LA METODOLOGIA DEL PROGETTO: FASI, TEMPISTICA, ORGANIZZAZIONE
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- Geraldo Bondi
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1 LA METODOLOGIA DEL PROGETTO: FASI, TEMPISTICA, ORGANIZZAZIONE DR.SSA C. DEBBIA (IRCCS G. GASLINI ) SICUREZZA IN ETA PEDIATRICA - EDUCAZIONE A SCUOLA (CCM SEPES) II WORKSHOP DI PROGETTO ORGANIZZAZIONE : FASI E SVILUPPO DEL PROGETTO CCM SEPES. 1 DICEMBRE AULA BOVET - ISTITUTO SUPERIORE DI SANITÀ (ISS) ROMA
2 OBIETTIVO GENERALE Secondo la matrice di W. Haddon dei livelli di prevenzione, l obiettivo preventivo consiste in aumento delle competenze riguardanti : Saper individuare la possibilità di un evento accidentale (prevenzione primaria) Come evitare i comportamenti a rischio e limitare i danni per tali incidenti, in corso di accadimento (dispositivi di protezione individuali e collettivi) Come intervenire una volta che l incidente abbia avuto accadimento (soccorso ed emergenza anche sanitarie) Come ridurre le conseguenze a lungo termine dell incidente ed i fattori di rischio rispetto alla recidività dell evento (riabilitazione)
3 OBIETTIVI SPECIFICI Analisi dei dati epidemiologici di pronto soccorso e determinazione degli indicatori di rischio Dati di mortalità e Incidenza per dinamica, tipologia di lesione, luogo di accadimento ; prevalenza degli incidenti Formazione mirata all età Laboratori sperimentali (rivolti ai bambini) Manuale di formazione (rivolto agli adulti) Disseminazione : Auto-diffusione (primaria e secondaria) Produzione di pubblicazioni scientifiche
4 STRUMENTI Kit didattico-educativo sperimentale, basato sui dati epidemiologici di PS, mirato all età dei discenti : Album a fumetti, poster per i bambini Opuscoli, CD per insegnanti e genitori Manuale di formazione ed approfondimento, destinato agli adulti formatori suddiviso in 4 parti: 1) quadro epidemiologico e fattori di rischio d'incidente, 2) norme comportamentali e prevenzione, 3) esiti degli incidenti e trauma, 4) norme di base di primo soccorso.
5 CLASSI COINVOLTE Sono stati coinvolti istituti scolastici da ogni UU.OO. di 6 città (Ancona, Genova, Nuoro, Potenza, Roma, Trieste Classi: Due classi materne (sezioni dei pari: bambini di età 3-4 anni e 4-5 anni) Due classi elementari (2 a e 3 a classe)
6 PERCORSO FORMATIVO: STEPS Informazione ai referenti scolastici inerenete il progetto singole UU.OO. Discussione collegiale del progetto nel II workshop di progetto : epidemiologi, pediatri, insegnanti Incontri formativi mirati Somministrazione di pre post test Laboratori Rilevazione ed analisi dei risultati
7 FORMAZIONE MIRATA SEPES Lo scopo della formazione mirata in SEPES è ottenere un aumento di competenze, inerenti: 1. elementi epidemiologici inerenti gli incidenti in età pediatrica 2. fattori di rischio per tipologia di incidente 3. nozioni sugli effetti degli incidenti in età pediatrica 4. comportamenti corretti da assumere per evitare gli incidenti 5. elementi di primo soccorso in caso di incidenti: manovre di disostruzione da CE, minimum BPLS
8 LIVELLI DI FORMAZIONE La formazione avverrà a differenti livelli: 1. Dai pediatri a insegnanti e genitori attraverso colloqui ed il manuale di formazione 2. Dai docenti, affiancati dai pediatri, ai bambini, attraverso gli album a fumetti e l attività pratica-ludica; 3. Dai docenti ai Genitori, performante al fine dell educazione continua a casa dai genitori ai bambini. 4. Dai bambini in formazione secondaria ai genitori stessi
9 CRONOPROGRAMMA Entro il 15 novembre 2016 : incontro tra i dirigenti scolastici e i pediatri delle unità operative di riferimento. Esplicitazione del progetto agli insegnanti 1 dicembre 2016 : II workshop di progetto: organizzazione di progetto: fasi e sviluppo del progetto sepes» Roma, ISS. Presentazione del progetto, del materiale didattico/formativo e valutativo; inoltre verrà effettuato pre test ai docenti delle scuole coinvolte. Gli insegnanti eventualmente assenti potranno eseguire i test durante il successivo incontro di formazione.
10 FORMAZIONE AGLI INSEGNANTI Gennaio/Febbraio 2017 Illustrazione del manuale formativo Illustrazione dell'album a fumetti Illustrazione dell'opuscolo informativo per i genitori post-test agli insegnanti
11 CONTENUTI DEGLI INCONTRI FORMATIVI CON GLI INSEGNANTI Presentazione del progetto Dati epidemiologici Indicatori di rischio Riconoscimento del pericolo potenziale Interventi mirati all incidente Feedback scolastico
12 FORMAZIONE AI GENITORI Febbraio 2017 Illustrare il progetto ai Genitori Illustrare i dati epidemiologici e contenuti dell opuscolo dedicato ai Genitori Pre test genitori
13 FORMAZIONE AI BAMBINI: LABORATORI MARZO/APRILE 2017: Esecuzione dei laboratori ( 1 o 2 mattinate). pre test Gli insegnanti con il pediatra illustreranno i pericoli d'incidente e le corrette norme comportamentali preventive Il pediatra potrà approfondire la natura delle possibili lesioni, le misure di primo soccorso e rispondere ad eventuali domande Se di interesse : lezioni su manovra di disostruzione di corpo estraneo, minimum di PBLS, accenni di tossicologia, trauma cranico il post-test valutativo dei bambini
14 CONTENUTI DEGLI INCONTRI FORMATIVI CON I BAMBINI Atteggiamento empatico Aspetto ludico per i bambini: Fumetti: aspetto visivo (colorazione dei fumetti) Fumetti : individuazione dell errore Gioco del mimo: telefonare al 118/112 numero unico Gioco: disostruzione CE Gioco: minimum PBLS
15 Maggio/Giugno 2017 RACCOLTA DEL MATERIALE Raccolta di tutto il materiale e invio all Istituto Superiore di Sanità. Analisi successiva del materiale per la valutazione e considerazioni finali
16 PROPOSTE Concorso a premi sul tema esposto: produzione di elaborati dalle classi con diploma finale per i bimbi Elaborazione di una app per i cellulari contenente un gioco mirato sull argomento prevenzione ( ad uso sia di adulti che bambini)
17 ASPETTATIVE Sensibilizzazione degli indivudui al tema della prevenzione Feedback : Modifica del comportamento dei bambini a casa ed all aperto Modifiche dei comportamenti dei genitori e correzione delle abitudini familiari
18 CONCLUSIONI La plasticità della mente dei bambini, la facilità di apprendimento, la naturale capacità di diffusione delle informazioni tra loro e con gli adulti saranno di aiuto alla diffusione dei messaggi preventivi La diffusione delle competenze preventive nei bambini e nei formatori potrà indurre una riduzione degli incidenti e successive possibili complicanze
19 Grazie
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