WISER LASER GUIDA ALL USO E PROTOCOLLI CLINICI. Dai energia al tuo studio!

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1 WISER LASER GUIDA ALL USO E PROTOCOLLI CLINICI Dai energia al tuo studio! 1

2 GUIDA CLINICA e PROTOCOLLI WISER I BENEFICI DEL LASER A DIODO La tecnologia laser rappresenta un'evoluzione delle tradizionali tecniche medicochirurgiche che porta un miglioramento importante nella pratica quotidiana dello studio dentistico. Il laser Wiser è dotato di numerosi trattamenti preimpostati stabiliti sulla base di pubblicazioni scientifiche e attraverso la collaborazione con prestigiose Università e centri di ricerca, e medici esperti del settore. Questi valori possono essere modificati nella modalità avanzata. I BENEFICI DEL LASER A DIODO RISPETTO ALLE TECNICHE TRADIZIONALI L estrema tollerabilità del trattamento permette di evitare l utilizzo dell anestesia nella maggior parte degli interventi. Questo assicura un migliore rapporto con il paziente, in particolare con pazienti odontofobici e con bambini. Il laser risulta un metodo meno invasivo rispetto alle tecniche tradizionali, permettendo una minore distruzione cellulare e un minore sanguinamento per effetto dell emostasi. Il laser ha un forte potere antibatterico favorendo perciò l effetto sterilizzante ed antinfiammatorio durante il suo utilizzo. Il trattamento con il laser richiede un minor numero di sedute al paziente, oltre ad interventi di minore durata per la maggior parte delle applicazioni. BENEFICI PER IL DENTISTA BENEFICI PER I PAZIENTI Differenzia il vostro studio Precisione di taglio e incisione Qualità del lavoro svolto Pulizia e igiene Riduzione dello stress Miglior feedback del paziente Migliore efficienza I tip permettono accesso migliore Visibilità migliore della cavità orale Versatilità per ogni trattamento Sanguinamento minimo o assente Nessun gonfiore, guarigione accelerata Infezioni post-operatorie ridotte meno anestesia (locale se richiesta) Minimo dolore Minor durata di operazione Sbiancamento completo con una singola seduta Trattamenti di alta qualità Risultati visibili in minor tempo Utilizzabili in casi di gravidanza o per portatori di pacemaker. 2

3 9. GUIDA CLINICA / PROTOCOLLI PARAMETRI DEL LASER Questa breve spiegazione dei parametri che regolano l'emissione del laser a diodo saranno di supporto al dentista per capire e utilizzare al meglio le possibilità che offre l'odontoiatria laser-assistita. POTENZA: la quantità di energia emessa per unità di tempo. Si misura in Watt (W). 1 W = 1 J/s) Potenza del WISER: 0,1-7,0 W in step di 0,1 W. TEMPO: tempo di applicazione per il singolo trattamento. Intervallo tempo del Wiser: 1 secondo- 10 minuti MODO: i laser dentali possono utilizzare la modalità di emissione continua (CW) o pulsata L'emissione continua significa che il laser emette senza interruzioni. Questo rende il taglio veloce e produce un'elevato effetto emostatico. Può creare lieve necrosi. L'emissione pulsata produce invece impulsi intervallati da momenti di pausa, cioè dei picchi di potenza di durata brevissima. Nella modalità pulsata il valore di potenza medio risulta inferiore della potenza di picco, proporzionalmente all'intervallo percentuale di emissione (Ton)/pausa (Toff). Gli intervalli di Ton e Toff generalmente variano da 20µs a 10ms. La modalità pulsata taglia meno velocemente del modo continuo ma evita la formazione di necrosi dei tessuti. FREQUENZA: Misura il numero di oscillazioni (pulsazioni) al secondo. Si misura in Hertz (Hz) la combinazione di frequenza e di Ton e Toff caratterizza l'emissione pulsata. Questa ha due importanti vantaggi clinici: 1. Durante l'intervallo Toff, consente il rilassamento termico del tessuto, evitando dunque l'accumulo di calore. 2. Nella micro chirurgia sarà possibile utilizzare meno anestesia, con conseguenti benefici ai pazienti. Il Wiser è dotato della tecnologia TOP Tissue Optimized Pulsing. Il TOP rende possibile un taglio veloce su tutti i tipi di tessuto molle, mantenendo bassi i danni termici. MODO Ton Toff frequenza CW emissione continua - MP 200ms 500ms ~1.5Hz SP 10ms 10ms ~50Hz SSP 20µs 20µs ~ 20KHz Regolazione estesa dell'impulso 20µs -30 s 20µs -30 s Non è possibile impostare valori di Ton e Toff maggiori o minori di 100 volte l'uno dell'altro. 3

4 9. GUIDA CLINICA / PROTOCOLLI TRATTAMENTI ATTENZIONE: Usare il proprio giudizio etico e clinico per determinare tutti gli aspetti dei trattamenti, includendo ma non limitando i trattamenti impostati dal prodotto. Osservare attentamente e monitorare tutti gli effetti clinici usando la vostra esperienza per rendere più sicuro e facile l approccio all operazione per il vostro paziente. ATTENZIONE: i parametri preimpostati sono determinati su casi standard suggeriti da esperti dentisti utilizzatori del laser. I parametri possono essere modificati in modalità avanzata (consultare la sezione 4 del manuale utente). LISTA TRATTAMENTI BASE: ENDODONZIA PARODONTOLOGIA TERAPIA SBIANCAMENTO CHIRURGIA TESSUTO GRANULOMATOSO CHIRURGIA NORMALE CHIRURGIA TESSUTO FIBROTICO CHIRURGIA COAGULAZIONE BIOSTIMOLAZIONE CONTATTO BIOSTIMOLAZIONE ONDA PIANA LISTA TRATTAMENTI ADVANCED 1. ENDODONZIA 1.1 endodonzia 1.2 incisione polpa 1.3 vetrificazione 1.4 apicectomia 2. PARODONTOLOGIA 2.1 parodontologia 3. CHIRURGIA 3.1 chirurgia granulomatoso 3.2 chirurgia normale 3.3 emostasi 3.4 solco preimpronta 3.5 gengivectomia 3.6 frenotomia 3.7 iperplasia 3.8 ascesso 3.9 fibroma 3.10 granuloma 3.11 epulide 3.12 emangioma 3.13 fistola 4. IMPIANTI 4.1 scopertura impianti 4.2 perimplantiti 4.3 biostimolazione 5. TERAPIA 5.1 herpes labialis 5.2 afta 5.3 cheilite angolare 5.4 ipersensibilità 5.5 sigillatura solchi 5.6 terapia ATM 5.7 biostimolazione 6. SBIANCAMENTO 6.1 singlo 6.2 area 4

5 9. GUIDA CLINICA / PROTOCOLLI SUGGERIMENTI PRATICI Attivazione della fibra: prima di procedere con l irraggiamento si consiglia di attivare il tip puntando il laser per qualche istante su di un ritaglio di carta scura. Movimento del tip: Il trattamento si esegue con vaporizzazione della mucosa superficiale muovendo il tip, in posizione perpendicolare rispetto la zona da trattare. Muovere rapidamente e in modo deciso la punta del tip direttamente a contatto del tessuto. Utilizzare l aria per raffreddare la zona qualora il paziente avverta fastidio. Evitare di mantenere il tip a contatto per periodi prolungati onde evitare la formazione di necrosi e danni superficiali. Tenere sempre il manipolo in movimento. Pulizia della punta del tip: Utilizzare una spugnetta di cotone (o garza) inumidita per pulire regolarmente la punta del tip al fine di evitare che del tessuto carbonizzato vi rimanga depositato. Questo assicura una corretta emissione. Ripetere spesso tale operazione strofinando bene la fibra sulla spugnetta. IMPORTANTI PRECAUZIONI DOTTORE, PAZIENTE, ASSISTENTE E TUTTO IL PERSONALE PRESENTE NEL LABORATORIO DEVONO INDOSSARE OBBLIGATORIAMENTE GLI OCCHIALI PROTETTIVI. Dispositivi di sicurezza individuali Aspirazione Usare l aspira-saliva per mantenere un chiaro campo di visione durante il trattamento. Particolare attenzione deve essere adottate per prevenire esalazioni generate dalla vaporizzazione laser del tessuto virale. Anestesia L anestesia può non essere richiesta durante le operazioni a tessuti molli, i pazienti devono essere seguiti scrupolosamente al minimo segnale di dolore o disagio manifestato. Area di intervento Wiser è progettato per uso su tessuto molle. Prestate dunque attenzione a strutture adiacenti o altre sottostrutture durante il trattamento. Prestare particolare attenzione mentre si utilizza il prodotto per operare in tasche o canali. Il laser non deve mai essere puntato direttamente su parti orali ricoperte d oro o altri metalli. 5

6 9. GUIDA CLINICA / PROTOCOLLI EFFETTI COLLATERALI ATTENZIONE. L'uso improprio del dispositivo laser può portare ad effetti indesiderati e talvolta pericolosi. Il laser porta enormi effetti benefici nel tessuto umano con le corrette potenze, frequenze e tempi di applicazione, ma nel contempo, soprattutto ad alte potenze può provocare la vaporizzazione o la necrosi del tessuto irradiato, per cui se questo non dovesse essere un effetto desiderato si può rilevare un grosso pericolo per il paziente. Nel caso però in cui si voglia effettivamente provocare la necrosi di un particolare sito, come nella terapia fotodinamica o nell uso equivalente di bisturi, è inevitabile che oltre al tessuto bersaglio, può risultare lievemente danneggiato anche il tessuto immediatamente circostante. L entità di tale danno è determinata essenzialmente dai parametri di densità di energia sottoposta a quel tessuto e del tempo di applicazione, ma può essere tollerata in rapporto al beneficio riportato. Si consiglia pertanto al medico di controllare con molta accuratezza i seguenti parametri, al fine di non provocare effetti indesiderati sul paziente: potenza; dimensione del tip; distanza tra punta del tip e tessuto irradiato; modalità di emissione continua o pulsata; tempo di applicazione. SICUREZZA I rischi più grandi a cui si può essere esposti possono essere la scorretta esposizione alla luce laser, che può causare seri danni alla retina oculare e un uso improprio del dispositivo laser. Per questo è sempre necessario indossare gli occhiali di protezione durante l utilizzo dell apparecchio. Per ridurre i rischi è importate istruire il proprio personale sui rischi derivanti dall'uso improprio del laser. Una persona designata come responsabile della sicurezza per la pratica laser (LSO) ha l'autorità e la responsabilità di controllare, rispettare e di effettuare la valutazione dei pericoli derivanti dall emissione laser. Tutti i collaboratori del medico devono essere in grado di operare in sicurezza con l apparecchio laser; essere consapevoli dei pericoli che possono derivare da uno scorretto uso dell apparecchio; essere a conoscenza di eventuali segnali di pericolo e istruzioni di sicurezza provenienti dal dispositivo; essere in grado di utilizzare in sicurezza tutti gli accessori forniti. 6

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8 SELEZIONE DEL TIP E ALTRI ACCESSORI ATTENZIONE: NON LASCIARE MAI LA LENTE IN USCITA SCOPERTA. Coprire l'estremità con il tappo protettivo fornito dopo aver rimosso i tip o altri accessori. La lente è molto delicata: la penetrazione di fluidi fumo o polvere potrebbe danneggiare l'apparecchio. Non toccare o guardare mai direttamente all'interno. I TIP ATTENZIONE: alla consegna i tip non sono sterili. Tip di diverse misure sono disponibili per varie applicazioni. L'anello colorato ne identifica l'ambito applicativo. Comprendono una ghiera di fissaggio. Consultare il manuale utente per istruzioni sul montaggio di tip e accessori. APPLICAZIONE COLORE DIMENSIONI Ø Tip ENDODONZIA BLU A 25mm B 3mm C 15mm 200µm PARODONTOLOGIA GIALLO A 25mm B 3mm C 10mm 400µm CHIRURGIA VERDE A 25mm B 3mm C 5mm 300µm IMPLANTOLOGIA BIANCO A 25mm B 3mm C 8mm 300µm TERAPIA NERO A 25mm B 3mm C 5mm 400µm SBIANCAMENTO GRIGIO ONDA PIANA GRIGIO BIOSTIMOLAZIONE GRIGIO 8

9 1.9. GUIDA CLINICA / PROTOCOLLI PROTOCOLLI CLINICI TRATTAMENTI BASE ENDODONZIA POTENZA: 2.5 W media 1.2W MODO: SP Ton/Toff= 10ms 50 Hz TIME: 5 s / canale TIP: BLU - endodonzia ANESTESIA: non necessaria PROCEDURA: si inizia la procedura laser dopo aver preparato il canale secondo la tecnica strumentale tradizionale. Effettuare il I lavaggio con Ipoclorito. I Passaggio Laser: Dopo aver segnato con esattezza sul tip la lunghezza del canale, lo si introduce all interno del canale fino a 1 mm all apice. Si aziona il laser e si procede quindi ruotando la fibra in senso orario verso l apice e quindi nuovamente in senso antiorario verso l imboccatura del canale. Effettuare il II lavaggio con acido citrico al 10% o con Edta. II Passaggio laser (come il precedente) Effettuare il II lavaggio con Ipoclorito III Passaggio laser: chiusura dello spazio endodontico. L intera operazione va ripetuta per ciascun canale. Il trattamento combinato Ipoclorito e laser permette di ottenere una completa sterilizzazione del canale oltre che la cristallizzazione con chiusura dei tubuli dentinali. La chiusura del canale si completa poi con metodi tradizionali. Per tagliare e riscaldare la guttaperca si può utilizzare nuovamente la tecnica laser. In questo caso si ricorda di porre attenzione a limitare il contatto a 2-3 secondi, per non avere effetti termici. 9

10 PARODONTOLOGIA POTENZA: 2.5W media 0.7W 10 khz MODO: Ton =30µs Toff=70µs TEMPO: 30s /tasca TIP: GIALLO - parodontologia ANESTESIA: Non necessaria PROCEDURA: la punta del tip deve essere inserita fino al fondo della tasca parodontale, retratta di 1mm ed utilizzata con movimento a ventaglio disto-mesiale ed apico-coronale. Il trattamento va eseguito con il tip inclinato leggermente prima verso il cemento radicolare e poi verso il tessuto di granulazione della tasca. Entrati nella tasca e posizionato il tip, ci poggeremo delicatamente sulla gengiva per irradiare il cemento radicolare e faremo leva spingendo sulla corona del dente per indirizzare il tip verso la parete granuleggiante della tasca. Ogni applicazione durerà circa 30 e sarà intervallata dalla successiva irrigazione del solco gengivale in trattamento (irrigazione con acqua ossigenata 3% 10 volumi). Si ripeteranno 3 sequenze per tasca nel corso di ciascun trattamento. Maggiore è il danno parodontale, maggiore sarà il tessuto di granulazione carbonizzato che dovremo costantemente rimuovere dalla punta del tip con garzina imbevuta d acqua. La flora batterica viene eliminata con la vaporizzazione dei tessuti necrotizzati e ciò determina maggiore effetto decontaminante della tasca rispetto ai metodi tradizionali di solo scaling e rootplaning. Il trattamento va ripetuto a distanza di 10 gg ed il numero di ripetizioni dipendono dall estensione e dalla gravità della patologia parodontale e dalla risposta del trattamento. 10

11 TERAPIA POTENZA: 1 W TEMPO: 60 s / cm 2 TIP: NERO - terapia ANESTESIA: Non necessaria APPLICAZIONE: Cheliti, Afte, Herpes, biostimolazione PROCEDURA: iniziare il trattamento ponendo il tip a circa 2mm dal tessuto, quindi operando in defocalizzato. Proseguire in questo modo per circa 1-2 minuti con movimenti a rasatura di prato lungo tutta l estensione della lesione. Procedere, quindi, ponendo il tip in leggero contatto e tangenzialmente alla lesione, pennellando per circa 5/10 secondi. Questa operazione dovrà interessare tutta la zona della lesione, oltrepassando anche il margine della stessa fino a circa 1 mm dal limite. In questa fase il movimento dovrà essere lineare ed il contatto delicato e breve. Nei casi più estesi e profondi, può essere usato gel anestetico (oraquix gel: prolocaina 2,5% + lidocaina 2,5%) tenuto a contatto per circa 10 minuti prima dell intervento. Qualora, nel corso del trattamento, il paziente avverta bruciore fastidioso, utilizzare aria dello spray del riunito per raffreddare la zona e pennellare con il tip onde evitare eccessivi rialzi termici e garantire un buon ricondizionamento tissutale. Nel caso il paziente avverta fastidio nel corso del trattamento a contatto, utilizzare l aria dello spray del riunito per raffreddare e nel contempo effettuare toccature più brevi tenendo la fibra tangenzialmente alla lesione che verrà quasi carezzata delicatamente Una possibile fase dolorosa potrebbe presentarsi al termine del trattamento. Tale fase ha comunque una durata limitata a circa 5-10 minuti. Se necessario ripetere il trattamento ogni 3 giorni fino a guarigione. 11

12 CHIRURGIA - COAGULAZIONE POTENZA: 2 W TEMPO: 10 s sfioramento TIP: VERDE - chirurgia ANESTESIA: Non necessaria PROCEDURA: le proprietà di emostasi dell azione laser permettono di utilizzare questa tecnologia per controllare emorragie intra/postoperatorie. In questi casi si procede con la toilette chirurgica della ferita prima dell inizio del trattamento che consiste in una serie di passaggi con la punta del tip a diretto contatto con i punti di gemizio ematico. La durata del trattamento dipenderà dall entità dell area di tessuto da trattare. Nel caso in cui non si ottenga l effetto emostatico anche dopo diversi passaggi, è molto probabile che il sanguinamento riguardi un vaso sanguigno di dimensioni superiori a 0,5 mm di diametro oltre il quale il laser a diodi non riesce a coagulare. Sarà quindi necessario, in questo caso, procedere all emostasi mediante l utilizzo di tecniche alternative. 12

13 CHIRURGIA TESSUTO FIBROTICO POTENZA: 7 W media 3.5W MODO: SP - Ton/Toff=10ms 50 Hz TEMPO: libero TIP: VERDE - chirurgia ANESTESIA: Topica/locale se necessaria APPLICAZIONE: apertura di opercoli, scopertura impianti, frenulectomia, allungamento di corona clinica, gengivectomia, gengivoplastica, asportazione di fibromi, epulidi, riduzione di iperplasia gengivale, gravidica, da farmaci (ciclosporine, etc.) condizionamento del solco per presa impronta. PROCEDURA: Solitamente l anestesia non è necessaria per queste applicazioni, ma qualora il paziente avverta dolore si consiglia l applicazione di un gel anestetico topico applicato localmente per 10 minuti. Il trattamento va eseguito iniziando la vaporizzazione del tessuto partendo dall impostazione minima di potenza data dal trattamento preimpostato. Il tip va mantenuto a contatto con il tessuto ma il contatto deve essere leggero e la pressione limitata. Effettuare dei movimenti rapidi e decisi e muovere il manipolo con regolarità. Il tessuto viene vaporizzato strato per strato. Se il paziente lamentasse del fastidio, raffreddare la zona utilizzando lo spray aria del riunito, ad una distanza di circa 5 cm, evitando in questo modo la disidratazione del tessuto da trattare. Nel caso di trattamenti più estesi o su tessuti fibrosi, passare alla modalità avanzata per impostare i parametri più adeguati. Si consiglia di applicare l analgesia laser irradiando l area alla distanza di 1 cm (non a contatto per ½ minuti) in modo da inibire i terminali recettori. Effettuare, se necessario delle toccature con pellets di cotone imbevuti di anestetico tra un applicazione laser e la successiva. Se, malgrado ciò, il paziente non sopporta il dolore, si può ricorrere a minime dosi di anestetico per infiltrazione senza vasocostrittore. ATTENZIONE: per ottenere un taglio più veloce e efficace pulire regolarmente il tip con del cotone. 13

14 CHIRURGIA NORMALE POTENZA: 7 W - media 2.3W MODO: Ton= 500 Toff=1ms Hz TEMPO: libero TIP: VERDE - chirurgia ANESTESIA: Topica/locale se necessaria APPLICAZIONE: apertura di opercoli, scopertura impianti, frenulectomia, allungamento di corona clinica, gengivectomia, gengivoplastica, asportazione di fibromi, epulidi, riduzione di iperplasia gengivale, gravidica, da farmaci (ciclosporine, etc.) condizionamento del solco per presa impronta. PROCEDURA: Solitamente l anestesia non è necessaria per queste applicazioni, ma qualora il paziente avverta dolore si consiglia l applicazione di un gel anestetico topico applicato localmente per 10 minuti. Il trattamento va eseguito iniziando la vaporizzazione del tessuto partendo dall impostazione minima di potenza data dal trattamento Chirurgia- tessuto granulomatoso. Il tip va mantenuto a contatto con il tessuto ma il contatto deve essere leggero e la pressione sulla fibra limitata. Effettuare dei movimenti rapidi e decisi e muovere la fibra con regolarità. Il tessuto viene vaporizzato strato per strato. Se il paziente lamentasse del fastidio, raffreddare la zona utilizzando lo spray aria del riunito, ad una distanza di circa 5 cm, evitando in questo modo la disidratazione del tessuto da trattare. Nel caso di trattamenti più estesi o su tessuti fibrosi, passare alla modalità Chirurgia tessuto fibrotico che consentono di applicare al tessuto una potenza maggiore. In questi casi si consiglia di applicare l analgesia laser irradiando l area alla distanza di 1 cm (non a contatto per ½ minuti) in modo da inibire i terminali recettori. Effettuare, se necessario delle toccature con pellets di cotone imbevuti di anestetico tra un applicazione laser e la successiva. Se, malgrado ciò, il paziente non sopporta il dolore, si può ricorrere a minime dosi di anestetico per infiltrazione senza vasocostrittore. ATTENZIONE: per ottenere un taglio più veloce e efficace pulire regolarmente il tip con del cotone. 14

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16 CHIRURGIA TESSUTO GRANULOMATOSO POTENZA: 1.5 W TIME: libero TIP: VERDE - chirurgia ANESTESIA: Topica/locale se necessaria APPLICAZIONE: apertura di opercoli, scopertura impianti, frenulectomia, allungamento di corona clinica, gingivectomia, gengivoplastica, asportazione di fibromi, epulidi, riduzione di iperplasia gengivale, gravidica, da farmaci (ciclosporine, etc.) condizionamento del solco per presa impronta. PROCEDURA: Solitamente l anestesia non è necessaria per queste applicazioni, ma qualora il paziente avverta dolore si consiglia l applicazione di un gel anestetico topico applicato localmente per 10 minuti. Il trattamento va eseguito iniziando la vaporizzazione del tessuto partendo dall impostazione minima di potenza data dal trattamento Surgy Granulate. La fibra va mantenuta a contatto con il tessuto ma il contatto deve essere leggero e la pressione sulla fibra limitata. Effettuare dei movimenti rapidi e decisi e muovere la fibra con regolarità. Il tessuto viene vaporizzato strato per strato. Se il paziente lamentasse del fastidio, raffreddare la zona utilizzando lo spray aria del riunito, ad una distanza di circa 5 cm, evitando in questo modo la disidratazione del tessuto da trattare. Nel caso di trattamenti più estesi o su tessuti fibrosi, passare alla modalità Surgy Normal od eventualmente Surgy Fibrous che consentono di applicare al tessuto una potenza maggiore. In questi casi si consiglia di applicare l analgesia laser irradiando l area alla distanza di 1 cm (non a contatto per ½ minuti) in modo da inibire i terminali recettori. Effettuare, se necessario delle toccature con pellets di cotone imbevuti di anestetico tra un applicazione laser e la successiva. Se, malgrado ciò, il paziente non sopporta il dolore, si può ricorrere a minime dosi di anestetico per infiltrazione senza vasocostrittore. 16

17 SBIANCAMENTO POTENZA: 5 W TEMPO: 30 s / quadrante o dente TIP: ACCESSORIO LARGA AREA O SINGOLO DENTE ANESTESIA: non necessaria Procedura: per questo tipo di trattamento è consigliato l uso del prodotto Doctor Smile LWS, un gel al perossido d idrogeno specificatamente studiato per l utilizzo con il laser ed arricchito con ossido di titanio per renderlo il meno aggressivo in commercio. Prima di procedere con il trattamento è importante effettuare un accurata pulizia. Posizionare la diga per la protezione muco-labiale. Verificare quindi la gradazione di colore attuale dei denti del paziente. Asciugare la zona di applicazione. Isolare la gengiva marginale con l applicazione della diga foto polimerizzabile Liquid dam. Applicare il gel sbiancante, ottenuto miscelando la polvere e il liquido contenuti nella confezione, su tutta la superficie frontale degli elementi dentari da sbiancare distribuendolo con uno strato di almeno 2 mm. Iniziare l attivazione del prodotto con il manipolo laser, mantenendo una distanza di 1mm dal gel sbiancante ed effettuando piccoli movimenti concentrici sulla zona da trattare. Lasciare riposare il gel 10 minuti. Aspirare il gel ed eventualmente ripetere l applicazione (Max. 2 volte) come fatto in precedenza. Infine rimuovere con una pinzetta la diga foto polimerizzabile e lavare accuratamente con acqua. Effettuare un nuovo controllo con la scala colori per per verificare il grado di sbiancamento raggiunto e congedare il paziente consegnandogli un dettagliato foglietto di istruzioni volto a fargli evitare nei giorni a seguire di venire a contatto con sostanze cromogene che possano condizionare negativamente il buon esito raggiunto. 17

18 BIOSTIMOLAZIONE A CONTATTO POTENZA: 1 W TEMPO: 50 s TIP: accessorio biostimolazione a contatto ANESTESIA: non necessaria Inserire l'accessorio per la biostimolazione a contatto sul manipolo. Appoggiare il tip a contatto con l'area dolente o la ferita con cicli di 50 secondi con potenza 1W. Il fascio defocalizzato a bassa potenza viene assorbito dal tessuto, stimolando I processi metobolitici e la rigenerazione tissutale grazie agli effetti termici e foto temici del laser. Non si verificano alterazioni macroscopiche dei tessuti, bensì avviene un effetto analgesico e un'accelerazione della guarigione delle ferite chirurgiche. 18

19 BIOSTIMOLAZIONE ONDA PIANA POTENZA: 1 W TEMPO: 50 s TIP: MANIPOLO ONDA PIANA ANESTESIA: non richiesta APPLICAZIONE: Distorsioni e Contratture associate ad edema e dolore, artrosi, periartrite scapolo omerale, algie intercostali, gomito del tennista, distorsione articolare, edema post chirurgico, acroparestesie. PROCEDURA: Irradiare il distretto locoregionale colpito da dolore con il manipolo applicato a distanza compresa tra 0 e 105 cm, alla potenza di 1 w e per un tempo di 50 sec, in modo da distribuire la fluenza di 50 J/cm 2 secondo il protocollo del prof. Alberico Benedicenti. Irradiando il sito d interesse nella sede di maggior proiezione algica si ottiene una remissione della sintomatologia dolore. In presenza di edema sarà consigliabile impostare 1,5 W. Ripetendo le applicazioni con cadenza giornaliera, o al più a giorni alterni, si nota la remissione del sintomo dolore per periodi proporzionalmente compresi fra i tre e i sei mesi. Si consigliano cicli variabili dai 20 ai 30 giorni. L associazione a terapia farmacologica ha effetto sinergico. Se da un lato eliminando il dolore si ha una risoluzione della lesione, dall altro si risolve anche l edema : infatti l irradiazione laser ha il vantaggio di aumentare la velocità del microcircolo nella sede trattata, nonché favorisce il drenaggio linfatico dei liquidi interstiziali (effetto anti-edema). Il manipolo a onda piana AB 2799 è stato sviluppato da un progetto gentilmente concesso dal Prof. Alberico Benedicenti. La caratteristica principale di questo manipolo è quella di avere la potenza distribuita in maniera uguale su tutta l area di irradiazione, a differenza dei comuni manipoli in defocalizzato. Pertanto la luce laser emessa agirà alla stessa profondità tissutale, assicurando uguali effetti terapeutici sull intera area trattata. 19

20 TRATTAMENTI AVANZATI 1. ENDODONZIA 1.2 INCISIONE POLPA POTENZA: 1 W TEMPO: 50 s TIP: BLU - endodonzia ANESTESIA: non richiesta Procedura: Si procede ponendo la punta del tip a diretto contatto con il tessuto ed operando in modo deciso e rapido con movimenti regolari avanti e indietro sul tessuto interessato. La potenza iniziale di vaporizzazione dovrà essere minima (0,5W) e la pressione sulla punta molto leggera. Si aumenta quindi la potenza gradualmente fino a valori di 0,7 W. Per ottenere una perfetta sterilizzazione della zona e per eliminare residui post operatori, si termina il trattamento eseguendo dei movimenti circolari attorno alla zona. 20

21 3. CHIRURGIA 3.3 EMOSTASI POTENZA: 2 W TEMPO: 50 s TIP: VERDE - chirurgia ANESTESIA: non richiesta Procedura: le proprietà di emostasi dell azione laser permettono di utilizzare questa tecnologia per controllare emorragie sopravvenute in operazioni eseguite con i metodi tradizionali. In questi casi si procede quindi con la pulizia della ferita e la rimozione dell eccesso di sangue prima dell inizio del trattamento. Si esegue quindi una serie di passaggi con il tip a diretto contatto della ferita. La durata del trattamento dipenderà dall entità dell area di tessuto da trattare. Nel caso in cui non si ottenga l effetto emostatico anche dopo diversi passaggi, è molto probabile che il sanguinamento riguardi un vaso sanguigno di dimensioni superiori a 0,5 mm di diametro. Sarà quindi necessario, in questo caso, procedere all emostasi mediante l utilizzo di tecniche alternative. 3. CHIRURGIA 3.3 SOLCO PREIMPRONTA POTENZA: 1 W TEMPO: 50 s TIP: VERDE - chirurgia ANESTESIA: non richiesta Procedura: l anestesia può anche non essere necessaria in questo tipo di trattamento. Se il paziente avverte dolore diminuire la potenza operativa. Poggiare l estremità della fibra nel solco cravicolare senza oltrepassare l attacco epiteliale. Il fascio laser va indirizzato verso il tessuto molle trattando tutto il perimetro gengivale senza toccare i bordi del moncone preparato. Asportare la minima quantità di epitelio utile per rendere agevole la penetrazione del materiale d impronta. Pulire regolarmente la fibra nel corso del trattamento con un batuffolo di cotone così da evitare l uso del filo retrattore. In caso di leggera emorragia proseguire l applicazione laser. 21

22 3. CHIRURGIA 3.3 GENGIVECTOMIA POTENZA: 1,5 W TEMPO: 50 s TIP: VERDE - chirurgia ANESTESIA: non richiesta Procedura: Solitamente l anestesia non è necessaria per queste applicazioni, ma qualora il paziente avverta dolore si consiglia l applicazione di un gel anestetico topico. Il trattamento va eseguito iniziando a vaporizzare il tessuto partendo da valori minimi (1,0 W). La fibra va mantenuta a contatto con il tessuto ma il contatto deve essere leggero e la pressione sulla fibra limitata. Effettuare dei movimenti rapidi e decisi e muovere la fibra con regolarità. Il tessuto viene vaporizzato strato per strato. Portare la potenza gradualmente fino a 1,5 Watt. Per raffreddare la zona utilizzare l aspiratore del riunito, ad una distanza di circa 1-2 cm. evitando in questo modo la disidratazione del tessuto da trattare. La potenza può essere aumentata a valori maggiori di 2,0 W nel caso di trattamenti più estesi o su tessuti fibrosi. In questi casi va praticata l anestesia. Fare riferimento al trattamento specifico per quanto riguarda l asportazione di fibromi. 22

23 3. CHIRURGIA 3.3 FRENOTOMIA POTENZA: 1,5 W TEMPO: 50 s TIP: VERDE - chirurgia ANESTESIA: topica Procedura: applicare un gel anestetico sulla superficie del frenulo. In taluni casi l anestesia locale può anche risultare superflua, ma si consiglia comunque di effettuarla. Effettuare il trattamento laser partendo sempre dalla minima potenza indicata (1,5 W) e tenendo il tip inclinato di circa 45 rispetto al frenulo. Eseguire dei movimenti rapidi e leggeri sul tessuto da vaporizzare e aumentare gradualmente la potenza fino a 2,0 W se il paziente non avverte fastidio. Sarebbe meglio poter utilizzare la massima potenza raggiunta gradualmente per ottenere un incisione più efficace. Utilizzare eventualmente l anestesia per effettuare l incisione con una potenza più elevata. Per raffreddare la zona e per aspirare i fumi della vaporizzazione del tessuto, utilizzare l aspiratore del riunito ad una distanza di circa 1-2 cm. In questo modo si evita la disidratazione del tessuto da trattare. Il sanguinamento nella maggior parte dei casi è minimo o addirittura nullo, tanto da rendere superflue le suture. 23

24 3. CHIRURGIA 3.3 ASCESSO POTENZA: 2 W MODO: SP TEMPO: libero TIP: VERDE - chirurgia ANESTESIA: topica Procedura: il laser a diodi permette di praticare l incisione in anestesia in modo quasi indolore. Diminuendo l energia o utilizzando un anestetico topico è possibile controllare l insorgenza di dolore nel corso dell operazione. Il trattamento si esegue con vaporizzazione della mucosa superficiale muovendo la fibra, in posizione perpendicolare, rispetto alla zona da trattare. Muovere rapidamente e in modo deciso la punta della fibra direttamente a contatto del tessuto per circa secondi, evitando la zona del periostio. Utilizzare l aria per raffreddare la zona qualora il paziente avverta fastidio. Utilizzare una spugnetta di cotone (o garza) inumidita per pulire regolarmente la punta del tip al fine di evitare che del tessuto carbonizzato rimanga depositato sulla punta stessa. Ripetere spesso tale operazione strofinando bene la fibra sulla spugnetta. Grazie al ridotto sanguinamento provocato dall azione del laser è possibile inserire un drenaggio senza compressione e ridurre quindi i problemi di un nuovo ristagno. 24

25 3. CHIRURGIA 3.3 FIBROMA POTENZA: 1,5 W TEMPO: libero TIP: VERDE - chirurgia ANESTESIA: topica Procedura: il trattamento si inizia appoggiando l estremità del tip in modo leggero sul bordo della zona da trattare ed eseguendo una serie di passaggi successivi. La durata di questa fase dipende dall estensione della zona da trattare. Si prosegue quindi muovendo in modo deciso e rapido, con una certa regolarità, il tip a diretto contatto con il tessuto. Raffreddare la zona con dell aria qualora nel corso del trattamento il paziente avverta dolore. Si raccomanda di pulire frequentemente con una spugnetta di cotone l estremità del tip per ottenere un taglio più rapido ed efficace. Il fibroma viene asportato per mezzo del tip, mentre la ferita rimane aperta. L epitelizzazione della ferita si otterrà in circa 10 giorni. Trascorso questo periodo di tempo la zona trattata sarà indistinguibile rispetto ai tessuti circostanti. Avvertenze: prima dell esame istologico è necessario avvisare l anatomo-patologo che l operazione è stata eseguita a mezzo laser. 25

26 3. CHIRURGIA 3.3 FISTOLA POTENZA: 1,5 W TEMPO: libero TIP: VERDE - chirurgia ANESTESIA: topica Procedura: L operazione si esegue tramite la tecnica di coagulazione intraluminale. Il tip viene quindi inserita nella fistola arrivando fino al termine del condotto. Si inizia effettuando alcuni colpi di prova prima di eseguire il trattamento vero e proprio. In questa fase si irradia il condotto mentre si ritrae il tip. La velocità di ritrazione corretta si ha quando la vaporizzazione dell acqua si può appena osservare. Quando il tessuto trattato presenta segni di imbiancamento significa che è iniziata la coagulazione. Si inizia quindi la terapia utilizzando una potenza inferiore rispetto alla fase di prova e si conclude alla comparsa dell imbiancamento. Tramite l aspira saliva si aspira il fumo durante il funzionamento. Infine si procede alla coagulazione esterna con il tip utilizzato non a diretto contatto. Risciacqui con perossido di idrogeno al 3% vanno effettuati per la profilassi di infezione. 26

27 4. IMPIANTI 4.1 SCOPERTURA IMPIANTI POTENZA: 2,4 W MODO: SSP TEMPO: libero TIP: BIANCO - impianti ANESTESIA: non necessaria Procedura: l anestesia può anche non essere necessaria in questo tipo di trattamento. Se il paziente avverte dolore applicare un gel anestetico o diminuire la potenza. Con il tip a diretto contatto e in posizione perpendicolare procedere alla vaporizzazione la superficie della mucosa. Procedere con movimenti circolari fino a raggiungere la scopertura dell impianto. Proseguire quindi il movimento circolare inclinando la fibra verso l esterno di 45, fino alla completa pulitura. E molto importante nel corso di questo trattamento non sostare direttamente sulla superficie dell impianto. Esso infatti può assorbire energia termica e quindi provocare dolore al paziente. Questo tipo di trattamento va utilizzato quando si ha una quantità di gengiva più che sufficiente attorno all area da trattare. 27

28 5. TERAPIA 5.1 HERPES LABIALIS POTENZA: 1,2 W TEMPO: libero TIP: NERO - terapia ANESTESIA: non necessaria Procedura: il trattamento delle forme erpetiche è molto simile al trattamento delle afte ulcerose già analizzato. In fase iniziale si colpisce la zona interessata con il tip a una certa distanza dal tessuto (circa 2mm) mantenendo il fascio sfuocato. Rispetto al trattamento delle afte, in questo caso, il contatto con il tessuto dovrà essere leggerissimo. Il contatto dovrà essere breve e soffice ed il termine del trattamento viene stabilito visivamente osservando il cambiamento di aspetto della lesione (simile ad una escara coagulata). Nel caso il paziente avverta fastidio nel corso del trattamento distogliere il tip dalla lesione tra spari successivi. Una possibile fase dolorosa potrebbe presentarsi nel paziente al termine del trattamento. Tale fase ha comunque una durata limitata a circa 5-10 minuti. 5. TERAPIA 5.2 AFTA POTENZA: 1 W TEMPO: 1:00 TIP: NERO - terapia ANESTESIA: non necessaria Procedura: in fase iniziale irradiare la zona interessata con il tip ad una distanza di circa 2mm dal tessuto mantenendo il fascio sfuocato. Proseguire quindi trattando la lesione in modo uniforme e con un movimento circolare, su di un area superiore rispetto alla dimensione della lesione stessa sbordando di circa 1 mm. Passato il primo minuto, il trattamento continua appoggiando delicatamente il puntale sulla lesione e pennellando la zona interessata con spari della durata di circa 5 secondi. Nel caso in cui il paziente avverta un accentuato fastidio nel corso del trattamento intervallare il contatto del tip sulla lesione. Il paziente percepirà marginalmente il dolore. Il termine del trattamento viene stabilito visivamente osservando il cambiamento di aspetto della lesione. Una possibile fase dolorosa potrebbe presentarsi nel paziente al termine del trattamento. Tale fase ha comunque una durata limitata a circa 5-10 minuti. 28

29 5. TERAPIA 5.3 CHEILITE ANGOLARE POTENZA: 1 W TEMPO: 1:00 TIP: NERO - terapia ANESTESIA: non necessaria Procedura: il trattamento si esegue iniziando a trattare la zona interessata con il tip ad una certa distanza (circa 2mm) dal tessuto, mantenendo il fascio sfuocato. Proseguire in questo modo per circa 1 minuto. Si procede, quindi, appoggiando il tip direttamente sulla lesione in posizione perpendicolare, con un contatto leggero, per circa 5/10 secondi. Questa operazione dovrà interessare tutta la zona della lesione, oltrepassando anche il margine della stessa fino a circa 1 mm dal limite. In questa fase il movimento dovrà essere lineare ed il contatto delicato e breve. Nei casi più interessanti, può essere usato come anestetico xilocaina 5% per contatto in crema. Utilizzare aria per raffreddare la zona, qualora il paziente avverta fastidio nel corso del trattamento. Una sensazione di fastidio dovuta ai movimenti del tip sulla superficie della lesione può essere ridotta posando e sollevando ad intervalli regolari il tip dalla lesione. Una possibile fase dolorosa potrebbe presentarsi nel paziente al termine del trattamento. Tale fase ha comunque una durata limitata a circa 5-10 minuti. Si suggerisce la ripetizione del trattamento ogni 3 giorni per due settimane. 29

30 5. TERAPIA 5.4 IPERSENSIBILITA POTENZA: 0,2 0,6 W TEMPO 0:20 TIP: NERO - terapia ANESTESIA: non necessaria Procedura: una volta identificate le zone di dentina sensibile si inizia il trattamento applicando localmente il gel al fluoruro sensibile alla lunghezza d onda del laser a diodi. Questo gel, a base di nitrato di potassio, deve avere la caratteristica di essere fotosensibile alla lunghezza d onda del laser a diodi 810nm 980nm pur non essendo colorato e pertanto è da preferirsi agli altri in quanto lascia totale chiarezza visiva sul campo operatorio. La procedura prevede passaggi successivi non a contatto con la intervalli di 20 e con potenze incrementali: 0.2W 0.3W W 0.6W irradiando la superfice da desensibilizzare. Quindi si rimuove il gel al fluoruro e si ripetono gli stessi passaggi (da 0.2 a 0.6W) strusciando a contatto la punta su tutta la superficie da desensibilizzare. Si raccomanda di effettuare l'operazione a "rasatura di prato" (brushing tecnique) non lasciando quindi scoperto nessun tubulo dentinale; nel caso il paziente dopo il trattamento avverta ancora sensibilità ripetere il trattamento a contatto. ATTENZIONE: Nel trattamento di monconi protesici vitali non superare la potenza di 0,2 Watt e utilizzare la fibra non a diretto contatto del cliente. Al termine dell operazione va utilizzato un gel al fluoruro sulle singole facce del dente. 30

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