SCHEDA PROGETTO BANDIERA CONTENUTI
|
|
- Cristiano Cornelio Fiore
- 6 anni fa
- Visualizzazioni
Transcript
1 SCHEDA PROGETTO BANDIERA Requisiti: - respiro temporale di medio-lungo termine - coinvolgimento di più soggetti (possibilmente integrazione pubblico-privato) - intersettorialità / multidisciplinarità (non deve trattarsi di progetti di ordinaria amministrazione, di un singolo assessorato, di una singola associazione, etc.) - coerenza con gli assi strategici individuati nel documento di base - significativi impatti previsti sulla competitività/sostenibilità del sistema territoriale (intesa in senso economico, sociale, ambientale ed istituzionale) - possibilità di valutazione attraverso indicatori - elevato grado di priorità / esemplarità (progetti emblematici della nuova vision di Piacenza 2020). CONTENUTI 1 Identificazione progetto Soggetti proponenti Obiettivi e descrizione sintetica Situazione attuale e lavori esistenti Fattibilità Motivazioni, approccio e risultati attesi Impatto sulla competitività e sostenibilità del territorio piacentino Programma di lavoro Preventivo dei costi Risorse e fonti di finanziamento Monitoraggio e valutazione...13
2 1 Identificazione progetto Definire il titolo del progetto proposto e l asse strategico all interno del quale l idea progettuale si va ad inserire. 1.1 Titolo I temi strategici nelle trasformazioni urbane. Il Politecnico per l Amministrazione Comunale 1.2 Asse strategico di riferimento Qualità urbana e sostenibilità ambientale, e competitività 2 / 13
3 2 Soggetti coinvolti Indicare i soggetti coinvolti, sia pubblici che privati, evidenziando per ciascuno di essi ruoli e responsabilità. I soggetti coinvolti sono: L Amministrazione Comunale Politecnico di Milano sede di Piacenza. Laboratorio Città di Piacenza. Il progetto Bandiera adotta le linee guide del Piano Strategico,le precisa nei temi sovracomunali della Logistica, della Strada Francigena e della Fascia Fluviale e Ferroviaria e ne cura la traduzione in termini operativi, sia per la formazione del Piano Strutturale Comunale, che per la scelta dei modi di sviluppare le aree di trasformazione. Il Comune ha come riferimento il Piano Strategico Provinciale, ed ha in corso di formazione il Piano Strutturale Comunale Il Politecnico, Laboratorio Città di Piacenza, lavora sui problemi della città e della qualità urbana, ed ha messo a punto sulle zone di trasformazione e sull insieme di interessi e di opportunità, un insieme di criteri metodologici e di studi. Il Comune informa il Laboratorio sui diversi stadi di decisioni e di esecuzione in cui si trova ogni zona di trasformazione, e sull insieme di interessi e di opportunità che ciascuna di esse presenta per il Comune. Il lavoro del Laboratorio è impostato su una messa a punto dei temi della città nel suo complesso, con particolare attenzione al centro storico, e sull organizzazione delle prospettive per le aree di trasformazione. Gli uffici tecnici competenti del Comune sono: 1 fase uffici di progettazione urbanistica Urbanistica Unità di progetto riqualificazione del verde e sistema dei parchi 2 fase uffici per l attuazione 3 / 13
4 2.1 Soggetto proponente Politecnico di Milano Polo di Piacenza Laboratorio Città di Piacenza Riferimento: prof. Alberico Barbiano di Belgiojoso arch.monica Bolledi Amministrazione Comunale Dirigente del Settore territorio arch. Claudio Maccagni 2.2 Altri partecipanti ipotizzati L ente Provincia di Piacenza 4 / 13
5 3 Obiettivi e descrizione sintetica Descrivere in maniera dettagliata i contenuti del progetto proposto, specificandone gli obiettivi e come si intende raggiungerli. Ciò che caratterizza il progetto Bandiera e permette di definirlo tale è il fatto che: è un lavoro congiunto tra Amministrazione Comunale e Università, e traduce i contenuti del Piano Strategico in criteri per l intervento operativo sulle aree di trasformazioni della città, e in indicazioni per il Piano Strutturale Comunale, sviluppa e discute, come specificazione del Piano Strategico e come riferimento per le problematiche delle aree di trasformazione, i grandi temi sovracomunali della Logistica, della Strada Francigena, della Fascia Fluviale e Ferroviaria. organizza una combinazione efficace tra le logiche, gli obiettivi e i modi di lavorare dell Amministrazione Comunale e il lavoro scientifico, le metodologie messe a punto, i modi di lavorare del Politecnico, e in particolare del Laboratorio Città di Piacenza; è strumento di partecipazione popolare, in quanto per le diverse aree e per i diversi temi, rappresenta, in modo comprensibile per il pubblico, i temi e le soluzioni di cui discutere e su cui attuare la partecipazione, sia negli aspetti di forma, d immagine, di morfologia, visivi, sia per le questioni funzionali, di mobilità, di reti di percorsi, ecc; espone le possibilità di sviluppo con confronto fra alternative in modo che le scelte possono essere attuate in base ad una precisa conoscenza e valutazione dei fattori coinvolti. 5 / 13
6 4 Situazione attuale e lavori esistenti Indicare, se presenti, altre iniziative in atto. Specificare lo stato dell arte dell idea progettuale proposta. Lo studio si colloca all interno dell attuale situazione di piano, di normative vigenti, e di operazioni in corso. Fa riferimento alle prescrizioni di Piano Regolatore attualmente vigenti, ma non esclude di proporre aggiustaggi o sviluppi, naturalmente con motivazioni chiare; lo stesso nei confronti di tutte le operazioni di piano successive al Piano Regolatore,P.U.T, Piano Commerciale, ecc; anche di questi piani utilizza le analisi e la valutazione di problemi e di soluzioni riservandosi comunque, diverse valutazioni, motivate e dimostrate. Il progetto Bandiera si pone in continuità con il lavoro già svolto dal Laboratorio Città di Piacenza, come ricerca autonoma del Laboratorio stesso, e come sviluppo degli studi già impostati per l Amministrazione Comunale. 6 / 13
7 5 Fattibilità Indicare il grado di realizzabilità del progetto, evidenziando i principali ostacoli (burocratici, finanziari, consenso, etc.) Il progetto Bandiera non presenta particolari problemi di fattibilità, in quanto la sua esecuzione richiede soltanto: - una disponibilità di spesa, piuttosto ridotta nei confronti dei costi di opere d intervento, in quanto si tratta solo di uno studio e di un progetto; - il funzionamento della collaborazione tra i due enti principali coinvolti, il Comune, e il Politecnico Polo di Piacenza, - la messa a disposizione di tutta la informazione che il Comune possiede, sulle analisi e, sulle proposte o richieste degli operatori, nonché sulle proposte intenzioni e obiettivi del Comune stesso. - l impegno da parte del Laboratorio Città di Piacenza, a reperire le sue indicazioni alle logiche e ai modi di operare dal Comune. 7 / 13
8 6 Motivazioni, approccio e risultati attesi Descrivere le motivazioni che hanno portato alla proposta progettuale, l approccio previsto e gli obiettivi attesi nel medio-lungo periodo, evidenziando la coerenza con il contenuto dell asse strategico di riferimento nel documento Piacenza Approccio e problematiche affrontate e benefici attesi Le problematiche più significative affrontate sono: traduzione nei principali punti del Piano Strutturale Comunale delle direttive del Piano Strategico, dei temi sovracomunali, e di quanto richiesto dalle problematiche delle aree di trasformazione, messa in rapporto delle possibilità d intervento nelle aree di trasformazione con il Piano Strategico e il Piano Strutturale. I benefici attesi consistono nella sperimentazione di quanto sopra, e nella integrazione fra Comune e Politecnico. 8 / 13
9 7 Impatto sulla competitività e sostenibilità del territorio piacentino Stimare l impatto del progetto nel medio-lungo periodo rispetto gli indicatori dell asse strategico individuati nel Documento di Base Piacenza La stima delle proiezioni che il progetto può avere in relazione ai contenuti che sviluppa sono: individuazione di nuove centralità nel territorio, sviluppo e valorizzazione del territorio secondo gli obiettivi della Comunità Europea; il concetto di valorizzazione è un fattore per rendere il territorio più competitivo, individuazione di nuovi tematismi, apertura di nuovi circuiti culturali-turistici. 9 / 13
10 8 Programma di lavoro Descrivere il programma di lavoro del progetto specificando fasi e tempi delle azioni da realizzare. I tempi del Progetto Bandiera vanno considerati corrispondenti ai tempi di formazione del Piano Strutturale Comunale e all avvio, e per alcuni casi anche al completamento, delle aree di trasformazione oggetto dello studio. Si può perciò prevedere una prima fase di organizzazione dei problemi, cioè di recepimento delle informazioni e delle indicazione del Piano Strategico e delle intenzioni che lo hanno determinato, nonché di traduzione nei principali punti del Piano Strutturale Comunale delle direttive del Piano Strategico e di quanto richiesto dalle problematiche delle aree di trasformazione, e di prima messa in rapporto delle possibilità d intervento delle aree di trasformazione con il Piano Strategico e il Piano Strutturale; questa fase potrebbe essere completata in una prima versione, nel tempo di sei-otto mesi dall avvio di questa fase operativa dello studio. Per la prosecuzione nelle altre fasi si può prevedere un tempo di tre anni, con diversi momenti di monitoraggio e messa appunto, e con la possibilità anche di estendersi fino al termine della prossima legislatura amministrativa. 10 / 13
11 9 Preventivo dei costi Stimare le spese da affrontare in tutte le varie fasi del progetto. I costi del Progetto Bandiera consistono in compensi per le persone necessarie allo sviluppo dello studio e in rimborso delle spese (analisi, rappresentazioni, ricognizioni fotografiche, spostamenti, riproduzioni, ecc.). I costi verranno concordati fase per fase con l Amministrazione Comunale. Nello specifico l elenco costi dei principali componenti consiste in: Coordinatore scientifico Coordinatore operativo Specialisti in materia di Urbanistica, Planning, Paternariato, Per l intero lavoro di analisi tematiche, diverse presentazioni, prodotto finale. Il prodotto finale sarà un documento di testo, più cartografie, più presentazione digitale del lavoro. 11 / 13
12 10 Risorse e fonti di finanziamento Stimare le risorse necessarie alla realizzazione del progetto, indicando le possibili fonti di finanziamento. Il finanziamento avverrà con risorse Comunali, ed eventualmente con il contributo degli altri enti partecipanti, Provincia, Regione,Progetti Europei. 12 / 13
13 11 Monitoraggio e valutazione Descrivere i meccanismi per il monitoraggio del progetto, al fine di valutarne l efficienza - in termini di stato di avanzamento e l efficacia rispetto agli indicatori di impatto individuati. Sostanzialmente l efficienza del progetto che si vuole monitorare, dipende da alcuni fattori: la capacità di mettere in evidenza la traduzione degli obiettivi strategici nei modi di sviluppo delle aree di trasformazione, la capacità di individuare i diversi modi in cui le trasformazioni possono avvenire, e di valutare questi modi all interno degli obiettivi strategici delle aree, la capacità di rappresentare i diversi modi di sviluppo, e le soluzioni che producono, in termini comprensibili al pubblico, sia per i fatti di morfologia, che per i fatti funzionali, di percorsi, di fattibilità economica e operativa, la capacità di tenere sotto controllo le problematiche e le scelte nel corso dell intera procedura, dalla proposta iniziale, alla discussione con il pubblico, agli aggiustaggi o modifiche di obiettivi e soluzioni. Gli indicatori di efficienza dello studio si rivolgeranno pertanto particolarmente alla coerenza fra le idee di partenza e le soluzioni che la partecipazione induce, ed anche al funzionamento della partecipazione in termini di numero delle presenze alle presentazioni alle discussioni. 13 / 13
SCHEDA IDEA DI PROGETTO CONTENUTI
CITTÀ DI CASTEL SAN GIOVANNI Prov. di Piacenza Piazza xx Settembre, 2-29015 Castel San Giovanni (PC) - Tel.: 0523/889725 - Fax 0523/843882 http://www.comune.castelsangiovanni.pc.it - e-mail: lavori pubblici.csg@sintranet.it
DettagliSCHEDA IDEA DI PROGETTO
SCHEDA IDEA DI PROGETTO Requisiti: - respiro temporale di medio-lungo termine - coinvolgimento di più soggetti (possibilmente integrazione pubblico-privato) - intersettorialità / multidisciplinarità (non
DettagliSCHEDA PROGETTO BANDIERA CONTENUTI
SCHEDA PROGETTO BANDIERA Requisiti: - respiro temporale di medio-lungo termine - coinvolgimento di più soggetti (possibilmente integrazione pubblico-privato) - intersettorialità / multidisciplinarità (non
DettagliREGIONE ABRUZZO DIREZIONE RIFORME ISTITUZIONALI ENTI LOCALI CONTROLLI SERVIZIO SISTEMI LOCALI E PROGRAMMAZIONE SVILUPPO MONTANO
REGIONE ABRUZZO DIREZIONE RIFORME ISTITUZIONALI ENTI LOCALI CONTROLLI SERVIZIO SISTEMI LOCALI E PROGRAMMAZIONE SVILUPPO MONTANO Mod.2 Bando per la concessione di contributi ai Comuni singoli o associati
DettagliAvviso pubblico per la presentazione di progetti finanziati dal. Fondo Europeo per i Rimpatri. Annualità 2011/ 2012 PRESENTAZIONE DEI PROGETTI
UNIONE EUROPEA Avviso pubblico per la presentazione di progetti finanziati dal Fondo Europeo per i Rimpatri Annualità 2011/ 2012 MODELLO PER LA PRESENTAZIONE DEI PROGETTI Soggetto proponente Titolo del
DettagliUnione Europea. Ministero dell Interno PRESENTAZIONE DEI PROGETTI MODELLO C
Unione Europea Ministero dell Interno Avviso pubblico per la presentazione di progetti finanziati sul Fondo Europeo per l Integrazione di cittadini di Paesi terzi Annualità 2010 PRESENTAZIONE DEI PROGETTI
DettagliMODELLO PER LA PRESENTAZIONE DEI PROGETTI
UNIONE EUROPEA DIPARTIMENTO PER LE LIBERTÀ CIVILI E L IMMIGRAZIONE DIREZIONE CENTRALE DEI SERVIZI CIVILI PER L IMMIGRAZIONE E L ASILO Fondo Europeo per i Rifugiati 2008-2013 Programma Annuale 2012 MODELLO
DettagliECONOMIA, SOSTENIBILITÀ E RESILIENZA: VALUTARE LA QUALITÀ DEI SISTEMI LOCALI ALLEGATO: REALIZZARE UN ANALISI SWOT Giulia Pesaro
n.1 Fondazione Cariplo progetto Capacity building REesilienceLAB http://www.resiliencelab.eu Incontri di formazione Resilienza urbana e territoriale incontri di formazione 1 aprile 2014 APPROCCI E STRUMENTI
DettagliBANDO PUBBLICO APERTO PER L AMMISSIONE AI SERVIZI DELL INCUBATORE TECNOLOGICO DI FIRENZE E DELL INCUBATORE UNIVERSITARIO FIORENTINO
BANDO PUBBLICO APERTO PER L AMMISSIONE AI SERVIZI DELL INCUBATORE TECNOLOGICO DI FIRENZE E DELL INCUBATORE UNIVERSITARIO FIORENTINO MODELLO DI BUSINESS PLAN 1 Analisi tecnica del Prodotto/Servizio e Identificazione
DettagliScheda PASL Azioni di valorizzazione dei Centri Commerciali Naturali
Scheda PASL 1.2.3.1 - Azioni di valorizzazione dei Centri Commerciali Naturali ASSE STRATEGICO DI INTERVENTO DEL PROTOCOLLO D INTESA Asse 1 Sistema delle imprese, dell'innovazione e dei beni culturali;
DettagliMinistero dell Interno Dipartimento per le Libertà Civili e l Immigrazione Direzione Centrale dei Servizi Civili per l immigrazione e l asilo
Unione Europea Fondo Europeo per i Rifugiati Ministero dell Interno Dipartimento per le Libertà Civili e l Immigrazione Direzione Centrale dei Servizi Civili per l immigrazione e l asilo Avviso pubblico
DettagliFormulario per la presentazione dei progetti
Ministero dello Sviluppo Economico Presidenza del Consiglio dei Ministri Dipartimento della Gioventù Regione Siciliana ACCORDO DI PROGRAMMA QUADRO IN MATERIA DI POLITICHE GIOVANILI GIOVANI PROTAGONISTI
DettagliUnione Europea. Ministero dell Interno PRESENTAZIONE DEI PROGETTI MODELLO B
Unione Europea Ministero dell Interno Avviso pubblico per la presentazione di progetti finanziati sul Fondo Europeo per l Integrazione di Cittadini di Paesi Terzi Azione 1/Annualità 2010 PRESENTAZIONE
DettagliEXECUTIVE SUMMARY PIACENZA CITTÀ DEL FERRO I TRE POLI LE PREVISIONI INFRASTRUTTURALI
EXECUTIVE SUMMARY PIACENZA CITTÀ DEL FERRO L idea del progetto bandiera Piacenza città del ferro nasce da una riflessione comune fra: Comune di Piacenza Provincia di Piacenza RFI (Rete Ferroviaria Italiana)
DettagliAvviso pubblico per la presentazione di progetti finanziati dal Fondo Asilo, Migrazione e Integrazione (FAMI )
Avviso pubblico per la presentazione di progetti finanziati dal Fondo Asilo, Migrazione e Integrazione (FAMI ) Modello per la presentazione della proposta progettuale Modello B Obiettivo Specifico Obiettivo
DettagliREGIONE CAMPANIA COMUNE DI AVELLINO Settore AA.II. e Finanziamenti Europei
REGIONE CAMPANIA COMUNE DI AVELLINO Settore AA.II. e Finanziamenti Europei PIANO OPERATIVO REGIONALE Misura 6.2 Sviluppo della Società dell Informazione, Azione C Realizzazione di iniziative ed azioni
DettagliLa metodologia di progettazione: accenni al Project Cycle Management (Gestione del ciclo del progetto)
La metodologia di progettazione: accenni al Project Cycle Management (Gestione del ciclo del progetto) Provincia di Mantova _ 06 aprile 2017 Giuseppe Carlo Caruso - Project Manager Ufficio Politiche europee
DettagliProgettare e valutare l intervento sociale
Progettare e valutare l intervento sociale Una precisazione semantica Piano - Programma Progetto I tre termini, spesso utilizzati come sinonimi, hanno in realtà una precisa connotazione che ne indica :
DettagliI PIL - Progetti Integrati Locali del PSR
I PIL - Progetti Integrati Locali del PSR 2014-2020 Seminario/giornata di studi Sviluppo territoriale a driver culturale: un percorso in divenire Metodi, strumenti, strategie della sperimentazione in corso
DettagliCos è l Agenda 21 Locale?
Cos è l Agenda 21 Locale? Agenda 21 è il Piano di Azione dell'onu per la tutela dell'ambiente e lo sviluppo sostenibile del XXI secolo, definito dalla Conferenza ONU Sviluppo e Ambiente di Rio de Janeiro
DettagliPIANO DI VALUTAZIONE DEL POR FESR EMILIA ROMAGNA Proposta per l'approvazione del Comitato di Sorveglianza, 28 gennaio 2016
PIANO DI VALUTAZIONE DEL POR FESR EMILIA ROMAGNA 2014-2020 Proposta per l'approvazione del Comitato di Sorveglianza, 28 gennaio 2016 La valutazione: le novità della programmazione 20014-20 Il regolamento
DettagliSCHEDA PROGETTUALE Per le Sezioni A B C Codice progetto
Allegato al Piano famiglia anno 2006 REGIONE ABRUZZO DIREZIONE QUALITÀ DELLA VITA, BENI ED ATTIVITÀ CULTURALI, PROMOZIONE SOCIALE Servizio Servizi Sociali LEGGE REGIONALE 02.05.1995, n 95 PIANO REGIONALE
DettagliPercorsi di sviluppo locale Il litorale della provincia di Roma. a cura di Luigi Mundula
A13 458 Percorsi di sviluppo locale Il litorale della provincia di Roma a cura di Luigi Mundula Copyright MMXII ARACNE editrice S.r.l. www.aracneeditrice.it info@aracneeditrice.it via Raffaele Garofalo,
DettagliMetodologia di lavoro: PCM & GOPP
Metodologia di lavoro: PCM & GOPP Obiettivo del Laboratorio Approfondire le metodologie e le tecniche di progettazione nell ambito dei programmi a gestione diretta del ciclo 2014-2020 attraverso l identificazione
DettagliNuovi strumenti integrati di programmazione territoriale, monitoraggio e valutazione
Assessorato Politiche per la Salute Assessorato alla Promozione delle Politiche Sociali e di quelle Educative per l infanzia e l adolescenza. Politiche per l Immigrazione Sviluppo del Volontariato,dell
DettagliPOSIZIONE ORGANIZZATIVA AMMINISTRATIVO CONTABILE
COMUNE DI TRASAGHIS Provincia di Udine COMUN DI TRASÂGAS Provincia di Udin MEDAGLIA D ORO AL MERITO CIVILE MEDAJA D AUR AL MERIT CIVÎL POSIZIONE ORGANIZZATIVA AMMINISTRATIVO CONTABILE PROGRAMMA CONFERIMENTO
DettagliINCONTRI DI URBANISTICA. Dal Piano regolatore generale al nuovo Piano urbanistico comunale 1. Dal PRG al PSC
INCONTRI DI URBANISTICA Dal Piano regolatore generale al nuovo Piano urbanistico comunale Comune di Sant Ilario d Enza 1. Dal PRG al PSC Percorso di partecipazione Ascoltare il territorio Assessorato all
DettagliRICERCA E IDEE PER LA RIGENERAZIONE URBANA
24 marzo 2014 RICERCA E IDEE PER LA RIGENERAZIONE URBANA LE EX AREE MILITARI TRA VALORIZZAZIONE CULTURALE E PIANIFICAZIONE STRATEGICA Silvia Mirandola S T R U T T U R A D E L L A R I C E R C A B A C K
DettagliREGIONE TOSCANA Direzione Generale della Presidenza - Settore Attività Internazionali
All.B REGIONE TOSCANA Direzione Generale della Presidenza - Settore Attività Internazionali Legge Regionale 26/2009 Disciplina delle attività europee e di rilievo internazionale della Regione Toscana FORMULARIO
DettagliCONCORSO DI IDEE MANUALE PER LA COMPILAZIONE DELLE PROPOSTE PROGETTUALI. Pagina 1 di 12
CONCORSO DI IDEE MANUALE PER LA COMPILAZIONE DELLE PROPOSTE PROGETTUALI Pagina 1 di 12 1. INFORMAZIONI GENERALI Denominazione dell impresa Nome del rappresentante legale Nome dell imprenditore (se diverso
DettagliAccordo Territoriale. Bologna, 18 Luglio Comune di Bologna. Comune di Bologna
Accordo Territoriale relativo agli assetti territoriali, urbanistici, infrastrutturali della Nuova Stazione Ferroviaria di Bologna ai sensi dell art. 15. L.R. 20/2000 Bologna, 18 Luglio 2006 Obiettivi
DettagliPIANO URBANO DELLA MOBILITÀ SOSTENIBILE DI MILANO Il percorso di formazione del Piano
1 PIANO URBANO DELLA MOBILITÀ SOSTENIBILE DI MILANO Il percorso di formazione del Piano PUMS: il processo di partecipazione e condivisione Il Piano Urbano della Mobilità Sostenibile introduce un cambiamento
DettagliUna prospettiva innovativa sul lavoro
La vocazione professionale in Poste Italiane Una prospettiva innovativa sul lavoro novembre 2008 Premessa Nell incontro del 20 maggio 2008 l Osservatorio sulla Responsabilità Sociale d Impresa ha iniziato
DettagliIL PIANO NAZIONALE DI FORMAZIONE PER IL TRIENNIO 2016/2019.in sintesi
I.C. ENZO BIAGI via Orrea 23 00123 ROMA IL PIANO NAZIONALE DI FORMAZIONE PER IL TRIENNIO 2016/2019.in sintesi MIUR D.M. 797 del 19 OTTOBRE 2016 F.S. Nicoletta Cigliano LEGGE 107/2015 La formazione in servizio
DettagliI. IL PROGETTO I.1 DESCRIZIONE
ALLEGATO B1 intervento aggregazione FORMULARIO DI PRESENTAZIONE PROPOSTE PROGETTUALI (COMPRESE SCHEDE DEI PARTNER) I. IL PROGETTO I.1 DESCRIZIONE I.1.1 Titolo ed acronimo (Per l acronimo del progetto si
DettagliIndicatori condivisi per monitorare le politiche per la mobilità sostenibile: il progetto OS.I.MO.S.
Indicatori condivisi per monitorare le politiche per la mobilità sostenibile: il progetto OS.I.MO.S. Maurizio Tira con il contributo di Francesca Costa La mobilità sostenibile nelle aree urbane 30 novembre
DettagliAccordo tra Regione Marche e Dipartimento della Gioventù e Servizio Civile Nazionale Intervento aggregazione 2^ edizione
ALLEGATO B.1 Accordo tra Regione Marche e Dipartimento della Gioventù e Servizio Civile Nazionale FORMULARIO DI PRESENTAZIONE DELLA PROPOSTA PROGETTUALE (COMPRESE SCHEDE DEI PARTNER) I.1 DESCRIZIONE I.1.1
DettagliGriglia di compilazione
Griglia di compilazione Il Nonprofit vive una crescente difficoltà a trovare finanziamenti sufficienti ad assicurarne la sostenibilità nel medio periodo. L obiettivo del progetto SODALITAS SOCIAL INNOVATION
DettagliL opportunità della co-progettazione
L opportunità della co-progettazione Mariagrazia Santagati Fondazione Ismu Centro Congressi Cariplo, 15.10.2007 Piste di riflessione - Specificità del progetto Interculture - Il ruolo degli operatori -
DettagliDi seguito si riportano alcune indicazioni per la corretta compilazione del modello di domanda allegato.
COME COMPILARE IL MODELLO DI DOMANDA PER L AMMISSIONE AI FINANZIAMENTI Di seguito si riportano alcune indicazioni per la corretta compilazione del modello di domanda allegato. La sezione Dati relativi
Dettagliinnovative, basate sulla costruzione di reti tra soggetti, con il metodo della concertazione e programmazione negoziata, ai fini della coesione
PROTOCOLLO D INTESA Comune di Pesaro, Provincia di Pesaro e Urbino, Unione dei Comuni del Pian del Bruscolo, Comuni di Gabicce Mare, Gradara e Mombaroccio per la Pianificazione Strategica dell area vasta
DettagliMinistero dell Istruzione, dell Università e della Ricerca
Avviso per lo sviluppo e potenziamento di nuovi 4 Cluster tecnologici nazionali Modello di Capitolato Tecnico, ai sensi dell art. 3 co. 6 (da compilare in italiano e in inglese per un numero massimo di
DettagliLe strategie per la promozione della salute nell anziano del Piano Sociale e Sanitario Regionale
Le strategie per la promozione della salute nell anziano del Piano Sociale e Sanitario Regionale dott. Raffaele FABRIZIO Bologna, 20 gennaio 2010 La società regionale oggi Invecchiamento popolazione (aumento
DettagliREGIONE LAZIO Assessorato Lavoro e Formazione. POR Obiettivo 2 Competitività regionale e Occupazione
Allegato 1 REGIONE LAZIO Assessorato Lavoro e Formazione POR Obiettivo 2 Competitività regionale e Occupazione 2007 2013 ASSE I ADATTABILITÀ Legge Regionale 32/2009 AVVISO PUBBLICO Azioni per la promozione
DettagliALLEGATO B) Dati tecnici ed economici dell intervento tipologie a) e b)
ALLEGATO B) Dati tecnici ed economici dell intervento tipologie a) e b) a) Riqualificazione energetica nell edilizia pubblica b) Realizzazione di impianti a fonti rinnovabili ad uso di edifici Nome dell
DettagliPRIME INDICAZIONI E DISPOSIZIONI PER LA STESURA DEI PIANI DI SICUREZZA
Città di Partinico Provincia di Palermo Affidamento in concessione del servizio di pubblica illuminazione e segnalazione semaforica, della manutenzione e gestione degli impianti e della progettazione ed
DettagliMinistero dell Istruzione, dell Università e della Ricerca
Avviso per la presentazione di progetti di ricerca industriale e sviluppo sperimentale nelle 12 Aree di specializzazione individuate dal PNR 2015-2020 Modello di Capitolato Tecnico, ai sensi dell art.
DettagliIntegrazione sociosanitaria nei servizi territoriali: maneggiare con cura!
Integrazione sociosanitaria nei servizi territoriali: maneggiare con cura! La conclusione della prima fase del percorso; l identificazione dei problemi che ostacolano i processi di integrazione sociosanitaria
DettagliCOMUNE DI RAVENNA ALLEGATO 6 AGENDA PER LA QUALIFICAZIONE DEL SISTEMA PRODUTTIVO. Scheda analitica del Progetto n. 6
COMUNE DI RAVENNA ALLEGATO 6 AGENDA PER LA QUALIFICAZIONE DEL SISTEMA PRODUTTIVO Scheda analitica del Progetto n. 6 A INFORMAZIONI GENERALI SULL INTERVENTO A1. TITOLO DELL INTERVENTO PROPOSTO REALIZZAZIONE
Dettagli(punto 2, lettere A., B. e C. dell Allegato A)
ALLEGATO 1) FAC SIMILE DOMANDA PER ENTI LOCALI (punto 2, lettere A., B. e C. dell Allegato A) Alla Regione Emilia-Romagna Direzione Generale Cultura, Formazione e Lavoro Via Aldo Moro, 38 40127 Bologna
DettagliRelazione di Tirocinio
Università degli Studi di Firenze Facoltà di Scienze della Formazione Corso di Laurea Magistrale Scienze dell'educazione degli Adulti e della Formazione Continua LM-57 - LM-85 Relazione di Tirocinio PROGETTO
DettagliCONTRATTO DI FIUME PER L'ASTICO-TESINA
PROVINCIA DI VICENZA SERVIZIO BENI AMBIENTALI E RISORSE IDRICHE CONTRATTO DI FIUME PER L'ASTICO-TESINA ELABORATO N. TITOLO SCALA 4 Programma di azione Struttura preliminare CODICE DOCUMENTO 0573SP04 FILE
DettagliL esperienza del primo RAV dell I.C. R. Gasparini di Novi di Modena
Avvio del Sistema Nazionale di Valutazione L esperienza del primo RAV dell I.C. R. Gasparini di Novi di Modena Maria Lucia Preti Bolzano, 29 ottobre 2015 Il percorso Predisposizione format RAV Apertura
DettagliSviluppi del concetto di Rete Ecologica in Italia
Le reti ecologiche e il livello provinciale di governo del territorio: riflessioni e spunti dopo il primo monitoraggio del panorama nazionale Arch. Serena D Ambrogi Dipartimento Difesa della Natura Servizio
DettagliFINANZIAMENTI DI ATENEO PER LA RICERCA PROGETTI STRATEGICI Linee guida II Edizione - Anno Requisiti e finalità
SERVIZIO RICERCA FINANZIAMENTI DI ATENEO PER LA RICERCA PROGETTI STRATEGICI Linee guida II Edizione - Anno 2011 Requisiti e finalità Il finanziamento di progetti strategici (PS) dell Università di Padova
DettagliPROGRAMMI INTEGRATI DI SVILUPPO URBANO PUC3 destinati ai Comuni con popolazione non superiore a abitanti
REGIONE UMBRIA GIUNTA REGIONALE DIREZIONE PROGRAMMAZIONE INNOVAZIONE COMPETITIVITA DELL UMBRIA SERVIZIO POLITICHE DELLA CASA E RIQUALIFICAZIONE URBANA SEZIONE RIQUALIFICAZIONE URBANA PROGRAMMI INTEGRATI
DettagliEsercitazione sulla stima della domanda potenziale in un progetto di investimento
Anno Accademico 2013-2014 Master in Ingegneria Gestionale per la Pubblica Sicurezza Modulo: Managerialita e gestione delle risorse tecnologiche e umane Argomento: Pianificazione e appalti Esercitazione
Dettagli6. IL MONITORAGGIO, LA VERIFICA E LA VALUTAZIONE DEL PDZ
6. IL MONITORAGGIO, LA VERIFICA E LA VALUTAZIONE DEL PDZ 1 IL MONITORAGGIO, LA VERIFICA E LA VALUTAZIONE DEL PDZ 1. Premessa Il monitoraggio, la verifica e la valutazione del Piano di Zona, così come delle
DettagliOGGETTO : richiesta di affidamento della realizzazione dell Agenzia diritti nuova cittadinanza. Piano sociale di zona Municipio Roma VIII
ALLEGATO 2 FAC-SIMILE MODULO DI RICHIESTA AL DIRIGENTE U.O.S.E.C.S MUNICIPIO ROMA VIII Via Benedetto Croce, 50 00142 Roma OGGETTO : richiesta di affidamento della realizzazione dell Agenzia diritti nuova
DettagliGuida alla progettazione dei piani formativi a valere sugli Avvisi Standard*
Guida alla progettazione dei piani formativi a valere sugli Avvisi Standard* Novembre 2017 * A cura di Emilia Presutti, Responsabile Monitoraggio e Valutazione Fon.Coop Fon.Coop Guida alla progettazione
DettagliMatematica e Statistica Referente nazionale Prof. G. Anzellotti. Università di Genova Dipartimento di Matematica (DIMA)
Matematica e Statistica Referente nazionale Prof. G. Anzellotti Università di Genova Dipartimento di Matematica (DIMA) Referente locale Prof. M.E.Rossi PLS al DIMA Tre azioni: 1. Laboratori PLS 2. Stages
DettagliL esperienza dell attuazione dell agenda urbana nel POR FESR Emilia Romagna ed il Laboratorio Urbano
L esperienza dell attuazione dell agenda urbana nel POR FESR Emilia Romagna 2014-20 ed il Laboratorio Urbano L attenzione alle città Il FESR sostiene nell ambito dei programmi operativi, lo sviluppo urbano
DettagliALLEGATO 2 Progetto Operativo. Altre classificazioni: Tipologia di intervento. Titolo del Progetto. Descrizione sintetica del Progetto
ALLEGATO 2 Progetto Operativo SEZIONE A - DATI SINTETICI DEL PROGETTO Nome e cognome CUAA (codice unico aziende agricole) Ragione sociale P.IVA/Codice fiscale Settore di attività Tipologia di intervento
DettagliUNIONE DEI COMUNI DEL SARRABUS Provincia CA
UNIONE DEI COMUNI DEL SARRABUS Provincia CA LAVORI DI RISTRUTTURAZIONE E RIQUALIFICAZIONE LOCALI EX OFFICINA ERSAT LOC. CASTIADAS CENTRO DEL COMUNE DI CASTIADAS Committente UNIONE DEI COMUNI DEL SARRABUS
DettagliAVVISO PER CONSULTAZIONE PUBBLICA
REGIONE MARCHE Servizio Attività normativa e legale e Risorse Strumentali P.F. Sistemi Informativi e Telematici AVVISO PER CONSULTAZIONE PUBBLICA per la raccolta di contributi e indirizzi per lo sviluppo
DettagliI Progetti Strategici nell ambito del Programma di Cooperazione Transfrontaliera IPA- Adriatico
I Progetti Strategici nell ambito del Programma di Cooperazione Transfrontaliera IPA- Adriatico Dr. Giovanna Andreola Regione Abruzzo Servizio Attività Internazionali Autorità di Gestione IPA Adriatico
DettagliDA NON SPEDIRE VIA PEC
DA NON SPEDIRE VIA PEC AVVISO PUBBLICO SOSTEGNO AI GIOVANI TALENTI SCHEDA DI PROGETTO Parte I - Identificazione della proposta ALLEGATO B - Scheda di progetto Titolo del progetto Parte II.a Informazioni
DettagliAllegato 1.1) FAC SIMILE DI SCHEDA-PROGETTO PER LE ATTIVITÀ DI SPESA CORRENTE PROMOSSE DA ENTI LOCALI (PUNTO 2.1, LETTERE A., B. e C.
Allegato 1.1) FAC SIMILE DI SCHEDA-PROGETTO PER LE ATTIVITÀ DI SPESA CORRENTE PROMOSSE DA ENTI LOCALI (PUNTO 2.1, LETTERE A., B. e C. DELL ALLEGATO A) 1 SOGGETTO RICHIEDENTE (ente capofila) PROVINCIA DI
DettagliALLEGATO A Dgr n. del pag. 1/8
giunta regionale 9^ legislatura ALLEGATO A Dgr n. del pag. 1/8 PROGETTI TERRITORIALI VENETO ADOZIONI (P.T.V.A) 1. Presentazione delle progettualità Soggetto incaricato della presentazione Ciascuna Azienda
DettagliLe figure pianificatorie
Facoltà di Architettura di Palermo Corso di Laurea Magistrale in Pianificazione Territoriale, Urbanistica e Ambientale a.a. 201213 Collaboratori Arch. Daniele Gagliano Arch. Daniele Ronsivalle Corso di
DettagliLa governance territoriale GIORNATE DEL TERRITORIO 1^ GIORNATA: 2 MARZO 2016
La governance territoriale GIORNATE DEL TERRITORIO 1^ GIORNATA: 2 MARZO 2016 I temi della prima giornata 3 temi di discussione sulla «Governance Territoriale» 1. L architettura istituzionale e il coordinamento
DettagliREGIONE PIEMONTE CITTÀ METROPOLITANA DI TORINO COMUNE DI CERES. variante strutturale generale
REGIONE PIEMONTE CITTÀ METROPOLITANA DI TORINO COMUNE DI CERES Allegato C variante strutturale generale ai sensi dell'art.17-4 comma della Legge Urbanistica Regionale Progetto definitivo con il recepimento
DettagliSviluppo sostenibile e Agenda 21 nel Piano di Assetto del Territorio
Sviluppo sostenibile e Agenda 21 nel Francesco Bicciato Assessore all Ambiente e all Agenda 21 Comune di Padova Informazione e Partecipazione nella trasformazione sostenibile della Città Modena 9 Febbraio
DettagliBusiness Plan PROF. FRANCESCO SCHIAVONE UNIVERSITÀ DEGLI STUDI DI NAPOLI PARTHENOPE
Introduzione al Business Plan PROF. FRANCESCO SCHIAVONE UNIVERSITÀ DEGLI STUDI DI NAPOLI PARTHENOPE Argomenti del giorno 2 1. Finalità e obiettivi; 2. Struttura; 3. Idea imprenditoriale; 4. Team 0. Cosa
DettagliNUCLEI FONDANTI COMPETENZE CONTENUTI ABILITA METODOLOGIE E STRUMENTI METODO SCIENTIFICO VEDERE
NUCLEI FONDANTI COMPETENZE CONTENUTI ABILITA METODOLOGIE E STRUMENTI METODO SCIENTIFICO VEDERE OSSERVARE COMPARARE CLASSIFICARE FORMULARE E VERIFICARE IPOTESI UTILIZZANDO SEMPLICI SCHEMATIZZAZIONI Relazione
DettagliAllegato 2 - Formulario
Allegato 2 - Formulario 1 Il/la sottoscritto/a, nato/a a...il... C.F., in qualità di legale rappresentante della impresa sotto indicata, in relazione alla domanda di ammissione alle agevolazioni previste
DettagliL esperienza della Regione Piemonte nella valutazione ambientale strategica del programma di sviluppo rurale
La Valutazione Ambientale Strategica: esperienze, prospettive e opportunità L esperienza della Regione Piemonte L esperienza della Regione Piemonte nella valutazione ambientale strategica del programma
DettagliMILANO Città Resiliente CON IL SOSTEGNO DI :
MILANO Città Resiliente CON IL SOSTEGNO DI : L adesione del Comune di Milano a diversi programmi e piani ha fornito formalmente l occasione per approfondire progetti e sperimentare processi direttamente
DettagliMetodologia per la costruzione dei quadri di riferimento dell efficacia e dell attuazione
Metodologia per la costruzione dei quadri di riferimento dell efficacia e dell attuazione Premessa In linea con quanto richiesto dalla Commissione europea in fase di negoziazione, il presente documento
DettagliPROTOCOLLO D INTESA tra. REGIONE AUTONOMA DELLA SARDEGNA e PRESIDENZA DEL CONSIGLIO DEI MINISTRI DIPARTIMENTO PER LE PARI OPPORTUNITÀ
PROTOCOLLO D INTESA tra REGIONE AUTONOMA DELLA SARDEGNA e PRESIDENZA DEL CONSIGLIO DEI MINISTRI DIPARTIMENTO PER LE PARI OPPORTUNITÀ Visto la delibera la Delibera CIPE n. 20 del 2004 relativa alla Ripartizione
DettagliAllegato al Piano famiglia anno 2001
Allegato al Piano famiglia anno 2001 REGIONE ABRUZZO DIREZIONE QUALITÀ DELLA VITA, BENI ED ATTIVITÀ CULTURALI, PROMOZIONE SOCIALE Servizio Interventi Socio-Assistenziali LEGGE REGIONALE 02.05.1995, n 95
DettagliMODELLO - ESEMPIO DI COMPILAZIONE
MODELLO - ESEMPIO DI COMPILAZIONE Convenzione tra REGIONE EMILIA-ROMAGNA e PROVINCIA di.. per l attuazione dell intervento Sviluppo dei centri e degli spazi di aggregazione giovanile sul territorio regionale
Dettagli09/02/2009 Comune di Samarate (VA) 1 forum cittadino PGT/VAS
09/02/2009 Comune di Samarate (VA) 1 forum cittadino PGT/VAS OBIETTIVI FINALITA - Garantire un elevato livello di protezione dell ambiente; - Contribuire all integrazione di considerazioni ambientali nelle
DettagliProgramma Regionale della Mobilità e dei Trasporti PRMT
Fondazione Ordine degli Ingegneri, 8 giugno 2016 Programma Regionale della Mobilità e dei Trasporti PRMT I presupposti normativi, le procedure e il percorso di partecipazione Aldo Colombo, Direttore Generale
DettagliREGOLAMENTO PER LA PARTECIPAZIONE DEI CITTADINI ALLE SCELTE DI PIANIFICAZIONE TERRITORIALE
REGOLAMENTO PER LA PARTECIPAZIONE DEI CITTADINI ALLE SCELTE DI PIANIFICAZIONE TERRITORIALE Premessa La partecipazione della cittadinanza alle scelte di pianificazione urbanistica rappresenta un elemento
DettagliVALUTAZIONE DI IMPATTO SULLA SALUTE IN ITALIA: SCENARI,
Il punto di vista dei proponenti dipertimento salute eni LA VALUTAZIONE DI IMPATTO SULLA SALUTE IN ITALIA: SCENARI, STRUMENTI, STRATEGIE L avvio del progetto CCM Tools for Health Impact Assessment Bologna,
DettagliPING PONG Scheda 1 LA FORMULAZIONE DEL PIANO STRATEGICO. Amministrazione:.. Centro di responsabilità:.
PING PONG Scheda 1 LA FORMULAZIONE DEL PIANO STRATEGICO Amministrazione:.. Centro di responsabilità:. Anno: / / Codice Obiettivo di Governo (1) Obiettivo di Governo(2) Codice Priorità Politica(3) Priorità
DettagliDIPARTIMENTO POLITICHE DELLA PERSONA Ufficio Gestione Terzo Settore, Enti no Profit e Concessioni Benefici Economici ALLEGATO A)
DIPARTIMENTO POLITICHE DELLA PERSONA Ufficio Gestione Terzo Settore, Enti no Profit e Concessioni Benefici Economici ALLEGATO A) PROGETTI INNOVATIVI ( ANNO 2014) Legge regionale 1/2000, art. 13, comma
DettagliFRIULI VENEZIA GIULIA SICUREZZA STRADALE
Al servizio di gente unica FRIULI VENEZIA GIULIA SICUREZZA STRADALE Cesena 27 maggio 2011 Direzione centrale infrastrutture, mobilità, pianificazione territoriale e lavori pubblici LEGGE REGIONALE 25 ottobre
DettagliProgetto La dimensione territoriale del miglioramento: una sfida solidale GRIGLIA DI ANALISI II FASE. I PARTE: Analisi della Sezione 5 del RAV
GRIGLIA DI ANALISI II FASE Codice meccanografico della scuola: I PARTE: Analisi della Sezione 5 del RAV La I parte della Griglia presenta alcuni indicatori per valutare la coerenza tra priorità, traguardi
DettagliI Programmi Complessi
Università Mediterranea di Reggio Calabria Corso di Laurea Architettura UE Diritto Urbanistico dott. Pasquale Romeo I Programmi Complessi I Programmi Complessi Il termine «Programma» può essere sostanzialmente
Dettagliriguardante le Indicazioni per il curriculo per la scuola dell infanzia e per il primo ciclo d istruzione ;
Suggerimenti operativi per l insegnamento di Didattica della Chimica (e di Laboratorio di Didattica della Chimica) nel TFA per le classi A013, A059 e A060. Introduzione Questo documento è stato messo a
DettagliL esperienza dell attuazione dell agenda urbana nel POR FESR Emilia Romagna ed il Laboratorio Urbano
L esperienza dell attuazione dell agenda urbana nel POR FESR Emilia Romagna 2014-20 ed il Laboratorio Urbano La strategia del Programma e l attenzione ai territori Riprendere un percorso di crescita intelligente,
DettagliLE POLITICHE DI SVILUPPO LOCALE. Dalle politiche di sviluppo topdown alle politiche di sviluppo bottom-up Dalla programmazione negoziata ai PIT/PISL
LE POLITICHE DI SVILUPPO LOCALE Dalle politiche di sviluppo topdown alle politiche di sviluppo bottom-up Dalla programmazione negoziata ai PIT/PISL Lo sviluppo bottom-up Il ruolo delle ricerche sullo sviluppo
DettagliConsiderazioni di Federesco sulla Strategia Energetica Nazionale. Claudio G. Ferrari Presidente Federesco
Considerazioni di Federesco sulla Strategia Energetica Nazionale Claudio G. Ferrari Presidente Federesco Il finanziamento tramite terzi Cosa è una ESCO Considerazioni di Federesco sulla SEN Sommario 2
DettagliAutovalutazione di Istituto a.s. 2014/2015
VARIE FASI Fase 1-1 anno Autovalutazione di Istituto a.s. 2014/2015 Fase 2-2 anno Miglioramento a.s. 2015/2016 Fase 3-3 anno Rendicontazione sociale a.s. 2016/2017 Fase di valutazione esterna, su un primo
DettagliSOGGETTO PROPONENTE. Denominazione: Tipologia (ad es.: regione, provincia, comune, associazione, cooperativa, etc.):
Bando 2/2017 - Allegato 2 Formulario per la presentazione di progetti attuati a livello territoriale finalizzati ad assicurare, in via transitoria, ai soggetti destinatari adeguate condizioni di alloggio,
DettagliPIANO NAZIONALE DELLA LOGISTICA
PIANO NAZIONALE DELLA LOGISTICA Supporto operativo e tecnico-specialistico per il processo di ottimizzazione della filiera dell automotive Ministero delle Infrastrutture e dei Trasporti Consulta Generale
DettagliAPPROCCIO ALLA REDAZIONE DEL PROGETTO STRADALE
APPROCCIO ALLA REDAZIONE DEL PROGETTO STRADALE Riepilogo Esistono normative alle quali fare riferimento durante lo sviluppo del progetto stradale; La progettazione stradale va considerata come un intervento
DettagliLo studio di fattibilità della valorizzazione
Lo studio di fattibilità della valorizzazione Venezia, 3 dicembre 2014 Prof. Antonella Faggiani valutareilprogetto2@gmail.com Estimo Corso di laurea magistrale in Architettura per il Nuovo e per l Antico
Dettagli