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1 DATI DI COPERTINA E PREMESSA DEL PROGETTO U8300A100 Attività professionali non regolamentate Figure professionali operanti nella pianificazione e nel controllo di gestione per le persone giuridiche, associazioni ed enti del settore bancario, finanziario ed assicurativo Requisiti di conoscenza, abilità e competenza Non-regulated professions Professionals operating in the field of strategic and operational planning and in management information system in Banks, Financial and Insurance companies Knowledge, skill and competence requirements ORGANO COMPETENTE Servizi CO-AUTORE SOMMARIO La norma definisce i requisiti relativi alle figure professionali operanti nella pianificazione e nel controllo di gestione per le persone giuridiche, associazioni ed enti operanti nel settore bancario, finanziario ed assicurativo. Detti requisiti sono specificati, a partire dai compiti e attività specifiche identificati, in termini di conoscenza, abilità e competenza in conformità al Quadro europeo delle qualifiche (European Qualifications Framework EQF) e sono espressi in maniera tale da agevolare i processi di valutazione e convalida dei risultati dell apprendimento. UNI - Milano. Riproduzione vietata. codice progetto: U8300A100 Tutti i diritti sono riservati. Nessuna parte di questo documento può essere riprodotta o diffusa con un mezzo qualsiasi, fotocopie, microfilm o altro, senza il consenso scritto di UNI.

2 DATI DI COPERTINA E PREMESSA DEL PROGETTO U8300A100 Questo testo NON è una norma UNI, ma è un progetto di norma sottoposto alla fase di inchiesta pubblica, da utilizzare solo ed esclusivamente per fini informativi e per la formulazione di commenti. Il processo di elaborazione delle norme UNI prevede che i progetti vengano sottoposti all'inchiesta pubblica per raccogliere i commenti degli operatori: la norma UNI definitiva potrebbe quindi presentare differenze -anche sostanziali- rispetto al documento messo in inchiesta. Questo documento perde qualsiasi valore al termine dell'inchiesta pubblica, cioè il: UNI non è responsabile delle conseguenze che possono derivare dall'uso improprio del testo dei progetti in inchiesta pubblica. RELAZIONI NAZIONALI RELAZIONI INTERN.LI PREMESSA La presente norma è stata elaborata sotto la competenza della Commissione Tecnica La Commissione Centrale Tecnica dell'uni ha dato la sua approvazione il giorno UNI - Milano. Riproduzione vietata. codice progetto: U8300A100 Tutti i diritti sono riservati. Nessuna parte di questo documento può essere riprodotta o diffusa con un mezzo qualsiasi, fotocopie, microfilm o altro, senza il consenso scritto di UNI.

3 0. Introduzione 0.1. Il contesto Le regole generali, individuate da UNI, relative al metodo e alla struttura di tutte le norme riguardanti le attività professionali non regolamentate possono essere così sintetizzate: assicurare, nella fase prenormativa, un costante monitoraggio del contesto legislativo pertinente, nazionale ed internazionale, procedendo ad una revisione periodica delle norme elaborate; assicurare la coerenza con il Quadro Europeo delle Qualifiche (EQF), con particolare attenzione alla terminologia, alle modalità di espressione delle qualifiche e all applicazione del principio secondo il quale sono determinanti i risultati dell apprendimento e non il percorso effettuato per consentire la trasferibilità fra ambiti formali, informali e non formali. Pertanto, in genere, non vanno specificati requisiti vincolanti relativi alla formazione o all esperienza; garantire, per quanto possibile, il coinvolgimento di tutte le parti interessate, ai vari livelli pertinenti (per esempio, Regioni e Ministeri, organizzazioni rappresentative delle imprese, organizzazioni rappresentative dei Sindacati dei lavoratori, organizzazioni dei consumatori, Albi professionali interessati, associazioni professionali, organismi di valutazione della conformità, organizzazioni non governative, Università ed Enti di ricerca, associazioni culturali, ecc.); fornire specifiche indicazioni per i processi di valutazione e di convalida delle conoscenze, abilità e competenze. Il corpus normativo sulle attività professionali s inserisce inoltre nel contesto dell Unione Europea, come strumento utile alla mobilità delle persone e all abbattimento delle barriere alla libera circolazione del capitale umano Introduzione alla norma e al relativo approccio metodologico Alla luce di quanto sopra delineato, nello sviluppo della presente norma così come di tutte le altre norme afferenti all ambito delle attività professionali non regolamentate sono stati in primo luogo osservati i principi e le indicazioni di cui alla Raccomandazione 2008/C111/01 (EQF) e della Raccomandazione 2009/C 155/02 (ECVET). Dal punto di vista metodologico, si è stabilito in particolare che: i termini e le definizioni (punto 3) di base adottate (ossia qualifica, conoscenza, abilità, competenza, apprendimento formale, apprendimento nonformale, apprendimento informale) sono, in massima parte, ripresi dallo EQF, dallo ECVET e dalla terminologia pertinente in vigore in ambito comunitario; ai fini della declinazione dei requisiti di conoscenza, abilità e competenza della specifica figura professionale è necessario partire da una preliminare identificazione dei compiti e delle attività specifiche della figura professionale (punto 4); i requisiti della specifica figura professionale sono definiti in termini di conoscenza, abilità e competenza (punto 5) e sono stati inoltre identificate, per quanto applicabile, le capacità personali attese. È fornita inoltre una indicazione dei livelli associabili alla specifica attività professionale in accordo al Quadro Europeo delle Qualifiche (EQF); sono definiti gli elementi utili circa le modalità di valutazione applicabili (punto ). Tali elementi sono stati sviluppati tenendo in debita considerazione quanto già consolidato nell articolato ambito della normazione tecnica volontaria, anche con riferimento al corpus normativo riguardante la valutazione della conformità (serie UNI CEI EN ISO/IEC 17000); in Appendice A (informativa) sono contenute delle indicazioni relative agli aspetti etici e deontologici pertinenti; in Bibliografia sono elencati riferimenti legislativi e siti internet nei quali è possibile trovare i riferimenti legislativi ai vari livelli: nazionale, comunitario e internazionale. Sono state inoltre seguite, per quanto ritenuto pertinente, le linee guida specificate nella Guida CEN 14. 1

4 1. Scopo e campo di applicazione La norma definisce i requisiti relativi alle figure professionali operanti nella pianificazione e nel controllo di gestione per le persone giuridiche, associazioni ed enti operanti nel settore bancario, finanziario ed assicurativo, soggetti o meno al controllo delle Autorità e Organismi di vigilanza. 1 Detti requisiti sono specificati, a partire dai compiti e attività specifiche identificati, in termini di conoscenza, abilità e competenza in conformità al Quadro europeo delle qualifiche (European Qualifications Framework EQF) e sono espressi in maniera tale da agevolare i processi di valutazione e convalida dei risultati dell apprendimento. NOTA La certificazione delle persone in conformità alla UNI CEI EN ISO/IEC può essere un processo di valutazione e convalida. È inoltre riportato il livello dell attività professionale in conformità a quanto previsto dallo EQF. 2. Riferimenti normativi La presente norma rimanda, mediante riferimenti datati e non, a disposizioni contenute in altre pubblicazioni. Tali riferimenti normativi sono citati nei punti appropriati del testo e sono di seguito elencati. Per quanto riguarda i riferimenti datati, successive modifiche o revisioni apportate a dette pubblicazioni valgono unicamente se introdotte nella presente norma come aggiornamento o revisione. Per i riferimenti non datati vale l'ultima edizione della pubblicazione alla quale si fa riferimento (compresi gli aggiornamenti). CEN Guide 14:2010 UNI CEI EN ISO/IEC Linee guida di indirizzo per le attività di normazione sulle qualificazioni delle Professioni Valutazione della conformità Requisiti generali per gli organismi che operano nella certificazione del personale 3. Termini e definizioni Ai fini del presente documento si applicano i seguenti termini e definizioni Qualifica Risultato formale di un processo di valutazione e convalida, acquisito quando un organizzazione competente stabilisce che i risultati dell'apprendimento di una persona corrispondono a norme tecniche definite. NOTA Definizione adattata dallo EQF, Allegato I, definizione a) Risultati dell apprendimento Descrizione di ciò che una persona conosce, capisce ed è in grado di fare al termine di un processo di apprendimento. NOTA 1 I risultati sono descritti in termini di conoscenze, abilità e competenze. NOTA 2 I risultati dell apprendimento possono derivare da apprendimenti formali, non formali o informali Valutazione dei risultati dell apprendimento Metodi e processi utilizzati per definire la misura in cui una persona ha effettivamente conseguito una particolare conoscenza, abilità o competenza. 1 La prassi di riferimento UNI/PdR 10:2014 stabilisce la prassi di attestazione di alcuni profili professionali presenti nelle banche commerciali 2

5 3.4. Convalida dei risultati dell apprendimento Processo di conferma che determinati risultati dell apprendimento valutati, ottenuti da una persona, corrispondono ai risultati specificati richiesti per una qualifica o per parte di essa. NOTA 1 La certificazione, in conformità alla UNI CEI EN ISO/IEC 17024, può essere un processo di valutazione e convalida. NOTA 2 Il riconoscimento dei risultati dell apprendimento, secondo regole definite, da parte di un datore di lavoro o di altri organizzazioni preposte, è altresì un processo di valutazione e convalida Conoscenza Risultato dell'assimilazione di informazioni attraverso l'apprendimento. NOTA 1 Le informazioni comprendono, ma non sono limitate a: fatti, principi, teorie, pratiche ed esperienze relative ad un settore di lavoro o di studio. NOTA 2 Nel contesto del Quadro europeo delle qualifiche (EQF) le conoscenze sono descritte come teoriche e/o pratiche. NOTA 3 Definizione adattata dallo EQF, Allegato I, definizione g). 3.. Abilità Capacità di applicare conoscenze per portare a termine compiti e risolvere problemi. NOTA 1 Nel contesto del Quadro europeo delle qualifiche (EQF) le abilità sono descritte come cognitive (comprendenti l'uso del pensiero logico, intuitivo e creativo) o pratiche (comprendenti l'abilità manuale e l'uso di metodi, materiali, strumenti). NOTA 2 Definizione adattata dallo EQF, Allegato I, definizione h) Competenza Comprovata capacità di utilizzare conoscenze, abilità e capacità personali in situazioni di lavoro o di studio e nello sviluppo professionale e personale, esercitabile con un determinato grado di autonomia e responsabilità NOTA 1 Definizione adattata dallo EQF, Allegato I, definizione i). NOTA 2 Le capacità personali comprendono, in particolare, aspetti sociali e/o metodologici Apprendimento formale Apprendimento derivante da attività formative, intenzionali e strutturate, realizzate da enti/istituzioni d istruzione e formazione riconosciuti da un autorità competente; comporta il rilascio di titoli aventi valore legale Apprendimento nonformale Apprendimento derivante da attività formative, intenzionali e strutturate, realizzate in qualsiasi ambito diverso da quello formale; non dà luogo al rilascio di titoli aventi valore legale Apprendimento informale Apprendimento derivante da esperienze lavorative, da quelle di vita famigliare ed anche dal tempo libero; non è un attività volutamente strutturata e, alcune volte, l apprendimento non è intenzionale Figure professionali operanti nella pianificazione e nel controllo di gestione per le persone giuridiche, associazioni ed enti operanti nel settore bancario, finanziario ed assicurativo Professionisti che, nel rispetto e con i limiti del quadro normativo/regolamentare emanato dalle diverse Autorità nazionali ed internazionali, hanno il compito di predisporre analisi qualitative e quantitative sulla situazione attuale e sullo scenario prospettico, con visione sistemica e di dettaglio, per fornire agli Organi aziendali deliberanti ed esecutivi competenti gli elementi conoscitivi necessari, rispettivamente, per la formulazione e l esecuzione di una strategia sostenibile e per la determinazione, con la massima granularità possibile, degli obiettivi reddituali, patrimoniali e finanziari dell organizzazione, coordinando, inoltre, il processo di formulazione sia dei piani industriali sia dei budget di periodo, misurando e valutando i risultati conseguiti attraverso l'elaborazione di rapporti informativi periodici. 3

6 4. Sigle Sigla Significato Traduzione/Note ABC Activity Based Costing Contabilità dei costi basata sulle attività. ALM Asset And Liability Management Gestione integrata dell attivo e del passivo. BCE (ECB) European Central Bank Banca Centrale Europea. BSC Balanced Score Card Scheda di valutazione bilanciata. Strumento di supporto nella gestione strategica dell organizzazione che si esprime in una serie coordinata di misure di risultati mirando ad analizzare contemporaneamente la gestione di breve e quella strategica di lungo periodo. CONSOB Commissione Nazionale per le Società e la Borsa COVIP EBA ECVET EIOPA EQF FLAOR FSB IASB ICAAP IFRS ILAAP Commissione di Vigilanza sui Fondi Pensione European Banking Authority European Credit System For Vocational Education And Training European Insurance and Occupational Pensions Authority European Qualification Framework Forward Looking Assessment of Own Risks Financial Stability Board International Accounting Standard Board Internal Capital Adequacy Assessment Process International Financial Reporting Standard Internal liquidity adequacy assessment processes Autorità amministrativa che ha il compito di vigilare sul funzionamento dei fondi pensione complementari. Autorità Bancaria Europea. Autorità indipendente dell Unione Europea che opera per assicurare un livello di regolamentazione e di vigilanza prudenziale efficace e uniforme nel settore bancario europeo. Sistema europeo di crediti per l'istruzione e la formazione professionale. Autorità europea per le Assicurazioni e i Fondi Pensione. Quadro Europeo delle qualifiche. Valutazione prospettica dei propri rischi Organismo internazionale (emanazione del G20) con il compito di monitorare le vulnerabilità del sistema finanziario mondiale. Organismo preposto alla individuazione dei principi contabili a livello internazionale. Processo di valutazione dell adeguatezza patrimoniale. Organismo internazionale che fissa i criteri di contabilizzazione degli strumenti finanziari. Procedure interne per la valutazione dell adeguatezza della liquidità. 4

7 IVASS Istituto per la Vigilanza sulle Assicurazioni MBO Management By Objectives Gestione per obiettivi. MCR Minimum Capital Requirement Soglia patrimoniale minima al di sotto della quale il livello di rischio diviene inaccettabile per gli assicurati. La proposta di direttiva prevede che esso sia calcolato in modo verificabile, chiaro e semplice; che sia calibrato al Value-at-Risk dei fondi propri dell impresa con riferimento ad un livello di confidenza compreso fra l 80% e il 90% su un arco temporale annuale; che abbia una soglia minima pari a 1 milione di euro per l assicurazione non vita e a due milioni di euro per l assicurazione vita. OIC OMR ORSA Organismo italiano di contabilità Operazioni di maggior rilievo Own Risk and Solvency Assessment Valutazione dei propri rischi e della solvibilità. RAF Risk Appetite Framework Propensione al rischio. RAPM RAS SCR SWOT analysis US GAAP Risk Adjusted Performance Measures Risk Appetite Statement Solvency Capital Requirement Strengths, Weaknesses, Opportunities, Threats Analysis Generally Accepted Accounting Principles (USA) Misure di rendimento corrette per il rischio. Documento che definisce quantitativamente la propensione al rischio. Valutazione prospettica dei rischi secondo i principi Solvency II. Principale requisito patrimoniale previsto da Solvency II. SCR dovrà coprire la perdita inattesa e sarà calibrato in modo da considerare tutti i rischi quantificabili cui l'impresa è esposta. SCR potrà essere calcolato tramite la formula standards, definita dalla normativa e comune a livello europeo, o tramite un modello interno adottato dalle singole imprese. Analisi dei punti di forza e di debolezza. Principi di contabilità generalmente accettati. VAR Value At Risk Valore a rischio delle attività in portafoglio. 5. Compiti e attività specifiche della figura professionale La figura professionale della pianificazione e controllo di gestione deve contribuire a sviluppare le strategie dell organizzazione che verranno adottate dagli Organi aziendali deliberanti, analizzando e valutando i rischi e le opportunità, nonché predisponendo, i piani e le politiche gestionali approvate dai Vertici, monitorandone l andamento e favorendone l attuazione. 5

8 Il Professionista di pianificazione e controllo deve contribuire allo sviluppo e all attuazione del sistema gestionale. Deve inoltre supportare, anche con una base informativa e analitica, le decisioni strategiche degli Organi aziendali deliberanti, organizzando e tutelando le informazioni in possesso degli stessi. Al fine di garantire un efficace svolgimento della propria attività, il professionista deve essere designato o incaricato dagli Organi aziendali deliberanti, cui risponde, riferendo ad essi. Deve agire nei confronti degli interlocutori interni ed esterni in base alle deleghe ricevute, nel rispetto della normativa e della legislazione vigente. Tali compiti e attività devono essere mantenuti aggiornati in relazione all evoluzione dei requisiti cogenti, modificate e integrate sulla base di leggi e ai regolamenti vigenti specifici. Nella presente norma - per sistematizzare i compiti principali dei professionisti che operano per la funzione pianificazione e controllo di gestione nelle banche, nelle società finanziarie e nelle assicurazioni - si è fatto riferimento ad un processo ideale di definizione delle fasi nelle quali si articola la funzione stessa. A tal fine il processo aziendale di pianificazione e controllo di gestione è modellizzato secondo il cosiddetto Ciclo di Deming (vedere figura 1): 1. determinazione del piano e del budget (plan); 2. realizzazione del piano e del budget in termini quantitativi (do); 3. rilevazione dei risultati conseguiti e analisi degli scostamenti (check); 4. attuazione di eventuali azioni correttive (act). Figura1: Ciclo di Deming Secondo questa logica, alla luce dell esperienza aziendale, sono state individuate le fasi e i compiti riferiti alle attività principali e di supporto nelle seguenti aree di competenza: Pianificazione (definizione dei valori, della missione e degli obiettivi dell organizzazione e del piano strategico/industriale) Controllo di gestione (inserimento degli obiettivi all'interno di un sistema di controllo, analisi dei risultati di gestione con la massima granularità possibile, analisi degli scostamenti dal piano/ budget e supporto alle decisioni dell Organizzazione per l adozione di azioni correttive mirate) Valutazione degli investimenti proposti (modellizzazione di casi aziendali relativi allo sviluppo di nuove attività/prodotti/servizi/mercati) Reportistica (predisposizione di modelli di rappresentazione dei fenomeni aziendali e modalità di presentazione dei risultati alle diverse funzioni dell Organizzazione e ai Vertici aziendali)

9 Gestione delle risorse (formazione e sviluppo professionale dei professionisti che operano per le funzioni interessate) Vedere l appendice A per la definizione dei compiti.. Competenze, abilità e conoscenze associate all attività professionale 5.1. Generalità Il Professionista di pianificazione e controllo deve avere un alto livello di etica, maturità, autorevolezza e autocontrollo per analizzare, comprendere, ed esporre agli Organi aziendali deliberanti il valore delle diverse iniziative strategiche e progettuali, la diagnosi di situazioni attuali e problematiche incombenti o attese 5.2. Competenze Le competenze sono date dalla combinazione dei compiti, dei requisiti di conoscenza e di abilità, citati nell appendice A e associati a standard etici, richiamati nell appendice B, e comportamentali, richiamati nell appendice C Conoscenze Il Professionista di pianificazione e controllo, in quanto responsabile dell intero processo o di rilevanti sottoprocessi e di aree specialistiche, deve avere conoscenze multi disciplinari in grado di permettergli di dialogare con le diverse funzioni che compongono l Organizzazione. Le conoscenze richieste al Professionista e i relativi livelli sono elencati nell appendice B Abilità Le abilità richieste al Professionista di pianificazione e controllo e i relativi livelli sono elencati nell appendice B. 7. Requisiti per il riconoscimento professionale, metodi per la valutazione e la convalida dei risultati dell apprendimento 7.1 Requisiti per il riconoscimento professionale Attualmente l accesso alla professione non è subordinato ad uno specifico percorso di apprendimento riconducibile alle modalità previste dal Quadro Europeo delle Qualifiche (EQF) formativo. Ai fini del riconoscimento professionale previsto dalla presente norma, si prevede un percorso strutturato, effettuato anche precedentemente all applicazione della presente norma, composto congiuntamente da: a) apprendimento formale: possesso di diploma di laurea di un corso di durata almeno triennale o di diploma di scuola superiore di secondo grado o di un titolo di studio estero equipollente; b) apprendimento non formale e informale: adeguata esperienza professionale acquisita attraverso: 1. frequenza a corsi di formazione organizzati o riconosciuti dalle associazioni professionali che tutelano la professione e qualificati da un Ente di Certificazione accreditato secondo la UNI CEI EN ISO IEC per la norma in oggetto; inoltre, 2. periodo di praticantato e/o pratica professionale e/o attività di consulenza di almeno due anni nell attività di pianificazione e controllo di gestione per le persone giuridiche, associazioni ed enti operanti nel settore bancario, finanziario ed assicurativo, soggetti o meno al controllo delle Autorità e Organismi di Vigilanza; c) esperienza documentata relativa alle attività lavorative e formative specifiche dichiarate dal professionista. 7

10 7.2 Oggetto della valutazione Nell apprendimento formale, le metodologie e i soggetti che effettuano la valutazione sono stabiliti per via legislativa (per esempio esami di Stato, esami di maturità), ciò non avviene in ambito non formale e informale. Per la valutazione dei risultati dell'apprendimento non formale e informale, oggetto del presente schema, è necessario tener presente che devono essere valutate, in modo oggettivo e direttamente: 1) le conoscenze; 2) le abilità; 3) le competenze; così come descritte in appendice B. A tal fine, per garantire l efficacia della valutazione occorre indicare una combinazione di più metodi di valutazione, scelti fra quelli di seguito elencati, tenendo comunque presente che ne potrebbero essere considerati anche altri in relazione alla specificità del tipo di attività professionale. 7.3 Metodi per la valutazione Per la valutazione delle conoscenze, abilità e competenze di cui all appendice B, sono stati identificati i seguenti metodi di valutazione: 1) analisi del "curriculum vitae" (titolo di studio, anni di esperienza, pubblicazioni, docenze, ) integrato da documentazioni comprovanti le attività lavorative e formative dichiarate dal candidato (analisi e valutazione di lavori effettuati); inoltre: 2) esame scritto per la valutazione delle conoscenze. Tale prova di esame consiste in una prova con domande a risposta chiusa; per ogni domanda vengono proposte almeno 3 risposte delle quali 1 sola è corretta (da escludere quelle del tipo vero/falso); oppure 3) esame scritto su casi di studio : al candidato viene proposta una situazione reale attinente alla specifica attività professionale. Egli dovrà fornire una risposta appropriata. Tale prova, integrata, se opportuno, da simulazioni di situazioni reali (role play), può consentire di valutare le abilità. A discrezione della commissione d esame, può essere ritenuto necessario un esame orale per approfondire eventuali incertezze riscontrate nelle prove scritte e/o per approfondire il livello delle conoscenze acquisite dal candidato. 7.4 Mantenimento dei requisiti Il professionista dovrà nell arco dei 5 anni di validità successivi al riconoscimento professionale ed alla sua valutazione secondo quanto previsto dalla presente norma: seguire percorsi di aggiornamento professionale permanente - organizzati o riconosciuti dalle associazioni professionali che tutelano la professione e qualificati da un Ente di Certificazione accreditato secondo la UNI CEI EN ISO IEC per la norma in oggetto; dimostrare la continuità professionale nel ruolo e/o nell attività svolta, per almeno 2 anni, anche non consecutivi; e darne comunicazione con cadenza annuale al soggetto che ha effettuato la valutazione. Al termine dei 5 anni di validità del certificato è previsto un esame di rinnovo, che prevede: esame scritto su casi di studio : al candidato viene proposta una situazione reale attinente alla specifica attività professionale. Egli dovrà fornire una risposta appropriata. Tale prova, integrata, se opportuno, da simulazioni di situazioni reali (role play), può consentire di valutare le abilità; A discrezione della commissione d esame, può essere ritenuto necessario un esame orale per approfondire eventuali incertezze riscontrate nelle prove scritte e/o per approfondire il livello delle conoscenze acquisite dal candidato. 8

11 7.5 Organizzazione che effettua la valutazione e/o la convalida L Organizzazione che effettua la valutazione e/o la convalida dei risultati dell'apprendimento deve: avere i requisiti di indipendenza, imparzialità, trasparenza, competenza e assenza di conflitti di interesse; assicurare l omogeneità delle valutazioni; assicurare la verifica dell aggiornamento professionale; definire, adottare e rispettare un proprio sistema qualità documentato e un proprio codice deontologico. NOTA 1 Tali requisiti si intendono assolti dagli organismi di certificazione delle persone, operanti in conformità alla UNI CEI EN ISO/IEC e, per fornire ulteriore garanzia al mercato, accreditati secondo il Regolamento Europeo 75/08. 9

12 Appendice A (normativa) Relazione tra compiti, abilità e competenze Compiti, conoscenze e abilità riferite alle aree indicate al punto 4 sono indicati nei prospetti da A.1 ad A.5 che seguono. A.1. Area Pianificazione Compiti Partecipare alla definizione della missione, delle linee di business e dei valori dell Organizzazione Simulazione (what-if) della sostenibilità della redditività nel tempo Simulazioni dell evoluzione del valore di attività e passività sulla base delle caratteristiche tecniche dei prodotti (per il settore assicurativo) Partecipare al processo di elaborazione e approvazione del RAF Fornire il necessario supporto agli Organi aziendali deliberanti per la formulazione di una strategia sostenibile coerente con la missione dell organizzazione, i valori dell organizzazione e la propensione al rischio (RAF), tenendo conto delle potenzialità economiche, finanziarie, tecniche, tecnologiche e umane dell organizzazione stessa, delle previsioni relative al contesto macroeconomico generale, nonché delle aspettative dei diversi portatori di interesse Monitorare e analizzare i mercati di riferimento e il posizionamento dell Organizzazione, al fine di identificare gli scenari attuali ed elaborare quelli prospettici; con riferimento ad entrambi valutare i punti di forza e di debolezza, le minacce e le opportunità, anche in relazione ai principali concorrenti Analizzare gli scenari interni e di mercato relativi ad assicurazione e riassicurazione (per il settore assicurativo) Realizzare analisi di geo-marketing Realizzare analisi per la determinazione del prezzo (pricing) dei prodotti/servizi Contributi e analisi della corretta tariffazione e della sostenibilità della riservazione (per il settore assicurativo) Analizzare le informazioni fornite dalla Banca d Italia, inclusi i flussi di ritorno della matrice dei conti, la reportistica della BCE e dell EBA (per il settore bancario e finanziario) Analizzare le informazioni statistiche fornite dall'ivass e da COVIP (per il settore assicurativo) Analizzare la reportistica e le comunicazioni dell'eiopa (per il settore assicurativo) Analizzare le banche dati sinistri (pubbliche e private) per valutazioni economiche, finanziarie e attuariali (per il settore assicurativo) Analizzare le informazioni e i dati economico-finanziari dell Organizzazione, dei concorrenti e del mercato di riferimento Analizzare l'andamento storico e prospettico delle diverse categorie di rischi assicurabili, dei limiti operativi 10

13 e dei relativi premi (per il settore assicurativo) Analisi demografiche e attuariali (per il settore assicurativo) Realizzare analisi, interpretazioni e commenti dei rapporti e delle ricerche degli Organi di Vigilanza e dei principali istituti di ricerca economica e di mercato a livello nazionale ed internazionale Realizzare analisi d impatto delle modifiche rilevanti del contesto regolamentare anche in collaborazione con le competenti funzioni che devono assicurare la conformità alle norme Analizzare l andamento storico e prospettico dei tassi, del mark-up e del mark-down, delle masse amministrate (in termini puntuali e di saldi medi), dei margini, della raccolta indiretta e delle poste sotto la linea (per il settore bancario e finanziario) Effettuare stime e validazioni delle informazioni necessarie e dei dati, laddove non forniti direttamente dal sistema informativo in uso Realizzare analisi di benchmarking Effettuare indagini sullo stato attuale e prospettico della offerta dei prodotti/servizi anche in funzione del livello dei prezzi e dei territori di riferimento Supporto alla definizione delle politiche che devono contraddistinguere gli investimenti e la loro allocazione Effettuare la valutazione dell impatto delle iniziative di mercato e dei progetti strategici, in termini di assorbimento di capitale, liquidità (ILAAP), costi e ricavi, creazione di valore per l Organizzazione e per i portatori di interesse (per il settore bancario e finanziario) Analisi e valutazione prospettica dei flussi di cassa in entrata prima, e dei competenti flussi in uscita poi (per il settore assicurativo) Contributi e analisi per la determinazione delle riserve tecniche distinte nel ramo danni e nel ramo vita, così come previsto dal Codice delle Assicurazioni private 2 (per il settore assicurativo) Analisi e predisposizioni di modelli ALM e simulazione sulla redditività attesa degli attivi posti a copertura delle riserve tecniche (per il settore assicurativo) Elaborare proiezioni e simulazioni in funzione delle linee guida strategiche, del modello di business e delle scelte operative Partecipare all elaborazione di analisi di scenario in ipotesi di stress in modo tale da includere sia scenari storici che scenari ipotetici prevedendo la variazione contemporanea di più fattori di rischio, proporzionalmente alle caratteristiche operative, per assicurare la compatibilità con le linee guida del processo di controllo prudenziale Indirizzare lo sviluppo e la manutenzione degli strumenti e delle procedure di analisi e degli output dei sistemi gestionali di sintesi, con riferimento al raccordo degli stessi con il piano contabile, con i flussi informativi forniti agli Organi di Vigilanza e con i relativi flussi di ritorno (per il settore bancario e finanziario) Indirizzare lo sviluppo e la manutenzione degli strumenti e delle procedure di analisi e degli output degli strumenti gestionali di sintesi con riferimento al raccordo gestionale degli stessi con il piano contabile (per il settore assicurativo) Effettuare una valutazione periodica dello sviluppo e della manutenzione degli strumenti di analisi di scenario, dei modelli previsionali utilizzati, nonché dell adeguatezza dei supporti applicativi di Pianificazione 2 Decreto legislativo 209/2005 e successive modifiche 11

14 e Controllo utilizzati Effettuare la valutazione e la validazione dell integrità e della significatività dei dati prodotti dall Organizzazione, verificandone l aggiornamento, la completezza e la coerenza con la contabilità gestionale Fornire supporto operativo alle strutture dell Organizzazione nella individuazione e nella negoziazione dei diversi tipi di obiettivi al massimo livello di granularità possibile Fornire supporto alle strutture dell Organizzazione nell allocazione delle risorse finanziarie, tecniche ed umane, anche con riferimento alle analisi, attuali e prospettiche, inerenti i piani di remunerazione e di incentivazione, nonché con riferimento alle politiche di esternalizzazione Partecipare alla formulazione e alla stesura del budget Partecipare al processo di elaborazione del RAS Partecipare allo sviluppo e alla manutenzione dei modelli di valutazione dei rischi Partecipare al processo interno di valutazione dell adeguatezza patrimoniale (ICAAP) (per il settore bancario e finanziario) Analisi dell'adeguatezza patrimoniale in relazione ai requisiti Solvency II, partecipazione alla produzione dei flussi di segnalazione e individuazione di politiche di contenimento dei requisiti di capitale (per il settore assicurativo) Verificare la compatibilità finanziaria ed economica degli investimenti, delle innovazioni (di prodotto, processo, mercato) e delle operazioni di maggior rilievo (OMR) con il piano strategico, controllandone nel tempo la coerenza Progettare, realizzare e mantenere aggiornata la BSC dell Organizzazione Assicurare il processo di analisi e valutazione dello scostamento dei risultati ottenuti rispetto al budget e alla strategia deliberata e fornire supporto alla individuazione delle azioni correttive eventualmente necessarie Fornire supporto nei rapporti con le parti interessate e con le società di rating Conoscenze Contesto economico, istituzionale, regolamentare e sociale di riferimento, evoluzione dei bisogni e del mercato. EQF 5 Ambiente interno ed esterno all organizzazione. 5 Analisi e reportistica per i portatori di interesse e le società di rating. 5 Processo di formulazione delle strategie (approccio contestuale, approccio processualedecisionale; approccio evolutivo). Evoluzione delle tecnologie sia sul piano teorico sia su quello applicativo. Metodologie di Geo-marketing. 5 Tecniche di analisi della Concorrenza e misure di concentrazione del mercato. 5 Tecniche di management quali la gestione basata sul valore. 12

15 Strumenti di reportistica inclusa la scheda di valutazione bilanciata. Tecniche di inferenza statistica, Modelli di simulazione e relative applicazioni. 7 Metodologie di analisi statistica descrittiva e tecniche di campionamento. 5 Principi e tecniche attuariali Principi di marketing e tecniche di ricerche di mercato. 5 Saper formulare e interpretare questionari per indagini campionarie. 5 Teoria, aspetti istituzionali e funzionamento dei mercati finanziari. ALM strategico e dinamico. Analisi costi/benefici. Principi contabili: IASB, IFRS, US GAAP, OIC. 5 Disposizioni di legge che regolano la predisposizione del bilancio civilistico e fiscale. 5 Principi del bilancio sociale e della responsabilità sociale d impresa. 5 Principali strumenti IT per l elaborazione e la reportistica dei dati. 5 Principi e tecniche che mirano a individuare la situazione di equilibrio e della sostenibilità della struttura finanziaria ottimale (capital management). 5 Tipologie di rischi, operativi, di mercato, di credito, di liquidità, reputazionali e legali ecc. 5 Norme che regolamentano l assunzione dei rischi e tecniche di mitigazione e presidio. 5 Metodologie e tecniche di valutazione e gestione del rischio finanziario (risk management); Metodologie VAR; gestione del rischio (risk management) strategico e tecniche di allocazione efficiente del capitale. Inglese finanziario. 5 Normativa degli Enti Regolatori internazionali e nazionali: Banca dei Regolamenti Internazionali, FSB, EBA, BCE, Banca d Italia, CONSOB, IVASS. Metodologie e tecniche di gestione del rischio (risk management); Metodologie VAR; gestione del rischio strategico e tecniche di allocazione efficiente del capitale. 5 Metodologie di project management. 5 Tecniche di benchmarking. 5 Metodologie di misurazione dei risultati. 5 Analisi tecnico organizzativa per profili gestionali e della produttività del personale. 5 Analisi dei flussi di cassa (Cash flow analysis) e tecniche di efficientamento della tesoreria. 5 Analisi dei punti di forza e di debolezza dell organizzazione (SWOT analysis). 13

16 Abilità Saper analizzare, interpretare ed anticipare l evoluzione dell ambiente economico-sociale in genere e dei settori finanziario, bancario e assicurativo in particolare. EQF Visione strategica, orientamento al mercato e al business. 7 Saper valutare, anche sotto un profilo quantitativo, l andamento macroeconomico in generale e in particolare quello degli specifici settori di interesse. Saper valutare gli assetti tecnico/organizzativi dell azienda ed in funzione di questi elementi collaborare alla determinazione del posizionamento prospettico e sostenibile dell organizzazione nonché delle traiettorie organizzative da perseguire, ottimizzando il rapporto con tutte le parti interessate, nel rispetto dei valori e della RAF dell organizzazione. Sapere organizzare i processi di pianificazione, individuandone e gestendone proattivamente le eventuali criticità. 7 Saper gestire le situazioni di stress. 7 Avere abilità analitiche e capacità di sintesi, indipendenza e autorevolezza nelle relazioni con le altre parti interessate. 7 Comunicazione efficace (orale e scritta) e capacità di parlare in pubblico. A.2. Area Controllo di Gestione Compiti Supportare i Vertici dell organizzazione nella formulazione delle politiche e delle strategie sulla base di analisi dei profili economico, finanziario, reddituale e di rischio Strutturare il piano dei conti della contabilità analitica e definire i centri di responsabilità Perseguire il mantenimento di un adeguato livello di qualità dei dati aziendali consuntivi di natura gestionale, verificandone l aggiornamento, la completezza e la riconciliazione con la contabilità generale Individuare i principali indicatori per monitorare i risultati dell Organizzazione, con riferimento ai principali profili dell Organizzazione (redditività, rischiosità, adeguatezza patrimoniale, liquidità, produttività, organizzazione) al fine di strutturare e gestire tali informazioni in un rapporto di sintesi che parte dai risultati finanziari e analizza anche le cause tecnico-operative degli scostamenti riferiti ai processi aziendali (tableau de bord) Determinare e gestire la politica dei tassi interni di trasferimento e dei costi, anche ai fini delle scelte di make or buy in tema di esternalizzazione Predisporre e gestire l analisi dei costi, dei ricavi e della redditività delle singole aree di attività, dei singoli canali distributivi, dei singoli prodotti, dei singoli segmenti/clienti. Interagire, quando necessario, su queste attività con le altre funzioni aziendali Valutare le procedure di determinazione del prezzo (pricing) dei prodotti/servizi offerti Valutare la redditività degli investimenti in atto Determinare e gestire le diverse tipologie di costo (costi effettivi, costi standard aziendali, costi benchmark, 14

17 costi per attività) Determinare e gestire le diverse tipologie di rischio (rischi di credito, rischi operativi ecc.) Analizzare le nuove strategie con particolare riferimento alle nuove attività/nuovi prodotti/l ingresso in nuovi mercati per verificarne la compatibilità con la situazione economica, finanziaria, patrimoniale e di rischio dell organizzazione Fornire supporto alle strutture aziendali per l individuazione e la formalizzazione di obiettivi e indicatori affidabili, confrontabili e controllabili nel tempo, per monitorare il livello di raggiungimento degli obiettivi quantitativi e qualitativi aziendali Coordinare le funzioni aziendali interessate nel processo di allocazione del budget aziendale per divisione/settore/funzione Definire le tempistiche del processo di budget, controllandone il rispetto Curare la rendicontazione dei dati consuntivi e preconsuntivi - articolati per mese, aree di business, funzione aziendale, centro di costo/profitto, prodotto, cliente/canale - al fine di garantire un esposizione dei dati che renda possibile una rilevazione omogenea e coerente dei risultati economici, finanziari e di rischio Monitorare la creazione del valore a livello di Gruppo, Azienda e di linee di business e aree di attività Elaborare e diffondere alle funzioni aziendali interessate e ai portatori di interesse (stakeholder) esterni, oltre che agli Organismi preposti alla Vigilanza, rapporti periodici e articolati sull andamento gestionale con viste differenziate e con diversa profondità informativa in base al destinatario Analizzare, con il coinvolgimento delle funzioni aziendali interessate, gli scostamenti dei consuntivi rispetto al budget/previsione per verificare se la gestione è in linea con gli obiettivi stabiliti Fornire supporto ai responsabili delle decisioni, segnalando aree di miglioramento, correttivi da adottare e piani di azione, seguendone la realizzazione Gestire, manutenere e sviluppare gli strumenti analitici e gli applicativi dedicati al calcolo e al monitoraggio dei sistemi di produzione delle informazioni necessarie per il controllo di gestione Supportare la funzione amministrativa nella redazione del bilancio di esercizio, del bilancio sociale e delle segnalazioni di Vigilanza Partecipare al processo interno di valutazione dell adeguatezza patrimoniale (ICAAP) per il suo utilizzo per fini gestionali. (per il settore bancario e finanziario) Analisi dell'adeguatezza patrimoniale in relazione ai requisiti Solvency II (FLAOR, MCR, SCR, ORSA) e partecipazione alla produzione dei flussi di segnalazione e individuazione di politiche di contenimento dei requisiti di capitale, per il suo utilizzo ai fini gestionali (per il settore assicurativo) Collaborare con le funzioni interessate alla definizione delle linee guida in tema di normativa aziendale, politiche gestionali, sistemi incentivanti e interventi di revisione organizzativa. Conoscenze EQF Nozioni tecnico contabili e conoscenza dei principi contabili internazionali (IASB, IFRS, US GAAP, OIC). 5 Struttura organizzativa, dei centri di costo e dei centri di profitto dell aziendali. Piano dei conti aziendale e processi aziendali. 5 15

18 Processi di rilevazione ed elaborazione dei dati contabili allo scopo di verificarne la tenuta, l aggiornamento e la tracciabilità. Metodologie di controllo di gestione e di contabilità analitica. 5 Metodologia ABC. 5 Determinazione e manutenzione delle curve dei tassi interni di trasferimento. 5 Metodologie di Business Intelligence. 5 Tecniche di misurazione dei risultati attraverso le tecniche di MBO e degli indicatori RAPM. Tecniche e metodologie della predisposizione del budget. Indici macroeconomici e di andamento del settore bancario, finanziario e assicurativo. 5 Principali strumenti IT per l elaborazione e la reportistica dei dati. 5 Teoria, aspetti istituzionali e funzionamento dei mercati finanziari. 5 Inglese finanziario. 5 Principi di marketing dei dati. 5 Abilità EQF Capire gli aspetti fondamentali delle singole aree di attività e linee di business. Senso degli affari e orientamento ai risultati. Saper responsabilizzare gli individui sugli esiti delle loro attività e dei loro comportamenti. 7 Capacità negoziali e autorevolezza per conciliare eventuali divergenze nell orientamento e nella formulazione degli obiettivi aziendali - tra le istanze dei vertici aziendali e le unità di business. Assicurare un allocazione del capitale, dei costi e dei ricavi coerente con le tipologie di attività, con la valutazione dei rischi e con il modello di attività perseguito. Assicurare un raccordo tra la missione aziendale, gli obiettivi del piano/budget e la loro declinazione in indicatori operativi da assegnare a tutta la struttura. Assistere le funzioni competenti nella evidenziazione dei fattori critici di successo, dei punti di forza e di debolezza delle singole aree di attività. Capacità interpretativa degli scostamenti tra budget e consuntivi, disaggregati per centri di responsabilità, proponendo azioni correttive Comunicazione efficace (orale e scritta) e capacità di parlare in pubblico. A.3. Area Valutazione Nuovi Investimenti Compiti Elaborare specifici business plan; in tale ambito, elaborare business case anche in relazione alle OMR 1

19 Effettuare simulazioni attraverso analisi di sensitività e analisi what if Collaborare alla valutazione economico finanziaria degli investimenti proposti ed assicurare il loro successivo monitoraggio Assicurare la valutazione della fattibilità e della convenienza economica dei progetti aziendali Partecipare all elaborazione delle analisi del rischio, alle analisi statistiche e campionarie e alle analisi probabilistiche sui nuovi investimenti Analizzare la correlazione tra investimenti e fabbisogni di liquidità in modo da assicurare l'equilibrio dei flussi finanziari e di cassa Conoscenze Principi di selezione dei progetti di investimento che massimizzano il valore dell organizzazione (capital budgeting). Metodologie di valutazione degli investimenti quali flusso di cassa attualizzato, tasso interno di rendimento, valutazione del periodo di rimborso. Adozione di tassi di attualizzazioni coerenti con la situazione economica del paese e dell organizzazione (costo del capitale). Metodi per le stime del rischio e dell incertezza come analisi di sensibilità, simulazione albero delle decisioni, ecc.. EQF Metodi di ricerca operativa. 5 Valutazione del Valore attuale netto. 5 Principi e tecniche attuariali. Abilità Valutare le tendenze e le richieste del mercato nonché le capacità tecnico organizzative dell azienda. EQF Capacità di valutare l impatto operativo ed economico dell adozione delle innovazioni tecnologiche. Capacità di valutare con le funzioni competenti i rischi non solo finanziari ma di altra natura connessi agli investimenti (di reputazione, operativi ecc.). A.4. Area Reportistica Compiti Definire con i portatori di interesse la frequenza del monitoraggio e i destinatari della reportistica gestionale Collaborare alla rilevazione sistematica dei dati consuntivi, cooperando con la Contabilità Generale nell individuazione dei dati anomali e nella fornitura dei dati mancanti, preservando la qualità e la cardinalità delle informazioni Collaborare alla rilevazione sistematica dei dati consuntivi, cooperando con le funzioni di controllo nell individuazione di anomalie e nella predisposizione della relativa reportistica 17

20 Valutare nel continuo la qualità e l integrità dei dati Assicurare rapporti periodici di sintesi sull andamento a consuntivo dei principali fenomeni gestionali Assicurare rapporti periodici di sintesi sull andamento prospettico dei principali fenomeni gestionali Assicurare rapporti periodici di sintesi sull andamento consuntivo e prospettico del contesto esterno, sotto il profilo economico-finanziario, patrimoniale e regolamentare nonché dello scenario concorrenziale e dei principali concorrenti Assicurare il supporto, a sostegno della comunicazione esterna ed interna, della Funzione di Pianificazione e Controllo Conoscenze EQF Metodologie di controllo di gestione e di contabilità analitica. Tecniche statistiche di base. 5 Principali strumenti IT per l elaborazione e la reportistica dei dati. Metodologie di Business Intelligence. Principi e tecniche attuariali. Abilità EQF Comunicazione efficace, soprattutto attraverso rappresentazioni tabellari e grafiche. 5 Puntualità nel rispetto delle scadenze, precisione e orientamento all analisi quantitativa. A.5. Area Gestione Risorse Compiti Fornire attività di formazione continua sul piano tecnico/metodologico, assistenza, consulenza agli stakeholder e agli utenti Curare la crescita professionale delle risorse assegnate Promuovere programmi di formazione del personale sul processo di elaborazione e sulla comprensione del piano strategico, dei budget e dei dati di controllo di gestione. Partecipare al processo di comunicazione interna a sostegno della condivisione della conoscenza, dell educazione finanziaria e della focalizzazione sui diversi obiettivi aziendali Collaborare alla definizione e alla interpretazione dei sistemi di rilevazione della soddisfazione del personale e dei sistemi di remunerazione e incentivazione Collaborare alla definizione del sistema incentivante, contribuendo a renderlo coerente con il perseguimento degli obiettivi aziendali e con l appetito per il rischio approvato Conoscenze EQF Principi di gestione del personale. 5 Metodologie di valutazione delle persone. 5 18

21 Analisi dei sistemi retributivi. 5 Conoscenza dei principi base della psicologia. 5 Principi e tecniche attuariali Abilità Capacità di essere guida e punto di riferimento nei confronti dei collaboratori, curandone la crescita professionale. EQF Contribuire alla valorizzazione delle varie funzioni dell organizzazione, per favorire una responsabilizzazione diffusa verso l attuazione del budget e del piano strategico. 19

22 Appendice B Aspetti etici e deontologici applicabili (informativa) Una condotta improntata a integrità morale, dignità e decoro, anche nella vita privata, conformemente ai principi etici/deontologici e di onorabilità previsti dalle norme vigenti sui Requisiti delle funzioni amministrative e di controllo, contribuisce a rendere autorevoli e quindi di successo le azioni svolte dalle figure professionali di pianificazione e controllo. Le caratteristiche di personalità e psicoattitudinali costituiscono elementi essenziali per ricoprire le funzioni svolte. Con l'introduzione nell'ordinamento italiano della disciplina prevista dal decreto legislativo 231/2001, alla luce della riforma del diritto societario, e dal nuovo sistema di controlli interni introdotto dal 15 aggiornamento della Circolare 23 della Banca d Italia, tutte le persone giuridiche, associazioni ed enti operanti nel settore bancario, finanziario ed assicurativo - soggetti o meno al controllo delle Autorità e Organismi di vigilanza - operanti nel territorio nazionale sono tenute ad allinearsi alle prassi più evolute della struttura di governo societario (Corporate Governance). Il Pianificatore, se iscritto a un associazione professionale, è tenuto a uniformare il proprio comportamento alle disposizioni contenute nel Codice Etico e/o Deontologico approvato dall Associazione di appartenenza. Inoltre, il pianificatore è tenuto al rispetto del Codice Etico e/o deontologico eventualmente adottato dall Organizzazione alla quale fornisce la propria prestazione professionale e comunque a rispettarne i valori con riferimento a correttezza, lealtà e trasparenza nei confronti di tutti i portatori di interesse: dipendenti, clienti, soci, ambiente e società civile. Il Pianificatore è tenuto a rispettare il segreto professionale evitando la divulgazione di fatti o circostanze di cui sia venuto a conoscenza per ragioni connesse all attività professionale. 20

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