CRIF: soluzioni italiane in 4 continenti a supporto dell erogazione del credito retail

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1 Pubblicazione di CRIF / primavera-estate 2011 CRIF: soluzioni italiane in 4 continenti a supporto dell erogazione del credito retail 4 nuove operazioni in USA, Cina, Giamaica e Benin Contrasto alle frodi sui mutui: la soluzione CRIF utilizzata da BancaSAI Antifrode: le novità sul fronte UCAMP e la soluzione Fraud Analyser Evolution di CRIF già compliant Geomarketing: il territorio come chiave per conoscere il cliente Le imprese: come sceglierle, valutarle, gestirle. L approccio CRIF La (nuova) valutazione integrata delle potenzialità d impresa: il plus dell analisi esperienziale Pagamenti delle imprese europee: le evidenze dello Studio 2011 di CRIBIS D&B Direttiva Credito ai Consumatori 2008/48/CE: le novità normative recepite in Italia e le soluzioni CRIF per essere compliant Il nuovo approccio CRIF COL al recupero crediti Cessione del Quinto dello Stipendio: accordo tra CRIF e ASSOFIN per agevolare la contribuzione e l accesso alle informazioni del SIC EURISC da parte delle società associate Flashnews Poste Italiane s.p.a. - Spedizione in Abbonamento Postale - 70% - DCB - Bologna - n. 28, 2011

2 Pubblicazione di CRIF CRIF: soluzioni italiane in 4 continenti a supporto dell erogazione del credito retail 4 nuove operazioni in USA, Cina, Giamaica e Benin a conferma dell impegno verso una espansione globale CRIF continua la sua espansione internazionale concludendo, nell arco delle ultime settimane, 4 importanti operazioni che portano l azienda a rafforzare la sua presenza a livello mondiale: negli Stati Uniti, l acquisizione di Cypress Software Systems, uno dei principali provider di servizi di loan origination per banche, credit union e istituti finanziari statunitensi; in Cina, la costituzione di una nuova società per fornire alle banche e alle istituzioni finanziarie locali soluzioni per il credit risk management; in Giamaica, la costituzione di una joint venture finalizzata a ottenere una licenza per realizzare un credit bureau nel Paese e alla distribuzione di soluzioni a supporto del credito nell area caraibica; in Benin, nell Africa occidentale, la vincita del bando internazionale per la costituzione di un Sistema di Informazioni Creditizie. Leader nell Europa continentale nelle soluzioni a supporto dell erogazione e gestione del credito retail, a partire dalla fine degli anni 90 CRIF ha conosciuto una forte accelerazione nel proprio sviluppo internazionale e oggi gestisce direttamente credit bureau, oltre che in Italia, in Repubblica Ceca, Repubblica Slovacca e Ungheria, e al contempo fornisce soluzioni e piattaforme tecnologiche per quelli in Russia, Marocco, Vietnam e Bangladesh. L esperienza acquisita da CRIF nello start-up, implementazione e gestione di credit bureau in differenti Paesi consente di offrire soluzioni consolidate e personalizzate sugli specifici bisogni dei mercati e dei contesti normativi locali - commenta Enrico Lodi, Direttore Generale Credit Bureau Services di CRIF. Inoltre, l espansione internazionale ci consente di esportare su scala mondiale un modello di business fondato su tecnologia e know how italiani e, al contempo, di affinare ulteriormente le conoscenze e le competenze che ci consentono di rispondere in modo sempre più efficace alle esigenze dei nostri clienti. In questa ottica di sviluppo internazionale, un mercato assolutamente strategico per CRIF è indubbiamente quello degli Stati Uniti, in cui, nel corso degli ultimi anni, ha investito oltre 137 milioni di dollari nella creazione di un vero e proprio polo, CRIF Lending Solutions, che attualmente impiega più di 250 persone e supporta 650 banche, credit union e istituti finanziari statunitensi. L ultima operazione è stata perfezionata il 3 maggio 2011, con l acquisizione della società texana Cypress Software Systems, specializzata in software e servizi che supportano gli istituti finanziari nell automatizzare la valutazione e la gestione delle pratiche di finanziamento e i processi decisionali, migliorando la gestione del rischio di credito e diminuendo i costi attraverso una più elevata qualità ed efficienza di gestione delle pratiche di finanziamento. Attualmente, Cypress conta oltre 100 clienti attivi negli Stati Uniti e in altri 16 Paesi nel mondo. L avventura americana di CRIF è iniziata già nel 1999, con la costituzione della società CRIF North America Corp. ma è soprattutto negli ultimi 2 anni che CRIF ha consolidato la sua presenza nel continente nord americano attraverso l acquisizione di altre 5 società locali, la più importante delle quali risale al 2010, quando CRIF ha rilevato APPRO Systems da Equifax, società quotata all indice Standard&Poor s 500, con un fatturato di circa 24 milioni di dollari e 100 dipendenti. Nel continente asiatico, invece, CRIF ha ufficializzato in Cina la costituzione della nuova società CRIF Pechino, che offrirà sistemi di supporto decisionale e soluzioni software alle banche e alle istituzioni finanziarie locali per una gestione più efficiente e innovativa delle procedure e dei processi del credito retail, dalla fase di acquisizione dei clienti e targeting, al portfolio management e al recupero crediti. Questa scelta strategica consolida la posizione di CRIF nel mercato asiatico dei servizi analitici avanzati e integrati, delle soluzioni IT e dei servizi di consulenza, a supporto delle banche e delle istituzioni finanziarie nello sviluppo commerciale e nella gestione del portafoglio crediti. Per altro CRIF opera in Cina già dal 2008 attraverso Huaxia CRIF, joint venture con Huaxia Credit Consulting che offre credit application processing, soluzioni per il credito al consumo, servizi di recupero crediti, di supporto decisionale e per il pre-employment screening. Altra conferma dell impegno di CRIF verso uno sviluppo globale viene dalla costituzione in Giamaica di CRIF NM Credit Assure Limited, joint venture con il partner locale Neal & Massy fondata per realizzare un sistema di informazioni creditizie di livello internazionale e fornire servizi collegati a valore aggiunto. CRIF NM ha già presentato domanda alla Bank of Jamaica per ottenere la licenza per realizzare un credit bureau al servizio degli operatori finanziari locali, dei consumatori e delle imprese: nello specifico si raccoglieranno informazioni creditizie sia positive (sulla regolarità dei rimborsi di pagamento dei finanziamenti) che negative (su eventuali ritardi di pagamento) relative a privati e piccole e medie imprese, offrendo così benefici sia ai prenditori di credito che alle istituzioni finanziarie durante il processo di erogazione e concessione di credito. Inoltre, la società distribuirà nell area caraibica servizi a valore aggiunto per la gestione del credito retail. Infine, recentemente la dimensione internazionale di CRIF si è ulteriormente ampliata anche nel continente africano, tramite la realizzazione di un credit bureau in Benin. Questo progetto avrà grande importanza anche sotto il profilo sociale, per la forte focalizzazione sul microcredito. Nello specifico, CRIF ha vinto il bando internazionale organizzato da MCA-Benin (Millenium Challenge Account Benin, agenzia di aiuti internazionali indipendente creata dal Congresso degli Stati Uniti nel 2004): la soluzione proposta da CRIF gestirà, attraverso una piattaforma tecnologica evoluta, le informazioni creditizie contribuite sia da banche e società finanziarie sia dalle istituzioni di microcredito locali, che saranno integrate in un unico report di affidabilità del richiedente credito. Il credit bureau aiuterà a prevenire il rischio di sovraindebitamento, tutelando sia i prenditori che gli enti finanziatori, generando un immediato effetto positivo sul mercato del credito e, di conseguenza, sull intera economia del Paese. Siamo entusiasti di poter contribuire alla crescita economica del Paese africano con un sistema che renderà più fluido ed efficiente l accesso al credito per la popolazione e le microimprese beninesi e, al contempo, contribuirà efficacemente al contenimento della rischiosità creditizia per gli operatori finanziari e le istituzioni di microcredito locali - commenta Enrico Lodi, Direttore Generale Credit Bureau Services di CRIF. 2

3 primavera-estate 2011 Contrasto alle frodi sui mutui: la soluzione CRIF utilizzata da BancaSAI Cliente: BancaSAI Esigenze: rafforzare i propri controlli antifrode nel processo di origination mutui per ridurre e prevenire il rischio di frodi creditizie. Soluzione: Fraud Analyser Evolution, la soluzione CRIF per la prevenzione delle frodi creditizie. Risultati: riscontri molto significativi del servizio sia in test a ritroso su specifici casi di frodi subite sia su un ampio portafoglio di pratiche, con conseguente acquisizione di expertise in ottica di prevenzione. Costituita nel 2001 a Torino, BancaSAI è controllata dal gruppo assicurativo Fondiaria-Sai. L azienda di credito, con una concreta integrazione tra offerta assicurativa, finanziaria e bancaria, sviluppa e promuove prodotti bancari e di risparmio gestito e servizi di finanziamento dedicati alle imprese e, attraverso la società controllata Finitalia, opera nel settore del credito al consumo fornendo servizi di finanziamento personale e rateizzazione dei premi assicurativi. L azienda di credito ha scelto CRIF come partner per un progetto di prevenzione frodi nell ambito dei propri processi di accettazione mutui che consentisse di contenere i rischi e le perdite. Il fenomeno del furto di identità per la richiesta di finanziamenti con l intenzione fraudolenta di non rimborsarli è purtroppo sempre più diffuso nel nostro Paese. Abbiamo chiesto a Gianluca Potenza, Responsabile Risk Management & Controllo del Credito di BancaSAI, di raccontarci della collaborazione e del lavoro svolto assieme a CRIF per il contrasto del fenomeno fraudolento. I nostri canali di erogazione di mutui residenziali sono di due distinte tipologie: quello diretto attraverso le filiali e quello indiretto attraverso la rete di Agenti/Promotori finanziari. Nel primo caso - spiega Potenza - l iter di istruttoria è completamente interno alla filiale, dall acquisizione della documentazione e conoscenza del cliente, al processamento della pratica e alla sua chiusura. Tramite questo canale diretto il rischio di frode è tipicamente contenuto. Il canale tramite Agenti e Promotori finanziari ha invece un iter di istruttoria differente, con un provider esterno che cura l acquisizione di tutta la documentazione funzionale alla concessione del mutuo, interroga le banche dati e presenta la pratica pronta per il processamento in sede. In questo secondo caso la rischiosità è maggiore. Entrambi i canali confluiscono poi le pratiche di finanziamento all organo deliberante competente. Il fenomeno delle frodi - continua Potenza - rappresenta il primo rischio operativo per una banca e vanno tenuti molto in considerazione i rischi reputazionali. Ricordiamo anche che in caso di frodi le assicurazioni non intervengono. Nella nostra esperienza un caso concreto ed emblematico di frode ci ha portato a fare delle riflessioni e porci degli interrogativi su questo fronte. Il caso riguarda 16 mutui, erogati da BancaSAI nel biennio , di cui 13 sono già passati a sofferenza e gli altri tre stanno rapidamente volgendo verso questo stesso status, per un valore complessivo di 1,6 milioni di euro. L analisi di questo caso da parte della banca ha fatto emergere molti elementi comuni, quali l unicità dell Originator (erano veicolati tramite lo stesso promotore finanziario), l ubicazione degli immobili su piazze diverse della stessa regione, la stessa agenzia immobiliare che ha presentato il cliente, lo stesso notaio che ha seguito l operazione, l importo erogato utilizzato solo parzialmente per l acquisto dell immobile e un valore di perizia nettamente superiore al valore dell immobile. Nei propri processi di valutazione BancaSAI utilizza già alcune soluzioni di CRIF, oltre al SIC EURISC, l application processing Sprint e le business information di CRIF. Abbiamo scelto di integrare nelle soluzioni CRIF già utilizzate dalla Banca anche Fraud Analyser Evolution. Abbiamo scelto tale strumento perché ci siamo resi conto che non è un semplice servizio di outsourcing, ma è molto di più. Soluzione unica e consolidata nel mercato, utilizzata da oltre 130 aziende - in particolare banche e finanziarie ma anche assicurazioni, telecom e utilities - e che fornisce ogni giorno informazioni su oltre anagrafiche interrogate online, Fraud Analyser Evolution supporta BancaSAI nella verifica dell identità del soggetto al momento della richiesta di un finanziamento e nell individuazione di comportamenti anomali. È il risultato di 5 sorgenti informative del gruppo CRIF, tra cui lo Storico Antifrode, database esclusivo di CRIF che rappresenta la più ricca fonte di dati di controllo attualmente disponibile in Italia. Abbiamo prima di tutto testato la soluzione - continua Potenza - lavorando a ritroso, cioè su quei 16 casi fraudolenti, rilevando che il 75% veniva segnalato come anomalo o comunque erano segnalati come da approfondire. Successivamente abbiamo implementato anche un test batch su un campione di 3000 anagrafiche, e anche in questo caso i riscontri del servizio sono stati molto soddisfacenti. Dalle analisi condotte con Fraud Prevention Solutions - il team di CRIF specializzato sui temi antifrode - attraverso l utilizzo della soluzione è emerso che quasi il 7% dei casi risultava con documenti falsi o contraffatti, mentre quasi il 20% presentava dati di contatto anomali. Sul fronte dei suggerimenti e delle best practice condivise su come prevenire una frode si evidenziano i seguenti punti: adozione di adeguati presidi organizzativi, in particolare indipendenza dell organo deliberante dalla funzione commerciale, maggiore cooperazione tra area operativa/commerciale e gestori del recupero crediti; valutazione dei dealer/agenti/promotori in base alle performance del portafoglio; approfondimento dei casi dubbi: check del datore di lavoro, verifica recapito telefonico, controperizia, ecc. rifiuto o accettazione ben ponderata dei casi dubbi. Nell ambito della collaborazione con CRIF desideriamo lavorare insieme per migliorare ulteriormente gli strumenti di intelligence, arricchendoli e integrando in essi le informazioni tratte da esperienze significative come quella menzionata in precedenza - conclude Potenza. Per maggiori informazioni: fraudpreventionsolutions@crif.com L utilizzo di Fraud Analyser Evolution per l origination mutui di BancaSAI L'origination dei mutui residenziali avviene attraverso due distinti canali Filiali Agenti Iter di istruttoria interno Rischio Frode minimo Iter di istruttoria esterno Presenza Rischio Frode Organo competente interno: DELIBERA Verifica Antifrode Modelli Sociologici e Strategie Decisionali Storia Creditizia Verifica Protesti e Pregiudizievoli cariche e qualifiche in altre imprese 3

4 Pubblicazione di CRIF ANTIFRODE: LE NOVITÀ SUL FRONTE UCAMP E LA SOLUZIONE FRAUD ANALYSER EVOLUTION DI CRIF GIÀ COMPLIANT Novità sul fronte UCAMP. Dopo lunghe attese il 23 marzo scorso è stato finalmente approvato dal Consiglio dei Ministri il decreto legislativo che consentirà l apertura di significative banche dati istituzionali per effettuare controlli dei dati anagrafici a scopo di prevenzione delle frodi di identità. Nel corso del workshop La gestione sicura dell identità in banca organizzato da ABI Lab lo scorso mese di maggio, Maria Luisa Cardini - Senior Business Consultant di CRIF Fraud Prevention Solutions - ha affrontato il tema dell accesso agli archivi centralizzati dei Codici Fiscali e UCAMP. L accesso a queste banche dati offre nuove e importanti opportunità nella prevenzione delle frodi e sottolinea il fronte comune istituzioni, aziende di credito e società private nella lotta al fenomeno fraudolento - afferma Maria Luisa Cardini. Ma la strada è ancora in salita, infatti il decreto legislativo traccia le linee guida ma solo il regolamento attuativo che verrà emanato dal Ministero dell Economia e delle Finanze entro 6 mesi dalla pubblicazione del D.lgs sulla Gazzetta Ufficiale porterà maggiore chiarezza nelle modalità di utilizzo e potrà sgombrare il campo da alcune problematiche emerse per quanto riguarda la definizione dei casi in cui sarà consentito l accesso e le regole di adesione e contribuzione al sistema UCAMP. Il via effettivo alla banca dati è atteso non prima del 2012, e nel frattempo ancora molto lavoro dovrà essere fatto dal tavolo UCAMP. CRIF Fraud Prevention Solutions - il team CRIF dedicato alle soluzioni antifrode - è stato uno dei primi partner a prendere parte al progetto UCAMP (Ufficio Centrale Antifrode dei Mezzi di Pagamento, Ministero dell Economia e delle Finanze) ed è anche per questo che Fraud Analyser Evolution - la soluzione CRIF per la prevenzione del furto di identità - è già pronta per utilizzare le informazioni aggiuntive messe a disposizione da UCAMP. Utilizzata da oltre 130 aziende - in particolare banche e finanziarie ma anche assicurazioni, telecom e utilities - Fraud Analyser Evolution fornisce ogni anno informazioni su oltre 5 milioni di anagrafiche interrogate online in fase di apertura conto corrente, cambio assegni, erogazione di credito al consumo o per contratti di leasing, mutuo, cessione del quinto o a pagamento differito. Ognuno di questi prodotti finanziari subisce frodi con caratteristiche specifiche e differenziate tra loro, ma un elemento comune è la presenza di anomalie sui dati anagrafici, sia per i furti d identità che per le identità inesistenti. Il set di controlli effettuati da Fraud Analyser Evolution viene regolarmente monitorato e aggiornato - aggiunge Cardini - il centro di competenza CRIF Fraud Prevention Solutions - con l Osservatorio CRIF sulle frodi creditizie - analizza costantemente il trend e le caratteristiche del fenomeno, per poter mettere in atto i controlli più adeguati in relazione ai nuovi schemi di frode che si presentano sul mercato. Grazie all integrazione di Fraud Analyser Evolution con i dati che verranno resi disponibili da UCAMP l azienda di credito avrà a disposizione una soluzione pronta all uso e integrata, comprensiva di tutte le banche dati disponibili sul mercato italiano in materia di prevenzione delle frodi. I vantaggi dell utilizzo di Fraud Analyser Evolution UCAMP compliant Massima prevenzione delle frodi di identità grazie a un patrimonio informativo completo e fruibile con un semplice click. L azienda di credito può consultare con un solo click tutte le banche dati disponibili in Italia sul tema della prevenzione delle frodi: oltre alla neo arrivata UCAMP, nella soluzione CRIF sono infatti presenti controlli anche su altre banche dati, quali in particolare i data base di proprietà esclusiva di CRIF, dove è presente un hit rate superiore al 95% per le anagrafiche di soggetti residenti in Italia, ma anche l Archivio Storico antifrode, l unica fonte di dati di controllo aggiornata in tempo reale sulle variazioni e sui tentativi di frode verso un soggetto anagrafico. L insieme di queste fonti informative fornisce oggi la più ampia profondità e la maggiore predittività nel contrasto alle frodi. Indicatore di sintesi UCAMP compliant con la garanzia del know-how di CRIF L azienda di credito ha a disposizione - grazie al Fraud Score - un unico indicatore sintesi di tutte fonti informative disponibili sul mercato italiano in materia di prevenzione delle frodi, con la garanzia del know-how ventennale di CRIF nella gestione delle informazioni e nella lettura intelligente degli esiti delle singole banche dati. Nessuna interpretazione soggettiva lasciata all operatore Con Fraud Analyser Evolution i complessi esiti delle banche dati UCAMP non rischiano di essere gestiti in maniera manuale e soggettiva da ciascun utente, ma nella soluzione CRIF tali esiti vengono interpretati in chiave antifrode e resi così disponibili a tutti gli operatori dell azienda di credito in maniera omogenea e oggettiva, applicando le più idonee regole di aggregazione, ove i risultati provenienti da fonti diverse possono avere contenuti e tempi di aggiornamento non omogenei tra loro. Nessun investimento IT: interfaccia ad hoc verso UCAMP già realizzata da CRIF La soluzione CRIF presenta già la connessione verso le banche dati UCAMP e pertanto non si rende necessario da parte dell azienda di credito nessun intervento IT. L azienda - se già utilizza Fraud Analyser Evolution - può infatti continuare a utilizzarla senza prevedere alcun intervento tecnico. Il set completo di soluzioni antifrode di CRIF non si ferma alla prevenzione delle frodi da furto d identità ma fornisce anche supporto per l antiriciclaggio, attraverso l adeguata verifica della clientela privati - con IDea Persone Fisiche - e imprese - con IDea Titolare Effettivo direttamente online con un click dal portale o in via massiva. Per maggiori informazioni: fraudpreventionsolutions@crif.com Frodi creditizie: si allungano i tempi di scoperta Le ultime analisi dell Osservatorio CRIF I tempi di scoperta della frode da parte delle vittime si sono allungati nel 2010 rispetto al 2009: in quasi il 40% dei casi, infatti, la scoperta della frode è avvenuta dopo 2 anni dalla erogazione del finanziamento, mentre nel 2009 era pari a poco più del 25%. Osservando la distribuzione del credito nell anno 2010 per fasce di età emerge che la maggior incidenza delle vittime di furto di identità si concentra nelle fasce di età compresa tra 31 e 40 anni e tra 51 e 60 anni. Queste alcune delle ultime rilevazioni dell Osservatorio sulle frodi creditizie di CRIF presentate al recente convegno Banche e Sicurezza, organizzato da ABI. L analisi dell Osservatorio è di tipo qualitativo e si basa su un campione rappresentativo di casi di furto di identità e di frodi creditizie. Maria Luisa Cardini, Senior Business Consultant di CRIF Fraud Prevention Solutions, è intervenuta come speaker al convegno ABI nella sessione Fraud Management con uno speech dal titolo L escalation delle frodi, dalle persone fisiche alle imprese: l Osservatorio CRIF sulle frodi creditizie e gli strumenti a supporto di ultima generazione. Cardini ha evidenziato come i prestiti finalizzati continuino a essere la tipologia di finanziamento maggiormente colpita (74% dei casi). Le tipologie di prodotti maggiormente oggetto di una frode sono auto e moto (oltre 6 casi su 10), seguiti da prodotti di informatica, telefonia ed elettronica. Un altro fenomeno che sta emergendo è l aumento delle frodi effettuate tramite soggetti persona giuridica, nei confronti di contratti di leasing, renting e fidi di conto e sui servizi tipici dell attività bancaria quali l apertura di conto corrente e il cambio assegni. 4

5 primavera-estate 2011 Geomarketing: il territorio come chiave per conoscere il cliente L importanza delle dimensioni territoriali nel marketing al centro dell intervento tenuto da CRIF e Findomestic Banca all evento Dimensione Cliente di ABI disposizione oltre 200 indicatori statistici sulla clientela consumer e oltre 100 sulle imprese, per conoscerle in maniera completa dal punto di vista dell affidabilità/rischiosità finanziaria, della rischiosità commerciale - per le imprese - e della propensione e marketing. Findomestic si è rivolta a CRIF e Data4Value per avere uno strumento efficace e ricco dal punto di vista informativo per la valutazione del territorio che - presso i propri sistemi informativi, in maniera facile e dinamica - consentisse di rispondere concretamente a domande semplici ma al contempo determinanti in chiave competitiva, quali ad esempio: dove sono i miei clienti? Dove è il rischio sul territorio? Dove sono i più propensi? Dove è meglio localizzare le filiali e dove è maggiore la pressione competitiva? Dove e come si concentra la domanda nell ultimo periodo? In estrema sintesi, l obiettivo perseguito da Findomestic attraverso la chiave interpretativa territorio era comprendere meglio clienti e prospect e indirizzare l offerta giusta al cliente giusto. Ciò è stato reso possibile grazie ai servizi e alle viste territoriali fornite da Data4Value - evolute e al contempo fortemente intuitive - sulla concorrenza, sulla domanda e sulla propensione verso vari prodotti finanziari (mutui, carte di credito, fidi di conto), oltre alle analisi pluridimensionali e di sintesi elaborate dagli specialisti della società del Gruppo CRIF. Agire attraverso il geobusiness significa riuscire a incrociare informazioni per localizzare, ad esempio, le aree con maggiore pressione competitiva, maggiore rischio e maggiore richiesta finanziaria. L analisi congiunta delle dimensioni di domanda effettiva e di potenzialità permette di scoprire nuove aree di domande e fotografarne il suo andamento nel tempo. Ne deriva la capacità degli strumenti di business intelligence e geomarketing di Data4Value basati sulla micro-zona di individuare con semplicità e precisione i mercati locali di maggior interesse per sviluppo del business, e di stimarne dimensioni e potenzialità - in assoluto e in relazione alla presenza competitiva - sino a costruire veri e propri business plan locali. Durante l annuale edizione di Dimensione Cliente di ABI, evento tenutosi a Roma il 14 e 15 aprile, Federico Aguggini, Senior Account Manager di CRIF, è intervenuto presentando l esperienza di successo di Findomestic nello scoprire e cogliere le potenzialità del territorio, grazie all utilizzo dei servizi e degli strumenti di geobusiness messi a disposizione da Data4Value, la società del gruppo CRIF specializzata nelle soluzioni di marketing. Per maggiori informazioni: marketing@crif.com Il territorio e la localizzazione del business sono diventati sempre di più elementi fondamentali a supporto delle scelte strategiche e della gestione operativa delle aziende di credito ed è proprio in questo contesto che si inseriscono le attività e le soluzioni di Data4Value, i cui strumenti di geomarketing, oltre a una profonda conoscenza specialistica e know-how, rappresentano un asset strategico dell azienda. Data4Value integra sinergicamente all interno del Gruppo CRIF informazioni, indicatori geoanalitici e tool di geomarketing che nascono dall unione delle competenze di specialisti nel trattamento di dati e informazioni, sia anagrafiche che territoriali, e di esperti di marketing operativo. In particolare i nuovi e originali modelli statistici Zone Score sono stati sviluppati da Data4Value attraverso tecniche innovative di analisi multivariata applicata alla dimensione spaziale, ovvero la variabilità dei fenomeni sul territorio per segmentare il mercato con velocità, precisione, efficacia. Si tratta di modelli Click and go : con poche informazioni in input (ad esempio indirizzo ed età) stimano la propensione a fenomeni socio-economico-finanziari. Nello specifico Data4Value mette a disposizione Data4Zone, il più ampio archivio statistico su micro-zona presente in Italia. Per sviluppare azioni mirate e realmente capillari sul territorio la micro-zona rappresenta la dimensione chiave. Si tratta della più piccola unità territoriale ufficiale italiana, un area basata sulla sezione di censimento ISTAT - circa a copertura dell intero territorio nazionale - che corrisponde in media a poco più di 0,6 km 2 di estensione, circa 80 abitazioni, 62 famiglie, 162 individui. Il patrimonio informativo Data4Zone comprende informazioni aggregate su affidabilità finanziaria, domanda di prodotti (numero e tipologia di richieste di credito) e portafoglio prodotti posseduti (numero, forma tecnica, importo e durata dei prodotti), oltre a informazioni statistiche e socio-demografiche, istituzionali e di fonte pubblica (ISTAT, ISVAP, ecc.). Data4Zone mette a 5

6 Pubblicazione di CRIF Le imprese: come sceglierle, valutarle, gestirle. L approccio CRIF CRIF da anni investe fortemente nell ambito della valutazione del rischio di credito e commerciale delle imprese, in particolare attraverso: l implementazione quantitativa e qualitativa delle fonti informative sulle imprese; il rafforzamento delle competenze analitiche e di business rispetto alla gestione a 360 del credito alle imprese (dalle ditte individuali al segmento corporate). Nel consolidare il proprio posizionamento su un segmento di clientela assolutamente strategico per le aziende di credito come quello imprese, i passi più significativi compiuti da CRIF nell ultimo biennio, concreta testimonianza di questi investimenti, sono stati prima l acquisizione a giugno 2009 della filiale italiana di Dun & Bradstreet (D&B), il più importante attore a livello mondiale nel campo delle business information, con la nascita della società specializzata CRIBIS D&B, e successivamente, a inizio 2010, l avvio da parte di CRIF di un attività strutturata di emissione di rating unsolicited su portafogli bancari di imprese corporate. Nell ambito di tale attività i rating CRIF si basano, oltreché sull applicazione di rigorosi modelli quantitativi, anche sulle competenze e professionalità degli analisti del Dipartimento di Rating e degli Organi che deliberano i rating stessi. Le componenti distintive dell offerta CRIF La gamma di soluzioni di CRIF per la valutazione e gestione delle imprese è oggi un unicum sullo scenario italiano in termini di informazioni creditizie e commerciali, robusti indicatori quantitativi, expertise analitica e sistemi e soluzioni in outsourcing. Le aziende di credito possono beneficiare quindi di: Un patrimonio unico di informazioni Informazioni complete e affidabili provenienti da molteplici fonti, di duplice natura: creditizia, grazie a EURISC, il SIC di CRIF, che conta tra le proprie 77 milioni di posizioni di credito oltre 8 milioni di dati sulle imprese e tassi di significatività superiori al 90%; commerciale, con CRIBIS itrade, il più ampio patrimonio informativo sui comportamenti di pagamento delle aziende italiane ed estere, con 26 milioni di esperienze di pagamento sul mercato italiano. Robusti indicatori quantitativi Oltre 20 indicatori fortemente predittivi dei fenomeni del rischio di insolvenza creditizia (tra i quali ad esempio PERFORM, il Credit Bureau Score di CRIF) e della performance dei pagamenti delle imprese verso i propri fornitori (CRIBIS D&B Paydex), oltre a sistemi evoluti di antifrode per identificare le aziende scam (SCAM Company Alert). Knowledge Engineering La competenza di oltre 100 analisti, che lavorano quotidianamente per arricchire l enorme patrimonio informativo e valutare le imprese, e una rete di 170 periti altamente qualificata, certificata e specializzata sulla valutazione degli immobili business. L expertise di CRIF è a disposizione delle aziende di credito attraverso team di lavoro congiunti e osservatori di mercato (Osservatorio sulla Finanza per i Piccoli Operatori Economici, Studio pagamenti delle aziende, Barometro della domanda di credito delle imprese). CRIF Credit Rating L opinione di CRIF sul merito creditizio di un impresa, sintetizzata da una classe di rating cui si perviene al termine di un percorso di valutazione che combina analisi quantitative e aree di approfondimento qualitative. Outsourcing La valutazione e il monitoraggio del profilo di rischio delle imprese grazie ai sistemi ingegnerizzati gestiti da CRIF e facilmente accessibili dall azienda di credito - come Sprint Business, il sistema per la valutazione e gestione delle richieste di finanziamento da parte delle imprese - e la gestione delle attività non core attraverso i team dedicati di CRIF BPO per l Acquisizione bilanci (acquisizione ottica o cartacea dei bilanci di ditte individuali, società di persone e società di capitali) e l Anticipo Fatture (dall inserimento delle fatture ai controlli di eleggibilità, proseguendo con i controlli sul ceduto, fino alla gestione delle distinte e contabilizzazione finale dei pagamento). Oltre al supporto in fase di affidamento, le soluzioni CRIF coprono ogni fase della relazione con l impresa grazie a evoluti servizi di monitoraggio delle imprese affidate, che forniscono alert tempestivi sulle variazioni intervenute (Operational Risk Advisor Full Monitor) e, per la fase di acquisizione e per il marketing, CRIF offre alle aziende di credito Liste Imprese 3D qualificate sulla base di una vista tridimensionale, che coniuga rischiosità creditizia, commerciale e propensione all acquisto dei prodotti finanziari da parte degli esponenti dell impresa. Un punto di osservazione privilegiato sulle imprese Grazie al patrimonio informativo unico e alle proprie competenze analitiche, CRIF è un punto di riferimento privilegiato per conoscere le caratteristiche di affidabilità creditizia e commerciale delle imprese, l andamento del mercato italiano in termini di domanda di credito, rischiosità, sia attraverso analisi dei trend che confronti di benchmark. In particolare CRIF realizza osservatori e analisi periodiche come l Osservatorio sulla Finanza per i Piccoli Operatori Economici (in collaborazione con Nomisma) e il Barometro CRIF sulla domanda di credito delle imprese mentre lo Studio pagamenti delle aziende di CRIBIS D&B offre una fotografia esclusiva sull andamento dei pagamenti commerciali tra imprese, a livello italiano e di confronto internazionale. Dal dettaglio alla sintesi. I report CRIF di ultima generazione Per rispondere alle differenti esigenze nella valutazione delle imprese e nell utilizzo delle business information da parte delle aziende di credito, CRIF ha ulteriormente migliorato e arricchito i propri report di dettaglio e sviluppato innovativi report di sintesi. Tutte le informazioni di dettaglio: i Report Impresa I Report Impresa di CRIF contengono tutti i dettagli informativi necessari per la valutazione di un azienda o di una persona fisica. Da maggio 2011 racchiudono nuove informazioni e indicatori statistici, in una veste grafica completamente rinnovata per una navigazione ancora più intuitiva e senza alcun impatto IT o costi aggiuntivi per i già utilizzatori. Alcune delle novità di contenuto sono: informazioni relative all individuazione dei Gruppi Aziendali di appartenenza e la definizione del Titolare Effettivo (in conformità al D.Lgs. 231/2007 sull antiriciclaggio); innovativi indicatori statistici di rischio commerciale e creditizio: PERFORM, il CRIF Credit Bureau Score di CRIF, uno score ad hoc per la valutazione delle imprese e indicatori sulle abitudini di pagamento di un impresa verso i propri fornitori; nuova riclassificazione di bilancio e nuovo tableau degli indici delle società di capitali in conformità alle novità normative in materia (D.Lgs 17 gennaio 2003 n 6 e D.Lgs Correttivo sul diritto societario art del 2004); maggiore navigabilità e comprensibilità degli aggregati di Stato Patrimoniale grazie all adozione del criterio di riclassificazione finanziaria in ottica temporale su tre livelli di approfondimento; nuova selezione di indicatori, che permettono all analista di condurre in modo sistematico e veloce l esame del bilancio a partire dall equazione del ROE; innovativi indicatori di benchmark settoriale: oltre 15 indici di bilancio tra i più significativi che identificano lo stato di salute di un settore, le voci prevalenti del conto economico e dello stato patrimoniale, con possibilità di approfondimento per classe di fatturato, per territorio, e per tipologia del settore di riferimento. Classificazione di oltre 270 settori economici - secondo codice Ateco (Istat) - per fornire indicazioni di benchmark quanto più analitiche e coerenti; all interno dei settori è altresì possibile un analisi per filiera, offrendo indicatori e parametri di confronto sia per le attività a monte che per quelle a valle dell intero processo produttivo e commerciale. sintesi dettaglio CRIF Rating Report CRIF Zenith CRIF Report Impresa 6

7 primavera-estate 2011 La (nuova) valutazione integrata delle potenzialità d impresa: il plus dell analisi esperienziale. CRIF speaker al Forum Banca e Impresa Renato Maino, membro del Supervisory Board di CRIF, è intervenuto al secondo Forum Banca e Impresa organizzato dal Sole 24Ore lo scorso 14 aprile con uno speech sul tema della valutazione delle imprese. Maino ha evidenziato come i sistemi di rating interno siano stati uno dei più grandi investimenti in conoscenza, processi e procedure di questi ultimi anni. Ormai giunti alla fase di maturità operativa e diventati strumenti ordinari di gestione, i sistemi di rating sono stati investiti di compiti sempre più ampi che possono nascondere scopi diversi tra loro. Per tale ragione, può scattare una sindrome one size fits all che comporta effetti negativi quando le decisioni da prendere sono di natura diversa e implicano criteri differenti (ad esempio in termini di orizzonte temporale o di sensibilità al ciclo economico). Di fronte a break strutturali, come quello che il sistema finanziario ha vissuto in questi anni, i sistemi di rating tradizionali possono mantenere una memoria che li rende troppo lenti nell adeguarsi al mutamenti del contesto economico: in momenti di frattura, infatti, il passato non ha ancora espresso informazioni sufficienti ad aggiornare i modelli di valutazione. Per guidare con efficienza i rapporti tra finanziatori e finanziati, occorre quindi investire ulteriormente sui sistemi di valutazione in modo da assicurare maggiore coerenza tra rating e decisioni e maggiore lungimiranza dei giudizi. L obiettivo diventa quello di una nuova rating philosophy per valutare l impresa. Il rating deve passare da strumento nato per ottimizzare le informazioni per la stima della probabilità di default a valutazione a tutto tondo dell impresa. In tal senso il rating si mostra utile anche per sostenere il rilancio dell economia industriale italiana, meglio rappresentando le potenzialità e opportunità finanziarie. Venendo agli aspetti operativi, un approccio strutturale al rating significa: porre attenzione ai fattori competitivi di lungo periodo della controparte, non solo a quelli di breve termine; dividere i fattori di rischio finanziario da quelli di carattere reale, competitivo, produttivo e reddituale; dare adeguata rilevanza ai fattori qualitativi e al giudizio esperto, con un processo di attribuzione del rating multistadio. L approccio strutturale ha poche alternative nella valutazione di rating per le PMI. Ciò sostanzialmente per due ragioni. Mano a mano che la dimensione d impresa si riduce, la dipendenza dai fattori macroeconomici si attenua anch essa a favore degli elementi idiosincratici, legati a ben precisi elementi di competitività (di nicchia, di distretto, di segmento). Inoltre, occorre orientare il rating in una prospettiva anticipatrice (forward looking) per guidare le scelte di posizionamento nell erogazione di credito e servizi. L attenzione sui fattori di competitività di lungo periodo, impresa per impresa, appare assai più vantaggiosa e accurata della correzione ciclica attraverso I nuovi report di sintesi SCAM Company Alert fornisce un report innovativo sul mercato italiano frutto di oltre 100 controlli effettuati sull impresa e i suoi esponenti da un team di specialisti CRIF. Con un semplice click, consente di verificare se l impresa prospect è fraudolenta o al contrario rappresenta un opportunità di business. CRIF Zenith - la soluzione CRIF che allarga l orizzonte di conoscenza sulle imprese - guida e semplifica l istruttoria del gestore evidenziando gli aspetti salienti e i punti di attenzione dell impresa grazie ai principali indicatori di bilancio, benchmark, posizionamento competitivo dell impresa nel suo settore di riferimento a confronto con altre omogenee per classe di fatturato. In questo modo il processo di pre-screening (per campagne commerciali) o di istruttoria (per affidamenti) risulta più agevole veloce e controllato, liberando al contempo l effettivo valore aggiunto che il gestore può apportare tramite la relazione con l impresa cliente. CRIF Zenith capitalizza l insieme di indicazioni, regole, conoscenze ed esperienze di analisi del Dipartimento Rating di CRIF. CRIF Rating Report è il report a valore aggiunto che rappresenta l opinione di CRIF e dei propri analisti sull impresa sulla base della CRIF Rating Methodology ( il documento descrittivo delle logiche e degli strumenti per il rating di CRIF. Per maggiori informazioni: marketing@crif.com previsioni di natura generale, non legate all effettiva situazione individuale. Diviene quindi fondamentale un plus di analisi esperienziale basata su valutazioni qualitative. Le imprese - ha evidenziato Maino - usciranno da questa crisi con più sistema e più squadra, più filiera, più capitale di rischio, più strategia, più competenze distintive. Le strategie d impresa saranno vincenti solo se anche accompagnate da un disegno finanziario chiaro, sostenibile, comprensibile e adeguatamente comunicato. Banche e imprese non potranno che puntare, quindi, su relazioni di lungo periodo. Si uscirà dalla crisi con maggior specializzazione, maggior concentrazione, maggiore condivisione di disegni e di obiettivi comuni. I giudizi di rating sono essenziali ma occorre investire in conoscenza, con un plus di analisi, e giustifica il costo della personalizzazione delle valutazioni e della espressione delle potenzialità d impresa. Un opportunità - ha concluso Maino - può essere fornita da una Credit Rating Agency italiana specializzata in PMI, settori, segmenti, filiere, reti e distretti territoriali, per cogliere tutti i segnali rilevanti, ancorché deboli, ai fini della valutazione. Pagamenti delle imprese europee: le evidenze dello Studio 2011 di CRIBIS D&B Nel 2010 la media europea di imprese puntuali nel pagamento delle fatture dei propri fornitori è stata del 40,4%, mentre la percentuale di quelle che hanno pagato con un ritardo fino a 30 giorni è stato di poco inferiore al 51% del totale. Il ritardo più grave (oltre i 90 giorni medi) riguarda il 2,9% delle imprese in Europa: tra queste, l 1,7% supera i 120 giorni. Questa la principale salienza emersa dall edizione 2011 dello Studio sui comportamenti di pagamento delle imprese europee realizzato da CRIBIS D&B, società del Gruppo CRIF specializzata nelle business information. A livello nazionale, Germania, Olanda, Spagna e Svizzera si contraddistinguono per una percentuale di pagamento alla scadenza superiore alla media europea, con il raggiungimento di una quota del 60,5% nel caso delle imprese tedesche e del 68,2% in quello delle svizzere. Situazioni con maggiori criticità quelle di Portogallo e Polonia, Paesi in cui, a fronte di un alta percentuale di pagatori oltre i 30 giorni medi di ritardo (21,9% per il primo e 15,2% per il secondo), il pagamento puntuale è rimasto modesto, meno del 30% sul totale. In Italia, dove la quota di imprese regolari nei pagamenti è al di sotto della media europea (37,5% contro 40,4%), nel 2010 è stato raggiunto il livello più basso dal 2007 (quando era il 50,8%) e si è registrato un notevole incremento dei pagamenti con lieve ritardo. Infine, si segnala la bassa percentuale di pagamenti puntuali nel Regno Unito, pari al 24,7% del totale. Lo Studio CRIBIS D&B approfondisce l analisi dello scenario dei pagamenti delle imprese europee nel 2010 in relazione sia al pagamento puntuale sia ai ritardi gravi e superiori ai 90 giorni medi. Nello specifico, la Svizzera registra la quota più elevata di buoni pagatori (68,2%), seguita dalla Germania (60,5%) e dall Olanda (54,6%). Per la Spagna, invece, si osserva una performance sostanzialmente in linea con la media europea (43,1% nella classe in oggetto). Più critica la situazione della Polonia, del Regno Unito e del Portogallo: il gap con il dato medio europeo raggiunge, infatti, i 10,8 punti percentuali per il primo, i 15,7 per il secondo e i 19 per il terzo. A livello europeo si è osservato un miglioramento significativo della quota di imprese che pagano con grave ritardo, che nel 2010 si assesta al 2,9%, recuperando 2,9 punti percentuali sull anno precedente e raggiungendo il valore meno critico dal Il livello maggiore di gravi ritardatari (oltre 90 giorni medi) spetta alla Spagna che, con una quota del 10,7% del totale, si distanzia di quasi otto punti percentuali dalla media europea. Male anche Polonia e Portogallo, con il 9,8% e il 10,5% di imprese che regolano le transazioni commerciali con un ritardo superiore ai 90 giorni rispetto ai termini pattuiti. Ottima situazione invece per Francia e Belgio per i quali si registra, rispettivamente, l 1,4% e l 1,6% nella classe di ritardo considerata. A livello settoriale si rileva una generale omogeneità delle performance di pagamento fra i vari comparti analizzati in Europa. In relazione ai ritardi più gravi il valore più elevato spetta ai trasporti e all industria estrattiva, con circa il 3,5% di imprese che paga dopo 90 giorni rispetto ai termini contrattuali. 7

8 Pubblicazione di CRIF Direttiva Credito ai consumatori 2008/48/CE: le novità normative recepite in Italia e le soluzioni CRIF per essere compliant Il Decreto Legislativo n.141 del 13 agosto 2010 ha recepito e attuato la Consumer Credit Directive (2008/48/CE), introducendo nel nostro Paese una serie di più stringenti doveri per gli enti finanziatori relativamente ai contratti di credito con i consumatori. Di seguito vengono approfondite le principali novità normative e le soluzioni CRIF per essere compliant. Verifica del merito creditizio (Art. 124 bis del TUB) Attraverso le disposizioni attuative di Banca d Italia la normativa ricorda ai finanziatori, come parte integrante e non derogabile del concetto di sana e prudente gestione, la necessità di assolvere all obbligo di valutazione del merito creditizio come previsto ai sensi dell Articolo 124-bis del TUB. Successivamente, con comunicazione del 7 aprile 2011, Banca d Italia raccomanda ai finanziatori di rafforzare le procedure interne volte a valutare la sostenibilità dell operazione da parte della clientela, conformemente a quanto previsto dalla disciplina sulla valutazione del merito creditizio anche per le operazioni di cessione del quinto. Per la concessione della cessione del quinto il supporto del SIC EURISC di CRIF è fondamentale sia per le informazioni riguardanti innanzi tutto l impresa datore di lavoro, in termini di solvibilità dell impresa privata e suo stato di indebitamento verso il sistema bancario e finanziario, ma anche il dipendente richiedente il finanziamento e, nello specifico, relativamente all eventuale presenza di altre recenti richieste di cessione del quinto e di anticipi, che potrebbero essere segnali di credit shopping o di un tentativo fraudolento. LA VERIFICA DEL MERITO CREDITIZIO CCD COMPLIANT: GLI STRUMENTI CRIF È opportuno che nel credito ai consumatori ogni ente finanziatore controlli i processi di valutazione e monitoraggio della clientela affidata al fine di assicurare una omogeneità di comportamento (ad esempio tra fasce diverse di importo o tra diverse categorie di clientela) per quanto attiene la verifica del merito creditizio, nonché si assicuri di poter essere sempre in grado di dimostrare di aver adempiuto all obbligo di verifica del merito creditizio stesso. Diventa quindi fondamentale affiancare i consolidati indicatori di credit scoring e di rating con indicatori che stimino il reale livello di sostenibilità del credito da parte della clientela. A tal fine, a partire dal ricco patrimonio informativo di EURISC, sono stati sviluppati innovativi indicatori statistici dal robusto potere predittivo finalizzati a dimostrare che, all atto della verifica del merito creditizio, il finanziamento eventualmente concesso era effettivamente sostenibile dal cliente, sia sulla base degli impegni creditizi e finanziari in essere e stimabili, sia sulla base della sua situazione di tensione finanziaria. Ponendo particolarmente l accento sulla dimensione della sostenibilità, per le aziende di credito è infatti necessario adottare criteri di valutazione che non solo distinguano i buoni clienti da quelli meno affidabili, ma che individuino anche quelli finanziariamente stressati, al fine di valutarne le reali possibilità nel sostenere il costo del finanziamento. In tale percorso si stabilisce inizialmente la capacità creditizia del cliente tramite indicatori di rischio, sia interni (scoring e rating basati sui dati interni dell istituto) che esterni (PERFORM, il Credit Bureau Score di CRIF). In questo modo è possibile ottenere una valutazione del cliente che tenga conto del suo comportamento rispetto all intero sistema creditizio italiano. È noto, infatti, che la quota di clientela con finanziamenti presso più istituti contemporaneamente è in crescita e che i problemi di pagamento tendono a propagarsi in modo rapido su tutti gli affidamenti in corso. Questo primo step valutativo consente di individuare i soggetti con elevata rischiosità, non in grado di sostenere l affidamento, sia che si tratti di primo affidamento che, a maggior ragione, di affidamento aggiuntivo. Sul cliente con una buona qualità del credito, in coerenza con le politiche dell azienda di credito, è fondamentale dotarsi di metriche nuove che consentano di stabilire se il soggetto è in condizione di stress finanziario e individuare la reale capacità e sostenibilità creditizia. L Indicatore di Tensione Finanziaria - il nuovo indicatore a valore aggiunto del SIC di CRIF - basandosi sul più recente comportamento creditizio del cliente in EURISC è in grado di intercettare in modo estremamente sensibile e tempestivo i soggetti che nel ricorso al credito sono propensi alla mobilità finanziaria e maggiormente favorevoli a finanziare con il debito i propri consumi. Inoltre, la definizione della rata mensile sostenibile consente di poter valutare in modo corretto e preciso anche gli oneri complessivi del cliente, stimando nel SIC attraverso sofisticati algoritmi previsionali gli oneri derivanti da obbligazioni finanziarie e la loro dinamica nel tempo (EURISC Outstanding). L uso integrato dell Indicatore di Tensione Finanziaria con la valutazione del rischio di credito permette così di affinare ulteriormente la valutazione della capacità finanziaria del cliente, supportando in caso positivo la scelta di concessione del finanziamento. In caso negativo l azienda di credito può comunque comunicare al cliente le giuste motivazioni sottostanti l eventuale rifiuto dell affidamento, rendendolo maggiormente consapevole sulle proprie reali possibilità finanziarie. Nello specifico, attraverso l utilizzo di PERFORM Profiling - la nuova generazione di modelli di credit bureau scoring di CRIF - l azienda di credito ha infatti la possibilità di capire subito il profilo del cliente identificando chiaramente quali sono i fattori che maggiormente influiscono sul suo livello di rischio. Banche dati (Art. 125 del TUB) Per quanto attiene ai Sistemi di Informazioni Creditizie gestiti nel territorio della Repubblica italiana la normativa sul credito ai consumatori non introduce particolari novità rispetto a quanto già previsto dal Codice di Deontologia 1, prevedendo nel dettaglio: Comunicazione in caso di rifiuto basato su informazioni presenti in una banca dati Già previsto dal Codice di Deontologia (cfr. Art. 5 comma 6); tuttavia va sottolineato che mentre nel Codice Deontologico si fa preciso riferimento alle informazioni presenti di tipo negativo, l Art. 125 del TUB e le disposizioni attuative parlano genericamente di informazioni. Nello spirito della norma, a fronte di una richiesta di credito rifiutata, occorre quindi fornire gli estremi della o delle banche dati le cui informazioni sono state determinanti per rigettare la richiesta di credito. Informazione preventiva al consumatore nel caso di prime segnalazioni negative a banche dati Già previsto dal Codice di Deontologia (cfr. Art. 4 commi 6 e 7) Informazione esatte e aggiornate Già previsto dal Codice di Deontologia (cfr. Art. 4 commi da 1 a 5). Le indicazioni normative di cui sopra possono ritenersi una novità nell ambito della loro applicazione a tutte le banche dati includendo, quindi, anche le Centrali Rischi pubbliche che, di fatto, sono escluse dagli adempimenti previsti dal Codice di Deontologia. 8

9 primavera-estate 2011 Accesso dei Finanziatori degli Stati Membri da parte dei gestori delle banche dati (Art. 125 del TUB) CRIF, quale membro di ACCIS (Association of Consumer Credit Information Suppliers) ha siglato un accordo operativo bilaterale denominato Cross Border Data Exchange, introdotto fin dalla fine degli anni 90 tra i principali credit bureau associati. Nello specifico l accordo consente agli enti finanziatori italiani di accedere attraverso CRIF ai dati di altri credit bureau europei senza obbligo di siglare accordi e/o contratti con i credit bureau esteri e di contribuzione dei dati relativi al credito eventualmente erogato (che viene già segnalato alla banca dati nel Paese di origine); vengono così garantite le condizioni non discriminatorie, applicate ai finanziatori locali come previsto dalla normativa sul credito al consumo. Inadempimento fornitore (Art. 125 quinques del TUB) La normativa introduce novità riguardo al legame tra il bene finanziato e il finanziamento ad esso collegato e, conseguentemente, nel rapporto tra finanziatori e fornitori: in caso di grave inadempimento del fornitore, dopo averne inutilmente effettuato la messa in mora del fornitore, il consumatore ha diritto alla risoluzione del contratto di credito e del relativo rimborso da parte del finanziatore (Art quinques del TUB). Nel caso il finanziamento sia già stato trasmesso a EURISC, CRIF ha previsto di gestire la segnalazione creditizia come segue: 1. l ente finanziatore, ricevuta la comunicazione dal consumatore, richiede a CRIF l inserimento di una nota di contestazione sul finanziamento secondo le medesime procedure e modalità già in essere per la gestione dei casi di contestazione del consumatore (mail al team dedicato: info.relazioniconilpubblico@crif.com). 2. la verifica con il fornitore può risultare in: conferma che si è in presenza di un grave inadempimento: in questo caso l ente finanziatore richiederà a CRIF la cancellazione del finanziamento secondo le medesime procedure e modalità già in essere (mail al team dedicato: CBS_OnLineAssistance@crif.com). smentita che si è in presenza di un grave inadempimento: in questo caso l ente finanziatore richiederà a CRIF di eliminare la nota di contestazione - secondo le medesime procedure e modalità già in essere (mail al team dedicato: info.relazioniconilpubblico@crif.com) - e aggiornerà i dati sul finanziamento segnalando anche eventuali inpagati secondo le consuete regole di contribuzione mensile. Qualora il consumatore ritenga di aver comunque ragione, potrà inviare a CRIF la contestazione e intraprendere le azioni che ritiene più opportune nei confronti di fornitore ed ente finanziatore. Attraverso la contribuzione mensile a EURISC per ogni rapporto di credito viene raccolta l informazione relativa all eventuale esercente convenzionato/ dealer che ha trattato la pratica di finanziamento. Grazie a queste informazioni presenti in EURISC sono disponibili strumenti di monitoraggio dei dealer in grado di analizzare i comportamenti degli stessi rispetto a benchmark di sistema. In particolare, attraverso la duplice vista delle informazioni creditizie (tratte dal SIC EURISC) integrata con quelle delle business information di CRIF sono disponibili sistemi di monitoraggio tempestivi (Operational Risk Advisor) che consentono di intercettare le variazioni del profilo dei dealer affidati; possono infatti essere tempestivamente intercettati nuovi protesti o nuove pregiudizievoli, o nuovi depositi e variazioni di elenchi soci, e/o variazioni della credit history di EURISC (nuovi finanziamenti richiesti, o peggioramento del profilo di rischio creditizio). Alla luce delle novità normative tali sistemi verranno potenziati attraverso l integrazione di indicatori volti a verificare concentrazioni anomale di fenomeni quali, nello specifico, il grave inadempimento. Recesso del consumatore (Art. 125 ter del TUB) Secondo le disposizioni previste dall Art ter del TUB il consumatore può recedere dal contratto di credito entro 14 giorni dandone comunicazione all ente finanziatore e, nel caso il contratto abbia avuto esecuzione, rimborsare il finanziatore stesso entro i termini previsti dalla norma (30 giorni). Nel caso il finanziamento sia già stato trasmesso a EURISC: 1. il finanziatore, ricevuta la comunicazione del cliente, richiede a CRIF l inserimento di una nota informativa ( è stato esercitato il recesso dal rapporto di credito ) sul finanziamento secondo le medesime procedure e modalità già in essere per la gestione dei consumatori (mail a info.relazioniconilpubblico@crif.com). Si suggerisce inoltre che il finanziatore al contempo comunichi al cliente che nel caso non venga rispettato il termine previsto per la restituzione dell importo già erogato (trenta giorni), questa informazione verrà segnalata al SIC EURISC. 2. Il consumatore può poi restituire l importo dovuto nel termine dei 30 giorni oppure no: nel caso il consumatore restituisca quanto dovuto entro il termine previsto, il finanziatore richiede cancellazione del finanziamento in EURISC secondo le medesime procedure e modalità già in essere (mail a CBS_OnLineAssistance@crif.com); nel caso il consumatore non restituisca quanto dovuto entro il termine previsto, Il finanziatore deve segnalare come scaduto e non pagato attraverso la contribuzione mensile il numero totale di rate e l intero importo che il cliente deve restituire; nel caso in cui il consumatore abbia effettuato un pagamento parziale di quanto dovuto deve necessariamente essere segnalata la sola parte di debito non coperta da tale pagamento. Successivamente gli aggiornamenti mensili seguiranno le consuete regole di contribuzione. Intermediari del credito (TITOLO VI bis del TUB) Il Decreto Legislativo n. 141 del 14 agosto 2010 introduce le nuove disposizioni che disciplinano l attività degli Agenti in attività finanziaria e dei Mediatori creditizi (c.d. intermediari del credito). In attesa delle disposizioni attuative e della costituzione degli Organismi preposti alla tenuta degli Elenchi, ricordiamo che attraverso la contribuzione mensile a EURISC, per ogni rapporto di credito oggetto di intermediazione creditizia, viene raccolta l informazione relativa all Agente in attività finanziaria o al Mediatore Creditizio che ha mediato la pratica. Grazie a queste informazioni CRIF è in grado di fornire strumenti di monitoraggio degli intermediari del credito che consentono di analizzare i comportamenti rispetto a benchmark di sistema, nei quali verranno integrati indicatori volti a verificare concentrazioni anomale di fenomeni quali il recesso e l estinzione anticipata. Microcredito (Art. 111) In accordo con il Ministero dell Economia e delle Finanze e l Associazione Bancaria Italiana CRIF ha realizzato il primo Sistema di Informazioni Creditizie italiano per la gestione delle operazioni che ricadono nella definizione di microcredito. Nello specifico, all interno di EURISC è stato introdotto il nuovo tipo di operazione PM (Prestito Microcredito) che il partecipante al SIC potrà utilizzare, senza alcun impatto tecnico - laddove abilitato e nel rispetto del principio di reciprocità previsto dall Art. 1, comma 1 lett. E del Codice di Deontologia per i sistemi informativi - per la valutazione del merito creditizio dei soggetti coinvolti, siano essi persone fisiche, ditte individuali o società. Per maggiori chiarimenti: microcredito@crif.com, il punto d incontro con gli specialisti CRIF sul Microcredito. Per ricevere il manuale di contribuzione di EURISC aggiornato a seguito delle ultime novità normative: cbs_os@crif.com. Per informazioni sulle soluzioni CRIF: marketing@crif.com 1 Codice di deontologia e di buona condotta per i sistemi informativi gestiti da soggetti privati in tema di crediti al consumo, affidabilità e puntualità nei pagamenti (G.U. n. 300 del 23 dicembre 2004) 9

10 10 Pubblicazione di CRIF

11 primavera-estate 2011 Il nuovo approccio CRIF COL al recupero crediti All area di recupero crediti è oggi richiesto di divenire un processo di business industrializzato, controllato e strutturato, affrancandosi da un approccio decentrato che spesso comporta anche una scarsa tempestività ed efficacia nelle azioni di collection generalmente poste in essere. Rispetto alle azioni di recupero intraprese da operatori di filiale non focalizzati è invece auspicabile e consigliabile perseguire vantaggi misurabili già adottando modelli di collection in outsourcing specifici per prodotto e basati su professionalità specializzate in tal senso. CRIF COL supporta l istituto elaborando il portafoglio a recupero e indirizzando le pratiche ai professionisti più adatti, con la garanzia di raggiungere obiettivi di maggior recuperato e minor accantonamento a fondo rischi attraverso la conduzione di strategie flessibili e work-flow personalizzati a seconda del merito creditizio di ogni cliente. Un approccio così realizzato potrebbe tuttavia non essere completamente soddisfacente per gli istituti bancari, che prediligono comunque un approccio cliente centrico volto ad analizzare il singolo debitore nel complesso delle sue attività in essere con l istituto e non con riferimento al singolo prodotto a recupero. In tale contesto CRIF COL, la linea CRIF di Collection Outsourcing, propone la propria soluzione come un evoluzione al tradizionale approccio di recupero crediti, trasformando finalmente le attività di collection da mera funzione amministrativa a evoluto processo di business e assicurando all istituto strategie mirate a incrementarne gli obiettivi di redditività e competitività. CRIF COL, tramite la struttura CRIBIS Teleservice, offre infatti il proprio supporto per attuare un approccio innovativo di gestione del credito, individuando e applicando gli interventi di recupero più adatti per la specifica tipologia di clientela trattata. Quando è possibile un analisi puntuale del portafoglio insoluti e dei comportamenti dei clienti insolventi, CRIF COL individua le azioni di contatto che meglio si adattano alle esigenze dei suoi clienti preservando con azioni di customer care le relazioni commerciali con le insolvenze occasionali oppure ponendo in essere attività di recupero mirate per i clienti con insolvenze punta dell iceberg. Per fare questo non si limita alla suddivisione dei debitori in segmenti omogenei per trattamento - rapidità, cortesia/ aggressività, numero e ritmi di solleciti telefonici, mix di attività telefoniche e scritte - ma li arricchisce con i dati di comportamento e li assegna agli operatori appropriati, quelli che per formazione iniziale, ma soprattutto alla prova dei fatti, raggiungono migliori risultati su quel segmento di clientela. Al termine del periodo di gestione, CRIF COL restituisce poi all istituto le pratiche assegnate arricchendo l anagrafe clienti con preziose informazioni di rintraccio eventualmente reperite. CRIF COL dispone inoltre di un efficace sistema di misurazione e incentivazione dei collectors: le squadre di recuperatori sono specializzati, focalizzati e misurati su obiettivi diversi, con sistemi premianti diversi in base agli specifici segmenti di debitori assegnati, garantendone un forte orientamento al risultato e all incremento delle performance di recupero. Il flusso operativo CRIF COL di gestione del credito ATTIVITÀ DI FINE-TUNING ISTITUTO CRIF COL Invio pratiche a recupero Arricchimento e normalizzazione anagrafiche Assegnazione pratiche a recuperatore Azione Monitoraggio Risultati 1g. 2gg gg. Lettera Phone Collection Field Collection 11

12 primavera-estate 2011 Pubblicazione di CRIF Cessione del Quinto dello Stipendio: accordo tra CRIF e ASSOFIN per agevolare la contribuzione e l accesso alle informazioni del SIC EURISC. Per le Associate Assofin benefici in ottica di valutazione completa dei richiedenti credito in linea con la Direttiva CCD e di riduzione dei rischi di frode. L andamento della cessione del quinto dello stipendio in Italia si contestualizza nel più ampio quadro del mercato del credito al consumo. Dalle ultime rilevazioni dell Osservatorio sul Credito al Dettaglio Assofin, CRIF e Prometeia, nel primo semestre 2010 il mercato del credito al consumo è risultato in contrazione (-4,8%) rispetto allo stesso periodo dell anno precedente, e anche i dati aggiornati a settembre 2010 confermano il trend di riduzione delle erogazioni (-5,1% nei primi nove mesi). Per quanto riguarda lo specifico della cessione del quinto dello stipendio/pensione, le erogazioni hanno proseguito il trend in peggioramento, cominciato a partire dal secondo semestre 2009, che ha portato per la prima volta a una netta contrazione dei volumi erogati (-13,4% nei primi nove mesi del 2010). La cessione del quinto ha le caratteristiche per essere un prodotto appetibile e alla portata di un ampia fetta di consumatori. A prescindere dalle fragilità e dagli impatti congiunturali che tuttora caratterizzano l attuale scenario del mercato del credito alle famiglie nel suo complesso, la cessione del quinto sconta fattori specifici che ne frenano lo sviluppo, inerenti la struttura del processo di erogazione e in particolare i tempi di istruttoria elevati con una notevole quantità di pratiche burocratiche da gestire. CRIF ha stretto un accordo di collaborazione con Assofin per agevolare la contribuzione e l interrogazione delle informazioni su questa forma di finanziamento da parte delle società associate Assofin all interno di EURISC - il Sistema di Informazioni Creditizie di CRIF. Con la contribuzione a EURISC, il SIC di CRIF, delle informazioni sulle operazioni di cessione del quinto le società finanziarie potranno accedere al profilo creditizio completo del richiedente un finanziamento ed effettuare una più precisa valutazione, anche relativamente al rapporto ratareddito e alle sue effettive capacità di rimborso. Ciò permette quindi, in ottica di Credito Responsabile, di intercettare e gestire un eventuale eccessiva esposizione creditizia come richiesto anche dalla recente normativa sul Credito ai Consumatori, Direttiva 2008/48/CE. Nelle fasi di erogazione e gestione del credito le informazioni dei Sistemi di Informazioni Creditizie sono indispensabili. EURISC, il SIC più completo e affidabile presente in Italia, con di posizioni creditizie - di cui relative a imprese - è l unico SIC che raccoglie informazioni sul comportamento di pagamento e sul livello di indebitamento non solo dei consumatori, ma anche delle imprese italiane, mettendo inoltre a fattor comune dati di provenienza bancaria e finanziaria. L accesso a EURISC consente un analisi a 360 gradi integrando il processo di valutazione per la concessione della cessione del quinto con informazioni riguardanti innanzi tutto l azienda datrice di lavoro (solvibilità dell azienda privata e suo attuale stato di indebitamento verso banche e finanziarie), ma anche il dipendente richiedente il finanziamento (in particolare per ciò che concerne l eventuale presenza di altre recenti richieste di cessione del quinto e di anticipi, che potrebbero denotare un comportamento fraudolento o di credit shopping). CRIF propone un innovativo sistema di informazioni specifico sul datore di lavoro che permette di condividere i dati sugli incidenti acclarati, controllare il credit shopping e più in generale mettere a fattor comune gli elementi specifici sull azienda che possono costruire una base storica di conoscenze in grado di evidenziare comportamenti anomali o sospetti. Viene così definita una soluzione informativa con focus specializzato sulle aziende, per la Cessione del Quinto, che prevede la presenza storica delle richieste di credito effettuate e la contribuzione dei relativi esiti sull erogazione effettuate. Sarà così possibile per l azienda di credito disporre di tutte le informazioni utili all interno del processo di valutazione, come per esempio: il numero di richieste di credito per contratti di Cessione del Quinto presenti per una specifica azienda, a livello complessivo e anche solo per uno specifico arco temporale, oppure l eventualità di sinistri, frodi, concentrazioni di richieste; la storia dei finanziamenti erogati accorpati a livello aziendale. Quali sono i vantaggi per l azienda di credito? Dal sistema elaborato di network informativo i vantaggi sono molteplici: diminuzione negli impatti tecnico-organizzativo; capitalizzazione dell informazione; mitigazione complessiva del rischio assunto, con ripercussioni virtuose sul circuito di assicurazione del credito e sulla competitività dell offerta dell istituto. Per maggiori informazioni: marketing@crif.com Flashnews CRIF FINANCE MEETING, 6 ottobre 2011 Il CRIF Finance Meeting 2011 è il primo evento organizzato da CRIF per riunire gli oltre 800 clienti del mercato finance (banche, confidi, società finanziarie, mediatori creditizi) nella principale community italiana del credito. Partecipa attivamente alla realizzazione dell incontro: proponi subito i temi che vorresti venissero approfonditi scrivendo a financemeeting@crif.com. Valuteremo insieme le novità normative, i trend del mercato e le soluzioni di ultima generazione per alimentare il tuo business, perché credito, liquidità, capitalizzazione e marketing non siano più un rompicapo. SAVE THE DATE: 6 ottobre, Bologna, Hotel Carlton Responsible Lending: CRIF realizza uno studio originale insieme a EFMA Il recepimento nei Paesi europei della Direttiva sul Credito al Consumo, i principali trend sul mercato del credito al dettaglio e le best practice per prevenire il sovra-indebitamento della clientela retail. Questi i temi analizzati nello studio sul Responsible Lending, originale e innovativo, che CRIF ha realizzato insieme a EFMA e focus dell intervento di Simone Capecchi, Director, Corporate Offer Italy & Western Europe di CRIF, e di Marco Salemi, Director Research & Innovation di CRIF Decision Solutions, al convegno EFMA 2011: Consumer Finance. Moving forward in new direction (Parigi, 16 e 17 giugno). L analisi si fonda sui risultati di una survey che ha coinvolto oltre 300 player europei e su alcune interviste dirette a referenti delle principali aziende di credito continentali. sintesi Pubblicazione di CRIF primavera - estate 2011 Registrazione del Tribunale di Bologna N del 21/04/2005 CRIF Via M. Fantin, Bologna Tel Fax info@crif.com Direttore Responsabile Maurizio Liuti Coordinatore Redazionale Francesco Bonetti Stampa Tipografia Negri, Bologna Se non desidera più ricevere in futuro la pubblicazione Sintesi, Le chiediamo di inviare una comunicazione a CRIF S.p.A., via M. Fantin 1-3, Bologna o una all indirizzo info@crif.com Per maggiori informazioni: marketing@crif.com 12

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