Particolare legame nella cultura ebraica tra Memoria Vita quotidina

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2 Fretta di chiudere con il passato L argomento non attiene al programma Se il male è profondamente insito nel cuore dell uomo, ogni progetto pedagogico è impotente a sradicarlo Occasione per porre i giovani davanti alla domanda aperta ed enigmatica sul male e sul rapporto con l altro, in quanto diverso, straniero, nemico Paradigma della storia del nostro secolo

3 Sul piano storiografico e in ambito sociologico la risposta degli esperti non è univoca. In prospettiva teologica, invece, la discussione sull unicità della Shoah ha messo in luce lo stretto legame tra l evento Auschwitz e la domanda sul silenzio di Dio: dov era Dio nei campi di sterminio? è ancora possibile credere in Dio dopo la morte innocente di un numero così grande di bambini? Particolare legame nella cultura ebraica tra Memoria Vita quotidina Il verbo zachar (ricordare) ricorre nella Bibbia ebraica 222 volte Noi ebrei siamo una comunità basata sul ricordo. Il comune ricordo ci ha tenuti uniti e ci ha permesso di sopravvivere (Martin Buber)

4 Meditate che questo è stato: vi comando queste parole. Scolpitele nel vostro cuore stando in casa andando per via, coricandovi alzandovi; ripetetele ai vostri figli. O vi si sfaccia la casa, la malattia vi impedisca, i vostri nati torcano il viso da voi.

5 Il male con Auschwitz ha raggiunto una sorta di indicibile perfezione

6 Eliezer Wiesel il contrario dell amore non è l odio, ma è l indifferenza; il contrario dell educazione non è l ignoranza, ma è l indifferenza; persino il contrario della vita, dell amore per la vita non è il desiderio di andar contro la vita, la morte, ma è l indifferenza di fronte alla vita Elena Lowenthal Il Giorno della Memoria non è una mobilitazione collettiva per una solidarietà ormai inutile. È piuttosto, un atto di riconoscimento di questa storia: come se tutti, quest oggi, ci affacciassimo dei cancelli di Auschwitz, a riconoscervi il male che è stato.

7 La nostra vita era sempre in pericolo. Si poteva morire per il sadismo di un SS, per un ordine eseguito in ritardo, per una punizione senza ragione. Ammalarsi, però, era il timore di tutti: un Häftling malato era condannato alla camera a gas. Sul lato nord, a fianco del Campo degli zingari e del Kanada, fra i crematori III e IV, c era a Birkenau il Krankenbau, un complesso di quattordici baracche destinate ad ospitare circa duemila prigionieri ammalati. Lì, forse, portarono mio padre esausto e ridotto a pelle e ossa. Esito a chiamarlo ospedale, in quanto era piuttosto un luogo di orrore, l anticamera delle Camere a gas, che emanava un tanfo orribile di escrementi e corpi in decomposizione. Insomma, una vera e propria area della morte. NEDO FIANO

8 Un nome una persona

9 Una persona è DIMENTICATA Solo se è dimenticato il suo NOME Gunter Demnig Nel 2015 Gunter Demnig ha installato a Torino le pietre d inciampo e posato nel capoluogo piemontese la cinquantamillesima pietra d'europa. Pietre d'inciampo Torino che fino ad oggi ha raccolto 67 pietre, vuole essere un progetto di lunga durata e in grado di soddisfare tutte le richieste che sono arrivate e arriveranno negli anni a seguire.

10 Nessuna foto, nessun filmato, nessun oggetto da osservare Un lungo percorso immerso nel buio, rischiarato solo da flebili candeline poste a diverse altezze In sottofondo, voci registrate elencano nelle varie lingue i nomi delle piccole vittime Per Israele il concetto di memoria (zikkaron) è fondamentale. Che i figli conservino la memoria dei padri. Nel tratto di buio e voci viene condiviso l'innaturale dolore di padri che, colpiti dalla tragedia della storia, hanno dovuto conservare la memoria dei propri figli.

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12 «Caro professore, sono un sopravvissuto di un campo di concentramento. I miei occhi hanno visto ciò che nessun essere umano dovrebbe mai vedere: camere a gas costruite da ingegneri istruiti; bambini uccisi con veleno da medici ben formati; lattanti uccisi da infermiere provette; donne e bambini uccisi e bruciati da diplomati di scuole superiore e università. Diffido quindi dall educazione. La mia richiesta è: aiutate i vostri allievi a diventare esseri umani. I vostri sforzi non devono mai produrre dei mostri educati, degli psicopatici qualificati, degli Eichmann istruiti. La lettura, la scrittura, l aritmetica non sono importanti se non servono a rendere i nostri figli più umani».

13 Dove c'è una forza potente e brutale, tesa senza requie a distruggere l'essere umano badiamo bene, nell'animo prima ancora che nel corpo -, dove c'è una simile forza, l'unico modo per resistervi rimanendo umani è avere una controforza, è difendersi con l'armatura morale di una fede. Della fede religiosa si conoscono epifanie commoventi e io stessa potrei testimoniare di quelle viste proprio con i miei occhi, vicine a me. Della fede politica, leggendo i documenti, sappiamo che operò una resistenza in mezzo ai pericoli atroci perfino nei lager, e ciò testimonia quanto adamantina potesse essere. Infine, la fede laica, che fu anche di Primo Levi. La fede laica faceva nella mente, nell'anima, un baluardo, un bunker inviolabile alle brutalità e alle abiezioni che circondavano, un rifugio dove conservare l'idea, il concetto di tutte quelle cose che illuminano la vita civile, che rendono la vita "civile".