SEMINARIO EFFICIENZA ENERGETICA: NORMATIVA E MECCANISMI DI INCENTIVAZIONE
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1 SEMINARIO EFFICIENZA ENERGETICA: NORMATIVA E MECCANISMI DI INCENTIVAZIONE Normativa e meccanismi di incentivazione degli interventi per il miglioramento dell efficienza energetica Ing. Leonardo Lo Coco Palermo 8 Novembre 2007 Sala delle Carrozze Villa Niscemi
2 PREMESSA Dalla ricerca "Ecosistema Urbano 2008" di Legambiente e dell Istituto di Ricerche Ambiente Italia emerge un quadro mediocre dei comuni capoluogo di Provincia sulla politica energetica, trasporti e gestione dei rifiuti. In Italia aumentano i consumi energetici ma non l'uso delle energie rinnovabili Nelle città italiane si concentra il 40% dei consumi energetici Crescono al sud e nelle isole calano al centro e al nord Aumentano i comuni che installano impianti fotovoltaici (42 nel 2006) e pannelli solari termici (30), ma siamo molto lontani dai numeri di altre città europee Il comune di Monaco di Baviera ha installato sui propri edifici una potenza fotovoltaica doppia di quella installata in tutti i 103 capoluoghi italiani Barcellona o Lione hanno da soli installato più metri quadrati di pannelli solari termici di tutti i capoluoghi italiani
3 GLI IMPEGNI COMUNITARI NEL SETTORE EL RISPARMIO ENERGETICO E DELLE FONTI RINNOVABILI Il Parlamento Europeo ha approvato lo scorso 25 settembre una Risoluzione sulla tabella di marcia per le energie rinnovabili in Europa. Obiettivo vincolante entro il 2020 è produrre il 20% dell'energia complessivamente consumata nell'ue da energia a fonti rinnovabili Il Parlamento Europeo sottolinea l'importanza di istituire e attuare dei Piani d'azione per le energie Rinnovabili (PAR) a livello comunitario e nazionale chiede l integrazione di obiettivi settoriali nei PAR per promuovere investimenti, innovazione e ricerca in tutti i settori che i PAR siano sottoposti ad una valutazione strategica ambientale Invita la Commissione e gli Stati Membri a raggiungere un accordo sulla distribuzione dell obiettivo del 20% di energie rinnovabili, sulla base dell efficacia dei costi e di analisi settoriali del potenziale di ciascun Paese
4 GLI IMPEGNI COMUNITARI NEL SETTORE EL RISPARMIO ENERGETICO E DELLE FONTI RINNOVABILI La Risoluzione tratta i temi, dividendoli in 4 aree (in tutto 60 paragrafi). 1.Promozione delle energie rinnovabili Si chiede alla Commissione di basare i propri calcoli sul consumo finale di energia e mettere a punto una metodologia statistica che non alteri la competizione tra le varie tecnologie energetiche; 2. Mercato interno e infrastruttura di rete Esigenza del completamento del mercato interno dell'energia ; Un accesso trasparente, equo e prioritario alle reti di distribuzione per l energia prodotta da fonti rinnovabili 3. Riscaldamento e raffreddamento Proporre soluzioni innovative che consentano a tutte le tecnologie attinenti di raggiungere un elevato grado di penetrazione del mercato; Promuovere la riduzione degli ostacoli amministrativi e campagne di sensibilizzazione. 4. Trasporti e biocarburanti Si precisa che l obiettivo del 10% dovrà essere soddisfatto a condizione che si possa dimostrare che tali carburanti siano prodotti in modo sostenibile.
5 GLI IMPEGNI EUROPEI NEL SETTORE EL RISPARMIO ENERGETICO E DELLE FONTI RINNOVABILI Gli impegni europei entro il 2020 impongono una rapida revisione della strumentazione esistente negli Stati membri e anche un aggiornamento degli indirizzi della stessa UE. I nuovi obiettivi al 2020 dell UE fonti rinnovabili, riduzione delle emissioni di gas serra e risparmio energetico, 20%-20%-20%
6 GLI IMPEGNI NAZIONALI NEL SETTORE EL RISPARMIO ENERGETICO E DELLE FONTI RINNOVABILI Gli ambiziosi obiettivi fissati dallo Stato Italiano mirano al miglioramento della sicurezza degli approvvigionamenti Tutte le politiche e i relativi obiettivi contenuti nel pacchetto energia, riguardanti le energie rinnovabili devono raggiungere i tre obiettivi finali: lotta al cambiamento climatico sicurezza degli approvvigionamenti promozione della competitività europea Tale approccio integrato garantisce il raggiungimento di un equilibrio efficiente tra gli obiettivi
7 GLI IMPEGNI NAZIONALI NEL SETTORE EL RISPARMIO ENERGETICO E DELLE FONTI RINNOVABILI Riduzione delle emissioni Utilizzo di fonti rinnovabili Le due politiche sono legate perché un efficiente mercato del carbonio potrebbe condurre a prezzi del CO2 più alti, e quindi potrebbe rendere economicamente vantaggiosa l adozione delle energie rinnovabili. La maggiore diffusione delle tecnologie rinnovabili potrà contribuire ad una riduzione del loro attuale costo favorendo un livello più alto di sostituzione dei combustibili fossili Efficienza energetica Rinnovabili Avendo fissato l obiettivo europeo del 20% per l efficienza, dobbiamo considerare i suoi effetti se vogliamo fissare obiettivi nazionali vincolanti sulle rinnovabili che siano credibili ed efficaci. Riducendo il consumo, l efficienza può fornire contributi efficaci dal punto di vista dei costi per il raggiungimento dei tre obiettivi finali e quindi dovrà essere presa in adeguata considerazione nel definire tutti gli altri strumenti.
8 GLI IMPEGNI NAZIONALI NEL SETTORE EL RISPARMIO ENERGETICO E DELLE FONTI RINNOVABILI L Italia ha effettuato una valutazione preliminare del suo livello massimo di potenziale teorico di produzione delle energie rinnovabili. Fonti energetiche rinnovabili: prime stime del potenziale accessibile per la produzione di energia in Italia al Ministero dello Sviluppo Economico Direzione Generale per l energia e le risorse minerarie, 08/2007.
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12 GLI STRUMENTI NAZIONALI DI SOSTEGNO ALLE POLITICHE DI RISPARMIO ENERGETICO E FONTI RINNOVABILI IN VIGORE Finanziaria 2007 Programma Industria 2015 Programma Nazionale per l energia solare D.M. 20/07/ 2004 Bando MinAmbiente Audit Energetico Enti Pubblici Conto Energia D. Lgs. 311/06
13 FINANZIARIA 2007 Lo strumento della detrazione fiscale è stato utilizzato con molta efficacia negli ultimi anni per le ristrutturazioni degli edifici, la finanziaria 2007 ha previsto un innalzamento dal 36 al 55% della detrazione per gli interventi di riqualificazione energetica degli edifici. La principale novità relativamente a tali agevolazioni fiscali risulta essere la detrazione IRPEF o IRES del 55%, fino a un massimo di euro, delle spese relative ad interventi di riqualificazione energetica di edifici esistenti. interventi riguardanti le dispersioni termiche (coperture, pavimenti e infissi), fino ad un massimo di euro, a condizione che siano rispettati determinati requisiti di trasmittanza termica. installazione di pannelli solari per la produzione di acqua calda per usi domestici, industriali e per piscine, strutture sportive e di cura, scuole e università. Sempre del 55%, ma con un tetto massimo di euro, è la detrazione relativa agli interventi di sostituzione di impianti di climatizzazione invernale con impianti dotati di caldaia a condensazione, e di adeguamento della rete di distribuzione. Le detrazioni fiscali sopra citate sono concesse a condizione che il contribuente acquisisca la certificazione energetica dell edificio, di cui all art.6 del d.lgs. 192 /05 e s.m.i.
14 FINANZIARIA 2007 Beneficiari Possono beneficiare della detrazione tutti i contribuenti, persone fisiche, professionisti, società o imprese, residenti sul tutto il territorio nazionale. a) le persone fisiche, gli enti e i soggetti di cui all'articolo 5 del Testo unico delle imposte sui redditi, non titolari di reddito d'impresa, che sostengono le spese per la esecuzione degli interventi agevolati sugli edifici esistenti, su parti di edifici esistenti o su unita' immobiliari esistenti di qualsiasi categoria catastale, anche rurali, posseduti o detenuti; b) i soggetti titolari di reddito d'impresa che sostengono le spese per la esecuzione degli interventi agevolati sugli edifici esistenti, su parti di edifici esistenti o su unita' immobiliari esistenti di qualsiasi categoria catastale, anche rurali, posseduti o detenuti.
15 FINANZIARIA 2007 Spese ammesse Gli interventi agevolati sono individuati dai commi 344, 345, 346 e 347 dell'art. 1 della legge finanziaria e definiti dal decreto ministeriale 19 febbraio 2007 Spese documentate, sostenute entro il 31 dicembre 2007 relative ad interventi di riqualificazione energetica di edifici esistenti Per interventi di riqualificazione energetica si intendono quegli interventi che evidenziano un indice di prestazione energetica per la climatizzazione invernale inferiore di almeno il 20 per cento rispetto ai valori riportati nell'allegato C del decreto ministeriale 19 febbraio 2007 Per tali interventi il valore massimo della detrazione fiscale e' di euro.
16 FINANZIARIA 2007 Spese ammesse Interventi su strutture opache e su infissi (articolo 1, comma 345) Spese documentate, sostenute entro il 31 dicembre 2007, relative ad interventi su edifici esistenti, parti di edifici esistenti o unita immobiliari, riguardanti strutture opache verticali, strutture opache orizzontali (coperture e pavimenti), finestre comprensive di infissi... A condizione che siano rispettati i requisiti di trasmittanza termica U, espressa in W/m2K, della Tabella 3 allegata alla presente legge (finanziaria) Per tali interventi il valore massimo della detrazione fiscale e' di euro.
17 FINANZIARIA 2007 Spese ammesse Installazione di pannelli solari (di cui all'art. 1, comma 346) Spese documentate, sostenute entro il 31 dicembre 2007, relative all'installazione di pannelli solari per la produzione di acqua calda per usi domestici o industriali e per la copertura del fabbisogno di acqua calda in piscine, strutture sportive, case di ricovero e cura, istituti scolastici e università Per tali interventi il valore massimo della detrazione fiscale e' di euro. Sostituzione di impianti di climatizzazione invernale (articolo 1, comma 346) Spese documentate, sostenute entro il 31 dicembre 2007, per interventi di sostituzione di impianti di climatizzazione invernale con impianti dotati di caldaie a condensazione Per tali interventi il valore massimo della detrazione fiscale e' di euro.
18 FINANZIARIA 2007 Spese ammesse d) prestazioni professionali necessarie alla realizzazione degli interventi di cui alle lettere a), b) e c), comprensive della redazione dell attestato di certificazione energetica, ovvero, di qualificazione energetica.
19 FINANZIARIA 2007 Come ottenere la detrazione a) acquisire l asseverazione di un tecnico abilitato che attesti la rispondenza dell intervento ai requisiti richiesti. Questo documento, per gli interventi di sostituzione di finestre e infissi, e nel caso di caldaie a condensazione con potenza inferiore a 100 kw, può essere sostituito da una certificazione dei produttori. b) acquisire e trasmettere: attestato di certificazione energetica o di qualificazione energetica (ALLEGATO A) e la scheda informativa relativa agli interventi realizzati (ALLEGATO E). Tali documenti devono essere redatti, dopo aver eseguito gli interventi, da un tecnico abilitato che può essere lo stesso che produce l asseverazione di cui alla lettera a).
20 FINANZIARIA 2007 Come ottenere la detrazione La documentazione va inviata all ENEA entro sessanta giorni dalla fine dei lavori e, comunque, non oltre il 29 febbraio Per i soggetti con periodo di imposta non coincidente con l anno solare, non oltre 60 giorni dalla chiusura del periodo di imposta in corso al 31 dicembre Può essere inviata attraverso: il sito internet: disponibile dal 30 aprile 2007, ottenendo ricevuta informatica. In alternativa, con raccomandata con ricevuta semplice indirizzata, ad ENEA Dipartimento ambiente, cambiamenti globali e sviluppo sostenibile- via Anguillarese Santa Maria di Galeria (Roma), specificando sulla busta, come riferimento: Finanziaria 2007 riqualificazione energetica.
21 FINANZIARIA 2007 Come ottenere la detrazione c) effettuare il pagamento delle spese sostenute per l esecuzione degli interventi mediante bonifico bancario o postale dal quale risulti la causale del versamento, il codice fiscale del beneficiario della detrazione ed il numero di partita IVA, ovvero, il codice fiscale del soggetto a favore del quale il bonifico è effettuato. d) conservare ed esibire, previa richiesta degli uffici finanziari, tutta la documentazione. Nel caso in cui gli interventi siano effettuati su parti comuni di edifici, va conservata ed esibita anche la copia della delibera assembleare e della tabella millesimale di ripartizione delle spese. Se i lavori sono effettuati non da proprietario ma dall inquilino, dall usufruttuario, ecc. va conservata ed esibita anche la dichiarazione del proprietario che acconsente l esecuzione dei lavori.
22 FINANZIARIA 2007 Cumulabilita' Le detrazioni non sono cumulabili con altre agevolazioni fiscali previste da altre disposizioni di legge nazionali. Sono però compatibili con la richiesta di titoli di efficienza energetica di cui ai decreti del 24 luglio 2004 del Ministro delle attività produttive di concerto con il Ministro dell'ambiente e della tutela del territorio e con specifici incentivi disposti da Regioni, Province e Comuni.
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27 Programma Nazionale per l energia solare Il Ministero dell Ambiente ha emanato tre bandi per l energia solare delle strutture pubbliche. Risorse pari a 17,6 milioni di euro Fotovoltaico di pregio Fotovoltaico nelle scuole Il solare termico per gli enti pubblici
28 Programma Nazionale per l energia solare Fotovoltaico di pregio Beneficiari: Comuni capoluogo di provincia, Comuni in cui vi sono territori facenti parti di aree naturali protette di valenza nazionale o regionale, Province, Università statali ed Enti Pubblici di ricerca. Realizzazione di impianti fotovoltaici di taglia compresa tra 1 e 50 kwp, completamente integrati in complessi edilizi che risultino funzionali alle tipologie edilizie proprie del territorio e delle zone in cui verrà realizzato l impianto stesso. L incentivo è al 50% in conto capitale I fondi stanziati sono euro Scadenza 31 dicembre 2007
29 Programma Nazionale per l energia solare Fotovoltaico nelle scuole Beneficiari: Comuni e Province che siano proprietari di edifici ospitanti scuole medie inferiori o superiori. Realizzazione di impianti fotovoltaici sugli edifici scolastici e avvio di attività didattica volta alla realizzazione di analisi energetiche e di interventi di razionalizzazione e risparmio energetico nei suddetti edifici, con il coinvolgimento degli studenti. Il limite massimo di contributo a fondo perduto per ciascun edificio scolastico è pari a euro, di cui fino a euro utilizzabili per sostenere l attività didattica. I fondi a disposizione sono euro Il primo giorno utile per presentare le domande è stato il 2 luglio. Il bando sarà aperto fino ad esaurimento fondi.
30 Programma Nazionale per l energia solare Il solare termico per gli enti pubblici Il bando, denominato Il sole negli Enti Pubblici, ha riservato un fondo di euro Realizzazione di impianti solari termici sulle strutture di enti Pubblici E rivolto alle Pubbliche Amministrazioni e agli Enti Pubblici (comprese le società collegate o controllate dai suddetti Enti). I contributi in conto capitale sono nella misura del 50%, salvo i casi in cui la quota dell investimento a carico del soggetto proponente sia coperta attraverso il finanziamento tramite terzi operato da una ESCO (Energy Service COmpany); in questo caso il contributo è del 65% dei costi ammissibili. La scadenza è ad esaurimento somme
31 Bando Ministero Ambiente Audit Energetico Enti Pubblici Il bando prevede l'attuazione di analisi energetiche nelle strutture edilizie del settore dei servizi e della Pubblica Amministrazione Fondi a disposizione Beneficiari diretti: le aziende distributrici di energia elettrica e le società operanti nel settore dei servizi energetici (Esco), accreditate presso l'autorità dell'energia Elettrica e del Gas. Beneficiari indiretti dell intervento: gli Enti Pubblici Sono ammessi a finanziamento i progetti relativi alla realizzazione di studi, valutazioni e campagne di misura per l analisi energetica delle strutture edilizie che sono di proprietà di enti finalizzati alla riqualificazione energetica La percentuale massima del contributo pubblico concesso dal Ministero è pari al 50% del costo ammissibile per l investimento. Scadenza 25 Febbraio 2008
32 D. Lgs. 311/06 Il decreto legislativo n. 311/06 integra e corregge il decreto legislativo 19 agosto 2005, n. 192 che recepiva la direttiva sull efficienza energetica degli edifici. Il provvedimento contiene molte norme innovative volte a ridurre le dispersioni termiche degli involucri degli edifici e a favorire l utilizzo delle fonti rinnovabili. Certificazione energetica degli edifici Oltre che per tutte le nuove costruzioni, è prevista per tutti gli edifici oggetto di compravendita. Dal 1 luglio 2007 si applica per i passaggi di proprietà di interi edifici di grosse dimensioni Dal 1 luglio 2009 per le singole unità immobiliari Questa misura è estremamente importante per spingere il mercato verso l acquisto di edifici a basso consumo di energia
33 D. Lgs. 311/06 Riduzione delle dispersioni termiche Vengono anticipati all 1/1/2008 i livelli di isolamento termico previsti per il 1/1/2009 e viene introdotto un nuovo livello di isolamento più incisivo che diventerà operativo l 1/1/2010. Obbligo del solare termico e fotovoltaico E previsto l obbligo, in tutti i nuovi edifici, del solare termico per il riscaldamento dell acqua, per una frazione almeno del 50% del fabbisogno di acqua calda. E previsto inoltre un obbligo per il fotovoltaico, sempre per i nuovi edifici, la cui entità verrà definita in un apposito decreto.
34 D. Lgs. 311/06 Queste misure serviranno RIDURRE I CONSUMI ENERGETICI FAVORIRE LA CRESCITA DI UNA INDUSTRIA ITALIANA DEL SOLARE STIMOLARE PROGETTISTI E COSTRUTTORI A REALIZZARE EDIFICI CON INTEGRAZIONE ARCHITETTONICA DI IMPIANTI SOLARI
35 Riduzione dei carichi termici estivi D. Lgs. 311/06 Il decreto considera la protezione estiva degli edifici, prevedendo per gli immobili nuovi e nel caso di ristrutturazioni di edifici di superficie utile superiore a 1000 m2, l obbligatorietà della presenza di sistemi schermanti esterni Pianificazione territoriale attenta al parametro energetico Le Regioni devono: Considerare all interno degli strumenti di pianificazione ed urbanistici di competenza le norme contenute nel decreto ponendo particolare attenzione alle soluzioni volte all uso razionale dell energia e all uso di fonti energetiche rinnovabili; Predisporre entro il 31 Dicembre 2008 un programma di sensibilizzazione e riqualificazione energetica del parco immobiliare territoriale; Realizzare diagnosi energetiche degli edifici; Promuovere partenariati con istituti di credito e strumenti di finanziamento agevolato destinati alla realizzazione degli interventi di miglioramento individuati con le diagnosi energetiche.
36 Nuovo Conto Energia E un meccanismo di incentivazione per coloro i quali intendono realizzare un impianto fotovoltaico ricevendo un incentivo da parte del Gestore Servizi Elettrici che oscilla dai 36 ai 49 centesimi di euro per ogni kwh prodotto in relazione alla dimensione e alla tipologia dell impianto che verrà realizzato. Il decreto del 19 Febbraio 2007 denominato Nuovo Conto energia è stato emanato dal Ministero delle Attività Produttive, di concerto con l Ambiente e modifica il vecchio Conto Energia Le novità sono: Potenza degli impianti finanziabili: MW ; Obiettivo al 2016 installare MW; Introduzione di 9 tariffe incentivanti; Maggiore incentivi agli impianti integrati alle strutture edilizie e di piccola taglia Semplificazione dell accesso alle tariffe incentivanti
37 Nuovo Conto Energia Chi vuole installare un impianto FV deve: Inoltrare al gestore di rete (società elettrica): la richiesta di connessione alla rete (nel caso di impianti da 1 a 20 kwp il soggetto responsabile deve dichiarare se intende avvalersi o meno del servizio di scambio sul posto) L Autorità per l Energia ha definito il progetto preliminare; con le delibere AEEG 88/07, 89/07 e 90/07 Le modalità e le tempistiche secondo le quali il gestore di rete comunica il punto di consegna ed esegue la connessione dell impianto alla rete elettrica. Entro 60 giorni dalla data di entrata in esercizio dell impianto il titolare dell impianto deve far pervenire al soggetto attuatore (GSE, ex GRTN) la richiesta di concessione della tariffa incentivante spettante, unitamente alla documentazione di entrata in esercizio.
38 Nuovo Conto Energia Persone fisiche Persone giuridiche Soggetti pubblici Condomini di unità abitative e/o di edifici
39 Nuovo Conto Energia 1) Impianti fotovoltaici non integrati Quando i moduli sono installati: a terra in modo non complanare alle superfici su cui sono fissati, sia che si tratti di elementi di arredo urbano e viario (*), che di tetti (solo nel caso di tetti a falda) o facciate di edifici. (*) incluse barriere acustiche, pensiline, pergole, tettoie.
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42 Nuovo Conto Energia 2) Impianti fotovoltaici parzialmente integrati Quando i moduli, non sostituendo i materiali che costituiscono le superfici di appoggio, sono installati: su tetti piani e terrazze di edifici e fabbricati in modo complanare alle superfici degli edifici su cui sono fissati (tetti a falda, coperture, facciate, balaustre, parapetti) agli elementi di arredo urbano e viario
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45 Nuovo Conto Energia Impianti fotovoltaici con integrazione architettonica Se: 1. i moduli sostituiscono i materiali di rivestimento di tetti, coperture, facciate di edifici e fabbricati, avendo quindi la stessa inclinazione e funzionalità Architettonica; 2. i moduli e i relativi sistemi di supporto costituiscono la struttura di copertura di pensiline, pergole e tettoie; 3. i moduli sostituiscono la parte trasparente o semi trasparente di facciate o lucernari, garantendo l illuminamento naturale degli ambienti interni all edificio; 4. i moduli sostituiscono parte dei pannelli fonoassorbenti delle barriere Acustiche; 5. i moduli costituiscono la parte esposta al sole delle parti riflettenti inserite in elementi d illuminazione (lampioni stradali con fari esposti verso superfici riflettenti); 6. i moduli e i relativi sistemi di supporto costituiscono dei frangisole; 7. i moduli sostituiscono gli elementi di rivestimento e copertura di balaustre e Parapetti; 8. i moduli sostituiscono o integrano i vetri di finestre; 9. i moduli costituiscono gli elementi strutturali di persiane; 10. i moduli costituiscono rivestimento o copertura aderente alle superfici
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50 Nuovo Conto Energia Come si procede per accedere alle tariffe incentivanti? 1) S inoltra al gestore di rete (il distributore locale di energia elettrica) il progetto preliminare dell impianto richiedendo la connessione alla rete. Se l impianto in questione ha una potenza compresa tra 1 e 20 kwp occorre precisare se ci si vuole avvalere del servizio di scambio sul posto per l energia elettrica prodotta. Rif.to: Art. 5, comma 1 2) A impianto ultimato si trasmette al gestore di rete la comunicazione di fine lavori. Rif.to: Art. 5, comma 3 3) Entro 60 giorni dalla data di entrata in esercizio dell impianto si deve inoltrare al G.S.E. (Gestore del Sistema Elettrico): -la richiesta di concessione della tariffa incentivante -la documentazione finale di entrata in esercizio (si veda l Allegato 4 del Decreto) 4) Il G.S.E., entro 60 giorni dalla data di ricevimento della richiesta di accesso alla tariffa incentivante, comunica al titolare dell impianto ( soggetto responsabile ) la tariffa riconosciuta.
51 Lo scambio sul posto? Nuovo Conto Energia Per i sistemi da 1 a 20 kwp è possibile optare per il servizio di scambio sul posto o per la cessione in rete dell energia prodotta. Scambio sul posto: si lavora in regime di interscambio (net metering) con la rete elettrica locale: ore di luce l utenza consuma l energia prodotta dall impianto di notte o in condizioni di luce insufficiente l utenza preleva energia dalla rete elettrica Cessione in rete: è possibile cedere in rete l energia non consumata in loco vendendola al gestore di rete ovvero sul libero mercato.
52 Nuovo Conto Energia Quali autorizzazioni servono per realizzare un impianto fotovoltaico? Denuncia d Inizio Attività (D.I.A.) Impianti aventi potenza inferiore a 20 kwp non sono considerati impianti industriali e di conseguenza non sono soggetti alla verifica ambientale, a meno che non si trovino in aree protette. Rif.to Art. 5, comma 8) Gli impianti fotovoltaici possono essere installati in aree agricole. Non è quindi necessario variare la destinazione d uso del sito in cui si vuole installare l impianto. (eccetto in Sicilia) Rif.to Art. 5, comma 9)
53 Nuovo Conto Energia Le nuove tariffe (valide fino al 31 dicembre 2008): Le tariffe incentivanti sono state fissate in base alla taglia e alla diverse categorie di realizzazione degli impianti Potenza (kwp) Tipologia di Impianto non integrato parzialmente integrato integrato 1 < P < 3 0,40 /kwh 0,44 /kwh 0,49 /kwh 3 < P < 20 0,38 /kwh 0,42 /kwh 0,46 /kwh P > 20 0,36 /kwh 0,40 /kwh 0,44 /kwh
54 Nuovo Conto Energia Come saranno le tariffe dall 1 gennaio 2009 al 31 dicembre 2010? Saranno ridotte del 2% per ogni anno successivo al Varranno sempre per 20 anni e rimarranno costanti nel medesimo periodo, senza quindi aggiornamenti coi tassi d inflazione. Rif.to Art. 6, comma 2
55 Nuovo Conto Energia Come varieranno le tariffe dopo il 31 dicembre 2010? A partire dal 2009 verranno emanati ogni 2 anni dei nuovi decreti per aggiornare le tariffe. Nel caso ciò non avvenga, varranno le tariffe che erano valide nell anno 2010, fintanto che non verranno pubblicati nuovi decreti. Rif.to Art. 6, comma 3)
56 Nuovo Conto Energia E possibile fare maggiorazioni alle tariffe di base Con un limite massimo del 30% Alcuni casi di maggiorazioni al 5% alle tariffe di base a. quando la maggior parte dell energia elettrica prodotta è consumata dall utenza a cui è intestato l impianto b. su alcuni edifici pubblici (scuole e strutture sanitarie) c. per impianti integrati installati su aziende agricole e in caso di bonifiche da eternit Rif.to Art. 6, comma 4/lettera a)
57 Nuovo Conto Energia Cumulabilità dell incentivo in conto energia ed il premio con altre forme di incentivazione Non è possibile usufruire dell incentivo e del premio nel caso in cui siano stati concessi incentivi pubblici in conto capitali e/o in conto interessi eccedenti il 20% del costo dell investimento. Solo le scuole pubbliche e le strutture sanitarie pubbliche possono usufruire sia degli incentivi in conto capitale e/o in conto interessi sia del incentivo e del premio in conto energia.
58 D.M. 20/07/ 2004 La pubblicazione dei decreti ministeriali del 24 Aprile 2001 e del 20 Luglio 2004, relativi all efficienza energetica cambiano totalmente gli scenari relativi al controllo dei consumi energetici delle Pubbliche Amministrazioni. L approvazione di questi decreti apre la strada all applicazione di varie tecnologie per l uso efficiente dell energia. I decreti obbligano i distributori di elettricità e di gas naturale, a realizzare interventi di risparmio energetico per raggiungere definiti obiettivi annuali di incremento di efficienza energetica. Il meccanismo dei decreti prevede che a fronte di ogni intervento di risparmio energetico effettuato presso gli utenti finali, il distributore (per es.: Enel, Eni, Aziende del gas) riceva dei titoli di efficienza rilasciati dall Autorità per l Energia, tramite i quali può dimostrare il raggiungimento degli obiettivi di riduzione delle emissioni di inquinanti previsti dai decreti ministeriali.
59 D.M. 20/07/ 2004 e le E.S.Co Un aspetto innovativo introdotto dal D.M 24 Aprile 2001 è l opportunità di effettuare interventi di risparmio energetico attraverso le società di servizi energetici o (E.S.Co) Le E.S.Co., sono nate per rispondere in modo concreto alla crescente richiesta di interventi di risparmio energetico sul fronte pubblico e privato. Obiettivo primario delle ESCo ottenere un risparmio attraverso il miglioramento dell efficienza energetica, mediante la realizzazione di un nuovo impianto energetico o la sostituzione di un impianto già esistente
60 D.M. 20/07/ 2004 e le E.S.Co Le ESCo si ripagano l'investimento e il costo dei servizi erogati con una quota del risparmio energetico effettivamente conseguito grazie all'intervento. Il profitto della ESCo è legato al risparmio energetico conseguito con la realizzazione del progetto. Le ESCo svolgono interventi di risparmio energetico direttamente negli utenti finali e ricevono il titolo di efficienza energetica (TEE) da parte del GME (Gestore Mercato Elettrico) e lo rivendono ad un distributore ad un prezzo dipendente dalla concorrenza che si verrà a creare nella Borsa dei T.E.E.
61 Uffici Interventi nell impianto termico (sostituzione di caldaie) Sistemi di schermatura esterna per la riduzione del carico estivo di condizionamento Sistemi di illuminazione ad alta efficienza Uso di apparecchiature informatiche a basso consumo Coibentazione e sostituzione di infissi con altri a doppi vetri o a guadagno solare Illuminazione Pubblica Sistemi ad alta efficienza Sistemi di telegestione Edifici scolastici Interventi nell impianto termico (sostituzione di caldaie) Telecontrollo degli impianti termici Sistemi di illuminazione ad alta efficienza Impianti a fonti rinnovabili (fotovoltaico) Edifici sportivi Minicogenerazione Solare termico per produzione acqua calda D.M. 20/07/ 2004 Interventi di efficienza energetica
62 D.M. 20/07/ 2004 e le E.S.Co Il ruolo dei Comuni nel meccanismo dei decreti di efficienza energetica I Comuni possono prendere parte al gioco in vari modi: come UTENTI, accordandosi con i distributori locali di gas ed elettricità o con una ESCO per realizzare interventi di miglioramento degli impianti dei propri edifici a condizioni vantaggiose, nel rispetto della Legge 10/91 e dei suoi regolamenti attuativi; operando un ruolo di RACCORDO FRA LA POPOLAZIONE E I DISTRIBUTORI, affinché possano essere incentivati gli interventi presso tale tipologia di utenza; COSTITUENDO SOCIETA PARTECIPATE che operino come ESCO, in compartecipazione eventualmente con associazioni di categoria e/o distributori.
63 Il Ruolo delle Amministrazioni pubbliche nella fase di programmazione degli interventi previsti dai fondi strutturali Per coniugare finanza innovativa degli Enti territoriali e fondi strutturali, bisogna recuperare il concetto di centralità del ruolo degli Enti territoriali stessi nella programmazione dello sviluppo economico e locale. Le difficoltà delle Amministrazioni pubbliche italiane possono essere sintetizzate in due punti: inadeguatezza della progettualità e incapacità di programmazione rigidità degli strumenti per il cofinanziamento Occorre Programmare un concepimento dal basso (Enti amministrativi locali, gruppi economici locali, ecc.) di piani organizzativi, creazione dei progetti ed implementazione degli stessi. Spingere verso un decentramento della spesa pubblica (gli Enti locali devono programmare e finanziare gli investimenti infrastrutturali con supporto esterno), attraverso l utilizzo di strumenti tipici di Finanza Innovativa FTT e Project Financing
64 L analisi di un investimento infrastrutturale nel settore energetico effettuato da un Ente territoriale dovrebbe essere distinta in tre fasi: Capire se l investimento genera un concreto beneficio in termini sociali, ambientali ed economici, ed esplicitarlo in una valutazione misurabile Verificare qual è l impatto dell investimento sul bilancio preventivo dell Ente In questa fase si decide l opportunità di una partecipazione di privati Identificazione del corretto sistema di finanziamento (FTT o Project Financing)
65 La programmazione degli investimenti nel settore energetico: Il nuovo ciclo dei fondi comunitari 2007/2013 rappresentano un occasione unica per accelerare lo sviluppo di investimenti infrastrutturali nel settore energetico. È fondamentale per questo la presenza di una Pubblica Amministrazione competente ed efficiente.
66 Le tecniche di finanziamento innovative applicabili al settore energetico Gli strumenti di finanziamento devono essere suddivisi in rapporto alla tipologia di investimento: - investimenti per la produzione di energia da fonti rinnovabili; -investimenti per il miglioramento dell efficienza energetica e per il conseguimento di risparmi di energia; -investimenti infrastrutturali, con particolare riguardo alla distribuzione (es. elettrodotti o gasdotti).
67 Le tecniche di finanziamento innovative applicabili al settore energetico Investimenti per la produzione di energia da fonti rinnovabili Finanziamento Tramite Terzi Investimenti per il miglioramento dell efficienza energetica e per il conseguimento di risparmi di energia Finanziamento Tramite Terzi Investimenti infrastrutturali, con particolare riguardo alla distribuzione (es. elettrodotti o gasdotti) Project Financing
68 Le tecniche di finanziamento innovative applicabili al settore energetico Per ciascuno strumento di finanziamento occorre precisare: - le caratteristiche tecnico-contrattuali; - gli attori coinvolti; - le procedure per l attivazione; - i vantaggi e gli svantaggi; - i modelli contrattuali di riferimento; - l illustrazione di buone pratiche nel settore energetico.
69 Il Finanziamento Tramite Terzi (FTT) Il Finanziamento Tramite Terzi (FTT) è una tecnica finanziaria che consente di conseguire un risparmio energetico, mediante l affidamento pubblico ad una società specializzata nel settore (Energy Service Company, ESCo) della realizzazione di interventi altamente tecnologici finalizzati al conseguimento di risparmi di energia. I risultati conseguiti da un operazione di FTT possono essere: RISPARMIO ENERGETICO 24%
70 I vantaggi del FTT per le Pubbliche Amministrazioni Amministrativi: effettuazione di un unica gara d appalto a fronte della richiesta di una molteplicità di servizi (progettazione, finanziamento, installazione, fornitura dei combustibili, gestione e manutenzione); Tecnici: superamento delle carenze progettuali e gestionali dell Amministrazione in campo energetico; trasferimento dei rischi tecnici dell intervento sull appaltatore; garanzia della qualità del servizio erogato correlata allo stato di efficienza in cui l appaltatore mantiene gli impianti, pena una sua perdita economica; Economico-finanziari: conseguimento di immediati risparmi sulla spesa energetica senza fare nessun investimento; opportunità di realizzare interventi anche in mancanza di risorse finanziarie proprie ed in presenza di difficoltà nel reperire finanziamenti esterni possibilità di destinare le proprie risorse finanziarie ad altri investimenti più attinenti alla specifica vocazione sanitaria della struttura.
71 Step procedurali necessari alla realizzazione dell operazione di FTT FASI PROCEDURALI 1 Valutazione ex ante opportunità di utilizzo FTT ATTORI Pubblica Amministraz./ Consulenti esperti 2 Effettuazione diagnosi energetica Pubblica Amministraz./ Consulenti esperti 3 Studio di fattibilità tecnico-economica Pubblica Amministraz./ Consulenti esperti 4 Elaborazione e pubblicazione bando di gara Pubblica Amministraz./ Consulenti esperti 5 Preparazione delle offerte Promotore privato/altre imprese 6 Valutazione delle offerte Pubblica Amministrazione 7 Creazione di un organizzazione di progetto ESCo 8 Reperimento della provvista finanziaria 9 Definizione architetture contrattuali ESCo 10 Realizzazione dell impianto e collaudo ESCo 11 Gestione operativa dell impianto 12 Manutenzione e monitoraggio ESCo
72 Programma Industria 2015 Il Ministero delle Attività Produttive ha invitato l industria italiana a presentare idee progettuali ad alto contenuto d innovazione industriale e di efficace impatto economico nel settore dell efficienza energetica, Gli obiettivi sono: innescare processi di rapida diffusione di attività industriali, in grado di immettere sul mercato nuovi prodotti e tecnologie per la generazione di energia; accompagnare la riqualificazione di comparti industriali esistenti verso prodotti più efficienti, richiesti dal nuovo contesto energetico; favorire la revisione dei cicli produttivi con lo scopo di ridurre l intensità energetica delle lavorazioni.
73 Programma Industria 2015 Sono state presentate proposte progettuali distribuite su tre obiettivi tecnologico-produttivi OTP 1: innescare processi di rapida diffusione di attività industriali, in grado di immettere sul mercato nuovi prodotti e tecnologie per la generazione di energia. OTP 2: accompagnare la riqualificazione di comparti industriali esistenti verso prodotti più efficienti, richiesti dal nuovo contesto energetico. OTP 3: favorire la revisione dei cicli produttivi con lo scopo di ridurre l intensità energetica delle lavorazioni.
74 Programma Industria 2015
75 Programma Industria 2015
76 Programma Industria 2015
77 Il 2007 e il 2008 saranno necessariamente periodi di transizione in cui si metteranno a regime i vari strumenti adottati a livello legislativo. PIANIFICARE E cosa ci aspetta per il prossimo futuro??????? Gli Enti Locali, le associazioni di categorie e i professionisti DEVONO: ORGANIZZARSI AL BOOM DI RICHIESTA DI ENERGIA VERDE NON FARSI TROVARE IMPREPARATI QUALCHE PROBLEMINO CI SARA per esempio il Fotovoltaico
78 E cosa ci aspetta per il prossimo futuro??????? UN OCCHIATA AL FOTOVOLTAICO.. Il fotovoltaico sulla base dei programmi Nazionali potrebbe passare : Da 37,5 MWp (fine del 2006) potenza installata a MWp (nel 2020) Il raggiungimento di tale obiettivo potrebbe generare tra i e nuovi posto di lavoro (fonte CNES). Questi obiettivi al 2020, per raggiungerli, comportano una sfida su tre fronti: Tecnologico Normativo-legislativo Sostenibiltà degli incentivi
79 E cosa ci aspetta il prossimo futuro??????? UN OCCHIATA AL FOTOVOLTAICO.. Il fattore tecnologico; Sviluppo di nuove tecnologie (basate ad esempio sul film sottile e non solo) per la riduzione dei costi di produzione e il miglioramento dell'efficienza di conversione. Il fattore normativo/legislativo: Uniforme a livello nazionale le procedure normative e tecniche per evitare di rallentare lo sviluppo del fotovoltaico. Sviluppare un sistema incentivante che premi le Regioni maggiormente virtuose. Il fattore sostenibilità dell'incentivo in Cip 6 Ripristino della ridistribuzione delle risorse economiche dell incentivo in CIP 6 completamente a favore delle energie rinnovabili
80 E cosa ci aspetta per il prossimo futuro??????? UN OCCHIATA ALLA POSSIBILE FINANZIARIA Conto Energia per gli Impianti a fonti rinnovabili (art.30 bis): Incentivazione per un periodo di 15 anni dell energia elettrica prodotta da impianti a fonti rinnovabili con potenza inferiore al MW Scambio sul posto dell energia per impianti fino a 200 KW: Il meccanismo dello scambio sul posto viene ampliato per gli impianti fino a 200 kw, oggi limitato a impianti da 20 kw. Questo meccanismo consente al singolo cittadino o piccolo produttore di cedere alla rete l eccesso di energia rinnovabile prodotta e non utilizzata nel momento Revisione del meccanismo dei certificati verdi: Per gli impianti superiori al megawatt di potenza si introduce un nuovo sistema di certificati verdi graduati in maniera differenziata per le tipologia di fonte
81 Qual è lo scenario che si profila nei prossimi anni? Finanziamenti governativi per 350 milioni di euro da abbinare a una larga parte dei 2,3 miliardi di fondi europei destinati alla creazione di una solida industria delle rinnovabili Le Regioni del sud potranno giocare un ruolo significativo nella creazione di un tessuto di imprese verdi.qual è sarà il ruolo della Sicilia in tutto questo?? Dalla Sicilia oltre duecento progetti destinati alla produzione di tecnologie legate alle fonti rinnovabili e all efficienza energetica sono giunti al Ministero dello Sviluppo economico in risposta al programma Industria 2015 Bisogna distinguere due aspetti: La possibilità di utilizzare in maniera intelligente il notevole potenziale delle fonti rinnovabili incrementando sostanzialmente la quota di energia verde generata nell Isola, L opportunità di insediare nell Isola industrie di punta che producono tecnologie verdi.
82 Questo scenario ha bisogno di una politica chiara e lungimirante L Amministrazione regionale deve varare provvedimenti chiari e non contraddittori che rischiano di bloccare lo sviluppo di queste fonti (si pensi alle vicende dell eolico o del fotovoltaico sul terreno). Occorre avere una visione di lungo termine che tenga conto delle straordinarie opportunità che si aprono e che potrebbero cambiare il volto delle imprese e dell occupazione in Sicilia. Bisogna porre le condizioni perché l Italia e la Sicilia sappiano gestire in maniera vincente la transizione energetica innescata dalla sfida del clima. E necessario seguire esperienze estere come Galizia e Navarra, o dai Länders della Germania Queste Regioni hanno attivato una politica di diffusione delle rinnovabili legata alla produzione locale di queste tecnologie in sinergia con i centri di ricerca
83 .QUINDI E NECESSARIO CHE.. I FONDI EUROPEI vengano destinati per promuovere INDUSTRIA RINNOVABILE SICILIANA costruita RICERCA ALTA PROFESSIONALITA LOCALE
84 Grazie per l attenzione
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