RISULTATI DEL MONITORAGGIO

Dimensione: px
Iniziare la visualizzazioe della pagina:

Download "RISULTATI DEL MONITORAGGIO"

Transcript

1 Piano per gli interventi di arricchimento dell'offerta formativa a.s Progetti di orientamento per prevenire la dispersione RISULTATI DEL MONITORAGGIO 1. Premessa L Amministrazione regionale da oltre un decennio ha inserito nei piani contributivi per l arricchimento dell offerta formativa delle Scuole statali e paritarie del territorio un canale di finanziamento dedicato alla prevenzione e contrasto della dispersione scolastica. I destinatari sono i giovani in età del diritto/dovere all istruzione e formazione. Nel corso degli anni, le indicazioni regionali hanno portato le Istituzioni scolastiche ad abbandonare la progettazione delle azioni contro la dispersione scolastica in un ottica di singolo Istituto, giungendo ad una progettazione pluriennale che ha nella dimensione della rete la sua caratteristica principale. La rete infatti, costituita da vari istituti scolastici ma anche, ove possibile, da Enti e Servizi del territorio, permette la presa in carico della situazione di disagio dei ragazzi che abbandonano la scuola da varie angolazioni, offrendo soluzioni di vario tipo, per provare a risolvere le problematiche che solitamente sono complesse e multidimensionali (è stato ampiamente dimostrato, infatti, che le manifestazioni di malessere nel contesto scolastico e gli abbandoni sono frutto di situazioni di disagio sia personale che familiare, sociale ed economico). L azione contributiva regionale ha dunque stimolato, negli anni, la creazione di tali reti tra scuole e servizi, tuttavia le indicazioni regionali non hanno vincolato in altro modo le attività di progettazione o i contenuti da trattare all interno dei percorsi antidispersione: le reti hanno mantenuto, negli anni, un autonomia in tal senso. A partire dall anno 2011, l Amministrazione regionale, attraverso gli uffici di orientamento e con la consulenza di Ce.Trans Bologna, ha progettato e sperimentato un Sistema di monitoraggio e valutazione degli interventi di orientamento. Inizialmente il Sistema di monitoraggio è stato applicato ai percorsi brevi contenuti nel Catalogo regionale dell offerta orientativa (finanziato dal FSE), che, a loro volta, erano stati progettati utilizzando le schede descrittive proprie della banca dati Idee e strumenti per orientare. Tali schede di descrizione delle iniziative di orientamento hanno una struttura definita che permette di codificare i diversi interventi con alcune caratteristiche fisse. Così, ad esempio, le iniziative di orientamento sono classificate in: - Attività (unità semplici di contenuto, centrate su un unico tema prevalente); - Percorsi (insieme di più attività, tra loro articolate con contenuti vari ed una finalità orientativa generale); - Progetti (piani complessi che si compongono di più percorsi e di più attività orientative, possono perseguire più di una finalità orientativa). Un altra distinzione è prevista dalle schede di descrizione proprie della banca dati Idee e Strumenti per orientare, e costituisce la base della classificazione di tutte le attività/percorsi/progetti di orientamento; essa individua: - Finalità orientative, intese come la risposta strutturata che il Servizio di orientamento può dare ad un bisogno della persona che si rivolge al Servizio stesso; - Azioni orientative, definite come le diverse tipologie di realizzazione pratica delle attività di orientamento. In tal modo, la classificazione delle iniziative di orientamento può essere effettuata utilizzando una Matrice che raccoglie tutti i criteri appena elencati. La Matrice ha la forma ed i contenuti riportati nella tabella seguente.

2 Finalità orientativa 1 Finalità orientativa 2 Finalità orientativa N Progetto di orientamento (costituito da più percorsi e più attività, con varie finalità) Percorso di orientamento 1 (varie azioni, una finalità prevalente) Azione Azione orientativa orientativa 1 2 Attività 1 (caratterizzata da una azione e una finalità) Attività 2 Azione orientativa N Attività N Percorso di orientamento 2 N attività definite come l'incrocio di una finalità con un'azione Percorso di orientamento N N attività definite come l'incrocio di una finalità con un'azione Tabella 1 Matrice illustrativa del modello di descrizione (e monitoraggio) delle iniziative di orientamento Ad ogni casella della matrice, ad ogni incrocio tra una finalità orientativa ed un azione orientativa, che definiscono un unità di base di contenuto chiamata attività, corrisponde uno specifico questionario di Monitoraggio inserito nel Sistema. Le domande dei questionari, infatti, riprendono i temi legati alle specifiche finalità orientative e sono declinati a seconda del tipo di azione adottato. Negli anni , il Sistema di monitoraggio è stato completato, attraverso la sperimentazione applicata ai corsi del Catalogo FSE (che, con riferimento alla matrice precedentemente illustrata, sono classificabili come percorsi, con contenuti vari sviluppati attraverso più attività, ma con un unica finalità orientativa prevalente), per le iniziative di orientamento rivolte a gruppi di persone in contesti scolastici. Nel 2013 è stata avviata la sperimentazione del Sistema di monitoraggio per le azioni di tipo individuale (come le consulenze di orientamento). La previsione, per il 2014, è di allargare ulteriormente la sperimentazione, prendendo in esame le azioni di secondo livello, ovvero le iniziative di orientamento non rivolte direttamente all utenza, ma a supporto del sistema degli operatori di orientamento (ad esempio, la formazione degli operatori). Nell anno scolastico è stata realizzata un altra iniziativa di allargamento del modello di monitoraggio, che viene descritta in questa relazione e che riguarda i progetti di rete per la prevenzione e contrasto della dispersione scolastica. 2. Elenco dei progetti destinatari di contributo regionale a.s Come detto, nel corso degli anni l Amministrazione ha definito che le azioni di lotta all abbandono scolastico, sostenute con i contributi del Piano per l arricchimento dell offerta formativa, venissero realizzate all interno di reti tra Scuole, Enti e Servizi del territorio. Ciascuna rete ha un Istituto capofila, che ha l incarico di coordinare la realizzazione delle azioni e gestire le procedure amministrative. Nella tabella seguente sono ripostati i riferimenti delle 21 reti beneficiarie dei contributi regionali, con l indicazione del capofila e del contributo erogato per ciascuna rete, per l anno scolastico , anno nel quale si è realizzata la sperimentazione del modello di monitoraggio applicato ai progetti antidispersione. 2

3 DENOMINAZIONE ISTITUTO CAPOFILA CONTRIBUTO EROGATO A.S Euro Istituto Comprensivo "G. Randaccio" Monfalcone (GO) ,27 Istituto Comprensivo di Lucinico (GO) ,56 ISIS "Lino Zanussi" Pordenone 2.234,34 ISIS "P. Sarpi" S. Vito al T. (PN) 6.867,92 ISIS Spilimbergo (PN) 8.899,15 ISISI "G.A. Pujati" Sacile (PN) ,83 Parrocchia di S. Maria Maggiore e S. Pellegrino Meduno (PN) 3.351,56 Istituto Comprensivo "Torre" Pordenone ,76 Istituto Comprensivo "Via Commerciale" Trieste ,94 Liceo Scientifico Statale "G. Oberdan" Trieste ,95 ISIS "Fermo Solari" Tolmezzo (UD) ,86 Liceo scientifico statale "N. Copernico" Udine 3.713,10 Istituto comprensivo di Cividale del Friuli (UD) ,45 ISIS "E. Mattei" Latisana (UD) 3.849,52 Parrocchia di S. Maria Maggiore Codroipo (UD) 2.122,57 Istituto Comprensivo di Tarcento (UD) 7.267,10 Istituto Comprensivo Udine II 9.293,94 Istituto Comprensivo di Majano e Forgaria (UD) ,82 Istituto Comprensivo di Cervignano (UD) ,10 ISIS "A. Malignani" Udine 6.397,52 Liceo Scientifico Statale "G. Marinelli" Udine 5.572,64 Tabella 2 Elenco dei capofila delle Reti e relativo contributo erogato per i progetti antidispersione nell a.s Le 21 reti raggruppano, al loro interno, complessivamente 167 Istituzioni scolastiche e paritarie e 75 altri Enti e Servizi dei territori, per un totale di 242 Istituzioni coinvolte nei progetti antidispersione. Gli studenti iscritti alle Istituzioni facenti parte della rete sono complessivamente e vengono considerati il bacino di utenza complessivo delle azioni di prevenzione e lotta alla dispersione. Si considera, infatti, che l attività preventiva e le iniziative specifiche, quali ad esempio gli sportelli di ascolto e di supporto attivati nelle scuole, siano rivolte a tutta la popolazione scolastica, che può accedervi indipendentemente dalla propria condizione o situazione di disagio più o meno accentuata. Inoltre, alcuni dei progetti antidispersione prevendono anche azioni rivolte ai familiari degli studenti, che dunque divengono ulteriori destinatari del progetto, non quantificabili a priori. Si ritiene, inoltre, che gli interventi contro la dispersione scolastica attivino circuiti di innalzamento della qualità delle relazioni tra studenti e con i docenti, risultando in un miglioramento generale del clima nel contesto scolastico, di cui tutti possono beneficiare. 3. Alcuni dati esemplificativi ottenuti dal Sistema di Monitoraggio Nell anno scolastico si è voluto sperimentare l allargamento del modello di monitoraggio ai progetti contro la dispersione scolastica, finanziati dai contributi regionali e realizzati all interno degli Istituti scolastici statali e paritari, raggruppati in reti territoriali. La sperimentazione ha coinvolto le diverse reti antidispersione presenti sui territori di competenza dei Centri di Orientamento Regionali 3

4 (COR). I progetti di rete contro la dispersione permettono di realizzare iniziative di gruppo, rivolte a gruppi classe o a gruppi di studenti individuati per caratteristiche comuni ed azioni di tipo individuale, come ad esempio gli sportelli di ascolto, dove un insegnante o altro professionista individuato dalle Scuola (psicologo, pedagogista) è a disposizione per l ascolto delle problematiche che rendono difficile ad alcuni studenti l esperienza dello studio e della permanenza all interno dell Istituzione. In totale, nell anno di sperimentazione , sono stati inseriti nel sistema di monitoraggio i dati relativi a 27 percorsi di gruppo, di durata variabile dalle 3 alle 10 ore, per un totale di 656 questionari compilati dagli studenti, a cui si aggiungono 73 questionari compilati dagli studenti al termine di un colloquio individuale inserito nell iniziativa degli sportelli di ascolto. Di seguito si riportano, a titolo esemplificativo, i dati riferiti a tre iniziative di gruppo realizzate all interno di più classi e di più Istituti (per un totale di 438 questionari compilati) ed i dati riferiti ai 73 colloqui individuali presso gli sportelli di ascolto. 3.1 Il primo percorso di gruppo Il percorso di gruppo qui illustrato è un iniziativa rivolta agli studenti del primo biennio delle Scuole Secondarie di II grado, per la rilettura dell andamento scolastico (durata 7 ore), realizzata in vari Istituti della Provincia di Udine, per un totale di 316 questionari di monitoraggio raccolti con una rilevazione in output (cioè al termine del percorso). Il questionario di monitoraggio è stato costruito classificando il percorso come un Azione di Educazione all'auto-orientamento che si pone la Finalità orientativa Monitorare in itinere il percorso scolastico. In particolare, il percorso ha l obiettivo di sviluppare le aree di contenuto, interne alla Finalità generale, qui riportate: - Analizzare i fattori di spiegazione dei risultati conseguiti (metodo di studio, impegno a casa, interessi extrascolastici, ecc.) - Analizzare le performances personali in situazione di valutazione (modalità di fronteggiamento delle interrogazioni, prove collettive di verifica, ecc.) - Pianificare strategie di recupero/fronteggiamento delle criticità (azioni, impegni, tempi, verifiche) - Sviluppare la motivazione alla prosecuzione del percorso scolastico (strategie da utilizzare, auto-etero riconoscimento di progressi/cambiamenti, ecc.) Percorso di gruppo 1: autovalutazione della situazione orientativa La prima domanda del questionario chiede ai ragazzi di effettuare una autovalutazione della propria condizione rispetto all oggetto del percorso (cioè la rilettura del loro andamento scolastico). I rispondenti potevano scegliere una risposta tra tre alternative. La tabella ed il grafico seguenti riportano il risultato. Domanda 1 - Pensando alla loro situazione orientativa, i partecipanti (N= 316) Percentuale di scelta delle tre alternative di risposta previste 1 Sanno perché ottengono determinati risultati e quando è necessario si impegnano per cambiare il loro rendimento 50,00% 2 Sanno perché ottengono determinati risultati ma non sempre riescono a impegnarsi per migliorare il proprio rendimento 44,62% 3 Non sempre riescono a capire i motivi per cui ottengono determinati risultati e non sono convinti di poterli cambiare 5,38% 4

5 3.1.2 Percorso di gruppo 1: valutazione delle Aree di contenuto affrontate nel percorso Il gruppo centrale di domande del questionario verte sui diversi contenuti trattati nello specifico all interno del percorso di rilettura degli andamenti scolastici. Come detto, queste domande sono originate dall incrocio tra la finalità orientativa che si intende perseguire (monitorare l andamento scolastico) e la tipologia di azione realizzata (percorso di gruppo e di educazione all autoorientamento). Per ogni item, i rispondenti hanno scelto un punteggio su una scala che va da 1 (=per niente) a 5 (=moltissimo). Come si evince dai risultati, l area di contenuto che maggiormente viene percepita dai ragazzi come oggetto vero del percorso è quella che li porta a Riflettere sulla propria modalità di seguire le lezioni (livello di attenzione, interesse, partecipazione). Segue l area di contenuto relativa al riconoscimento delle cause dei propri successi ed insuccessi. Domanda 2 - Questa esperienza ha aiutato i partecipanti a: (N= 316) 1 Riflettere sulle sensazioni che provano rispetto al proprio ruolo di studenti 2,93 2 Fare il punto su quanto possono imparare di utile frequentando questa scuola 2,94 3 Riflettere sulla propria modalità di seguire le lezioni (livello di attenzione, interesse, partecipazione) 3,39 4 Capire come prepararsi adeguatamente alle prove di verifica (compiti in classe, interrogazioni ) 2,95 5 Individuare come migliorare i risultati in alcune materie in cui trovano difficoltà 2,98 6 Riconoscere le cause dei propri successi e insuccessi scolastici 3,25 7 Imparare a riconoscere i propri progressi 3,21 5

6 3.1.3 Percorso di gruppo 1: valutazione dell utilità generale del percorso Il questionario termina con una richiesta di valutazione, da parte dei ragazzi, dell utilità che sentono abbia rivestito per loro il partecipare al percorso. I rispondenti hanno scelto un punteggio su una scala che va da 1 (=per niente) a 5 (=moltissimo). Come si evince dal risultato, l utilità si assesta, come valore medio dei 316 questionari compilati, sul 3,2 (livello abbastanza alto). Domanda 3 - E' stato utile partecipare a questa esperienza di orientamento? (N= 316) 3.2 Il secondo percorso di gruppo Il secondo percorso di gruppo illustrato è un iniziativa rivolta agli studenti delle Scuole Secondarie di I grado, frequentanti le classi seconde, per favorire il percorso di orientamento attraverso l autoconoscenza. Si parte dal presupposto che la prevenzione della dispersione scolastica può realizzarsi anche attraverso azioni volte ad incentivare gli studenti nella prosecuzione del loro cammino di formazione personale e professionale, comprendendo il valore della formazione. La finalità orientativa generale che si persegue è Preparare ad una scelta formativa/professionale, la tipologia di azione orientativa è, similmente al caso presentato in precedenza, l Educazione all'autoorientamento. La durata del percorso è di 3 ore, l iniziativa è stata realizzata in tre diversi Istituti 6

7 Comprensivi della ziona dell Alto Friuli. Nello specifico, durante le attività si è voluto portare gli studenti ad: - Analizzare le proprie risorse, gli interessi, i valori, le caratteristiche personali, le competenze da investire in una nuova esperienza formativa; - Ricostruire e valorizzare il percorso personale nel contesto scolastico (vissuti, risultati, stili di lavoro) Percorso di gruppo 2: autovalutazione della situazione orientativa Il grafico e la tabella seguente riportano le risposte date dai 62 ragazzi partecipanti alla domanda relativa all autovalutazione della propria condizione rispetto all oggetto del percorso (la scelta di un percorso scolastico o formativo futuro). Domanda 1 - Pensando alla scelta che dovranno compiere in futuro, i partecipanti (N= 62) Percentuale di scelta delle tre alternative di risposta previste 1 Hanno già trovato una soluzione soddisfacente 45,31% 2 Non hanno ancora deciso cosa faranno ma penso che riusciranno a cavarsela da soli 29,69% 3 Hanno bisogno di aiuto 25,00% Percorso di gruppo 2: valutazione delle Aree di contenuto affrontate nel percorso Il gruppo centrale di domande del questionario verte, in questo caso, sulla progettazione del proprio percorso futuro e sulla valutazione delle alternative/raccolta delle informazioni, passando per l autoconoscenza ed il riconoscimento delle proprie capacità ed interessi. La tabella ed il grafico seguenti riportano i risultati medi di risposta dei 62 ragazzi che hanno compilato il questionario, scegliendo, a completamento della frase Questa esperienza ha aiutato i partecipanti a un valore su una scala che va da 1 (=per niente) a 5 (=moltissimo) per ciascuna delle voci di risposta proposte. È possibile notare che il percorso appare più centrato sulla possibilità di individuare una strada che rifletta i propri interessi e le capacità e sulla valutazione degli aspetti positivi e negativi delle varie alternative per il futuro. 7

8 Domanda 2 - Questa esperienza ha aiutato i partecipanti a: (N= 62) 1 Individuare i propri punti di forza 3,25 2 Riflettere su come sviluppare in futuro i propri interessi e capacità 3,52 3 Capire come possono trovare le informazioni sui percorsi formativi o sulle professioni 3,3 4 Verificare l esattezza delle informazioni che possiedono sui percorsi formativi e lavorativi 2,59 5 Ricostruire le informazioni che posseggono grazie ad esperienze di contatto diretto con il mondo del lavoro (es. stage, visite guidate, lavori estivi, volontariato) 2,55 6 Migliorare la propria capacità di prendere decisioni 3,36 7 Valutare pro e contro di differenti alternative per il proprio futuro 3,38 8 Definire i passi per raggiungere il proprio obiettivo formativo e/o professionale 3, Percorso di gruppo 2: valutazione dell utilità generale del percorso Il grafico che segue riporta la valutazione media data dagli studenti (62) partecipanti all esperienza in termini di utilità generale del percorso. Il punteggio è stato scelto su una scala che va da 1 (=per niente) a 5 (=moltissimo). Come si evince dal risultato, l utilità registrata ha un valore medio-alto (3,61 su 5). Domanda 3 - E' stato utile partecipare a questa esperienza di orientamento? (N= 62) 8

9 3.3 Il terzo percorso di gruppo Il terzo percorso di gruppo illustrato è stato realizzato in un Istituto scolastico di I grado della provincia di Gorizia, è stato rivolto a studenti del I anno, con la finalità generale di Promuovere lo sviluppo personale durante il percorso scolastico. L azione orientativa, come negli altri due esempi riportati, è l educazione all'auto-orientamento. Si rileva che questa tipologia di azione è la prevalente nei percorsi di contrasto alla dispersione scolastica, infatti tali percorsi spesso puntano a coinvolgere i ragazzi puntando sulla loro autonomia: l insegnante/operatore ha un ruolo di facilitatore, ma sono i ragazzi i veri protagonisti del percorso di maturazione ed autoconoscenza. In questo percorso, di durata 3 ore, sono stati coinvolti complessivamente 60 studenti. Le tematiche principali hanno riguardato il riconoscimento delle emozioni e della propria capacità di esprimerle/controllarle nel contesto scolastico. All interno della finalità ampia di promozione dello sviluppo personale, le aree di contenuto specifiche che sono state sviluppate sono le seguenti: - Analizzare i fattori di rischio nel percorso evolutivo (alimentazione, dipendenza, devianza); - Analizzare l'immagine di sé (autostima, caratteristiche personali, identità di genere, ecc. ); - Identificare valori e promuovere la progettualità personale (prospettiva di sviluppo personale); - Sviluppare competenze comunicativo-relazionali (con i pari, con gli adulti); - Sviluppare competenze di analisi e fronteggiamento di situazioni critiche (risorse personali e di contesto Percorso di gruppo 3: autovalutazione della situazione orientativa Il grafico e la tabella seguente riportano le risposte date dai 60 ragazzi quando è stato chiesto loro di autovalutare la propria condizione orientativa rispetto all oggetto del percorso (la conoscenza di sé, delle proprie modalità di relazione, dei propri aspetti positivi e negativi, delle proprie risorse personali per affrontare un compito/una situazione sfidante). Domanda 1 - Pensando alla loro situazione orientativa, i partecipanti (N= 60) Percentuale di scelta delle tre alternative di risposta previste 1 Conoscono bene se stessi e sanno quali capacità utilizzare per raggiungere uno scopo 30,00% 2 Conoscono bene le proprie capacità anche se non sempre sanno come utilizzarle per raggiungere uno scopo 58,33% 3 Non conoscono bene le proprie capacità e spesso non sanno come raggiungere uno scopo 11,67% 9

10 3.3.2 Percorso di gruppo 3: valutazione delle Aree di contenuto affrontate nel percorso Nella tabella e grafico che seguono, sono riportati i punteggi medi delle risposte date dai ragazzi alle domande relative ai contenuti specifici trattati durante il percorso di orientamento. Le risposte, su una scala da 1 a 5 punti (1=per niente, 5=moltissimo) evidenziano che i contenuti maggiormente importanti del percorso afferiscono all area del riconoscimento dei propri desideri verso il futuro e nell area dello sviluppo positivo delle relazioni con i coetanei. Domanda 2 - Questa esperienza ha aiutato i partecipanti a: (N= 60) 1 Analizzare i propri punti di forza e di debolezza 3,27 2 Sviluppare la propria capacità di relazionarsi con i coetanei 3,75 3 Sviluppare la loro capacità di relazionarsi con gli insegnanti 3,17 4 Riflettere sulla propria capacità di mantenere gli impegni presi 3,73 5 Fare il punto sui desideri che hanno per il proprio futuro 3,83 6 Riflettere sulle conseguenze negative di alcune abitudini (alimentazione, consumo di sostanze, ) 3,48 7 Trovare il giusto equilibrio tra impegni scolastici, vita privata e hobbies 3,6 8 Trovare strategie efficaci per affrontare situazioni difficili 3, Percorso di gruppo 3: valutazione dell utilità generale del percorso La valutazione dell utilità di aver partecipato al percorso di orientamento è, in questo esempio, molto alta. Infatti il valore medio delle risposte date dai 60 partecipanti al progetto è di 4,07 (dove 1=per niente utile e 5=moltissimo). 10

11 Domanda 3 - E' stato utile partecipare a questa esperienza di orientamento? (N= 60) 3.4 Dati relativi agli Sportelli di ascolto Motivazione all accesso Nel sistema di monitoraggio, i questionari relativi agli sportelli di ascolto comprendono, oltre alle domande presenti nei questionari relativi agli interventi di gruppo, una sezione aggiuntiva iniziale, nella quale si chiede al ragazzo di esplicitare quali motivazioni lo hanno spinto a rivolgersi allo sportello di ascolto. Ai rispondenti si è chiesto di scegliere una delle alternative previste. La tabella ed il grafico seguenti riportano i risultati raccolti sul totale dei questionari compilati correttamente (73 rispondenti). Domanda 1 - Motivo per cui ti sei rivolto allo sportello (N=73) ITEMS % di scelta delle alternative previste a) Principalmente per problemi scolastici 14% b) Principalmente per problemi personali 41% c) Sia problemi scolastici che personali 45% 50% 45% 40% 41% 45% 35% 30% 25% 20% 15% 14% 10% 5% 0% a) Principalmente per problemi scolastici b) Principalmente per problemi personali c) Sia problemi scolastici che personali Sportelli di ascolto: autovalutazione della situazione personale La domanda seguente, per chi ha usufruito dello sportello di ascolto, richiede di effettuare una autovalutazione della propria situazione orientativa al termine dell esperienza. 11

12 Domanda 2 - Se penso a me stesso e alle mie capacità (N=73) ITEMS % di scelta delle alternative previste a) Mi conosco bene e so quali capacità utilizzare per raggiungere uno scopo 35% b) Conosco bene le mie capacità, anche se non sempre so come utilizzarle 48% per raggiungere uno scopo c) Non conosco bene le mie capacità e spesso non so come raggiungere 17% uno scopo 60% 50% 40% 30% 20% 10% 0% 35% a) Mi conosco bene e so quali capacità utilizzare per raggiungere uno scopo 48% b) Conosco bene le mie capacità, anche se non sempre so come utilizzarle per raggiungere uno scopo 17% c) Non conosco bene le mie capacità e spesso non so come raggiungere uno scopo Sportelli di ascolto: valutazione delle Aree di contenuto affrontate nel percorso L altra particolarità dei questionari di monitoraggio degli sportelli di ascolto è quella di comprendere, nella sezione centrale riferita ai contenuti affrontati nel colloquio a sportello, i temi propri di più di una finalità orientativa, con la predominanza di domande legate alla finalità Promuovere lo sviluppo personale durante il percorso scolastico, ma anche dalla finalità Monitorare l andamento scolastico e dalla finalità Preparare a una scelta formativa/professionale. Le tre finalità orientative citate sono quelle prevalentemente scelte per descrivere un intervento orientativo che si pone l obiettivo di prevenire e contrastare la dispersione scolastica, in quanto sono strettamente collegate alla rimotivazione ed all innalzamento dell autostima dei ragazzi e del loro senso di appartenenza al contesto scolastico. Nelle tabelle seguenti sono riportati i valoro medi di risposta dati dai ragazzi al termine del colloquio di sportello (rilevazione in output), su una scala a 5 punti. Si riportano, inoltre, le percentuali sul totale dei rispondenti (73) di coloro che, anziché dare un punteggio della scala a 5 punti, hanno barrato la casella Non pertinente, a segnalare che l argomento non era stato affrontato nel corso del colloquio. È possibile notare che in diversi casi le percentuali di ragazzi che ritengono non pertinente l argomento è piuttosto elevata (fino al 45%). Questo aspetto è una conseguenza della grande varietà di tematiche che possono essere affrontate durante un colloquio a sportello, e che difficilmente possono essere preventivamente codificate. I questionari, essendo uno strumento standardizzato, devono prevedere un ampia gamma di tematiche possibili, relative alle diverse dimensioni personali, affettive, scolastiche, relazionali dell eventuale disagio dell adolescente, mentre può avvenire che un colloquio allo sportello sia essere centrato su temi molto specifici. Gli argomenti che almeno un terzo (33%) dei rispondenti valuta non pertinenti sono indicati in corsivo nelle tabelle che seguono. 12

13 Domanda 3 - Quanto penso che l esperienza di orientamento appena conclusa mi abbia aiutato a (N=73) ITEMS Media % NP 3.1 Riflettere sulle qualità personali Affrontare la paura di non farcela Superare la paura del giudizio degli insegnanti Capire come sentirsi a proprio agio con i compagni di classe Migliorare la capacità di raggiungere gli obiettivi prefissati Riflettere sulla capacità di mantenere gli impegni presi Fare il punto sui desideri per il futuro Riflettere su cosa si vuole realizzare nel proprio futuro Riflettere sulle conseguenze negative di alcune abitudini (alimentazione, consumo di sostanze ) 3.10 Capire le ragioni che spingono a trasgredire le regole Trovare il giusto equilibrio tra impegni scolastici, vita privata e hobbies Imparare a non trascurare né lo studio né gli interessi del tempo libero Riuscire a dimostrare le proprie capacità anche in situazioni difficili Trovare strategie efficaci per affrontare i problemi Inoltre, quanto penso che l esperienza di orientamento appena conclusa mi abbia aiutato a (N= 73) ITEMS Media % NP 4.1 Individuare come migliorare i risultati non positivi di alcune materie Riconoscere le cause dei successi e insuccessi scolastici Riflettere su come sviluppare in futuro interessi e capacità Valutare pro e contro di differenti alternative per il futuro Sportelli di ascolto: valutazione dell utilità generale del percorso I questionari di monitoraggio riferiti agli sportelli di ascolto terminano con una serie di quesiti relativi all utilità percepita del colloquio ed all esperienza vissuta, in termini di comprensione ed accoglienza da parte del docente/conduttore del colloquio. Si rilevano valori molto alti in tutte e tre le dimensioni indagate, a dimostrazione che l esperienza di incontro personale tra lo studente ed un adulto disponibile all ascolto, realizzata nel contesto scolastico, dove normalmente questa possibilità non è offerta, ed in uno spazio libero da componenti valutative proprie della scuola, è molto gradita dai beneficiari e produce effetti sulla sfera cognitiva, ma anche affettiva ed emozionale. Domanda 4 - Esprimi una valutazione complessiva su questa esperienza di orientamento: (N=73) ITEM Media 5.1 Mi sono sentito compreso 4, Mi sono sentito aiutato 4, Questa esperienza è stata utile 4,16 Gennaio 2014 A cura del Centro Risorse per l istruzione e l orientamento 13

A TU PER TU CON IL MONDO DEL LAVORO. Questionario Utenti Input

A TU PER TU CON IL MONDO DEL LAVORO. Questionario Utenti Input A TU TU CON IL MONDO DEL LAVORO Questionario Utenti Input Finalità 4. Preparare a una scelta formativa/professionale Per cominciare, abbiamo bisogno di alcuni tuoi dati personali e del percorso di orientamento

Dettagli

Istituto Comprensivo Alba Adriatica Via Duca D Aosta, 13 64011 Alba Adriatica (TE) a.s. 2014-15 Dirigente Scolastico: Prof.ssa SABRINA DEL GAONE

Istituto Comprensivo Alba Adriatica Via Duca D Aosta, 13 64011 Alba Adriatica (TE) a.s. 2014-15 Dirigente Scolastico: Prof.ssa SABRINA DEL GAONE Progettazione delle Attività di Continuità e Istituto Comprensivo Alba Adriatica Via Duca D Aosta, 13 64011 Alba Adriatica (TE) a.s. 2014-15 Dirigente Scolastico: Prof.ssa SABRINA DEL GAONE Referente Continuità:

Dettagli

DENOMINAZIONE PROGETTO: SERVIZIO DI PSICOLOGIA SCOLASTICA ENTE PROMOTE : COMUNE DI REGGIO CALABRIA ASSESSORATO ALLE POLITICHE SOCIALI

DENOMINAZIONE PROGETTO: SERVIZIO DI PSICOLOGIA SCOLASTICA ENTE PROMOTE : COMUNE DI REGGIO CALABRIA ASSESSORATO ALLE POLITICHE SOCIALI DENOMINAZIONE PROGETTO: SERVIZIO DI PSICOLOGIA SCOLASTICA ENTE PROMOTE : COMUNE DI REGGIO CALABRIA ASSESSORATO ALLE POLITICHE SOCIALI LUOGO DISVOLGIMENTO: COMUNE DI REGGIO CALABRIA- TERRITORIO SUD DELLA

Dettagli

RELAZIONE RESTITUZIONE DATI INVALSI 2014/2015- PROVA NAZIONALE

RELAZIONE RESTITUZIONE DATI INVALSI 2014/2015- PROVA NAZIONALE RELAZIONE RESTITUZIONE DATI INVALSI 2014/2015- PROVA NAZIONALE L istituto Nazionale per la Valutazione del sistema di Istruzione (INVALSI), SU DIRETTIVA DEL Ministro dell istruzione, ha predisposto la

Dettagli

Percorsi di lettura dei dati, individuazione delle priorità

Percorsi di lettura dei dati, individuazione delle priorità Seminario di formazione e informazione Il Rapporto di autovalutazione Roma 28 novembre 2014 Percorsi di lettura dei dati, individuazione delle priorità Isabella Quadrelli INVALSI Leggere i dati Relativizzare

Dettagli

Centro Diurno Disabili Rugiada del Comune di Calolziocorte

Centro Diurno Disabili Rugiada del Comune di Calolziocorte Centro Diurno Disabili Rugiada del Comune di Calolziocorte Indagine di gradimento Anno 2015 A cura di Àncora Servizi 1 Premessa metodologica Àncora Servizi, in collaborazione con il Comune di Calolziocorte,

Dettagli

Livello di benessere organizzativo, grado di condivisione del sistema di valutazione e valutazione del superiore gerarchico

Livello di benessere organizzativo, grado di condivisione del sistema di valutazione e valutazione del superiore gerarchico Livello di benessere organizzativo, grado di condivisione del sistema di valutazione e valutazione del superiore gerarchico Sintesi dei risultati dell indagine 2013 svolta sul personale della Camera di

Dettagli

Lo scopo dell autovalutazione non è sanzionatorio o fiscale, ma ha una valenza professionale e progettuale per:

Lo scopo dell autovalutazione non è sanzionatorio o fiscale, ma ha una valenza professionale e progettuale per: BILANCIO SOCIALE Autovalutazione La pratica dell autovalutazione costituisce uno strumento professionale prezioso per tutti gli operatori scolastici, utile per procedere nella revisione del proprio operato;

Dettagli

Formazione e sensibilizzazione

Formazione e sensibilizzazione Formazione e sensibilizzazione La Casa delle donne per non subire violenza, uno dei centri di più lunga esperienza in Italia, ha da sempre curato l aspetto formativo come strumento fondamentale per sviluppare

Dettagli

RESOCONTO QUESTIONARI DI VALUTAZIONE 7^ RASSEGNA PROVINCIALE DELL ORIENTAMENTO ORIENTALAMENTE

RESOCONTO QUESTIONARI DI VALUTAZIONE 7^ RASSEGNA PROVINCIALE DELL ORIENTAMENTO ORIENTALAMENTE Settore Formazione Professionale Istruzione - Lavoro Interventi Sociali Politiche Giovanili Servizio Istruzione Corso Matteotti, 3 23900 Lecco, Italia RESOCONTO QUESTIONARI DI VALUTAZIONE 7^ RASSEGNA PROVINCIALE

Dettagli

SCHEDA PROGETTO. 1.1 Denominazione progetto Indicare denominazione del progetto. 1.2 Responsabile del progetto Indicare il responsabile del progetto.

SCHEDA PROGETTO. 1.1 Denominazione progetto Indicare denominazione del progetto. 1.2 Responsabile del progetto Indicare il responsabile del progetto. ISTITUTO COMPRENSIVO STATALE G.CIMA di Scuola Materna, Elementare e Media Via Raimondo Scintu Tel.070/986015 Fax 070/9837226 09040 GUASILA (Cagliari) SCHEDA PROGETTO 1.1 Denominazione progetto Indicare

Dettagli

RAGAZZI STRANIERI A SCUOLA

RAGAZZI STRANIERI A SCUOLA PROVINCIA DI PORDENONE Servizio Programmazione Sociale RAGAZZI STRANIERI A SCUOLA tavolo provinciale di coordinamento e azioni di supporto nell area dell integrazione socio-culturale e dell intercultura

Dettagli

LA DISPERSIONE SCOLASTICA

LA DISPERSIONE SCOLASTICA LA DISPERSIONE SCOLASTICA DISPERSIONE SCOLASTICA CAUSA Il disagio è la causa primaria dell insuccesso scolastico. Esiste correlazione del rapporto quindi DISAGIO- DISPERSIONE DISPERSIONE SCOLASTICA EFFETTI

Dettagli

AMOS Abilità e motivazione allo studio

AMOS Abilità e motivazione allo studio AMOS Abilità e motivazione allo studio Cosa è un test? Un test consiste essenzialmente in una misurazione oggettiva e standardizzata di un campione di comportamento. La funzione fondamentale è quella di

Dettagli

PROVA INVALSI. È una prova standardizzata somministrata dall Istituto Nazionale di. Valutazione del Sistema Educativo di Istruzione e Formazione agli

PROVA INVALSI. È una prova standardizzata somministrata dall Istituto Nazionale di. Valutazione del Sistema Educativo di Istruzione e Formazione agli PROVA INVALSI Che cos è la prova Invalsi? È una prova standardizzata somministrata dall Istituto Nazionale di Valutazione del Sistema Educativo di Istruzione e Formazione agli studenti dei diversi ordini

Dettagli

L AUTOVALUTAZIONE CHE CONVIENE: A TUTTI

L AUTOVALUTAZIONE CHE CONVIENE: A TUTTI L AUTOVALUTAZIONE CHE CONVIENE: A TUTTI Damiano Previtali Ecco perché abbiamo bisogno di autovalutazione Premessa Input output Input Processi output Contesto Input Processi Outcome Autovalutazione VS Valutazione

Dettagli

Gli indicatori del RAV: fonti e tipologia di informazioni

Gli indicatori del RAV: fonti e tipologia di informazioni Seminario di formazione e informazione Il Rapporto di autovalutazione Roma 28 novembre 2014 Gli indicatori del RAV: fonti e tipologia di informazioni Sara Romiti Le fonti dei dati Leggere e usare le informazioni

Dettagli

Processi - Curricolo, progettazione e valutazione

Processi - Curricolo, progettazione e valutazione 1 di 6 06/06/2015 10:15 Benvenuto BEATRICE PRAMAGGIORE - Dirigente LICEO "C.AMORETTI" - IMPM01000A set. Home F.A.Q. Documentazione Help Processo di Autovalutazione NEWS LogOut Processi - Curricolo, progettazione

Dettagli

PON FESR 9035 - PROGETTO 10.8.1.A1-FESRPON-VE-2015-60

PON FESR 9035 - PROGETTO 10.8.1.A1-FESRPON-VE-2015-60 Circ. 341 Verona 23 maggio 2016 A TUTTI I DOCENTI Oggetto: Piano di Miglioramento (PDM): monitoraggio e verifica Come più volte comunicato il Piano di Miglioramento (PDM), redatto a inizio anno a seguito

Dettagli

P.O.I. : scelta post-diploma PROFILO ORIENTATIVO INDIVIDUALE

P.O.I. : scelta post-diploma PROFILO ORIENTATIVO INDIVIDUALE P.O.I. : scelta post-diploma PROFILO ORIENTATIVO INDIVIDUALE 1. Mi sento sicuro di me stesso/a 2. Sono sempre pronto/a dare una mano a chi ha bisogno 3. Mi concentro fino alla fine su quello che sto facendo

Dettagli

LA PARTECIPAZIONE DEGLI ALUNNI CON BISOGNI EDUCATIVI SPECIALI E/O DISABILITÀ ALL ISTRUZIONE E FORMAZIONE PROFESSIONALE SINTESI DELLA POLITICA

LA PARTECIPAZIONE DEGLI ALUNNI CON BISOGNI EDUCATIVI SPECIALI E/O DISABILITÀ ALL ISTRUZIONE E FORMAZIONE PROFESSIONALE SINTESI DELLA POLITICA LA PARTECIPAZIONE DEGLI ALUNNI CON BISOGNI EDUCATIVI SPECIALI E/O DISABILITÀ ALL ISTRUZIONE E FORMAZIONE PROFESSIONALE SINTESI DELLA POLITICA Contesto della politica Dati internazionali mostrano che le

Dettagli

Progetto di dettaglio

Progetto di dettaglio Area Politiche ed Offerte per la Formazione Iniziale e Permanente Ricerca azione per la prevenzione della dispersione scolastica e formativa Progetto di dettaglio Realizzazione di un percorso di degli

Dettagli

PERCORSO DI TECNICO DEI SERVIZI DI ANIMAZIONE TURISTICO SPORTIVA IeFP - ISIS MAMOLI BERGAMO

PERCORSO DI TECNICO DEI SERVIZI DI ANIMAZIONE TURISTICO SPORTIVA IeFP - ISIS MAMOLI BERGAMO PERCORSO DI TECNICO DEI SERVIZI DI ANIMAZIONE TURISTICO SPORTIVA IeFP - ISIS MAMOLI BERGAMO AMBITO COMPETENZE DI BASE N. Abilità del triennio 1A Comprendere testi di diversa tipologia e complessità N.1

Dettagli

Aspettative e motivazioni degli utenti dei corsi di formazione del Comune di Milano: un indagine conoscitiva

Aspettative e motivazioni degli utenti dei corsi di formazione del Comune di Milano: un indagine conoscitiva Aspettative e motivazioni degli utenti dei corsi di formazione del Comune di Milano: un indagine conoscitiva Introduzione La ricerca è stata realizzata nei primi 7 mesi del 2007, attraverso un questionario,

Dettagli

PROGETTAZIONE / PROGRAMMAZIONE DIDATTICA INDICE. Revisioni

PROGETTAZIONE / PROGRAMMAZIONE DIDATTICA INDICE. Revisioni Pagina 1 di 8 INDICE 1.1 OBIETTIVO 1.2 APPLICAZIONE 1.3 RESPONSABILITÀ 1.4 FLOW ATTIVITÀ 1.5 PIANIFICAZIONE 1.6 VERIFICHE E PIANI DI RECUPERO 1.7 VALIDAZIONE E MODIFICHE AL PROGETTO 1.8 MODULISTICA Revisioni

Dettagli

LA CONSULTAZIONE PSICOLOGICA: DISPOSITIVO DI PRESA IN CARICO DELL'ADOLESCENTE E DEL SUO CONTESTO

LA CONSULTAZIONE PSICOLOGICA: DISPOSITIVO DI PRESA IN CARICO DELL'ADOLESCENTE E DEL SUO CONTESTO CORSO FAD LA CONSULTAZIONE PSICOLOGICA: DISPOSITIVO DI PRESA IN CARICO DELL'ADOLESCENTE E DEL SUO CONTESTO ID ECM 81928 CREDITI 12 CREDITI ECM DESTINATARI Psicologi, Psicoterapeuti, Medici, Assistenti

Dettagli

EDUCAZIONE ALLA CONVIVENZA CIVILE

EDUCAZIONE ALLA CONVIVENZA CIVILE EDUCAZIONE ALLA CONVIVENZA CIVILE QUANTE EDUCAZIONI NELLA SCUOLA ITALIANA? Alla legalità Alle pari opportunità Alla differenza di genere Alla pace Alla salute (droghe, fumo ) Alla mondialità Alla cooperazione

Dettagli

Descrizione della pratica. 1. Identificazione. Istituto scolastico dove si sviluppa la pratica: Istituto Comprensivo Gandhi Pontedera

Descrizione della pratica. 1. Identificazione. Istituto scolastico dove si sviluppa la pratica: Istituto Comprensivo Gandhi Pontedera Descrizione della pratica 1. Identificazione Istituto scolastico dove si sviluppa la pratica: Istituto Comprensivo Gandhi Pontedera Nome della pratica/progetto: Curricolo verticale sulla cittadinanza Persona

Dettagli

Protocollo d intesa: Osservatorio sulle situazioni di disagio nel territorio del comune di Civitella in val di chiana

Protocollo d intesa: Osservatorio sulle situazioni di disagio nel territorio del comune di Civitella in val di chiana ISTITUTO COMPRENSIVO DI CIVITELLA IN VAL DI CHIANA Civitella in val di chiana Protocollo d intesa: Osservatorio sulle situazioni di disagio nel territorio del comune di Civitella in val di chiana CONTRAENTI

Dettagli

SCHEDA DI VALUTAZIONE DELLE COMPETENZE. Tecnico Professionali Specifiche

SCHEDA DI VALUTAZIONE DELLE COMPETENZE. Tecnico Professionali Specifiche SCHEDA DI VALUTAZIONE DELLE COMPETENZE Tecnico Professionali Specifiche APPRENDISTA Nato/a a il Nell ambito del percorso finalizzato al conseguimento della qualifica professionale Annualità formativa IMPRESA

Dettagli

QUESTIONARIO PER LO STUDIO DELLA PERCEZIONE DEL CENSIMENTO DELLA POPOLAZIONE

QUESTIONARIO PER LO STUDIO DELLA PERCEZIONE DEL CENSIMENTO DELLA POPOLAZIONE QUESTIONARIO PER LO STUDIO DELLA PERCEZIONE DEL CENSIMENTO DELLA POPOLAZIONE A cura dei ricercatori dell Evaluation Research Group Istituto di Scienze e Tecnologie della Cognizione - CNR Versione SHORT

Dettagli

VERIFICA PIANO DI MIGLIORAMENTO IC BAGNOLO SAN VITO 2015/16 18 FEBBRAIO 2016

VERIFICA PIANO DI MIGLIORAMENTO IC BAGNOLO SAN VITO 2015/16 18 FEBBRAIO 2016 PRIORITA 1 Miglioramento delle prestazioni nelle prove standardizzate Traguardo : maggior allineamento dei risultati prove INVALSI a quelli di scuole contesti simili OBIETTIVI DI Elaborare una progettazione

Dettagli

Programmazione Fondi Strutturali Europei 2007/2013 LE VALUTAZIONI DEI PROGRAMMI OPERATIVI PER L ISTRUZIONE 2007/2013

Programmazione Fondi Strutturali Europei 2007/2013 LE VALUTAZIONI DEI PROGRAMMI OPERATIVI PER L ISTRUZIONE 2007/2013 Programmazione Fondi Strutturali Europei 2007/2013 LE VALUTAZIONI DEI PROGRAMMI OPERATIVI PER L ISTRUZIONE 2007/2013 N. STATO TITOLO OGGETTO 1 Conclusa 2 Conclusa 4 Conclusa 5 Conclusa Fase 1 Pilota -

Dettagli

PROTOCOLLO PER LA CONTINUITÀ TRA I DIVERSI ORDINI

PROTOCOLLO PER LA CONTINUITÀ TRA I DIVERSI ORDINI PROTOCOLLO PER LA CONTINUITÀ TRA I DIVERSI ORDINI Attenzione dedicata alle fasi di transizione che scandiscono l ingresso nel sistema scolastico, la continuità tra i diversi ordini di scuola e il successivo

Dettagli

PROGETTO DSA PER LA PREVENZIONE, IL RILEVAMENTO PRECOCE E IL RECUPERO DEI DISTURBI SPECIFICI DI APPRENDIMENTO

PROGETTO DSA PER LA PREVENZIONE, IL RILEVAMENTO PRECOCE E IL RECUPERO DEI DISTURBI SPECIFICI DI APPRENDIMENTO Istituto Comprensivo di Santo Stino di Livenza PROGETTO DSA PER LA PREVENZIONE, IL RILEVAMENTO PRECOCE E IL RECUPERO DEI DISTURBI SPECIFICI DI APPRENDIMENTO Premessa La legge 8 ottobre 2010, riconosce

Dettagli

Università degli Studi di Trieste. Progetto Talenta. 1-15-29 ottobre e 5-19 novembre 2015. Laboratori 12 novembre e 10 dicembre 2015

Università degli Studi di Trieste. Progetto Talenta. 1-15-29 ottobre e 5-19 novembre 2015. Laboratori 12 novembre e 10 dicembre 2015 Università degli Studi di Trieste Progetto Talenta 1-15-29 ottobre e 5-19 novembre 2015 Laboratori 12 novembre e 10 dicembre 2015 La valutazione dei risultati della formazione Rapporto conclusivo di Samantha

Dettagli

ISTITUTO COMPRENSIVO di FAVRIA CANAVESE (TO) Scuola dell infanzia, primaria e secondaria di 1 grado Piazza della Repubblica, 6 - Tel.

ISTITUTO COMPRENSIVO di FAVRIA CANAVESE (TO) Scuola dell infanzia, primaria e secondaria di 1 grado Piazza della Repubblica, 6 - Tel. ISTITUTO COMPRENSIVO di FAVRIA CANAVESE (TO) Scuola dell infanzia, primaria e secondaria di 1 grado Piazza della Repubblica, 6 - Tel. 0124/470067 Sito web:http://www.icfavria.gov.it FINALITA DELLA SCUOLA

Dettagli

Piano annuale per la formazione del personale operante nei settori particolarmente esposti al rischio di corruzione - Anno 2014 -

Piano annuale per la formazione del personale operante nei settori particolarmente esposti al rischio di corruzione - Anno 2014 - ALLEGATO N.3 Piano annuale per la formazione del personale operante nei settori particolarmente esposti al rischio di corruzione - Anno 2014 - Indice 1. Premessa 2. Linee guida 3. Materie oggetto di formazione

Dettagli

REGOLAMENTO DELLA PRESA IN CARICO (delle persone con disabilità da 0 a 65 anni e delle loro famiglie)

REGOLAMENTO DELLA PRESA IN CARICO (delle persone con disabilità da 0 a 65 anni e delle loro famiglie) REGOLAMENTO DELLA PRESA IN CARICO (delle persone con disabilità da 0 a 65 anni e delle loro famiglie) FASE 1 Accoglimento della domanda a. Accoglimento della domanda da parte del Distretto Socio Sanitario

Dettagli

Far acquisire conoscenze teoriche e aggiornamenti in tema di (sapere)

Far acquisire conoscenze teoriche e aggiornamenti in tema di (sapere) - AZIENDA PER I SERVIZI SANITARI N.6 "FRIULI OCCIDENTALE" 33170 Pordenone - Via Vecchia Ceramica,1 - C. P. 232 Tel. 0434/369111 - Fax 0434/523011 - C.F. / P.Iva 01278420938 INCONTRI PER INSEGNANTI QUINTE

Dettagli

Distribuzione oraria delle discipline. Le amministrazioni comunali forniscono su richiesta e a pagamento il servizio di trasporto.

Distribuzione oraria delle discipline. Le amministrazioni comunali forniscono su richiesta e a pagamento il servizio di trasporto. P.O.F. Elaborato dal Collegio Docenti e approvato dal Consiglio d Istituto, esso costituisce il documento fondamentale costitutivo dell identità culturale e progettuale delle istituzioni scolastiche (art.

Dettagli

ISTITUTO COMPRENSIVO DI SIANO ANNO SCOLASTICO 2013/14. VALUTAZIONE Interna

ISTITUTO COMPRENSIVO DI SIANO ANNO SCOLASTICO 2013/14. VALUTAZIONE Interna ISTITUTO COMPRENSIVO DI SIANO ANNO SCOLASTICO 2013/14 VALUTAZIONE Interna La Valutazione è uno strumento importante per monitorare i risultati conseguiti dall istituzione secondo criteri e parametri di

Dettagli

ALTERNANZA SCUOLA LAVORO IN AUTOGRILL. Allegato a) 1. TITOLO DEL PROGETTO 2. DATI DELL ISTITUTO CHE PRESENTA IL PROGETTO

ALTERNANZA SCUOLA LAVORO IN AUTOGRILL. Allegato a) 1. TITOLO DEL PROGETTO 2. DATI DELL ISTITUTO CHE PRESENTA IL PROGETTO Ministero dell Istruzione, dell Università e della Ricerca Dipartimento per il sistema educativo di istruzione e formazione Direzione generale per gli ordinamenti scolastici e la valutazione del sistema

Dettagli

Restituzione dati Invalsi 2014 I.I.S. Curie

Restituzione dati Invalsi 2014 I.I.S. Curie Sistema nazionale di valutazione SNV 2013/2014 Restituzione dati Invalsi 2014 I.I.S. Curie a cura della Commissione Autoanalisi di Istituto Pergine, 02 dicembre 2014 Popolazione Curie rilevazione 2014

Dettagli

NUOVE PRATICHE FORMATIVE: LA COMUNITA DI PRATICA NELLE DIVERSE ORGANIZZAZIONI 26 FEBBRAIO 2010

NUOVE PRATICHE FORMATIVE: LA COMUNITA DI PRATICA NELLE DIVERSE ORGANIZZAZIONI 26 FEBBRAIO 2010 NUOVE PRATICHE FORMATIVE: LA COMUNITA DI PRATICA NELLE DIVERSE ORGANIZZAZIONI 26 FEBBRAIO 2010 Il contesto di riferimento Nel 2008 l AUSL di Aosta ha avviato un progetto di benchmarking della formazione

Dettagli

GESTIONE DELLE ATTIVITA DI EDUCAZIONE AMBIENTALE

GESTIONE DELLE ATTIVITA DI EDUCAZIONE AMBIENTALE GESTIONE DELLE ATTIVITA DI EDUCAZIONE AMBIENTALE Indice 1. SCOPO 2. CAMPO DI APPLICAZIONE 3. RIFERIMENTI 4. RESPONSABILITA' 5. PROCEDURA 5.1 Individuazione dei problemi ambientali 5.2 Predisposizione Piano

Dettagli

Progetto. Sito internet per la valorizzazione dei progetti di educazione ambientale

Progetto. Sito internet per la valorizzazione dei progetti di educazione ambientale Progetto Sito internet per la valorizzazione dei progetti di educazione ambientale IL PIANO D AZIONE Promuovere il miglioramento dei processi educativi per favorire la crescita delle persone nella comunità

Dettagli

PROGETTO ORIENTAMENTO

PROGETTO ORIENTAMENTO Ministero dell Istruzione, dell Università e della Ricerca Istituto Comprensivo Statale di Francavilla di Sicilia Via Napoli, 2 Francavilla di Sicilia(Me) Telefono 0942 981230 c.f.96005620834 c.u.ufal7m

Dettagli

Il Progetto CCM SOCIAL NET SKILLS Il contributo della Regione Lazio

Il Progetto CCM SOCIAL NET SKILLS Il contributo della Regione Lazio Il Progetto CCM SOCIAL NET SKILLS Il contributo della Regione Lazio Dott.ssa Amalia Vitagliano Dirigente Area SanitàPubblica, Promozione della Salute, Sicurezza Alimentare e Screening Regione Lazio, 23

Dettagli

PROGETTO FARO PERCORSI FORMATIVI PER I GENITORI

PROGETTO FARO PERCORSI FORMATIVI PER I GENITORI ISTITUTO COMPRENSIVO DI CURNO SCUOLA PRIMARIA DI MOZZO «Mosè del Brolo» PROGETTO FARO PERCORSI FORMATIVI PER I GENITORI Relatrice Insegnante Elisabetta Bonati PROGETTO FARO Presso Scuola Secondaria I grado

Dettagli

Descrittori sotto ambito a1

Descrittori sotto ambito a1 ALLEGATO 1 Ambiti di Legge e sotto ambiti (Legge 107/15) Indicatori Descrittori Descrittori sotto ambito a1 volti ad evidenziare la qualità dell insegnamento ambito a) l. 107/15: qualità dell insegnamento

Dettagli

PROGETTO ALLIEVI STRANIERI ARTICOLO 3

PROGETTO ALLIEVI STRANIERI ARTICOLO 3 PROGETTO ALLIEVI STRANIERI ARTICOLO 3 PREMESSARTI L educazione inclusiva è un processo continuo che mira ad offrire educazione di qualità per tutti rispettendo diversità, differenti bisogni ed abilità,

Dettagli

ISTITUTO COMPRENSIVO DI AVIO TERZO BIENNIO-CLASSE QUINTA PRIMARIA DISCIPLINA:GEOGRAFIA. Anno scolastico 2013/2014 INSEGNANTE:FEDERICA REDOLFI

ISTITUTO COMPRENSIVO DI AVIO TERZO BIENNIO-CLASSE QUINTA PRIMARIA DISCIPLINA:GEOGRAFIA. Anno scolastico 2013/2014 INSEGNANTE:FEDERICA REDOLFI ISTITUTO COMPRENSIVO DI AVIO TERZO BIENNIO-CLASSE QUINTA PRIMARIA DISCIPLINA:GEOGRAFIA Anno scolastico 2013/2014 INSEGNANTE:FEDERICA REDOLFI GEOGRAFIA Competenza 1 al termine del 3 biennio (classe quinta

Dettagli

ISTITUTO COMPRENSIVO DI PIGNOLA Scuola Secondaria di I grado Via C. Colombo n.1 85010 Pignola (PZ)

ISTITUTO COMPRENSIVO DI PIGNOLA Scuola Secondaria di I grado Via C. Colombo n.1 85010 Pignola (PZ) ISTITUTO COMPRENSIVO DI PIGNOLA Scuola Secondaria di I grado Via C. Colombo n.1 85010 Pignola (PZ) PROGETTO DI RECUPERO LINGUA INGLESE A.S. 2015/2016 Denominazione progetto: English BASIC SKILLS Docente:

Dettagli

CORSO ORIENTATORI CO044 - PROFESSIONE ORIENTATORE DIDATTICO (II EDIZIONE) 600 ore - 24 CFU Anno Accademico 2012/2013 CO044

CORSO ORIENTATORI CO044 - PROFESSIONE ORIENTATORE DIDATTICO (II EDIZIONE) 600 ore - 24 CFU Anno Accademico 2012/2013 CO044 CORSO ORIENTATORI CO044 - PROFESSIONE ORIENTATORE DIDATTICO (II EDIZIONE) 600 ore - 24 CFU Anno Accademico 2012/2013 CO044 www.unipegaso.it Titolo CO044 - PROFESSIONE ORIENTATORE DIDATTICO (II EDIZIONE)

Dettagli

A scuola di scienza: il progetto Tutti pazzi per la chimica!

A scuola di scienza: il progetto Tutti pazzi per la chimica! A scuola di scienza: il progetto Tutti pazzi per la chimica! Il sistema scolastico lombardo SCUOLE STATALI SCUOLE PARITARIE ALUNNI SCUOLE STATALI ALUNNI S. PARITARIE DOCENTI SCUOLE STATALI DOCENTI S. PARITARIE

Dettagli

Progetto Orientamento in itinere e in uscita

Progetto Orientamento in itinere e in uscita Progetto Orientamento in itinere e in uscita PREMESSA In una prospettiva europea di Lifelong Learnig l orientamento diviene un elemento necessario e indispensabile in una scuola che interpreta le istanze

Dettagli

L ALBERO DELLE REGOLE

L ALBERO DELLE REGOLE L ALBERO DELLE REGOLE Progetto realizzato nell'ambito del Curricolo Verticale di Educazione alla Cittadinanza Bambino oggi, cittadino domani nelle classi prime della Scuola Primaria plesso L. Illuminati

Dettagli

DEI LAVORATORI E DEI LUOGHI DI LAVORO) PAS

DEI LAVORATORI E DEI LUOGHI DI LAVORO) PAS PIANO AZIENDALE FORMAZIONE (ANTINCENDIO e SICUREZZA DEI LAVORATORI E DEI LUOGHI DI LAVORO) PAS AOU POLICLINICO GAETANO MARTINO MESSINA La formazione continua e l aggiornamento professionale rappresentano

Dettagli

I.C. Porto Mantovano

I.C. Porto Mantovano I.C. Porto Mantovano Progetto : Valutazione degli apprendimenti Premessa "La valutazione non è fine a se stessa ma deve sfociare nella conoscenza della situazione in cui si trova l'istituzione Scolastica

Dettagli

PIANO DI LAVORO INDIVIDUALE PIANO DI LAVORO ANNUALE - CONTRATTO FORMATIVO

PIANO DI LAVORO INDIVIDUALE PIANO DI LAVORO ANNUALE - CONTRATTO FORMATIVO Pagina 1 di 5 ANNO SCOLASTICO 2013/2014 PIANO DI LAVORO ANNUALE - CONTRATTO FORMATIVO DOCENTE MATERIA CLASSE EMILIA ZUFFADA ECONOMIA AZIENDALE I A AFM OBIETTIVI DISCIPLINARI (in conformità a quanto definito

Dettagli

SCHEDA RELATIVA ALLE PROCEDURE MESSE IN ATTO DALLA SCUOLA PRIMARIA PER FAVORIRE IL RAGGIUNGIMENTO DELL OBIETTIVO DI MIGLIORAMENTO INDIVIDUATO NEL RAV

SCHEDA RELATIVA ALLE PROCEDURE MESSE IN ATTO DALLA SCUOLA PRIMARIA PER FAVORIRE IL RAGGIUNGIMENTO DELL OBIETTIVO DI MIGLIORAMENTO INDIVIDUATO NEL RAV SCHEDA RELATIVA ALLE PROCEDURE MESSE IN ATTO DALLA SCUOLA PRIMARIA PER FAVORIRE IL RAGGIUNGIMENTO DELL OBIETTIVO DI MIGLIORAMENTO INDIVIDUATO NEL RAV OBIETTIVO DESCRIZIONE DELL INTERVENTO AZIONI ATTIVITÀ

Dettagli

- Rilevazione situazioni di disagio e/o di difficoltà di studio e proposta di modalità/strategie didattiche di prevenzione/soluzione

- Rilevazione situazioni di disagio e/o di difficoltà di studio e proposta di modalità/strategie didattiche di prevenzione/soluzione INDIVIDUAZIONE AREE FUNZIONALI E COMPITI FF.SS. AREA 3 Gestione degli interventi e dei servizi per gli studenti 1 ORIENTAMENTO - Coordinamento delle commissioni Orientamento in entrata e in uscita - Predisposizione

Dettagli

Le fragilitàsociali: gli anziani e il ruolo della rete socio sanitaria.

Le fragilitàsociali: gli anziani e il ruolo della rete socio sanitaria. Le fragilitàsociali: gli anziani e il ruolo della rete socio sanitaria. Rel. sig. Giancarlo Cavallin Volontarinsieme Coordinamento delle Associazioni di volontariato della provincia di Treviso Conferenza

Dettagli

PRIORITA 1 Miglioramento delle prestazioni nelle prove standardizzate

PRIORITA 1 Miglioramento delle prestazioni nelle prove standardizzate OBIETTIVI DI PRIORITA 1 Miglioramento delle prestazioni nelle prove standardizzate Elaborare una progettazione didattica condivisa, che preveda prove comuni concordate per classi parallele, soprattutto

Dettagli

RESTITUZIONE DATI INVALSI SCUOLA PRIMARIA

RESTITUZIONE DATI INVALSI SCUOLA PRIMARIA ISTITUTO COMPRENSIVO ALDA COSTA FERRARA RESTITUZIONE DATI INVALSI 2014 SCUOLA PRIMARIA ISTITUTO COMPRENSIVO ALDA COSTA La restituzione dei risultati delle prove Invalsi ci fornisce specifici elementi di

Dettagli

Liceo Marie Curie (Meda) Scientifico Classico Linguistico PROGRAMMAZIONE DISCIPLINARE PER COMPETENZE

Liceo Marie Curie (Meda) Scientifico Classico Linguistico PROGRAMMAZIONE DISCIPLINARE PER COMPETENZE Liceo Marie Curie (Meda) Scientifico Classico Linguistico PROGRAMMAZIONE DISCIPLINARE PER COMPETENZE a.s. 2015/16 CLASSE 2^ ASA Indirizzo di studio Liceo scientifico Scienze Applicate Docente Disciplina

Dettagli

Indagine conoscitiva DONNE E OMEOPATIA

Indagine conoscitiva DONNE E OMEOPATIA Indagine conoscitiva DONNE E OMEOPATIA Sintesi dei risultati di ricerca per Conferenza Stampa Milano, 29 ottobre 2013 A cura di Metodologia e campione di ricerca Campione: Sono state intervistate 1.000

Dettagli

MONITORAGGIO. Aspettative personale A.T.A. (settembre 2015) A.S. 2015/2016

MONITORAGGIO. Aspettative personale A.T.A. (settembre 2015) A.S. 2015/2016 MONITORAGGIO Aspettative personale A.T.A. (settembre 2015) A.S. 2015/2016 Note per la lettura Premessa Il monitoraggio è stato effettuato mediante la somministrazione di un questionario al personale A.T.A.

Dettagli

MODELLO PER LA CERTIFICAZIONE DELLE COMPETENZE al termine della scuola primaria e secondaria di 1^ grado. anno scolastico 20 /20

MODELLO PER LA CERTIFICAZIONE DELLE COMPETENZE al termine della scuola primaria e secondaria di 1^ grado. anno scolastico 20 /20 MODELLO PER LA CERTIFICAZIONE DELLE COMPETENZE al termine della scuola primaria e secondaria di 1^ grado anno scolastico 20 /20 La struttura del documento per la certificazione delle competenze in uscita

Dettagli

Professione Orientatore Didattico

Professione Orientatore Didattico Scheda Corso Professione Orientatore Didattico 600 ore, 24 CFU - A.A. 2011/2012 (CO-023) PRESENTAZIONE RICONOSCIMENTI TITOLI DI AMMISSIONE DURATA E ARTICOLAZIONE DELLA DIDATTICA Ogni studente si trova

Dettagli

I incontro: IL FONDO STRAORDINARIO DIOCESANO: UN SEGNO DI SOLIDARIETA NON SOLO ECONOMICA

I incontro: IL FONDO STRAORDINARIO DIOCESANO: UN SEGNO DI SOLIDARIETA NON SOLO ECONOMICA I incontro: IL FONDO STRAORDINARIO DIOCESANO: UN SEGNO DI SOLIDARIETA NON SOLO ECONOMICA Il percorso formativo giovedì 12 settembre ore 18.00-20.00 IL FONDO STRAORDINARIO DIOCESANO: UN SEGNO DI SOLIDARIETÀ

Dettagli

ESITI RILEVAZIONE PROVINCIALE INDAGINE CONOSCITIVA PRESENZA ALUNNI CON BISOGNI EDUCATIVI SPECIALI NELLE SCUOLE BRESCIANE ANNO SCOLASTICO 2015-2016

ESITI RILEVAZIONE PROVINCIALE INDAGINE CONOSCITIVA PRESENZA ALUNNI CON BISOGNI EDUCATIVI SPECIALI NELLE SCUOLE BRESCIANE ANNO SCOLASTICO 2015-2016 ESITI RILEVAZIONE PROVINCIALE INDAGINE CONOSCITIVA PRESENZA ALUNNI CON BISOGNI EDUCATIVI SPECIALI NELLE SCUOLE BRESCIANE ANNO SCOLASTICO 215-216 Premessa Con nota Prot. MIUR AOO USPBS R.U 16842 del 1/11/215

Dettagli

www.viveredasportivi.eu

www.viveredasportivi.eu Per informazioni: I.C.S. International Conference Service via Cadorna, 13-34124 Trieste tel. 06 90281729 mail: segreteria@viveredasportivi.eu www.viveredasportivi.eu CAMPAGNA PER LA DIFFUSIONE DELLO SPIRITO

Dettagli

UNIVERSITA' CATTOLICA DEL SACRO CUORE. Valutazione della soddisfazione degli studenti a.a. 2011-2012 (Legge 370/1999)

UNIVERSITA' CATTOLICA DEL SACRO CUORE. Valutazione della soddisfazione degli studenti a.a. 2011-2012 (Legge 370/1999) Pagina 1 UNIVERSITA' CATTOLICA DEL SACRO CUORE Valutazione della soddisfazione degli studenti a.a. 011-01 (Legge 0/1) Riepilogo delle valutazioni fornite Rapporto statistico relativo a: Corsi di Introduzione

Dettagli

Programmazione annuale A.S

Programmazione annuale A.S Programmazione annuale A.S. 2014-2015 Programmazione modulare MATERIA: Matematica INDIRIZZO: sezione agraria PROGRAMMAZIONE MODULARE CLASSE: I Moduli del modulo 1 I numeri e il linguaggio della matematica

Dettagli

Programma di incentivazione per progetti educativi in ambiente scolastico: tennistavolo per la Scuola. Bando Selezione domande

Programma di incentivazione per progetti educativi in ambiente scolastico: tennistavolo per la Scuola. Bando Selezione domande Programma di incentivazione per progetti educativi in ambiente scolastico: tennistavolo per la Scuola. Bando Selezione domande Dedicato alle Associazioni e Società Sportive del territorio del Comitato

Dettagli

Il sistema di misurazione e di valutazione della Performance dell Università Parthenope del personale responsabile e non di Unità Organizzative

Il sistema di misurazione e di valutazione della Performance dell Università Parthenope del personale responsabile e non di Unità Organizzative Il sistema di misurazione e di valutazione della Performance dell Università Parthenope del personale responsabile e non di Unità Organizzative Analisi del contesto interno Personale diviso per area di

Dettagli

Gruppo 3 - Triennio sec. I grado. Gruppo 5 Triennio sec II grado Gruppo 2 - classi IV e V sc.primaria. Gruppo 4 - Biennio sec.

Gruppo 3 - Triennio sec. I grado. Gruppo 5 Triennio sec II grado Gruppo 2 - classi IV e V sc.primaria. Gruppo 4 - Biennio sec. X Gruppo 1 - classi II/III sc.primaria Gruppo 3 - Triennio sec. I grado Gruppo 5 Triennio sec II grado Gruppo 2 - classi IV e V sc.primaria Gruppo 4 - Biennio sec. II grado Parte Prima: Descrizione generale:

Dettagli

Progetto Job Club Orientativo affidato con Delibera N. 223 del 23.12.2003 1 RELAZIONE JOB CLUB ORIENTATIVO

Progetto Job Club Orientativo affidato con Delibera N. 223 del 23.12.2003 1 RELAZIONE JOB CLUB ORIENTATIVO 1 RELAZIONE Nel mese di Aprile u.s., con lo slogan Vuoi realizzare il tuo progetto professionale? Fai un salto al Comune, è stato organizzato dall Assessorato alle politiche giovanili del Comune di San

Dettagli

SCHEDA PROPOSTA PROGETTI DI PROMOZIONE ALLA SALUTE TITOLO PROGETTO:

SCHEDA PROPOSTA PROGETTI DI PROMOZIONE ALLA SALUTE TITOLO PROGETTO: SCHEDA PROPOSTA PROGETTI DI PROMOZIONE ALLA SALUTE TITOLO PROGETTO: Soggetto promotore Istituto Scolastico Scuola. Sede della scuola Ambito: Val Seriana Val Seriana Superiore e Val di Scalve Target (a

Dettagli

CONSAPEVOL-MENTE a.s

CONSAPEVOL-MENTE a.s Dr.ssa Elena Berno CONSAPEVOL-MENTE a.s. 2015-2016 INCONTRO CON I GENITORI DEGLI ALUNNI DELLA SCUOLA SECONDARIA DI PRIMO GRADO ORIENTARE «Le decisioni sono un modo per definire se stessi. Sono il modo

Dettagli

L ORGANIZZAZIONE ZONALE DI ASSOLOMBARDA per una presenza capillare sui 189 Comuni. 26 comuni 482 imprese 26.115 dipendenti

L ORGANIZZAZIONE ZONALE DI ASSOLOMBARDA per una presenza capillare sui 189 Comuni. 26 comuni 482 imprese 26.115 dipendenti LA COLLABORAZIONE TRA ISTITUZIONI E IMPRESE PER LA SICUREZZA URBANA DELLE AREE PRODUTTIVE DEL SUD MILANO Paolo Maria Montalbetti Presidente di zona Sud Assolombarda 23 marzo 2007 L ORGANIZZAZIONE ZONALE

Dettagli

SCUOLA DELL INFANZIA SAN FRANCESCO DI SALES PROGETTO EDUCATIVO

SCUOLA DELL INFANZIA SAN FRANCESCO DI SALES PROGETTO EDUCATIVO SCUOLA DELL INFANZIA SAN FRANCESCO DI SALES PROGETTO EDUCATIVO 1 L identità della scuola e la sua funzione educativa La carta di identità della Scuola Materna San Francesco di Sales è il PIANO EDUCATIVO

Dettagli

1. PREMESSA LE ATTIVITA DI PROMOZIONE I DATI DELLE ATTIVITA FORMATIVE LA SPERIMENTAZIONE DELLA CERTIFICAZIONE DELLE COMPETENZE.

1. PREMESSA LE ATTIVITA DI PROMOZIONE I DATI DELLE ATTIVITA FORMATIVE LA SPERIMENTAZIONE DELLA CERTIFICAZIONE DELLE COMPETENZE. AZIONE DI SISTEMA Accompagnamento e valutazione delle attività per la realizzazione del Progetto Quadro per la realizzazione di attività di formazione continua per il sostegno e lo sviluppo dei livelli

Dettagli

Pianificazione Urbanistica Partecipata

Pianificazione Urbanistica Partecipata Pianificazione Urbanistica Partecipata L Amministrazione comunale di Mattinata ha avviato le procedure per la formazione del Piano Urbanistico Generale (PUG) che, ai sensi della Legge Regionale n 20/2001,

Dettagli

Dipendenze: una sfida continua

Dipendenze: una sfida continua 15 maggio 2012 Dipendenze: una sfida continua Il ruolo del Comune nella lotta alle dipendenze a cura di Claudio Maurizio Minoia Potenziare l integrazione fra servizi sociali e sanitari Il processo partecipato

Dettagli

MODELLO DI SCHEDA DI VALUTAZIONE FINALE PER LABORATORI LINGUISTICI DI ITALIANO L2

MODELLO DI SCHEDA DI VALUTAZIONE FINALE PER LABORATORI LINGUISTICI DI ITALIANO L2 Fondo europeo per l'integrazione di cittadini di paesi terzi 2007-2013 Annualità 2011 Azione 3 Convenzione di Sovvenzione N. 2011/FEI/PROG-100430 CUP: F33D12000380008 MODELLO DI SCHEDA DI VALUTAZIONE FINALE

Dettagli

CURRICOLO VERTICALE MATEMATICA RELAZIONI/ DATI E PREVISIONI/ MISURA

CURRICOLO VERTICALE MATEMATICA RELAZIONI/ DATI E PREVISIONI/ MISURA CURRICOLO VERTICALE MATEMATICA / DATI E PREVISIONI/ MISURA SCUOLA PRIMARIA CONOSCENZE (Concetti) ABILITA Classe 1^ - Classificazione - in situazioni concrete, classificare persone, oggetti, figure, numeri

Dettagli

NEL MONDO DEGLI OGGETTI. CLASSE 1 S. MARIA DEL GIUDICE a.s. 2013-2014 INS. BANDINI MONICA

NEL MONDO DEGLI OGGETTI. CLASSE 1 S. MARIA DEL GIUDICE a.s. 2013-2014 INS. BANDINI MONICA NEL MONDO DEGLI OGGETTI CLASSE 1 S. MARIA DEL GIUDICE a.s. 2013-2014 INS. BANDINI MONICA Disciplina SCIENZE CLASSE 1 a.s. 2013-2014 Unità di apprendimento n 1 Tempi di attuazione: OTTOBRE/NOVEMBRE/DICEMBRE/GENNAIO

Dettagli

A.S. 2015/16 CIRCOLARE INTERNA N. 294

A.S. 2015/16 CIRCOLARE INTERNA N. 294 Bagheria, 30/05/2016 A.S. 2015/16 CIRCOLARE INTERNA N. 294 Ai Docenti neo immessi in ruolo Ai docenti tutor Al DSGA Al Personale ATA Sito web Atti Oggetto: Adempimenti finali Docenti neo immessi in Ruolo

Dettagli

PIANO FORMATIVO INDIVIDUALE. PFI relativo all assunzione del/la Sig./ra:

PIANO FORMATIVO INDIVIDUALE. PFI relativo all assunzione del/la Sig./ra: PIANO FORMATIVO INDIVIDUALE PFI relativo all assunzione del/la Sig./ra: 1. Azienda Ragione sociale Sede (indirizzo) CAP (Comune) Partita IVA Codice Fiscale Telefono Fax e-mail Legale rappresentante (nome

Dettagli

RISULTATI INVALSI A.S

RISULTATI INVALSI A.S RISULTATI INVALSI A.S. 2013-2014 L andamento complessivo dei livelli di apprendimento degli studenti dell Istituto rispetto alla media dell Italia, dell area geografica e della regione di appartenenza.

Dettagli

Per un bambino l ospedale è

Per un bambino l ospedale è Per un bambino l ospedale è un ambiente estraneo nel quale incontra personale sanitario sconosciuto che fa molte domande e tocca il suo corpo durante le visite Child Life Council Bullettin n 4 (2006),

Dettagli

Dirigente Scolastico: Dott.ssa Antonella Ubaldi Direttore dei Servizi Generali ed Amministrativi: Annalisa Grussu

Dirigente Scolastico: Dott.ssa Antonella Ubaldi Direttore dei Servizi Generali ed Amministrativi: Annalisa Grussu Ministero dell'istruzione, dell'università e della Ricerca UFFICIO SCOLASTICO REGIONALE PER L'UMBRIA ISTITUTO COMPRENSIVO PERUGIA 7 ISTITUTO COMPRENSIVO PERUGIA 7 STRADA LACUGNANO, S.N. 06132 PERUGIA (PG)

Dettagli

LINEE GUIDA PER LA GESTIONE DELLA CONTINUITÀ

LINEE GUIDA PER LA GESTIONE DELLA CONTINUITÀ LINEE GUIDA PER LA GESTIONE DELLA CONTINUITÀ Uno degli obiettivi principali della nostra Scuola è garantire la gradualità e la personalizzazione del percorso formativo di ogni bambino. La scuola dell infanzia,

Dettagli

Guida Utente. Come utilizzare lo strumento e-learning e fruire dei corsi on line

Guida Utente. Come utilizzare lo strumento e-learning e fruire dei corsi on line Guida Utente Come utilizzare lo strumento e-learning e fruire dei corsi on line Indice 1. Collegamento alla piattaforma...3 2. I miei corsi...3 3. L ambiente dei corsi...4 4. Libretto Formativo...5 5.

Dettagli

MANUALE DELLA QUALITA' Rif. norma UNI EN ISO 9004:2009 TAVOLO DI BENCHMARKING

MANUALE DELLA QUALITA' Rif. norma UNI EN ISO 9004:2009 TAVOLO DI BENCHMARKING MANUALE DELLA QUALITA' Rif. norma UNI EN ISO 9004:2009 TAVOLO DI BENCHMARKING ISTITUTO COMPRENSIVO Emanuele Falcetti Apice (Benevento) a. s. 2009/2010 MANUALE DELLA QUALITA' Rif. norma UNI EN ISO 9004:2009

Dettagli

RIF. CORSO: 2015-GG-39. Scheda progetto

RIF. CORSO: 2015-GG-39. Scheda progetto RIF. CORSO: 2015-GG-39 Scheda progetto FIGURA PROFESSIONALE Denominazione corso: TECNICO AMMINISTRAZIONE, FINANZA E CONTROLLO DI GESTIONE Durata: 200 Descrizione della figura professionale: Il Tecnico

Dettagli

Il Servizio sociale territoriale

Il Servizio sociale territoriale Il Servizio sociale territoriale come livello essenziale del sistema integrato di interventi e servizi sociali Un progetto di ricerca Provincia di Bologna Servizio Politiche sociali e per la salute Istituzione

Dettagli