Sistema Informativo Statistico REGIONE MARCHE Elaborazioni Maggio 2012

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1 COMMERCIO ESTERO MARCHE EMIRATI ARABI UNITI- DATI 2011 Elaborazioni Maggio 2012

2 ESPORTAZIONI dalle MARCHE verso gli EMIRATI ARABI UNITI ANNO 2011 Gli Emirati Arabi Uniti si caratterizzano come un paese a economia aperta che vanta il sesto reddito pro-capite al mondo. Al 2017 un terzo della domanda mondiale aggiuntiva arriverà da Russia, Cina ed Emirati Arabi Uniti; anche per l'italia si prevede una crescita a tre cifre verso Cina, EAU, Arabia Saudita, Polonia, Repubblica Ceca (report Esportare la dolce vita di Centro Studi Confindustria e Prometeia). Per l'italia, gli Emirati si confermano il principale mercato di sbocco del nostro export verso l'intero mondo arabo. L Italia è al 2011 il settimo esportatore negli Emirati a livello mondiale e il terzo europeo, dopo Germania e Regno Unito. (Equilibri.net) Per le Marche è la 21^ destinazione con un valore di quasi 116 milioni di euro in crescita del +30% rispetto al In particolare sono le imprese delle province di Pesaro Urbino e di Ancona ad avere i più intensi rapporti commerciali con il paese. Come si nota nel grafico di andamento, le vendite di prodotti marchigiani negli Emirati Arabi, dopo il calo del 2008 e 2009 sono in rialzo nel 2011 riprendendo il tendenziale aumento. vs EAU milioni Euro annua vs EAU milioni Euro annua Marche % Italia % Pesaro-Urbino % Ancona % Macerata % Ascoli Piceno 8-10% Fermo % Graduatoria delle destinazioni dell'export made in Marche Paese Anno 2011 (mln di ) Quota sul totale Marche annua 1 Francia 1.000,8 10,3% +2,6% 2 Germania 896,7 9,2% +9,1% 3 Belgio 871,5 9,0% +28,4% 4 Russia 645,3 6,6% +9,3% 5 Spagna 496,1 5,1% +1,9% 6 Regno Unito 468,6 4,8% +4,2% 7 Polonia 388,3 4,0% +9,5% 8 Stati Uniti 352,2 3,6% +11,2% 9 Romania 348,7 3,6% +13,9% 10 Turchia 229,1 2,4% +28,2% 21 Emirati Arabi Uniti 115,8 1,2% +30,2% ESPORTAZIONI Andamento dei valori dell'export marchigiano vs Emirati Arabi Uniti (Valori dell'export in milioni di euro) Quote regionali delle esportazioni nazionali vs Emirati Arabi Uniti (Italia = 100) Sicilia 7,6% Marche 2,4% Lazio 5,0% Emilia Romagna 10,0% Veneto 11,6% Lombardia 31,4% Toscana 17,1% 2

3 I settori economici delle esportazioni marchigiane vs Emirati Arabi Uniti 2011 Marche vs EAU Anno 2011/2010 Calzature e pelletterie ,6% Apparecchi elettrici ,5% Agro-Alimentare ,8% Mobili e prodotti in legno ,9% Meccanica ,6% Computer e elettronica ,6% Prodotti chimici e farmaceutici ,7% Tessile e Abbigliamento ,2% Metallurgia e prod in metallo ,0% Gioielleria; strumenti musicali; giochi e gioc ,0% Vetro, ceramiche, terracotta, cemento ,8% Articoli in gomma e materie plastiche ,3% Carta e editoria ,1% Mezzi di trasporto ,3% Altro ,9% Totale Esportazioni Marche vs EAU ,2% Il primo settore di esportazione verso gli Emirati Arabi è il settore Calzature e Pelletterie che rappresenta il 22% di quanto dalle Marche viaggia verso tale destinazione e il 20,4% rispetto al totale nazionale di calzature e pelletterie che l'italia esporta in EAU. La seconda parte della torta regionale, è rappresentata dal settore Apparecchi elettrici per un valore di quasi 20 milioni di euro. Tale settore rappresenta il 17% dell export regionale. Il terzo settore è quello Agro-alimentare che in particolare riguarda per il 98% i prodotti per l'alimentazione degli animali e risulta in particolare spinta di crescita. L'export marchigiano di questo settore verso gli EAU rappresenta ben il 14,6% di quanto l'italia esporta di agro-alimentare. Il settore del Mobile rappresenta l'11% delle esportazioni regionali, mentre a livello nazionale presenta per le Marche una quota del 9,4%. Quote settoriali dell'export Marche vs Emirati Arabi Uniti Metallurgia e prod in metallo Tessile e 4% Abbigliamento 4% Prodotti chimici e farmaceutici 5% Computer e elettronica 5% Meccanica 8% Mobili e prodotti in legno 11% Calzature e pelletterie Apparecchi elettrici Agro-Alimentare Mobili e prodotti in legno Meccanica Computer e elettronica Prodotti chimici e farmaceutici Tessile e Abbigliamento Metallurgia e prod in metallo Gioielleria; strumenti musicali; giochi e Vetro, ceramiche, terracotta, cemento Articoli in gomma e materie plastiche Carta e editoria Mezzi di trasporto Agro-Alimentare 17% Quote sul totale nazionale dei settori Made in Marche Italia vs EAU =100 0,7% 2,1% 1,0% 0,4% 0,1% 4,2% 2,8% 1,6% 1,8% 2,1% 6,3% Calzature e pelletterie 22% 9,4% 14,6% Apparecchi elettrici 17% 20,4% I SETTORI ECONOMICI D ESPORTAZIONE 3

4 Esportazioni regionali verso gli Emirati Arabi Uniti di prodotti del settore "Calzature e Pelletterie" Regioni Le Marche risultano la 2^ regione italiana per esportazioni del settore "Calzature e Pelletterie" negli Emirati Arabi preceduta dalla Lombardia. Esportazioni verso gli Emirati Arabi Uniti di prodotti del settore Agro-Alimentare 2011 in migliaia Quota regione su 2011/2010 % Italia vs EAU 1 Lombardia ,6% +78,6% 2 Marche ,4% +23,6% 3 Lazio ,6% +61,9% 4 Emilia Romagna ,0% +33,8% 5 Toscana ,1% +12,4% 6 Veneto ,3% +13,0% 7 Puglia ,1% +9,4% Italia ,0% +37,1% Regioni 2011 in migliaia Quota regione su 2011/2010 % Italia vs EAU 1 Piemonte ,2% -9,4% 2 Marche ,6% +526,8% 3 Lombardia ,5% +17,0% 4 Campania ,4% +15,7% 5 Veneto ,1% +13,4% 6 Emilia Romagna ,9% +27,1% 7 Trentino-Alto Adige ,4% +20,4% Italia ,0% +29,2% Il settore Agro-alimentare, relativamente all'export verso gli Emirati, riguarda in particolare i prodotti per l'alimentazione degli animali. La regione Marche è la seconda in Italia per export agoalimentare negli EAU. In particolare è la provincia di Pesaro ad avere rapporti commerciali con gli Emirati per i mangimi di camelidi ed equini. Esportazioni regionali verso gli Emirati Arabi Uniti di prodotti del settore "Apparecchi elettrici" Regioni 2011 in migliaia Per il settore "Apparecchi elettrici", che è comprensivo degli elettrodomestici, le Marche sono al quinto posto con il 6% di quanto dall'italia va negli Emirati. Esportazioni regionali verso gli Emirati Arabi Uniti di prodotti del settore "Mobili e prodotti in legno" Quota regione su Italia vs EAU 2011/2010 % 1 Lombardia ,4% +29,8% 2 Emilia Romagna ,2% +26,6% 3 Veneto ,3% +22,1% 4 Toscana ,7% -3,2% 5 Marche ,3% -2,5% 6 Lazio ,8% +353,7% 7 Friuli-Venezia Giulia ,0% -25,7% Italia ,0% +20,9% Regioni 2011 in migliaia Quota regione su 2011/2010 % Italia vs EAU 1 Lombardia ,4% +18,4% 2 Veneto ,9% +9,9% 3 Emilia Romagna ,6% +38,4% 4 Marche ,4% -9,9% 5 Friuli-Venezia Giulia ,5% -8,5% 6 Toscana ,3% -4,5% 7 Lazio ,7% +70,3% Italia ,0% +12,4% Le Marche esportano Mobili negli EAU per 13 milioni di euro. La regione è la quarta per valore delle esportazioni di questo settore negli Emirati Arabi. POSIZIONE DELLA REGIONE MARCHE 4

5 IMPORTAZIONI delle MARCHE dagli Emirati Arabi Uniti ANNO 2011 Import dagli EAU migliaia Euro annua Marche 1.106,8-62% Italia % Import dagli EAU migliaia Euro annua Pesaro-Urbino 636,7 +54,4% Ancona 126,3 +37,7% Macerata 259,0 +27,9% Ascoli Piceno 19,5-99,1% Fermo 65,2-30,8% Andamento dei valori dell'import marchigiano dagli EAU (Valori dell'export in migliaia di euro) IMPORTAZIONI Le Marche nel corso del 2011 hanno importato merci dagli Emirati Arabi Uniti per un valore di 1 milione di euro, in diminuzione del 62%. Il paese è all'86 posto tra4.000 i paesi di provenienza delle importazioni marchigiane. Il grafico di andamento delle importazioni verso le Marche mostra un picco di importazioni nel 2009 e un successivo crollo. Nel 2009 si era registrato un flusso in 0 entrata di prodotti chimici e forme primarie di materia plastica che non si è ripetuto negli anni successivi. In riferimento ai settori merceologici, la regione Marche nel 2011 ha importato dagli Emirati Arabi 532mila euro di prodotti del settore "Meccanica". Tale settore rappresenta il 48% delle importazioni marchigiane da questo paese di provenienza Quote settoriali delle importazioni delle Marche dagli EAU Calzature e pelletterie 6% Elettrodomestici 13% Computer e elettronica 6% altro 20% Prodotti chimici e farmaceutici Metallurgia e prod in metallo Meccanica 48% Settori merceologici di importazione Import 2011 Marche da EAU Anno 2011/2010 Meccanica % altro (merci dichiarate come provviste di bordo, merci respinte) % Elettrodomestici % Calzature e pelletterie % Computer e elettronica % Prodotti chimici e farmaceutici % Metallurgia e prod in metallo % Carta e editoria Tessile e Abbigliamento % Articoli in gomma e materie plastiche Gioielleria; strumenti musicali; giochi e giocattoli % Totale % 5

6 DATI INFORMATIVI SUGLI EMIRATI ARABI UNITI E COMPARAZIONE CON I DATI ITALIA E MARCHE Popolazione degli EAU Popolazione urbana 84% Superficie Kmq Densità di popolazione 64 abitanti per kmq 0-14 anni anni 65 anni e oltre Struttura per età della popolazione - EAU 40% 0,9% 20,4% 78,7% EAU - Prodotto Interno Lordo composizione per settori 0,7% Dati al 2011 di fonte CIA World Factbook Year e Istat Tasso di disoccupazione (2011) 60% Popolazione dell'italia (sett.2011) Popolazione urbana 68% Superficie Kmq Densità di popolazione 202 abitanti per kmq 0-14 anni anni 65 anni e oltre 14,0% 20,3% EAU Italia Marche 2,4 % 8,4 6,7% PIL pro capite $ $ agricoltura industria servizi Struttura per età della popolazione - Italia 73% Italia 2% 65,7% $ % Popolazione delle Marche al (sett.2011) Superficie Kmq Densità di popolazione 162 abitanti per kmq Struttura per età della popolazione - Marche 0-14 anni anni 65 anni e oltre 66% 13% 22% Marche 2% 32% 64% DATI INFORMATIVI SUL PAESE: EMIRATI ARABI UNITI 6

7 ANDAMENTO ECONOMICO DEGLI EAU E RAPPORTO CON L' ITALIA Dopo il crollo verticale del 2009, quando le esportazioni italiane negli Emirati Arabi erano calate del 24%, il mercato si rialza e consegna al 2011 cifre compiacenti, che dovrebbero far riflettere sul cambiamento delle attuali congiunture economiche del Bel Paese. L Italia è ora il settimo esportatore negli Emirati a livello mondiale e il terzo europeo, dopo Germania e Regno Unito. Ma i più avvenenti plausi del made in Italy arrivano dal Sustainable business che guadagna cospicue atenzioni a favore dello sviluppo dei progetti sostenibili e di energie rinnovabili. Gli Emirati Arabi Uniti si caratterizzano come un paese a economia aperta che vanta il sesto reddito pro-capite al mondo. Si tratta senza dubbi di mercato in continuo divenire reso importante dall oculata gestione dei proventi del greggio. Nel corso degli anni, gli sceicchi hanno saputo intelligentemente reinvestire i profitti petroliferi in altre attività economiche, cambiando le sorti della Costa dei Pirati e riscrivendo il futuro del proprio Paese. Lo stesso Economist afferma che le prospettive dello scenario politico sono stabili, grazie a una politica estera ponderata e improntata al dialogo con i paesi vicini. L'industria dell'alluminio, dell'acciaio, del ferro, insieme al settore tessile sono capaci di realizzare una quantità molto significativa del PIL. Le stime nazionali prevedono addirittura, entro i prossimi anni, di superare le entrate derivanti dal petrolio e le esportazioni di gas naturale. Altro capitolo importante nell economia emiratina è lo sviluppo dei servizi. In particolare, Dubai si propone come un hub arabo per le telecomunicazioni e i servizi a livello regionale ed internazionale. Nondimeno, il settore turistico vanta un encomiabile importanza all interno della gestione dei sette principati: Abu Dhabi e Sharjah sono per lo più destinazione di turismo culturale, mentre Dubai è più indirizzato verso turismo di lusso grazie alla presenza di sontuosi alberghi e centri commerciali. Basti pensare alla fama mondiale che il Paese ha saputo guadagnare attraverso il compimento di progetti avveniristici come le Palm Islands, il Burj Dubai, The World, l Hydropolis Hotel e il Mall of the Emirates, al cui interno ospita una pista da sci. Anche nel campo finanziario gli EAU si affermano come hub finanziario internazionale. Nel Paese operano 46 banche, di cui 21 nazionali e 25 straniere, con un totale di 564 filiali operative nel Paese. Andamento economico - La disamina del saldo negli ultimi dieci anni fornisce interessanti indicazioni sulle relazioni economiche tra EAU e Italia. Nel periodo tra il 2001 e 2008, il saldo dell Italia era stato positivo, con le soli eccezioni del 2005, del 2006 e del La dipendenza energetica italiana, che è sempre stata compensata dagli acquisti di merci italiane, ha smesso di verificarsi nel 2009 e, l attivo con gli Emirati Arabi, interpretabile come componente di compensazione nei flussi commerciali nel Medio Oriente, si è ritirata. Nel 2009, per la prima volta nella storia gli ex Stati della Tregua hanno visto diminuire del 2,5% la loro crescita e, nel 2010, hanno sfiorato i 5 miliardi di euro di inoperosità, raggiungendo un deficit del 5,6%. È giusto inquadrare la riduzione delle esportazioni italiane, verificatesi nel 2009, con un analisi che prenda in considerazione gli aspetti macro-economici che hanno distinto il trend globale. Prima di tutto nel 2009 c è stata la crisi che ha colpito il Dubai World, ovvero la più preponderante compagnia finanziaria di Dubai. Nello stesso anno il PIL ha registrato un calo del 2.7% dovuto prevalentemente al taglio della produzione di petrolio, alla flessione del mercato immobiliare e alla crisi finanziaria internazionale. Il periodo di stallo finanziario è stato poi superato nel corso del 2010 solo grazie all intervento dell Emirato di Abu Dhabi. Non va dimenticato che la bolla ha avuto come origine il settore immobiliare e ha portato ad un impellente riduzione di tutte le esportazioni. In secondo luogo, le avvisaglie mostrano reazioni che hanno portato a ri-orientarsi verso mercati a maggiore crescita ovvero ad alta copertura rischi. È chiaro che, ancora oggi, le fluttuazioni risentono della debolezza causata dal crac immobiliare di Dubai, ma stando ai dati pubblicati dall Istituto Nazionale di Statistica il primo quadrimestre del 2011 trova la forza di riprendersi e ci consegna un +14,5%. Nelle comparazioni annue, il primo semestre del 2011 ha toccato un +19,3% rispetto allo stesso periodo del 2010, sancendo la ripresa della crescita, interrotta dalla crisi economica globale del Gli Emirati Arabi nel 2011 chiudono con un aumento del 3,5% del Pil nazionale e anche le aziende italiane ribadiscono di aver ripreso i vecchi ritmi lavorativi con gli emiratini. Nel 2012 la situazione sembra poter bissare i buoni traguardi raggiunti. Il sistema produttivo rileva un incremento del +4,2%, e si sottolinea un avvicinamento bidirezionale che coinvolge sia il grande colosso arabo verso le nostre piccole e medie imprese, che viceversa. Equilibri.net marzo 2012 ANDAMENTO ECONOMICO RAPPORTI ITALIA-EAU 7

8 Opportunità negli EAU Vari fattori contribuiscono a creare opportunità di business a Dubai: un sistema sempre più aperto alle privatizzazioni, ma anche una nuova classe di giovani imprenditori. Da non dimenticare, le varie riforme legislative varate per attrarre e proteggere gli investitori con incentivi al business in Dubai, ed esenzioni: per esempio, stanno proliferando le free zones. L area del Gulf Cooperation Council Oman, Quatar, Kuwait, Bahrain, Arabia Saudita ed Emirati Arabi Uniti è quindi un mercato dalle opportunità straordinarie. Tra i diversi settori, sono l immobiliare, le costruzioni e il commercio a vivere una fase di particolare espansione, ma richiamano allo stesso tempo grande interesse e notevoli investimenti l energia, la filiera della salute e benessere, il turismo, l Ict, le telecomunicazioni. Anche nel settore alimentare, poi dato che solo il 10% è prodotto in loco mentre il 90% deriva da importazioni gli spazi sono notevoli, e numerose le opportunità di business. Una situazione dove è forte la concorrenza di molti operatori esteri, ma è sempre maggiore la propensione ai prodotti italiani: «Le nostre imprese dice Corrado Chiarentin, della società di consulenza ROIS devono puntare su prodotti di alto livello e servizi di qualità, ad alto valore aggiunto. Questo significa che le aziende devono proporre un offerta specializzata, capacità d assistenza al cliente ed innovazione tecnologica, L immagine del made in Italy è molto apprezzata a Dubai, ma l ingresso in questi mercati e l individuazione delle opportunità di business, non è immediata, va costruita con professionalità». Per le imprese si possono aprire adeguati spazi anche grazie il supporto delle istituzioni e delle associazioni di categoria, che stanno mettendo in campo alcune iniziative. In tutta l area del Golfo sono in corso di realizzazione straordinari progetti nel campo delle infrastrutture, con investimenti imponenti. «Non ci sono pause precisa Marco Palazzi della società di consulenza Eco Business Consulting di Bologna l Arabia Saudita è il mercato più grande, con 24 milioni di abitanti e in teoria più aperto, ma non facile perché gli interlocutori sanno fare business e sono esigenti. Occorre puntare sull eccellenza». Particolarmente vivace è la crescita di uno dei sette emirati, Dubai, hub commerciale e finanziario di livello internazionale, capace di offrire straordinarie opportunità di business. L Italia è tra i primi 10 partner per Dubai. Il rapido sviluppo di questo paese arabo (crescita media del PIL reale 6%) è stato costruito sullo sfruttamento dei giacimenti petroliferi, i cui proventi sono stati reinvestiti in attività produttive non oil che ne fanno una delle economie più diversificate del pianeta. Aumenta la domanda di beni e servizi nella filiera salute e benessere (biomed, biotech, farmaceutico): la crescita della spesa sanitaria è stata pari al 6% annuo ed entro il 2010 è prevista l apertura di 23 ospedali, 383 cliniche, 39 laboratori e centri radiodiagnostica. Un altra fonte di crescita e d opportunità di business a Dubai, è il turismo. I transiti di passeggeri, ora di oltre 20 milioni l anno, saliranno a 60 entro il 2018, mentre l offerta alberghiera triplicherà nel da Agenzia ROIS Gli Emirati Arabi Uniti sono una delle economie in maggior sviluppo al mondo con una crescita del 3% nel 2010, del 3,2% prevista per il 2011 e con stime per il 2012 del 3,3%, l economia degli EAU è solida e matura e rappresenta una via di uscita dalla crisi internazionale che sta attanagliando i mercati abituali delle imprese italiane: quello europeo e nordamericano. Fare impresa negli Emirati Arabi Uniti è facile e relativamente sicuro: facile in quanto i costi sono generalmente più bassi che in Europa, energia e manodopera in primis; è sicuro in quanto i reati finanziari sono, negli EAU, considerati reati gravi e duramente puniti. Inoltre, negli Emirati Arabi Uniti non c è tassazione sul reddito e gli unici dazi sono quelli del 5% che si pagano a fronte di importazione/esportazione merci. I principali settori di interesse per il mercato emiratino sono certamente quello tessile/abbigliamento, l'agroalimentare, l'arredamento, le energie rinnovabili, l'immobiliare e l'ict (Information & Communication Technology). Da considerare poi che nel 2010, la popolazione degli EAU era di , di cui meno del 20% cittadini degli Emirati Arabi Uniti. La maggioranza della popolazione è tuttora composta da espatriati con una forte crescita di Europei ed Italiani, in particolare. La città più popolata del Paese è Dubai, con circa 1,7 milioni di abitanti. Notizie rassicuranti sul fronte sicurezza: non esiste immigrazione clandestina né disoccupazione e questo porta il Paese ad essere uno dei più sicuri al mondo, gli atti criminali sono rarissimi e puniti con la massima efficacia e rigore. Gli Emirati Arabi Uniti sono considerati un eccezione nel panorama medioorientale e della penisola arabica per tolleranza religiosa, leggi liberali, giurisdizione civile con tre livelli di giudizio, rispetto dei diritti umani, forte attenzione alle fonti di energia rinnovabile. Da Corriere informazione OPPORTUNITA' NEGLI EAU 8

9 Fonte dei dati import export : ISTAT COEWEB Per informazioni: REGIONE MARCHE Sistema Informativo Statistico Via Gentile da Fabriano,2/ Ancona Tel. 071/ Fax. 071/ Funzione.SIStatistico@regione.marche.it Sito internet: Redazione ed elaborazioni statistiche: Dott.ssa Tiziana Cantelli 071/ Tiziana.Cantelli@regione.marche.it 9

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