PIANO DELLA PERFORMANCE ANNI E PIANO ANNUALE DEGLI OBIETTIVI STRATEGICI/OPERATIVI ANNO 2011

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1 PIANO DELLA PERFORMANCE ANNI E PIANO ANNUALE DEGLI OBIETTIVI STRATEGICI/OPERATIVI ANNO 2011

2 SOMMARIO 1. PRESENTAZIONE DEL PIANO PRINCIPI GENERALI Principi di contenuto Principi di processo Processo di definizione e struttura del piano IDENTITA ANALISI DEL CONTESTO Analisi del contesto esterno Analisi del contesto interno Organizzazione interna dell ente Organigramma dell ente MANDATO ISTITUZIONALE E MISSIONE OBIETTIVI STRATEGICI DAGLI OBIETTIVI STRATEGICI AI PIANI DI AZIONE AZIONI PER IL MIGLIORAMENTO DEL CICLO DELLA PERFORMANCE TRASPARENZA E COMUNICAZIONE DEL PIANO ALBERO DELLA PERFORMANCE APPENDICI: Glossario Set di indicatori gestionali ALLEGATI: Piano annuale degli obiettivi strategici/operativi anno

3 1. PRESENTAZIONE DEL PIANO 1 Il presente Piano della performance* è adottato ai sensi dell art. 7 del Regolamento di disciplina della zione, valutazione, integrità e trasparenza della performance e del sistema premiale, approvato dalla Giunta Comunale con deliberazione n. 64 del in applicazione del D. Lgs. 150/2009. Il Piano della performance, secondo quanto stabilito dall art. 10, comma 1, lettera a) del decreto 150/2009, è un documento programmatico, con orizzonte temporale triennale, adottato in stretta coerenza con i contenuti e il ciclo della programmazione finanziaria e di bilancio. Dà compimento alla fase programmatoria del Ciclo di gestione della performance di cui all art. 4 del decreto sopra citato. Si riallaccia pertanto: - al programma amministrativo di mandato dell amministrazione, approvato con la deliberazione di Consiglio Comunale n. 25 del ; - alla Relazione Previsionale e Programmatica, approvata contestualmente al Bilancio di Previsione 2011 con deliberazione di Consiglio Comunale n. 47 del ; - al Piano Esecutivo di Gestione, approvato dalla Giunta Comunale con deliberazione n. 37 del ed alle Linee Guida generali, per tutti i servizi, predisposte dal Segretario/Direttore Generale, in esso contenute; - alle eventuali deliberazioni consiliari ex art. 193 del TUEL. La finalità del Piano è quella di individuare gli obiettivi strategici* dell ente e quelli operativi*, collegati ad ogni obiettivo strategico; definire gli indicatori* per la zione e la valutazione della performance dell amministrazione, nonché assegnare ad ogni obiettivo delle risorse (umane e finanziarie) e individuare le azioni specifiche necessarie al suo raggiungimento. L obbligo di fissare obiettivi bili e sfidanti su varie dimensioni di performance (efficienza*, efficacia*, qualità delle relazioni con i cittadini, grado di soddisfazione del cittadino/utente*), mette il cittadino al centro della programmazione e della rendicontazione. Attraverso il Piano l ente rende partecipe la cittadinanza degli obiettivi che si è dato, garantendo trasparenza* e ampia diffusione presso i soggetti amministrati. I cittadini potranno verificare e re non solo la coerenza e l efficacia delle scelte operate dall amministrazione e la rispondenza di tali scelte ai principi e valori ispiratori degli impegni assunti, ma anche l operato dei dipendenti, i quali sono valutati (anche ai fini dell erogazione degli strumenti di premialità, oltre che ai fini della crescita professionale individuale) sulla base del raggiungimento degli obiettivi inseriti nel Piano. Il presente Piano della performance è stato elaborato dal Segretario/Direttore Generale conformemente alle indicazioni fornite dal Servizio di gestione del ciclo della performance organizzato in forma associata con il Consorzio Opitergino. La gestione associata è volta a perseguire le seguenti finalità: - omogeneizzazione delle attività di competenza, nel rispetto della differenziazione degli enti aderenti; - adozione di un regolamento unico in materia di performance; - definizione di un modello condiviso e omogeneo di valutazione; - definizione di un sistema di standard; - facilitazione del principio della trasparenza; - contenimento dei costi applicativi; - risparmio di spesa in una finanza locale in via di trasformazione. 1 I termini che sono seguiti da * trovano spiegazione nel Glossario 3

4 Le amministrazioni associate si avvalgono di un unico Organismo Indipendente di Valutazione* composto da tre membri, che svolgono la propria attività per tutti gli enti aderenti alla gestione associata. 2. PRINCIPI GENERALI 2.1 Principi di contenuto Il presente Piano è stato definito secondo principi generali di contenuto, i quali stabiliscono che il Piano deve essere: 1) Predefinito: i contenuti devono essere definiti e trattati con ragionevole approfondimento. 2) Chiaro: il Piano deve essere di facile lettura poiché diversi sono i destinatari delle informazioni. 3) Coerente: i contenuti del Piano devono essere coerenti con il contesto di riferimento (coerenza esterna) e con gli strumenti e le risorse (umane, strumentali, finanziarie) disponibili (coerenza interna). Il rispetto del principio della coerenza rende il Piano attuabile. 4) Veritiero: i contenuti del Piano devono corrispondere alla realtà. 5) Trasparente: il Piano deve essere diffuso tra gli utilizzatori, reso disponibile ed essere di facile accesso anche via web. 6) Legittimo e legale: il Piano ha valore legale ed è elaborato nel rispetto delle leggi vigenti. 7) Integrato all aspetto finanziario: il Piano deve essere raccordato con i documenti di programmazione e con i budget economici e finanziari. A tal proposito l art. 10 c. 1 del 150/2009 specifica che il Piano è da adottare in coerenza con i contenuti e il ciclo della programmazione finanziaria e di bilancio. 8) Qualificante: il gruppo di lavoro che coordina le fasi del processo di predisposizione del Piano ed elabora il documento deve avere competenze di pianificazione e controllo. 9) Formalizzato: il Piano deve essere formalizzato (supporto cartaceo e informatico) al fine di essere approvato, con atto formale, comunicato, diffuso, attuato. 10) Confrontabile e flessibile: la struttura del Piano dovrà permettere il confronto negli anni del documento e il confronto del Piano con la Relazione delle performance*. 11) Pluriennale, annuale e persino infrannuale nel caso di sua revisione consiliare: l arco temporale di riferimento è il triennio, con scomposizione in obiettivi annuali, secondo una logica di scorrimento e con la flessibilità di poter essere adeguato in ogni momento durante l anno entro il 30 settembre con deliberazione consiliare ovvero con deliberazione di Giunta che recepisce la deliberazione consiliare ex art. 193 del TUEL. 2.2 Principi di processo I principi di processo sono principi generali attinenti il processo di definizione ed elaborazione del Piano. Secondo tali principi, il Piano deve seguire un processo: 1) Predefinito: devono essere predefiniti le fasi, i tempi e le modalità per la correzione in corso d opera, con limite suggerito del 30 settembre di ciascun anno; 2) Definito nei ruoli: devono essere individuati gli attori coinvolti (vertici politici, management, organi di staff) e loro ruoli; 3) Coerente: ciascuna fase deve essere coerente e collegata con le altre e vi deve essere coerenza fra obiettivo e oggetto di analisi. 4) Partecipato: devono essere coinvolti i portatori di interesse interni (struttura organizzativa) ed esterni (utenti, cittadinanza, associazioni di categoria, ecc.); 4

5 5) Integrato al processo di programmazione economico-finanziaria: gli obiettivi devono essere coerenti con le risorse finanziarie ed economiche, quindi deve avvenire il raccordo con i processi di programmazione e budget economico-finanziario. 2.3 Processo di definizione e struttura del piano Il Piano deve rispettare specifici requisiti di processo e di struttura. - Il processo delinea le varie fasi logiche attraverso cui i diversi attori interagiscono fra loro e danno vita al Piano. - La struttura del Piano determina l impostazione e il contenuto minimo del Piano. Il processo di definizione del Piano segue cinque fasi logiche: a) Definizione dell identità dell organizzazione; b) Analisi del contesto esterno ed interno; c) Definizione delle strategie e degli obiettivi strategici; d) Definizione dei piani d azione e degli obiettivi operativi; e) Comunicazione del piano all interno e all esterno. Ciascuna delle cinque fasi logiche è funzionale alla redazione di una o più parti del Piano. In particolare, la tabella che segue mostra i collegamenti fra fasi logiche del processo di definizione e la struttura del Piano: Struttura del piano della performance 1. Indice e presentazione del piano 2. Sommario 3. Identità 3.1. Mandato istituzionale, Missione, Visione Fase del processo a) Definizione dell identità dell organizzazione 4. Analisi del contesto b) Analisi del contesto esterno ed interno 4.1. Analisi del contesto esterno 4.2. Analisi del contesto interno 5. Obiettivi strategici c) Definizione delle strategie e degli obiettivi strategici 6. Dagli obiettivi strategici ai piani d azione d) Definizione dei piani d azione e degli obiettivi operativi 7. Collegamento ed integrazione con programmazione economica e di bilancio 8. Azioni per il miglioramento del ciclo di gestione delle performance 9. Processo seguito e soggetti coinvolti 10. Allegati tecnici e) Comunicazione del piano all interno e all esterno Seguendo la struttura del Piano descritta nello schema sopra riportato, nei paragrafi che seguono sono delineati il contenuto e il processo del Piano. 5

6 3. IDENTITA Il Comune di Santa Lucia di Piave è un ente territoriale e la sua istituzione è prevista dall art. 114 della Costituzione. Secondo la Carta Costituzionale, i Comuni sono enti autonomi con potestà statutaria, titolari di funzioni amministrative proprie e di quelle conferite con legge statale o regionale. E noto infatti che, con la riforma del Titolo V della Costituzione approvata nel 2011, il principio di sussidiarietà assurge a criterio fondamentale del riparto delle competenze amministrative tra i vari livelli di governo ed impone di attribuire le funzioni amministrative al livello di governo più vicino al cittadino. Ciò comporta che le funzioni amministrative sono attribuite in via ordinaria ai Comuni e solo laddove sia indispensabile un esercizio unitario delle stesse, tale da superare la dimensione territoriale comunale, la Costituzione ne consente l allocazione ad altri livelli di governo (Provincia, Regione, Stato). Il Comune, in base a quanto stabilito dall art. 3 del D.Lgs. 267/2000 (Testo Unico delle leggi sull Ordinamento degli Enti Locali), rappresenta la propria comunità, ne cura gli interessi e ne promuove lo sviluppo. Inoltre, l Ente concorre alla determinazione degli obiettivi contenuti nei piani e programmi dello Stato e della Regione. Spettano al Comune le funzioni amministrative che riguardano la popolazione ed il territorio comunale ed in particolare nei settori dei servizi alla persona, all assetto e utilizzazione del territorio e dello sviluppo economico. Sono assegnati all Ente servizi di competenza statale quali la gestione dei servizi elettorali, di stato civile, di anagrafe, di leva militare e di statistica. L Amministrazione del Comune è articolata tra Organi di Governo, che hanno il potere di indirizzo e di programmazione e che sono preposti all attività di controllo, e Apparato Gestionale che ha poi il compito di tradurre in azioni concrete le indicazioni fornite e gli obiettivi ricevuti. Attualmente le cariche ed i ruoli principali dell Amministrazione Comunale risultano così ricoperti: Sindaco: Fiorenzo Fantinel Giunta: - Assessore alle politiche familiari, infanzia, condizione giovanile, associazionismo, attività sportive: Francesca Pellegrini; - Assessore alle politiche energetiche ed attività produttive, urbanistica ed edilizia privata: Giancarlo Ciullo; - Assessore all agricoltura-ambiente ed ecologia, fiere: Alberto Nadal; - Assessore alla Polizia municipale e vigilanza, protezione civile ed attività commerciali: Sergio Zago; - Assessore alla cultura e pubblica istruzione: David Pavan; - Assessore al Bilancio, Tributi e turismo: Pasquale Pucci Segretario/Direttore Generale: Dott. Giuseppe Munari Responsabili dei Servizi: - 1 Servizio-Segreteria, Personale e Servizi Socio/Culturali Ilva Zanardo; - 2 Servizio-Servizi Demografici ed Elettorale, Attività Produttive e Fiera, Vigilanza Edda Zorgno; - 3 Servizio- Contabilità e Tributi Dott. Giuseppe Pasin; - 4 Servizio-Lavori Pubblici, Ecologia e Ambiente Dott.ssa Anna Rita Speranza; - 5 Servizio-Edilizia Privata e Urbanistica Arch. Sara Dal Bo; Revisore del Conto: Dott. Angelo Lucio Cavallari 6

7 DATI TERRITORIALI Superficie Kmq 19,91 Altitudine 55 m.s.l.m. (min. 46 max 64) Rete stradale Km 60 Rete illuminazione pubblica Km. 62 Aree verdi pubbliche comunali (parchi/giardini/aree) Kmq. 0,11 ASPETTI DEMOGRAFICI Popolazione al Maschi 4490 Femmine 4542 Nuclei familiari 3604 In età prescolare 738 In età di scuola dell obbligo 805 Oltre i 65 anni 1565 Nati nell anno Deceduti nell anno Saldo naturale dell anno Immigrati nell anno Emigrati nell anno Saldo migratorio nell anno Tasso di natalità dell anno ,25 Tasso di mortalità dell anno ,69 STRUTTURE PRESENTI SUL TERRITORIO Asili nido (privati) 1 Scuole dell infanzia (di cui una pubblica ed una parrocchiale) 2 Scuole primarie (pubbliche) 2 Scuole secondarie di 1 grado (pubbliche) 1 Strutture residenziali per anziani (privata) 1 Strutture sportive comunali pubbliche 5 Farmacie (di cui una comunale) 2 Istituti Bancari 4 Parrocchie 3 Centro Ricreativo Anziani 1 Biblioteca Comunale 1 INFORMAZIONI DI INTERESSE GENERALE Cimiteri/superficie n. 2/mq Associazioni operanti 43 di cui nel settore: sportivo, tempo libero socio, ricreativo, umanitario e di servizio d Arma e Protezione Civile promozione del territorio, economico-produttiva, turistica ed ambientale n. 16 n. 16 n. 8 n. 3 7

8 4. ANALISI DEL CONTESTO 4.1 Analisi del contesto esterno Santa Lucia di Piave, centro attivo della pianura veneta in provincia di Treviso, è oggi animato da una popolazione di abitanti che rappresentano le classi di diversa estrazione sociale, impegnate nella imprenditorialità consolidata nelle varie unità produttive, o nella prestazione d opera alle dipendenze nel terziario. Il territorio dalla morfologia topografica oblunga, con ampie zone coltivate che ricordano l originaria vocazione agricola, si estende per circa ettari dal limite dalle bianche ghiaie della sponda sinistra del Piave fin quasi a piè delle verdi colline di Susegana e Conegliano che si alzano al nord sullo sfondo dalle vette prealpine, spesso innevate. Lo circondano da est e da ovest i comuni limitrofi di Mareno di Piave, Cimadolmo, Spresiano, Nervesa della Battaglia e Susegana. Il territorio non ha alcuna frazione. Le località denominate Santa Lucia, Sarano e Bocca di Strada, in cui è tradizionalmente articolato il territorio comunale, sono tutte comprese nel centro abitato. 4.2 Analisi del contesto interno Organizzazione interna dell ente La struttura gestionale dell ente è suddivisa in Unità Organizzative denominate Servizi articolati, a loro volta, in Uffici come evidenziato in appresso nella scheda Organigramma. Attualmente i Servizi sono 5 così distinti: 1 Servizio-Segreteria, Personale e Servizi Socio/Culturali 2 Servizio-Servizi Demografici ed Elettorale, Attività Produttive e Fiera, Vigilanza 3 Servizio- Contabilità e Tributi 4 Servizio-Lavori Pubblici, Ecologia e Ambiente 5 Servizio-Edilizia Privata e Urbanistica Le principali attività svolte dalle singole Unità Organizzative sono meglio dettagliate nel Piano Annuale degli Obiettivi strategici/operativi di cui all allegato sub 1) del presente documento. Per la gestione dei sevizi e delle attività, l Amministrazione Comunale si avvale di una pluralità di formule gestionali. Alla tradizionale gestione diretta o in economia, si affiancano infatti le forme gestionali associate, le concessioni a terzi e le società partecipate. Il Comune, per l anno 2011, opera con la seguente dotazione organica: Segretario Generale 1 Personale previsto in pianta organica 28 Totale dipendenti in servizio: 28 di ruolo 27 non di ruolo 1 Spesa per il personale complessiva (prevista per l anno 2011)

9 L Ente ha attive inoltre le seguenti gestioni in forma associata di uffici/servizi: Servizio di Segreteria Generale: Comune di Cison di Valmarino; Servizio di Polizia Locale: Consorzio di Polizia Locale Piave ; Servizio del contenzioso tributario: Centro Studi della Marca Trevigiana; Servizio smaltimento rifiuti: C.I.T. (Consorzio obbligatorio); Servizio idrico integrato: A.T.O. (Consorzio obbligatorio). Gestione servizi di rete: ASCO PIAVE Per acquisire ulteriori elementi di conoscenza del contesto interno, nel corso del triennio e con cadenza annuale l ente assieme agli altri soggetti coinvolti nella gestione associata del ciclo della performance sarà impegnato nella rilevazione di un set di indicatori, dai quali deriveranno elementi utili alla comparazione dei servizi gestiti. Gli indicatori che saranno rilevati sono di carattere gestionale e sono atti a creare un iniziale base comune di conoscenza delle specifiche e medie caratteristiche generali degli enti. Sono suddivisi in due categorie: 1) indicatori generali attinenti alla grandezza finanziaria dell ente, che rendono possibile una valutazione relativamente agli andamenti e alla sostenibilità dell organizzazione nel medio periodo; 2) indicatori specifici, che individuano alcuni aspetti gestionali comuni alle amministrazioni locali. Per la loro elencazione, si rimanda all Appendice n. 2). 9

10 4.2.2 Organigramma dell ente SINDACO SEGRETARIO GENERALE 1 SERVIZIO Segreteria, Personale e Servizi Socio/Culturali Responsabile: Ilva Zanardo 2 SERVZIO Servizi Demografici ed Elettorale, Attività Produttive e Fiera, Vigilanza Responsabile: Edda Zorgno 3 SERVIZIO Contabilità e Tributi Responsabile: Dott. Giuseppe Pasin 4 SERVIZIO Lavori Pubblici, Ecologia e Ambiente Responsabile: Dott.ssa Anna Rita Speranza 5 SERVIZIO Edilizia Privata e Urbanistica Responsabile: Arch. Sara Dal Bo Ufficio Protocollo, Segreteria, Personale e Notificazioni Ufficio per la comunicazione e l informazione pubblica Ufficio Servizi Sociali Ufficio Demografici Ufficio Elettorale, Leva, Attività Produttive e Fiera Ufficio Vigilanza Ufficio Contabilità Ufficio Tributi e S.I.C. Ufficio per le innovazioni tecnologiche Ufficio Lavori Pubblici Ufficio Ecologia e Ambiente Ufficio Edilizia Privata e Urbanistica Servizi Culturali, Biblioteca 10

11 5. MANDATO ISTITUZIONALE E MISSIONE La mission dell ente è descritta nel documento programmatico, approvato con la precitata deliberazione di Consiglio Comunale n. 25 del , con il quale, ai sensi del D. Lgs. 267/2000 e dell art. 17 del vigente statuto comunale, l Amministrazione ha delineato il suo programma amministrativo, riferito al quinquennio 2007/2012, che si può sintetizzare come segue. L attuale Amministrazione, in carica dal mese di maggio dell anno 2007, ha sempre avuto come preciso riferimento delle linee direttrici molto chiare e definite che si possono suddividere in tre ambiti principali: in primo luogo l Amministrazione si è sempre battuta per la concreta adozione del federalismo fiscale perché in futuro non predominino ancora le sperequazioni tra Comuni di simili dimensioni e venga riconosciuta la reale virtuosità di chi opera con oculatezza e sa tradurre in servizi efficienti, e a costi contenuti, le risorse della propria Comunità. un impegno tutto particolare, soprattutto con gli attuali vincoli imposti dal Patto di stabilità è riservato poi al completamento delle strutture della Cittadella dei servizi scolastici, culturali e socio-ricreativi. Con la realizzazione del nuovo plesso della Scuola Primaria e della nuova mensa (con sopra il nuovo Archivio comunale) che seguono quelle della nuova Biblioteca Comunale (con annessa Ludoteca) e della struttura polifunzionale per le Associazioni, viene completata quella vasta area che racchiude, in modo ordinato e completo, tutti i principali servizi dedicati ai cittadini e fondamentali per la crescita e la socializzazione in tutte le diverse fasi della loro esistenza. un tratto, infine, che contraddistingue l impegno e la Mission di questa Amministrazione, è la speciale attenzione rivolta al sociale, in tutte le sue accezioni. Dal costante potenziamento dei servizi rivolti agli anziani, alle politiche giovanili con l utilizzo dello Spazio Giovani e le numerose altre attività loro dedicate, dalle molteplici iniziative di valenza socio-culturale alle politiche scolastiche con un nuovo modello di doposcuola ed il supporto concreto ai maggiori bisogni della didattica, c è un impegno costante per sostenere ed assistere i propri concittadini (in particolar modo i più bisognosi) e coinvolgerli, in modo consapevole, nella vita sociale della loro Comunità. 6. OBIETTIVI STRATEGICI Gli obiettivi strategici dell Ente, riportati in dettaglio nell allegato sub 1) derivano altre che dalla Linee Programmatiche di mandato, approvate con deliberazione Consiglio Comunale n. 25/2007 e sopra sintetizzate, anche dagli specifici programmi contenuti nella relazione previsionale programmatica, allegata al Bilancio di Previsione, e dalle Linee Guida, predisposte dal Segretario/Direttore Generale, allegate al Piano Esecutivo di Gestione (P.E.G.) approvato dalla Giunta Comunale. Gli obiettivi strategici, così formati, sono affidati alle Unità Organizzative sopra indicate che devono dare loro attuazione nell ambito delle attività gestionali di rispettiva competenza e delle risorse loro assegnate con il P.E.G. 7. DAGLI OBIETTIVI STRATEGICI AI PIANI DI AZIONE All interno della logica di catena del valore pubblico, gli obiettivi strategici, indicati nella fase precedente, sono perseguiti attraverso specifiche azioni predisposte con propri indicatori, con 11

12 relativa tempistica e quantificazione delle risorse economiche, umane e strumentali necessarie per portarle a compimento. Sono stati così messi a punto gli obiettivi operativi coerenti con gli obiettivi strategici ed assegnati ciascuno al corrispondente Responsabile di Servizio che ne è il responsabile. La struttura organizzativa è intervenuta nella definizione degli obiettivi di carattere operativo (in coerenza con le risorse a disposizione) necessari per il raggiungimento degli obiettivi strategici, all interno di un processo negoziale tra Amministrazione, Segretario/Direttore Generale e Responsabili di Servizio. Agli obiettivi strategici di cui al punto precedente sono stati così associati uno o più obiettivi operativi, riportati in dettaglio nell allegato sub 1), per ciascuno dei quali è stato definito un piano d azione che identifica il percorso da effettuare (modalità, tempi e risorse disponibili) per il loro raggiungimento e la loro zione. 8. AZIONI PER IL MIGLIORAMENTO DEL CICLO DELLA PERFORMANCE Coerentemente con lo spirito della Legge 150/2009, l Amministrazione intende realizzare una rilevazione più puntuale delle attività dei vari uffici, anche con un costante confronto con la cittadinanza, allo scopo di curare i rapporti con i cittadini, prestare attenzione alle loro esigenze, semplificare il rapporto con la pubblica amministrazione, garantire la trasparenza dell attività amministrativa, facilitare l accesso ai servizi. Questi aspetti rappresentano un punto fermo e un costante riferimento nella programmazione dell attività dell ente; sono pertanto uno stimolo al miglioramento continuo. Al fine di garantire il miglioramento della performance, inoltre, gli uffici saranno impegnati nel corso dell anno in un più approfondito monitoraggio della propria attività. Quest ultima verifica verrà effettuata con il supporto dell OIV di cui ci si avvale in forma associata, che provvederà all elaborazione dei dati raccolti nel rispetto del principio di comzione a valori di riferimento da standard, definiti a livello nazionale da comparazioni con Amministrazioni omologhe, e da un confronto con le tendenze della produttività riferibili almeno al triennio precedente. Una conoscenza più approfondita e specifica di queste dimensioni consentirà nei prossimi anni di fissare con certezza e realismo gli ulteriori obiettivi di miglioramento degli standard di gestione dei servizi. 9. TRASPARENZA E COMUNICAZIONE DEL PIANO Il processo e i contenuti del presente Piano della Performance nel rispetto delle modalità previste dalla legge e delle disposizioni regolamentari in materia di trasparenza, vengono pubblicati e sono disponibili sul sito web dell ente. 10. ALBERO DELLA PERFORMANCE 12

13 ALBERO DELLA PERFORMANCE MANDATO ISTITUZIONALE/MISSIONE RELAZIONE PREVISIONALE E PROGRAMMATICA PIANO ESECUTIVO DI GESTIONE (P.E.G.) OBIETTIVI STRATEGICI ED OPERATIVI (ordinati per Unità Organizzativa) 1 SERVIZIO Segreteria, Personale e Servizi Socio/Culturali 2 SERVIZIO Servizi Demografici ed Elettorale, Attività Produttive e Fiera, Vigilanza 3 SERVIZIO Contabilità e Tributi 4 SERVIZIO Lavori Pubblici, Ecologia e Ambiente 5 SERVIZIO Edilizia Privata e Urbanistica Obiettivo strategico 1.1 Miglioramento della comunicazione esterna Obiettivo operativo 1.1A Realizzazione interventi migliorativi e di potenziamento della comunicazione esterna Obiettivo operativo 1.1B Realizzazione di un opuscolo informativo denominato Guida ai servizi sociali Obiettivo strategico 1.2 Operazione trasparenza Obiettivo operativo 1.2 Nuovi adempimenti statistici obbligatori on-line Obiettivo strategico 1.3 Interventi ed attività a sostegno della famiglia Obiettivo operativo 1.3A Organizzazione delle seguenti iniziative a favore degli alunni: - Centri estivi anno 2011 per Scuole dell Infanzia e Primarie; - Attività di prescuola per Scuole Primarie prima dell inizio dell a.s. 2011/2012 Obiettivo operativo 1.3B Interventi a sostegno socio/economico e scolastico della famiglia Obiettivo strategico 1.4 Formazione professionale (interna ed esterna) del personale dipendente Obiettivo operativo 1.4A Realizzazione, in sede, dei seguenti interventi formativi con la partecipazione di docenti esperti e qualificati: - Incontro formativo sul tema del Federalismo Municipale, del procedimento amministrativo ed accesso agli atti; - n. 2 convegni del Centro Studi Enti Locali su tematiche collegate a norme di recente produzione; Obiettivo operativo 1.4B Intervento formativo a favore del Responsabile Servizi Sociali Obiettivo strategico 1.5 Tutela della salute e Sicurezza sul lavoro Obiettivo operativo 1.5 Effettuazione interventi di sorveglianza e prevenzione sanitaria a favore del personale dipendente Obiettivo strategico 1.6 Politiche sportive Obiettivo operativo 1.6A Organizzazione di corsi di nuoto per alunni delle Scuole Primarie e Secondaria di 1 gr. Obiettivo operativo 1.6B Affidamento pluriennale gestione delle palestre comunali tramite convenzionamento con Associazioni Sportive Obiettivo strategico 1.7 Politiche scolastiche Obiettivo operativo 1.7 Affidamento in concessione pluriennale del servizio di trasporto scolastico Obiettivo strategico 1.8 Iniziative a favore della terza età Obiettivo operativo 1.8 Organizzazione delle seguenti iniziative a favore della popolazione anziana: -almeno n. 2 corsi di attività motoria in acqua; - Festa dell Anziano Obiettivo strategico 1.9 Interventi a favore dei cittadini stranieri Obiettivo operativo 1.9 Organizzazione corsi di alfabetizzazione linguistica e culturale rivolti a cittadini stranieri Obiettivo strategico 1.10 Iniziative, attività ed eventi culturali Obiettivo operativo 1.10A Adesione alle iniziative 8^ Edizione della Settimana delle Biblioteche e 4^ Edizione del Biblioday in programma per il mese di ottobre Obiettivo operativo 1.10B Adesione al Progetto nazionale Nati per leggere promosso congiuntamente dall Associazione Italiana Biblioteche (AIB), dall Associazione Culturale Pediatri (ACP) e dal Centro per la salute del Bambino-Onlus, che prevede la programmazione di attività rivolte al pubblico più piccolo ed in particolare ai bambini di età compresa tra 0 e 5 anni. Obiettivo operativo 1.10C Commemorazione 150 Anniv. dell Unità d Italia Obiettivo operativo 1.10D Organizzazione rassegne e convegni di rilievo artistico-culturale per la valorizzazione della cultura veneta nell ambito delle arti visite Obiettivo operativo 1.10E Organizzazione, in favore dei bambini della Scuola dell Inf. e Primaria di laboratori creativi Obiettivo operativo 1.10F Rendere attiva ed efficiente la Biblioteca Comunale nel Polo Regionale Veneto mettendo a disposizione degli utenti un patrimonio librario più ampio possibile e informandoli, nel contempo, anche delle potenzialità del software bibliotecario Obiettivo strategico 2.1 Migliorare la comunicazione con il pubblico e supportare l utenza debole Obiettivo operativo 2.1A Miglioramento della qualità del servizio di centralino ed in genere della comunicazione telefonica con il pubblico Obiettivo operativo 2.1B Migliorare l informazione al pubblico, con particolare riguardo all utenza più debole, ai giovani ed ai nuovi residenti Obiettivo operativo 2.1C Accoglienza e supporto ai cittadini stranieri e all utenza più debole Obiettivo strategico 2.2 Massima applicazione delle norme di semplificazione dell attività amministrativa Obiettivo operativo 2.2 Attivazione dello Sportello Unico Attività Produttive Obiettivo strategico 2.3 Valorizzazione delle attività produttive locali ed implementazione dell attività fieristica Obiettivo operativo 2.3A Valorizzazione del centro storico e delle sue attività commerciali e di servizio Obiettivo operativo 2.3B Assegnazione spazi per le attività di commercio su area pubblica e di spettacolo viaggiante in occasione della Fiera di Santa Lucia Obiettivo strategico 2.4 Svolgimento delle elezioni provinciali e dei referendum 2011 Obiettivo operativo 2.4 Regolare e puntuale svolgimento delle elezioni provinciali e dei referendum 2011 Obiettivo strategico 2.5 Svolgimento del 15 Censimento Generale della popolazione e delle abitazioni Obiettivo operativo 2.5 Corretto e puntuale svolgimento del 15 Censimento Generale della Popolazione e delle abitazioni e costituzione dell anagrafe stradari e numeri civici Obiettivo strategico 3.1 Reperire nuove risorse applicando i principi di equità fiscale Obiettivo operativo 3.1 Imposta Comunale sugli Immobili Aggiornamento banca dati. Verifiche. Obiettivo strategico 3.2 Attuazione del federalismo fiscale Obiettivo operativo 3.2 Rilevazione dei fabbisogni standard per la fissazione graduale, a livello centrale, di nuovi meccanismi perequativi nella distribuzione dei trasferimenti erarariali. Obiettivo strategico 3.3 Garantire un efficace controllo di gestione Obiettivo operativo 3.3 Supporto contabile al Direttore Generale e ai Responsabili dei Servizi per l attività di controllo di gestione dagli stessi effettuata e per la predisposizione del referto finale di controllo del Direttore Generale. Obiettivo strategico 3.4 Garantire la trasparenza e il rispetto della normativa sulla tracciabilità Obiettivo operativo 3.4 Tracciabilità dei flussi finanziari (L.136/2010): coordinamento degli uffici per una corretta applicazione delle disposizioni della A.V.C.P. Obiettivo strategico 3.5 Garantire e migliorare l efficienza del sistema informatico Obiettivo operativo 3.5A Garantire e migliorare la qualità dei servizi erogati ai cittadini attraverso il potenziamento e l aggiornamento tecnologico delle dotazioni informatiche - Migliorare l efficienza degli uffici attraverso la sostituzione delle apparecchiature informatiche obsolete o inadeguate ai servizi da erogare; - Ottimizzare l uso delle risorse tecnologiche e del relativo servizio di assistenza Obiettivo operativo 3.5B Garantire e migliorare la qualità dei servizi erogati ai cittadini attraverso un efficace assistenza informatica. - Migliorare l efficienza degli uffici attraverso la sostituzione delle apparecchiature informatiche obsolete o inadeguate ai servizi da erogare; - Ottimizzare l uso delle risorse tecnologiche e del relativo servizio di assistenza Obiettivo operativo 3.5C Garantire e migliorare la qualità dei servizi erogati ai cittadini con particolare riferimento alla sicurezza dei dati e alla tutela della privacy attraverso la verifica, aggiornamento e monitoraggio delle misure di sicurezza adottate nel rispetto degli adempimenti previsti dal D.Lgs. n. 196/2003, c.d. Codice sulla Privacy. Obiettivo operativo 3.5D Garantire e migliorare la qualità dei servizi erogati ai cittadini attraverso un efficace programmazione in particolare con l adozione del Piano triennale per la razionalizzazione dell utilizzo delle dotazioni strumentali e dei beni per favorire il contenimento delle spese di funzionamento (art.2, commi 594 e 597 della Legge n.244/2007-legge finanziaria 2008). Obiettivo strategico 4.1 Conservazione ed uso razionale dell energia ai servizi e alle infrastrutture tecnologiche Obiettivo operativo 4.1A Utilizzo delle fonti di energie rinnovabili presso gli edifici pubblici comunali Obiettivo operativo 4.1B Promozione dell energia solare e delle fonti rinnovabili per i cittadini Obiettivo operativo 4.1C Monitoraggio consumi energetici negli edifici pubblici e risparmio energetico Obiettivo operativo 4.1D Nuova gestione del servizio di fornitura energia elettrica Obiettivo operativo 4.1E Gestione nuovo servizio fornitura calore: verifica della fornitura prevista dal contratto in merito alla gestione calore e adempimento delle prestazioni aggiuntive incluse Obiettivo strategico 4.2 Incentivazione e sostegno dei rapporti con le varie associazioni di categoria al fine di favorire una migliore sinergia tra Amministrazione e il mondo dell Agricoltura Obiettivo operativo 4.2 Approvazione Regolamento per l utilizzazione agronomica degli effluenti di allevamento e delle acque reflue Obiettivo strategico 4.3 Interventi importanti a tutela dell ambiente, tramite uno sforzo educativo complessivo che parte dalle scuole, coinvolge la coscienza comune e trova concrete misure da condividere Obiettivo operativo 4.3A Sensibilizzazione dell intera cittadinanza sul tema della salvaguardia ambientale Obiettivo operativo 4.3B Applicazione del Piano Triennale dei Servizi di Igiene e Sanità Pubblica (delibera regionale 3015/03) Obiettivo strategico 4.4 Gestione e coordinamento delle emergenze Obiettivo operativo 4.4 Informatizzazione del Piano di Protezione Civile Obiettivo strategico 4.5 Ampliamento della sede scolastica primaria per il soddisfacimento delle esigenze relative all istruzione scolastica obbligatoria in considerazione delle proiezioni demografiche Obiettivo operativo 4.5A Ampliamento della scuola primaria A. Canova Obiettivo operativo 4.5B Manutenzione costante degli edifici scolastici e buon svolgimento delle manifestazioni scolastiche Obiettivo operativo 4.5C Lavori di Ristrutturazione e ampliamento biblioteca comunale-3^ stralcio : Via Roma Obiettivo operativo 4.5D Acquisto arredo per la scuola primaria A.Canova (ampliamento) e per la relativa palestrina Obiettivo strategico 4.6 Sistemazione ed adeguamento della viabilità pubblica esistente Obiettivo operativo 4.6 Realizzazione di una nuova rete fognaria per la raccolta e lo smaltimento delle acque stradali, sistemazione parziale della sede stradale di Via Martiri della Libertà, ipotesi nuovi sensi unici Obiettivo strategico 5.1 Pianificazione territoriale urbanistica intercomunale e comunale Obiettivo operativo 5.1A Approvazione del Piano di Assetto del Territorio Intercomunale (P.A.T.I.) tematico d intesa con i Comuni di Mareno di Piave e Vazzola e della Valutazione Ambientale Strategica (V.A.S.) Obiettivo operativo 5.1B Adozione/approvazione del Piano di Assetto del Territorio (P.A.T.) Obiettivo operativo 5.1C Approvazione dei Piani Urbanistici Attuativi (P.U.A.) di iniziativa privata in fase di presentazione e successiva approvazione dei relativi progetti esecutivi delle opere di urbanizzazione Obiettivo strategico 5.2 Recupero del patrimonio edilizio esistente e sviluppo del tessuto edilizio Obiettivo operativo 5.2 Applicazione della normativa Regionale, legge Regionale n.14/2009 denominata Piano Casa Obiettivo strategico 5.3 Ammodernamento e informatizzazione ufficio Obiettivo operativo 5.3A Digitalizzazione e archiviazione ottica delle pratiche edilizie Obiettivo operativo 5.3B Gestione in forma associata del Sistema Informativo Territoriale

14 APPENDICE N. 1 AL PIANO PERFORMANCE GLOSSARIO Efficienza È la capacità di ottenere un risultato con il minimo impiego possibile di risorse. Efficacia È la capacità di ottenere un risultato/obiettivo. Indicatore Sono elementi che indicano il raggiungimento di un risultato, ovvero che si considerano rivelatori dell avvenuto raggiungimento di un risultato. Sono associati a un valore (vedi sotto). Devono essere SMART, ovvero Specifici, Misurabili, Accessibili, Rilevanti e Temporalmente vincolati. Esempio: un possibile indicatore è percentuale raccolta differenziata sul totale dei rifiuti raccolti nell anno, il quale sarà legato a un valore (per esempio: 70%). Obiettivo È la descrizione di un traguardo che l organizzazione si prefigge di raggiungere, per eseguire con successo i propri compiti. Può essere: strategico: obiettivo di particolare rilevanza rispetto ai bisogni e alle attese del territorio, programmato su base triennale e aggiornato annualmente sulla base delle priorità politiche dell amministrazione. Si declina in obiettivi operativi. operativo: obiettivo funzionale al raggiungimento dell obiettivo strategico al quale si riferisce, programmato annualmente, articolato in azioni specifiche da svolgere e in risultati da raggiungere. Organismo Indipendente di Valutazione (OIV) Costituito ai sensi dell art. 14 del D. Lgs. 150/2009, ha il compito di valutare e monitorare la performance dell ente. È costituito da tre componenti, nominati per un periodo di tre anni. L OIV, tra le altre cose, monitora il funzionamento complessivo del sistema della valutazione, della trasparenza e integrità dei controlli interni all ente ed elabora una relazione annuale sullo stato dello stesso, garantisce la correttezza dei processi di zione e valutazione, nonché l utilizzo dei premi. Performance È l insieme dei risultati raggiunti (e delle modalità con le quali sono stati raggiunti) da parte di un soggetto, ovvero una persona (performance individuale) o un organizzazione nel suo complesso (performance organizzativa). Il suo significato si lega strettamente all esecuzione di un azione, ai risultati della stessa, alle modalità di rappresentazione. Come tale, pertanto, si presta ad essere ta e gestita. Relazione sulla performance Ogni anno entro il 30 giugno, l ente elabora una relazione sui risultati organizzativi e individuali raggiunti nell anno precedente, rispetto agli obiettivi programmati. Stakeholder È un qualsiasi individuo o un gruppo di individui che possono influenzare o essere influenzati dall ottenimento degli obiettivi da parte dell organizzazione/dell ente.

15 Trasparenza La trasparenza, ai sensi dell art. 11 del D. Lgs. 150/2009, è intesa come accessibilità totale, anche attraverso lo strumento della pubblicazione sui siti internet istituzionali delle amministrazioni pubbliche, delle informazioni concernenti ogni aspetto dell organizzazione, degli indicatori relativi agli andamenti gestionali e all utilizzo delle risorse per il perseguimento delle funzioni istituzionali, dei risultati dell attività di zione e valutazione, allo scopo di favorire forme diffuse di controllo del rispetto dei principi di buon andamento e imparzialità. Utente È colui che usufruisce di un bene o di un servizio senza possibilità di esercitare una scelta confrontando prezzi e qualità dell'offerta di altri fornitori. È il valore associato a un indicatore (il quale a sua volta è legato a un risultato che ci si prefigge di ottenere a seguito di un attività o di un processo). Questo valore è espresso in termini quantitativi ed è legato a uno specifico termine temporale.

16 APPENDICE N. 2 AL PIANO PERFORMANCE Indicatori - breve premessa metodologica All interno delle procedure di controllo la determinazione degli indicatori di verifica seguono i fenomeni sottoposti alla loro attenzione. Si intende qui ricordare come gli strumenti di monitoraggio e controllo non possono che derivare logicamente e funzionalmente dai fenomeni gestionali che si vuole monitorare, sia in termini di attività da compiere che di obiettivi da conseguire, e che pertanto in assenza di una chiara definizione di azioni e risultati programmati l indicazione specifica di degli stessi non può darsi in modo adeguato. Ulteriore considerazione va posta al contesto organizzativo nel quale gli indicatori devono trovare applicazione. Qualunque strumento di analisi gestionale trova il proprio indispensabile presupposto in dati dai quali creare in modo orientato le informazioni necessarie. Tali dati, tuttavia, possono trovarsi già disponibili in quanto già raccolti per ulteriori finalità, ovvero vanno appositamente creati o, meglio, riprodotti, per mezzo di procedure automatizzate o per mezzo di alimentazione manuale da parte degli operatori. Per quanto riguarda l estrazione automatizzata di dati da procedure gestionali, ciò richiede non solo, logicamente, che sussistano procedure gestionali informatizzate che vengano regolarmente alimentate nel corso dell attività concreta di gestione amministrativa, ma anche che l Ente sostenga l onere finanziario e operativo per la creazione di metodi/funzionalità informatiche di estrazione dei dati necessari. Se, invece, i dati della gestione vanno alimentati, o riprodotti, manualmente da parte degli operatori, si avranno diverse conseguenze sfavorevoli, tra le quali vanno ricordate principalmente il rilevante costo operativo di alimentazione dei dati e la soggettività dei dati stessi, conseguente al loro non essere prodotti direttamente dalla realtà gestionale osservata. Tenendo conto di quanto appena esposto e considerando la minore dimensione degli Enti coinvolti nell attività, la correlata delle risorse disponibili e il percorso avviato di perfezionamento degli strumenti programmatori in corso negli stessi Enti, ha fatto seguito l attività svolta di una possibile individuazione preliminare di alcuni indicatori che possano fornire un primo, generale e provvisorio ausilio agli Enti nella fase di avvio, nell attesa che ogni singolo Ente perfezioni il contenuto del proprio quadro programmatorio di attività e obiettivi strategico e operativo. A ciò si è aggiunta la finalità di ricercare, per quanto possibile, elementi di conoscenza che possano permettere la comparazione degli Enti coinvolti dall attività di valutazione associata, al fine di facilitare la condivisione ragionata e non arbitraria di servizi basata sulla conoscenza di alcune importanti generali caratteristiche dei singoli Enti. Sulla base di ciò si è dato luogo all individuazione di alcuni primi indicatori gestionali che possono essere elaborati da parte di tutti gli Enti, in modo da creare un iniziale base comune di conoscenza delle specifiche e medie caratteristiche generali degli Enti. Gli indicatori suggeriti possono genericamente suddividersi in due generali categorie. 1

17 Da una parte ci sono gli indicatori generali principalmente attinenti alle grandezze finanziarie degli Enti, con una particolare attenzione alla struttura della più rilevante componente di spesa di ogni Ente: quella del personale. L utilità di tali dati va principalmente individuata nella circostanza che essi rendono generalmente possibile una fondata anche se non approfondita - valutazione relativamente agli andamenti finanziari dell Ente esaminato e alla sua economicità, fornendo così importanti informazioni su eventuali criticità nella gestione fondamentale, in particolare relativamente alla spesa del personale. Tali indicatori possono, pertanto, dare contezza della linea di tendenza della sostenibilità dell Ente nel medio periodo. Va poi aggiunto che normalmente i dati necessari per le elaborazioni indicate sono comunque raccolti dagli Enti per gli adempimenti ordinari (conto del bilancio, suoi allegati e conto annuale delle spese del personale), non dando così luogo a particolare appesantimento per la gestione. Su un secondo piano si pongono le elaborazioni dell altro insieme, quello degli indicatori specifici. In questo caso non si può affermare che i dati siano sempre già disponibili o che siano di natura generale. L esigenza che ha portato a scegliere le elaborazioni indicate tra quelle astrattamente valutabili è stata quella di individuare alcuni aspetti gestionali dell amministrazione locale che verosimilmente sono comuni a tutti gli Enti, e che allo stesso tempo caratterizzano in maggior o minor i servizi resi ai cittadini. Quella che si espone è, perciò, solo una proposta ma può essere vista, in mancanza di diverse specifiche valutazioni e determinazioni da parte degli Enti, come un inizio di valutazione con modalità condivise di servizi comuni a tutti gli Enti. In conclusione gli indicatori proposti, pur nella loro generalità, in ragione del loro poter essere raccolti ed analizzati in tutti gli Enti, da un lato sono in grado di essere utilizzati come uno strumento per poter avere una visione aggregata, consolidata, dell andamento complessivo degli Enti associati, e dall altro possono facilitare nel corso della progressiva condivisione dei servizi la reciproca comprensione di caratteristiche, potenzialità e criticità degli Enti associati. L utilizzo per le elaborazioni di dati già raccolti per altre finalità spesso minimizza, poi, il costo operativo per l Ente delle procedure di gestione del controllo o monitoraggio. Va precisato con energia come in questa sede non si voglia assolutamente indirizzare l attenzione del controllo interno solo verso gli indicatori qui presentati. Sul punto, al contrario, si chiede a tutti gli Enti di elaborare e manifestare gli eventuali propri aggiuntivi piani di controllo sulla base delle specifiche attività e i programmati obiettivi che siano già stati definiti. Il percorso di miglioramento sarà senz altro agevolato dall autonoma definizione di indicatori specifici ponderati in ragione della concreta realtà dell Ente, sia in ragione delle priorità strategica preordinate che delle migliori concrete modalità di raccolta dei dati necessari al monitoraggio delle azioni e dalla verifica del raggiungimento dei risultati. Tenendo debito conto proprio di tali specifiche caratteristiche sarà possibile avviare una concreta valutazione e consultazione da cui potrà derivare il miglioramento degli indicatori da elaborare, indicatori di cui gli insiemi inizialmente proposti costituiscono non un punto di arrivo, bensì una base di partenza sicuramente perfettibile per un percorso di comprensione e valutazione condivisa da sviluppare. 2

18 GESTIONALI Indicatori generali VALORI PARAMETRI Autonomia finanziaria (%) = Tit. I + Tit. III Entrate Entrate correnti (rappresenta la maggior o minor autonomia dell'ente nella determinazione del livello delle entrate correnti) Grado di rigidità strutturale (%) = Spesa personale + rate mutui Entrate correnti (indica la quantità di entrate destinate a spese fisse ed esprime il maggior o minor spazio di autonomia dell'ente nella determinazione della composizione della spesa e conseguentemente del livello generale delle entrate correnti) Indebitamento pro capite = Residuo debito per mutui popolazione ( il valore residuo di debito da estingure per ogni residente, rappresentando così il livello di esposizione finanziaria in rapporto alla popolazione servita) Grado di rigidità per spesa del personale (%) = Spese personale Entrate correnti ( la quantità di entrate correnti destinata alla spesa per risorse umane, indicando così la rigidità gestionale nella destinazione delle entrate rispetto a questo componente di spesa) Incidenza spesa personale (%) = Spesa Int. 1 + IRAP + fondi + Interinale Spesa corrente (rappresenta il rapporto tra la spesa per risorse umane e il totale della spesa corrente, indicando il livello di spesa destinata alle risorse umane) Costo medio del personale = Spesa Int. 1 + IRAP + fondi numero dipendenti (Full-Time Equivalent su base annua) (indica il livello di spesa medio sostenuto per unità di personale, calcolato rispetto al valore annuo di un'unità di personale con rapporto di lavoro a tempo pieno) Rapporto dipendenti su popolazione ( ) = numero dipendenti (Full-Time Equivalent su base annua) popolazione (mette in rapporto il numero di dipendenti - ricalcolato su un'ipotetico rapporto di lavoro a tempo pieno in base annua - rispetto alla popolazione servita) Rapporto dipendenti su territorio ( ) = numero dipendenti (Full-Time Equivalent su base annua) kmq del territorio (mette in rapporto il numero di dipendenti - ricalcolato su un'ipotetico rapporto di lavoro a tempo pieno in base annua - rispetto al territorio servito) Equilibrio di parte corrente (%) = Entrate correnti Spese correnti + Spesa Titolo III (ndo il risultato di parte corrente, esprime la sostenibilità economica fondamentale della gestione dell'ente) Risultato di amministrazione (+/avanzo o -/disavanzo) = (esprime il risultato della gestione finanziaria dell'ente nell'esercizio) Avanzamento realizzazione investimenti (%) = Pagamenti Tit. II Tit. II (impegni competenza + residui iniziali) (esprime una indicativa del livello di avanzamento nella realizzazione delle opere pubbliche programmate)

19 Indicatori specifici Servizi demografici ore settimanali apertura sportello disponibilità oraria apertura al pubblico su residenti (%) apertura sportello su appuntamento (sì/no) = ore settimanali apertura sportello numero residenti Sviluppo economico Attività produttive numero pratiche presentate numero pratiche evase pratiche evase su presentate (%) ore settimanali apertura sportello disponibilità oraria apertura al pubblico su residenti (%) apertura sportello su appuntamento (sì/no) = = numero pratiche evase numero pratiche presentate ore settimanali apertura sportello numero residenti Polizia locale ore annue complessive (ore x giorni x uomini) numero di contravvenzioni ore settimanali apertura sportello presenza sul territorio in rapporto all'area presenza sul territorio in rapporto agli abitanti presenza sul territorio in rapporto alla viabilità disponibilità oraria apertura al pubblico su residenti (%) apertura sportello su appuntamento (sì/no) = = = = ore annue complessive (ore x giorni x uomini) kmq dell'ente ore annue complessive (ore x giorni x uomini) abitanti ore annue complessive (ore x giorni x uomini) km di strade ore settimanali apertura sportello numero residenti Protezione civile numero di volontari Sociale numero totale assistiti di cui minori di cui anziani di cui diversamente abili di cui indigenti ore settimanali apertura sportello disponibilità oraria apertura al pubblico su residenti (%) apertura sportello su appuntamento (sì/no) = ore settimanali apertura sportello numero residenti Pagina 1 di 3

20 Indicatori specifici Servizi educativi numero potenziali aventi diritto all'iscrizione ad Asilo Nido numero iscritti ad Asili Nido copertura del servizio di Asilo Nido (%) numero potenziali aventi diritto alla Scuola dell'infanzia numero iscritti alla Scuola dell'infanzia copertura del servizio di Scuola dell'infanzia (%) Trasporto scolastico: numero utenti del servizio di trasporto scolastico km giornalieri percorsi da mezzi del servizio dik trasporto scolastico Mensa scolastica: numero iscritti al servizio di mensa scolastica pasti medi giornalieri erogati dal servizio di mensa scolastica ore settimanali apertura sportello disponibilità oraria apertura al pubblico su residenti (%) apertura sportello su appuntamento (sì/no) = = = numero iscritti ad Asili Nido numero potenziali aventi diritto all'iscrizione ad Asilo Nido numero iscritti alla Scuola dell'infanzia numero potenziali aventi diritto alla Scuola dell'infanzia ore settimanali apertura sportello numero residenti Sport e tempo libero numero campi (strutture) da gioco strutturato ore settimanali apertura sportello disponibilità oraria apertura al pubblico su residenti (%) apertura sportello su appuntamento (sì/no) = ore settimanali apertura sportello numero residenti Biblioteca numero medio giornaliero utenti numero annuo prestiti numero annuo prestiti interbibliotecari numero annuo nuovi libri acquistati (nuove catalogazioni) ore settimanali apertura servizio disponibilità oraria apertura al pubblico su residenti (%) apertura su appuntamento (sì/no) = ore settimanali apertura servizio numero residenti Pagina 2 di 3

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