifico altamente qualificato, interessante un'area geografica estesa rispetto all'estensione degli elementi a rischio (es. stabilizzazione di uno scivolamento di terreno di grandi dimensioni; consolidamento di una parete rocciosa) Molto elevata Non è possibile alcun intervento tecnico ad un costo accettabile per la collettività (es. scivolamento o crollo catastrofico) Note: Scivolamento rotazionale innescatosi su materiale eluviale-colluviale. Precipitazioni abbondanti possono riattivare il fenomeno franoso. Lungo il versane sono presenti dei gradini morfologici indizio della possibile ripresa del fenomeno. Causa di innesco del fenomeno: precipitazione scosse sismiche erosione al piede condizioni fisiche del materiale condizioni strutturali del materiale attività antropiche (scavi, vibrazioni indotte, variazioni di livello invasi artificiali,. Altro

23 VULNERABILITA' ED ESPOSIZIONE COD.: Per ognuno degli elementi a rischio presenti nell'area interessata indicare il danno atteso per il verificarsi del fenomeno franoso. ESPOSIZIONE VULNERABILITA' (danno atteso) (elementi a rischio) Danno lieve Danno medio Danno grave Presenza di un centro abitato ISTAT Presenza insediamenti produttivi Presenza di industrie a rischio Presenza di lifelines (oleodotti, elettrodotti, Linee di comunicazioni principali (autostrade, strade statali di grande comunicazione, linee ferroviarie principali) Linee di comunicazioni secondarie (strade provinciali, strade comunali, altre ferrovie) Presenza di beni culturali Per quanto riguarda le persone coinvolte indicare il numero per ciascuna delle caselle sottoindicate. Numero di persone potenzialmente coinvolte. Soggette a rischio diretto Soggette a rischio indiretto Soggette a rischio di perdita di abitazione Descrizione sintetica del danno atteso che chiarisca le scelte effettuate nella tabella precedente All'interno dell'area perimetrata non sono state evidenziate situazioni a rischio

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25 GENERALITA' Regione o Provincia Autonoma Provincia Comune Località Caprino Veronese Fintanorbole COD.: Scheda informativa per gli interventi connessi ai movimenti franosi (ex. Comma 2 art.1 decreto legge 180/98 e legge di conversione 3 agosto 1998 n.267 Misure urgenti per la prevenzione del rischio idrogeologico ) -Descrizione sintetica del problema con cenni sulla situazione idrologica, idraulica, geologica e morfologica e, ove disponibile, analisi storica: -Grado di conoscenza del fenomeno VENETO VERONA Esistenza di studi precedenti quali relazioni, pubblicazioni, indagini Analisi storica della situazione Monitoraggio in corso Presenza progetto di massima Presenza progetto esecutivo -Finanziamento richiesto Tempi previsti per l inizio dell intervento inizio lavori entro una anno inizio lavori entro sei mesi Inizio lavori immediato -Compatibilità con regimi vincolistici esistenti Descrizione: Esistenza vincoli urbanistici Cartografia di riferimento Tipo di carta Tavoletta o Sezione IGM Carta Tecnica Regionale Altro(indicare) Scala 1:2000 Denominazione Superficie totale interessata dal fenomeno: mq 3980 INTERVENTI Descrizione sintetica dell'intervento Monitoraggio del fenomeno

26 PERICOLOSITA' Per ognuno dei fattori indicati sulla sinistra segnare la classe più appropriata Stato di attività Segni di attivazione o riattivazione imminente Volume mobilizzabile ATTIVA continua, stagionale ATTIVA sospesa, ricorrente COD.: QUIESCIENTE Freschi e numerosi Presenti Assenti > mq compreso tra e mq < mq Tipologia principale di frana. Nel caso di frane miste o complesse, indicare quella che controlla la velocità presunta del movimento (velocità prresunta) Crollo, colata rapida di detrito o fango, aree con crolli diffusi (da molto rapido ad estremamente rapido) Scorrimento rotazionale o traslativo, aree con franosità diffusa (da rapido a lento) Colamenti, deformazioni gravitative profonde (da lento ad estremamente lento) Intensità presunta del fenomeno rispetto alle conseguenze Lieve 10% del valore economico di una singola abitazione (es. disgaggio blocchi instabili) Media Intervento tecnico supportabile per un gruppo ristretto di abitazioni o piccole lottizzazioni ( es. realizzazione di styrutture paramassi; drenaggio di zone instabili di piccole dimensioni) Elevata Intervento tecnico specifico altamente qualificato, interessante un'area geografica estesa rispetto all'estensione degli elementi a rischio (es. stabilizzazione di uno scivolamento di terreno di grandi dimensioni; consolidamento di una parete rocciosa) Molto elevata Non è possibile alcun intervento tecnico ad un costo accettabile per la collettività (es. scivolamento o crollo catastrofico) Note: Scivolamento rotazionale causato dalla presenza di materiale eluviale - colluviale che in condizioni di piovosità si destabilizza. Causa di innesco del fenomeno: precipitazione scosse sismiche erosione al piede condizioni fisiche del materiale condizioni strutturali del materiale attività antropiche (scavi, vibrazioni indotte, variazioni di livello invasi artificiali,. Altro

27 VULNERABILITA' ED ESPOSIZIONE COD.: Per ognuno degli elementi a rischio presenti nell'area interessata indicare il danno atteso per il verificarsi del fenomeno franoso. ESPOSIZIONE VULNERABILITA' (danno atteso) (elementi a rischio) Danno lieve Danno medio Danno grave Presenza di un centro abitato ISTAT Presenza insediamenti produttivi Presenza di industrie a rischio Presenza di lifelines (oleodotti, elettrodotti, Linee di comunicazioni principali (autostrade, strade statali di grande comunicazione, linee ferroviarie principali) Linee di comunicazioni secondarie (strade provinciali, strade comunali, altre ferrovie) Presenza di beni culturali Per quanto riguarda le persone coinvolte indicare il numero per ciascuna delle caselle sottoindicate. Numero di persone potenzialmente coinvolte. Soggette a rischio diretto Soggette a rischio indiretto Soggette a rischio di perdita di abitazione Descrizione sintetica del danno atteso che chiarisca le scelte effettuate nella tabella precedente I danni attesi riguardano la sede stradale che porta a Fintanorbole

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29 GENERALITA' Regione o Provincia Autonoma Provincia Comune Località Caprino Veronese Omaner COD.: Scheda informativa per gli interventi connessi ai movimenti franosi (ex. Comma 2 art.1 decreto legge 180/98 e legge di conversione 3 agosto 1998 n.267 Misure urgenti per la prevenzione del rischio idrogeologico ) -Descrizione sintetica del problema con cenni sulla situazione idrologica, idraulica, geologica e morfologica e, ove disponibile, analisi storica: -Grado di conoscenza del fenomeno VENETO VERONA Esistenza di studi precedenti quali relazioni, pubblicazioni, indagini Analisi storica della situazione Monitoraggio in corso Presenza progetto di massima Presenza progetto esecutivo -Finanziamento richiesto Tempi previsti per l inizio dell intervento inizio lavori entro una anno inizio lavori entro sei mesi Inizio lavori immediato -Compatibilità con regimi vincolistici esistenti Descrizione: Esistenza vincoli urbanistici Cartografia di riferimento Tipo di carta Tavoletta o Sezione IGM Carta Tecnica Regionale Altro(indicare) Scala 1:2000 Denominazione Superficie totale interessata dal fenomeno: mq 595 INTERVENTI Descrizione sintetica dell'intervento Riprofilatura del versante e drenaggio corretto delle acque superficiali

30 PERICOLOSITA' Per ognuno dei fattori indicati sulla sinistra segnare la classe più appropriata Stato di attività Segni di attivazione o riattivazione imminente Volume mobilizzabile ATTIVA continua, stagionale ATTIVA sospesa, ricorrente COD.: QUIESCIENTE Freschi e numerosi Presenti Assenti > mq compreso tra e mq < mq Tipologia principale di frana. Nel caso di frane miste o complesse, indicare quella che controlla la velocità presunta del movimento (velocità prresunta) Crollo, colata rapida di detrito o fango, aree con crolli diffusi (da molto rapido ad estremamente rapido) Scorrimento rotazionale o traslativo, aree con franosità diffusa (da rapido a lento) Colamenti, deformazioni gravitative profonde (da lento ad estremamente lento) Intensità presunta del fenomeno rispetto alle conseguenze Lieve 10% del valore economico di una singola abitazione (es. disgaggio blocchi instabili) Media Intervento tecnico supportabile per un gruppo ristretto di abitazioni o piccole lottizzazioni ( es. realizzazione di styrutture paramassi; drenaggio di zone instabili di piccole dimensioni) Elevata Intervento tecnico specifico altamente qualificato, interessante un'area geografica estesa rispetto all'estensione degli elementi a rischio (es. stabilizzazione di uno scivolamento di terreno di grandi dimensioni; consolidamento di una parete rocciosa) Molto elevata Non è possibile alcun intervento tecnico ad un costo accettabile per la collettività (es. scivolamento o crollo catastrofico) Note: Trattasi di una colata di fango, causata dallo scarico superficiale d'acqua che viene immesso direttamente sul versante sottostante la strada. Tali drenaggi servono per allontanare l'acqua dalla banchina stradale durante i periodi piovosi e provocano il dissesto citato. Causa di innesco del fenomeno: precipitazione scosse sismiche erosione al piede condizioni fisiche del materiale condizioni strutturali del materiale attività antropiche (scavi, vibrazioni indotte, variazioni di livello invasi artificiali,. Altro

31 VULNERABILITA' ED ESPOSIZIONE COD.: Per ognuno degli elementi a rischio presenti nell'area interessata indicare il danno atteso per il verificarsi del fenomeno franoso. ESPOSIZIONE VULNERABILITA' (danno atteso) (elementi a rischio) Danno lieve Danno medio Danno grave Presenza di un centro abitato ISTAT Presenza insediamenti produttivi Presenza di industrie a rischio Presenza di lifelines (oleodotti, elettrodotti, Linee di comunicazioni principali (autostrade, strade statali di grande comunicazione, linee ferroviarie principali) Linee di comunicazioni secondarie (strade provinciali, strade comunali, altre ferrovie) Presenza di beni culturali Per quanto riguarda le persone coinvolte indicare il numero per ciascuna delle caselle sottoindicate. Numero di persone potenzialmente coinvolte. Soggette a rischio diretto Soggette a rischio indiretto Soggette a rischio di perdita di abitazione Descrizione sintetica del danno atteso che chiarisca le scelte effettuate nella tabella precedente La colata di fango evolve su una strada secondaria provocando problemi alla circolazione e alla sede stradale

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33 GENERALITA' Regione o Provincia Autonoma Provincia Comune Località Caprino Veronese Vilmezzano COD.: Scheda informativa per gli interventi connessi ai movimenti franosi (ex. Comma 2 art.1 decreto legge 180/98 e legge di conversione 3 agosto 1998 n.267 Misure urgenti per la prevenzione del rischio idrogeologico ) -Descrizione sintetica del problema con cenni sulla situazione idrologica, idraulica, geologica e morfologica e, ove disponibile, analisi storica: -Grado di conoscenza del fenomeno VENETO VERONA Esistenza di studi precedenti quali relazioni, pubblicazioni, indagini Analisi storica della situazione Monitoraggio in corso Presenza progetto di massima Presenza progetto esecutivo -Finanziamento richiesto Tempi previsti per l inizio dell intervento inizio lavori entro una anno inizio lavori entro sei mesi Inizio lavori immediato -Compatibilità con regimi vincolistici esistenti Descrizione: Esistenza vincoli urbanistici Cartografia di riferimento Tipo di carta Tavoletta o Sezione IGM Carta Tecnica Regionale Altro(indicare) Scala 1:2000 Denominazione Superficie totale interessata dal fenomeno: mq 2143 INTERVENTI Descrizione sintetica dell'intervento Si consiglia di effettuare una riprofilatura del versante, creare delle opere di drenaggio superficiali ed effettuare degli interventi antierosivi superficiali

34 PERICOLOSITA' Per ognuno dei fattori indicati sulla sinistra segnare la classe più appropriata Stato di attività Segni di attivazione o riattivazione imminente Volume mobilizzabile ATTIVA continua, stagionale ATTIVA sospesa, ricorrente COD.: QUIESCIENTE Freschi e numerosi Presenti Assenti > mq compreso tra e mq < mq Tipologia principale di frana. Nel caso di frane miste o complesse, indicare quella che controlla la velocità presunta del movimento (velocità prresunta) Crollo, colata rapida di detrito o fango, aree con crolli diffusi (da molto rapido ad estremamente rapido) Scorrimento rotazionale o traslativo, aree con franosità diffusa (da rapido a lento) Colamenti, deformazioni gravitative profonde (da lento ad estremamente lento) Intensità presunta del fenomeno rispetto alle conseguenze Lieve 10% del valore economico di una singola abitazione (es. disgaggio blocchi instabili) Media Intervento tecnico supportabile per un gruppo ristretto di abitazioni o piccole lottizzazioni ( es. realizzazione di styrutture paramassi; drenaggio di zone instabili di piccole dimensioni) Elevata Intervento tecnico specifico altamente qualificato, interessante un'area geografica estesa rispetto all'estensione degli elementi a rischio (es. stabilizzazione di uno scivolamento di terreno di grandi dimensioni; consolidamento di una parete rocciosa) Molto elevata Non è possibile alcun intervento tecnico ad un costo accettabile per la collettività (es. scivolamento o crollo catastrofico) Note: Il pericolo è causato dalla presenza di un probabile corpo di paleofrana costituito anche da blocchi di qualche metro cubo di volume che posti su un pendio a pendenza instabile possono mobilizzarsi in qualsiasi momento in particolar modo nei periodi piovosi. Causa di innesco del fenomeno: precipitazione scosse sismiche erosione al piede condizioni fisiche del materiale condizioni strutturali del materiale attività antropiche (scavi, vibrazioni indotte, variazioni di livello invasi artificiali,. Altro

35 VULNERABILITA' ED ESPOSIZIONE COD.: Per ognuno degli elementi a rischio presenti nell'area interessata indicare il danno atteso per il verificarsi del fenomeno franoso. ESPOSIZIONE VULNERABILITA' (danno atteso) (elementi a rischio) Danno lieve Danno medio Danno grave Presenza di un centro abitato ISTAT Presenza insediamenti produttivi Presenza di industrie a rischio Presenza di lifelines (oleodotti, elettrodotti, Linee di comunicazioni principali (autostrade, strade statali di grande comunicazione, linee ferroviarie principali) Linee di comunicazioni secondarie (strade provinciali, strade comunali, altre ferrovie) Presenza di beni culturali Per quanto riguarda le persone coinvolte indicare il numero per ciascuna delle caselle sottoindicate. Numero di persone potenzialmente coinvolte. Soggette a rischio diretto Soggette a rischio indiretto Soggette a rischio di perdita di abitazione Descrizione sintetica del danno atteso che chiarisca le scelte effettuate nella tabella precedente I danni riguardano un abitato e la strada di accesso allo stesso

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