AMIANTO Criteri per una corretta valutazione del rischio professionale
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- Agnella Baroni
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1 AMIANTO Criteri per una corretta valutazione del rischio professionale D.Lgs. 81/08 -Titolo I: Procedure standardizzate per la redazione del DVR Silvia Goldoni Modena,
2 Procedure standardizzate e valutazione dei rischi Parliamo di. Normativa Quando Per è possibile utilizzare le procedure standardizzate per eseguire la valutazione dei rischi? le aziende fino a 10 dipendenti è obbligatorio usare le procedure standardizzate? Quali La di riferimento soggetti contribuiscono alla valutazione dei rischi nel caso delle procedure standardizzate? valutazione con procedure standardizzate può considerarsi esaustiva nel caso di rischi specifici? Le aziende che operano nel settore di rimozione dell amianto, come devono comportarsi?
3 Normativa di riferimento D.lgs. 9 aprile 2008, n TESTO UNICO SULLA SALUTE E SICUREZZA SUL LAVORO Attuazione dell articolo 1 della Legge 3 agosto 2007, n. 123 in materia di tutela della salute e della sicurezza nei luoghi di lavoro. Decreto interministeriale 30 novembre Procedure standardizzate per la valutazione dei rischi di cui all'articolo 29, comma 5, del decreto legislativo n. 81/2008, ai sensi dell'articolo 6, comma 8, lettera f)
4 Normativa di riferimento INTERPELLO N. 7/2012 del 15/11/ Valutazione del rischio e utilizzo delle procedure standardizzate INTERPELLO N. 14/2013 del 24/10/ Limiti di utilizzo delle procedure standardizzate Nota del 31/01/2013 prot. 32/ /MA001.A001 Oggetto: decreto interministeriale sulle procedure standardizzate - chiarimenti inerenti al termine finale dell esercizio della facoltà di autocertificare la valutazione dei rischi (articolo 29, comma 5, del decreto legislativo 9 aprile 2008, n. 81, e successive modifiche e integrazioni. Lettera circolare del 25/01/2011 Prot, 15/SEGR/ Oggetto: lettera circolare in ordine alla approvazione degli Orientamenti pratici per la determinazione delle esposizioni sporadiche e di debole intensità (ESEDI) all amianto nell ambito delle attività previste dall art. 249 commi 2 e 4, del D.lgs. 9 aprile 2008, n. 81 come modificato e integrato dal D.lgs. 3 agosto 2009, n. 106.
5 D.Lgs. 81/08 Titolo I Art. 2 lettera q) Definizione di «valutazione dei rischi»: valutazione globale e documentata di tutti i rischi per la salute e sicurezza dei lavoratori presenti nell ambito dell organizzazione in cui essi prestano la propria attività, finalizzata ad individuare le adeguate misure di prevenzione e di protezione e ad elaborare il programma delle misure atte a garantire il miglioramento nel tempo dei livelli di salute e sicurezza Articolo 15 - Misure generali di tutela 1. Le misure generali di tutela della salute e della sicurezza dei lavoratori nei luoghi di lavoro sono: a) la valutazione di tutti i rischi per la salute e sicurezza;.
6 D.Lgs. 81/08 Titolo I Articolo 17 - Obblighi del datore di lavoro non delegabili 1. Il datore di lavoro non può delegare le seguenti attività: a) la valutazione di tutti i rischi con la conseguente elaborazione del documento previsto dall articolo 28; b) la designazione del responsabile del servizio di prevenzione e protezione dai rischi. Articolo 28 - Oggetto della valutazione dei rischi 1. La valutazione di cui all articolo 17, comma 1, lettera a), anche nella scelta delle attrezzature di lavoro e delle sostanze o delle miscele chimiche impiegate, nonché nella sistemazione dei luoghi di lavoro, deve riguardare tutti i rischi per la salute e sicurezza dei lavoratori,...
7 D.Lgs. 81/08 Titolo I Articolo 28 - Oggetto della valutazione dei rischi 2. Il documento... può essere tenuto... su supporto informatico e, deve essere munito di data certa. 2. Il documento deve contenere: a) una relazione sulla valutazione di tutti i rischi nella quale siano specificati i criteri adottati b) l indicazione delle misure di prevenzione e di protezione attuate e dei DPI c) il programma delle misure di miglioramento nel tempo dei livelli di sicurezza; d) l individuazione delle procedure per l attuazione delle misure e dei ruoli dell organizzazione e) l indicazione del nominativo del RSPP, del RLS e del MC f) le mansioni che espongono a rischi specifici e richiedono una riconosciuta capacità professionale, specifica esperienza, adeguata formazione e addestramento
8 D.Lgs. 81/08 Titolo I Articolo 28 - Oggetto della valutazione dei rischi 3. Il contenuto del documento.deve altresì rispettare le indicazioni previste dalle specifiche norme sulla valutazione dei rischi contenute nei successivi titoli del presente decreto. 3-bis. In caso di costituzione di nuova impresa, il datore di lavoro è tenuto ad effettuare immediatamente la valutazione dei rischi elaborando il relativo documento entro novanta giorni dalla data di inizio della propria attività. Articolo 29 - Modalità di effettuazione della valutazione dei rischi Il datore di lavoro effettua la valutazione ed elabora il documento in collaborazione con il RSPP e il MC (nei casi di cui all articolo 41) previa consultazione del RLS
9 D.Lgs. 81/08 Titolo I Articolo 29 - Modalità di effettuazione della valutazione dei rischi 3. La valutazione dei rischi deve essere immediatamente rielaborata,... in occasione di modifiche del processo produttivo o della organizzazione del lavoro significative ai fini della salute e sicurezza dei lavoratori, o in relazione al grado di evoluzione della tecnica, della prevenzione o della protezione o a seguito di infortuni significativi o quando i risultati della sorveglianza sanitaria ne evidenzino la necessità.. nel termine di trenta giorni 4. Il documento di cui all articolo 17, comma 1, lettera a), e quello di cui all articolo 26, comma 3, devono essere custoditi presso l unità produttiva alla quale si riferisce la valutazione dei rischi.
10 D.Lgs. 81/08 Titolo I Articolo 29 - Modalità di effettuazione della valutazione dei rischi 5. Fermo restando quanto previsto al comma 6-ter, i datori di lavoro che occupano fino a 10 lavoratori effettuano la valutazione dei rischi di cui al presente articolo sulla base delle procedure standardizzate di cui all articolo 6, comma 8, lettera f). Fino alla scadenza del terzo mese successivo alla data di entrata in vigore del decreto interministeriale di cui all articolo 6, comma 8, lettera f), e, comunque, non oltre il 30 giugno 2013, gli stessi datori di lavoro possono auto-certificare l effettuazione della valutazione dei rischi. Quanto previsto nel precedente periodo non si applica alle attività di cui all articolo 31, comma 6, lettere a), b), c), d) nonché g).
11 D.Lgs. 81/08 Titolo I Articolo 29 - Modalità di effettuazione della valutazione dei rischi 6. Fermo restando quanto previsto al comma 6-ter, i datori di lavoro che occupano fino a 50 lavoratori possono effettuare la valutazione dei rischi sulla base delle procedure standardizzate di cui all articolo 6, comma 8, lettera f). Nelle more dell elaborazione di tali procedure trovano applicazione le disposizioni di cui ai commi 1, 2, 3, e 4. 6-bis. Le procedure standardizzate di cui al comma 6, anche con riferimento alle aziende che rientrano nel campo di applicazione del titolo IV, sono adottate nel rispetto delle disposizioni di cui all articolo 28.
12 D.Lgs. 81/08 Titolo I Articolo 29 - Modalità di effettuazione della valutazione dei rischi 6-ter. Con decreto del Ministro del lavoro e delle politiche sociali sono individuati settori di attività a basso rischio di infortuni e malattie professionali... Il decreto... reca in allegato il modello con il quale, fermi restando i relativi obblighi, i datori di lavoro delle aziende che operano nei settori di attività a basso rischio infortunistico possono dimostrare di aver effettuato la valutazione dei rischi... Resta ferma la facoltà delle aziende di utilizzare le procedure standardizzate... 6-quater. Con decreto del Ministro del lavoro e delle politiche sociali sono individuati strumenti di supporto per la valutazione dei rischi... tra i quali gli strumenti informatizzati secondo il prototipo europeo OIRA (Online Interactive Risk Assessment).
13 D.Lgs. 81/08 Titolo I Articolo 29 - Modalità di effettuazione della valutazione dei rischi 7. Le disposizioni di cui al comma 6 non si applicano alle attività svolte nelle: a) aziende di cui all articolo 31, comma 6, lettere a), b), c), d), f) e g); b) aziende in cui si svolgono attività che espongono i lavoratori a rischi chimici, biologici, da atmosfere esplosive, cancerogeni mutageni, connessi all esposizione ad amianto; i datori di lavoro che occupano fino a 50 lavoratori possono effettuare la valutazione dei rischi sulla base delle procedure standardizzate
14 D.Lgs. 81/08 Titolo I Articolo 31 comma 6 L istituzione del SPP all interno dell azienda è comunque obbligatoria nei seguenti casi: a) nelle aziende industriali a rischio incidente rilevante; b) nelle centrali termoelettriche; c) negli impianti ed installazioni di cui agli articoli 7, 28 e 33 del decreto legislativo 17 marzo 1995, n. 230, e successive modificazioni; d) nelle aziende per la fabbricazione ed il deposito separato di esplosivi, polveri e munizioni; e) nelle aziende industriali con oltre 200 lavoratori; f) nelle industrie estrattive con oltre 50 lavoratori; g) nelle strutture di ricovero e cura pubbliche e private con oltre 50 lavoratori.
15 Le procedure standardizzate Decreto interministeriale 30 novembre Procedure standardizzate per la valutazione dei rischi di cui all'articolo 29, comma 5, del decreto legislativo n. 81/2008, ai sensi dell'articolo 6, comma 8, lettera f) Articolo 1 1. Ferma restando l integrale applicazione dei principi in materia di valutazione dei rischi di cui agli articoli 17, 28 e 29 del D.Lgs. n. 81/2008, i datori di lavoro di imprese che occupano fino a 10 lavoratori effettuano la valutazione dei rischi ai sensi dell articolo 29 comma 5, del D.Lgs. n. 81/2008 secondo le disposizioni del documento approvato dalla Commissione in data 16 maggio 2012, allegato al presente decreto.
16 Le procedure standardizzate Decreto interministeriale 30 novembre Procedure standardizzate per la valutazione dei rischi di cui all'articolo 29, comma 5, del decreto legislativo n. 81/2008, ai sensi dell'articolo 6, comma 8, lettera f) Articolo 1 2. I datori di lavoro di imprese che occupano fino a 50 lavoratori possono effettuare la valutazione dei rischi, ai sensi dell articolo 29, comma 6, del D.Lgs. n. 81/2008, secondo le disposizioni del documento approvato dalla Commissione in data 16 maggio 2012, allegato al presente decreto. 3. I datori di lavoro... utilizzano la modulistica allegata al presente decreto e quella successivamente pubblicata sul sito sezione sicurezza nel lavoro. 4. Le disposizioni di cui agli articoli 17, 28 e 29 del D.Lgs. n. 81/2008 si considerano assolte in caso di adozione ed efficace attuazione delle disposizioni di cui al presente decreto.
17 Le procedure standardizzate Decreto interministeriale 30 novembre Procedure standardizzate per la valutazione dei rischi di cui all'articolo 29, comma 5, del decreto legislativo n. 81/2008, ai sensi dell'articolo 6, comma 8, lettera f) Articolo Il decreto entra in vigore il sessantesimo giorno successivo alla notizia della pubblicazione nella Gazzetta Ufficiale, fermi restando i termini di cui al decreto-legge 12 maggio 2012, n Entro 24 mesi dalla entrata in vigore del presente decreto, la Commissione, previo monitoraggio della applicazione delle procedure di cui al presente decreto, rielabora le procedure standardizzate di cui all articolo 29, comma 5, del D.Lgs. n. 81/2008, anche previa individuazione dei settori a basso rischio infortunistico. Dal 1 giugno 2013 il DL non può più auto-certificare l'avvenuta valutazione dei rischi!
18 Le procedure standardizzate Premessa Per tutelare la salute e la sicurezza nei luoghi di lavoro è necessaria la valutazione globale e documentata di tutti i rischi per la salute e sicurezza dei lavoratori finalizzata ad individuare le adeguate misure di prevenzione e protezione e ad elaborare il programma delle misure atte a garantire il miglioramento nel tempo dei livelli di salute e sicurezza (D. Lgs. n. 81/2008, art. 2). La valutazione dei rischi e la conseguente elaborazione del DVR costituiscono obbligo non delegabile (D. Lgs. n. 81/2008, art. 17) del DDL ed è finalizzato a: a- individuare i rischi per la salute, che potrebbero causare infortuni e malattie professionali, presenti nella propria azienda, b- definire le modalità adeguate per eliminarli o gestirli (cioè ridurli per quanto possibile), c- fornire a tutti i soggetti coinvolti i mezzi, gli strumenti, le informazioni, la formazione e l addestramento adeguati a tutelare la salute durante l attività lavorativa.
19 Le procedure standardizzate Requisiti generali La valutazione dei rischi deve riguardare tutti i rischi per la salute e la sicurezza dei lavoratori, compresi quelli riguardanti gruppi di lavoratori esposti a rischi particolari (stress lavoro correlato e lavoratrici in stato di gravidanza), nonché quelli connessi alle differenze di genere, all età (lavoratori minori e lavoratori con elevata anzianità lavorativa) alla provenienza da altri paesi, ed alla specifica tipologia contrattuale attraverso cui viene resa la prestazione di lavoro. I rischi da valutare sono quelli presenti nell ambito dell organizzazione in cui i lavoratori prestano la propria attività (art. 2, comma 1, lett. q), D.Lgs. n. 81/2008). La scelta dei criteri di redazione del documento è rimessa al datore di lavoro, che vi provvede con obiettivi di SEMPLICITÀ, BREVITÀ E COMPRENSIBILITÀ, in modo da garantirne la completezza e l idoneità quale STRUMENTO OPERATIVO DI PIANIFICAZIONE DEGLI INTERVENTI AZIENDALI DI PREVENZIONE (art. 28, comma 2, lett. a), D.Lgs. n. 81/2008).
20 Le procedure standardizzate Chi valuta i rischi, chi collabora e chi viene consultato Nella valutazione dei rischi e successiva elaborazione del DVR il DDL si deve avvalere della collaborazione del RSPP e del MC, se nominato sulla base dei rischi presenti che prevedono la sorveglianza sanitaria. Il DDL deve consultare il RLS o RLS-T qualora eletto o designato. Quando va redatto il DVR Nel caso in cui venga costituita una nuova impresa, il DDL deve effettuare immediatamente la valutazione dei rischi e deve elaborare il DVR entro 90 giorni dalla data di inizio della propria attività. Il DVR deve essere firmato dal DDL e deve avere data certa (attestabile anche con firma del r.s.p.p., del r.l.s. o r.l.s.t., qualora eletto/designato e del medico competente, ove nominato), può essere tenuto su supporto informatico, deve essere custodito presso l unità produttiva.
21 Le procedure standardizzate Quando deve essere rielaborato il DVR La valutazione dei rischi va rielaborata immediatamente nei seguenti casi: 1- modifica del ciclo produttivo o dell organizzazione del lavoro, significative ai fini della salute e sicurezza dei lavoratori; 2- evoluzione della tecnica della prevenzione o della protezione; 3- a seguito di infortuni significativi; 4- a seguito di necessità emergenti dalla sorveglianza sanitaria. Il DVR deve essere aggiornato entro i 30 giorni successivi al verificarsi di uno dei casi sopra indicati.
22 Le procedure standardizzate Quando è possibile utilizzare le procedure standardizzate per eseguire la valutazione dei rischi? Imprese fino a 10 dipendenti, diverse da: aziende a rischio incidente rilevante; centrali termoelettriche; impianti ed installazioni con R.I.; aziende per la fabbricazione ed il deposito separato di esplosivi, polveri e munizioni; strutture di ricovero e cura pubbliche e private con oltre 50 lavoratori.
23 Le procedure standardizzate Quando è possibile utilizzare le procedure standardizzate per eseguire la valutazione dei rischi? Imprese fino a 50 dipendenti, diverse da: aziende a rischio incidente rilevante; centrali termoelettriche; impianti ed installazioni con R.I.; aziende per la fabbricazione ed il deposito separato di esplosivi, polveri e munizioni; Industrie estrattive con oltre 50 lavoratori; strutture di ricovero e cura pubbliche e private con oltre 50 lavoratori; aziende che espongono i lavoratori a rischi chimici, biologici, da atmosfere esplosive, cancerogeni mutageni, connessi all esposizione ad amianto
24 Le procedure standardizzate Per le aziende fino a 10 dipendenti è obbligatorio usare le procedure standardizzate? il datore di lavoro di una azienda fino a 10 lavoratori dispone delle procedure standardizzate quale strumento identificato dal Legislatore per la redazione del DVR in contesti lavorativi di limitate dimensioni senza che ciò implichi che egli non possa dimostrare - attraverso la predisposizione di un DVR per mezzo di procedure eventualmente non corrispondenti a quelle standardizzate - di avere rispettato integralmente le disposizioni in materia di valutazione dei rischi di cui agli articoli 17, 28 e 29 del D.Lgs. n. 81/2008.
25 Le procedure standardizzate Per le aziende fino a 10 dipendenti è obbligatorio usare le procedure standardizzate? Resta inteso che, qualora una azienda con meno di 10 lavoratori abbia già un proprio DVR (in quanto ha deciso di non avvalersi della facoltà di autocertificare la valutazione dei rischi ma di preparare comunque un DVR pur non essendovi obbligata) tale documento non dovrà essere necessariamente rielaborato secondo le indicazioni delle procedure standardizzate, fermi restando i sopra richiamati obblighi di aggiornamento, legati alla natura dinamica del DVR INTERPELLO N. 7/2012 del 15/11/ Valutazione del rischio e utilizzo delle procedure standardizzate
26 Le procedure standardizzate Quali soggetti contribuiscono alla valutazione dei rischi nel caso delle procedure standardizzate? La valutazione dei rischi secondo le procedure standardizzate deve avvenire nel pieno rispetto dei principi in materia di valutazione dei rischi di cui agli articoli 17, 28 e 29 del D.Lgs. n. 81/2008. Pertanto, nella elaborazione del DVR con procedure standardizzate, il DDL si deve avvalere della collaborazione del RSPP e del MC, se nominato sulla base dei rischi presenti che prevedono la sorveglianza sanitaria. Il DDL deve consultare il rappresentante dei lavoratori per la sicurezza (RLS - RLST) qualora eletto o designato.
27 Le procedure standardizzate La valutazione con procedure standardizzate può considerarsi esaustiva nel caso di rischi specifici? Occorre distinguere il caso di: Titolo IX Capo III Valutazione esposizione professionale 1) aziende fino a 10 dipendenti nel caso di rischi specifici (es. chimico, biologico, amianto) la vdr redatta con procedure standardizzate deve essere integrata dalla specifiche valutazioni 2) aziende da 10 fino a 50 dipendenti nel caso di rischi specifici (es. chimico, biologico, amianto) la valutazione dei rischi non può essere redatta con procedure standardizzate INTERPELLO N. 14/2013 del 24/10/ Limiti di utilizzo delle procedure standardizzate
28 Schema procedure standardizzate
29 Schema procedure standardizzate
30 Schema procedure standardizzate
31 Schema procedure standardizzate C:\Users\goldonis\Desktop\corso amianto\procedure sta ndardizzate per la valutazione dei rischi_modulistica.doc
32 FAQ procedure standardizzate
33 FAQ procedure standardizzate
34 FAQ procedure standardizzate
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