Materiale dal seminario "Le etichette nelle calzature" organizzato dalla Camera di Commercio di Padova il

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2 LA NORMATIVA SULL'ETICHETTATURA DELLE CALZATURE SI APPLICA A TUTTI I PRODOTTI DOTATI DI SUOLE CHE PROTEGGONO O COPRONO IL PIEDE, COMPRESE LE PARTI MESSE IN COMMERCIO SEPARATAMENTE (TOMAIA, RIVESTIMENTO TOMAIA E SUOLA INTERNA, SUOLA ESTERNA).

3 LA DEFINIZIONE DI "CALZATURE" SI RIFERISCE A DIVERSI ARTICOLI, DAI SANDALI LA CUI SUPERFICIE ESTERNA È FATTA SEMPLICEMENTE DI LACCI O STRISCE REGOLABILI, FINO AGLI STIVALI LA CUI SUPERFICIE ESTERNA COPRE GAMBA E COSCIA.

4 SONO ESCLUSI DAL CAMPO DI APPLICAZIONE DELLA NORMATIVA I SEGUENTI PRODOTTI CALZATURE D'OCCASIONE USATE CALZATURE AVENTI CARATTERISTICHE DI GIOCATTOLI CALZATURE DI PROTEZIONE DISCIPLINATE DAL D.LGS N. 475, CHE RECEPISCE LA DIRETTIVA 89/686/CEE (AD ESEMPIO STIVALI PER MOTOCICLISTI) CALZATURE DISCIPLINATE DAL DPR 10/9/1982, N. 904, CHE RECEPISCE LA DIRETTIVA 76/769/CEE RELATIVA ALLE RESTRIZIONI IN MATERIA DI IMMISSIONE SUL MERCATO E DI USO DI TALUNE SOSTANZE E PREPARATI PERICOLOSI

5 SONO INCLUSI TRA QUESTI PRODOTTI: SCARPE CON O SENZA TACCO DA PORTARE ALL'INTERNO O ALL'ESTERNO STIVALI DI QUALUNQUE ALTEZZA SANDALI DI TIPO VARIO, "ESPADRILLES", SCARPE DA TENNIS, SCARPE DA JOGGING E PER ALTRE ATTIVITÀ SPORTIVE, SCARPE DA BAGNO E ALTRE CALZATURE DI TIPO SPORTIVO CALZATURE SPECIALI CONCEPITE PER UN'ATTIVITÀ SPORTIVA, QUALI QUELLE PER IL PATTINAGGIO, LO SCI, IL PUGILATO E IL CICLISMO (SONO COMPRESE ANCHE LE CALZATURE CUI SONO FISSATI DEI PATTINI) SCARPE DA BALLO CALZATURA IN GOMMA O PLASTICA CALOSCE PORTATE SOPRA ALTRE CALZATURE CALZATURE USA E GETTA CON SUOLE CALZATURE ORTOPEDICHE

6 SECONDO IL DETTATO NORMATIVO L ETICHETTA DEVE CONTENERE TUTTE LE INFORMAZIONI CHE INDICANO LA COMPOSIZIONE DELLE CALZATURE, LE INDICAZIONI FORNITE DEVONO ESSERE COMPLETE SU OGNUNA DELLE SEGUENTI TRE PARTI DELLA CALZATURA: TOMAIA RIVESTIMENTO DELLA TOMAIA E SUOLA INTERNA; SUOLA ESTERNA

7 TOMAIA, OVVERO LA SUPERFICIE ESTERNA DELL ELEMENTO STRUTTURALE ATTACCATO ALLA SUOLA ESTERNA; Tomaia

8 RIVESTIMENTO DELLA TOMAIA E SUOLA INTERNA, SI TRATTA DELLA FODERA E DEL SOTTOPIEDE CHE COSTITUISCONO L INTERNO DELLA CALZATURA, SENZA TENERE CONTO DEGLI ACCESSORI O DEI RINFORZI AD ES. BORDURE, PROTEGGI CAVIGLIE, ORNAMENTI, FIBBIE, LINGUETTE, OCCHIELLI O ACCESSORI SIMILI; RIVESTIMENTO DELLA TOMAIA E SUOLA INTERNA

9 SUOLA ESTERNA, SI TRATTA DELLA SUPERFICIE INFERIORE DELLA CALZATURA SOGGETTA AD UNA USURA ABRASIVA E ATTACCATA ALLA TOMAIA. SUOLA ESTERNA

10 POSSONO ESSERE IMMESSE SUL MERCATO SOLO LE CALZATURE CHE RECANO L ETICHETTA CONFORME ALLA NORMATIVA.

11 L ETICHETTA DEVE CONTENERE LE INFORMAZIONI SUL MATERIALE DI CUI È COMPOSTA LA SCARPA NELLE SUE TRE PARTI (tomaia - rivestimento della tomaia e suola interna - suola esterna) Le informazioni sul materiale si intendono: CUOIO E PELLE Indica la pelle od il pellame di un animale che conservi la sua struttura fibrosa originaria, debitamente conciato in modo che non marcisca. I peli o la lana possono essere asportati oppure no. Il cuoio è anche ottenuto da pellami o pelli tagliati in strati o in segmenti, prima o dopo la conciatura. I fogli composti da particelle fibrose, pezzetti o polveri (derivanti da pelli o pellami disintegrati meccanicamente o ridotti mediante procedimenti chimici, prevedendo anche l utilizzo di elementi leganti) non sono considerati cuoio. L eventuale strato di rivestimento del cuoio non può essere superiore a 0.15 mm. Informazione aggiuntiva si può indicare CUOIO PIENO FIORE come la pelle che comporta la grana originaria della pelle, quale si presenta quando l epidermide sia stata ritirata, e comunque senza che alcuna pellicola di superficie sia stata eliminata mediante i procedimenti di sfioritura, scarnatura o spaccatura. CUOIO RIVESTITO Si tratta di prodotto nel quale lo strato di rivestimento del cuoio (o l accoppiatura a colla) non supera un terzo dello spessore totale del prodotto, ma è comunque superiore a 0.15 mm. MATERIE TESSILI naturali e sintetiche o non tessute. Si tratta dei prodotti disciplinati dalla legge 883/1973 (che recepisce la direttiva 71/307/CEE), dal D.P.R. 515/76 regolamento di esecuzione della legge 883/73, dalla legge 669/86 (che recepisce la direttiva CEE n. 83/623) e dal D.M (che recepisce la direttiva 87/140/CEE). ALTRE MATERIE diverse da quelle descritte.

12 PER LA TOMAIA SE È COMPOSTA PER ALMENO L 80% DELLA SUA SUPERFICIE DI UNO DEI SEGUENTI MATERIALI SI DEVE INDICARE: CUOIO CUOIO RIVESTITO MATERIE TESSILI NATURALI E MATERIE TESSILI SINTETICHE NON TESSUTE ALTRE MATERIE

13 PER IL RIVESTIMENTO DELLA TOMAIA E SUOLA INTERNA - SE È COMPOSTA PER ALMENO L 80% DEL VOLUME DELLA SUOLA INTERNA SI DEVE INDICARE: CUOIO CUOIO RIVESTITO MATERIE TESSILI NATURALI E MATERIE TESSILI SINTETICHE NON TESSUTE ALTRE MATERIE

14 TUTTAVIA SE NESSUN MATERIALE RAGGIUNGE ALMENO L 80% È OPPORTUNO CHE L ETICHETTA RECHI INFORMAZIONI SULLE DUE COMPONENTI PRINCIPALI.

15 L OBBLIGO DI APPORRE L ETICHETTA SULLE CALZATURE È DEL FABBRICANTE O DEL SUO RAPPRESENTANTE CON SEDE NELLA COMUNITÀ EUROPEA. L ETICHETTA: PUÒ CONTENERE I SIMBOLI AVENTI DIMENSIONI TALI DA ESSERE COMPRENSIBILI O INFORMAZIONI SCRITTE IN LINGUA ITALIANA; DEVE ESSERE PRESENTE SU ALMENO UNA DELLE CALZATURE; PUÒ ESSERE STAMPATA, INCOLLATA, GOFFRATA O APPLICATA AD UN SUPPORTO ATTACCATO; DEVE ESSERE VISIBILE, SALDAMENTE APPLICATA ED ACCESSIBILE AL CONSUMATORE; NON DEVE INDURRE IN ERRORE IL CONSUMATORE; PUÒ CONTENERE ANCHE ALTRE INFORMAZIONI SUPPLEMENTARI IN UNA DELLE LINGUE UFFICIALI COMUNITARIE;

16 AL FINE DI NON INDURRE IN ERRORE IL CONSUMATORE FINALE È OBBLIGATORIO ESPORRE NEI LUOGHI DI VENDITA IN MODO VISIBILE UN CARTELLO ILLUSTRATIVO DELLA SIMBOLOGIA ADOTTATA SULL ETICHETTA.

17 Il fabbricante o il suo rappresentante con sede nella Comunità europea non ha l obbligo di apporre e/o fornire l etichetta ma è anche responsabile dell esattezza delle informazioni in essa contenute. Nel caso in cui fabbricante e/o rappresentate non abbia sede nella Comunità l'importatore che introduce la merce sul mercato comunitario deve apporre l'etichetta sulla calzatura ed è responsabile dell'esattezza delle informazioni in essa contenute. Il venditore al dettaglio deve tuttavia verificare la presenza dell'etichetta sulle calzature in vendita, ed espone in modo chiaro e visibile il cartello illustrativo della simbologia. Possono essere commercializzate esclusivamente calzature con etichette conformi alla normativa vigente.

18 L ETICHETTA PUÒ CONTENERE ANCHE ALTRE INFORMAZIONI SUPPLEMENTARI IN UNA DELLE LINGUE UFFICIALI COMUNITARIE, FINALIZZATE AD INDIVIDUARE MEGLIO LE QUALITÀ E LE FINITURE DELLE CALZATURE COMPATIBILMENTE AL BUON USO COMMERCIALE

19 SOLO PER LE SUOLE È PREVISTA LA POSSIBILITÀ DI SPECIFICARE L ORIGINE ITALIANA DEL PRODOTTO. INFATTI IL FABBRICANTE DI SUOLE PUÒ APPORRE SULLA PARTE ESTERNA DELLA SUOLA LA DICITURA IN ITALIANO O IN ALTRA LINGUA UFFICIALE DELLA COMUNITÀ SUOLA PRODOTTA IN ITALIA

20 LA VIGILANZA SULL'APPLICAZIONE DEL D.M COMPETE AL MINISTERO DELLE ATTIVITÀ PRODUTTIVE, CHE LA ESERCITA ATTRAVERSO LE CAMERE DI COMMERCIO COMPETENTI PER TERRITORIO. SI PUÒ INOLTRE AVVALERE DELLA COLLABORAZIONE DEGLI UFFICIALI E DEGLI AGENTI DI POLIZIA GIUDIZIARIA. IN CASO DI ETICHETTATURA NON CONFORME O MANCANTE, VIENE ASSEGNATO UN TERMINE PERENTORIO PER LA REGOLARIZZAZIONE, DECORSO INUTILMENTE IL TERMINE L'AUTORITÀ DI VIGILANZA DISPONE IL RITIRO DAL MERCATO DELLE CALZATURE.