Palacongressi di Rimini Dicembre 2016
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- Giorgio Baldi
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1 Palacongressi di Rimini Dicembre 2016 La progettazione e la relazione d aiuto insieme alla persona con disabilità Progetto individuale Fondazione Comunità La Torre a m. ANFFAS Onlus Corso Indipendenza, Rivarolo C.se (TO) Elio Spezzano
2 Progetto individuale Il Progetto individuale, è il documento, predisposto in un determinato periodo di tempo, nel quale sono descritti gli interventi integrati ed equilibrati tra di loro, finalizzati al massimo benessere possibile della persona con disabilità. Il Progetto individuale è previsto ai sensi: Legislazione piemontese L. 25 del 2009 dell art. 14 della L. 328/2000 Legge quadro per la realizzazione del sistema integrato di interventi e servizi sociali E nel rispetto della Convenzione Onu sui diritti delle persone con disabilità art. 19 Le persone con disabilità hanno il diritto di essere incluse nella società nel rispetto della loro libertà di scelta come ogni cittadino.
3 Progetto individuale Contiene: Finalità e obiettivi Luoghi Tecnologia, ausili Metodologie di intervento, tecniche e verifiche Modalità di coinvolgimento della famiglia/tutori/amministratori Responsabilità Tempi: si definisce un arco temporale del piano si verifica con frequenza, con tempistica stabilita verifiche straordinarie
4 Criticità e limiti possibili dell impostazione del progetto individuale Assessment (si rischia un esclusiva osservazione esterna, riferita ad aree di disabilità) Obiettivi a volte possono essere poco correlati con le esigenze intrinseche della persona Obiettivi estranei al miglioramento della QdV La scarsa integrazione dell assessment tradizionale, implica casualità dei percorsi mirati al miglioramento della QdV Attività basate sulla tradizione del servizio piuttosto che orientate alla QDV (ma abbiamo sempre fatto )
5 L importante contributo di Matrici ecologiche Centralità della persona, ognuno ha la sua storia e la sua visione di QdV (visione centrale per l assessment) I domini della QdV
6 I domini della Qualità di vita 1. Benessere emozionale 2. Relazioni interpersonali 3. Benessere materiale 4. Sviluppo personale 5. Benessere fisico 6. Inclusione sociale 7. Diritti ed empowerment 8. Autodeterminazione R. Schalock; T. Parmenter; Brown I; Brown R; R. Cummins; D Felce; L. Mitikka; K. Keith 2002
7 Matrici ecologiche Quindi: Matrice ecologica è un progetto che pone al centro la persona con disabilità che narra se stessa, i suoi desideri, i suoi bisogni. È su questi che, si costruisce un progetto individuale, capace di dare qualità di vita alla persona. L autonarrazione come processo attivo di produzione di significato.
8 Matrici ecologiche Gli avvenimenti molteplici che accompagnano la nostra vita danno origine a rappresentazioni narrative di sé, creando diverse trame narrative. Queste rappresentazioni, cariche di senso personale, sono lo schema attraverso il quale la persona interpreta e custodisce le diverse esperienze vissute. Affinché, infatti, l esperienza acquisti un senso, è necessario che sia inserita all interno di riferimenti e di sostegni, che rendano coerenti le esperienze vissute dalla persona. Le cose acquisiscono un loro significato solo quando sono inserite, al tempo stesso, in una storia; all interno, cioè, del proprio tessuto narrativo, di cui la persona ne è artefice.
9 Da dove siamo partiti Quale è stata, ed è tuttora, la domanda che ci siamo fatti, costantemente, per arrivare ad un cambio di prospettiva? E a chi l abbiamo rivolta? Di che cosa ha bisogno la persona, per avere una buona qualità di vita nell ambito degli otto domini della QdV? La domanda va rivolta alla persona interessata e ai care-giver.
10 Risposte ottenute: La centralità della persona Partecipazione attiva alla progettazione: «voglio essere più protagonista del mio progetto di vita» La persona che si autorappresenta: «voglio potermi autorappresentare» Azione: coinvolgimento nella riunione d equipe di progettazione e programmazione della quotidianità finalizzata al progetto individuale della persona
11 Matteo nella riunione di centro diurno
12 Matteo nella riunione di centro diurno
13 Richieste presentate in riunione operatori dal rappresentante nominato
14 Verifica di supervisione per gli obiettivi e metodologie di applicazione Categorizzazione dei pensieri della persona con disabilità nei vari domini della QdV Definizione degli obiettivi e dei sostegni per il raggiungimento degli stessi che vengono esplicitati nel progetto individualizzato In sede di verifica: Esplicitazione ed analisi del quadro dei domini della QdV presi in considerazione e di quelli ancora da completare
15 Verifica di supervisione per gli obiettivi e metodologie di applicazione Siamo passati ad una verifica di priorità per gli obiettivi in rapporto ai domini della Qdv. Mensa da modificare: Fare uscite: Aiutare J. perché non vuole stare da sola: Andare allo stadio: Fare il calendario per il Natale: Andare al canile: Fare Arteterapia: Fare più matematica: Comprare un DVD: Fare ginnastica: Fare più feste:
16 Verifica di supervisione per gli obiettivi e metodologie di applicazione Ad esempio in sintesi: Fare matematica: riconducibile al dominio del benessere materiale, benessere emozionale, ricordi, cioè imparo a gestire i miei soldi e di conseguenza posso acquistarmi ciò che desidero Andare allo stadio, concerto di Vasco Rossi: dominio relazioni interpersonali, inclusione sociale, sviluppo personale; posso vivere un esperienza a me cara, dimostrando di viverla appieno con gli altri Fare ginnastica: dominio benessere fisico, sviluppo personale, relazioni interpersonali; posso dimostrare di stare bene stando meglio nel corpo, io ci sono, relazione con differenti figure Fare il calendario per Natale: a quali domande di benessere risponde secondo noi che siamo qui?
17 Atteggiamento degli operatori durante la riunione d équipe Ascolto empatico Rispetto dei tempi della persona Facilitante ma non sostitutivo Uso di strumenti contenuti nei progetti «Io cittadino» e «Facile da leggere»
18 GRAZIE
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