PROMUOVERE L INNOVAZIONE A LIVELLO LOCALE: ESPERIENZE CULTURE APPROCCI PROBLEMI
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1 PROMUOVERE L INNOVAZIONE A LIVELLO LOCALE: ESPERIENZE CULTURE APPROCCI PROBLEMI Stefano Ciccone Ufficio Parco Scientifico - Università di Roma Tor Vergata Parco Scientifico Romano 1
2 PERCHE ORGANISMI CHE PROMUOVANO L INNOVAZIONE? Non spontaneità dei processi innovativi Non investimento in innovazione (strategie e dimensioni delle imprese) fallimento della Strategia di Lisbona Inefficacia dell intervento centralistico top down, 2
3 L INNOVAZIONE: UN PROCESSO NON SPONTANEO Non è riducibile a un trasferimento dei risultati della ricerca al mondo della produzione. Il processo innovativo è un processo sociale di reciproca interazione che coinvolge tutti gli attori sociali presenti sul territorio 3
4 IL PARADOSSO DELL AREA ROMANA La più grande concentrazion e di ricerca nazionale non diventa opportunità di sviluppo per il territorio 4
5 I PROMOTORI DI INNOVAZIONE: QUALI COLLI DI BOTTIGLIA DEVONO SUPERARE? Dimensione delle imprese e committenza Non percezione del fabbisogno di innovazione da parte delle imprese Difficoltà di comunicazione e integrazione tra sistemi Coordinamento tra politiche e azioni Aggregazione e interpretazione dell identità, delle opportunità e risorse del territorio 5
6 I PROMOTORI DI INNOVAZIONE: COSA FANNO? Consulenze (ai ricercatori, alle imprese, alle nuove imprese, ai decisori politici) Formazione (di imprenditori e di promotori dell innovazione) Internazionalizzazione del sistema locale Infrastrutture materiali e immateriali (incubatori, laboratori, DB, connettività ) Finanziamenti agevolati (erogazione o gestione) Intermediazione e promozione di reti 6
7 FAVORIRE L ACCESSO AI RISULTATI E COMPETENZE Attivare uno stage Acquisire la licenza di un brevetto? Commissionare una ricerca Partecipare a un progetto finanziato Promuovere una start up innovativa 7
8 UNA GESTIONE INTEGRATA DELLE DIVERSE FUNZIONI DI VALORIZZAZIONE DELLA CONOSCENZA Gestione proprietà intellettulale Promozione imprese innovative Progettazione Trasferimento tecnologico Placement e recruitement Processi che si alimentano reciprocamente Creazione di relazioni di fiducia Condivisione di linguaggi Strumenti di accompagnamento di processi complessi 8
9 Integrare servizi, consulenze e infrastrutture 9
10 UN PARCO SCIENTIFICO SPAZIO DI APPRENDIMENTO COOPERATIVO E PROMOZIONE DELLE OPPORTUNITÀ DI INNOVAZIONE Chi connette tra loro domande e opportunità? 10
11 I PROMOTORI DI INNOVAZIONE: A QUALI DOMANDE RISPONDONO? Mediazione tra linguaggi e sistemi Aggregazione di competenze Esternalizzazione di costi e investimenti Reperimento di competenze Promuovere nuovi processi di valorizzazione della conoscenza 11
12 NUOVI PROCESSI DI VALORIZZAZIONE DELLA CONOSCENZA: 1 Non solo supporto a territori deboli L esempio del biotech: come valorizzare la conoscenza prodotta dal sistema pubblico di ricerca 12
13 Crescita degli investimenti e generazione di nuovi farmaci: una forbice sostenibile? Nuovi spazi nella divisione internazionale del mercato globalizzato per Spin Off innovativi 13
14
15 Il salto nella crescita del valore: lo svolgimento della sperimentazione clinica è condizione per non svendere i risultati della ricerca pubblica 15
16 LA FILIERA DELL INNOVAZIONE Stazione a tecnologie animali POLICLINICI Spin Off Laboratori Universitari e pubblici Spin Off 16
17 IL RUOLO DEGLI SPIN OFF Non solo prodotti degli atenei Non solo clienti degli incubatori Non un ripiego rispetto alle carriere universitarie Non solo iniziative one man one business anche strumenti per la gestione di processi complessi di valorizzazione dei risultati della ricerca pubblica 17
18 NUOVI PROCESSI DI VALORIZZAZIONE DELLA CONOSCENZA: 2 L innovazione sociale per generare nuova committenza: valorizzare competenze, nuovi bisogni, conoscenze e usi innovativi della tecnologia da parte di cittadini. Governare processi complessi di interazione tra imprese, territorio, cittadini, istituzioni 18
19 RUOLO ORIGINALE E DIFFERENTE DAL PASSATO PER PARCHI SCIENTIFICI E AGENZIE DI SVILUPPO LOCALE Non strettamente tecnologico Non strettamente economico Non strettamente istituzionale e centralistico Richiede culture e competenze complesse 19
20 LA DIMENSIONE LOCALE DELLO SVILUPPO Non solo una questione di dimensione: Valorizzazione degli attori (lavoratori, cittadini. Istituzioni, imprese, no profit ) Valorizzazione delle risorse endogene Valutazione, programmazione, governance, partecipazione Mediazione tra sistemi, linguaggi, culture Accettazione sociale e ricadute sociali Questo cambia il modo tradizionale di pensare l innovazione tecnologica 20
21 LA DIFFUSIONE DELLA CULTURA SCIENTIFICA È PARTE DELLA PROMOZIONI DI INNOVAZIONE Accettazione sociale delle tecnologie e delle loro ricadute Uso sociale delle tecnologie Governo delle trasformazioni indotte dalla tecnologia Sono vincoli che condizionano lo sviluppo tecnologico la valorizzazione delle tecnologie come risorse per lo sviluppo locale 21
22 RETI LOCALI PER LA PROMOZIONE DELL INNOVAZIONE. CHI LE COMPONE? Istituzioni locali Mondo della ricerca Partenariato pubblico privato Soggetti diversi e funzioni che si sovrappongono con effetto rumore 22
23 Gli organismi intermedi Parchi Scientifici e Poli Tecnologici Agenzie di sviluppo territoriale Organismi di mediazione all interno di Università e Epr) Un ambito autonomo che richiede una formalizzazione e una specifica politica per: Il ruolo della mediazione La dimensione immateriale e relazionale Superare il centralismo finanziario 23
24 CHI COMPONE QUESTE RETI? PERSONE Profili professionali e competenze eterogenee e cresciute senza una politica Forte motivazione Scarso riconoscimento Competenze non formalizzate Il valore della spontaneità e la necessità della formalizzazione 24
25 LA RETE: : TRASVERSALITÀ, INTERDISCIPLINARIETÀ, PLURALITÀ ISTITUZIONALE COOPERAZIONE VS COMPETIZIONE Punti di valore ma che rendono difficile il riconoscimento e la stabilizzazione Ostilità istituzionale (centralismo) Ostilità organizzativa (funzioni e gerarchie) Ostilità epistemologica (razionalità tecnologica o economica) Ostilità procedurale (forzature istituzionali e organizzative) 25
26 ORGANISMI LOCALI DI PROMOZIONE DELL INNOVAZIONE INNOVAZIONE: : NON SOLO GESTIONE DI SERVIZI, AGEVOLAZIONI E INFRASTRUTTURE Iavoriamo per: Rafforzare capacità progettuale e Rafforzare il ruolo istituzionale Riconoscere la specificità culturale, professionale e istituzionale del campo dell innovazione Realizzando il Parco Scientifico Romano e Costruendo la rete locale dei Promotori dell Innovazione 26
27 Su questi obiettivi: TAVOLI DI PROGETTAZIONE PARTECIPATA TRA OPERATORI DELLE AGENZIE DI SUPPORTO ALL INNOVAZIONE rendere visibile e protagonista la Comunità dei promotori dell innovazione 27
28 Creare servizi comuni e opportunità per le imprese innovative e per i ricercatori Migliorare la visibilità nazionale e internazionale del sistema Promuovere formazione comune per gli operatori Rafforzare la capacità di dialogo con i decisori politici Progettazione condivisa su risorse nazionali e comunitarie Valorizzare l accesso e l uso di infrastrutture comuni Ottimizzare l uso delle risorse promuovendo dinamiche di integrazione e di filiera Condividere metodologie, buone pratiche ed esperienze tra operatori delle diverse agenzie. 28
29 Grazie per l attenzionel Stefano Ciccone Ciccone@romascienza.it
30 parco scientifico romano Studi e progettazione strategica Giorgia Caso Sandra Romagnosi Brigida Blasi Gabriella Nasini Gestione, infrastrutture e servizi Gianluca Porinelli Elisabetta Russo Nicola Saba Placement Alessia Checchi Viviana Scatola Incubatore Supporto Sino off Laura Francia Renato Borgognoni Michele Forbicioni Trasferimento Tecnologico Giovanna Ferraro Francesca Polizio Comunicazione Anna Rita Longhi Sabina Simeone Formazione Segreteria generale Alida Cerino 30
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