Vincere la sfida delle demenze Un focus sulla malattia di Alzheimer
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- Dionisia Maddalena Abate
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1 Strettamente riservato Roma, 18 luglio 2017 Un iniziativa realizzata con il supporto incondizionato di Vincere la sfida delle demenze Un focus sulla malattia di Alzheimer Daniela Bianco Partner e Responsabile Area Healthcare, The European House Ambrosetti 2017 The European House - Ambrosetti S.p.A. TUTTI I DIRITTI RISERVATI. Questo documento è stato ideato e preparato da TEH-A per il cliente destinatario; nessuna parte di esso può essere in alcun modo riprodotta per terze parti o da queste utilizzata, senza l autorizzazione scritta di TEH-A. Il suo utilizzo non può essere disgiunto dalla presentazione e/o dai commenti che l hanno accompagnato.
2 L impatto delle demenze nel mondo Nel 2015 ci sono stati 9,9 milioni di nuovi casi di demenza UN CASO OGNI 3 SECONDI Il periodo medio di vita dalla diagnosi è pari a 4,8 anni I CASI DI DEMENZA RADDOPPIERANNO NEI PROSSIMI 20 ANNI Ci sono circa 47 milioni di persone affette da demenza nel mondo Il 58% di questi vive in Paesi a basso e medio reddito Nel 2015 il costo globale delle demenze è stato pari a 818 miliardi di US $ (+35,4% dal 2010) miliardi US$ NEL 2030 Fonte: The European House - Ambrosetti su dati Alzheimer s Disease International,
3 I costi delle demenze Costi delle demenze nel mondo, 2015 Costi sanitari diretti 19,5% Costi delle demenze in Europa, 2015 Costi sanitari diretti 19,7% Costi per assistenza informale 40,4% 818 miliardi di US $ Costi per assistenza informale 40,2% 301 miliardi di US $ Costi socioassistenziali diretti 40,1% Costi socioassistenziali diretti 40,1% I costi sanitari delle demenze rappresentano meno del 20% dei costi complessivi Fonte: The European House - Ambrosetti su dati Alzheimer s Disease International e FMI,
4 OMS e Demenze Il 29 Maggio 2017 durante la 70 a Assemblea Mondiale della Sanità di Ginevra, l OMS e gli Stati Membri hanno approvato il Piano di Azione per la Demenze L innovatività del documento sta nel suo essere interconnesso con altri Piani Globali e strategie promosse dall Assemblea Mondiale della Sanità, tra cui: Comprehensive mental health action plan Global action plan for the prevention and control of non communicable diseases WHO/PAHO strategy and plan of action on dementias in older persons 2015/2019 Global development goals delle Nazioni Unite Il Piano propone azioni di intervento a livello sanitario e sociale prendendo in considerazione l intero scenario di riferimento per la gestione della malattia (necessità del paziente, supporto alla famiglia, training dell operatore sanitario, ecc.) 4
5 Alcune esperienze internazionali nella gestione delle demenze 2014 nuova strategia del Governo australiano 2015 avvio del servizio Severe Behavior Response Teams (SBRT), task force mobili composte da professionisti sanitari che offrono formazione nell ambito della gestione delle demenze ai provider di servizi assistenziali finanziati dal pubblico 2016 finanziamento pubblico del Dementia Behaviour Management Advisory Service (DBMAS), un servizio gratuito di consulenza e supporto per pazienti e provider, punto di riferimento per l accesso ai SBRT Dementia Training Australia, un Consorzio di sei università con lo scopo di fornire attività di training sulla gestione delle demenze a professionisti sanitari, studenti e provider di servizi per la comunità 2012 National Memory Program , per definire una strategia nazionale per le demenze Principali azioni sono: Definire, a livello locale. i centri ambulatoriali per le demenze e la definizione di PDTA per le demenze riduzione delle cure residenziali a favore di quelle domiciliari garantite 24h collaborare con la medicina del lavoro per l identificazione precoce dei Pazienti terzo settore quale attore per supporto informativo e operativo ai malati e famiglie 5
6 Alcune esperienze internazionali nella gestione delle demenze 2009 avvio del modello di gestione delle demenze di matrice pubblico-privata: i Dementia Villages Il sistema pubblico finanzia fino al 55% dei costi relativi al servizio (in funzione del reddito del malato) con un contributo massimo per paziente di circa euro mensili (retta media euro) piccole comunità, con attività commerciali e spazi verdi, create rispettando le necessità e le abitudini dei pazienti Le abitazioni sono arredate in funzione del malato ogni struttura abitativa può ospitare dalle 3 alle 8 persone, incluso il personale addetto all assistenza il quale non indossa una divisa ma abiti informali 2000 introduzione del Gold Plan un assicurazione pubblica per assistenza a lungo termine (long term care dai 40 anni) in aggiunta al sistema di assicurazione obbligatoria che copre parte sociale e sanitaria Piano per le demenze (Orange Plan), aggiornato recentemente, ha stabilito che entro il 2025 dovranno essere formati medici e 12 milioni di cittadini (9,4% della popolazione) sul tema della demenza, per supportare malati e famiglie Sviluppo del settore assicurativo per incidenti relativi a malati di demenze 6
7 La prevalenza delle demenze in Italia Prevalenza delle demenze per fascia di età (ogni 100 abitanti) Popolazione affetta da demenza per fascia di età in Italia, ,8% 20% 5% 9% 1,6% 1,0% 3,1% 2,9% 6,0% 5,6% 12,6% 11,0% 20,2% 12,8% 22,1% anni anni anni anni anni 90 anni e oltre Prevalenza Uomini Prevalenza Donne Lobo et al., Neurology, 2000 Vanacore et al., Epidemiologia della demenza di Alzheimer in Italia, 2005 Studio Tuscany, Epidemiol Prev, 2006 The Conselice Study of brain aging: Epidemiol Prev, 2006 EURODEM M3, 2006 Brookmeyer, R., 2007 OMS e Alzheimer s Disease International, 2012 Alcove, 2013 Fonte: The European House - Ambrosetti su fonti varie*, % malati 26% 17% anni anni anni anni anni 90 anni e oltre 7
8 Disomogeneità regionali Benché il Piano Nazionale delle Demenze sia stato approvato nel 2014, sono ancora molte le Regioni che non hanno ancora elaborato un proprio PDTA per le demenze La mancanza del PDTA può provocare la comparsa di diseguaglianze nelle gestione del paziente nello stesso territorio regionale Dopo l approvazione del Piano Nazionale delle Demenze nel 2014 alcune Regioni ancora non dispongono di un proprio Piano Regionale PDTA Regionale presente PDTA Regionale assente Fonte: The European House - Ambrosetti su dati ISS,
9 L evoluzione del contesto demografico Nei prossimi anni gli over 65 sono destinati ad aumentare significativamente passando dagli attuali 13,4 milioni a 15,2 milioni nel 2050 Popolazione over 65 (valori in milioni), ,4 15,2 19,9 È previsto in aumento nei prossimi anni anche del numero di anziani che vivono da soli Questo scenario evidenzia la necessità di rivedere i modelli di gestione per l Alzheimer e le altre demenze dato che oggi nel 68,7% dei casi i malati di Alzheimer vivono con i propri familiari, che tipicamente prestano assistenza al malato % su totale popolazione % 25% 34% Over 60 soli: 2016: 4,3 milioni 2050: 6,0 milioni Fonte: The European House - Ambrosetti su Censis e Istat,
10 L evoluzione del quadro epidemiologico Persone affette da Alzheimer in Italia (migliaia di persone), Fonte: The European House - Ambrosetti su fonti varie e Istat, Considerando le proiezioni demografiche e ipotizzando costante la prevalenza, il numero di malati è destinato ad aumentare significativamente passando da a più di 1 milione Queste stime si basano su 2 assunti: La malattia dura circa anni prima di condurre il paziente al decesso Tra lo stadio lieve/moderato e quello grave intercorrono circa 5 anni 10
11 L impatto dell introduzione di una nuova terapia Se venisse introdotta una nuova terapia capace di prolungare la fase di early stage di 2 anni si produrrebbe un cambiamento nel mix della composizione dei malati per gravità della malattia (la quota di pazienti in stadio lieve e moderato passerebbe dal 59% al 66%) Con la riduzione della quota dei malati gravi si produrrebbe un risparmio di costo per il sistema dato che un paziente in stadio grave costa il doppio di un paziente in stadio lieve/moderato Con il rallentamento della malattia ci sarebbe anche un miglioramento della qualità della vita dei malati Mix della composizione dei malati per gravità, 2016 e % 59% 34% 66% Stadio grave Stadio lieve e moderato Fonte: The European House - Ambrosetti su Relation between severity of Alzheimer s disease and costs of caring M. J. Hux et. al,
12 Proposte di azione Prime idee per il dibattito Definire un Piano strutturato per le Demenze a livello di sistema sociale e sanitario con azioni concrete, tempi e risorse dedicate Migliorare l identificazione precoce dei potenziali malati, promuovendo strumenti di early stage screening, valutazione e diagnosi per prevenire/rallentare il declino funzionale e migliorare la qualità della vita dei pazienti e dei familiari; Individuare nuovi modelli di assistenza in riferimento anche ad altre esperienze internazionali (Dementia Friendly Communities, Dementia Villages; Cohousing,..) Promuovere la nascita di imprese sociali attive nel socio-assistenziale, quali attori che possono rivestire un ruolo chiave nel percorso di gestione del malato, grazie anche alla competenza e alla professionalità degli operatori Sostenere e promuovere la ricerca farmacologica per bloccare o rallentare il decorso della malattia 12
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