Borsa Italiana nell evoluzione dello scenario dell exchange industry

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1 Università degli Studi di Bergamo - Facoltà di Economia Borsa Italiana nell evoluzione dello scenario dell exchange industry Luca Filippa Director Research & Development - Borsa Italiana Bergamo - 3 maggio 22 Indice 2 L evoluzione dei mercati finanziari Le forme organizzative dei mercati Il nuovo scenario dell exchange industry Il ruolo degli Alternative Trading Systems Alleanze, partnerships, fusioni lf_ubg2 1

2 L evoluzione dei mercati finanziari Il cambiamento 3 Sei variabili chiave di natura esterna hanno rivoluzionato la realtà dei mercati finanziari: innovazione tecnologica innovazione finanziaria reshaping dell investment banking industry istituzionalizzazione del risparmio deregulation e liberalizzazione diffusione dell equity culture al segmento retail L evoluzione dei mercati finanziari La globalizzazione 4 Espansione degli scambi su scala internazionale Crescita dell attività delle imprese multinazionali Crescita del numero di joint ventures internazionali Maggiore interdipendenza tra i flussi di capitale Crescita degli investimenti diretti e di portafoglio all estero lf_ubg2 2

3 L evoluzione dei mercati finanziari Determinanti della globalizzazione 5 Affermazione dell economia di mercato Diffusione di tecnologie unificanti (telecomunicazioni, reti, Internet) Cultura antitrust vincente Mobilità crescente di persone, capitali, merci e servizi Sistemi istituzionali normativi e regolamentari favorevoli alla liberalizzazione degli scambi L evoluzione dei mercati finanziari Il nuovo scenario Globalizzazione dei mercati finanziari 6 Concorrenza tra imprese nazionali Espansione del set di strumenti finanziari Liberalizzazione dei movimenti di capitale, flessibilità dei tassi di cambio Rischi di concorrenza regolamentare Innovazione Deregulation TLC efficienti e poco costose. Sviluppi nella struttura dei mercati Elevata volatilità dei tassi di interesse e di cambio. Esigenza di strumenti di copertura Necessità di diversificazione internazionale. Incentivi alla concorrenza regolamentare Nuova visione del ruolo dello Stato nel sistema economico. Apertura ai mercati Tecnologia Quadro macroec. Quadro politico lf_ubg2 3

4 L evoluzione dei mercati finanziari Gli effetti della globalizzazione Facile accesso a tutti i mercati per emittenti e investitori Portafogli finanziari degli investitori più uniformi Ampliamento dei confini (geografici e settoriali) della competizione per intermediari e mercati Importanza delle economie di scala, scopo e skill Crescita della volatilità e degli strumenti per il risk management 7 L evoluzione dei mercati finanziari In termini di macro-analisi 8 La trasformazione dei mercati finanziari avviata verso la fine degli anni Ottanta: rappresenta la nuova fase di un processo già in atto: lo sviluppo economico guidato dai mercati; è un processo estremamente rapido non è un fattore in assoluto solo positivo: sono presenti rischi di rapida trasmissione di shocks, tendenza alla short termism e vincoli alle misure di politica economica; non è in ogni caso un processo reversibile lf_ubg2 4

5 L evoluzione dei mercati finanziari I drivers del cambiamento e gli effetti sulle Borse Globalizzazione Tecnologia ISD n n n n n n n n n n n n n Fine del rischio di cambio nell ambito dell area-euro Convergenza dei tassi di interesse Cambiamenti nelle politiche di asset allocation Crescente interesse delle Autorità europee alla razionalizzazione dei mercati finanziari Fine del periodo di tranquilla gestione delle Borse come monopoli nazionali Privatizzazione / demutualizzazione delle Borse Termine della condivisione automatica degli obiettivi di intermediari e Borse e nascita di situazioni di concorrenza diretta Crescita della concorrenza tra mercati e individuazione di nuovi competitors (es. ATS) Esigenza di una maggiore apertura internazionale e di una politica di partnerships strategiche Aumento dell attività cross border e dei volumi di origine estera Fusioni cross border e grandi global players di successo Caduta delle barriere all entrata Importanza di economie di scala, scopo e skills 9 L evoluzione dei mercati finanziari Borsa Italiana: milestones 1 Set 97 Gen 98 Mag 98 Gen 99 Mag 99 Mag 99 Set 99 Privatizzazione di Borsa Italiana Spa (vendita del 1% delle azioni) Dopo l approvazione di Consob, Borsa Italiana Spa inizia la gestione dei mercati borsistici secondo il nuovo Regolamento dei mercati Acquisizione di MIF Spa Changeover all euro dell intera operatività dei mercati MOU tra le principali otto Borse europee finalizzato alla creazione di un mercato integrato per le blue chips europee Lancio del Nuovo Mercato per le imprese a elevato tasso di crescita, membro del circuito Euro.NM European Alliance: firma dell accordo sui principi del market model comune lf_ubg2 5

6 L evoluzione dei mercati finanziari Borsa Italiana: milestones (2) Gen 2K Costituzione di Piazza Affari Gestione e Servizi, per la gestione di Palazzo Mezzanotte e la realizzazione di nuovi servizi per la comunità finanziaria milanese 11 Gen 2K Mar 2K Apr 2K Mag 2K Lug 2K Lug 2K Lancio di EuroMot, il mercato per Eurobonds e ABS Riduzione da t+5 a t+3 del ciclo di settlement, in linea con gli accordi della European Alliance Acquisizione della maggioranza del capitale della Cassa di Compensazione e Garanzia Partenza delle negoziazioni After Hours Avvio della nuova piattaforma di negoziazione MCW Avvio delle negoziazioni del minifib, il contratto futures disegnato per le esigenze dell investitore retail L evoluzione dei mercati finanziari Borsa Italiana: milestones (3) 12 Gen 1 Mar 1 Apr 1 Dic 1 Gen 2 Acquisizione del 4,1% del capitale di Montetitoli Costituzione di BIt Systems, joint-venture Borsa Italiana - Sia per fornire al gruppo BIt servizi di presidio, project management e system integration nei rapporti con i fornitori tecnologici e fornire servizi di supporto ai clienti di BIt Nuova segmentazione della Borsa e lancio di STAR, il segmento per le piccole e medie imprese Adeguamento della microstruttura ai principi del market model della European Alliance: asta di chiusura, introduzione degli ordini validi solo in asta di chiusura Abolizione del lotto minimo per le azioni della Borsa 2 Completamento dell adeguamento della microstruttura ai principi del market model della European Alliance: chiusura random delle aste, anonimato del book, introduzione della controparte centrale lf_ubg2 6

7 L evoluzione dei mercati finanziari Borsa Italiana dopo la privatizzazione Nuovo approccio operativo su marketing, distribuzione, operations e servizi Poteri (auto)regolamentari, focus sugli aspetti fondamentali più che su quelli formali Segmentazione dei mercati, nuovi prodotti 13 Nuova struttura organizzativa e dei sistemi Elevata trasparenza nelle relazioni Crescita di efficienza e liquidità L evoluzione dei mercati finanziari I mercati di BIt Borsa Italiana Spa 59,1% 4,1% Cassa di Compensazione e Garanzia Monte Titoli 14 Derivati: clearing Cash: garanzia Depositario centrale 65% BIt Systems 35% Sia Sistemi di trading Network Strumenti azionari Covered warrant Reddito fisso Derivati Borsa MTA Ristretto MCW MOT Blue Chips azioni warrant diritti Fondi chiusi obbl. convertibili Segmento ordinario Covered warrant su azioni titoli di Stato tassi di interesse valute indici Titoli di Stato Obbligazioni private euro-obbligazioni Asset backed securities (Abs) DERIVATI AZIONARI index futures index options stock options DERIVATI SU TASSI BTP futures Opzione su Btp futures EURIBOR futures lf_ubg2 7

8 L evoluzione dei mercati finanziari La struttura del sistema-mercati italiano 15 EMITTENTI BIt INTERMEDIARI BIt Systems MONTETITOLI Depositario centrale: gestione accentrata dei titoli (azionisti: intermediari, Clearstream, BIt) SIA IT provider Servizi di negoziazione e di rete (azionisti: ABI, intermediari, Telecom Italia) CASSA CG Clearing derivati Garanzia cash (azionisti: BIt, intermediari) Rapporti economico-contrattuali Rapporti derivanti da regolamenti di mercato L evoluzione dei mercati finanziari La configurazione attuale del gruppo BIt 16 BORSA ITALIANA Spa 4,1% MONTETITOLI 1% PIAZZA AFFARI GESTIONE E SERVIZI 59,1 % CASSA DI COMPENSAZIONE E GARANZIA 65% BIt SYSTEMS partecipazioni azionarie servizi di mercato Emittenti Altri mercati Mercati BIt Intermediari lf_ubg2 8

9 L evoluzione dei mercati finanziari Progetti realizzati da Borsa Italiana Sviluppo dei mercati Nuovo Mercato Mercato dei covered warrants (MCW) Trading After Hours Nuova segmentazione Borsa Lancio del segmento STAR 17 Innovazione Nuovi indici (avviata cooperazione con Standard and Poor s) Nuovi strumenti derivati (minifib) Nuova piattaforma per l Idem (primavera 22) Servizi alla clientela Network Information System Focus sulla customer satisfaction Italian Exchange Academy L evoluzione dei mercati finanziari La segmentazione del mercato di Borsa 18 MTA BLUE CHIPS MIB 3, MIDEX, altre società con capitalizzazione delle azioni ord > 8 ML euro Segmento Ordinario Società medio-piccole che soddisfano i requisiti STAR Altre società quotate lf_ubg2 9

10 L evoluzione dei mercati finanziari Requisiti STAR 19 Capitalizzazione Capitalizzazione delle azioni ordinarie inferiore a 8 ML euro Liquidità Flottante delle azioni ordinarie al 35% per le neoquotate (2% se quotate) Presenza di uno specialista Transparenza Trimestrale entro 45 giorni Tutte le informazioni anche in inglese Investor relation manager Corporate Governance Amministratori indipendenti Comitato di controllo interno Incentivi per il top management Indice 2 L evoluzione dei mercati finanziari Le forme organizzative dei mercati Il nuovo scenario dell exchange industry Il ruolo degli Alternative Trading Systems Alleanze, partnerships, fusioni lf_ubg2 1

11 Le forme organizzative dei mercati I modelli di base: possibili articolazioni 21 secondo le modalità di interazione 4organizzati 4a ricerca autonoma secondo la struttura organizzativa delle negoziazioni 4gridati 4telematici secondo la tipologia prevalente di intermediari 4brokers (negoziazione per conto terzi) 4dealers (negoziazione per conto proprio) secondo le modalità di esecuzione dei contratti 4ad asta (call markets) 4continui Le forme organizzative dei mercati Mercati di brokers e mercati di dealers 22 Mercati di brokers Mercati di dealers i partecipanti al mercato sono intermediari puri che, dietro il pagamento di commissioni, forniscono servizi di negoziazione + economie di scala nei servizi di negoziazione; + specializzazione nella ricerca e diffusione di informazioni; - assenza di garanzia di esecuzione; - rischio di front running. i partecipanti al mercato si pongono in contro-partita diretta ai loro clienti, esponendo quotazioni di acquisto (bid o lettera ) e di vendita (più elevate delle precedenti e denominate ask o denaro ). La loro remunerazione è rappresentata dal bid-ask spread. + immediatezza; - costo della remunerazione dei dealers; - minor trasparenza; - preferencing. lf_ubg2 11

12 Le forme organizzative dei mercati Mercati ad asta e mercati continui Mercati ad asta 23 Mercati continui opportune procedure centralizzate diffondono a tutti gli operatori la situazione degli ordini in acquisto e vendita; in base a determinati algoritmi gli ordini sono periodicamente incrociati e trasformati in contratti. + massima trasparenza; + consolidamento del flusso degli ordini + parità di trattamento di tutti gli operatori; + separazione dei processi di price discovery e trading; - assenza di immediatezza; - impossibilità di negoziare in ogni momento. la presenza di una struttura centralizzata consente la negoziazione durante l intero arco delle sedute + possibilità di negoziare in ogni momento; + flessibilità delle strategie di trading adottabili; - dispersione della liquidità; - maggiori costi. Le forme organizzative dei mercati I modelli storicamente affermati 24 Mercati order driven Mercati quote driven intermediari broker-dealer immettono ordini su un sistema centralizzato in cui opportuni algoritmi determinano la conclusione dei contratti per ogni titolo esistono più dealers - denominati market makers - che si impegnano a porre continuamente quotazioni di acquisto e vendita sui titoli quotati, e cui gli altri operatori e gli investitori finali devono necessariamente fare ricorso qualora intendano negoziare lf_ubg2 12

13 Le forme organizzative dei mercati Confronto tra i mercati order driven e quote driven ORDER DRIVEN 25 QUOTE DRIVEN Flussi Visibilità book Rapporto diretto con gli informativi Focus: prezzi investitori Massima trasparenza Focus: quotazioni Esigenza di trasparenza limitata Ordini clienti Limit, market, strategie Market Esecuzione Priorità prezzo-tempo No priorità temporale Possibili segmentazioni Obblighi di quotazione dimensionali Preferencing Concetto di Distinto dagli operatori Coincidente con la mercato presenza degli operatori Le forme organizzative dei mercati Confronto tra i mercati order driven e quote driven (2) ORDER DRIVEN QUOTE DRIVEN Strutture (se telematici) - Imprescindibile Diffusione delle quotazioni informatiche Info-dissemination Esecuzioni di piccoli lotti Order routing Legami con Assenti Possibili mercato primario Meccanismi di Agevolati da trasparenza, Influenzati dai ritardi di price discovery consolidamento del flusso comunicazione dei trades di ordini e call auctions Problemi Monitoraggio attività broker/ Collusione tra dealers regolamentari dealers Conflitto tra esigenza di Effetto degli hidden orders opacità (concorrenza) e Potenziale illiquidità trasparenza (efficienza) 26 lf_ubg2 13

14 Le forme organizzative dei mercati I vantaggi di un sistema telematico order driven 27 h h h h h h h Riduzione dei costi di accesso alle informazioni Riduzione dei costi di esecuzione degli ordini Più agevole collegamento con le operazioni di clearing e settlement centralizzato Efficiente gestione di procedure di back-office interne Crescita della trasparenza del mercato Incremento della liquidità del mercato Più efficiente azione di monitoraggio dell operatività del mercato da parte di organi di gestione e autorità di vigilanza TUTTI I MERCATI DI BIt SONO TELEMATICI ORDER DRIVEN Indice 28 L evoluzione dei mercati finanziari Le forme organizzative dei mercati Il nuovo scenario dell exchange industry Il ruolo degli Alternative Trading Systems Alleanze, partnerships, fusioni lf_ubg2 14

15 Il nuovo scenario dell exchange industry Le Borse nel nuovo scenario 29 L intero business system tradizionale delle Borse è interessato da una profonda trasformazione Tutte le sue componenti sono influenzate dall evoluzione della finanza, mentre nuovi players e competitors entrano in tutte le aree tradizionalmente riservate alle Borse Il nuovo scenario dell exchange industry Il Business System delle Borse 3 Listing IT & OPERATIONS Strategic Marketing Regulation R & D Admission Network Trading Mkt. Surveillance Distrib. systems Clearing Settlem. Info dissemination Customer services Disclosure Vecchi e nuovi players / competitors: BORSE INTERMEDIARI ATS ALTERNATIVE TRADING SYSTEMS ISV ISV CL. HOUSES CSD / ICSD lf_ubg2 15

16 Il nuovo scenario dell exchange industry Le esigenze dei partecipanti al mercato 31 Contemporaneamente, emergono nuove esigenze Emittenti: liquidità frequenti IPOs reputazione e visibilità internazionale Intermediari: infrastrutture di mercato semplici ed efficienti ampio set di nuovi prodotti flessibilità della regolamentazione Investitori: nuovi prodotti informazione impiego di Internet Il nuovo scenario dell exchange industry Le implicazioni per le Borse 32 Crescita della concorrenza tra Borse Nascita di nuovi competitors (ATS / ECN) Urgenza di rispondere alle nuove esigenze di: 4emittenti (visibilità, flessibilità regolamentare); 4intermediari (crescita della capacità ed efficienza dei sistemi di negoziazione, realizzazione di un servizio di controparte centrale, riduzione dei costi e della complessità di clearing e settlement); 4investitori (flussi informativi, nuovi prodotti, Internet) Cambiamenti nella governance (privatizzazione / demutualizzazione e prospettive di quotazione) lf_ubg2 16

17 Il nuovo scenario dell exchange industry Le implicazioni per le Borse (2) 33 Nuove strategie prodotti/clienti Capacità di porsi come full services provider nei confronti dei diversi partecipanti al mercato Necessità di raggiungere rapidamente la massa critica in grado di sostenere gli elevati livelli degli investimenti in tecnologia Il nuovo scenario dell exchange industry I cambiamenti nelle governance delle Borse Privatizzazioni / Demutalisations: 1993 Stoccolma 1995 Helsinki 1996 Copenhagen Alleanze / Fusioni: Euronext (Amsterdam, Bruxelles, Parigi, Lisbona, LIFFE) Norex (Stoccolma, Copenhagen, Islanda, Norvegia) Borse quotate 1999 Islanda Atene Singapore 2 London Stock Exchange virt-x (SWX-Tradepoint) Jiway (OM-Morgan Stanley) OM (Stoccolma) Tradepoint Euronext ASX Deutsche Börse London Stock Exchange Eventi annunciati: 1997 Amsterdam Borsa Italiana 1998 Australian S.E. demutualisation di NYSE, NASDAQ, CME, CBOT, SWX, Tokio Stock Exchange quotazione di SWX e Bolsas y Mercados Españoles, Tokio Stock Exchange realizzazione di GEM [Euronext, NYSE, Toronto, Tokio, Hong Kong, Messico, Australia, Sao Paulo] 34 lf_ubg2 17

18 Il nuovo scenario dell exchange industry Il nuovo approccio operativo delle Borse Da A 35 Natura Governance Obiettivi Drivers Rischio Scopo Attitudine Istituzione / Club Impresa Cooperativa/Pubblica Spa Adeguatezza amministr. Efficienza / Profitto Legge, regolamentazione Esigenze dei partecipanti al mercato Avversione Gestione No-profit For profit Azione su richiesta Marketing proattivo Il nuovo scenario dell exchange industry Il grado di soddisfazione delle esigenze del mercato Importanza per il mercato Adeguatezza del servizio offerto 36 Piattaforme di trading Microstruttura Clearing (CCP) Settlement Listing rules (cross-border) lf_ubg2 18

19 Indice 37 L evoluzione dei mercati finanziari Le forme organizzative dei mercati Il nuovo scenario dell exchange industry Il ruolo degli Alternative Trading Systems Alleanze, partnerships, fusioni Il ruolo degli Alternative Trading Systems La nuova dimensione della concorrenza 38 L effetto combinato delle innovazioni della tecnologia e della regolamentazione hanno reso possibile la nascita di una nuova categoria di concorrenti per le Borse: gli Alternative Trading Systems (anche chiamati PTS, ECN, MONSTERs, ) Come evidenziato dal dibattito in corso negli Stati Uniti (SEC concept paper del 23 febbraio) e in Europa (FESCO, FSA), il confine tra ATS e Borse (almeno sotto il profilo economico) può essere sottile come la distinzione tra frammentazione e concorrenza (che spesso dipende dal punto di vista di chi affronta il tema ) lf_ubg2 19

20 Il ruolo degli Alternative Trading Systems ATS e Borse 39 La differenza tra ATS e Borse è estremamente sottile, soprattutto se si guarda alla loro funzione economica di fornitura di servizi di negoziazione La questione principale è se l azione degli ATS porti prevalentemente ai vantaggi della concorrenza o agli svantaggi della frammentazione Il ruolo degli Alternative Trading Systems Il cambiamento nel business system 4 La concorrenza degli ATS è destinata a influenzare in modo significativo il business system delle Borse. Nella fornitura dei loro servizi, le Borse adottano spesso politiche di cross-subsidisation, destinando investimenti e risorse ad aree che non sono in grado di fornire un utile diretto, guardando all efficienza generale del loro business e al risultato complessivo. Da un punto di vista teorico, la presenza di crosssubsidisation è potenzialmente in grado di ridurre gli incentivi all efficienza della value chain delle Borse. In realtà, essa consente alle Borse di offrire una price-list più semplice e di qualificarsi come fulls-services providers nei confronti dei partecipanti al mercato. lf_ubg2 2

21 Il ruolo degli Alternative Trading Systems Cross-subsidisation e cream-skimming 41 La presenza degli ATS mina le basi della strategia descritta. Gli ATS infatti pongono in atto politiche di cream-skimming focalizzate sui prodotti e servizi più ricchi, basate sul fatto che gli altri (listing, marketing, diffusione delle informazioni, vigilanza del mercato) saranno comunque offerti dalle Borse. In un certo senso, essi esercitano un free riding sull attività delle Borse. Il ruolo degli Alternative Trading Systems Europa e Stati Uniti: uno scenario diverso 42 Negli anni Novanta, gli stessi drivers che negli USA hanno determinato il successo degli ATS hanno spinto le Borse europee (a partire da quelle continentali) a profonde innovazioni di tipo organizzativo e tecnologico che hanno disegnato un contesto operativo - mercati telematici order driven - più avanzato ed efficiente di quello statunitense e meglio in grado di rispondere alle esigenze dei partecipanti al mercato in termini di liquidità, costi di negoziazione ed efficienza. lf_ubg2 21

22 Il ruolo degli Alternative Trading Systems Europa e Stati Uniti E pertanto meno probabile che la concorrenza degli ATS colpisca le Borse europee con lo stesso impatto esercitato negli Stati Uniti Una prova indiretta della limitata attività degli ATS è rappresentata da quanto avvenuto il 5 aprile 2 a Londra e il 26 aprile 2 a Milano: con il sistema di negoziazione fermo per inconvenienti tecnici fino al pomeriggio, il volume degli ATS è rimasto molto basso Il valore segnaletico dei prezzi espressi dalle Borse è ancora estremamente elevato Il ruolo degli Alternative Trading Systems Quale evoluzione? 44 In ogni caso, il nuovo scenario è destinato a influenzare le strategie di sviluppo delle Borse. Senza entrare in una valutazione generale sull impatto degli ATS (incremento dell efficienza o della frammentazione), è chiaro che la loro presenza forzerà le Borse a modificare la propria politica di offerta di servizi. E probabile che nel nuovo scenario - indipendentemente dalla posizione che verrà assunta dalle Autorità - le Borse introducano una più forte segmentazione dei servizi offerti a emittenti, intermediari e investitori, con politiche di pricing adeguate e costeffective. lf_ubg2 22

23 Il ruolo degli Alternative Trading Systems Il ruolo della regolamentazione 45 L attività delle Autorità deve tener conto dell evoluzione dei mercati finanziari, ma nello stesso tempo guardare con attenzione alla posizione dei mercati regolamentati Allo stato attuale, solo i mercati regolamentati sono infatti in grado di assicurare la fornitura dell intero set di servizi necessario ai partecipanti al mercato in condizioni di trasparenza, correttezza e vigilanza Il ruolo degli Alternative Trading Systems Concorrenza e regolamentazione 46 La propensione verso la concorrenza non deve trasformarsi in un incentivo alla minor trasparenza Le incombenze regolamentari (procedure, tempi) non dovrebbero diventare un ostacolo alla flessibilità nell offerta di prodotti e servizi E auspicabile che l offerta di servizi di negoziazione sia regolamentata guardando alla sua funzione economica e non alla forma giuridica di chi fornisce il servizio In caso contrario, agili forme di arbitraggio regolamentare porterebbero velocemente all elusione degli stessi principi alla base dell intervento delle Autorità, a danno della protezione degli investitori e dell integrità del mercato lf_ubg2 23

24 Indice 47 L evoluzione dei mercati finanziari Le forme organizzative dei mercati Il nuovo scenario dell exchange industry Il ruolo degli Alternative Trading Systems Alleanze, partnerships, fusioni Alleanze, partnerships, fusioni Il punto fermo 48 Per le singole Borse europee un ipotesi di prosecuzione su base stand-alone sembra poco percorribile via di: livello degli investimenti in tecnologia per la gestione delle piattaforme esistenti (già oggi i costi rappresentano circa i due terzi delle spese correnti) e per la realizzazione di quelle di nuova generazione raggiungimento della massa critica che consenta un efficiente realizzazione di sistemi di clearing e settlement, che costituiscono attualmente in Europa la principale area in cui è necessario un recupero di efficienza forte pressione concorrenziale da parte dei competitors (altre Borse, ATS) difficoltà di fornire accesso ai prodotti internazionali, che sempre più costituiranno l obiettivo dell asset allocation degli investitori istituzionali e individuali lf_ubg2 24

25 Alleanze, partnerships, fusioni Effetti in termini strategici 49 Condivisione di nuove tecnologie Accesso a nuovi prodotti / mercati Ampliamento / fidelizzazione della clientela Aumento di liquidità e visibilità (emittenti e investitori) Attivazione di economie di scala Capacità di investimenti IT Conseguimento di economie di scopo (p.e.: integrazione dei sistemi) Più efficienti funzioni di clearing e settlement Alleanze, partnerships, fusioni Effetti sul conto economico 5 (tanto dell Exchange che degli stakeholders) Riduzione dei costi aggregati via sinergie (si consideri che il costo delle piattaforme tecnologiche è la principale voce dei costi nei conti economici delle Borse) Aumento delle opportunità di offrire nuovi servizi / prodotti Costi di adeguamento alle nuove infrastrutture Investimenti per lo sviluppo lf_ubg2 25

26 Alleanze, partnerships, fusioni La ridefinizione dell ambito regolamentare 51 Il quadro normativo del listing : potestà regolamentari dirette (Borse) e indirette (Autorità) Il quadro normativo del trading : potestà regolamentari dirette (Borse) e indirette (Autorità) La regolamentazione degli intermediari L esercizio delle funzioni di vigilanza del mercato Rapporto tra Autorità e imprese-mercato Alleanze, partnerships, fusioni Il progetto European Alliance 52 luglio annuncio da parte di LSE e DBAG settembre contatti con le altre Borse maggio firma del Memorandum of Understanding tra le otto Borse (Amsterdam, Borsa Italiana, Bruxelles, Deutsche Börse, Londra, Madrid, Parigi, Swiss Exchange) settembre accordo sui princìpi del market model e sull avvio con struttura a network maggio 2 - approvazione del market model lf_ubg2 26

27 Alleanze, partnerships, fusioni Il progetto European Alliance (2) 53 L accordo di network tra le otto Borse, ipotizzato come preliminare a una più completa integrazione dei sistemi di trading, non ha potuto essere realizzato a causa delle difficoltà di aggregazione e dei costi elevati per alcuni dei partecipanti, che ne hanno vanificato lo scopo fondamentale di rappresentare una soluzione rapida, efficiente ed economica. L esperienza dei mesi precedenti - che ha in ogni caso portato al disegno di un market model comune - ha dimostrato come l attività delle Borse europee presenti troppe aree di sovrapposizione ed esigenze contrastanti per poter realizzare iniziative che godano del consenso di tutte le parti (presupposto irrinunciabile nelle alleanze). Alleanze, partnerships, fusioni Il progetto European Alliance (3) 54 Si è pertanto affermata la visione che solamente attraverso processi di fusione tra Borse sarà possibile pervenire a integrazioni efficienti tra i mercati in grado di soddisfare le esigenze dei partecipanti al mercato. Attraverso una fusione infatti la soluzione dei seri problemi che hanno generato l impasse della European Alliance può trovare meccanismi decisionali adeguati a prendere le misure necessarie. La vera novità dello scenario attuale è rappresentata dalla divisione delle otto Borse in più poli (ix, Euronext, Virt-X). lf_ubg2 27

28 Alleanze, partnerships, fusioni Euronext, ix, Norex, SWX-Tradepoint e Jiway 55 Euronext - Fusione tra le Borse di Amsterdam, Bruxelles e Parigi (32% - 8% - 6%), con omogeneità delle regole di listing e trading - formalmente esercitate dalle tre Borse, che rimangono come subsidiaries della holding di diritto olandese - e utilizzo della piattaforma di trading francese NSC. Operativo dal settembre 2. Nel gennaio 22, adesione di BVLP e acquisizione del LIFFE ix - Fusione di London Stock Exchange e Deutsche Börse AG, fatta eccezione per la partecipazione in Clearstream, (5% - 5%), con gestione diretta del mercato per le blue chips (Londra) e per le high-growth (Francoforte), mentre le mid/small caps sono negoziate nei mercati domestici gestiti da subsidiaries; utilizzo della piattaforma di negoziazione tedesca Xetra. Il mercato high growth è oggetto di una joint-venture con il Nasdaq. Era stata siglata una lettera di intenti con Borsa Italiana e Bolsa de Madrid finalizzata a discutere l adesione. Dopo l opa OM di fine agosto 2, LSE ha bloccato il progetto. Alleanze, partnerships, fusioni Euronext, ix, Norex, SWX-Tradepoint e Jiway (2) 56 Norex - Alleanza tra Copenhagen S.E., Iceland S.E. e OM Stockholm Exchangel, Oslo Stock Exchange per la condivisione della piattaforma di trading svedese SAX2 e l armonizzazione delle regole di trading e membership. virt-x- Nuova società creata da SWX e Tradepoint per la realizzazione di un mercato paneuropeo per la negoziazione delle blue chips, con l adozione della piattaforma di trading svizzera e focus sugli investitori istituzionali. Avvio operatività: 25 giugno 21 Jiway - Joint venture tra OM Group (6%) e Morgan Stanley Dean Witter per la realizzazione di una Borsa (UK) per la negoziazione delle blue chips europee e statunitensi in una logica di one-step facility (dal trading al settlement), con servizio di controparte centrale. Focus sugli investitori retail. Operativo da inizio 21. Nell autunno 21, Morgan Stanley lascia la società lf_ubg2 28

29 Alleanze, partnerships, fusioni I punti chiave di un integrazione 57 Scelta della tecnologia da adottare Previsione di estensione ai servizi di clearing e settlement Condizioni di common / cross membership per gli intermediari Equal treatment per intermediari ed emittenti Condizioni di pari dignità (con pesi diversi) tra gli azionisti dei diversi Exchanges Definizione di un migration path smooth e a costi contenuti Quadro regolamentare: ripartizione delle potestà normative e delle funzioni di vigilanza Modello di valutazione degli Exchanges Alleanze, partnerships, fusioni Il modello di Spa quotata sembra essere la scelta ottimale per la gestione efficiente dei mercati Stockholm Stock Exchange demutualizzata nel 1993 OM (dal 1997 azionista al 1% della Borsa) quotata dal 1987 (capitalizzazione,68 MD) Demutualizzata nel 1998 Quotata (senza IPO) da Ottobre 1998 (capitalizzazione,68 MD) Demutualizzata nel 2 Quotata (senza IPO) da Giugno 2 (capitalizzazione 1,23 MD) Demutualizzata nel Dicembre 1999 Quotata da Novembre 2 (capitalizzazione,64 MD) Demutualizzata nel 199 Quotata da Febbraio 21 (capitalizzazione 3,5 MD) Costituita nel Settembre 2 come holding che controlla al 1% le Borse di Amsterdam, Bruxelles e Parigi Quotata da Luglio 21 (capitalizzazione 1,83 MD) 58 Nota: dati di capitalizzazione di fonte Bloomberg, aggiornamento al 12 settembre 21 lf_ubg2 29

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