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1 Indice Presentazione 9 Introduzione. Cenni storici Un censimento al passo con l evoluzione economica... Basi giuridiche. 3. Le innovazioni del Censimento 00: una rilevazione assistita da archivio Il confronto Censimentoarchivi La rete di rilevazione Unità di rilevazione e strumenti classificatori. 7. Campo di osservazione La raccolta dei dati.. 9. Il sistema di monitoraggio delle fasi di censimento. 0. Il controllo di qualità dei dati.... Il piano di diffusione dei risultati.. Avvertenze per l'interpretazione dei dati. Guida alla classificazione delle attività economiche.. Tavole sinottiche Capitolo La struttura economica negli ultimi 0 anni attraverso i censimenti Tavola. Imprese, istituzioni e addetti per sezione di attività economica Tavola. Unità locali delle imprese, delle istituzioni e addetti per sezione di attività economica Tavola.3 Imprese e addetti per settore di attività economica 98, 99, Tavola.4 Imprese e addetti per classe di addetti 98, 99, Tavola.5 Unità locali delle imprese e addetti per settore di attività economica 98, 99, Tavola.6 Unità locali delle imprese e addetti per classe di addetti 98, 99, Tavola.7 Imprese e addetti per classe di addetti e settore di attività economica 99 e Tavola.8 Imprese e addetti per sezione, sottosezione, divisione e gruppo di attività Tavola.9 economica 99 e Unità locali delle imprese e addetti per classe di addetti e settore di attività economica 99 e Tavola.0 Unità locali delle imprese e addetti per sezione, sottosezione, divisione e gruppo di attività economica 99 e Tavola. Istituzioni e addetti per forma istituzionale 99 e Tavola. Unità locali e addetti delle istituzioni per forma istituzionale 99 e Torino 5 Istat 8 Censimento generale dell industria e dei servizi 00

2 Tavola.3 Istituzioni e addetti per sezione, sottosezione, divisione e gruppo di attività economica 99 e Tavola.4 Unità locali e addetti delle istituzioni per sezione, sottosezione, divisione e gruppo di attività economica 99 e Tavola.5 Istituzioni e addetti per classe di addetti 99 e Tavola.6 Unità locali e addetti delle istituzioni per classe di addetti 99 e Tavola.7 Imprese e addetti per sezione e sottosezione di attività economica 99, 996, Tavola.8 Imprese e addetti per classe di addetti 99, 996, Tavola.9 Unità locali delle imprese e addetti per sezione e sottosezione di attività economica 99, 996, Tavola.0 Unità locali delle imprese e addetti per classe di addetti 99, 996, Capitolo Sintesi della struttura economica Tavola. Imprese, istituzioni, unità locali e addetti per sezione, sottosezione, divisione, e gruppo di attività economica e classe di addetti... 8 Tavola. Imprese per settore di attività economica e forma giuridica Tavola.3 Addetti alle imprese per settore di attività economica e forma giuridica Tavola.4 Istituzioni per settore di attività economica e forma istituzionale Tavola.5 Addetti alle istituzioni per settore di attività economica e forma istituzionale Tavola.6 Imprese per settore di attività economica e classe di addetti... 9 Tavola.7 Addetti alle imprese per settore di attività economica e classe di addetti... 9 Tavola.8 Unità locali delle imprese per settore di attività economica e classe di addetti... 9 Tavola.9 Addetti alle unità locali delle imprese per settore di attività economica e classe di addetti... 9 Tavola.0 Istituzioni per settore di attività economica e classe di addetti Tavola. Addetti alle istituzioni per settore di attività economica e classe di addetti 94 Tavola. Unità locali delle istituzioni per settore di attività economica e classe di addetti Tavola.3 Addetti alle unità locali delle istituzioni per settore di attività economica e classe di addetti Tavola.4 Imprese per settore di attività economica e diffusione territoriale Tavola.5 Addetti alle imprese per settore di attività economica e diffusione territoriale Tavola.6 Istituzioni per settore di attività economica e diffusione territoriale Tavola.7 Addetti alle istituzioni per settore di attività economica e diffusione territoriale Tavola.8 Imprese per settore di attività economica, tipo di comune e classe di ampiezza demografica.. 99 Tavola.9 Addetti alle imprese per settore di attività economica, tipo di comune e classe di ampiezza demografica.. 99 Tavola.0 Unità locali delle imprese per settore di attività economica, tipo di comune e classe di ampiezza demografica.. 00 Tavola. Addetti alle unità locali delle imprese per settore di attività economica, tipo di comune e classe di ampiezza demografica.. 00 Tavola. Istituzioni per settore di attività economica, tipo di comune e classe di ampiezza demografica.. 0 Tavola.3 Addetti alle istituzioni per settore di attività economica, tipo di comune e classe di ampiezza demografica... 0 Tavola.4 Unità locali delle istituzioni per settore di attività economica, tipo di comune e classe di ampiezza demografica Torino 6 Istat 8 Censimento generale dell industria e dei servizi 00

3 Tavola.5 Addetti alle unità locali delle istituzioni per settore di attività economica, tipo di comune e classe di ampiezza demografica.. 04 Capitolo 3 Le attività produttive Tavola 3. Imprese e addetti secondo la forma giuridica per sezione, sottosezione, divisione e gruppo di attività economica e classe di addetti Tavola 3. Imprese e addetti secondo la forma giuridica societaria per sezione, sottosezione, divisione, gruppo di attività economica e classe di addetti.. Tavola 3.3 Imprese per classe di addetti, sezione, sottosezione, divisione e gruppo di attività economica. 7 Tavola 3.4 Addetti alle imprese per classe di addetti, sezione, sottosezione, divisione e gruppo di attività economica Tavola 3.5 Imprese e unità locali dipendenti secondo la diffusione territoriale dell impresa per sezione, sottosezione, divisione, gruppo di attività economica e classe di addetti... 9 Tavola 3.6 Unità locali delle imprese per classe di addetti, sezione, sottosezione, divisione e gruppo di attività economica. 36 Tavola 3.7 Addetti alle unità locali delle imprese per classe di addetti, sezione, sottosezione, divisione e gruppo di attività economica... 4 Tavola 3.8 Istituzioni nonprofit secondo la forma istituzionale per sezione, sottosezione, divisione e gruppo di attività economica e classe di addetti Tavola 3.9 Addetti alle istituzioni nonprofit secondo la forma istituzionale per sezione, sottosezione, divisione e gruppo di attività economica e classe di addetti Tavola 3.0 Istituzioni per classe di addetti, sezione, sottosezione, divisione e gruppo di attività economica... 5 Tavola 3. Addetti alle istituzioni per classe di addetti, sezione, sottosezione, divisione e gruppo di attività economica. 57 Tavola 3. Istituzioni e unità locali dipendenti secondo la diffusione territoriale dell'istituzione per sezione, sottosezione, divisione, gruppo di attività economica e classe di addetti... 6 Tavola 3.3 Istituzioni per classe di addetti e forma istituzionale Tavola 3.4 Addetti alle istituzioni per classe di addetti e forma istituzionale Tavola 3.5 Unità locali delle istituzioni per classe di addetti, sezione, sottosezione, divisione e gruppo di attività economica.. 65 Tavola 3.6 Addetti alle unità locali delle istituzioni per classe di addetti, sezione, sottosezione, divisione e gruppo di attività economica... 7 Tavola 3.7 Unità locali delle istituzioni per classe di addetti e forma istituzionale Tavola 3.8 Addetti alle unità locali delle istituzioni per classe di addetti e forma istituzionale 78 Tavola 3.9 Personale esterno impiegato nelle unità locali delle imprese e delle istituzioni per tipo di rapporto di lavoro, sezione, sottosezione, divisione e gruppo di attività economica, tipo di comune e classe di ampiezza demografica Tavola 3.0 Personale impiegato nelle unità locali delle imprese per tipo di rapporto di lavoro e forma giuridica Tavola 3. Personale impiegato nelle unità locali delle istituzioni per tipo di rapporto di lavoro e forma istituzionale. 85 Tavola 3. Personale impiegato nelle unità locali delle imprese e delle istituzioni per tipo di rapporto di lavoro e classe di addetti 86 Tavola 3.3 Personale interno addetto alle unità locali delle imprese e delle istituzioni per tipo di rapporto di lavoro, sesso, sezione, sottosezione, divisione e gruppo di attività economica Torino 7 Istat 8 Censimento generale dell industria e dei servizi 00

4 Tavola 3.4 Personale interno addetto alle unità locali delle istituzioni per sesso, sezione, sottosezione, divisione e gruppo di attività economica Capitolo 4 Il territorio Tavola 4. Imprese, istituzioni, unità locali e addetti per comune. 0 Tavola 4. Imprese per classe di addetti e comune. 07 Tavola 4.3 Imprese per settore di attività economica e comune. Tavola 4.4 Addetti alle unità locali delle imprese e delle istituzioni distinti tra indipendenti e dipendenti per sesso e comune.. 7 Tavola 4.5 Unità locali delle imprese e delle istituzioni per classe di addetti e comune... Tavola 4.6 Addetti alle unità locali delle imprese e delle istituzioni per classe di addetti e comune.. 7 Tavola 4.7 Unità locali delle imprese per settore di attività economica e comune. 3 Tavola 4.8 Addetti alle unità locali delle imprese per settore di attività economica e comune.. 37 Tavola 4.9 Unità locali delle istituzioni pubbliche per forma istituzionale e comune... 4 Tavola 4.0 Addetti alle unità locali delle istituzioni pubbliche per forma istituzionale e comune Tavola 4. Unità locali delle istituzioni nonprofit per forma istituzionale e comune. 5 Tavola 4. Addetti alle unità locali delle istituzioni nonprofit per forma istituzionale e comune.. 57 Glossario. 63 Grafici. 67 Facsimile del questionario 7 Torino 8 Istat 8 Censimento generale dell industria e dei servizi 00

5 Presentazione Nel volume sono riportati i dati definitivi del 8 censimento generale dell industria e dei servizi del 00. Le tavole in esso contenute forniscono un immagine delle principali caratteristiche strutturali rilevate per le imprese, le istituzioni e per le relative unità locali; con informazioni sulle forme giuridiche e le attività svolte; sul numero di addetti; sull occupazione, sotto la forma strutturata (lavoratori dipendenti e indipendenti) e i lavoratori esterni (collaboratori coordinati e continuativi, interinali, volontari), per genere. La rilevazione censuaria, dunque, ha concentrato la sua attenzione sui caratteri identificativi e strutturali, riservando alle indagini campionarie dell Istat il compito di approfondire aspetti peculiari e di settore del sistema economico. Tali indagini sono sempre più frequentemente imposte dalle normative comunitarie, nell ottica di armonizzare l informazione economica a livello europeo e mondiale. Obiettivo delle operazioni censuarie è inoltre quello di verificare direttamente, anche a livello di singola unità operativa ubicata sul territorio nazionale, la correttezza e l attualità dei dati anagrafici contenuti nelle liste dell archivio statistico delle imprese attive (Asia), delle istituzioni pubbliche e nonprofit predisposte in questi anni, attraverso l integrazione di dati forniti dalle indagini statistiche e di dati desunti dai principali archivi amministrativi. Tale attività oltre ad essere parte del processo strategico generale dell Istituto è effettuata nel rispetto delle direttive in materia di Business Registers, provenienti dai regolamenti comunitari. In questi archivi statistici sono presenti sia le grandi imprese nazionali, sia le piccole imprese artigiane, i liberi professionisti, i lavoratori autonomi, la pubblica amministrazione e le istituzioni nonprofit. Essi costituiscono la base indispensabile per eseguire negli anni intercensuari indagini campionarie mirate ad un livello territoriale dettagliato garantendone la comparabilità. Il presente fascicolo inizia con dei brevi cenni storici sui Censimenti dell industria e dei servizi, prosegue con l indicazione delle basi giuridiche del censimento 00 e sulle sue innovazioni, sulla rete di rilevazione, sulle unità di rilevazione e sugli strumenti di classificazione, sulla qualità dei dati e, infine, sulla diffusione dei risultati. E stato predisposto un Glossario contenente le definizioni di impresa, unità locale, addetti e delle altre variabili presenti nella pubblicazione. Al fine di facilitare l interpretazione delle notizie riportate nelle tavole, sono state redatte apposite Avvertenze. Per una più agevole lettura, le tavole sono state raggruppate in quattro Capitoli: nei primi due (Capitoli e ) sono considerati i dati a livello aggregato, mentre negli ultimi due (Capitoli 3 e 4) sono fornite informazioni di dettaglio. In particolare: il primo capitolo fornisce l immagine dell Italia negli ultimi 0 anni attraverso i confronti con i Censimenti del 98 e 99; il secondo capitolo fornisce l immagine sintetica della struttura economica, attraverso i dati sulle principali caratteristiche delle imprese, delle istituzioni e delle relative unità locali; il terzo capitolo fornisce il dettaglio dei principali aspetti economicostrutturali delle imprese, delle istituzioni e delle relative unità locali; il quarto capitolo contiene i dati territoriali, con informazioni sui principali caratteri censiti. Torino 9 Istat 8 Censimento generale dell industria e dei servizi 00

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7 Introduzione. Cenni storici Un censimento al passo con l evoluzione economica Fin dai suoi esordi, la storia dei censimenti economici italiani si è caratterizzata per il continuo adattamento della macchina censuaria alle trasformazioni della struttura economica del Paese e alle nuove esigenze conoscitive che tali trasformazioni di volta in volta determinavano. Le fasi dello sviluppo economico italiano si rispecchiano fedelmente nelle progressive espansioni del campo di osservazione del censimento e nei conseguenti cambiamenti di nome: dal censimento degli opifici e delle imprese industriali del 9 al censimento dell industria e del commercio del 95, fino all attuale censimento dell industria e dei servizi, introdotto nel 99. Almeno a partire dal 95, tuttavia, l impianto metodologico e organizzativo della rilevazione era rimasto sostanzialmente invariato, e fin dagli anni Ottanta aveva iniziato ad evidenziare alcune carenze di fronte al nuovo scenario dell economia postindustriale. Nato negli anni dell industrializzazione, il censimento economico era stato concepito per la rilevazione delle attività manifatturiere, caratterizzate dalla produzione di beni materiali, da un concreto e visibile insediamento sul territorio e da forme di organizzazione del lavoro relativamente semplici e stabili. L estensione della rilevazione al settore del commercio non comportò la necessità di un cambio di impostazione, in quanto anche le strutture della distribuzione commerciale rispondevano agli stessi requisiti. Fino a quando è stato possibile identificare il campo di osservazione del censimento con attività di questo tipo, la tradizionale tecnica di rilevazione porta a porta ha dato risultati del tutto soddisfacenti. I limiti di questa tecnica si sono manifestati con l espandersi e il diversificarsi delle attività terziarie e con la rapida crescita della loro importanza nel panorama economico nazionale. La tipologia della produzione di servizi, infatti, è assai più varia e complessa di quella della produzione di beni, sia sotto il profilo dell insediamento territoriale, sia sotto il profilo organizzativo; tanto più in combinazione con le nuove forme assunte dai fattori della produzione. Inoltre, la prevalenza numerica delle microimprese (individuali o con pochissimi addetti), che è da sempre un tratto caratteristico della struttura produttiva italiana, si è andata ulteriormente accentuando negli ultimi anni, in concomitanza con l avanzata della terziarizzazione: si tratta molto spesso di unità poco visibili (non ostensibili), debolmente legate al territorio e quindi più agevolmente individuabili per via amministrativa che attraverso la rilevazione sul campo. Il censimento del 00 ha comunque mantenuto lo stesso campo di osservazione adottato nel 99 che è costituito da tutte le unità locali delle imprese, ivi comprese quelle individuali dei lavoratori autonomi e dei liberi professionisti, delle istituzioni pubbliche e di quelle nonprofit. Come già nel 99, nel campo di osservazione sono comprese le unità locali operanti in tutti i settori di attività economica, con esclusione dell agricoltura, dei servizi domestici presso le famiglie e degli organismi extraterritoriali. Tra le unità locali delle istituzioni pubbliche continuano ad essere escluse quelle che fanno capo al Ministero della difesa, alla Polizia di Stato e alla Guardia di finanza. Limitatamente alle attività di carattere militare, mentre restano incluse le attività amministrative Torino Istat 8 Censimento generale dell industria e dei servizi 00

8 . Basi giuridiche L 8 censimento generale dell industria e dei servizi ha avuto luogo con riferimento al ottobre 00, in attuazione della legge 7 maggio 999, n. 44 e del relativo Regolamento di esecuzione, emanato con decreto del Presidente della Repubblica, del maggio 00, n. 76 e pubblicato nella G.U. n. 59 dell luglio Le innovazioni del censimento 00: una rilevazione assistita da archivio Il censimento del 00 rappresenta un nuovo punto di svolta nel percorso evolutivo dei censimenti economici italiani e completa un ciclo di innovazione aperto nel 994 con l avvio della realizzazione dell Archivio statistico delle imprese attive (Asia). L Archivio è andato a regime dopo la validazione avvenuta con il censimento intermedio del 996 e l attuale tornata censuaria fornirà la base informativa per la sua estensione a livello di unità locali. Asia ha fornito, a sua volta, il supporto alla nuova tecnica di rilevazione, che si può definire assistita da archivio, attraverso la quale si realizza una piena integrazione fra rilevazione censuaria e archivio statistico, con ricadute positive per entrambe le fonti in termini di qualità dell informazione rilasciata. La nuova tecnica di rilevazione consiste in un potenziamento della tradizionale tecnica porta a porta, inteso a migliorare l efficacia del lavoro dei rilevatori in termini di copertura del campo di osservazione. Allo scopo di minimizzare la mancata rilevazione delle unità di più difficile individuazione, ciascun rilevatore è stato dotato dell elenco di tutte le unità locali attive presenti, secondo gli archivi amministrativi, nell area assegnatagli. Per ciascuna di queste unità è stato inoltre prodotto un questionario personalizzato, parzialmente precompilato con le informazioni presenti in archivio. I rispondenti sono stati così chiamati semplicemente ad aggiornare il questionario di rilevazione, aggiungendovi le notizie mancanti e confermando o correggendo quelle prestampate. Soltanto per la rilevazione di unità locali non presenti nelle liste o in sostituzione dei questionari personalizzati andati smarriti o danneggiati, sono stati utilizzati questionari in bianco, di tipo tradizionale. La disponibilità degli archivi statistici, inoltre, ha consentito di snellire notevolmente il questionario di rilevazione, che si componeva di due sole facciate, consentendo una riduzione dell onere per i rispondenti e una notevole semplificazione del processo di trattamento dei dati e quindi una riduzione nei tempi di diffusione dei dati definitivi. 4. Il confronto censimentoarchivi In passato, la qualità in termini di copertura della rilevazione poteva soltanto essere oggetto di una stima a posteriori, tramite l esecuzione di un apposita indagine campionaria. Oggi, la possibilità di confrontare il risultato della rilevazione con gli archivi statistici tenuti dall Istat ha consentito di individuare e migliorare la copertura in maniera puntuale, a monte della diffusione dei dati. Il risultato è un quadro esaustivo delle imprese e delle istituzioni attive sul territorio nazionale alla data del ottobre 00. Attraverso l integrazione censimentoarchivi è stato possibile, infatti, correggere sia l errore di sottocopertura da cui è normalmente affetta la rilevazione sul campo, sia l errore di sovracopertura caratteristico delle fonti amministrative su cui si basano gli archivi statistici. L errore di sottocopertura è quello generato dalla mancata rilevazione di unità comprese nel campo di osservazione del censimento e può verificarsi per diversi motivi, solo in parte riconducibili a disfunzioni organizzative. L indagine postcensuaria del 99 dimostrò che questo errore tende a concentrarsi in particolari aree del campo di osservazione, corrispondenti ad attività economiche o Torino Istat 8 Censimento generale dell industria e dei servizi 00

9 forme d impresa caratterizzate da scarsa visibilità o incerta localizzazione: lavoratori autonomi con attività itineranti o presso il proprio domicilio, liberi professionisti, imprese coesistenti allo stesso indirizzo, consulenti o appaltatori che prestano la propria opera presso terzi, eccetera. In breve, tutti i soggetti e le attività che non fanno capo a un ufficio, un negozio, un laboratorio o uno stabilimento di tipo tradizionale, frequenti soprattutto nel settore dei servizi. L errore di sovracopertura è generato, invece, dalla rilevazione di unità non appartenenti al campo di osservazione del censimento oppure di unità non ancora o non più attive. Nella rilevazione sul campo la sua entità è di solito trascurabile, mentre può assumere rilevanza nelle fonti amministrative che alimentano l archivio statistico. Le fonti amministrative, infatti, registrano gli eventi connessi alla vita legale dei soggetti economici, che tende ad essere più lunga di quella reale. La costituzione di un impresa (e quindi la sua iscrizione in un registro) può avvenire prima dell effettivo inizio della sua attività, così come la sua cancellazione (dal medesimo registro) può avvenire dopo la sua cessazione di fatto. Lo stesso avviene nei casi sempre più frequenti di eventi come scorpori e/o fusioni, che influenzano la qualità delle fonti amministrative soprattutto nella individuazione dello stato di attività e nel corretto abbinamento delle unità locali alle imprese o istituzioni di appartenenza. La realizzazione dell archivio statistico ha come obiettivo proprio la conversione delle informazioni amministrative in dati significativi da un punto di vista statistico, secondo le definizioni e le classificazioni proprie del sistema statistico europeo. In questo senso, l informazione censuaria costituisce, per l archivio statistico, il benchmark ottimale per verificare l efficacia dei metodi di stima utilizzati. Non va dimenticato, infine, che lo scostamento fra censimento e archivio statistico dipende anche dal loro diverso riferimento temporale. L archivio statistico, aggiornato annualmente, considera attive le unità che nel corso dell intero anno di riferimento hanno dato un segnale di attività. Il censimento, invece, fornisce un istantanea della situazione nel giorno della rilevazione. Per definizione, dunque, le unità attive al censimento del ottobre 00 costituiscono un sottoinsieme delle unità attive secondo Asia nel La rete di rilevazione L 8 censimento dell industria e dei servizi si è svolto contemporaneamente al 4 censimento della popolazione e delle abitazioni ed ha utilizzato la stessa rete di rilevazione, adottando un modello organizzativo basato su più livelli. In base al decreto legislativo n.3/89, la competenza in materia di censimenti è attribuita all Istituto nazionale di statistica, che si avvale della collaborazione degli Uffici di statistica del Sistema statistico nazionale. A livello nazionale l Ufficio di statistica del Ministero dell Interno ha collaborato alle operazioni del censimento economico. In particolare coordinando le attività svolte dagli Uffici di statistica delle Prefetture anche mediante i Comitati di censimento provinciali, che hanno verificato il corretto svolgimento delle operazioni censuarie e segnalato ai sindaci disfunzioni e irregolarità nelle operazioni. L Ufficio di statistica dell Unione italiana delle camere di commercio (Unioncamere) ha coordinato l attività dei 03 Uffici di censimento provinciali, costituiti sul territorio presso la Camere di commercio ed ha svolto attività di monitoraggio delle operazioni censuarie. I 8 Uffici regionali dell Istat, hanno svolto il ruolo di presidio tecnicoorganizzativo e di coordinamento delle attività espletate dagli organi censuari a livello locale. Il Servizio di statistica della Provincia autonoma di Trento e il Servizio statistico della Provincia autonoma di Bolzano, oltre alle Torino 3 Istat 8 Censimento generale dell industria e dei servizi 00

10 funzioni organizzative e di coordinamento, hanno curato la redazione dei questionari in lingua, dirigendo in piena autonomia le operazioni in loco. I referenti dell Istat hanno collaborato con gli Uffici di censimento provinciali, ai quali sono stati affidati compiti di coordinamento, monitoraggio e assistenza tecnica. Attraverso i 90 coordinatori provinciali, gli Uffici di censimento provinciali hanno svolto i suddetti compiti nei confronti del livello territoriale successivo, quello degli Uffici di censimento comunali, tranne che per i comuni capoluogo di area metropolitana. Gli Uffici di censimento comunali (Ucc) hanno costituito la base della struttura organizzativa, che capillarmente doveva raggiungere tutti i cittadini e tutte le unità locali di imprese ed istituzioni, con il compito di svolgere le operazioni di coordinamento e controllo del lavoro dei rilevatori e di raccolta e revisione dei dati. I coordinatori comunali (previsti soltanto nei comuni con più di abitanti), che hanno operato presso gli Uffici di censimento comunali, sono stati oltre A ciascun coordinatore comunale sono stati assegnati in media 0 rilevatori. Gli Uffici di censimento e i coordinatori comunali hanno organizzato l attività sul territorio e coordinato l attività dei rilevatori, a ciascuno dei quali sono state assegnate circa 400 unità di rilevazione. I rilevatori, che hanno consegnato e ritirato i questionari, sono stati reclutati dai Comuni spesso tra i propri dipendenti. Negli altri casi si è, invece, trattato di personale assunto a tempo determinato. Le fasi pubbliche del censimento economico hanno avuto inizio alla fine del mese di settembre 00, con l invio del materiale censuario agli Uffici di censimento comunali e la spedizione postale dei questionari personalizzati alle unità locali di imprese e istituzioni. Insieme al materiale censuario cartaceo, l Istat ha inviato a tutti i comuni un software, che ha consentito la gestione informatica della lista delle unità locali e la compilazione automatica di tutti i modelli di riepilogo. Contemporaneamente, i comuni hanno effettuato la revisione e l aggiornamento della toponomastica stradale e sono state definite le nuove basi territoriali. Queste ultime, per la prima volta, sono comuni a tutti i censimenti degli anni 00000; ciò consentirà di riferire alle stesse unità territoriali subcomunali informazioni provenienti dai vari censimenti (popolazione ed abitazioni, agricoltura, industria e servizi). 6. Unità di rilevazione e strumenti classificatori L unità di rilevazione del censimento generale dell industria e dei servizi è l unità locale, ossia il luogo fisico in cui le unità giuridicoeconomiche esercitano una o più attività economiche 3. L'unità giuridicoeconomica è un'entità organizzativa per la produzione di beni e servizi che fruisce di una certa autonomia decisionale, in particolare, per quanto attiene alla destinazione delle sue risorse correnti. Le unità giuridicoeconomiche, esercitano una o più attività economiche in uno o più luoghi. Nel caso di attività esercitate in un solo luogo, o in forma itinerante, si è in presenza di una unità giuridicoeconomica unilocalizzata, mentre nel caso di attività esercitata in più luoghi si è in presenza di una unità giuridicoeconomica plurilocalizzata. L'unità locale corrisponde a un'unità giuridicoeconomica, o ad una parte dell'unità giuridicoeconomica, situata in una località topograficamente identificata. Le unità giuridicoeconomiche sono distinte in imprese, istituzioni pubbliche e istituzioni nonprofit. Le definizioni di unità locale, unità giuridicoeconomica, impresa, istituzione pubblica e istituzione nonprofit sono riportate nel paragrafo dedicato. 3 Ai sensi del regolamento CEE 5 marzo 993, n. 696 e del regolamento CE 5 giugno 996, n. 3. Torino 4 Istat 8 Censimento generale dell industria e dei servizi 00

11 Tra le imprese rientrano le imprese individuali, le società di persone, le società di capitali, le società cooperative, le aziende speciali di comuni, province o regioni. Sono assimilati alle imprese anche i lavoratori autonomi ed i liberi professionisti. Per lavoratore autonomo si intende una persona che nel contratto d opera si obbliga a compiere, attraverso un corrispettivo, un opera o un servizio, con lavoro prevalentemente proprio e senza vincolo di subordinazione nei confronti del committente (art. CC.). Le modalità, il luogo e il tempo di esecuzione del bene o del servizio sono controllate liberamente dallo stesso lavoratore. Per libero professionista si intende chi esercita in conto proprio una professione o arte liberale (notaio, avvocato, medico, ingegnere, eccetera). Si definiscono liberi professionisti coloro che sono iscritti agli Albi riconosciuti in Italia. Le istituzioni si suddividono in istituzioni pubbliche, ed istituzioni nonprofit. Per le istituzioni pubbliche le risorse principali sono costituite da prelevamenti obbligatori effettuati presso le famiglie, le imprese e le istituzioni nonprofit o da trasferimenti a fondo perduto ricevuti da altre istituzioni dell amministrazione pubblica; le istituzioni nonprofit, private e pubbliche, sono costituite principalmente da associazioni, riconosciute e non riconosciute, da fondazioni e da cooperative sociali. 7. Campo di osservazione Il campo di osservazione del censimento dell industria e dei servizi è costituito da tutte le unità locali che esercitano una (o più) delle attività economiche elencate di seguito. Per attività economica si intende l azione produttiva risultato di un concorso di mezzi (impianti, professioni, processi di fabbricazione, rete d informazione, prodotti) che portano alla formazione di beni o servizi. Un attività economica è caratterizzata da un input di prodotti (beni o servizi), da un processo di produzione e dai prodotti generati. L attività economica è codificata con il Codice di attività economica (Ateco), secondo la classificazione delle Attività economiche Ateco 9 dell Istat 4. Con riferimento a quest'ultima, le attività economiche che compongono il campo di osservazione oggetto del censimento dell'industria e dei servizi sono: 0.3. Colture viticole e aziende vitivinicole; Allevamento di altri animali (ad esempio i cani, cavalli in scuderie); 0.4 Attività dei servizi connessi all agricoltura e alla zootecnia (ad esempio servizio di noleggio di macchine agricole); 0.5 Caccia e cattura animali per allevamento e ripopolamento di selvaggina, compresi i servizi connessi; 0 Silvicoltura e utilizzazione di aree forestali e servizi connessi; 05 Pesca, piscicoltura e servizi connessi (allevamenti ittici in acque marine o lagunari e in acque dolci ad esclusione di quelli esercitati presso aziende agricole); 0 Estrazioni di minerali; 537 Attività manifatturiere; 404 Produzione e distribuzione di energia elettrica, gas e acqua; 4 Nella Classificazione delle attività economiche 99, tutte le attività produttive sono raggruppate e codificate (a partire da un livello costituito da "sezioni" o "sottosezioni" codificate con o lettere alfabetiche maiuscole) secondo 60 Divisioni ( livello, con codici a cifre) che a loro volta si suddividono in Gruppi (3 livello, con codici a 3 cifre). La maggior parte dei Gruppi, a loro volta si suddividono in 5 Classi (4 livello, con codici a 4 cifre) e la maggior parte di queste si suddividono ancora in Categorie (5 livello, con codici a 5 cifre) dando luogo, in complesso, a 874 categorie di 5 livello con codici a 3, 4, e 5 cifre. Ogni Gruppo che non si suddivide in Classi e Categorie e ogni Classe che non si suddivide in Categorie, vanno considerati come altrettante Categorie aventi, rispettivamente, due zeri alla 4a e 5a cifra del codice e uno zero alla 5a cifra del codice. Torino 5 Istat 8 Censimento generale dell industria e dei servizi 00

12 45 Costruzioni; 505 Commercio all ingrosso e al dettaglio, Intermediari del commercio; 55 Pubblici esercizi, alberghi, bar, ristoranti, Agriturismo; 6063 Trasporti, Magazzinaggio, Comunicazioni; 6567 Intermediazione monetaria e finanziaria; 7074 Attività immobiliari, Noleggio, Informatica, Ricerca, Altre attività professionali ed imprenditoriali; 75 Pubblica Amministrazione e Difesa 5 ; Assicurazione sociale obbligatoria; 80 Istruzione (pubblica e privata); 85 Sanità ed altri servizi sociali (pubblici e privati); 90 Smaltimento dei rifiuti solidi, delle acque di scarico e simili; 9 Attività di organizzazioni associative n.c.a. (ad esclusione della categoria 930 Attività delle organizzazioni religiose ); 9 Attività ricreative, culturali e sportive; 93 Altre attività dei servizi. Al contrario dal campo di osservazione del censimento dell industria e dei servizi sono escluse: le aziende agricole; i servizi domestici svolti da singoli individui, presso famiglie e convivenze, che non sono costituiti in impresa; i condomini; le organizzazioni e gli organismi extraterritoriali: rappresentanze diplomatiche e consolati dei paesi esteri, accademie estere, amministrazione della città del Vaticano, Onu, Ue, Fao, Fondo monetario internazionale, Banca mondiale, centri di informazione e agenzie delle organizzazioni internazionali; le unità locali all estero di imprese italiane. le unità della polizia di stato, carabinieri, corpo della guardia di finanza; le unità dei comandi o caserme militari dell'esercito, della marina e dell'aeronautica; gli ospedali militari, i tribunali militari; le accademie e scuole militari e i centri militari; le stazioni e gli osservatori meteorologici militari; le organizzazioni religiose strettamente orientate al culto (Curie e vicariati, parrocchie, chiese, conventi, istituti ecclesiastici, ordini, congregazioni ed istituzioni canonicamente erette). le postazioni stradali fisse dei vigili urbani; le postazioni fisse del personale presso i capolinea dei mezzi di trasporto pubblico; i depositi, i magazzini e i garage che non siano presidiati stabilmente da almeno una persona; i ripetitori radiotelevisivi non presidiati; le centrali elettriche non presidiate. Unità di difficile individuazione L individuazione delle unità locali non presenta in genere difficoltà, ma esistono alcune situazioni per le quali l individuazione può dar luogo ad incertezze. I casi di maggiore difficoltà sono stati i seguenti: 5 Limitatamente alle attività amministrative con l esclusione di quelle militari. Torino 6 Istat 8 Censimento generale dell industria e dei servizi 00

13 più attività svolte negli stessi locali da differenti gestori o titolari: tale è il caso della coesistenza in uno stesso locale di due o più liberi professionisti non associati, della coesistenza, nella sede di una impresa o istituzione, di una mensa/bar aziendale con gestione autonoma. In entrambi i casi si è in presenza di più unità locali di imprese distinte, esplicanti la propria attività nello stesso locale o nella stessa sede; attività svolte presso il proprio domicilio o a partire dal proprio domicilio: tale è il caso dei liberi professionisti o dei lavoratori autonomi che svolgono la propria attività presso il proprio domicilio o, nel caso di lavoro itinerante, a partire dal proprio domicilio. Si è in presenza di un'unità locale se tali lavoratori non sono dipendenti da altra impresa; unità locali con attività esclusivamente stagionale o in concordato preventivo o in amministrazione controllata o in gestione commissariale governativa o in liquidazione coatta o liquidazione amministrativa: tali unità devono essere censite anche se inattive alla data dell indagine; unità di venditori al minuto nei mercati, ovvero in chioschi o simili: tali attività devono essere considerate vere e proprie imprese commerciali, e pertanto vanno censite (presso il luogo di lavoro se il luogo è fisso, o presso il domicilio, se il luogo di lavoro è itinerante); attività di insegnamento svolte da professori e insegnanti indipendenti: di attività artistiche e letterarie, di attività sportive, di attività ricreative (maestri di danza, eccetera). Alla luce della definizione fornita, è opportuno precisare meglio alcuni casi particolari relativi a specifiche attività economiche: attività di vigilanza privata e attività di pulizie e manutenzione industriale: come unità locale deve essere considerata ogni singola sede cui fa capo, amministrativamente o funzionalmente, il personale e le attrezzature dell impresa, e non le sedi di altre imprese o istituzioni, o fabbricati di civile abitazione presso cui lavorano. Non costituiscono, quindi, unità locali a sé stanti, i locali (stanze, magazzini, spogliatoi, ripostigli eccetera) eventualmente messi a disposizione da coloro che hanno richiesto il servizio. In particolare, detto personale deve essere incluso tra gli addetti dell unità locale cui esso fa capo funzionalmente o amministrativamente; gestione delle mense e della fornitura di pasti preparati: come unità locale deve essere considerato solo il luogo dove l impresa gestisce con proprio personale impianti stabili e attrezzature per la preparazione e/o la distribuzione di pasti (preparati in loco o altrove) o per la fornitura a domicilio (per banchetti, per compagnie di trasporto e simili); posteggi stradali: ciascun posteggio deve essere considerato un unità locale a se stante, solo se trattasi di posteggio a pagamento e se è stabilmente presidiato; circoli ricreativi dei dipendenti di imprese private o di enti pubblici: costituiscono unità locali, in quanto organizzazioni nonprofit (ad esempio i Cral); associazioni o fondazioni che svolgono la propria attività con personale esclusivamente volontario: costituiscono unità locali anche se risultano senza dipendenti ; organizzazioni religiose: rientrano nel campo di osservazione del censimento se svolgono attività quali i servizi di alloggio, di sanità, di istruzione, di produzione di beni, attività sportive, di ristorazione, oratori, cinema parrocchiali. Costituiscono unità locali, limitatamente alla/e suddette attività (e con esclusione del servizio di culto); le postazioni stradali fisse dei vigili urbani: non devono essere considerate unità locali; l'unità locale da censire è, in questo caso, il comando dei vigili urbani; Torino 7 Istat 8 Censimento generale dell industria e dei servizi 00

14 le navi, gli aerei, i treni e gli altri mezzi di trasporto non sono da considerare unità locali. In questi casi sono da considerare unità locali i luoghi in cui viene organizzato il lavoro o da cui partono i lavoratori; i cantieri edili o stradali attivi e presidiati alla data del censimento sono da considerare a tutti gli effetti unità locali. Non costituiscono unità locali i cantieri di manutenzione ordinaria o straordinaria presso abitazioni private. 8. La raccolta dei dati L operazione di consegna dei questionari sul territorio è iniziata dall` ottobre 00, durante la quale i rilevatori hanno consegnato i questionari a 4 milioni e 700 mila unità locali di imprese e a oltre 300 mila unità delle istituzioni pubbliche e nonprofit. Per compilare i questionari i rispondenti hanno avuto a disposizione circa due settimane di tempo. I rilevatori hanno iniziato a ritirarli a partire dal 3 ottobre, controllando la completezza e la coerenza delle informazioni fornite. Le modalità di consegna dei questionari sono state differenti, in relazione alla grandezza dei comuni: quelli con oltre 0 mila abitanti e 700 unità produttive hanno ricevuto il modello precompilato per posta, mentre quelli di dimensione inferiore hanno ricevuto la visita del rilevatore. 9. Il sistema di monitoraggio delle fasi di censimento Tutte le fasi censuarie sono state seguite tramite un sistema di monitoraggio online. L Istat ha provveduto a creare con cadenza settimanale dei report, attraverso i quali sono state monitorate tutte le fasi del censimento risolvendo le criticità che di volta in volta sono emerse nei rapporti con la rete di rilevazione censuaria. Gli Uffici di censimento comunali e provinciali hanno predisposto, per i rispettivi ambiti territoriali di competenza, rapporti periodici sull'andamento complessivo dell'attività censuaria. Ai Comitati provinciali di censimento 6, dei quali hanno fatto parte gruppi di lavoro istituiti presso le Prefetture, per lo svolgimento dei compiti ivi previsti, integrati con un rappresentante della regione e con un rappresentante della provincia, sono stati attribuiti i compiti di assicurare il buon andamento delle operazioni censuarie, nonché di segnalare al Sindaco o al Prefetto, per gli interventi di competenza, le eventuali disfunzioni ed irregolarità riscontrate nel corso delle operazioni censuarie. Nelle province autonome di Trento e di Bolzano e nella regione Valle d'aosta è stato costituito un Comitato provinciale di censimento, secondo le modalità previste da un apposito accordo con l'istat. Per tutte queste operazioni, l'istat si è avvalsa, altresì, degli uffici di statistica del Ministero dell'interno e dell'unioncamere. L Istat ha approntato un sistema di controlli, tramite l'invio di Ispettori presso le Camere di Commercio e gli Uffici regionali Istat, innanzitutto nelle province dove risultavano dei comuni con situazioni critiche (carenza nella raccolta dei dati, comunicazione di dati errati nei modelli di riepilogo, ritardi nell'invio del materiale presso i centri di registrazione). Una intensa attività di ispezione è stata operata, infine, presso i centri di registrazione, al fine di monitorare il livello di qualità della registrazione e il rispetto dei tempi di consegna. 6 I Comitati provinciali di censimento sono stati istituiti a seguito della direttiva n. 5 del Comitato di Indirizzo e Coordinamento dell'informazione statistica (Comstat) del 5 ottobre 99, art. DPR 76 del maggio 00. Torino 8 Istat 8 Censimento generale dell industria e dei servizi 00

15 L accettazione del materiale registrato è stata subordinata ad una procedura di validazione posta in essere al momento dell acquisizione dei supporti informatici da parte di una struttura predisposta per l occasione presso l Istat, la quale poteva rifiutare il supporto informatico, con conseguente obbligo di una nuova lavorazione da parte del centro di registrazione, se non fossero stati rispettati determinati parametri di qualità fissati contrattualmente. La procedura prevedeva tre controlli: controllo dei requisiti informatici, controllo quantitativo e controllo qualitativo. Con il primo controllo, si è effettuata la verifica dei requisiti informatici del file prodotto (quali ad esempio la lunghezza del tipo record) e la compatibilità della registrazione con le caratteristiche dell hardware usato dall Istituto. Con il secondo, è stata verificata l uguaglianza tra il numero di questionari rilevati e inviati alla ditta e quello contenuto nel file. A tale scopo, sono state utilizzate le informazioni riportate nei documenti di distinta che accompagnavano il materiale cartaceo (dai comuni al centro di registrazione e da questo all Istat) ed i dati di consistenza a livello di singolo comune forniti direttamente all Istituto dagli Uffici di censimento comunali. Con il terzo controllo, infine, si è verificata la corrispondenza, su base campionaria, delle informazioni registrate dall Istat con quelle registrate dalla ditta esterna. In particolare per ogni invio è stato selezionato un campione di modelli che sono stati nuovamente registrati dalla struttura interna Istat ed i record del file così ottenuto sono stati accoppiati, mediante codici identificativi, con quelli originariamente selezionati dal supporto informatico fornito dalla ditta esterna. Dal confronto tra le due registrazioni è stato calcolato l errore medio di registrazione come rapporto tra il numero di byte differenti riscontrati in ogni coppia di record ed il numero complessivo di byte. Tale errore medio, calcolato su un campione di questionari, è stato funzionale all accettazione del materiale registrato. 0. Il controllo di qualità dei dati Una volta assicurata la qualità della rilevazione in termini di copertura con l integrazione da archivio (cfr. par. 3 e 4), il vero e proprio processo di controllo della qualità dei dati si è sviluppato in tre macrofasi. La prima fase ha interessato il livello delle unità economiche (imprese e istituzioni), per le quali ci si è avvalsi del supporto informativo degli archivi statistici tenuti dall Istat nonché delle loro stesse fonti primarie (gli archivi amministrativi dell Anagrafe tributaria, delle Camere di commercio, dell Inps, delle Utenze telefoniche e della Ragioneria generale dello Stato). In questa fase sono stati definiti i tre sottouniversi delle imprese, delle istituzioni pubbliche e delle istituzioni nonprofit, fra i quali sono state suddivise tutte le unità. Per ciascun sottouniverso è stato quindi stabilito un corpus di regole di compatibilità tra le variabili strutturali delle unità economiche (forma giuridica, attività economica, addetti e, per le imprese, il carattere artigianale). L applicazione di tali regole ha portato all individuazione di incoerenze (destinate senz altro alla correzione) e di dati anomali (destinati all eventuale correzione previa verifica su archivio o accertamento diretto presso i rispondenti). Le correzioni sono state effettuate con metodo deterministico (imputazione di valori corretti prestabiliti per tipologia di errore) o probabilistico (imputazione del valore più probabile, individuato con la tecnica del donatore, cioè ricavato per analogia dall unità più simile fra quelle esenti da errore). Una volta consolidati i tre sottouniversi e stabiliti i caratteri delle unità economiche ad esse attribuiti, si è passati nella seconda fase del processo al livello delle unità locali. In questa fase sono state ricostruite le imprese e le istituzioni plurilocalizzate, stabilendo un legame fra le unità locali Torino 9 Istat 8 Censimento generale dell industria e dei servizi 00

16 facenti capo a una medesima unità economica. Per ciascuna impresa o istituzione plurilocalizzata è stata verificata la compatibilità fra i caratteri d impresa/istituzione stabiliti nella prima fase e i caratteri delle rispettive unità locali. In particolare, è stata verificata la quadratura dei dati relativi al personale e la compatibilità fra le categorie di attività economica delle diverse unità locali. Nella terza fase si è proceduto al controllo dei caratteri residui delle singole unità locali (attività secondaria, stagionalità, superficie lorda, superficie commerciale, titolo di godimento dei locali, tipologia di collegamento commerciale), verificando le incongruenze interne ai questionari di rilevazione attraverso una serie di incroci logici fra i diversi quesiti.. Il piano di diffusione dei risultati Al fine di tener conto delle esigenze informative dell utenza, l Istat ha sviluppato, da alcuni anni, una strategia di diffusione dei dati censuari fondata su due aspetti: la creazione di una banca dati on line dalla quale l utenza può estrarre l informazione desiderata e la moltiplicazione dei punti di diffusione con la possibilità di rivolgersi presso gli Uffici regionali dell Istat ubicati in ogni capoluogo di regione. Inoltre, è prevista la tradizionale serie dei fascicoli a stampa, costituita dal fascicolo nazionale e dai fascicoli provinciali e regionali. Il piano editoriale complessivo è così articolato: Banca dati on line Il Data Warehouse La banca dati on line è accessibile dal sito dell Istat e consente la costruzione di tavole statistiche personalizzate attraverso un interrogazione guidata, con possibilità di scaricare sul proprio PC l informazione visualizzata. In tale banca dati sarà possibile costruire innumerevoli incroci tra le principali informazioni desumibili dal questionario di censimento. E possibile ottenere dati disaggregati, nel complesso o per singolo sub universo d interesse (impresa, istituzione pubblica o nonprofit) fino al livello comunale per attività economica, classe di addetti, forma giuridica, carattere artigiano, genere e altre variabili. Il Data Warehouse prevede nel complesso sette applicazioni, indipendenti tra loro, che prendono in considerazione sia i censimenti generali decennali dal 95 al 00, sia i censimenti specifici svolti negli anni Novanta (censimento intermedio dell industria e dei servizi Short form del 996 e primo censimento delle istituzioni private e imprese nonprofit del 999). Per ognuna delle sette applicazioni sono stati rielaborati i dati elementari di ciascun censimento per realizzare le serie storiche (Cfr. par. ): censimento 00; censimenti 99960; censimenti 990; censimenti 9890; censimenti 97890; censimenti ; censimenti nonprofit Caratteristiche strutturali delle imprese, istituzioni e delle unità locali Fascicoli [nazionale (); provinciali (03, compreso i fascicolo della provincia di Bolzano, in lingua tedesca); regionali (0)]. I fascicoli consentono di approfondire la conoscenza delle caratteristiche strutturali del sistema produttivo del Paese con informazioni dettagliate a livello territoriale. Sono presenti dati sul numero di imprese, istituzioni pubbliche e nonprofit, unità locali e addetti, analizzate per territorio, attività economica, forma giuridica, classe dimensionale, lavoro esterno impiegato (collaboratori coordinati e continuativi, lavoratori interinali, volontari), genere. Ogni fascicolo contiene confronti storici sintetici con i precedenti censimenti, tavole sintetiche e dettagliate analizzate, principalmente, per attività Torino 0 Istat 8 Censimento generale dell industria e dei servizi 00

17 economica e una serie di tavole sintetiche territoriali. Copia dei fascicoli è anche consultabile e scaricabile dal sito Istat Atti del censimento: l impianto normativo, metodologico e organizzativo Nel volume sono riportati gli aspetti fondamentali di progettazione, organizzazione e tecnica d indagine. E presente una parte di riferimenti normativi particolarmente utile ai fini di una ricostruzione completa dell impostazione del censimento.. Avvertenze per l'interpretazione dei dati Epoca di riferimento dei dati I dati riportati fanno riferimento alla data del ottobre 00. Segni convenzionali Nelle tavole statistiche sono adoperati i seguenti segni convenzionali: Linea (): Due puntini (..): a) quando il fenomeno non esiste; b) quando il fenomeno non esiste e viene rilevato, ma i casi non si sono verificati. per i numeri che non raggiungono la metà della cifra dell'ordine minimo considerato. Classificazione per circoscrizione territoriale Per quanto riguarda l ubicazione delle imprese, delle istituzioni e delle unità locali sul territorio, occorre precisare che, mentre le imprese/istituzioni sono sempre classificate nella provincia e nel comune in cui è ubicata la sede centrale, la classificazione territoriale delle unità locali e degli addetti varia a seconda che le stesse siano considerate in rapporto all impresa da cui dipendono o indipendentemente da essa. Pertanto nelle tavole (cfr. tavole 3.5 e 3.) in cui si riportano i dati relativi alle imprese/istituzioni e alle unità locali dipendenti, nel comune (quindi regione o provincia) sede dell impresa/istituzione risultano classificate tutte le unità locali (con i relativi addetti) dipendenti dall impresa/istituzione stessa, anche se territorialmente le stesse sono ubicate in altri comuni (o regioni o province). Nelle tavole, invece, in cui si riportano i dati concernenti le unità locali, ciascuna unità locale (con i relativi addetti) è stata classificata nel comune in cui è effettivamente situata. Le tavole che in fiancata (nelle righe) hanno il territorio (o l attività economica) e in testata (nelle colonne) sia il numero delle imprese e di istituzioni che il numero di unità locali, sia gli addetti alle imprese/istituzioni che gli addetti alle unità locali (per esempio la tavola.), è come se fossero costituite da due tavole separate. Nelle prime colonne, si classificano le imprese/istituzioni e gli addetti rispetto al territorio (o all attività economica principale) dell impresa/istituzione, nelle altre rispetto al territorio (o all attività economica) dell unità locale. Per questo tipo di tavole non vi è alcun collegamento tra imprese/istituzioni e unità locali. Forma giuridica Nella voce Impresa individuale sono compresi i lavoratori autonomi (e i liberi professionisti). Nella voce Altra forma d impresa sono compresi gli Enti Pubblici Economici, i Consorzi, le A.T.I., le Aziende speciali, le Concessioni Commissariali Governative. I grandi Enti che hanno subito trasformazioni nella forma giuridica (Amministrazione delle Poste, Enel, Ente Ferrovie dello Stato, ecc.) sono classificati nella forma giuridica di pertinenza (solitamente Società per Azioni). Nella voce Altra istituzione pubblica sono compresi i consorzi pubblici, gli enti pubblici non economici non altrimenti specificati, le associazioni, riconosciute e non, e le fondazioni appartenenti al Torino Istat 8 Censimento generale dell industria e dei servizi 00

18 settore istituzionale pubblico denominato S3 7. Nella voce Altra istituzione nonprofit sono compresi gli enti morali, gli enti ecclesiastici, le opere pie, le società di mutuo soccorso, i comitati. Diffusione territoriale L impresa/istituzione è considerata: a diffusione comunale se è unilocalizzata oppure se gestisce due o più unità locali ubicate tutte nello stesso comune sede dell impresa/istituzione; a diffusione provinciale se gestisce unità locali in più comuni appartenenti tutti alla medesima provincia; a diffusione regionale se gestisce unità locali in comuni facenti parte di più province comprese nella stessa regione; a diffusione nazionale se gestisce unità locali in comuni appartenenti a regioni diverse. Il territorio Nel periodo 9900 sono state istituite 8 nuove province, mentre altre 8 hanno ceduto comuni alle nuove (si tratta delle nuove province di Biella, VerbanoCusioOssola, Lecco, Lodi, Prato, Rimini, Vibo Valentia e Crotone, istituite nel 99 con comuni staccati dalle province di Vercelli, Novara, Como, Milano, Bergamo, ForlìCesena, Firenze e Catanzaro). I dati del 99 e quelli dei precedenti censimenti sono stati rielaborati ai confini territoriali amministrativi attuali per un confronto con i dati del 00. Negli anni Novanta sono stati istituiti 0 nuovi comuni: Mosso (BI), Montiglio Monferrato (AT), Cavallino Treporti (VE), Due Carrare (PD), Porto Viro (RO), Fiumicino (RM), Statte (TA), Padru (SS) e Monserrato (CA) ed infine il 5 ottobre 00 è stato istituito il comune di Fonte Nuova (RM). Nello stesso periodo sono stati soppressi 9 comuni: Mosso Santa Maria (BI), Pistolesa (BI), Colcavagno (AT), Montiglio (AT), Scandeluzza (AT), Carrara San Giorgio (PD), Carrara Santo Stefano (PD), Contarina (RO) e Donada (RO). Sono cambiati i confini di 8 comuni (esclusi i comuni che nel periodo 9900 hanno aggregato o staccato zone di territorio disabitate); si tratta dei comuni di Prascorsano (TO), Valperga (TO), Cerreto d Asti (AT), Piovà Massaia (AT), Casal Cermelli (AL), Castellazzo Bormida (AL), Ardenno (SO), Forcola (SO), Arluno (MI), Milano (MI), Santo Stefano Ticino (MI), Sesto San Giovanni (MI), Cazzago San Martino (BS), Ospitaletto (BS), Passirano (BS), Rovato (BS), Venezia (VE), Cesena (FC), Gambettola (FC), Guidonia Montecelio (RM), Mentana (RM), Roma (RM), Castelforte (LT), Santi Cosma e Damiano (LT), Roccaforzata (TA), Taranto (TA), Buddusò (SS) e Cagliari (CA). Settore di attività Si riportano di seguito le attività economiche contenute nei settori industria, commercio e altri servizi, così come definiti nell 8 censimento generale dell industria e dei servizi: Industria: 0.3. Colture viticole e aziende vitivinicole; Allevamento di altri animali; 0.4 Attività dei servizi connessi; 0.5 Caccia e cattura degli animali per allevamento e ripopolamento di selvaggina, compresi i servizi connessi; B Pesca, piscicoltura e servizi connessi; C Estrazione di minerali; D Attivita manifatturiere; E Produzione e distribuzione di energia elettrica, gas e acqua; F Costruzioni. Commercio: G commercio all ingrosso e al dettaglio; riparazione di autoveicoli, motocicli e di beni personali e per la casa. Altri servizi: H Alberghi e ristoranti; I Trasporti, magazzinaggio e comunicazioni; J Intermediazione monetaria e finanziaria; K Attivita immobiliari, noleggio, informatica, ricerca, altre attivita professionali ed imprenditoriali; L Pubblica amministrazione e difesa; assicurazione sociale obbligatoria; M Istruzione; N Sanita e altri servizi sociali; O altri servizi pubblici, sociali e personali. 7 Sec 95 sistema europeo dei conti economici integrati Torino Istat 8 Censimento generale dell industria e dei servizi 00

19 Avvertenze per l interpretazione del Capitolo Confronti storici La complessità dei censimenti economici impone la necessità di equiparare i dati posti a confronto in serie storica, al fine di realizzare un attendibile grado di confrontabilità statistica dell'informazione; i cambiamenti nel campo di osservazione, nei sistemi di classificazione, nelle definizioni e nella tecnica di rilevazione impone di rielaborare i dati elementari dei singoli censimenti. Sebbene l'impostazione generale sia comune e alcune informazioni siano perfettamente coincidenti, ciascuna serie storica dei dati censuari risponde ad esigenze metodologiche differenti e contiene dati propri, non necessariamente coincidenti con le altre serie storiche. I dati complessivi del 8 censimento generale dell industria e dei servizi sono quelli presentati nei capitoli, 3 e 4 del presente fascicolo, mentre i dati del capitolo sono stati rielaborati, per renderli confrontabili con quelli dei censimenti precedenti. Il confronto, per esempio, tra i censimenti del 99, 996 e 00 è a parità del campo di osservazione del censimento intermedio del 996. A tal fine, sono stati eliminati dai censimenti del 99 e del 00 tutti i record delle istituzioni, pubbliche e nonprofit, e tutti i record con attività economica d impresa uguale ai codici 0, 0, 05, 75, 80, 85, 9, 95, 96, 97. L eliminazione ha riguardato le imprese che svolgono le suddette attività economiche. Di conseguenza: se l impresa svolge ad esempio l attività economica 80 Istruzione viene esclusa con tutte le unità locali dipendenti, a prescindere dall attività economica svolta nella singola unità locale (quindi vengono escluse anche unità locali che svolgono una attività economica che rientra nel campo di osservazione); se l impresa svolge ad esempio l attività economica 5 industria alimentare non viene esclusa e tutte le unità locali dipendenti rimangono a far parte del censimento, a prescindere dall attività economica svolta nella singola unità locale (quindi sono presenti anche unità locali che svolgono attività economica che non rientra nel campo di osservazione ad esempio, 05 pesca). Questo spiega il numero esiguo di unità locali in alcuni settori quali agricoltura e pesca, istruzione, sanità. Altre problematiche si presentano nel confronto tra i censimenti del 99 e 00 che sono allineati rispetto al campo di osservazione. E stato necessario rielaborare i dati del censimento 99, per individuare le cooperative sociali che nel 99 erano considerate imprese mentre nel 00 sono considerate istituzioni nonprofit. I dati del 99 presenti nel fascicolo sono quindi coincidenti al livello totale complessivo (imprese + istituzioni) con i dati pubblicati a suo tempo, mentre presentano un numero di imprese inferiore rispetto ai dati pubblicati a suo tempo (perché escludono le cooperative sociali) e un numero di istituzioni nonprofit superiore (perché includono le cooperative sociali). Torino 3 Istat 8 Censimento generale dell industria e dei servizi 00

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