VERSO LA SMART SPECIALIZATION TRE LEVE MOLTO IMPORTANTI PER UNA NUOVA COMPETITIVITÀ

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1 COMPETITIVITA 2.0? VERSO LA SMART SPECIALIZATION TRE LEVE MOLTO IMPORTANTI PER UNA NUOVA COMPETITIVITÀ F.Boccia/B.IT sas 1

2 SOMMARIO PROGETTAZIONE ASSISTITA DA CAE/SIMULAZIONE/SUPERCALCOLO LOGISTICA INTELLIGENTE PRODUZIONE VERSO LO ZERO DIFETTI COSA POSSIAMO FARE? F.Boccia/B.IT sas 2

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4 MODELLAZIONE, SIMULAZIONE E PROTOTIPAZIONE VIRTUALI dei Prodotti e dei Processi produttivi. F.Boccia/B.IT sas 4

5 Modellazione, Simulazione e Prototipazione Virtuali dei Prodotti Concezione, Sviluppo, Prototipazioni, Tests, Ingegnerizzazione, Processi dei Prodotti Metodo tradizionale: IDEA --> PROGETTO APPROSSIMATO --> n PROTOTIPI FISICI --> n TEST FISICI --> INGEGNERIA --> PRODUZIONE Metodo con Simulazioni CAE: IDEA --> PROGETTO CALCOLATO --> PROTOTIPO FINALE --> INGEGNERIA --> PRODUZIONE MODELLO VIRTUALE TEST VIRTUALI VANTAGGI: RIDUZIONE drastica dei TEMPI RIDUZIONE drastica dei COSTI POSSIBILITA DI PROVARE/TESTARE (virtualmente) INNUMEREVOLI SOLUZIONI E SCEGLIERE LA MIGLIORE F.Boccia/B.IT sas 5

6 Nei problemi ingegneristici in genere la complessità delle equazioni in gioco le rende irrisolvibili analiticamente se non per casi semplicissimi. I software CAE consentono di suddividere l oggetto da disegnare/progettare in numerosi elementi (meshatura) a ciascuno dei quali vengono sottoposte le sollecitazioni e vengono risolte le equazioni per trovarne e visualizzarne le conseguenze fisiche: sforzi, temperature, velocità, densità, pressioni, ecc. F.Boccia/B.IT sas 6

7 Modellazione e Prototipazione Virtuale dei Prodotti Il CAE (Computer Aided Engineering). CAE, calcolo automatico,sperimentazione virtuale, simulazione dei processi tecnologici,: sono alcuni dei termini con cui ci si riferisce all'impiego di modelli sviluppati al calcolatore per descrivere la realtà fisica e supportare la progettazione e la produzione dei prodotti. Applicazioni software che agevolano la risoluzione di problemi tecnologici tramite il calcolo numerico. Tutti i problemi dell'ingegneria descrivibili da equazioni possono essere risolti con l'ausilio di programmi CAE. Tuttavia, le categorie di problemi più frequentemente risolti tramite software CAE sono le seguenti: - Calcolo statico o dinamico di strutture (in ingegneria civile, meccanica, ecc ). - Fluidodinamica computazionale (detta CFD: la tecnica che permette lo studio dei problemi di fluidodinamica. - Simulazioni analogiche e digitali di circuiti elettronici. - Calcolo di campi elettromagnetici. - Processi termici, chimici, ecc In generale, l'utilizzo di un programma CAE si compone di tre fasi: - Realizzazione di un modello matematico del sistema fisico da studiare (pre-processing); - Calcolo numerico sul modello (solving); - Visualizzazione ed analisi dei risultati (post-processing). F.Boccia/B.IT sas 7

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9 Progettazione Scelta tra diverse soluzioni progettuali Dimensionamento Prototipazioni Affinamento di soluzioni progettuali Failure analysis Test di laboratorio Fieldtests Supporto a test di laboratorio Evoluzione di progetto (disegno, materiale, fornitore) Nuove condizioni di funzionamento.. eccetera. Il CAE nel Ciclo di vita del Prodotto F.Boccia/B.IT sas 9

10 Perché investire in Modellazione e Prototipazione virtuale. Un attività di progettazione/ingegnerizzazione completa che tenga conto di tutte le variabili in gioco per il successo del prodotto è un fattore chiave per il successo commerciale del prodotto stesso. Molte grandi aziende che operano nel settore manifatturiero si sono dotate di strumenti per la modellazione e la prototipazione virtuale che vanno dai semplici CAD/CAE ad ambienti di realtà virtuale per il design avanzato in scala reale dei prodotti. Ottenendo benefici che vanno dalla riduzione del numero di prototipi fisici, alla riduzione dei costi e dei tempi di produzione e ad un miglioramento significativo della qualità complessiva dei prodotti. F.Boccia/B.IT sas 10

11 La modellazione e prototipazione virtuale dei prodotti supportata dall HPC Il nuovo supercalcolatore FERMI, basato su architettura BG/Q, è stato installato nel Con una potenza di 2 PetaFlops (due milioni di miliardi di operazioni al secondo), core processors e 2PetaByte di memoria, FERMI, basato su architettura IBM Blue Gene/Q, consentirà alla comunità della ricerca scientifica italiana ed europea di competere a livello mondiale con Stati Uniti, Giappone, Cina, e condurre progetti "di frontiera. Cineca è uno dei grandi Centri di calcolo europei denominati "Large Scale Facilities". Il Cineca, che rappresenta l'italia nell'ambito di PRACE (the Partnership for Advanced Computing in Europe) su mandato del Ministero dell'istruzione, dell'università e della Ricerca. I supercomputer attualmente disponibili, IBM PLX-GPU e IBM SP6 sono classificati tra i più potenti supercomputer nel mondo, la lista Top500. Il Cineca cura la gestione sistemistica, l'hosting, l'ottimizzazione e parallelizzazione dei codici, sostenendo i ricercatori, pubblici e privati, nelle loro attività. F.Boccia/B.IT sas 11

12 CINECA Le risorse di calcolo F.Boccia/B.IT sas 12

13 CINECA Il Teatro Virtuale F.Boccia/B.IT sas 13

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15 ANALISI E SIMULAZIONE DI Macchine o Impianti di Produzione oooooooooo 000 oooooooooo F.Boccia/B.IT sas 15

16 Macchine virtuali Quando una macchina/impianto è in funzione, è importante che vi sia la certezza che non si verificheranno problemi, ad esempio collisioni, e che il lavoro venga eseguito con la massima efficienza possibile. Con adatti software è possibile definire un modello di macchina completo per simulare di agire e funzionare come nella macchina/impianto reale. Essi si basano su un insieme di elementi software; ad es.: - un modello 3D della macchina, - il software di simulazione delle lavorazioni, - il software di base per la gestione del sistema - e il software di interfaccia umana. Essi possono essere utilizzati per la preparazione dell'installazione macchina, per la formazione degli operatori e per la validazione dei programmi di lavoro. Con migliori esiti e risparmiando molto del tempo che occorrerebbe sperimentando solo con la macchina reale. F.Boccia/B.IT sas 16

17 Esempio di ambienti/software per simulazione di una macchina (da Google) F.Boccia/B.IT sas 17

18 Esempi di software di progettazione, simulazione e programmazione off-line di macchina/processo Software di simulazione saldatura con robot Esempio di struttura hardware costruita appositamente per la simulazione di modelli di Macchina virtuale H.I.L hardware in the loop S.I.L software in the loop F.Boccia/B.IT sas 18

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21 ANALISI, SIMULAZIONE DI Linee di Produzione e Sistemi Logistici oooooooooo 000 oooooooooo F.Boccia/B.IT sas 21

22 Modellazione e simulazione dei sistemi La modellazione e la simulazione sono l imitazione del funzionamento nel tempo di un processo o di un intero sistema reale - La modellazione e la simulazione dei sistemi aiutano nella comprensione del comportamento di macchinari reali. - Nuove concezioni in progettazione possono essere modellate e simulate per predirne l impatto sulla performance del sistema. -Usando la modellazione e la simulazione in fase di progettazione si possono ridurre i costi di sviluppo, migliorare la conoscenza di processo, e fornire ai clienti soluzioni personalizzate. F.Boccia/B.IT sas 22

23 Modellazione e simulazione dei sistemi Modello di un sistema. Un modello è una astrazione del sistema reale Ipotesi semplificative sono adottate per modellare solo gli aspetti importanti Linearizzazione, time-bound behaviors, etc., possono migliorare la trattabilità del sistema Modelli analitici. Descrivono le sequenze di tempo input-output tramite l uso di equazioni matematiche: y = f (x,u,z, ) Modelli non analitici/simulativi. Modelli software che necessitano di runs simulativi per ottenere le sequenze di tempo input-output..... F.Boccia/B.IT sas 23

24 Processo di simulazione (da corso Unimore) Implementazione del modello Il modello viene implementato nel simulatore. F.Boccia/B.IT sas 24

25 Processo di simulazione Pianificazione della simulazione e Design of Experiments (DoE) Poiché i processi di input che guidano la simulazione sono di tipo casuale, i dati di output sono anch essi casuali e quindi sono richiesti diversi cicli del modello simulativo per valutare in modo corretto le misure di performance. La Factorial Analysis rende possibile identificare il comportamento di un sistema quando sono presenti fenomeni stocastici e alcuni fattori che possono essere gestiti dall analista. La Factorial Analysis rende possibile identificare le relazioni tra le variabili di progetto (Factors) e le misure di performance (Response). Tecniche statistiche quali l ANalisys Of VAriance (ANOVA) permettono di ottenere delle misure statistiche degli effetti principali dei fattori sulle misure di performance e anche come interagiscono i fattori fra di loro. F.Boccia/B.IT sas 25

26 Processo di simulazione Pianificazione della simulazione e Design of Experiments (DoE) I risultati della sperimentazione vengono analizzati sia come osservazioni dirette, che indirette (attraverso tecniche di D.O.E., Design of Experiments), prendendo in considerazione intervalli di confidenza statistica del 95%. Ad es. sui seguenti parametri prestazionali : Produzione oraria Efficienza Tecnica Simulata W.I.P. (Work In Process) Tempo di attraversamento. L utilizzo di eventuali operatori viene monitorato nel numero di operatori utilizzati, per specializzazione e modalità di utilizzo. Per ogni linea di produzione può essere creato un piano di progetto standard che permette di identificare l impegno necessario per l esecuzione di una simulazione di una linea di lavorazione. F.Boccia/B.IT sas 26

27 Processo di simulazione Pianificazione della simulazione e Design of Experiments (DoE) L approccio metodologico sviluppato è di scomporre l intero impianto produttivo nelle singole linee, analizzarne gli aspetti funzionali di dettaglio e realizzare dei modelli complessivi relativi solo alla parte di interazione, soprattutto negli aspetti della logistica interna. Le macro aree di progetto possono essere : Lavorazioni, Montaggio e Testing. Aree di Trattamenti Chimici/Termici. Logistica Interna. Complessivamente la necessità può essere di sviluppare molti modelli di simulazione distinti, alcuni di essi accorpabili. L esperienza raccomanda di definire un ciclo di vita del modello di simulazione, destinato a supportare le principali fasi delle attività di sviluppo, integrato alle informazioni esistenti. Nel caso della simulazione, per ciclo di vita del modello si intende la gestione e l aggiornamento della raccolta dati, della realizzazione del modello di simulazione, della simulazione e l analisi dei risultati, integrati con le attività di sviluppo, contestuale al supporto delle scelte progettuali e coerente con lo sviluppo del processo. F.Boccia/B.IT sas 27

28 Processo di simulazione Risultati dell analisi I risultati dell analisi devono per prima cosa far verificare che la campagna simulativa ha rappresentato correttamente il comportamento del sistema da un punto di vista stocastico. Poi i risultati devono essere riportati anche in termini di significatività dei fattori nel rispetto delle misure di performance. L ANOVA è uno dei più importanti strumenti per l analisi dei risultati. F.Boccia/B.IT sas 28

29 LA LOGISTICA 2.0 (Logistics Intelligence) F.Boccia/B.IT sas 29

30 Da (anni 60-70) : Azienda Programmazione; Acquisti; Magazzini; Spedizioni (funzioni/processi aziendali materiali, prodotti, dati) A (anni 80 ): Azienda Logistica = Programmazione + Acquisti + Magazzini + Spedizioni (funzioni/processi aziendali integrati flussi di materiali, prodotti, dati) A (anni 90): Supply Chain = Catena di Aziende integrate per forniture e distribuzioni Supply Chain Management = Logistica Integrata (funzioni/processi inter-aziendali integrati flussi di materiali, prodotti, dati) A (anni oggi): Supply Chain Estesa = Catene/reti di Aziende integrate in cascata, ecc.. Supply Chain Management = Logistica Integrata ed estesa (funzioni/processi inter-aziendali integrati flussi di materiali, prodotti, dati) Però, per mettere in evidenza che la catena viene guidata/condizionata dal Cliente e non dai Fornitori, sarebbe più appropriato il termine Demand Chain F.Boccia/B.IT sas 30

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32 LA LOGISTICA 2.0 (Logistics Intelligence) Si parla oggi di: Supply Chain Estesa = Catene/reti di Aziende integrate in cascata, ecc.. Supply Chain Management = con la Logistica Integrata ed estesa (funzioni/processi inter-aziendali integrati flussi di materiali, prodotti, dati) Gli Obiettivi logistici. a) Ottimizzare/Innovare il Servizio logistico per Livello di servizio (tipo _ data _ quantità consegnata/richiesta ) Lead Time del servizio (dal ricevimento ordine alla consegna) Costi del servizio (tutta la catena logistica) Qualità del servizi (rispondenza all'uso richiesta).ed altri KPI b) Mantenere a un livello il più basso possibile il Capitale circolante. Considerando però oggi: - La purtroppo lenta evoluzione possibile di configurazioni di Strutture, di Mezzi ed Impianti per le Gestioni Logistiche (lunghi tempi logistici e grandi finanziamenti per innovare o migliorare le Strutture logistiche: autostrade, porti, ferrovie, ecc ) - Le Metodologie e la ICT/Web già a supporto della Logistica oggi - L Evoluzione concomitante alla ICT/KM/Web L Evoluzione concomitante dell Azienda alla Enterprise 2.0 Mentre si attendono i nuovi Investimenti nelle Infrastrutture SI PUÒ INVESTIRE DI PIU NELLA INTELLIGENZA PER LA LOGISTICA F.Boccia/B.IT sas 32

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35 Si tratta oggi di una successione di rapporti tra azienda-fornitore-cliente nelle catene di co-sviluppi di prodotti, di co-previsioni, co-acquisti e produzioni e consegne; dalle materie prime ai prodotti intermedi, a quelli finiti. Possono essere presenti Imprese di : Concezione/sviluppo prodotti, Produttori finali, Fornitori, Subfornitori, Distributori, Punti vendita finali, Clienti intermedi, Consumatori finali, ecc Anche da Nazioni diverse di fornitura.. Anche per Nazioni diverse di consegna ed utilizzi finali di prodotti e/o servizi In presenza di una crisi e la necessità anche di aggregazioni/reti per una ripresa Con lenta evoluzione di configurazioni di Strutture, di Mezzi ed Impianti per le Gestioni Logistiche. F.Boccia/B.IT sas 35

36 SI PUÒ INVESTIRE DI PIU NELLA INTELLIGENZA PER LA LOGISTICA Occorrono molto meno Investimenti (rispetto a quelli per le Infrastrutture). Si ottengono risultati in molto minor tempo. Si ricavano anche suggerimenti per le migliorie alle Infrastrutture. Stante la configurazione dei Macroprocessi potenziali principali di Logistica, per ognuno degli Attori/Aziende delle Catene/Filiere specifiche. si può fare leva sui seguenti fattori. La CONOSCENZA ed il suo UTILIZZO INTELLIGENTE. Gli ALGORITMI MATEMATICI / OTTIMIZZAZIONI e le necessità di INTEGRAZIONI DEI SISTEMI La ICT, il WEB 2.0, e l evoluzione dei maggiori SISTEMI DI CALCOLO. La SPERIMENTAZIONE VIRTUALE, che favorisce l innovazione metodologica. F.Boccia/B.IT sas 36

37 Ne consegue l esigenza vitale di adeguamento degli skill delle risorse umane per la nuova strutturazione ed integrazione delle Aziende, soprattutto le logistiche (anche con la creazione di nuove figure professionali) La tecnologia ICT può e deve diventare indispensabile supporto alla nuova impostazione organizzativa dell impresa estesa, come realtà integrata di più attori. Infatti l utilizzo di strumenti adeguati e capaci di incrementare la produttività delle relazioni fra imprese, può contribuire alle efficienze di distretto, filiera, rete. Una parte importante nel recupero della competitività delle aziende, anche piccole e medie, può derivare dall aumento di integrazione e di cooperazione a livello di filiera/rete/distretto, grazie all impiego: delle specifiche metodologie (+ algoritmi) organizzative, anche complesse; e di tutti gli strumenti odierni di ICT, ma adeguati. F.Boccia/B.IT sas 37

38 Soluzioni ICT adeguate? Necessità di organizzazione e soluzioni tecnologiche applicative Nel passato ed in generale le Aziende hanno investito prevalentemente in infrastrutture ICT, strumenti ICT embedded e in software applicativo (hardware, reti fisiche/wireless, ERP, cod.barre, RFID, sensori smart, GPS, PLC,.ecc.) a supporto dell automazione soprattutto dei processi operativi interni/estesi. Ma altri investimenti complementari in ICT, di natura organizzativa e di conoscenze, possono costituire dei mezzi per supportare al meglio il management aziendale alla collaborazione ed alla competitività F.Boccia/B.IT sas 38

39 Per queste problematiche si propongono anche le novità in tema di GESTIONE del WEB CONTENT, della K.M., dei PORTALI COMPLESSI AZIENDALI/SUPPLY CHAIN, dei Software per Simulazioni, dei BIG DATA e della B.I. della E. LEARNING, anche MOBILE ecc.. che si configurano sempre più come punto di raccordo tra molteplici esigenze: di collaborazione, integrazione applicativa, condivisione e distribuzione di contenuti, oltre che di informazioni. Inoltre gli investimenti ICT in ARCHITETTURE ORIENTATE AI SERVIZI (SOA, Service Oriented Architecture) rappresentano un ulteriore fattore facilitante per l adozione di soluzioni secondo una logica di process e di knowledge management. Infine la disponibilità di SOFTWARE SOFISTICATI e SUPERCALCOLATORI SUPERPOTENTI possono rappresentare quella marcia in più per innovare e ottimizzare; per reggere la competitività o meglio aggredire il mercato. F.Boccia/B.IT sas 39

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41 INDICATORI & MISURE IN AZIENDE F.Boccia/B.IT sas 41

42 Per controllare: piramidi di KPI (indicatori) in cascata, ai vari livelli di gestione. KPI 1/0 Livello base/0 KPI 1/1 KPI 2/1 Livello 1 KPI 1/1/2 KPI 2/1/2 KPI 1/2/2 Livello 2 F.Boccia/B.IT sas 42

43 Obiettivo logistico : Valutare il Valore completo della Logistica/Supply Chain. Le situazioni di un mercato sempre più globale e la continua e impellente necessità di innovare per competere ed assicurare una continua crescita del profitto, costringono le Aziende - a considerare la riduzione dei costi come un obiettivo primario; - ma anche ad agire mantenendo una positività dei flussi di cassa. Normalmente la misurazione delle prestazioni dei processi della logistica si è sempre basata su indicatori di riduzione dei propri costi (soprattutto quando assumono importanza cfr. quelli di sviluppo e lavorazioni dei prodotti): di efficienza generale lungo l intero processo/filiera produttivo, di minimizzazione delle scorte, di saturazione degli impianti e dei macchinari, ecc Nella situazione contingente pure di difficoltà di erogazioni di crediti, le aziende si adoperano in ogni modo per recuperare anche liquidità attraverso una migliore e più efficiente gestione delle operazioni finanziarie. F.Boccia/B.IT sas 43

44 Diventa pertanto importante attingere anche alle fonti di possibile finanziamento interno, - sia in termini di riduzione dei costi, - ma pure di recupero di risorse di natura finanziaria. Nel caso della Logistica si tratta quindi di calcolare il Valore completo della Logistica: il contributo completo della Logistica alla realizzazione di Valore (come inteso dagli Investitori dell azienda). F.Boccia/B.IT sas 44

45 E evidente/notorio l influenza della Logistica sul Capitale Circolante Come noto inoltre il Capitale Circolante (working capital) è dato ca. dalla somma dei valori delle giacenze di materiali, più la somma dei crediti esigibili dai clienti, meno quella dei debiti verso i fornitori. Quindi il capitale circolante corrisponde al flusso di denaro che dovrebbe consentire la gestione corrente dell azienda. L'obiettivo è di mantenerlo a un livello il più basso possibile: avere poche giacenze di magazzino; riuscire ad incassare quanto prima dai clienti; cercare di pagare il più tardi possibile i fornitori. Esso è strettamente dipendente dal modo in cui i processi della Logistica vengono gestiti (SCM). F.Boccia/B.IT sas 45

46 Il concetto di Capitale Circolante conduce anche a ragionare in termini di unità di tempo, oltre che in unità monetarie. D altro canto la Logistica è una serie di processi con pratiche e tecnologie, congegnate anche per la gestione ottimale del tempo. Oltre a parlare di Capitale Circolante si può così considerare pure il Ciclo dei flussi di cassa. CFC = Ciclo dei flussi di cassa = CC + M - DF = (GG di credito clienti) + (GG di materiali) (GG di debito fornitori) = minimo possibile Ove: CC = GG di credito vs. clienti = [(Media dei Crediti correnti/ Fatturato) x 365] M = GG di materiali = [(Media delle Scorte correnti / Costo del Fatturato) x 365] DF = GG di debito vs. fornitori = [(Media dei Debiti correnti/costo del Fatturato) x 365] materiali = giacenze di (magazzini/depositi + lavori in corso + merci in viaggio) F.Boccia/B.IT sas 46

47 La raffigurazione grafica permette una più facile evidenza. F.Boccia/B.IT sas 47

48 In una gestione di Logistica/Azienda, oltre alle problematiche di flusso di materiali, se si tiene conto anche dei due fattori di natura finanziaria come i tempi di pagamento ai fornitore ed i tempi di incasso dai clienti, & ed inoltre anche ai benefici indiretti che possono ottenersi da una gestione migliore del capitale fisso, ed eventuali minori carichi fiscali, e da auspicabili incrementi di vendite per i migliori livelli di servizio, si possono prendere decisioni più oculate/opportune anche in caso di scelte strategiche. (Ad esempio per decisioni di effettiva convenienza di Outsourcing Logistici) F.Boccia/B.IT sas 48

49 In una gestione ottimale di Logistica (SCM)/Supply Chain, oltre ai benefici ottenibili per l EVA delle singole aziende/bu collegate nella stessa Catena, occorre tener conto anche di quelli ottenibili dalle sinergie di Catena. Ottimizzazioni congiunte per potenziali - eliminazione di attività/costi intermedie, non utilizzabili dal cliente finale di catena - parallelizzazione di attività di sviluppi ed operations - maggiore differenziazione di prodotti/servizi - integrazione informativa - coordinamenti organizzativo ed operativo - condivisioni di risorse - riduzioni dei Lead Time parziali/totali.. eccetera. F.Boccia/B.IT sas 49

50 . e per stabilire i KPI? e le loro misure/benchmark/best practices/soglie di riferimento? (vedere anche il Modello SCOR, del Supply Chain Council) F.Boccia/B.IT sas 50

51 (Strategia) & MODELLIZZAZIONE DEI PROCESSI & ANALISI DELLE ATTIVITÀ, ABC (Activity Base Costing), Target Costing & SIMULAZIONI & RISK ANALYSIS & OTTIMIZZAZIONI & (iterazioni) F.Boccia/B.IT sas 51

52 ed alla fine un CRUSCOTTO LOGISTICO AZIENZALE/DI FILIERA/.. (Tableau de Bord, Dashbord, Quadro di controllo, ) per avere la situazione sotto controllo. F.Boccia/B.IT sas 52

53 Esempi di alcuni principali Modelli (logico-razionali/matematici ) per la Logistica F.Boccia/B.IT sas 53

54 PROCESSI IN FILIERA StakeHolders eperformancemeasurement edesign Infrastrutture ICT Gestione delle risorse umane Sviluppo tecnologico edesign Fornitori e Partners eprocurement escm Logistica in entrata Gestione degli approvvigionamenti Operations Logistica in uscita Marketing e Vendite Servizi post Vendita escm edistribution Clienti e Partners CRM La Supply Chain collaboration comprende tutti i processi della filiera produttiva, F.Boccia/B.IT sas 54

55 Da Il Sole 24 Ore del 5 novembre 2009 Innovatori L invenzione di Airconomy DATEMI UN EQUAZIONE VI RIEMPIRO GLI AEREI Algoritmo evolutivo di Philipp Goedeking F.Boccia/B.IT sas 55

56 Ottimizzare/Innovare il Servizio logistico per Livello di servizio Lead Time del servizio Costi del servizio Qualità del servizio tipo _ data _ quantità consegnata/richiesta dal ricevimento ordine alla consegna tutta la catena logistica rispondenza all'uso richiesta.ed altri KPI vedi anche Modello Standard SCOR, (Supply Chain Reference Model, del Supply Chain Council) F.Boccia/B.IT sas 56

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58 LA CONOSCENZA ED IL SUO UTILIZZO INTELLIGENTE REALTA FISICA/OPERATIVA OTTIMIZZAZIONI (da EnginSoft) LEGGI DELLA FISICA/ECONOMIA SOLUZIONI DELLA MATEMATICA APPROCCIO NUMERICO SOFTWARE MODELLI SIMULAZIONE/OTTIMIZZAZIONE (ESPERIENZA) F.Boccia/B.IT sas 58

59 Dalle MACRO-METODOLOGIE: BUSINESS PROCESS REEGINEERING (BPR) TOTAL QUALITY LEAN MANUFACTURING SIX SIGMA.e LE NORME ISO dappertutto. F.Boccia/B.IT sas 59

60 . alle metodologie più particolari F.Boccia/B.IT sas 60

61 Area della Domanda Analisi di Serie storiche Analisi di Regressione Modelli predittivi Modelli diversi di analisi di serie. Modelli a media mobile Regressione lineare semplice Regressione lineare multipla Modelli di smoothing esponenziale semplice con correzione di tendenza Modelli autoregressivi F.Boccia/B.IT sas 61

62 Area dell'offerta Gestione/scelte di Marketing/Promotion relazionale Ottimizzazione della Forza di vendita Ottimizzazioni di Revenue Management Simulazioni/analisi what-if F.Boccia/B.IT sas 62

63 Area della Produzione e Materiali Pianificazione a medio termine Programmazione esecutiva Ottimizzazione Capacità produttiva Lottizzazioni e gestioni di Scorte Calcolo Livelli Fisiologici di giacenze/stock materiali F.Boccia/B.IT sas 63

64 (Area della Produzione e Materiali) Gestione code di servizio Ottimizzazione gestione/picking di magazzini Ottimizzazione trasporti/consegne Modellizzazione/simulazione ed ottimizzazione di processi Calcoli di affidabilità di processi Ottimizzazione Impiantistica e layout F.Boccia/B.IT sas 64

65 Esempi/Titoli di Algoritmi matematici a supporto delle Ottimizzazioni (da Wikipedia) Ottimizzazione Combinatoria Programmazione Lineare Intera (Mista) Ricerche di ottimalità Algoritmi polinomiali di ottimizzazione Algoritmo del simplesso Algoritmo della barriera logaritmica per risolvere i problemi di ottimizzazione convessa. Simulated Annealing ( ricottura successiva per eliminaz.difetti/tempra) Tabu Search Teoria dei giochi BFGS (Broyden Fletcher Goldfarb Shanno method ), ottimizzazione non lineare Simplex SQP (Successive Quadratic Programming) Interpolatori multi-lineari (K-Nearest) Interpolatori polinomiali ed esponenziali Interpolatori non-lineari (Kriging) Tecniche di rilassamento Rilassamento continuo Eliminazione di vincoli Rilassamento Lagrangiano Rilassamento surrogato Algoritmi euristici Algoritmi greedy Algoritmi di ricerca locale Algoritmi enumerativi Algoritmi di enumerazione implicita Programmazione non lineare Programmazione dinamica F.Boccia/B.IT sas 65

66 Teoria dei grafi Branch and bound Branch and cut Cutting planes Algoritmo di Prim o algoritmo di Kruskal per individuare il minimum spanning tree di un grafo. Algoritmo di Dijkstra per individuare il cammino più breve tra due nodi di un grafo. Algoritmo di Bellman-Ford per individuare il cammino più breve tra due nodi di un grafo Algoritmo di Ford-Fulkerson per individuare il flusso massimo passante tra due punti di una rete. Generazione differita di colonna Problemi di assegnazione. Algoritmo di Boruvka Problema del commesso viaggiatore Algoritmo di aspettazione-massimizzazione Discesa secondo gradiente Metodo di Newton Processi Gaussiani (algoritmi stocastici) Programmazione stocastica Scavo stocastico Intelligence a sciame Scalata del monte con ripartenze casuali Teoria delle code Catene di Markov Simulazione di Montecarlo Algoritmi e metodi evoluzionari Algoritmo evoluzionario Algoritmi genetici AIS (Sistema immunitario artificiale - Artificial Immune System ) Reti neurali MCDM (Multi-Criteria Decision Making) Algoritmi di Hurwicz, Savage F.Boccia/B.IT sas 66

67 . tra i più noti, insegnati: Programmazione Lineare Algoritmo del simplesso Teoria dei giochi Algoritmi euristici Programmazione dinamica Teoria dei grafi Branch and bound Programmazione stocastica Teoria delle code Catene di Markov Simulazione di Montecarlo Reti neurali. eccetera. eccetera F.Boccia/B.IT sas 67

68 Molti di questi algoritmi sono già utilizzati ad es. dai softwares/packages dei Sistemi Informativi a supporto della Logistica. Sarebbe bene conoscerli per utilizzarli adeguatamente. O almeno capirli per scegliere/verificare chi dà lo specifico supporto. F.Boccia/B.IT sas 68

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70 PRODUZIONE VERSO ZERO DIFETTI Zero Defects Design/Manufacturing Garanzie per i Clienti. Protezione della propria Responsabilità Civile di Prodotto. Sistema integrato di Qualità, Sicurezza, Ambiente. (ISO 9001, ISO 14000, OHSAS 18000) F.Boccia/B.IT sas 70

71 LA PRODUZIONE VERSO LO 'ZERO DIFETTI' ZDD - Zero Defects Design/Manufacturing, Si tratta di saper progettare, sviluppare, ingegnerizzare prodotti, lavorare e controllare con continuità i vari processi produttivi propri e dei fornitori, così da immetterli sul mercato con la certezza (o quasi) che nessuno di essi risulterà con difetti; e per salvaguardare la propria Responsabilità Civile di Prodotto (necessità legale di dimostrare di produrre con obiettivo zero difetti ). F.Boccia/B.IT sas F.Boccia/B.IT sas 71 71

72 LA PRODUZIONE VERSO LO 'ZERO DIFETTI Per ottenere questo scopo le aziende dovrebbero poter adeguare i propri processi di sviluppo e produttivi a delle metodiche accurate e già disponibili. In aggiunta potrebbero dotarsi anche di adeguati sensori di processo che segnalino in itinere lo scostamento dalle specifiche o tolleranze e quindi la molto probabile non conformità finale. Tali segnalazioni preventive potrebbero far decidere ed effettuare tempestivamente le opportune azioni correttive. F.Boccia/B.IT sas 72

73 PRODUZIONE VERSO LO 'ZERO DIFETTI L obiettivo è quindi quello di rendere estremamente rari i casi di presenza di scarti o difetti nei prodotti; ed anche negli outputs dei loro processi. Almeno quelli in obiettivo dell Approccio cosiddetto 'Sei Sigma': cioè con l accettazione a lungo termine al max: 3,4 difetti per milione di opportunità; vale a dire conformità almeno al 99,999 %. Accettazione cioè almeno solo di un numero di difetti posizionato oltre sei volte il valore di σ, scarto quadratico medio dei risultati ottenuti, (6 volte per parte dalla media μ dei valori rilevati). Il calcolo puntuale (a breve termine) dalla curva gaussiana dà invero accettabili al max: ca.2 difetti per miliardo di opportunità E considerando anche al contempo quanto occorre per rispettare le normative vigenti per le sicurezze di ogni tipo e per l ambiente. F.Boccia/B.IT sas 73

74 Schema di Fasi usuali da seguire per orientarsi 'verso lo Zero Difetti', utilizzando le specifiche metodologie già a disposizione. 1) Definizione dei requisiti/funzioni del cliente nel prodotto. 2) Definizione delle caratteristiche/specifiche del prodotto per ogni requisito a monte del cliente ed in cascata definizione delle caratteristiche/specifiche delle parti. 3) Definizione delle caratteristiche/specifiche dei processi/lavorazioni per il prodotto e relative parti. In sintonia per ogni requisito del cliente. Con Obiettivo Cpk > 1,5 o 2 (Capacità del processo). 4) Definizione delle tolleranze ammesse per ogni processo/lavorazione del prodotto/parti. 5) Definizione delle caratteristiche/specifiche dei processi e delle strumentazioni per il controllo delle lavorazioni per il prodotto e le parti. Analisi dei rischi di scarti, difetti, ecc F.Boccia/B.IT sas 74

75 Schema di Fasi usuali da seguire per orientarsi 'verso lo Zero Difetti', utilizzando le specifiche metodologie già a disposizione.. 6) Determinazione delle Capacità necessarie dei processi suddetti. 7) Piani di Campionamento e Carte di Controllo di Accettazione e di Processo. 8) Effettuazione di Simulazioni/Virtualizzazioni dei processi. 9) Effettuazione delle campionature e delle misurazioni. Misurazione delle prestazioni, raccolta dati/sensori, cruscotti di processo. Se Cpk < 1,5 o 2, reiterazione/riprogetto del prodotto e/o di processo. Rilevazione dei costi di qualità/non-qualità 10) Per eventuali Miglioramenti: Re-ingegnerizzazione dei prodotti/processi. F.Boccia/B.IT sas sas 75

76 Infine: Metodologie/Tecniche usuali esistenti a supporto. Adozione delle specifiche metodiche ad hoc nei vari casi (per progetti di prodotti/processi), previe formazioni particolari su tali metodologie. VOC Voice of the Customer QFD Quality Function Deployment CTQ Critical to Quality CAE/Virtual (Computer Aided Design/Virtual prototyping) RD Robust Design FTA Fault Tree Analisys (modi di guasto di processo, di progetto) FMEA Failure Mode and Effect Analisys DoE Design of Experiments Calcoli di Affidabilità/RAM (Reliability, Availability, Mantainability) FMECA Failure Mode Effect and Criticity Analisys SIMULAZIONE DI PROCESSI CARTE DI CONTROLLO ANALISI STATISTICHE CORRELAZIONI, ecc F.Boccia/B.IT sas 76

77 Metodologia/Approccio Six Sigma - Il programma completo (da Google/Cocco) DFSS DMADV - DIDOV - DMAIC F.Boccia/B.IT sas 77

78 Processo Sviluppo Prodotto e Design for Zero Difetti/Six Sigma (DIDOV da Google/Cocco) F.Boccia/B.IT sas 78

79 Processo Revisione processo e Design for Zero Difetti/Six Sigma (DMAIC da Google/Cocco) F.Boccia/B.IT sas 79

80 Evoluzione della progettazione Robust Design ESEMPI DI CRITERI INDIVIDUARE I FATTORI CRITICI DEL PROGETTO PREDIRE LE DIFETTOSITÀ DIMINUIRE LA DIFETTOSITÀ AGENDO SULLE TOLLERANZE DEI FATTORI CRITICI... ESEMPIO DI METODICA LA METODOLOGIA DELLE SUPERFICI DI RISPOSTA Rappresentazione grafica di superfici ottenute come immagine dalle relazioni matematiche/statistiche ricavate tra le grandezze variabili indipendenti e le loro conseguenze di obiettivi F.Boccia/B.IT sas 80

81 RSM (Response Surface Methodology) visualizzazione relazioni tra variabili e loro conseguenze F.Boccia/B.IT sas 81

82 Esempi di attività/metodologie per un Programma specifico Zero Difetti/Six Sigma per lo Sviluppo Prodotto Fasi utili della metodologia (D)IDOV - Relazione e integrazione col processo di sviluppo Raccolta dei Customer needs e Target Setting - VOC (Voice Of Customer) practices e Kano Model - Requirements flow-down - Quality Function Deployment (HOQ-1 e HOQ-2) Sviluppo concepts di prodotto - Creative Group Methods (TRIZ) - Scelta del concept (Matrice di Pugh) - Axiomatic Design F.Boccia/B.IT sas 82

83 Esempi di attività/metodologie per un Programma specifico Analisi funzionale e valutazione rischi di progetto - Functional Process Mapping - P-Diagram - DFMEA Design for Manufacture & Assembly (DFMA) - Verifiche di utilizzabilità Metodo Boothroyd & Dewhurst - Verifiche delle 10 regole DFMA Valutazione l influenza dei noise sulla variabilità dell output -VMEA (Variation Mode & Effects Analysis) F.Boccia/B.IT sas 83

84 Esempi di attività/metodologie per un Programma specifico Attività per Progettazione Robusta (Robust Design). - Definizione specifica della Robustezza/target e come misurarla - Scelte di ottimizzazione in progettazione - Classificazione dei tipi di noise e come trattarli - Verifiche di Relazione tra DOE e Robust Design - Two-step optimization - Dual response method e metodo Taguchi - Verifiche utilizzi di probabilistic design - Sensitivity Analysis e ottimizzazione delle performance - Multiple response optimization F.Boccia/B.IT sas 84

85 Esempi di attività/metodologie per un Programma specifico Ottimizzazione - La progettazione degli esperimenti (DOE). - Analisi linguaggio e concetti utilizzabili del DOE - Confronto fra le metodiche: Trial & Error, OFAT, Full/Fractional Factorial - Esperimenti fattoriali ad un fattore - Esperimenti fattoriali completi (full factorial) - Esperimenti fattoriali frazionati - blocking, center points, ecc - ANOVA - Analisi della varianza dei dati di gruppi di esperimenti da campioni per confrontarne le medie (varianza nei e tra i gruppi) F.Boccia/B.IT sas 85

86 Esempi di attività/metodologie per un Programma specifico Statistica di base e distribuzione normale (Statistics for Six Sigma) - Misure di posizione e di dispersione - La distribuzione normale e trasformata Z Analisi I/O statistiche con modelli matematici (Y = f (x)) - Definizione funzioni di trasferimento - Applicazione di Strumenti statistici per trovare la relazione Y = f (x) - Analisi di Correlazione - Analisi di Regressione semplice e multipla Analisi statistica delle tolleranze (Tolerance Design) - Tolerance Analysis vs Tolerance Allocation - Analisi del caso peggiore (WCA) - Analisi statistica - Root Sum of Squares (RSS) - Simulazione di Montecarlo - Analisi Sensitività Utilizzo di software (Minitab, ecc ) F.Boccia/B.IT sas 86

87 Esempi di attività/metodologie per un Programma specifico Analisi di affidabilità - Progettazioni e previsioni di affidabilità (MTTF, MTBF, ecc ) - Analisi dati affidabilistici Definizione caratteristiche critiche di prodotto e processo - Definizione delle caratteristiche critiche - Adozione di Metodi qualitativi e quantitativi per definire le caratteristiche critiche DFSS Scorecard - Definizione di Performance sigma scorecard - Definizione di Scorecard per le parti (part scorecard) - Definizione di Scorecard per il processo (process scorecard) SPC (Statistical Process Control) - Definizione di possibili Cause comuni e Cause speciali di non conformità - Valutazione e scelta delle CARTE DI CONTROLLO adatte F.Boccia/B.IT sas 87

88 Esempi di attività/metodologie per un Programma specifico Programmi di campionamento - Analisi obiettivi e contesto - Piani di estrazioni di campioni Definizione di Stimatori - Stima di parametri statistici di una popolazione da estrazioni di campioni - Analisi di significatività delle stime Test di verifica di ipotesi -Verifiche di validità ipotesi sulle stime dei parametri statistici F.Boccia/B.IT sas 88

89 F.Boccia/B.IT sas 89

90 Sicurezza e Responsabilità Civile di Prodotto. Da Ing.Alberto Pasquali, membro ISO TC 176 / SC2. Dalle Direttive Europee relative ai prodotti ad ogni "fabbricante che opera nel mercato è cogentemente richiesto, di: - produrre in un contesto industriale quasi esente da prodotti difettosi (devono infatti essere immessi sul mercato solo prodotti "sicuri"), - rispettare rigorosamente tutte le norme tecniche armonizzate, che risultano di riferimento per ogni singolo prodotto da esso realizzato, -essere in grado per almeno i successivi 13 anni di dimostrare in modo oggettivo, sia in ambito istituzionale che giudiziario, di aver effettivamente applicato quei principi produttivi ad ogni suo singolo prodotto messo in commercio. Vengono quindi fortemente suggerite le adozioni di tutte le metodologie organizzative, di produzione e distribuzione per tendere ad una Produzione e Distribuzione con Zero Difetti. F.Boccia/B.IT sas 90

91 Per ogni impresa produttiva europea l insieme tra quanto prescritto dalla legislazione, le tecniche produttive adottate e le normative tecniche da dover rispettare, è un insieme di fattori il cui mancato rispetto può avere conseguenze estremamente gravi; soprattutto nel caso in cui questa si ritrovasse ad essere chiamata in giudizio da clienti per i danni causati da un suo prodotto difettoso. Una legislazione del tutto similare in vigore negli Stati Uniti fin dal 1963, ha avuto pesanti conseguenze per la sopravvivenza di PMI in quel mercato. F.Boccia/B.IT sas 91

92 I documenti legislativi di riferimento in materia di Responsabilità per danno da prodotti difettosi. Direttiva della Comunità Europea n 85/374/CEE del 25/7/1985 (recepita in Italia con Decr.Pres.Repubblica n 224 del 24/5/1988. Direttiva della Comunità Europea n 1999/34/CEE del 10/5/1999 (recepita in Italia con Decreto Legislativo n 25 del 2/2/2001). Tali Decreti sono stati recentemente recepiti ed abrogati dal Codice del Consumo (cioè il Decreto Legislativo n 206 del 6/9/2005), articoli n F.Boccia/B.IT sas 92

93 I documenti legislativi di riferimento in materia di Sicurezza generale dei prodotti. Direttiva della Comunità Europea n 2001/95/CE del 3/12/2001 (recepita in Italia con Decreto Legislativo n 172 del 21/5/2004). A sua volta recentemente recepito ed abrogato dal Codice del Consumo (cioè il Decreto Legislativo n 206 del 6/9/2005), articoli n F.Boccia/B.IT sas 93

94 In un dibattito giudiziario, vale il principio giuridico secondo cui: una specifica tecnica è un sicuro elemento di riferimento nell applicazione delle norme giuridiche. L unica specifica tecnica di attuale e completo riferimento, è la Norma internazionale: UNI EN ISO In ambito europeo essa viene identificata anche come norma armonizzata, cioè una norma specificatamente richiamata in una o più Direttive Comunitarie. F.Boccia/B.IT sas 94

95 La Norma UNI EN ISO 9001 indica tutte quelle attività necessarie e sufficienti ad una organizzazione per produrre con tutti quegli accorgimenti necessari ad impedire l immissione sul mercato di prodotti difettosi; e cioè: - la pianificazione delle attività necessarie alla realizzazione del prodotto, - il coordinamento e la documentazione di ogni attività finalizzata ad eseguire ed a controllare il proprio processo produttivo, - il coordinamento e la documentazione di tutte le azioni intraprese. per prevenire l insorgere delle non conformità. Così da essere in condizione di dimostrare sempre che il proprio prodotto, tenuto conto delle circostanze, è stato messo in commercio perché presumibilmente senza difetti e sicuro. F.Boccia/B.IT sas 95

96 F.Boccia/B.IT sas 96

97 Industria 4.0???? Copie da recenti pubblicazioni F.Boccia/B.IT sas 97

98 Industry 4.0 The digital world provides new opportunities for Europ. industry to move into a new era. Stuttgart/Paris, April 3, 2014 Copie da Think Act, Factory Roland Berger, Strategy Consultants F.Boccia/B.IT sas 98

99 F.Boccia/B.IT sas 99

100 Digitalizzazione dell impresa: la chiave della competitività. on 15 novembre 2013 Business Buzz Tendenze Con l apporto delle nuove tecnologie digitali, la rivoluzione dei modelli industriali giungerà al punto di non ritorno entro sette anni. Internet-des-objets - La Digital Industrial Economy del 2020 Quanto affermato sopra si desume da una delle ultime pubblicazioni di Gartner. Digital Industrial Economy : tecnologie tradizionali e nuove/dirompenti. Cloud, big data, Internet of Everything, ecc Processi di produzione classici oppure di stampa 3D, ecc Business Intelligence, assistenti virtuali, robot e intelligenza umana. Esse interagiranno fino a formare un tutto che cambierà radicalmente i tempi e i modi dell industria. Per Gartner, il 2020 sarà l anno nel quale l economia digitale diventerà un fattore effettivo e tangibile oltre ogni possibile messa in discussione. F.Boccia/B.IT sas 100

101 F.Boccia/B.IT sas 101

102 Secondo Research and Markets Smart Industry e Smart Factory Nel solco della Digital Industrial Economy si muovono rapidamente due tendenze. La Smart Industry abbraccia tutti i settori, dalla distribuzione dell energia alle catene retail si confronta con ottimizzazione delle decisioni, dei processi, dei servizi, della qualità, della reattività, grazie all apporto delle innovazioni digitali quali per esempio M2M.(machine to machine). La Smart Industry è più efficiente, più responsabile. La Smart Factory, o industria 4.0, nasce dall interdipendenza tra varie soluzioni digitali (ERP Enterprise Ressource Planning, MES -Manufacturing Execution System, PLM Product Life Management, MOM Manufacturing Operations Management) e gli strumenti di produzione robotica, controllati automaticamente. La smart factory è automatizzata, meno affamata di materie prime, agile e collaborativa, più reattiva, produttiva, flessibile e coscienziosa. L alleanza tra automatizzazione e informazione costituisce la prossima leva per la produttività, è stato il messaggio del CEO di Rockwell Automation durante lo F.Boccia/B.IT sas Smart Manufacturing Summit organizzato negli Stati Uniti a maggio. 102

103 La Smart Factory è sinonimo di una nuova rivoluzione industriale e rappresenta, dice Research and Markets, un mercato che supererà i 246 miliardi di dollari entro il 2018 sommando connettività Internet e soluzioni software. F.Boccia/B.IT sas 103

104 INIZIATIVE (ad esempio). - Simulazioni Virtuali dei Prodotti e dei Processi - Logistica intelligente - Zero Difetti NOI COSA POSSIAMO FARE? (alcune iniziative già allo studio con Unindustria BO) F.Boccia/B.IT sas 104

105 1) PROMUOVERE DI PIU. COSA FARE? - LA TECNOLOGIA E LE APPLICAZIONI DEGLI STRUMENTI CAE/HPC /SIMULATION - LA LOGISTICA INTELLIGENTE - LO ZERO DEFECTS DESIGN/MANUFACTURING 2) ATTIVARE AZIONI INTERNE ALLE IMPRESE - PER ANALIZZARE E MIGLIORARE LE SPECIFICHE ATTIVITA PROGETTUALI POTENZIABILI COL CAE/VIRTUAL. - PER ANALIZZARE E MIGLIORARE LA LOGISTICA, LE CONFORMITA. F.Boccia/B.IT sas 105

106 . COSA FARE? 3) CREARE PIATTAFORME TECNOLOGICHE FORMATIVE COMUNI (a costi ripartibili), ANCHE IN E-LEARNING, DI - CAE/HPC/Simulation ; - LOGISTICS 2.0 ; - ZDD/M. 4) CREARE EVENTUALI PIATTAFORME TECNOLOGICHE APPLICATIVE COMUNI PER LA GESTIONE OPERATIVA (ed a costi ripartibili) - DEI PROCESSI PROGETTUALI, SUPPORTATI DA CAE/HPC/Simulation; - DEI PROCESSI LOGISTICI, PRODUTTIVI PER OTTIMIZZAZIONI ED INTEGRAZIONI DI AZIENDE E DI SUPPLY CHAIN ESTESE; PER TENDERE AD ELIMINARE I DIFETTI DEI PRODOTTI. F.Boccia/B.IT sas 106

107 Ad esempio, come inizio, per: PROMUOVERE LE TECNOLOGIE E LE APPLICAZIONI SPECIFICHE PIANO DI AZIONI / PROMOZIONI CON ORIZZONTE ad es.triennale per CONVEGNI E/O SEMINARI (con Imprenditori) PUBBLICAZIONI VISITE AD AZIENDE/CASI IMPORTANTI. (ad es. alcune migliaia di medie e grandi aziende in altre nazioni usano già il CAE) ATTIVARE dei CLUB DELLE INNOVAZIONI SPECIFICHE CON ESPERTI, BEST PRACTICES, UTILIZZATORI DELLE TECNOLOGIE METTERE IN RETE GLI ATTORI DELLE INNOVAZIONI INDUSTRIE, ISTITUZIONI, UNIVERSITA, FORNITORI/CONSULENTI PORTALI mirati DELLE TECNOLOGIE di SIMUL., LOGISTICA 2.0, ZDD. F.Boccia/B.IT sas 107

108 Soluzioni ICT adeguate? Necessità di organizzazione e soluzioni tecnologiche applicative Nel passato ed in generale le Aziende hanno investito prevalentemente in infrastrutture ICT, strumenti ICT embedded e in software applicativo (hardwares, reti tlc/fisiche/wireless, ERP, CAD, cod.barre, RFID, sensori, GPS, PLC,.ecc.) a supporto dell automazione soprattutto dei processi operativi interni/estesi.. F.Boccia/B.IT sas 108

109 Ma altri investimenti complementari in ICT, di natura organizzativa e di conoscenze, possono costituire dei mezzi per supportare al meglio il management aziendale alla collaborazione ed alla competitività. Per queste problematiche si propongono anche le novità in tema di Gestione del WEB CONTENT, della CONOSCENZA, dei PORTALI COMPLESSI AZIENDALI / SUPPLY CHAIN, dell Internet of Things (I ot) dei BIG DATA, degli Analytics e della BUSINESS INTELLIGENCE, in ARCHITETTURE ORIENTATE AI SERVIZI (SOA, Service Oriented Architecture). Della E. LEARNING, anche MOBILE ecc.. Infine la disponibilità di ALGORITMI/SOFTWARE SOFISTICATI e SUPERCALCOLATORI SUPERPOTENTI. Essi possono rappresentare quella MARCIA IN PIÙ per innovare, integrare e ottimizzare; per reggere la competitività o meglio aggredire il mercato. F.Boccia/B.IT sas 109

110 FACILE FORSE? F.Boccia/B.IT sas 110

111 Suggerimenti - Proposte finali per le Istituzioni, le Associazioni di categoria, gli Enti accademici, eccetera Insieme, in gruppo, con forza : Stimolare eccetera Favorire Aiutare Iniziative per Informazione, Formazione ed Adozioni specifiche/mirate. F.Boccia/B.IT sas 111

112 POSSIBILITA DI RISORSE FINANZIARIE PIU ACCESSIBILI?.. FONDIMPRESA FONDIRIGENTI PERIODICI BANDI NAZIONALI/REGIONALI, ma più MIRATI Piuttosto che erogazioni pluri-obiettivo (con dubbi ritorni ) meglio dare precedenze a Progetti per adozioni di Metodologie e Tecnologie favorenti il ritorno in Competitività, in tempi più ridotti. F.Boccia/B.IT sas 112

113 BANDO MIRATO DI FINANZIAMENTI? Tentativo di costituzione di un GRUPPO DI SPINTA verso le Istituzioni a favore di un Bando mirato sui temi descritti (CAE/HPC/Simulation Logistica 2.0 ZDD/M). Seguendo gli stessi suggerimenti dell ex Ministro Profumo; e come assodata evidenza di effettive necessità delle industrie, specie le PMI. Una Bozza di un possibile specifico Bando è stato preparato in collaborazione con Unindustria Bologna. PRIME INIZIATIVE A COROLLARIO E DIMOSTRATIVE? -Organizzazione di alcuni Seminari o Incontri promozionali più specifici a cura ad es. di Unindustria, Cineca e altri Partners. -Ricerca eventuale di un già possibile finanziamento (EU 2020?) in PMI prescelte per Progetto di Prototipi di Piattaforme di Best Practice per Formazioni e Applicazioni specifiche sulle Tre Leve già citate. - Opportunità da Expo 2015? - Altro? F.Boccia/B.IT sas 113

114 PROBLEMI NECESSITA Competitività Velocità di risposta Adattabilità Innovazione Ottimizzazione... continue Risorse umane capaci Conoscenza: - sua ricerca - sua gestione Coinvolgimento Collaborazioni.. Opportunità da ICT adeguata ora anche 2.0 F.Boccia/B.IT sas 114

115 Dal Il Sole 24 Ore del 12 maggio Solo le Imprese possono battere la crisi:. duro lavoro e voglia di innovazione Vernon Smith, Nobel per l Economia MA OCCORRONO ANCHE CAPACITA ADEGUATE. F.Boccia, F.Boccia/B.IT B.IT - sas 115

116 NOI QUI IN ITALIA DOBBIAMO FARLO ADESSO!!! E FARLO PRIMA CHE CI ARRIVINO GLI ALTRI (B.R.I.C.; ecc ) PER NON DOVER SOLO RESTARE AL LORO TRAINO oo0oo F.Boccia/B.IT sas 116

117 Concludendo. Abbiamo perso competitività nei mercati Abbiamo a lungo vissuto sugli allori? INOLTRE SIAMO DIETRO A QUASI TUTTI PER CULTURA. Non solo per cultura tecnica - Ma anche per quella umanistica!!! Quale è la causa? Sono tante forse. Ma noi nel seminario odierno abbiamo cercato di segnalare alcune soluzioni praticabili O0O CULTURA GENERALE? Sì! CULTURA TECNICA DI BASE? Certamente, ma non basta!!! Occorre subito anche: CULTURA TECNICA EVOLUTA. F.Boccia/B.IT sas 117

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