L IVA nella Comunità Europea APPLICAZIONE NEGLI STATI MEMBRI, INFORMAZIONI AD USO DELLE AMMINISTRAZIONI, DEGLI OPERATORI,

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1 L IVA nella Comunità Europea APPLICAZIONE NEGLI STATI MEMBRI, INFORMAZIONI AD USO DELLE AMMINISTRAZIONI, DEGLI OPERATORI, DELLE RETI D INFORMAZIONE, ECC. Nota Nel presente documento sono riportate varie informazioni di base sull'applicazione delle disposizioni in materia di IVA negli Stati membri. Le informazioni sono state raccolte presso le rispettive amministrazioni fiscali. La diffusione di queste informazioni ha come solo obiettivo la messa a disposizione di uno strumento di lavoro. Il presente documento non riflette necessariamente il punto di vista della Commissione delle Comunità europee e non costituisce approvazione delle norme in questione.

2 ITALIA IDENTIFICAZIONE IVA 1. A QUALE UFFICIO PUÒ RIVOLGERSI UN OPERATORE STRANIERO PER OTTENERE INFORMAZIONI SUL VOSTRO SISTEMA IVA? (INDIRIZZO, TELEFONO, FAX, ) Un operatore straniero può ottenere informazioni sul sistema IVA italiano presso il seguente servizio: Ministero delle Finanze Segretariato Generale Ufficio Relazioni Internazionali Viale dell'aeronautica, ROMA Tel. (+39) (06) or Fax (+39) (6) Sito internet: 2. IN QUALI CASI È NECESSARIA L'ISCRIZIONE IVA? L'iscrizione è obbligatoria per chiunque effettui cessioni di beni o prestazioni di servizi nell'esercizio di imprese o di arti e professioni (articoli 4 e 5 della normativa italiana che istituisce e disciplina l'iva, D.P.R. n. 633/72). Non esiste alcuna esenzione dall'obbligo di iscrizione ai fini dell'iva. 3. INDICARE LE PROCEDURE PER L'ATTRIBUZIONE DEL NUMERO DI IDENTIFICAZIONE IVA AD UN OPERATORE STRANIERO. L'operatore deve rivolgersi all'ufficio IVA competente in relazione al suo domicilio fiscale e compilare un modulo di dichiarazione di inizio attività. Se non ha una stabile organizzazione, può nominare un rappresentante fiscale. L'iscrizione IVA non ha una durata minima di validità: resta valida fino alla cessazione dell'attività. 2

3 4. QUALE SOGLIA VIENE APPLICATA PER LE VENDITE A DISTANZA INTRACOMUNITARIE A NORMA DELL'ARTICOLO 28 TER, PARTE B, PARAGRAFO 2, DELLA DIRETTIVA 77/388/CEE? euro. 5. QUALE SOGLIA VIENE APPLICATA PER GLI ACQUISTI EFFETTUATI DA ENTI NON SOGGETTI PASSIVI O DA ALTRI SOGGETTI A NORMA DELL'ARTICOLO 28 BIS, PARAGRAFO 1, LETTERA A), SECONDO COMMA, DELLA DIRETTIVA 77/388/CEE? euro. RAPPRESENTANTI FISCALI 6. COME VIENE NOMINATO UN RAPPRESENTANTE FISCALE? I soggetti passivi non residenti e senza stabile organizzazione in Italia possono nominare un rappresentante fiscale, persona fisica o ente, residente in Italia, incaricato di assolvere gli obblighi ed esercitare i diritti previsti dalla normativa in materia di IVA. La nomina del rappresentante deve risultare da atto pubblico, scrittura privata registrata o lettera annotata in un apposito registro presso l ufficio IVA competente in relazione al domicilio fiscale del rappresentante, e deve essere comunicata all altro contraente anteriormente all effettuazione dell operazione. La nomina può, inoltre, risultare da un atto autenticato da un notaio di un altro paese aderente alla convenzione dell Aia del 5 ottobre Tale atto, una volta autenticato dal Console Generale d Italia nel paese straniero interessato, viene considerato un atto pubblico a tutti gli effetti. 7. QUALI SONO I DIRITTI E GLI OBBLIGHI DI UN RAPPRESENTANTE FISCALE? Il rappresentante ha gli stessi diritti e gli stessi obblighi della persona rappresentata. Il rappresentante svolge, per conto del soggetto passivo straniero senza stabile organizzazione in Italia, le operazioni di fatturazione, registrazione, pagamento, presentazione di dichiarazioni e gli altri obblighi inerenti alle operazioni effettuate dal soggetto passivo straniero in Italia. Il rappresentante risponde in solido con il rappresentato dell adempimento degli obblighi previsti dalla normativa IVA. Tuttavia se l operatore comunitario effettua soltanto operazioni non imponibili o esenti, la rappresentanza può essere limitata alla fatturazione delle operazioni e alla presentazione degli elenchi riepilogativi. 3

4 8. QUALI PROVVEDIMENTI SONO APPLICABILI IN CASO DI MANCATA NOMINA DI UN RAPPRESENTANTE FISCALE NEL VOSTRO TERRITORIO DA PARTE DI UN OPERATORE RESIDENTE IN UN ALTRO STATO MEMBRO? Il rappresentante fiscale risponde in solido con il rappresentato. In caso di inadempienza del rappresentante, è possibile inviare una richiesta di mutua assistenza per il recupero dei crediti. FATTURAZIONE 9. QUALI SONO LE NORME PER L'EMISSIONE DI UNA FATTURA? Il soggetto passivo che effettua una cessione di beni o una prestazione di servizi deve emettere una fattura, al momento della consegna per le cessioni di beni e al momento del pagamento del corrispettivo per le prestazioni di servizi. La fattura deve essere datata e numerata in ordine progressivo, e deve contenere le seguenti indicazioni: dati relativi ai soggetti fra cui è effettuata l operazione, in particolare: (a) per imprese, società o enti: ditta, denominazione o ragione sociale; per le persone fisiche: nome e cognome; in entrambi i casi è necessario indicare la residenza o il domicilio dei soggetti nonché l'ubicazione della stabile organizzazione per i soggetti passivi non residenti. numero di identificazione IVA del cedente o del prestatore ed eventualmente del cessionario o del committente; natura, qualità e quantità dei beni ceduti o dei servizi prestati; prezzo unitario; totale al netto dell'imposta e ammontare dell'imposta corrispondente, indicati distintamente, secondo l'aliquota applicabile. Per le fatture non è prevista alcuna formalità linguistica. 10. ESISTONO ESENZIONI DALL'OBBLIGO DI EMETTERE UNA FATTURA? IN CASO AFFERMATIVO, A QUALI CATEGORIE DI OPERATORI SI APPLICANO? Sì, vi sono delle esenzioni dall obbligo generale previsto per i soggetti iscritti ai fini dell'iva di emettere fattura per ogni singola operazione imponibile. L'emissione della fattura non è obbligatoria, se il cliente non la richiede, (1) per le cessioni di beni effettuate da commercianti al minuto autorizzati in locali aperti al pubblico, in spacci interni, mediante apparecchi di distribuzione automatica, per corrispondenza, a domicilio o in forma ambulante; 4

5 (2) per le prestazioni alberghiere e le somministrazioni di alimenti e bevande effettuate nei pubblici esercizi, nelle mense aziendali o mediante apparecchi di distribuzione automatica; (3) per le prestazioni di trasporto di persone nonché di veicoli e bagagli al seguito; (4) per le prestazioni di servizi rese nell'esercizio di impresa in locali aperti al pubblico, in forma ambulante o nell abitazione dei clienti; (5) per le prestazioni di custodia e amministrazione di titoli e per gli altri servizi resi da aziende o istituti di credito e da società finanziarie o fiduciarie; (6) per i soggetti passivi che effettuano soltanto operazioni esenti e che hanno optato per l applicazione dell imposta ai sensi dell articolo 36 bis. A norma di detto articolo, i contribuenti che ne abbiano dato preventiva comunicazione all ufficio IVA sono dispensati dagli obblighi di fatturazione e di registrazione relativamente alle operazioni esenti da imposta ai sensi dell articolo 10 del D.P.R. 26 ottobre 1972, n.633 (tranne quelle contemplate ai punti 11), 18) e 19) dello stesso articolo). DICHIARAZIONI PERIODICHE IVA 11. IN QUALI CASI UN OPERATORE È TENUTO A PRESENTARE UNA DICHIARAZIONE IVA? Sono tenuti a presentare dichiarazioni IVA annuali i contribuenti identificati ai fini dell IVA che svolgono: un attività commerciale; un attività artigianale o una libera professione. Detti soggetti sono tenuti a presentare la dichiarazione IVA anche qualora non abbiano effettuato nessuna operazione imponibile nel corso dell anno civile. Sono esentati dall obbligo di presentazione della dichiarazione IVA annuale: (a) i contribuenti che nell anno civile precedente abbiano registrato soltanto operazioni esenti, salvo che siano tenuti ad effettuare rettifiche, i produttori agricoli esonerati a norma dell articolo 34, comma 6 (volume d'affari inferiore o pari a euro; (c) i contribuenti che svolgono attività inerenti all intrattenimento e corrispondono l'iva secondo il regime speciale previsto all articolo 74, comma QUAL È LA PERIODICITÀ DELLA PRESENTAZIONE DELLE DICHIARAZIONI IVA EDEI PAGAMENTI CORRISPONDENTI? Le dichiarazioni IVA vengono presentate annualmente. 5

6 Oltre alla dichiarazione annuale, alcuni operatori soggetti passivi IVA sono tenuti a presentare dichiarazioni periodiche, mensili o trimestrali. A partire dal 2000, sono tenuti alla presentazione di dichiarazioni periodiche anche le società di persone e i soggetti passivi assimilati a quelli indicati nell articolo 5 del D.P.R. n. 917 del 22 dicembre 1986 nonché le persone fisiche che nell anno precedente abbiano realizzato un volume d'affari superiore a euro. I pagamenti sono effettuati una volta al mese, entro il giorno 16 del mese successivo. I contribuenti che nell anno solare precedente hanno realizzato un volume d affari non superiore a euro per le imprese aventi per oggetto prestazioni di servizi e per gli esercenti arti e professioni, ovvero a euro per le imprese aventi per oggetto altre attività, possono optare, dandone comunicazione nella dichiarazione relativa all anno precedente o nella dichiarazione di inizio attività, per: (a) l'annotazione delle liquidazioni periodiche entro il giorno 15 e l'effettuazione dei relativi versamenti entro il giorno 16 del secondo mese successivo a ciascuno dei primi tre trimestri solari, con l aggravio dell 1,50% di interesse; il versamento dell imposta dovuta entro il 15 marzo di ogni anno o entro il termine previsto per il pagamento degli importi dovuti in base alla dichiarazione annuale, più un interesse pari allo 0,40% per ciascun mese, o frazione di mese successivo alla predetta data. Nei confronti dei contribuenti che esercitano contemporaneamente prestazioni di servizi ed altre attività e non provvedono alla distinta annotazione dei corrispettivi resta applicabile il limite di euro relativamente a tutte le attività esercitate. 13. ESISTONO REGIMI SPECIALI DI DICHIARAZIONE PERIODICA PER LE PICCOLE IMPRESE E/O TALUNE CATEGORIE DI ATTIVITÀ? Sono previsti i regimi speciali seguenti: regime speciale per i produttori agricoli; regime di compensazione fra società madri e società figlie; regime per le agenzie di viaggio e turismo (base da base); altri regimi speciali sono previsti dall'articolo 74 del D.P.R. n. 633/72: (a) (c) (d) per il commercio di sali e tabacchi; per il commercio dei fiammiferi; per il commercio dei quotidiani, dei periodici, dei libri e dei relativi supporti integrativi; per le prestazioni dei gestori di posti telefonici pubblici, telefoni a disposizione del pubblico e cabine telefoniche; 6

7 (e) (f) (g) (h) (i) (j) per la vendita al pubblico, da parte di rivenditori autorizzati, di titoli di viaggio relativi a trasporti pubblici urbani di persone; per gli enti e le imprese che prestano servizi al pubblico con caratteri di uniformità, frequenza e diffusione tali da comportare l'addebito dei corrispettivi per periodi superiori al mese, i quali possono essere autorizzati, con decreto del Ministro delle finanze, ad eseguire le liquidazioni periodiche di cui all'articolo 27 del D.P.R.n.633/72 e i relativi versamenti trimestralmente anziché mensilmente; per gli spettacoli e i giochi; per le cessioni di rottami, cascami e avanzi di metalli; per le vendite all'asta. per le subforniture. 14. ESISTONO METODI SEMPLIFICATI DI CALCOLO DEL DEBITO FISCALE? IN CASO AFFERMATIVO, SU QUALI CRITERI SI BASANO, A CHI SI APPLICANO E IN CHE COSA CONSISTE LA SEMPLIFICAZIONE? V. risposta alla domanda n. 13. ELENCHI RIEPILOGATIVI 15. QUAL È LA PERIODICITÀ DELLA PRESENTAZIONE DEGLI ELENCHI RIEPILOGATIVI? Gli elenchi riepilogativi debbono essere presentati - a seconda del volume d'affari realizzato - con cadenza mensile, trimestrale o annuale. 16. SONO RICHIESTE INFORMAZIONI SUPPLEMENTARI OLTRE A QUELLE PREVISTE DALL'ARTICOLO 22, PARAGRAFO 6, DELLA DIRETTIVA 77/388/CEE? Sono richiesti anche i dati statistici la cui comunicazione è obbligatoria ai sensi del regolamento (CEE) n. 3330/91 del Consiglio (INTRASTAT). N.B. Sono richiesti inoltre elenchi riepilogativi degli acquisti. 17. SI APPLICANO PROCEDURE SEMPLIFICATE PER GLI ELENCHI RIEPILOGATIVI CONFORMEMENTE ALL'ARTICOLO 22, PARAGRAFO 12, DELLA DIRETTIVA 77/388/CEE? I contribuenti che dichiarano importi esigui possono presentare elenchi annuali. Più in generale devono essere rispettate le periodicità seguenti: (1) per le cessioni 7

8 (a) (c) mensile per i soggetti passivi che abbiano effettuato nell anno precedente, ovvero, nel caso si tratti dei primi scambi intracomunitari, prevedano di effettuare nell anno in corso, cessioni intracomunitarie per un totale superiore a euro; trimestrale per i soggetti passivi che effettuino annualmente cessioni intracomunitarie per un totale compreso tra euro e euro; annuale per gli altri soggetti passivi. (2) per gli acquisti (a) (c) mensile per i soggetti passivi che abbiano effettuato nell anno precedente, ovvero, nel caso si tratti dei primi scambi intracomunitari, prevedano di effettuare nell anno in corso, acquisti intracomunitari per un totale superiore a euro; trimestrale per i soggetti passivi che effettuino annualmente acquisti intracomunitari per un totale compreso tra euro e euro; annuale per gli altri soggetti passivi. 18. ESISTONO REGIMI FORFETTARI? IN CASO AFFERMATIVO, A QUALI SOGGETTI E IN CHE MODO SI APPLICANO? No. 19. SI APPLICANO ALTRE MISURE SEMPLIFICATIVE OLTRE A QUELLE GIÀ INDICATE? No. 8

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