BILANCIO DEMOGRAFICO 2013: LA SITUAZIONE NELLE MARCHE E NELLE PROVINCE

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1 BILANCIO DEMOGRAFICO 2013: LA SITUAZIONE NELLE MARCHE E NELLE PROVINCE Il 16 giugno scorso è stato presentato dall ISTAT il Bilancio demografico nazionale che fotografa la situazione relativa alla popolazione residente in totale e straniera, la natalità e mortalità, le migrazioni, le famiglie e le convivenze al 31 dicembre I dati delineano un paese in cui la popolazione è sostanzialmente stabile rispetto al 2012 (+1,8% che in realtà diventa un +0,1% se non si considerano le rettifiche anagrafiche), dove il saldo naturale (nascite decessi) è negativo e quello migratorio (iscrizioni all anagrafe cancellazioni dall anagrafe) positivo ma più contenuto rispetto al passato. Inoltre, aumenta il numero di italiani che si trasferisce all estero e diminuiscono gli stranieri che arrivano nel nostro paese. variaz.pop. saldo saldo incidenza %'13/'12 naturale migratorio pop.straniera Piemonte 1,43% ,6% Valle D'Aosta 0,58% ,3% Lombardia 1,83% ,3% Trentino Alto Adige 1,16% ,2% Veneto 0,92% ,4% Friuli Venezia Giulia 0,61% ,8% Liguria 1,71% ,7% Emilia Romagna 1,57% ,0% Toscana 1,56% ,3% Umbria 1,19% ,1% Marche 0,52% ,4% Lazio 5,64% ,5% Abruzzo 1,63% ,3% Molise 0,44% ,3% Campania 1,74% ,5% Puglia 0,97% ,7% Basilicata 0,38% ,9% Calabria 1,14% ,4% Sicilia 1,90% ,2% ITALIA 1,80% ,1% Cosa succede nelle Marche e nelle sue province? I dati del Bilancio demografico consentono di delineare il quadro relativo al nostro territorio. 1

2 LE MARCHE: SITUAZIONE GENERALE I residenti nelle Marche nel 2013 sono , più donne che uomini (51,6% contro 48,4%). La provincia con più residenti è Ancona ( persone) e quella meno popolata è Fermo ; il primato delle donne sugli uomini si conferma in ogni provincia. Gli stranieri sono , il 9,4% della popolazione totale, ed anche in questo caso sono più donne che uomini (54,3% contro 45,7%). A Macerata si rileva la maggiore incidenza di popolazione straniera sul totale, 10,9%, mentre quella più bassa è ad Ascoli Piceno dove gli stranieri sono il 6,8% del totale dei residenti. In ogni provincia le donne straniere sono più numerose degli uomini. Rispetto al 2012 la popolazione cresce di unità (+0,5%) per l effetto congiunto della dinamica naturale e di quella migratoria: il saldo naturale è negativo (-4.237) mentre quello migratorio è positivo ( ). Ad Ancona la popolazione cresce di più rispetto al 2012 sia in termini complessivi (+0,8%), sia con riferimento agli stranieri (+7,3%). L aumento complessivo più contenuto si ha a Macerata e Pesaro - Urbino (0,3%) e qui si ha il minore incremento della popolazione straniera (+1,5%). MARCHE AN AP FM MC variazione di cui di cui % 2013/2012 totale incidenza totale incidenza stranieri stranieri totale stranieri Totale ,0% ,4% 0,5% 4,5% Uomini ,5% ,9% 0,6% 4,6% Donne ,5% ,9% 0,4% 4,5% Totale ,0% ,6% 0,8% 7,3% Uomini ,5% ,1% 1,0% 8,4% Donne ,5% ,0% 0,6% 6,3% Totale ,5% ,8% 0,5% 5,4% Uomini ,8% ,0% 0,5% 4,7% Donne ,2% ,6% 0,5% 6,0% Totale ,5% ,0% 0,7% 6,3% Uomini ,1% ,5% 0,7% 6,1% Donne ,0% ,5% 0,7% 6,4% Totale ,5% ,8% 0,3% 2,8% Uomini ,3% ,6% 0,4% 2,7% Donne ,7% ,9% 0,2% 2,9% Totale ,1% ,2% 0,3% 1,5% Uomini ,4% ,4% PU 0,2% 0,8% Donne ,7% ,9% 0,3% 2,1% 2

3 NASCITE, DECESSI, SALDO NATURALE Le nascite_ Il numero dei nati è diminuito rispetto al 2012 (- 563 unità, pari a -4,3%) consolidando una tendenza in atto già a partire dal 2008: complessivamente, tra 2008 e 2013 il numero dei nuovi nati passa da a con un calo del 13,7%. Anche il tasso di natalità mostra un trend decrescente: dallo 0,93% del 2008 allo 0,81% del Le nascite diminuiscono in tutte le province tra 2012 e 2013 (riduzione massima ad Ancona con - 6,8% e minima a Fermo con -0,9%) ma il dato più interessante è la riduzione delle nascite tra 2008 e 2013: Ancona, -17,6%, Ascoli Piceno e Fermo, -8,5%, Macerata, -10,1%, Pesaro e Urbino, -16,3%. Sebbene non vi sia una certezza assoluta riguardo al nesso causale tra i due fenomeni, non è possibile ignorare la concomitanza temporale tra l aprirsi della crisi economica ed il declino delle nascite, fenomeno osservato anche in Italia in generale e in quasi tutti i paesi europei. Il calo delle nascite interessa anche la popolazione straniera: nel 2013 i bambini nati da genitori stranieri sono stati 2.192, il 10,3% in meno rispetto al 2012 in prosecuzione di una tendenza già in atto dal Anche il tasso di natalità non è più in continua crescita: si passa dall 1,9% del 2008 all 1,5% del Tali tendenze trovano conferma a livello provinciale: ad Ascoli Piceno, ad esempio, tra 2012 e 2013 il numero di bambini nati da genitori stranieri si riduce del 20% ed il tasso di natalità passa dall 1,63% all 1,24%. Per molti anni il tasso di natalità nel nostro paese è stato sorretto dalla nascita di bambini con genitori stranieri. Le Marche non fanno eccezione tanto che tra 2003 e 2012 l incidenza sui nuovi nati dei bambini con genitori non italiani è passata dal 9,9% al 18,5%; in provincia di Macerata l incremento è stato particolarmente evidente in quanto nuovi nati da genitori stranieri rappresentavano il 13,2% dei nati totali nel 2008 e sono arrivati a costituire il 22,4% nel Tra 2012 e 2013 tuttavia, nel complesso per le Marche e a livello provinciale, l incidenza si mostra in calo: 18,5% nel 2012 e 17,4% nel 2013, a conferma del fatto che o gli stranieri in età riproduttiva fanno meno figli, o gli stranieri che si trovano in Italia non sono in età da procreare dal momento che quelli più giovani lasciano il nostro paese per effetto della crisi ed alla ricerca di altri luoghi più favorevoli alla realizzazione di progetti di vita. I decessi_ Il numero dei decessi nel 2013 è pari a , in calo rispetto al 2012 (-1,4%) che però è stato l anno in cui si sono registrati più decessi (17.116) dal 2003; se consideriamo tutto il periodo osserviamo che il numero delle morti tende ad aumentare anche se in misura abbastanza contenuta. Anche tra gli stranieri il numero dei decessi aumenta in tutto il periodo considerato; il tasso di mortalità si consolida come accade per quello complessivo. Il saldo naturale_ Il saldo naturale è dato dalla differenza tra nascite e decessi. Dal 2003 quello complessivo per le Marche e per le singole province ha valore negativo e quello relativo ai soli stranieri è positivo. Un anno importante per tale indicatore è il Dal 2003 al 2009 il saldo naturale complessivo, pur se negativo, presentava una tendenza al miglioramento e quello relativo agli stranieri, positivo, era in crescita. Dal 2009 in poi le cose cambiano: il saldo naturale complessivo negativo torna ad aumentare (diventa più negativo ) e quello straniero si riduce. Tale dinamica non è imputabile tanto all andamento dei decessi nel corso del tempo che tendono ad aumentare ma in maniera contenuta, quanto piuttosto all evidente calo delle nascite complessive e tra gli stranieri. 3

4 MARCHE AN AP FM MC PU totale stranieri totale stranieri totale stranieri totale stranieri Nascite Decessi Saldo naturale Tasso natalità 0,86% 1,82% 0,93% 1,90% 0,85% 1,75% 0,81% 1,50% Tasso mortalità 1,09% 0,10% 1,05% 0,11% 1,11% 0,15% 1,09% 0,14% Nascite Decessi Saldo naturale Tasso natalità 0,85% 1,59% 0,99% 2,01% 0,87% 1,67% 0,81% 1,43% Tasso mortalità 1,10% 0,07% 1,05% 0,12% 1,11% 0,14% 1,09% 0,15% Nascite Decessi Saldo naturale Tasso natalità 0,81% 1,88% 0,86% 2,00% 0,79% 1,63% 0,76% 1,24% Tasso mortalità 1,02% 0,06% 1,05% 0,10% 1,06% 0,16% 1,05% 0,14% Nascite Decessi Saldo naturale Tasso natalità 0,83% 1,93% 0,82% 1,57% Tasso mortalità 1,10% 0,08% 1,10% 0,11% Nascite Decessi Saldo naturale Tasso natalità 0,87% 1,94% 0,91% 1,89% 0,86% 1,84% 0,82% 1,66% Tasso mortalità 1,14% 0,13% 1,10% 0,11% 1,19% 0,21% 1,13% 0,14% Nascite Decessi Saldo naturale Tasso natalità 0,90% 1,91% 0,96% 1,88% 0,87% 1,71% 0,84% 1,50% Tasso mortalità 1,10% 0,13% 0,99% 0,12% 1,06% 0,13% 1,05% 0,13% 4

5 MIGRAZIONI DA E PER ALTRI COMUNI ED ESTERO Le iscrizioni alle anagrafi dei comuni delle Marche nel 2013 sono state , (+11,7% sul 2012 e +2,2% sul 2008), a fronte di cancellazioni (+47,4% sul 2012 e +18,9% sul 2008) per un saldo positivo pari a MARCHE_ Movimento migratorio: iscritti e cancellati per anno e tipologia Da e per Da e per altre regioni estero Altri motivi TOTALE Iscritti Cancellati Saldo migratorio Una quota consistente di iscrizioni e di cancellazioni (comprese nella denominazione altri motivi ) è legata a pratiche di rettifica anagrafica (es. persone irreperibili, stranieri con permesso di soggiorno in scadenza, ecc.) e non si riferiscono ad effettive entrate ed uscite dai registri anagrafici: pertanto di seguito faremo riferimento alle iscrizioni ed alle cancellazioni da e per altre regioni e da e per l estero. Nel 2013 acquistano la residenza nelle Marche persone (8.162 stranieri, 26,2% del totale) provenienti da altre regioni; dall estero ne sono arrivate 7.718, soprattutto stranieri (92,1%). La tendenza comune, a prescindere da provenienza e nazionalità, è per una riduzione degli ingressi nella nostra regione. Rispetto all inizio della crisi i nuovi residenti provenienti da altre regioni sono diminuiti del 19%, calo più evidente tra gli italiani (-22,2%) che tra gli stranieri (-8,2%). Tra 2008 e 2013 il numero di nuovi iscritti all anagrafe provenienti dall estero è calato del 56,5% e la riduzione riguarda in massima parte gli immigrati (-57,3%). Il maggior numero di iscrizioni anagrafiche nel 2013 si osserva in provincia di Ancona (11.442). In tutte le province si trova il seguente andamento: tra 2003 e 2008 le iscrizioni aumentano per poi ridursi progressivamente fino al 2013, sia per gli italiani, sia per gli stranieri. Il calo maggiore tra 2008 e 2013 si ha in provincia di Pesaro e Urbino ( totale, italiani e stranieri). I residenti marchigiani che si sono trasferiti in altre regioni sono stati nel 2013 pari a , soprattutto italiani (89%) e quelli che hanno deciso di trasferirsi all estero ammontano a 3.957, soprattutto italiani anche in questo caso (52%). I paesi diversi dall Italia rappresentano una meta ambita: nel 2003 sono andati all estero 820 marchigiani che diventano nel 2008 e nel 2013; gli stranieri che lasciano le Marche per altre nazioni, nello stesso lasso di tempo, sono 448, e Anche per le cancellazioni la provincia di Ancona ha il primato nel 2013 con uscite. Rispetto al 2008 le cancellazioni nelle Marche diminuiscono, anche se in misura lieve, e lo stesso accade in provincia di Ancona e Pesaro, mentre nelle altre province si osserva un aumento. 5

6 Movimento migratorio: iscritti e cancellati per anno, tipologia e nazionalità Regioni Estero Totale netto italiani stranieri totale italiani stranieri totale italiani stranieri totale Iscrizioni nelle MARCHE Cancellazioni dalle MARCHE Iscrizioni in provincia di AN Cancellazioni in provincia di AN Iscrizioni in provincia di AP Cancellazioni in provincia di AP Iscrizioni 2003 in provincia di FM Cancellazioni 2003 in provincia di FM Iscrizioni in provincia di MC Cancellazioni in provincia di MC Iscrizioni in provincia di PU Cancellazioni in provincia di PU

7 Dalla differenza tra iscrizioni e cancellazioni dalle anagrafi si ricava il saldo migratorio che nel 2013 è positivo per le Marche (+2.561) e le sue province, soprattutto Macerata dove le iscrizioni all anagrafe superano le cancellazioni di 903 unità. A ben vedere è positivo il saldo migratorio per gli stranieri (+4.857) e nei confronti dell estero (+3.761) perché se si considera il saldo interno e quello complessivo relativo ai soli italiano il segno è negativo: rispettivamente: e Tra le province, quella col maggior numero di stranieri che entrano rispetto a quelli che escono risulta essere nel 2013 Ancona (+1.777) mentre è a Macerata che si trova la differenza positiva più ampia tra coloro (solo stranieri) che arrivano dall estero e quelli che vi sono diretti. Ancona ha il saldo interno negativo più elevato ed il maggior numero di residenti italiani che si spostano. In un ottica dinamica, in tutto il territorio il saldo migratorio mostra un peggioramento pur senza diventare mai negativo: a livello regionale si passa da del 2008 a , in provincia di Ancona si scende da a 541, ad Ascoli e Fermo il calo è da a 1.009; Macerata scende da a 903 e Pesaro e Urbino da a 108. E interessante confrontare il fenomeno considerando la nazionalità dei soggetti. Tendenzialmente il saldo della popolazione straniera risultava positivo e crescente tra 2003 e 2008 per poi ridursi anche in maniera drastica fino ad oggi: -70% a livello regionale complessivo, -85,9% a Pesaro e Urbino, -70,6% a Macerata. Il saldo migratorio italiano si riduce in modo continuo, se positivo, nel corso del tempo, e diventa negativo (in provincia di Fermo e Macerata tale negatività tenda a diminuire tra 2012 e 2013). Movimento migratorio: saldo migratorio interno ed estero per anno, tipologia e nazionalità Da/Per altre regioni Da/Per estero Totale italiani stranieri totale italiani stranieri totale italiani stranieri totale Saldo MARCHE Saldo AN Saldo AP Saldo FM Saldo MC Saldo PU

8 CONCLUSIONI Il 2013 ci ha consegnato una regione immobile nella sua crescita demografica ma l idea che dietro quel +0,5% di incremento della popolazione rispetto al 2012 non si sia mosso nulla è profondamente fuorviante. Le Marche e le province stanno vivendo profonde trasformazioni che i numeri del Bilancio demografico dell ISTAT riassumono e consentono di mettere in relazione tra loro. Il biennio 2008/2009 rappresenta uno snodo importante, una sorta di spartiacque, per alcune importanti variabili quali il saldo naturale ed il saldo migratorio che, a partire da quella data, indicano come la crisi economica abbia indotto, o agevolato e accelerato, alcune tendenze che, oggi, sono esplose in evidenze. Basti pensare al calo delle nascite che prima quasi esclusiva caratteristica degli italiani, ora interessa anche la popolazione straniera presente in Italia e nelle Marche: anche i giovani stranieri non trovano più le condizioni di stabilità necessarie ad un progetto familiare o, più probabile, i giovani stranieri lasciano il nostro paese per altre destinazioni e la popolazione straniera che resta non ha più l età per incrementare la popolazione. Un'altra traccia del passaggio e della persistenza della crisi si ha nel saldo migratorio in peggioramento per italiani e stranieri che, scoraggiati e senza prospettive, guardano ad altre zone per trovare occupazione e risposte alle loro esigenze. 8