IL SURREALISMO. L arte scopre l inconscio

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1 IL SURREALISMO L arte scopre l inconscio Il Surrealismo è un movimento d avanguardia, che nasce a Parigi negli anni Venti e coinvolge sia le arti visive sia la letteratura sia il cinema. Nasce ufficialmente nell Autunno del 1924 con la pubblicazione del Manifesto del surrealismo da parte dello scrittore francese Andrè Breton,concepito inizialmente come prefazione per una sua raccolta di poesie. Andrè Breton

2 Breton definisce così il surrealismo: Illustrazione Renè Magritte, 1924

3 Cosa vuol dire? Il surrealismo vuole esprimere l INCONSCIO, il pensiero libero da ogni controllo da parte della ragione ( che inibisce l uomo e lo condiziona). L inconscio è quella parte interiore dell uomo, di cui l uomo stesso non ha consapevolezza e che si manifesta nel sogno, attraverso immagini che si susseguono senza un legame apparente. Fondamentale nell elaborazione del surrealismo è l influenza delle scoperte di Sigmund Freud e della sua psicoanalisi. Dr. Sigmund Freud photographs through the years. I surrealisti affermano che liberando l inconscio e quindi dando spazio all immaginazione si arriva a uno stato conoscitivo che va oltre la realtà, perciò sur-realtà. La surrealtà è una specie di realtà assoluta in cui si possono fondere sogno e realtà. Il surrealismo è una delle poche avanguardie che non si è esaurita rapidamente, anzi è stata molto importante per tutta la pittura del Novecento e, potremmo dire, che perdura ancora oggi. I principali surrealisti:

4 Max Ernst The eye of silence Joan Mirò Paysan catalan au repos, 1935 Barcellona

5 Man Ray Le beau temps, 1934 Renè Magritte Decalcomania, 1966

6 Marcel Duchamp The King and Queen, 1912 Frida Kahlo Senza speranza, 1945 Salvador Dalì - Autoritratto

7 Non è un gruppo omogeneo, anzi ognuno segue una propria linea; in generale si possono sintetizzare due filoni: 1. coloro che mantengono immagini derivanti dalla realtà quotidiana. 2. coloro che giungono a forme molto astratte. Dal punto di vista pittorico, i surrealisti rompono completamente con la pittura tradizionale e adoperano tecniche e procedimenti diversi, tipo collage, fotomontaggio, frottage (inventato da Ernst, consiste nello strofinare con una matita su un foglio di carta, appoggiato ad una superficie ruvida). Salvador Dalí Sicuramente il più popolare tra i surrealisti Salvador Dalí, marchese di Pùbol (Figueres, 11 maggio 1904 Figueres, 23 gennaio 1989), è stato un pittore, scultore, scrittore, cineasta e designer spagnolo. Figueres, Dalì Museum Dalì fu un uomo dotato di una grande immaginazione ma stravagante, eccentrico, cinico, trasgressivo, geniale, pazzo. Attraverso l arte egli esterna angosce e deliri; materializza, dipingendoli, i soggetti dei suoi incubi, come i grilli che lo hanno terrorizzato fin da piccolo, o il sangue o gli escrementi. Rappresentandoli li esorcizza e li controlla. Smette di temerli.

8 Dalí nasce in Catalogna, vicino al confine francese. Suo fratello maggiore, anch'egli di nome Salvador, era morto a causa di una gastroenterite nove mesi prima della sua nascita. Il padre era un avvocato e notaio appartenente alla classe media, la cui rigidità viene temperata dalla moglie, che incoraggia le aspirazioni artistiche del figlio. Nel febbraio 1921 la madre di Dalì muore per un tumore. Dalì ha sedici anni e per lui quella perdita rappresenta una vera disgrazia. Nel 1922 Dalì va a vivere nella Residenza degli Studenti di Madrid e studia all' Accademia di belle arti. Qui già attira interesse su di sé con i suoi modi da eccentrico dandy. Porta i capelli e le basette lunghe, e si veste con giacche, calze lunghe e calzoni alla zuava e nei suoi dipinti mostra di accostarsi al cubismo ed anche al movimento dadaista, che continuerà ad influenzare il suo lavoro per tutta la sua vita. A Madrid diventa intimo amico, tra gli altri, di grandi artisti del suo tempo, come Luis Buñuel e Federico García Lorca. Luis Bunuel Federico Garcia Lorca, Buenos Aires, 1934

9 Con il regista surrealista Luis Buñuel collabora per la realizzazione del cortometraggio Un chien andalou e in un secondo tempo per L age d or: due film surrealisti che faranno scandalo a Parigi. Di Garcia Lorca diventa, oltre che l amico del cuore, l amante. Nel 1926 Dalì viene espulso dall'accademia ed effettua il primo viaggio a Parigi, dove incntra Pablo Picasso, che lui ammira profondamente. Pablo Picasso Nel 1929 aderisce al Surrealismo. Nell'agosto di quello stesso anno incontra la sua musa, fonte di ispirazione e futura moglie Gala, un'espatriata russa di undici anni più vecchia di lui che in quel momento è sposata con il poeta surrealista Paul Éluard. Paul Eluard

10 Nel 1930 Dalì e Gala affittano un piccolo capanno da pescatori in una baia nei pressi di Port Lligat. In seguito acquista l'abitazione e nel corso degli anni gradualmente la fa ingrandire trasformandola poco a poco nella sua adorata villa sul mare. Port Lligat. Dalí e Gala, dopo aver convissuto a partire dal 1929, si sposano nel 1934 con una cerimonia civile. Nel 1958 si risposeranno con rito cattolico.

11 Dalì viene presentato negli Stati Uniti nel 1934 dal mercante d'arte Julian Levy. La sua esposizione di New York, crea subito scalpore e suscita interesse. Salvador Dalì nel 1939 fotografato da Carl Van Vechten. Photograph of Salvador Dali collaged onto exhibition catalogue from Julian Levy Gallery, New York Nel 1940, quando in Europa scoppia la seconda guerra mondiale, Dalì e Gala si trasferiscono negli Stati Uniti, dove vivono per otto anni. E questo uno dei periodi più produttivi della sua vita. A partire dal 1949 Dalì tornò a vivere nella sua amata Catalogna. In questa parte della sua carriera Dalì non si limita ad esprimersi con la pittura, ma sperimenta anche nuove tecniche artistiche e di comunicazione mediatica: realizza opere sviluppando macchie d'inchiostro casuali lanciate sulla tela ed è tra i primi artisti e servirsi di olografie. Molte delle sue opere comprendono illusioni ottiche. Nel 1960 Dalì inizia a lavorare al Teatro-Museo Dalì nella sua cittadina natale di Figueres; si tratta del suo progetto più grande e richiede la maggior parte delle sue energie fino al Nel 1969 Dalì disegna il logo dei celebri lecca lecca Chupa Chups. Dopo la morte di Gala nel 1982, la sua salute peggiora tantissimo, Dalì è ridotto a un relitto e la sua mano destra trema in maniera terribile in preda a sintomi molto simili a quelli del morbo di Parkinson. Nel 1982 Re Juan Carlos I di Spagna concede a Dalì il titolo di Marchese di Púbol, che più tardi il pittore ripagherà donando al Re un disegno quando il Re gli farà visita sul letto di morte.

12 LE OPERE La persistenza della memoria ( conosciuto anche come gli orologi molli) Salvador Dalì olio su tela - 24 x 33 New York Museum of Modern Art Nascita dell'opera : L artista racconta di aver concepito l opera dopo una cena, durante la quale mangia del camembert, rientrato nello studio osserva il quadro a cui sta lavorando, un paesaggio dei dintorni di Port Lligat, le cui rocce sono illuminate dalla luce trasparente del crepuscolo e lo completa. Dalì stesso collegò tale soggetto alla propria ossessione per tutto ciò che era molle, e affermò che l idea gli era venuta mangiando del formaggio Camembert stagionato. Il molle, il contrario del duro, non poteva esprimersi pittoricamente meglio che in questo dipinto, che è allo stesso tempo la storia della personalità di Dalì, esternamente simile ad una fortezza, internamente sensibile ed ipermolle. "Invece di rendermi duro, come la vita in realtà aveva progettato, Gala riuscì...a costruirmi un guscio che proteggeva la sensibile nudità del paguro bernardo che vi era insediato, cioè io stesso, sicché mentre io esternamente acquistavo sempre più l'aspetto di una fortezza internamente potevo continuare a invecchiare molle, ipermolle. E il giorno in cui decisi di dipingere orologi li dipinsi molli. Accadde una sera che mi sentivo stanco e avevo un leggero mal di testa, il che mi succede alquanto raramente. Volevamo andare al cinema con alcuni amici e invece, all'ultimo momento, io decisi di rimanere a casa. Gala però uscì ugualmente mentre io pensavo di andare subito a letto. A completamento della cena avevamo mangiato un Camembert molto forte e, dopo che tutti se ne furono andati, io rimasi ancora a lungo seduto a tavola, a meditare sul problema filosofico della "ipermollezza" di quel formaggio. Mi alzai, andai nel mio atelier e, com'è mia abitudine, accesi la luce per gettare un ultimo sguardo sul dipinto su cui stavo lavorando.

13 Il quadro rappresentava una vista del paesaggio di Port Lligat. Sapevo che l'atmosfera che mi era riuscito di creare in quel quadro doveva servirmi come sfondo ad un'idea ma non sapevo ancora minimamente quale sarebbe stata. Stavo già per spegnere la luce quando, d'un tratto, "vidi" la soluzione. Vidi due orologi molli uno dei quali pendeva miserevolmente dal ramo dell'ulivo. Nonostante il mal di testa fosse ora tanto intenso da tormentarmi, preparai febbrilmente la tavolozza e mi misi a lavoro. Quando, due ore dopo, Gala tornò dal cinema, il quadro, che sarebbe diventato uno dei miei più famosi, era terminato." In primo piano Dalì ha dipinto un ulivo, dai rami tagliati, senza foglie. Il ricordo del formaggio che sta fondendo suscita in lui l immagine degli orologi molli, simbolo delle deformazioni del tempo nella nostra mente. Dalì si ispira alle teorie di Einstein sulla relatività, ma soprattutto alla filosofia di Bergson sulla concezione soggettiva del tempo. La concezione SCIENTIFICA del tempo viene messa in crisi dalla coscienza e dalla memoria umana che lo percepiscono in maniera diversa. Albert Einstein Henri Bergson Gli orologi sono, inoltre, il simbolo del tempo che divora ogni cosa e che viene a sua volta intaccato e consumato dalla realtà, qui rappresentata dagli insetti, un altra delle presenze costanti nelle creazioni dell artista. Altro soggetto che compare spesso nelle opere di Dalì è il proprio autoritratto deformato, che corrisponde alla figura centrale, che sembra un essere antropomorfo con il volto dalle lunghissime ciglia, ma che si ispira anche ad una bizzarra roccia che il pittore aveva visto a Capo Creus. L opera da un punto di vista compositivo ha un impianto fortemente asimmetrico. Gli elementi del quadro, infatti, sono distribuiti in maniera disorganica nello spazio aperto, e si trovano adagiati su di un paesaggio che l'artista decide di ritrarre dall'alto. Sono presenti quattro orologi che colano dai loro appoggi, quasi come fossero camembert,e li ritroviamo in tutti i suoi quadri famosi Essi sono simbolo del tempo

14 che passa inesorabile, e che nel suo trascorrere, incappa nell uomo e gli si incolla addosso, gli regala l esperienza, ma lo fa soffrire. Sull orologio arancione, troviamo degli insetti, che rappresentano la realtà, l esistenza di qualunque forma di vita, divorata dal tempo. Il tramonto è un trapasso, che si ricollega simbolicamente al tempo. La luce, come si può notare, è frontale e genera ombre profonde sulla superficie degli oggetti. I colori, infine, sono accostati in maniera bizzarra nello schema compositivo dell'opera: notiamo, infatti, la presenza di colori sia caldi, che freddi, che scuri. La linea d orizzonte è netta e il mare è calmo in modo irrealistico. Egli definisce il tempo con una frase : paranoico-critico. Il quadro è di un fascino incredibile e si presta a molteplici, anche fantasiose o azzardate interpretazioni, addirittura secondo alcuni critici gli orologi flosci nasconderebbero la paura dell impotenza, ma piace di più pensare a questo dipinto come ad una geniale interpretazione della memoria e del tempo, trasposizione dell onirico nel figurativo ed ennesima felice intuizione dell incredibile genio di Dalì. GIRAFFA INFUOCATA Salvador Dalì /37 olio su tavola 35 x 27 cm Basilea - Kunstmuseum

15 In primo piano è presente una figura femminile senza volto, sorretta da stampelle; dal seno e dalla gamba sinistra fuoriescono dei cassetti, inquietanti e vuoti. In secondo piano un altra donna, anche questa sorretta da stampelle, con un improbabile arbusto in testa, che leva in alto un drappo rosso, simbolo di violenza e di sesso. Sullo sfondo, davanti ad una montagna lontana, una giraffa in fiamme. Il significato del dipinto ce lo spiega lo stesso Dalì in un telegramma che invia all Art Institute di Chicago, che aveva acquistato l opera: secondo Nostradamus l apparizione dei mostri ( come le figure che lui ha dipinto) sono PRESAGIO DI GUERRA; il quadro ha, infatti, valore profetico e fu realizzato pochi mesi prima dello scoppio della guerra civile spaziosa. Art Institute di Chicago La figura femminile con i cassetti viene usata da Dalì più volte, anche in scultura famosa è la Venere di Milo con i cassetti del 1936 in gesso con altezza 98 cm che sta a Parigi ed è simbolo della dissacrazione di un mito della cultura occidentale. Dalì fa riferimento a Freud, di cui è grande ammiratore, e alla sua scoperta in base alla quale il corpo umano sarebbe pieno di cassetti segreti, che solo la psicoanalisi può aprire. SOGNO CAUSATO DAL VOLO DI UN APE Salvador Dalì olio su tavola 51 x 41 cm Lugano Collezione Thyssen - Bornemisza

16 In questo dipinto c è una grande libertà d immaginazione, una grande fantasia; cercare significati sarebbe difficile e comunque avrebbe poco valore. Lo spunto è banale: Dalì stava dormendo e un ape lo punge; così l artista cerca di fissare sulla tela le immagini che l inconscio gli ha dettato nell attimo della puntura. La protagonista è lei, Gala, la donna dei sogni di Dalì, che dorme sospesa a mezz aria su una specie di scoglio galleggiante sul mare, con accanto la melagrana, da cui esce un pesce enorme e dalla bocca spalancata di questa balzano fuori due tigri verso il corpo sinuoso della donna; la baionetta che tocca il braccio della donna simboleggia la puntura dell ape; sullo sfondo un elefante con sopra un obelisco e lunghissime zampe da insetto che cammina sul mare senza sprofondare. Sono presenti tutti simboli (il melograno, l ape, la tigre, l elefante, ecc), percorsi da un profondo senso dell erotismo. Caratteristica fondamentale di quest opera, come di tante altre di Dalì, è la mancanza di logicità e di unità; le immagini sono frantumate, non collegate tra loro come in un sogno o in un incubo.

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