White Paper: OEE, KPI e Downtime nel manifatturiero. Cosa occorre sapere per migliorare l OEE
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- Cosima Pini
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1 Cosa occorre sapere per migliorare l OEE 1
2 Sommario Strategie competitive... 3 Cos è l OEE?... 4 Quale valore di OEE dovremmo aspettarci?... 4 KPI come fattori dell OEE... 5 Da dove partiamo?... 5 I tre indici chiave... 6 Riassunto veloce:... 8 Primo: Sapere quando e perché si ferma la produzione... 9 Secondo: Sapere analizzare i dati raccolti... 9 Terzo: Definire le azioni correttive Come calcolare l OEE Le formule standard Disponibilità Performance Qualità OEE World Class OEE Esempio di calcolo dell OEE Perchè Pro.Lean?
3 Strategie competitive Oggi più che mai è importantissimo, per ogni azienda manifatturiera, migliorare la propria competitività riducendo le perdite e le inefficienze della propria produzione, applicando i concetti del Lean Manufacturing e sfruttare al meglio le propria capacità produttive. Per ottenere ciò, l unico modo è misurare. Il punto di partenza per migliorarsi è misurare, conoscere gli indicatori chiave, definiti KPI (Key Performances Indicators) della propria produzione. Solo con le informazioni reali è possibile rendersi conto di dove sono le inefficienze, per adottare quindi le contromisure necessarie per rimuoverle. E ragionevole pensare che tutte le aziende, nessuna esclusa, adottino qualche sistema per conoscere i propri dati di produzione. Poche però utilizzano sistemi automatici per la raccolta dati e l analisi, ricorrendo spesso ai sistemi tradizionali di reports raccolti e scritti a mano, che ovviamente sono molto approssimativi, e spesso non corretti e veritieri. In passato, si riteneva che la raccolta dei dati di produzione fosse un lusso concesso solo alle grandi aziende, quelle che adottano sistemi MES estremamente complessi e costosi. E così, le numerose medie e piccole imprese manifatturiere spesso si affidano a sistemi di analisi della produzione antiquati ed inaffidabili. Eppure, l unico modo per eliminare le inefficienze produttive è quello di utilizzare un efficace strumento di raccolta dati, per eseguire una corretta analisi dei dati. Infatti, rispetto agli obiettivi di produzione, tante cose succedono durante i turni di lavoro: guasti, manutenzione, disponibilità o presenza del personale, scarti. Senza le corrette informazioni, è difficile individuare le cause dei ritardi, gli sprechi, le perdite. 3
4 L OEE è l unico valore in grado di indicare la reale efficienza produttiva di ogni processo di produzione o lavorazione, applicabile a qualsiasi macchina, cella o isola di produzione, linea produttiva o all intero stabilimento. E l OEE il vero alleato del Responsabile di Produzione, del Dirigente o del Titolare dell azienda, colui che deve valutare la redditività dei suoi asset ed il ritorno dei propri investimenti. Vediamo come è semplice, grazie a Pro.Lean di Progea, applicare gli strumenti per conoscere l OEE ed incrementare la propria produttività. Cos è l OEE? OEE significa Overall Equipment Effectiveness, ed è considerato universalmente il più semplice e migliore indicatore di efficienza, generato a sua volta dai tre fattori chiave della produzione, che sono Disponibilità (tempo), Performance (quantità) e Qualità (scarti). OEE è semplice e pratico. Si basa sulle più importanti e comuni informazioni relative alle perdite di produttività, e le classifica in tre categorie associabili a metriche misurabili con precisione, fornendo quindi un eccellente indicatore per misurare come va la produzione e come migliorarla. Quale valore di OEE dovremmo aspettarci? Ovviamente, è praticamente impossibile raggiungere il valore di OEE del 100%, che è puramente teorico. Per tendere a questo valore, occorre applicare tutti i concetti della Lean Manufacturing, seguendo quello che viene considerato il modello di efficienza di Toyota. Per applicare questi concetti e rendere misurabili gli indicatori, occorre dotarsi degli strumenti opportuni, come Pro.Lean di Progea. Normalmente, l esperienza indica che le aziende manifatturiere dispongono indicativamente di valori di OEE intorno al 60-70%. Sempre l esperienza indica che, grazie all impiego del sistema di analisi, è possibile incrementare l OEE tra un 5% ed un 25%, considerando che un valore di OEE dell 85% viene considerato un ottimo livello di Lean Manufacturing. 4
5 KPI come fattori dell OEE Da dove partiamo? L analisi dell OEE parte con il Tempo Operativo Totale (Plant Operating Time); questo valore di tempo indica la quantità di tempo a disposizione per produrre del Vostro impianto o macchina. Di solito si esprime in Turni di Lavoro (Shift). Dal Tempo Operativo Totale (Plant Operating Time), occorre sottrarre tutti i tempi in cui il sistema non produrrà per cause note e pianificate, come ad esempio le pause, il pranzo, la manutenzione programmata, le ferie. Il tempo rimanente sarà il Vostro Tempo Pianificato di produzione (Planned Production Time). L OEE quindi inizia dal Tempo Pianificato di Produzione (Planned Production Time) con il quale le macchine dovranno produrre, per monitorare quindi all interno di questo tempo quali sono le perdite di produzione per fermi imprevisti, bassa velocità di produzione o scarti, con l obiettivo di individuare e rimuovere le cause di inefficienza. Ci sono tre categorie di perdite da considerare: Perdite per Fermi Macchina imprevisti Perdite per bassa velocità Perdite per scarti. 5
6 I tre indici chiave Per misurare l efficienza produttiva tramite l OEE, bisogna utilizzare tre indici chiave di efficienza (KPI: Key Performance Indicators): Disponibilità Performance Qualità Vediamo il loro significato: Disponibilità: Questo indicatore identifica le perdite che derivano dai fermi di produzione non pianificati delle macchine, misurati come intervalli di tempo durante i quali la produzione prevista viene per qualche motivo fermata; la Disponibilità viene determinata dividendo il tempo di produzione effettivo per il tempo di produzione previsto. A questo dato è importante associare le cause di fermo o downtime. Si tendono a considerare tracciabili i fermi di produzione che generalmente hanno valori superiori al minuto, ma grazie ai sistemi automatici di raccolta dati, come Pro.Lean, anche le fermate di pochi secondi, se ripetute decine o centinaia di volte al giorno, contribuiscono significativamente a ridurre la disponibilità. Tipici esempi di fermi macchina da considerare sono generalmente guasti o allarmi (raggruppabili in macro-cause), mancanza di materiale, accumuli in uscita, attrezzamenti per cambio formati. Questi ultimi ovviamente non possono essere eliminati, ma in molti casi possono essere ridotti. Sottraendo al Tempo Pianificato di Operatività le perdite per i fermi macchina, si otterrà il Tempo Effettivo Operativo di Produzione (Operating Time) Performance: Questo indicatore misura le perdite di velocità, misurando la quantità dei pezzi prodotti effettivamente e rilevando le perdite di produzione dovute ai rallentamenti dei cicli produttivi. Vi sono infatti diversi fattori che riducono la velocità effettiva di produzione rispetto alla capacità nominale delle macchine. Ad esempio, le performance si riducono per difetti dei materiali o delle materie prime, per usura, mancanza o riduzione di 6
7 alimentazione, difetti del costruttore di macchina o inefficienza dell operatore. Le inefficienze rallentano la produzione, causando una produzione inferiore rispetto alle performances di produzione previste. Dividendo l indice quantitativo di produzione attuale per quello di produzione ideale si ottiene il fattore Performance. Qualità: Questo indicatore misura le perdite di produzione dovute agli scarti, ovvero a tutti quei prodotti che non rispondono ai requisiti minimi di qualità richiesti, inclusi quelli che devono essere nuovamente lavorati. L indice di Qualità viene calcolato dividendo il numero di prodotti considerati buoni per il numero totale di prodotti di cui è iniziata la lavorazione. Combinando questi tre fattori si ottiene l indicatore OEE. L OEE viene calcolato moltiplicando il valore di ciascuno di questi tre fattori (Disponibilità x Prestazioni x Qualità). L obiettivo di Pro.Lean è quello di dotare l azienda di un efficace strumento di raccolta dati ed analisi per individuare i colli di bottiglia e le inefficienze produttive, al fine di rimuoverle o perlomeno ridurle, incrementando quindi la produttività ed i profitti. Grazie a Pro.Lean, il costo dell investimento dell implementazione del sistema di analisi OEE ha un ritorno molto veloce, la cui misura dipende dalla percentuale di incremento di OEE ottenuta nel periodo di tempo. Esempio: Un azienda che produce 50 MLN di Euro/anno di merce, con un OEE del 65%, eliminando le inefficienze per un 10%, a parità di costi in entrata, produrrà per 55 MLN di EUR. 7
8 Riassunto veloce: Dopo avere esposto i concetti fondamentali di efficienza produttiva, possiamo riassumere i concetti base in questo modo: OEE perdite Fermi pianificati Fermi produzione imprevisti Fattori OEE Nessuna azione nella gestione OEE. Disponibilità è il rapporto tra il Tempo di produzione previsto per il tempo di Produzione Effettivo. 100% di Disponibilità significa che il processo viene eseguito senza alcun fermo di produzione. Perdite di Performance Perdite di qualità Performance è il rapporto tra il quantitativo di Produzione teorica (capacità nominale) e quella effettiva. 100% di Performance significa che il processo viene eseguito alla massima velocità possibile, con la quantità prodotta effettiva uguale a quella teorica. Qualità è il rapporto tra il quantitativo di Produzione effettivamente valido (pezzi buoni) e quello prodotto, sottraendo quindi il quantitativo di produzione prodotta ma scartata. 100% di Qualità significa avere prodotto tutti i pezzi buoni nel periodo di tempo, senza scarti. Come si può vedere, i concetti base dell OEE sono abbastanza semplici ma permettono veramente di conoscere, analizzare e rimuovere le perdite di efficienza del vostro sistema di produzione. 8
9 Primo: Sapere quando e perché si ferma la produzione Il problema principale di ogni azienda è conoscere effettivamente i motivi per i quali il tempo di produzione effettivo è a volte significativamente diverso da quello previsto. Senza un software per la raccolta dati automatica, ci si limita a raccogliere le informazioni manualmente, registrando solo i problemi principali, che comunque poi risultano ugualmente difficili da analizzare nel complesso. Grazie ad un sistema automatico come Pro.Lean, ad esempio, è possibile registrare qualsiasi tipo di fermo, anche quei fermi che solitamente sono nascosti essendo considerati banali. Le aziende che hanno adottato sistemi automatici hanno potuto accorgersi, tra le altre cose, di micro-fermate ripetitive, ad esempio per problemi minori che non producono veri e propri allarmi. Oltre a rimuovere le inefficienze, queste analisi permettono tra l altro di individuare i punti deboli e prevenire fermi più gravi, pianificando gli interventi necessari all interno delle normali attività di Manutenzione Programmata. In ogni caso, se un azienda desidera migliorare la propria produttività, deve convincersi che l unico modo possibile per farlo è conoscere: conoscere i propri punti deboli e le proprie inefficienze. Questo può avvenire unicamente attraverso un sistema automatico di raccolta dati, dati che sono sempre già presenti, localmente, su ogni macchina o unità produttiva. Quello che serve è solo acquisirli in automatico e storicizzarli opportunamente in un sistema di analisi. Secondo: Sapere analizzare i dati raccolti I dati raccolti non servono a nulla se non si è in grado di interpretarli ed analizzarli correttamente. Certamente, la raccolta delle informazioni è il primo punto, ma poi i dati vanno organizzati, interpretati, confrontati, analizzati. Per questo il sistema automatico Pro.Lean fornisce tutti gli strumenti per visualizzare nella maniera opportuna i dati raccolti, calcolarne i valori di KPI e presentare l indice OEE per periodo, turno, prodotto, ecc. E solo con l analisi dei dati che è possibile definire una strategia efficace per 9
10 attuare i piani di azioni correttive necessarie alla riduzione delle perdite. E per verificare l efficacia delle azioni, occorre nuovamente registrare, analizzare e confrontare. Uno strumento di analisi efficace è fondamentale per leggere in modo semplice, immediato ed efficace gli indici di operatività e le cause di fermo. E da questa analisi che scaturisce l azione correttiva su prodotti, macchine o personale. Mettere in relazione tra loro macchine diverse, tipo di prodotto, ed anche gli operatori, permette di individuare i limiti. E difficile confrontare macchine diverse e situazioni diverse, ma grazie agli indici KPI ed all OEE è possibile eseguire dei confronti oggettivi sulle inefficienze ed individuarne le cause. Solo con le informazioni analitiche sui dati raccolti è possibile pianificare opportunamente le azioni correttive. Terzo: Definire le azioni correttive La raccolta dei dati e l analisi, da sole, non migliorano l efficienza. Occorre sfruttare queste importantissime informazioni per decidere quale strategia adottare, con quali priorità, per intraprendere quelle azioni che porteranno alla riduzione delle perdite, all incremento dell OEE, ripagheranno l investimento e condurranno l azienda su una strada di efficienza secondo una strategia vincente. Per ottenere il successo competitivo dell azienda, quindi, occorre essere in grado di prendere decisioni, sulla base delle informazioni e dell analisi eseguita. Senza queste cose, la produzione brancola nel buio ed i risultati si ripercuotono nei bilanci aziendali. Occorre quindi dotarsi di una strategia vincente, di una mentalità lungimirante, condividendo le politiche di produttività con quanto più personale possibile. Infatti, la collaborazione di tutti è necessaria per attuare una politica di efficienza: gli operatori, i manutentori, i fornitori, i responsabili di produzione ed i responsabili della qualità. Tutti dovrebbero essere coinvolti in un progetto di efficienza, condividere i dati e farsi promotori nel contribuire al miglioramento. 10
11 La strategia vincente infatti deve tenere conto anche di questo nel valutare le informazioni, nel valutare le priorità di azione e nel coinvolgimento di tutto il personale. Un valido piano di azioni, supportato dalle corrette informazioni e sostenuto da una corretta valutazione sulle priorità, permette alla Direzione Aziendale di sentirsi sicura nelle proprie decisioni. Il miglioramento della produttività, attraverso l incremento del valore di OEE, non è un operazione da eseguirsi una sola volta, ma un impegno costante che richiede una strategia a supporto delle proprie azioni, e questa strategia deve essere decisa e condivisa all interno di ogni reparto produttivo in azienda come un continuo lavoro di gruppo. 11
12 Come calcolare l OEE Le formule standard Come già descritto, il calcolo dell OEE si basa sui tre fattori KPI: Disponibilità, Performance e Qualità. Ecco come calcolare i valori: Disponibilità La disponibilità tiene conto delle perdite dovute ai Fermi macchina, ed è calcolata con: Disponibilità = Tempo operativo / Tempo pianificato Performance Performance tiene conto delle perdite per velocità, ed è calcolata con: Performance = (Totale pezzi prodotti / Tempo operativo) / Capacità nominale Capacità nominale è il valore di produzione teorico nell unità di tempo della macchina. Qualità La Qualità tiene conto delle perdite per produzione scartata ed è calcolata con: Qualità = Pezzi effettivamente buoni / Pezzi totali prodotti OEE OEE tiene conto di tutti e tre i fattori KPI precedenti, ed è calcolato con: OEE = Disponibilità x Performance x Qualità 12
13 E molto importante rendersi conto che migliorare l OEE non è il solo obiettivo. Vediamo ad esempio dei dati misurati ipoteticamente su due turni di produzione: Indici Turno 1 Turno 2 Disponibilità 90.0% 95.0% Performance 95.0% 95.0% Qualità 99.5% 96.0% OEE 85.1% 86.6% In apparenza, la produzione del turno 2 risulterebbe con un valore di OEE migliore del primo, quindi più efficiente. Ed in effetti così potrebbe essere, ma in realtà una azienda veramente efficiente non vorrebbe veramente incrementare la produzione del 5% per incrementare anche gli scarti del 3,5%... Il vantaggio dell OEE quindi non è il risultato finale di un solo indice come obiettivo, ma l analisi individuale di 3 fattori chiave che, cambiando giorno per giorno, vi permetteranno di agire individualmente sui punti deboli rilevati, rendendo veramente efficace la vostra produzione. World Class OEE Ogni azienda manifatturiera è differente, quindi non esiste un valore di OEE considerato un valore assoluto da raggiungere. Consideriamo ad esempio che, se tutti e tre i fattori KPI fossero al 90%, sembrerebbe un ottimo risultato ma il valore risultante di OEE sarebbe solo il 72%! Secondo le esperienze comuni di molte aziende, un valore di OEE considerato come un esempio di produzione snella ed efficiente ed un valore di riferimento da raggiungere (World Class), si attesta intorno all 85%. Questo valore di OEE potrebbe essere ottenuto con dei valori KPI di esempio come quelli indicate in tabella: KPI World Class Disponibilità 90.0% Performance 95.0% Qualità 99.9% OEE 85.0% 13
14 Gli studi internazionali riportano che le aziende manifatturiere dispongono di valori medi di OEE intorno al 60%. Come si può vedere dalla tabella, un valore ottimale di OEE potrebbe essere all incirca del 85%. Quale spazio di miglioramento della produzione potrebbe ottenere la vostra azienda? 14
15 Esempio di calcolo dell OEE Mettiamo qualche numero di esempio in tabella, per vedere come effettivamente si calcolano gli indici di OEE. I valori indicato sono puramente teorici, utilizzati qui come esempio per un turno di produzione. Turno 8 ore = 480 min. Pausa lavoro 2 x 15 min. = 30 min. Sosta Pranzo 30 min. Down Time (Fermi non previsti) 47 min. Capacità nominale 60 pezzi al minuto Totale pezzi prodotti Pezzi scartati 423 Tempo Produzione [Durata turno - Pause] Tempo Operativo [Tempo Produzione - Down Time] Pezzi Prodotti [Totale pezzi Pezzi scarto] [480-60]= 420 minuti [420-47] = 373 minuti [ ] = pezzi Disponibilità 373 minutes / 420 minutes 0,8881 (88.8%) Performance ( pezzi / 373 minuti) / 60 pezzi 0,8611 (86.1%) Qualità / pezzi 0,9780 (97.8%) OEE 0,8881 x 0,8611 x 0,9780 0,7479 (74.7%) 15
16 Perchè Pro.Lean? Movicon Pro.Lean è un prodotto software basato sulla collaudata tecnologia software industriale di Progea. Il prodotto è concepito per comunicare con i dispositivi di controllo dei sistemi produttivi, come ad esempio PLC, PAC, CNC, strumentazione industriale, sistemi SCADA/HMI o ERP. I dati raccolti vengono visualizzati ed archiviati in un database SQL Server, attraverso una configurazione (wizard) semplice, guidata ed intuitiva. Senza alcuna necessità di programmazione quindi, il software Pro.Lean provvede a gestire la comunicazione real-time e gli archivi database, provvedendo a visualizzare un cruscotto dati chiaro ed intuitivo, con i valori calcolati, e ad offrire gli strumenti di analisi già pronti all uso, sotto forma di report web, riportanti tutti i valori misurati e calcolati, corredandoli di grafici esplicativi. Il vantaggio di basarsi sulla tecnologia di Movicon consente inoltre la massima apertura alla personalizzazione ed all espansione del sistema, integrando eventuali sistemi di raccolta dati ed eventuali cause di fermo da imputare manualmente (es. attraverso touch screen locale). 16
17 Pro.Lean è economico e facile da installare, e costituisce lo strumento fondamentale per tutte le aziende manifatturiere che desiderano migliorare le proprie performance con un investimento minimo, con un ritorno velocissimo e con conseguenti aumenti dei profitti. Pro.Lean è quindi la base per ogni azienda con strategia vincente e competitiva! 17
18 Via S.Anna, 88/E Modena - Italy Tel Fax info@progea.com Via XX Settembre, 30 Tecnocity Alto Milanese Legnano (MI) Italy Tel Fax info@progea.com Progea Deutschland GmbH Marie-Curie-Str. 12 D VS-Villingen Tel: +49 (0) 7721 / Fax: +49 (0) 7721 / info@progea.de Progea International Ltd via Penate Mendrisio - Switzerland Tel +41 (91) fax +41 (91) international@progea.com Progea USA LLC 2800 East Enterprise Avenue Appleton, WI Tel. +1 (888) Fax. +1 (920) info@progea.us 18
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