Rapporto di sintesi del Monitoraggio Regionale dell Istruzione degli Adulti Regione Molise. Anno Scolastico 2007/08

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1 Rapporto di sintesi del Monitoraggio Regionale dell Istruzione degli Adulti Regione Molise Anno Scolastico 2007/08 Referente per l ANSAS MOLISE (ex IRRE), prof. Giovanna Palladino 1

2 INDICE Introduzione p. 3-4 Capitolo 1 Le sedi p Le tipologie 1.2 La distribuzione dei Centri Territoriali Permanenti 1.3 La distribuzione degli Istituti di istruzione secondaria di 2 grado gestori di corsi serali Capitolo 2 Le reti 2.1 Le reti dei Centri Territoriali Permanenti 2.2 Le reti degli Istituti di istruzione secondaria di 2 grado gestori di corsi serali Capitolo 3 Le fonti di finanziamento 3.1 Le fonti di finanziamento dichiarate dai Centri Territoriali Permanenti 3.2 Le fonti di finanziamento dichiarate dagli Istituti di istruzione secondaria di 2 grado gestori di corsi serali Capitolo 4 I corsi 4.1 L offerta formativa 4.2 Corsi del primo ciclo di istruzione 4.3 Corsi a favore di cittadini stranieri per l integrazione linguistica e sociale 4.4 Corsi brevi modulari, di alfabetizzazione funzionale Capitolo 5 L utenza 5.1 L utenza 5.2 L utenza complessiva ripartita per tipologia di corso Capitolo 6 L esito dei corsi 6.1 L esito dei corsi per adulti/primo ciclo d istruzione 6.2 L esito dei corsi a favore di cittadini stranieri per l integrazione linguistica e sociale 6.3 L esito dei corsi brevi modulari, di alfabetizzazione funzionale 6.4 L esito dei corsi serali per il conseguimento del diploma di istruzione superiore e/o di qualifica 6.5 L esito dei corsi preparatori dei CTP ai corsi serali degli Istituti di istruzione secondaria di 2 grado gestori di corsi serali p. 5 p. 5 p. 6-7 p. 8 p. 8 p. 9 p. 10 p. 10 p. 11 p. 11 p. 11 p. 12 p. 13 p p. 16 p p p. 23 p p. 24 p p. 27 p. 27 AREE TEMATICHE DI APPROFONDIMENTO Capitolo 7 Gli stranieri 7.1 Analisi dell utenza straniera Focus di approfondimento sui corsi per badanti extracomunitarie Capitolo 8 Il Microcosmo carcerario 8.1 Le sedi 8.2 L offerta formativa 8.3 L utenza 8.4 L esito dei corsi Focus di approfondimento sui corsi per detenuti p. 28 p p p. 35 p. 35 p. 35 p p. 38 p

3 INTRODUZIONE I risultati esposti derivano dalla elaborazione dei dati specifici sul Molise delle informazioni che le scuole hanno fornito all Agenzia Nazionale per lo Sviluppo dell Autonomia Scolastica (ex Indire) compilando una scheda di rilevazione in formato elettronico ad accesso riservato e raccordandosi, dove necessario, con il referente tecnico del Nucleo Regionale di riferimento Le principali unità analizzate sono state: le istituzioni scolastiche, le sedi di erogazione dei corsi, i contatti di rete, le fonti di finanziamento, l offerta formativa, l utenza, l esito dei corsi, gli stranieri e il microcosmo carcerario. Inoltre sono stati introdotti focus di approfondimento sugli stranieri e sul microcosmo carcerario. Il Molise è una piccola regione con solo 2 province e con 90 Istituti Scolastici in totale. Gli istituti che erogano funzioni EdA sono nell ordine del 12% tra CTP, Istituti di istruzione secondaria di 2 grado Gestori di Corsi Serali e Scuole Carcerarie. La percentuale dei contatti di rete di questi Istituti è buona così come le fonti di finanziamento risultano derivare, in buona parte, da altre fonti oltre al MIUR. L offerta formativa complessiva dell Educazione per gli Adulti erogata in regione è concentrata maggiormente sui Corsi Brevi Modulari, di Alfabetizzazione Funzionale e sui Corsi del Primo Ciclo di Istruzione, ma sono parecchi anche i Corsi a favore di cittadini stranieri per l integrazione Linguistica e Sociale. Si è voluto approfondire questo ultimo aspetto introducendo due focus, uno su corsi erogati a badanti straniere e l altro riguardante una sperimentazione di un monoennio per soggetti detenuti. Per ciò che riguarda l utenza delle varie tipologie di corso si evidenzia una maggioranza di italiani rispetto agli stranieri con una percentuale superiore di donne, rispetto agli uomini, in entrambe le province mentre non ci sono donne detenute. Il dato di una maggioranza di donne straniere, rispecchia la realtà di una regione che sta vivendo un preoccupante fenomeno di invecchiamento della popolazione e una successiva esigenza di assistenza alle persone anziane e non autosufficienti attraverso il badantato soprattutto ad opera di donne straniere. Il risultato positivo è che la maggioranza di queste badanti frequenta corsi di istruzione per adulti dove consegue un attestato ma soprattutto acquista una maggiore competenza linguistica, una competenza professionale specifica e una buona capacità di relazione. La sperimentazione del monoennio ha permesso ai soggetti detenuti interessati di recuperare una motivazione a tutto tondo perché spesso chi frequenta un corso in carcere è un individuo di media età con un passato scolastico controverso fatto di delusioni, di sfiducia nei propri mezzi e di contrasti col mondo scuola e con la società. E importante pertanto far emergere ed alimentare quanto di buono c è nell allievo, valorizzando anche le esperienze pregresse che talvolta possono rappresentare un momento di crescita comune e far acquisire un titolo di studio valido a tutti gli effetti. Gli interventi di educazione degli adulti messi in cantiere sono stati finalizzati a: 3

4 *consolidamento e all allargamento della cultura generale in possesso dei destinatari, con particolare riferimento alle dinamiche che guidano lo sviluppo della società contemporanea ed il processo di unificazione europea con riferimento ai temi dello sviluppo locale e delle politiche regionali *formazione legata ai nuovi contenuti dell alfabetizzazione, in particolare nel settore delle tecnologie dell informazione e della comunicazione (alfabetizzazione informatica, lingue straniere) *fruizione di attività formative da parte di soggetti non completamente autonomi, mettendo a disposizione sostegni individuali, materiale didattico, adottando metodologie e organizzazione dei corsi tarati sulle esigenze dei soggetti con più difficoltà alla frequenza (focus di approfondimento su : stranieri (donne/badanti) e su soggetti detenuti ). *contribuzione alla diffusione delle pari opportunità grazie all adozione di modelli organizzativi e strumenti operativi più flessibili ed adattabili a seconda delle esigenze e dei vincoli dei diversi gruppi di popolazione e delle diverse fasi della vita delle persone. 4

5 Capitolo 1 Le sedi 1.1 Le tipologie Il Molise è una piccola regione con solo 2 Province: Campobasso (capoluogo di Regione) e Isernia Istituti scolastici di riferimento delle sedi EdA: Tab. 1 Province IR(CTP) IR(IGCS) Tot. IR CAMPOBASSO ISERNIA 1 1 Totale Regione Tab. 1 LEGENDA: IR(CTP): Istituti di riferimento presso cui sono attivi Centri territoriali Permanenti - IR (IGCS): Istituti di riferimento presso cui sono attivi Istituti di istruzione secondaria di II Grado Gestori di Corsi Serali Essendo gli istituti scolastici in Molise pari a 90 risulta che gli istituti che erogano funzioni EdA sono nell ordine del 12%. 12% istituti scolastici sedi EdA 88% Graf La distribuzione dei Centri Territoriali Permanenti Gli Istituti che erogano funzioni EdA su Campobasso sono distribuiti anche nella provincia; per la città di Isernia non si evince la stessa distribuzione territoriale. 5

6 distribuzione territoriale sedi EdA 8% provincia cb provincia is 92% Graf La distribuzione degli Istituti di istruzione secondaria di 2 grado gestori di corsi serali Nella provincia di Campobasso inoltre ci sono Istituti di istruzione secondaria di II grado Gestori di Corsi Serali (IGCS).4 presso Istituti Professionali e 5 presso Istituti Tecnici. Non risulta nessun corso di tale tipologia presso i Licei. Nella provincia di Isernia non è presente nessun Istituto di istruzione secondaria gestore di corso serale è presente un solo Centro Territoriale Permanente (CTP) presso una Direzione Didattica (D.D.) della città con altre sedi collegate al CTP (scolastiche e non) prive di codice meccanografico. 6

7 Quantità corsi serali in Molise 43% 57% corsi totale corsi serali Graf. 3 Anche le Scuole carcerarie sono concentrate su Campobasso e provincia; 2 attivate dai CTP e 2 dagli Istituti di Istruzione secondaria di II grado gestori di corsi serali. (vedi Tab.2) Province IR/SC SC(CTP) SC(Serali) CAMPOBASSO ISERNIA Totale Regione 4 Legenda- IR/RC - Istituti che hanno attivato una o più Scuole Carcerarie SC(CTP) Scuole Carcerarie attivate dai CTP SC(Serali) Scuole Carcerarie attivate dagli Istituti di Istruzione sec. di II grado gestori di corsi serali Tab. 2 7

8 25% sedi EdA totale scuole carcerarie 75% Graf. 4 Capitolo 2 Le reti 2.1 Le reti dei Centri Territoriali Permanenti Percentuale contatti di rete 40% 60% CTP totale CTP CR Graf. 5 Nelle due province il 40% dei Centri Territoriali Permanenti del Molise, quindi 2 su 3 ha attivato contatti di rete con altri CTP, con Istituti di istruzione secondaria di II grado Gestori di Corsi Serali, con i Sistemi dei Servizi per l impiego e con gli Enti Locali. 8

9 2.2 Le reti degli Istituti di istruzione secondaria di II grado gestori di corsi serali percentuale contatti di rete 10% IGCS totale IGCS CR 90% Graf. 6 Gli istituti di istruzione secondaria di II grado gestori di corsi Serali nella provincia di Campobasso hanno attivato 1 su 9 contatti di rete con Enti Locali, quindi nella misura del 10%. 4 3,5 3 2,5 2 1,5 1 0,5 0 S CARCtotale S CARC CR Graf. 7 9

10 Le scuole carcerarie, tutte in provincia di Campobasso, hanno attivato nella misura del 50% contatti di rete con altre scuole carcerarie e con Enti Locali. Capitolo 3 Le fonti di finanziamento 3.1 Le fonti di finanziamento dichiarate dai Centri Territoriali Permanenti Dei 3 Centri Territoriali Permanenti (2 su Campobasso e 1 su Isernia) hanno tutti dichiarato di aver ottenuto altre fonti di finanziamento (oltre al MIUR). Su un totale di 6 altre fonti di finanziamento (A FF)risultano cosi ripartite per ente erogatore: (0,32%) derivante dalla Quota d Iscrizione (QI) - 3 (1,53%) derivante dalla Regione (R) - 1 (0,46%) derivante dagli Enti Locali (EL) - 1 (0,50%) derivante dal Fondo Sociale Europeo (FSE) Totale A FF dei CTP 6 Tab. 3 Ripartizione fondi dei CTP A FF totale QI R EL FSE Graf. 8 10

11 3.2 Le fonti di finanziamento dichiarate dagli Istituti di istruzione secondaria di II grado gestori di corsi serali Dei 9 (IGCS) Istituti di istruzione secondaria di II grado Gestori di Corsi Serali (tutti sulla provincia di Campobasso), 7 hanno dichiarato di aver ottenuto altre fonti di finanziamento (A FF) oltre al MIUR. In totale 7 A FF risultano così ripartite per ente erogatore: - 7 (0,89%) derivante dalla Quota d Iscrizione (QI) - 1 (1,41%) derivante dagli Enti Locali (EL) - 1 (4,17%) derivante da Imprese e/o Associazioni (I/A) Totale A FF dei IGCS 9 Tab. 4 Ripartizione fondi dei IGCS IGCS AFF totale QI EL I/A Graf. 9 Capitolo 4 I corsi 4.1 L offerta formativa L offerta formativa complessiva erogata in Molise corrisponde a 76 corsi EdA, di cui: - 50 Corsi Brevi Modulari, di Alfabetizzazione Funzionale (CBMAF) - 12 Corsi a favore di cittadini stranieri per l integrazione Linguistica e Sociale (CILS) - 14 Corsi del Primo Ciclo di Istruzione (CPC) Tab. 5 11

12 Offerta formativa complessiva CPC 14 CILS 12 CBMAF 50 Corsi EdA totale Graf Corsi del primo ciclo di istruzione - I 14 Corsi del Primo Ciclo di Istruzione (CPC) sono così distribuiti : 7 Corsi di scuola secondaria di I grado con esame di stato (ex Licenza Media); 7 Corsi di alfabetizzazione culturale di scuola primaria con valutazione finale (ex Licenza Elementare) Tab. 6 Corsi del Primo Ciclo di istruzione 25% 50% CPC MM EE 25% Graf

13 I tre quarti dei Corsi del Primo Ciclo di istruzione (CPC) è stata erogata in provincia di Campobasso il rimanente nella provincia di Isernia Percentuale corsi del primo ciclo sulle due province 25% Corsi EdA CPC Campobasso Corsi EdA CPC Isernia 75% Graf Corsi a favore di cittadini stranieri per l integrazione linguistica e sociale In Molise tutte le sedi (TS) dove sono stati erogati corsi a favore di cittadini stranieri per l integrazione linguistica e sociale sono pari a 12 di cui 9 Sedi Scolastiche (SS) e 3 Sedi Carcerarie (SC); delle Sedi Scolastiche 5 sono in provincia di Campobasso e 4 in provincia di Isernia. Le Sedi Carcerarie sono tutte in provincia di Campobasso 13

14 Sedi dei corsi a favore di cittadini stranieri tutte le sedi sedi scolastiche sedi carcerarie Graf Corsi brevi modulari, di alfabetizzazione funzionale In Molise sono 50 le sedi per i Corsi brevi modulari, di alfabetizzazione funzionale di cui 48 Sedi Scolastiche e 2 Sedi carcerarie. Delle 48 Sedi scolastiche, 35 sono in provincia di Campobasso e 13 sulla città di Isernia. Sedi Scolastiche (SS) Sedi Carcerarie (SC) Tutte le Sedi (TS) Molise Tab. 7 Province Sedi Scolastiche (SS) Sedi Carcerarie (SC) Tutte le sedi (TS) CAMPOBASSO ISERNIA Totale Regione Tab. 8 14

15 Corsi Brevi Modulari 13% 37% 50% CBM totale CBM Campobasso CBM Isernia Graf.14 Corsi brevi modulari, di alfabetizzazione funzionale ripartiti per tipologia Su Campobasso e Isernia nell annualità 2007/2008 si sono tenuti corsi di: - alfabetizzazione linguistica - alfabetizzazione informatica - altre tipologie Per ciò che riguarda l alfabetizzazione linguistica di francese, inglese, spagnolo e tedesco si sono tenuti corsi di 1 e anche di 2 livello ma solo della lingua inglese si è svolto un corso di livello avanzato sulla provincia di Isernia. Lo stesso discorso vale per l alfabetizzazione informatica, si sono tenuti corsi di 1 livello ma non di 2 in entrambe le province. Per le altre tipologie si è spaziato dall animazione teatrale, all attività motorio-sportiva, dall avvio alla formazione professionale e orientamento di base, alla cultura generale, dall educazione espressiva, all educazione musicale e alla educazione alla persona come riportato nella Tab. n.9 15

16 Tipologie di Corsi Brevi Modulari in Molise Tipologia corsi Campobasso Isernia Regione Molise Alfabetizzazione linguistica: Lingua Francese Lingua Francese 1 livello Lingua Francese 2 livello Lingua Francese Livello Avanzato Lingua Inglese Lingua Inglese 1 livello Lingua Inglese 2 livello Lingua Inglese Livello Avanzato Lingua Spagnola Lingua Spagnola 1 livello Lingua Spagnola 2 livello Lingua Spagnola Livello Avanzato Lingua Tedesca Lingua Tedesca 1 livello Lingua Tedesca 2 livello Lingua Tedesca Livello Avanzato Alfabetizzazione informatica: Informatica Informatica 1 Livello Informatica 2 Livello Multimedialità Altre tipologie Altro Animazione Teatrale Attività motorio-sportiva Avvio alla formazione professionale e orientamento di base Cultura Generale Educaz. Espressiva (grafico pittorica,plastica,letteraria,ecc.) Educazione Musicale Educazione alla persona (alimentare e sanitaria) Totali Tab. 9. Capitolo 5 L utenza 5.1 L utenza In Molise l utenza complessiva frequentante tutte le tipologie di corso nelle sedi scolastiche (SS), vede una percentuale di donne superiore a quella degli uomini sia nella Provincia di Campobasso che in quella di Isernia, mentre non c è nessuna donna nelle sedi carcerarie. 16

17 Utenza complessiva per genere 59% 41% uomini totale donne totale Graf. 15 Analizzando i dati a livello regionale si vede che i maggiori frequentanti i corsi EdA si attestano intorno alla fascia d età che va dai 35 ai 39 anni con un numero di utenti pari a 189 unità. La fascia di coloro che frequentano meno è quella che va da 16 a 19 anni con un numero complessivo pari a 90. Analizzando i dati a livello provinciale risulta che su Campobasso la fascia di età di coloro che frequentano maggiormente è rappresentata da utenti di 40/ 44 anni, quelli che frequentano meno sono utenti che hanno 16/19 anni. Su Isernia gli utenti maggiori sono quelli che hanno da 25 a 29 anni, pari a 51 unità, quelli che frequentano di meno sono gli ultrasessantenni. 17

18 Provincia di Campobasso frequentanti corsi EDA ripartiti per fascia d'età 8% 9% 7% 12% 7% 13% 5% 9% 11% 9% 10% da 16 a 19 anni da 20 a 24 anni da 25 a 29 anni da 30 a 34 anni da 35 a 39 anni da 40 a 44 anni da 45 a 49 anni da 50 a 54 anni da 55 a 59 anni da 60 a 64 anni 65 anni e oltre Graf.16 Provincia di Isernia frequentanti corsi EDA ripartiti per fascia d'età 10% 6% 6% 2%1%1% 18% 14% 11% 11% 20% da 16 a 19 anni da 20 a 24 anni da 25 a 29 anni da 30 a 34 anni da 35 a 39 anni da 40 a 44 anni da 45 a 49 anni da 50 a 54 anni da 55 a 59 anni da 60 a 64 anni 65 anni e oltre Graf. 17 La condizione lavorativa dei frequentanti i corsi EdA vede una maggioranza degli occupati nella provincia di Campobasso e dei disoccupati nella provincia di Isernia. Tra gli occupati di Campobasso la maggioranza è data dalle donne e così pure tra i disoccupati di Isernia. 18

19 Provincia di Campobasso condizione lavorativa frequentanti corsi EDA 12% 17% 47% occupato non occupato disoccupato pensionato 24% Graf. 18 Provincia di Isernia condizione lavorativa frequentanti corsi EDA 55% 0% 27% 18% occupato non occupato disoccupato pensionato Graf. 19 La scolarizzazione degli alunni dei corsi EDA si attesta sul 44% che possiede la Licenza media o Superamento del Biennio di Scuola superiore sulla provincia di Campobasso. Sulla provincia di Isernia sono nell ordine del 51% coloro che hanno un diploma di Maturità e Diploma di Scuola Superiore 19

20 Scolarizzazione Licenza elementare 27% 10% 1% 8% Licenza Media o Sup Biennio Sc. Sup Diploma di Qualifica 13% 41% Diploma di Maturità e Diploma Sc Sup Laurea nessun Titolo Anche tra gli scolarizzati è maggiore (seppure di poco) il numero delle donne. Graf. 20 Utenza complessiva e stato di provenienza stranieri 266 Italiani Graf. 21 Come si può chiaramente leggere dal grafico l utenza complessiva degli stranieri è nettamente inferiore rispetto a quella degli italiani. 20

21 Percentuale dell'utenza complessiva ripartita per stato di provenienza 17% Italiani stranieri 83% Graf. 22 Utenza complessiva ripartita per genere 59% 41% uomini donne Graf. 23 In Molise gli italiani che fruiscono dei corsi EdA sono nell ordine dell 83% e sull utenza complessiva tra italiani e stranieri le donne rappresentano il 59% dei frequentanti tutte le tipologie di corso EdA. Le stesse percentuali tra italiani/stranieri e tra uomini/donne sono riscontrabili nelle due province di Campobasso e Isernia 5.2/5 L utenza complessiva ripartita per tipologia di corso Il totale degli iscritti alle varie tipologie di corso EdA in Molise è pari a 1992 unità Questo numero di iscritti non è equamente suddiviso tra i vari corsi poiché c è una 21

22 scelta preponderante per i Corsi Brevi Modulari, di Alfabetizzazione Funzionale (CBMAF), seguiti dai Percorsi di Studio finalizzati al conseguimento del Diploma di Istruzione Secondaria superiore e/o di Qualifica (PDIS/DQ*), seguono con una certa distanza i Corsi del Primo Ciclo di Istruzione (CPC) e per finire ci sono i Corsi a favore di cittadini stranieri per l integrazione Linguistica e Sociale (CILS). Quest ultimo dato ci conferma quello precedentemente menzionato riferito alla bassa percentuale di stranieri iscritta ai corsi EdA rispetto agli italiani. La tabella riassuntiva mette poi a confronto il dato degli iscritti con quello dei frequentanti : si rileva una percentuale di iscritti pari al 56% e quella dei frequentanti pari al 44%. Iscritti CBMAF PDIS/DQ* CPC CILS Totali Frequentanti CBMAF PDIS/DQ* CPC CILS Totali Tab. 10 Differenza tra iscritti e frequentanti i corsi 44% 56% iscritti frequentanti Graf

23 Utenza complessiva dei frequentanti ripartita per tipologia di corso 8% 8% 33% 51% CBMAF PDIS/DQ* CPC CILS Graf. 25 Capitolo 6 L esito dei corsi 6.1 L esito dei corsi per adulti/primo ciclo d istruzione I titoli conclusivi rilasciati al termine del primo ciclo di istruzione sono stati 25 con 17 titoli rilasciati nelle sedi scolastiche e 8 nelle sedi carcerarie. titoli conclusivi primo ciclo annualità 2007/2008 sedi scolastiche sedi carcerarie tutte le sedi Graf. 26 E interessante questo ultimo dato perché se si fa un confronto con l annualità precedente (monitoraggio 2006/2007) si vede come il numero complessivo dei 23

24 titoli non varia di molto ma si evince che i titoli rilasciati dalle sedi carcerarie precedentemente è pari a 0 mentre nell annualità corrente i titoli sono pari a 8. titoli conclusivi primo ciclo annualità 2006/2007 sedi scolastiche scuole carcerarie tutte le sedi Graf. 27 Il dato dei titoli rilasciati anche nelle Sedi Carcerarie è segno di come il percorso è stato attivato anche negli istituti penitenziari per agevolare il reinserimento nella società di quegli individui che si ritrovano detenuti e privati dell opportunità di continuare gli studi. In questi casi si punta ad un processo di lifelong learning che si richiama ad un esperienza scolastica altamente motivante, che faccia leva sui bisogni e sugli interessi dei discenti e rappresenti per loro un momento di socializzazione, oltre che di arricchimento educativo. 6.2 L esito dei corsi a favore di cittadini stranieri per l integrazione linguistica e sociale L esito dei CILS (corsi a favore di cittadini stranieri per l integrazione linguistica e sociale) ha visto un totale di 66 certificati/attestati rilasciati; 12 sono stati rilasciati nelle Sedi Carcerarie e 54 nelle Sedi Scolastiche (27 a Campobasso e 27 a Isernia) 24

25 Certificati/attestati rilasciati nei CILS tutte le sedi sedi carcerarie sedi scolastiche Graf L esito dei corsi brevi modulari, di alfabetizzazione funzionale Certificati/attestati rilasciati nei CBMAF tutte le sedi scuole carcerarie sedi scolastiche Graf. 29 I Certificati /Attestati rilasciati per i Corsi Brevi Modulari, di Alfabetizzazione Funzionale (CBMAF) sono in numero considerevole (totale 675). Di quelli rilasciati presso le sedi scolastiche (664) ben 79 sono riferiti a l Ecdl, segno di come i corsi brevi di alfabetizzazione informatica abbiano attratto il maggior numero di utenti. 25

26 Nelle due province la tipologia dei corsi erogati spazia dalla Alfabetizzazione linguistica (188), alla Alfabetizzazione Informatica (271) di cui appunto 79 riferiti all Ecdl, alle altre tipologie (216). Certificati/Attestati rilasciati nell'ambito dei CBMAF altre tipologie alfabetizzazione informatica alfabetizzazione linguistica Graf. 30 Le altre tipologie di Corso Breve Modulare sono interessanti sia nel numero delle certificazioni rilasciate, sia nella lettura dei bisogni dell utenza. Altre tipologie altro animazione teatrale attività motorio-sportiva 15% 7% 12% 7% 11% avvio formaz professionale cultura generale 14% 16% 18% educazione espressiva educazione musicale educazione alla persona Graf

27 Il bisogno maggiore si evince proprio dalla richiesta di Corsi di Avvio alla formazione professionale e orientamento di base con una percentuale di rilascio di certificazione pari al 18%, seguito da un bisogno di cultura generale (16%), segue l educazione musicale, esigenze di vario tipo fino alla educazione alla persona e animazione teatrale (7%). 6.4 L esito dei corsi serali per il conseguimento del diploma di istruzione superiore e/o di qualifica I diplomi di istruzione Superiore (CDIS) e /o di Qualifica (CDQ) sono stati rilasciati tutti in provincia di Campobasso nelle città di Larino,Termoli e Campobasso. Sono in totale 89 di cui rilasciati ad iscritti con età compresa tra 20 ed i 24 anni in numero di 9. I diplomi di Istruzione rilasciati sono distribuiti tra Istituto Professionale e Istituto Tecnico. I dati analitici sono riportati in tabella: Province DIS DQ DIS/DQ Diplomati CAMPOBASSO ISERNIA Totale Regione Legenda DIS: Diplomi di Istruzione Superiore rilasciati DQ: Diplomi di Qualifica rilasciati - DIS/DQ: totale Diplomi di Istruzione Superiore e di Diplomi di Qualifica rilasciati di cui rilasciati ad iscritti con età compresa fra i 20 ed i 24 anni Tab L esito dei corsi preparatori dei CTP ai corsi serali degli Istituti di istruzione secondaria di 2 grado gestori di corsi serali I Documenti/certificati per il riconoscimento dei crediti rilasciati dai CTP per l accesso ai corsi serali sono stati ripartiti tra le Sedi Scolastiche (SS) e le Sedi Carcerarie (SC). I titoli di studio rilasciati sono stati pari a 8 e tutti nella città di Isernia presso una Direzione Didattica (D.D.). Visualizza la tabella: Riconoscimento crediti CTP per corsi serali Province SS SC TS CAMPOBASSO ISERNIA Totale Regione Legenda SS: Sedi Scolastiche SC: Sedi Carcerarie TS: Tutte le Sedi. Tab

28 AREE TEMATICHE DI APPROFONDIMENTO Capitolo 7 Gli stranieri 7.1 Analisi dell utenza straniera In Molise la totalità dei frequentanti i corsi EdA (tra italiani e stranieri) è pari a1546 unità. Gli stranieri frequentanti tutte le tipologie di corso EdA risultano essere in totale 266 (le donne 174 gli uomini 92) Nel 2008 gli immigrati (regolari) erano quindi il dato regionale della frequenza ai corsi per adulti degli stranieri risulta essere del 4,2% che è molto simile a quello nazionale che è pari al 4,1%. Stranieri frequentanti i corsi EdA ripartiti per genere uomini 92 donne 174 stranieri totale Graf. 32 Le donne straniere che frequentano i corsi per adulti risultano essere più del doppio degli uomini perché il Molise sta vivendo un forte invecchiamento della popolazione e molti residenti che hanno bisogno di assistenza ricorrono alle straniere per il badantato. Gli stranieri frequentano i corsi per lo più nei grossi centri (Campobasso Termoli Isernia) e nella maggior parte, frequentano, corsi erogati dai CTP. Sul totale degli stranieri frequentanti, 179 (tra uomini e donne ) sono distribuiti sulla provincia di Campobasso e 87 su Isernia. 28

29 Stranieri frequentanti corsi EdA ripartiti per fascia d'età 7% 15% 6% 4% 2%1%2% 22% 9% 12% 20% da 16 a 19 anni da 20 a 24 anni da 25 a 29 anni da 30 a 34 anni da35 a 39 anni da 40 a 44 anni da 45 a 49 anni da 50 a 54 anni da 55 a 59 anni da 60 a 64 anni 65 anni e oltre Graf. 33 La maggioranza degli stranieri frequentanti i corsi EdA corrisponde proprio alla fascia d età lavorativa maggiormente presente sull assistenza agli anziani molisani. Stranieri frequentanti corsi EdA ripartiti per condizione lavorativa 1% 39% 22% 38% occupato non occupato disoccupato pensionato Graf. 34 Nella regione Molise la percentuale degli stranieri disoccupati e quella degli stranieri occupati è quasi equivalente (39% - 38%). Gli occupati sono presenti per la maggior parte su Campobasso, i disoccupati sono presenti per la maggior parte su Isernia. I pensionati sono in numero irrisorio (3) e sono solo sulla provincia di Campobasso. 29

30 Scolarizzazione stranieri frequentanti corsi EdA licenza elementare 52 licenza media o sup biennio sc superiore 6 diploma di qualifica 64 diploma di maturità e diploma sc superiore 13 laurea 1 nessun titolo Graf. 35 La scolarizzazione degli stranieri è buona; la maggioranza possiede un diploma di maturità, molti la licenza media o il superamento del biennio della scuola superiore, tanti la licenza elementare. Stato di provenienza degli stranieri frequentanti i corsi EdA nella Regione Molise AFGHANISTAN 1 IRAN 2 ALBANIA* 16 LITUANIA* 5 ALGERIA* 9 MACEDONIA 2 ARGENTINA* 7 MAROCCO* 28 AUSTRIA 1 MOLDAVIA 1 BIELORUSSIA 2 NIGERIA 5 BRASILE* 18 PERU * 13 CIAD 3 POLONIA* 40 CINA* 7 REP. CECA* 12 COLOMBIA 2 REP. DOMINICANA* 8 CROAZIA 3 ROMANIA* 28 CUBA* 9 RUSSIA 4 ECUADOR 1 SERBIA 3 ERITREA 1 SLOVACCHIA 2 ETIOPIA* 6 SPAGNA 3 GERMANIA 3 TUNISIA 1 GHANA 4 Totali 266 GIORDANIA 1 U.S.A. 2 GRECIA 1 UCRAINA 4 INDIA 2 VENEZUELA 6 * Stati esteri prevalenti Tab

31 Tipologia di corso frequentata da stranieri 7% 23% 31% CPC CILS CBMAF PDIS/DQ* 39% Graf. 36 Legenda CPC: Corsi del Primo Ciclo di istruzione CILS: Corsi a favore di cittadini stranieri per l Integrazione Linguistica e Sociale CBMAF: Corsi Brevi Modulari, di Alfabetizzazione Funzionale PDIS/DQ*: percorsi di studio finalizzati al conseguimento del Diploma di Istruzione Secondaria superiore e/o di Qualifica Su un totale pari a 266 unità di stranieri iscritti ai corsi EdA una buona parte (39%) frequenta i corsi per l Integrazione Linguistica e Sociale che corrisponde al bisogno primario di imparare la lingua per potersi poi inserire in un percorso possibile di lavoro e conseguentemente avere un inserimento di tipo sociale (questa esigenza verrà messa ulteriormente in luce con il focus di approfondimento) Stranieri frequentanti corsi EdA Scuole carcerarie In Regione risultano corsi erogati presso Sedi Carcerarie frequentati da 39 stranieri di sesso maschile e nessuna donna. I corsi ovviamente sono tutti in provincia di Campobasso, non avendo Isernia nessuna Sede Carceraria. Il maggior numero di frequentanti si aggira intorno alla fascia d età che va dai 30 ai 34 anni che risultano essere nella maggior parte disoccupati. La scolarizzazione posseduta da questi detenuti risulta essere (sempre nella maggior parte) la licenza elementare. Provengono maggiormente dalla Polonia (7), Nigeria (5), Albania e Ghana (4), Marocco (3) ma anche dall Algeria, dalla Croazia, dall India, dalla Macedonia e altri paesi d Europa ma anche d America segno questo che testimonia come anche il Molise sia terra di approdo. Il dato interessante è quello di come anche i detenuti seguano i Corsi per l integrazione Linguistica e Sociale (in linea con l andamento scolare degli stranieri in genere) e avendo la maggioranza il titolo elementare, frequentano i Corsi del Primo Ciclo di istruzione, pochi frequentano i Percorsi per il Diploma di Istruzione superiore, pochissimi i Corsi di Alfabetizzazione Funzionale. 31

32 Stranieri nelle Scuole carcerarie Tipologia di corso CPC CILS CBMAF PDIS/DQ* stranieri totale Graf. 37 Legenda CPC: Corsi del Primo Ciclo di istruzione CILS: Corsi a favore di cittadini stranieri per l Integrazione Linguistica e Sociale CBMAF: Corsi Brevi Modulari, di Alfabetizzazione Funzionale PDIS/DQ*: percorsi di studio finalizzati al conseguimento del Diploma di Istruzione Secondaria superiore e/o di Qualifica 39 Focus di approfondimento sui corsi per badanti extracomunitarie (*) Si vuole brevemente presentare, in questo focus di approfondimento, un esperienza di educazione per adulti rivolta principalmente a badanti extracomunitarie. Il Centro Territoriale Permanente con sede presso l Istituto Comprensivo L. Montini di Campobasso, in collaborazione con l Unità Assistenza Anziani della Azienda Sanitaria Regionale del Molise, durante l anno scolastico , ha promosso ed attuato un progetto di formazione per badanti con l obiettivo di far acquisire abilità comunicative e competenze sociali in modo da garantire un più adeguato rapporto interpersonale con l utenza locale. Il corso, sul tema Nozioni di assistenza all anziano fragile, svolto una prima volta nell anno , è stato realizzato di nuovo nell anno per la sua validità e congruenza alle esigenze del territorio molisano, dove è alta l incidenza dell invecchiamento della popolazione. Infatti, i molti anziani residenti richiedono un accurata 32

33 assistenza da parte di personale generalmente proveniente da altre nazioni e sprovvisto di competenze linguistiche, sociali e sanitarie. Il corso ha soddisfatto tutte queste aspettative e rappresenta un esperienza regionale di particolare interesse. In Molise gli over65 sono più di e rappresentano oltre il 20% della popolazione e la diminuzione dei componenti dei nuclei familiari, votati come in passato ad assistere in famiglia anziani parzialmente o totalmente non autosufficienti, hanno reso la figura della badante un punto di riferimento costante per ciò che concerne l assistenza alla persona anziana. La badante è identificata solitamente con la donna straniera extracomunitaria, che, tuttavia, per quanto svolga un ruolo importante, si trova spesso ad operare in contesti familiari e sociali priva di un adeguata preparazione. Il corso è stato ideato pensando proprio alla badante, intesa soprattutto come straniera e, dunque, alle prese con problemi e necessità di integrazione socio-lavorativa, tuttavia alle lezioni hanno poi partecipato anche corsiste italiane, a dimostrazione di quanto sia avvertito il problema dell assistenza alla persona anziana. Hanno infatti frequentato il corso 20 allievi (tutte di sesso femminile, con una età media di 43 anni), di cui 12 extracomunitari (5 ucraine, 3 rumene, 2 russe, 1 venezuelana) ed 8 italiani ed è stato articolato in moduli di lezioni di 3 ore per complessive 60 ore. Docenti del corso, supportati dal personale del Centro Territoriale Permanente, sono stati operatori della U.O. Assistenza Anziani della ASReM: geriatri, infermieri, assistenti sociali, fisioterapisti. I temi trattati durante il corso sono stati: la rete dei servizi l assistenza domiciliare il carer invalidità civile e indennità di accompagnamento l alimentazione nell anziano e la nutrizione artificiale l igiene della persona e degli ambienti 33

34 la somministrazione dei farmaci la gestione del paziente incontinente elementi di pronto soccorso la movimentazione del paziente le lesioni da decubito il paziente diabetico il paziente demente I contenuti affrontati sono stati individuati e trattati dal punto di vista dell operatività, tenendo presente cosa significhi nel concreto lavorare nell ambito socio-sanitario, quali i problemi che si incontrano, quali le difficoltà da affrontare. E stato un corso più che altro diretto a mettere a fuoco i principali problemi che l assistenza domiciliare comporta, nella convinzione che ogni paziente ed ogni ambiente in cui l assistenza viene erogata prospetta delle peculiarità che devono essere valutate caso per caso, per rendere concretamente efficace l assistenza stessa. Il corso, oltre che per l obiettivo didattico, è servito sia a favorire l integrazione tra badanti straniere ed operatrici italiane di assistenza, rompendo anche degli stereotipi culturali, sia a promuovere la socializzazione di donne adulte straniere sviluppando la presa di coscienza dei diritti e dei doveri di chi assiste persone non autosufficienti. Il corso si è concluso con una prova finale che è stata superata da tutti i partecipanti, a cui è stato rilasciato un attestato di partecipazione. (*)Il focus di approfondimento è stato possibile grazie alla gentile concessione del materiale da parte del Dott. Cosimo Dentizzi, Geriatra della ASReM. Il progetto attivato dal Centro Territoriale Permanente con sede presso l Istituto Comprensivo L: Montini è stato condotto con successo dagli insegnanti del C.T.P. e dal Dott. Dentizzi insieme alla sua equipe di specialisti. 34

35 Capitolo 8 Il Microcosmo carcerario 8.1 Le sedi In Molise le Scuole Carcerarie (SC) corrispondono a 4. Gli Istituti Penitenziari presso cui sono state attivate Scuole Carcerarie sia da CTP sia da istituti di istruzione secondaria di II grado gestori di corsi serali (IP-SC(CTP/Serali) sono in numero di 2 e gli Istituti Penitenziari che hanno attivato una o più Scuole Carcerarie(IP-SC) pure in numero di 2. Sede di erogazione Scuole Carcerarie 4 3,5 3 2,5 2 1,5 1 0,5 0 4 Scuole Carcerarie totale IP- SC(CTP/Serali) 2 2 IP-SC Graf. 38 Legenda SC: Scuole Carcerarie IP-SC(CTP/Serali): Istituti penitenziari presso cui sono state attivate Scuole Carcerarie sia da CTP sia da istituti di istruzione secondaria di II grado gestori di corsi serali IP-SC: Istituti Penitenziari che hanno attivato una o più Scuole Carcerarie 8.2 L offerta formativa Per tutte le tipologie di corso erogati, il totale corrisponde a 11 corsi distinti in: 6 Corsi del Primo Ciclo di istruzione (CPC), di questi 2 corsi di alfabetizzazione culturale di scuola primaria con valutazione finale (ex Licenza Elementare), 4 corsi di scuola secondaria di I grado con esame di stato (ex Licenza Media) 3 corsi sono stati erogati in favore di cittadini stranieri per l integrazione linguistica e sociale 2 corsi attivati presso le Scuole Carcerarie dai CTP nella tipologia del Corso Breve Modulare di Alfabetizzazione Funzionale (CBMAF) hanno riguardato essenzialmente l Alfabetizzazione Informatica con l offerta formativa di Informatica di 1 livello. 35

36 Offerta formativa nelle Scuole Carcerarie 100% 80% 60% 40% 20% 0% CBMAF CILS CPC tipologia di corso totale Graf. 39 Legenda CPC: Corsi del Primo Ciclo di istruzione CILS: Corsi a favore di cittadini stranieri per l integrazione Linguistica e Sociale CBMAF: Corsi Brevi Modulari, di Alfabetizzazione Funzionale. 8.3 L utenza L utenza delle scuole carcerarie molisane è formata da soli uomini e corrisponde a 124 unità. Nella maggioranza sono della fascia d età che va dai 35 ai 39 anni ovviamente con nessun occupato e nessun pensionato ma con 71 elementi di non occupati e 53 di disoccupati. Il livello di scolarizzazione vede la maggior parte con un titolo di Licenza Media o superamento del Biennio di Scuola Superiore (36), seguiti poi dalla Licenza Elementare (23), segue ancora il Diploma di Qualifica (21), Diploma di Maturità e Diploma di Scuola Superiore (13), nessuna Laurea e nessuno con Nessun Titolo. Lo stato di provenienza dell utenza carceraria è formato nella maggior parte da italiani con una percentuale pari al 69% contro il 31% degli stranieri. 36

37 Utenza scuole carcerarie Stato di provenienza 31% italiani stranieri 69% Graf. 40 Il 47% ha frequentato i Percorsi di studio finalizzati al conseguimento del Diploma di Istruzione Secondaria superiore e /o di Qualifica seguiti da coloro (25%) che hanno frequentato i Corsi del Primo Ciclo di Istruzione, seguono (19%) quelli che si sono iscritti ai Corsi a favore di cittadini stranieri per l Integrazione Linguistica e Sociale per terminare con coloro (9%) che hanno frequentato i Corsi Brevi Modulari, di Alfabetizzazione Funzionale. Tipologia di corso frequentata dall'utenza carceraria 23; 19% 31; 25% 11; 9% 59; 47% PDIS/DQ* CPC CILS CBMAF Graf

38 Gli iscritti a tutte le tipologie di corso risultano essere 139 e i frequentanti 124; di questi la maggioranza si è iscritta ai corsi erogati dai CTP (65) e qui risultano più stranieri, i rimanenti (59) si sono iscritti ai corsi erogati dagli Istituti Gestori di Corsi Serali dove, invece, la maggioranza dei frequentanti è data dagli italiani. 8.4 L esito dei corsi Risultano 8 Titoli di studio rilasciati al termine dei corsi di scuola secondaria di I grado con esame di stato, 11 Certificati/Attestati rilasciati come esito dei Corsi Brevi Modulari, di Alfabetizzazione Funzionale (nello specifico Alfabetizzazione informatica) di cui però zero Ecdl, 12 titoli come esito del Corsi di Integrazione Linguistica e Sociale. Mentre risultano pari a zero i Diplomi rilasciati nei corsi di istruzione secondaria superiore. Focus di approfondimento sui corsi per soggetti detenuti (**) In questo secondo focus di approfondimento si vuole presentare un esperienza di corso serale attivato dall Itis E.Majorana all interno della Casa Circondariale di Larino (CB) per perito meccanico e poi successivamente per perito termo-tecnico per agevolare il reinserimento nella società di quegli individui che si ritrovano detenuti e privati dell opportunità di continuare gli studi. Il monoennio preso in considerazione ha offerto agli alunni detenuti, una preparazione di base che permette di proseguire gli studi nella specializzazione desiderata e prevede 25 ore settimanali distribuite su cinque giorni e suddivise fra area comune (17) e area di indirizzo (8). Il punto di forza del progetto consiste in un percorso flessibile che si fonda sull'approccio al sapere in età adulta e sull'integrazione di competenze generalmente separate, come quelle relative alla cultura e alla formazione professionale. Il corso ha consentito, con la frequenza di cinque anni (poi divenuti quattro con l attivazione del monoennio), di conseguire il diploma di Perito Industriale, di piena valenza legale e permettere quindi l accesso ad ogni facoltà universitaria. Sul piano della formazione il corso serale si è proposto di: -qualificare giovani e adulti privi di professionalità aggiornata per i quali la licenza media non costituisce più una garanzia dall emarginazione culturale e/o lavorativa -preparare una figura professionale in grado di inserirsi in modo attivo e funzionale nel mondo del lavoro -rispondere all esigenza di migliorare la propria cultura personale, di apprendere per sé e di aggiornare ed arricchire il proprio know-how professionale e culturale per affrontare i continui cambiamenti. FINALITA DEL MONOENNIO La sperimentazione del monoennio (classe prima e seconda in unico anno), come prevista dall art. 278 del D.L. n. 297 del 1994, è stata attivata anche presso la Casa Circondariale di Larino e si fonda sulla constatazione che i profondi cambiamenti determinatisi nella società contemporanea richiedono che anche il sistema formativo si trasformi, passando dall attuale rigida struttura ad una più 38

39 flessibile, che risponda ai bisogni di utenze particolari (adulti) che, di fronte ad un percorso quinquennale, si spaventano e demotivano. Da numerose indagini è emerso che tra le motivazioni che spingono un discente adulto, e in particolare uno studente detenuto, ad abbandonare la scuola, oltre al mancato raggiungimento degli obiettivi scolastici, alle problematiche legate alle situazioni processuali, a perdita di interesse, a trasferimenti da carcere a carcere, all incostanza nella frequenza scolastica, all inadeguatezza delle metodologie didattiche, all insufficiente integrazione in classe, alla limitatezza di ambienti, alle scarcerazioni improvvise, occupa sempre più spazio la lunghezza temporale del percorso formativo che spesso impedisce il conseguimento del diploma e quindi ostacola anche il futuro reinserimento sociale del detenuto. L attivazione del monoennio dunque non si pone solo l obiettivo di ridurre il numero di anni necessari per giungere al conseguimento del titolo di studio, ma di far sperimentare ai discenti itinerari diversi e alternativi a quelli tradizionali, che offrano maggiori garanzie per: -rispondere alle aspettative della Strategia di Lisbona: l obiettivo fissato per il 2010 è di portare al 12,5% il tasso di partecipazione degli adulti alla formazione (che per molti paesi europei è un obiettivo a portata di mano, non sembra essere così per il nostro paese che vede partecipare alla lifelong learning nel 2004 solo il 6,8 % della popolazione tra i 25 e i 64 anni, anche se ci si ripromette di aumentare entro il 2010 da 400mila a 4 milioni il numero degli adulti in formazione permanente) -agevolare il rientro in formazione da parte di quei soggetti che si sono allontanati da percorsi scolastici -favorire l'affermazione di un autentico diritto di cittadinanza attraverso l'acquisizione di elementi cognitivi, esperienze, capacità relazionali e la valorizzazione di competenze che permettono all'individuo di agire positivamente nel proprio contesto facilitandone l'inserimento sociale e/o professionale, secondo i concetti base dell'educazione degli Adulti -disfarsi del pregiudizio dell adultità come età definitiva: si pensa che l adulto, in quanto tale, conseguendo una sua stabilità, non è più in fase evolutiva e quindi non ha senso per lui alcuna formazione. L uomo adulto va visto come un essere in fieri, un essere incompiuto che avverte ancora l urgente bisogno di continuare a provare stupore e sorpresa verso il mondo -realizzare un sistema in grado di garantire a ciascuno uguale possibilità di usufruire di esperienze formative autentiche per tutta la vita e accedere così ad una navigazione consapevole tra gli alfabeti della cittadinanza -garantire l accesso ai saperi e all esercizio del diritto alla formazione per l emancipazione di individui, sovente dispersi e marginali, verso il ruolo di cittadini, non solo in funzione dell attività lavorativa, poiché non occorre solo più la mano d opera, ma la mente d opera -assicurare l uscita dall alienazione culturale, dall omologazione e dall esclusione dalle reti societarie e facilitare l acquisizione e la manutenzione di competenze partecipative e democratiche -operare un cambiamento e prendere atto dell inadeguatezza di una concezione sequenziale dell istruzione, secondo il principio prima si studia, poi, conclusi gli studi, si lavora -passare dal sistema dell imbuto al sistema del tritacarne tanti pezzi entrano e tanti pezzi escono evitando fenomeni di drop out e sostenendo l adulto che 39

40 rientra nel circuito formativo. E con particolare riferimento all utenza penitenziaria: -modificare la stereotipata visione del detenuto come soggetto puramente criminale ed incapace di qualsiasi riscatto. Aspetti positivi della sperimentazione condotta: in quattro anni si è offerto alla persona detenuta, la possibilità di conseguire un diploma, perché magari con una pena di quattro anni e il diploma da conseguire in cinque anni, il detenuto che esce difficilmente completa fuori il quinto anno per le strutture penitenziarie, sempre alla ricerca di spazi, è sempre auspicabile adibire 4 aule al posto di 5 Aspetti negativi: talvolta quattro anni non sono sufficienti a garantire la giusta preparazione ad individui spesso carenti per quanto riguarda le conoscenze pregresse. Questioni aperte Purtroppo a livello ministeriale poca attenzione è dedicata all istruzione carceraria: basta consultare l home page del sito del Ministero della Pubblica Istruzione è notare che non esiste alcun link che si richiami ad essa. L insegnamento speso in una struttura penitenziaria si trova ancora a sperimentare situazioni di marginalità e si colloca poi a priori in un setting inadeguato con tutti i cancelli, le regole, le limitazioni, le rigidità burocratiche e le chiusure fisiche e mentali che vi sono. Sembra quasi costituire una sorta di ossimoro: il carcere è per definizione uno spazio dove si colloca il doppio trinomio pena-limitazione-isolamento/ custodiacontrollo-repressione che risponde ad un esigenza, avvertita come primaria, di difesa della collettività, mentre la scuola è uno spazio di crescita e di formazione dove perdura la finalità dell apertura, cura, promozione e palestra della libertà. Solo comprendendo il ruolo e il mandato educativo della scuola all interno del carcere, della scuola che si pone come una sorta di cerniera tra il penitenziario e la società e che rappresenta una risorsa importante, con un alta vocazione formativa del sistema trattamentale e che impiega per diverse ore (scolastiche ed anche extrascolastiche) individui portatori di energie e vitalità che proprio nell istituzione scolastica possono trovare un luogo deputato alla loro espressione si può superare l incoerenza tra la struttura coercitiva del carcere e la funzione di promozione culturale e sociale della scuola. La scuola può e deve rappresentare lo strumento per dare un senso allo stare in carcere della persona detenuta, per consentirgli di ridisegnare un personale processo di crescita e di riappropriazione della propria esistenza. Per questa ragione il progetto formativo speso nell istituto penitenziario si carica di una forte valenza educativa e comporta che si metta in atto una strategia dell attenzione umana-culturale e professionale che riesca: -a tutelare la dignità soggettiva dell altro -a valorizzare l esperienza formativa di ciascun alunno per ricercare conferme per lo sviluppo dell autostima, vivendo emozioni positive, superando difficoltà nelle 40

41 dinamiche relazionali e cercando di dare un senso all esperienza che si sta vivendo -e soprattutto a cogliere e/o alimentare nell alunno l ansia di un riscatto educativo in chi spesso non ha mai intercettato opportunità autentiche di educazione, in quanto l istruzione costituisce un momento fondamentale del processo penitenziario per rieducare alla convivenza civile attraverso azioni positive per ridefinire il progetto di vita e nell assunzione di responsabilità verso se stesso e la società (Circ. 06/08/1993 n.253- M.P.I.) (**)Il focus di approfondimento è stato possibile grazie alla gentile concessione del materiale da parte della Prof.ssa Italia Martusciello docente di Materie Letterarie presso l Itis E.Majorana Sede Carceraria di Larino (CB) in cui ricopre un ruolo fiduciario. Nell ambito della sperimentazione la prima parte dell anno è stata dedicata alla fase informativo-divulgativa, ovvero all accoglienza degli alunni della classe prima monoennio, per cui è stato predisposto un vademecum Benvenuto all ITIS per offrire ai discenti delle classi prime un approccio guidato alla nuova realtà scolastica per un loro migliore inserimento. Giovanna Palladino tecnico ricercatore Agenzia Scuola - Nucleo territoriale del Molise 41

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