COMUNE DI RIMINI DIREZIONE LAVORI PUBBLICI E QUALITA' URBANA U.O. Edilizia Pubblica

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1 Comune di Rimini Direzione Lavori Pubblici e Qualità Urbana Unità Operativa EDILIZIA PUBBLICA. SEDE UFFICI: Via Rosaspina, Rimini tel. 0541/ fax 0541/ federico.pozzi@comune.rimini.it SEDE LEGALE: P.zza Cavour, 27 c.f.-p.iva COMUNE DI RIMINI DIREZIONE LAVORI PUBBLICI E QUALITA' URBANA U.O. Edilizia Pubblica RIMOZIONE AMIANTO PRESSO AREA DENOMINATA EX PASTIFICIO GHIGI INTERVENTO COATTIVO IN DANNO AL PRIVATO IN ATTUAZIONE DELL ORDINANZA N DEL 23/11/2010 E N DEL 16/02/2011 Documento 1 : RELAZIONE GENERALE Progettista Ing. Marzio Arceci Il Responsabile del Procedimento per la Progettazione Arch. Federico Pozzi Direzione Lavori Pubblici e Qualità Urbana Direttore Arch. Daniele Fabbri Data: 14/11/2013 Pagina 1 di 15

2 INDICE INDICE...2 A - RELAZIONE GENERALE...3 Premessa... 3 Descrizione sommaria dell'intervento... 6 A.1 Descrizione dell'intervento da realizzare... 6 A.2 Disponibilità delle aree o immobili da utilizzare... 8 A.3 Esigenze di gestione e manutenzione... 8 A.4 Cronoprogramma delle fasi attuative... 8 A.5 Accessibilità, utilizzo e manutenzione delle opere... 8 A.6 Profilo architettonico... 8 A.7 Finanziamento per la copertura della spesa... 9 A.8 Quadro incidenza manodopera... 9 A.9 Applicazione IVA... 9 B - RELAZIONE TECNICA...10 B.1 Compatibilità con i piani paesistici territoriali urbanistici B.2 Documentazione tecnica e grafica del progetto B. 3 Modalità svolgimento gara di appalto C - CRITERI DI STESURA DEL PIANO DI SICUREZZA...12 D - QUADRO ECONOMICO RIEPILOGATIVO...13 Documentazione fotografica dell'area di intervento Pagina 2 di 15

3 A - RELAZIONE GENERALE Premessa Il progetto si inquadra nell'ambito di lavori di completamento coattivo a quanto imposto al privato in conseguenza di provvedimenti emessi dall'amministrazione comunale, relativamente a problematiche di sanità e incolumità pubblica presso l'area denominata Ex Pastificio Ghigi. Le problematiche relative all'area denominata "Ex Pastificio Ghigi", sita in via Consolare San Marino, sono emerse da quanto descritto nella nota prot. n /1 AM del 17/11/2010, a cura del Responsabile dell A.U.S.L. - U.O. Prevenzione e Sicurezza negli ambienti di Lavoro. In tale nota veniva comunicato al Responsabile dell U.O. Gestione Qualità Servizi Ambientali e Sicurezza che in data 11/11/10 era stato effettuato un sopralluogo presso i luoghi suddetti riscontrando che l'intera area dello stabilimento, ora in disuso, presentava rischi significativi sotto il profilo della sicurezza e della salute pubblica, dovuti alla presenza di ingenti quantità di amianto in cattivo stato di conservazione.

4 Per tali ragioni l intera area, incluse le strutture, venivano poste sotto sequestro preventivo con provvedimento della Guardia di Finanza di Rimini Sezione Aereo Navale. La nota sopra citata faceva espressamente riferimento alla presenza di: edifici e capannoni con coperture in cemento-amianto in pessimo stato di conservazione, in parte rotte e/o in procinto di crollare, di varie tipologie, con una metratura stimabile di circa metri quadrati; notevoli quantità di amianto a terra spezzato in piccole parti; notevoli quantità di lana di roccia e di altre fibre minerali, accatastate senza alcuna segregazione, in stato di apparente degrado all interno di alcuni capannoni; un significativo rischio infortunistico causato da situazioni all interno e all esterno dei capannoni, in relazione alla possibilità di accesso all'area da parte di persone o da gruppi di persone, dal momento che la recinzione perimetrale è incompleta. Sulla base delle informazioni sopra richiamate in sintesi, in data 26/11/10 l Amministrazione Comunale nella figura del Sig. Sindaco, emetteva una Ordinanza sindacale contingibile ed urgente, prot. n del 23/11/10, notificata alla proprietà "Immobiliare Sacramora S.r.l." con sede a Rimini in Via Sacramora 12, che imponeva di provvedere, entro 60 giorni dalla notifica: all immediata segregazione efficace dell area per evitare accessi non autorizzati; alla rimozione e smaltimento dell amianto in opera, sulle coperture dei capannoni; alla raccolta e trasporto in discarica, dell amianto a terra e della lana di roccia, di vetro o fibra minerale, dispersi a terra dentro e fuori dei capannoni; alla preliminare messa in sicurezza di tutte le situazioni di evidente rischio infortunistico dell area per consentire lo svolgimento in sicurezza degli interventi di manutenzione e ripristino. Dopo numerosi contatti e di fronte alla dichiarata volontà della Proprietà (per mezzo dello Studio legale Gobbi Ardini) di adempiere e considerati i tempi necessari al completamento dell iter autorizzativo previsto per Legge, vista la particolarità dell'intervento, in data 16/02/2011 l Amministrazione Comunale nella figura del Direttore della Direzione Infrastrutture Mobilità e Ambiente, prorogava i termini per l'esecuzione degli interventi di cui al dispositivo precedente con ordinanza di proroga prot. n Dopo alterne vicende, senza completa garanzia e conoscenza sull avvenuta esecuzione completa o parziale degli interventi ordinati alla Proprietà, dopo alcuni approfondimenti di merito, ormai scaduti i termini per gli adempimenti relativi, allo scopo di verificare l ottemperanza all ordinanza sindacale prot. n del 23/11/2010 ed alla successiva proroga prot. n del 16/02/2011, il Responsabile della U.O. Gestione Qualità Servizi Ambientali e Sicurezza ha provveduto con nota prot del 23/02/2012, a fissare per il giorno 07/03/2011 un sopralluogo congiunto con AUSL, Guardia di Finanza e Polizia Municipale, allo scopo di verificare lo stato di avanzamento dei lavori e la conseguente ottemperanza ai sopracitati atti. In base al sopralluogo effettuato in data 07/03/2012 è stato accertato (come da verbale di sopralluogo, trasmesso in data 12/03/2012 dal Responsabile dell U.O. Gestione Qualità Servizi Ambientali e Sicurezza con nota prot. n ) che: - l'area risultava ancora solo parzialmente dotata di idonea recinzione tale da impedire l'accesso a terzi non autorizzati; - nell'area antistante il complesso e all'interno dei capannoni risultavano accatastati rifiuti di varia natura che all apparenza sembravano non pericolosi; - sui corpi di fabbrica le coperture contenenti amianto risultavano ancora in posa;

5 - non si rinveniva il materiale (lastre spezzate di amianto, lana di roccia, vetro, fibra minerale) segnalato disperso a terra dentro e fuori i capannoni. Acquisite le informazioni di cui sopra, in data 23/03/2012 il Corpo di Polizia Municipale - Ufficio Edilizia con prot. n effettuava "comunicazione di notizia di reato ex art. 347 C.P.P." alla Procura della Repubblica, definendo le non ottemperanze. Per il completamento di quanto imposto nei citati provvedimenti, I Responsabili della Direzione Infrastrutture, Mobilità e Ambiente con atto Prot. n del 05/04/2012 diffidavano la Proprietà Soc. Immobiliare Sacramora S.r.l, a dare piena attuazione a quanto imposto con Ordinanza Sindacale prot. n del 23/11/10 e successiva proroga prot. n del 16/02/2011. Come potuto verificare durante il sopralluogo congiunto effettuato il 13 aprile 2012 nell'area, come meglio descritto nel Verbale relativo trasmesso con nota prot del 16/04/2012, confermando le risultanze del sopralluogo del 07/03/2012, è emerso che la Proprietà non aveva dato seguito alla diffida, per cui si confermava la non completa ottemperanza alle Ordinanze suddette, con necessità di provvedere da parte dell'amministrazione con urgenza al completamento dei lavori richiesti. Pertanto per garantire la piena attuazione a quanto disposto con Ordinanza Sindacale prot. n del 23/11/10 e successiva proroga prot. n del 16/02/2011, risultava necessario che l'amministrazione si sostituisse al privato inadempiente per avviare in maniera coattiva le attività necessarie volte alla rimozione di ogni pregiudizio per la salute pubblica, eseguendo i seguenti lavori: procedere alla rimozione delle coperture contenenti amianto, attività per la quale sarebbe stato necessario ripresentare un nuovo Piano di Lavoro di Bonifica all'asl per l'autorizzazione dell'intervento; completare la recinzione perimetrale per precludere l'accesso all'area; completare la raccolta e smaltimento dei rifiuti ancora presenti nell'area. Si rileva che sono sempre più frequenti, analogamente a quanto accaduto per l'area Ex Ghigi, i casi di non ottemperanza dei privati ai provvedimenti contingibili ed urgenti, relativi allo smaltimento di materiali contenenti amianto per la tutela della salute pubblica, emessi dagli Uffici della Direzione Infrastrutture, Mobilità e Ambiente ed anche dello Sportello unico per le attività produttive e attività economiche, che pertanto obbligano l'amministrazione a doversi sostituire alle proprietà inadempienti per avviare in maniera coattiva le attività necessarie volte alla rimozione di ogni pregiudizio per la salute pubblica. Tali interventi coattivi sono da inquadrare per molti aspetti come lavori pubblici, per cui si è reso necessario prevedere l'attivazione di un procedimento per identificare i lavori necessari ed arrivare alla redazione di un progetto per l'affidamento e l'esecuzione degli stessi. E' stato stabilito che i compiti di predisporre tali attività tecniche ed amministrative siano in capo alla Direzione Infrastrutture, Mobilità e Ambiente. Pertanto il Direttore Infrastrutture, Mobilità e Ambiente ha ritenuto necessario costituire uno specifico Gruppo di Lavoro, istituito con Determina Dirigenziale n del 11/10/2012, formato da propri tecnici, per la gestione ed il necessario coordinamento di tutte le attività volte alla rimozione coattiva dell'amianto nelle proprietà private. Il Gruppo di Lavoro ha elaborato il presente progetto relativo allo smaltimento dell'amianto dalle coperture dei capannoni dell'area Ex Pastificio Ghigi, a completamento di quanto disposto con le Ordinanze di cui sopra, ottemperate solo parzialmente dalla proprietà. Si applica il Decreto Legislativo 12 aprile 2006 n. 163 per le parti di interesse utili alla disciplina del contratto di affidamento ed esecuzione dei lavori di rimozione del materiale contenente amianto presente nell'area Ex Pastificio Ghigi ; al fine di garantire la qualità delle prestazioni nel rispetto dei principi di economicità, efficacia, tempestività, correttezza, libera concorrenza, parità di trattamento, non discriminazione, trasparenza, proporzionalità e pubblicità.

6 Pertanto si dispone di ricorrere alla disciplina del Decreto Legislativo 12 aprile 2006 n. 163 per le parti di interesse e precisamente: - Parte I Articolo 7 Osservatorio dei contratti pubblici relativi a lavori, servizi e forniture ; Articolo 10 Responsabile delle procedure di affidamento e di esecuzione dei contratti pubblici relativi a lavori, servizi e forniture ; Articolo 11 Fasi delle procedure di affidamento ; - Parte II Titolo I - Capo II - Requisiti dei partecipanti alle procedure di affidamento Titolo II Contratti sotto soglia comunitaria. Si precisa inoltre che come stabilito dal comma 3 dell articolo 2 del Decreto Legislativo 12 aprile 2006 n. 163, per quanto non espressamente disciplinato nello stesso Decreto Legislativo si applicano le disposizioni sul procedimento amministrativo di cui alla Legge 7 agosto 1990 n. 241 e s.m.i.. Descrizione sommaria dell'intervento L area in oggetto rientra nel Piano Particolareggiato di iniziativa privata S.S. 72 (Strada Consolare Rimini San Marino) n. 116 (ex Ghigi), approvato con Deliberazione di Consiglio Comunale n. 120 del 09/12/2010. Il Piano di progetto prevede la completa demolizione di tutte le strutture esistenti nell'area. L area in oggetto, un ex complesso produttivo situato sulla Strada Consolare Rimini-San Marino, risulta ancora sotto sequestro effettuato dalla Guardia di Finanza Sez. Aerea di Rimini, per cui per poter accedere ed effettuare l'intervento sarà necessario chiedere alla Procura il dissequestro temporaneo ed ottenere l'autorizzazione ad entrare per eseguire i lavori. I lavori necessari, in conseguenza di quanto citato in premessa, per dare completa ottemperanza ai provvedimenti emessi sono: procedere alla rimozione delle coperture contenenti amianto, attività per la quale sarebbe stato necessario ripresentare un nuovo Piano di Lavoro di Bonifica all'asl per l'autorizzazione dell'intervento; completare la recinzione perimetrale per precludere l'accesso all'area; completare la raccolta e smaltimento dei rifiuti ancora presenti nell'area. I lavori principali e più consistenti riguardano la rimozione dell'amianto dalle coperture dei capannoni esistenti, per un totale di circa ,00 mq.. Gli altri punto sono preliminari all'intervento principale di bonifica. Le soluzioni progettuali per l'intervento sono state determinate dalle tipologie delle coperture presenti nei capannoni, ora completamente vuoti. A.1 Descrizione dell'intervento da realizzare I lavori principali e più consistenti riguardano la rimozione dell'amianto dalle coperture, per un totale di circa ,00 mq.

7 Le soluzioni progettuali per l'intervento sono state determinate dalle tipologie delle coperture presenti nei capannoni, ora completamente vuoti. Reti, impianti ed utenze sono tutti disattivati. Per la realizzazione dell'intervento è necessario effettuare una serie di lavorazioni come di seguito sommariamente elencate: - Completamento recinzione dell'area - Pulizia di cantiere - Allestimento locali ed attrezzature richiesti da normativa sull'amianto in vigore in materia di salute e sicurezza sul lavoro - Allestimento di opere provvisionali, ove necessario, come da previsione di PSC - rimozione delle coperture contenenti amianto. L'intervento coattivo principale consiste in opere di rimozione di coperture di capannoni esistenti, pertanto non richiede la verifica ed il rispetto di indici urbanistico-edilizi come da RUE. Per i motivi di cui sopra si ritiene che non sia necessario promuovere indagini specialistiche di alcun tipo sul sito. Le tecniche di intervento sulle coperture varia in funzione della tipologia costruttiva delle stesse, in quanto alcune risultano portanti e praticabili avendo la struttura del solaio di copertura in calcestruzzo, mentre altre non risultano praticabili essendo costituite dalle sole lastre, deteriorate. Di conseguenza si interverrà con idonei mezzi ed apprestamenti per la sicurezza. Essendo lavori di rimozione di materiali contenenti amianto, saranno da prevedere per il cantiere tutte le dotazioni e gli allestimenti contemplati dalla normativa tecnica in materia. Anche le procedure di trattamento e smaltimento del materiale seguiranno le prescrizioni normative; il materiale sarà portato a smaltimento in discarica autorizzata. Nell'area si trovano quattro corpi di fabbrica (di cui uno composto) con coperture in eternit da rimuovere a tutela della salute pubblica, che costituivano il complesso dell'ex stabilimento produttivo Pastificio Ghigi ; i capannoni allo stato attuale risultano vuoti. I capannoni sono di due tipologie: alcuni hanno struttura di copertura portante ed altri non portante, costituito dalle sole lastre. Distinguiamo nel complesso per le coperture le seguenti tipologie: a) solaio copertura con elementi prefabbricati in c.a.; b) solaio costituito da solette in calcestruzzo gettate in opera; c) lastre appoggiate su strutture in carpenteria metallica, non portanti; La tipologia determina, unitamente allo stato di conservazione dei materiali, la praticabilità delle stesse, che comunque sarà da valutare e verificare all'atto di inizio lavori. L'intervento è da assoggettare alle prescrizioni normative relative allo smaltimento amianto; pertanto saranno da prevedere specifici allestimenti di cantiere con dotazioni definite da normativa: unità di decontaminazione, spogliatoi con docce, area di stoccaggio ed accatastamento del materiale da preparare per il trasporto, oltre le normali dotazioni di un cantiere. Le operazioni di rimozione delle coperture in eternit avverranno in maniera differenziata in funzione delle diverse strutture di copertura presenti nei capannoni, al fine di garantire agli operatori le necessarie condizioni di sicurezza, meglio descritte nel Piano di Sicurezza e Coordinamento, e secondo scelte ad opera del Coordinatore in esecuzione, nominato dalla ditta. Per i capannoni che non hanno struttura portante l'intervento sarà effettuato con l'impiego di piattaforme elevatrici e l'ausilio di muletti sollevatori come piano di carico.

8 Per i capannoni con struttura portante, da verificare comunque all'atto delle operazioni, si prevede l'allestimento di idonei dispositivi di protezione collettiva come ponteggi, parapetti perimetrali, linee vita. Le lastre di eternit saranno trattate come previsto dalla normativa specifica, per essere poi caricate e smaltite in discarica autorizzata. I restanti lavori, completamento recinzione dell'area e raccolta dei rifiuti in alcune parti ancora presenti, si ritengono prioritari rispetto alle operazioni di rimozione amianto, risultando necessari per un idoneo allestimento del cantiere stesso. I riferimenti normativi utilizzati nella redazione del progetto includono: Legge 27 marzo 1992, n. 257 e sm.i. - Norme relative alla cessazione dell'impiego dell'amianto; D.Lgs. 9 aprile 2008, n. 81 e s.m.i. - Testo Unico Sulla Salute e Sicurezza Sul Lavoro. A.2 Disponibilità delle aree o immobili da utilizzare L area in oggetto è un ex complesso produttivo situato sulla Strada Consolare Rimini-San Marino. denominato Ex Pastificio Ghigi. L'area risulta ancora sotto sequestro effettuato dalla Guardia di Finanza Sez. Aerea di Rimini, per cui per poter accedere ed effettuare l'intervento sarà necessario chiedere alla Procura il dissequestro temporaneo ed ottenere l'autorizzazione ad entrare per dar seguito a quanto imposto con Ordinanza sindacale contingibile ed urgente, prot. n del 23/11/10 e successiva Ordinanza di proroga del 16/02/2011 prot. n A.3 Esigenze di gestione e manutenzione Il progetto è sviluppato per dare completa ottemperanza a quanto imposto con Ordinanza sindacale contingibile ed urgente, prot. n del 23/11/10 e successiva Ordinanza di proroga del 16/02/2011 prot. n , a tutela della salute pubblica. L'intervento è effettuato su un complesso in disuso e con previsione di demolizione in previsione di un intervento di riqualificazione, e riguarda esclusivamente la rimozione del manto di copertura contenente amianto. Non si prevede di intervenire in altra maniera sui manufatti edilizi, pertanto non esistono specifiche esigenze di questo tipo. A.4 Cronoprogramma delle fasi attuative Il tempo previsto per le opere in argomento è stato computato in 120 gg. consecutivi e continuativi dalla consegna dei lavori (vedasi elaborato Doc. 9). A.5 Accessibilità, utilizzo e manutenzione delle opere Considerati gli interventi di progetto si ritiene che non sia necessario definire tali aspetti. A.6 Profilo architettonico Considerati gli interventi di progetto si ritiene che non sia necessario definire tali aspetti.

9 A.7 Finanziamento per la copertura della spesa La copertura finanziaria del suddetto progetto preliminare/definitivo/esecutivo, dovrà essere assicurata dalla Direzione Risorse Finanziarie per il completamento della procedura di appalto e la conseguente stipula del contratto, come emerge dalla Determinazione Dirigenziale a contrattare. A.8 Quadro incidenza manodopera Si fa presente che, trattandosi di opere edili, relativamente all incidenza della manodopera di cui al comma 3 dell articolo 39 del D.P.R. 5 ottobre 2010, n. 207, si fa riferimento alle tabelle 18 di incidenza percentuale della manodopera del D.M. 11/12/1978 e considerando la tipologia dell'intervento e la categoria dei lavori si stima detta incidenza pari a 16,47% dell'importo dei lavori; il quadro d incidenza della manodopera sarà richiesto specificatamente al contraente dell Appalto, aggiornato in riferimento alla propria organizzazione operativa. A.9 Applicazione IVA Ai lavori previsti sarà applicata l aliquota IVA nella misura del 22%, non rientrando in nessun caso di applicazione agevolata come previsto dalla Tabella A, parte III del D.P.R. 633/72.

10 B - RELAZIONE TECNICA Il progetto inquadra i lavori necessari per dare completa ottemperanza ai provvedimenti (Ordinanze) emessi dall'amministrazione, ai quali il privato non ha provveduto ad eseguire. L'intervento prevede, come conseguenza diretta dei già citati eventi, i seguenti lavori: procedere alla rimozione delle coperture contenenti amianto, attività per la quale è necessario ripresentare un nuovo Piano di Lavoro di Bonifica all'asl per l'autorizzazione dell'intervento, a cura ed onere dell'appaltatore; completare la recinzione perimetrale per precludere l'accesso all'area; completare la raccolta e smaltimento dei rifiuti ancora presenti nell'area. Il progetto risponde completamente alle esigenze dell'amministrazione che si trova ad operare in maniera coattiva nei confronti di privati inadempienti rispetto a quanto ordinato con idonei provvedimenti. L'intervento sarà effettuato su quattro corpi di fabbrica (di cui uno composto) con coperture in eternit da rimuovere a tutela della salute pubblica, che costituivano il complesso dell'ex stabilimento produttivo Pastificio Ghigi. I lavori principali e più consistenti riguardano la rimozione dell'amianto dalle coperture, per un totale di circa ,00 mq. I capannoni allo stato attuale risultano vuoti, e sono costituiti strutturalmente per quanto riguarda le coperture, da due tipologie: quelli con solaio di copertura portante ed altri con copertura costituita dalle sole lastre, posate su orditura in carpenteria metallica, non portante. Quindi per le coperture risultano le seguenti tipologie: d) solaio copertura portante con elementi prefabbricati in c.a.; e) solaio di copertura portante costituito da solette in calcestruzzo gettate in opera; f) lastre appoggiate su strutture in carpenteria metallica, non portanti; La tipologia determina, unitamente allo stato di conservazione dei materiali, la praticabilità delle stesse, che comunque sarà da valutare e verificare all'atto di inizio lavori. Le operazioni di rimozione delle coperture in eternit avverranno in maniera differenziata in funzione delle diverse strutture di copertura presenti nei capannoni, al fine di garantire agli operatori le necessarie condizioni di sicurezza, meglio descritte nel Piano di Sicurezza e Coordinamento, e secondo scelte ad opera del Coordinatore in esecuzione. Per quelli che non hanno struttura portante l'intervento sarà effettuato con l'impiego di piattaforme elevatrici e l'ausilio di muletti sollevatori come piano di carico. Per i capannoni con struttura portante, da verificare comunque all'atto delle operazioni, si prevede l'allestimento di idonei dispositivi di protezione collettiva come ponteggi, parapetti perimetrali, linee vita. L'intervento è da assoggettare alle prescrizioni normative relative allo smaltimento amianto; pertanto saranno da prevedere specifici allestimenti di cantiere con dotazioni definite da normativa: unità di decontaminazione, spogliatoi con docce, area di stoccaggio ed accatastamento del materiale da preparare per il trasporto, oltre le normali dotazioni di un cantiere. Le lastre di eternit saranno trattate come previsto dalla normativa specifica, per essere poi caricate e smaltite in discarica autorizzata. I restanti lavori, completamento recinzione dell'area e raccolta dei rifiuti in alcune parti ancora presenti, si ritengono prioritari rispetto alle operazioni di rimozione amianto, risultando necessari per un idoneo allestimento del cantiere stesso.

11 Tramite gli elaborati grafici è stato possibile definire il Computo metrico dei lavori da cui è stato possibile quantificare l importo occorrente per realizzare l'intervento. La validazione del progetto è stata effettuata in data 18 aprile Il progetto relativo allo smaltimento dell'amianto dalle coperture dei capannoni dell'area Ex Pastificio Ghigi è stato approvato con Delibera di Giunta Comunale n. 96 del 23/04/2013. L Appaltatore sulla base del progetto preliminare-definitivo-esecutivo predisposto e messo a base di gara avrà cura di predisporre i documenti per le necessarie autorizzazioni (Piano di lavoro da presentare all'asl), nominare il Coordinatore per la Sicurezza in fase di Esecuzione, e proporre eventuali migliorie operative, una volte effettuate le verifiche necessarie. B.1 Compatibilità con i piani paesistici territoriali urbanistici L'intervento per la sua tipologia non necessita di tali verifiche di compatibilità, a norma dei combinati disposti dell art. 7 della D.P.R. n. 380 del 06/06/2001 e Titolo II art. 7 della Legge Regionale n. 31 del 25/11/2002. Si ricorda che l'area in oggetto nel complesso rientra nel Piano Particolareggiato di iniziativa privata S.S. 72 (Strada Consolare Rimini San Marino) n. 116 (ex Ghigi), approvato con Deliberazione di Consiglio Comunale n. 120 del 09/12/2010, per cui per tale intervento esistono già tali valutazioni. B.2 Documentazione tecnica e grafica del progetto Il progetto preliminare-definitivo-esecutivo, redatto conformemente a quanto disciplinato dal Decreto Legislativo 12 aprile 2006 n. 163 e sue modifiche ed integrazioni e dal Regolamento sui lavori pubblici D.P.R. 5 ottobre 2010, n. 207, considerato il tipo di intervento, è costituito dalla sottoelencata documentazione tecnica e grafica: Relazione generale Elaborati grafici - Stato di fatto: Tav. 1- Planimetria generale, prospetti e sezioni dei vari fabbricati; Tav. 2 Documentazione fotografica - Progetto: Tav. 3 Abaco degli interventi in relazione alla tipologia Computo metrico Elenco prezzi unitari Analisi prezzi di copertura Tav. 4 Rimozione coperture Edifico A Tav. 5 Rimozione coperture Edificio C Tav. 6 Rimozione coperture Edificio D Tav. 7 Rimozione coperture Edificio E

12 Quadro incidenza % manodopera Quadro economico finanziario Capitolato speciale d'appalto Piano di Sicurezza e Coordinamento Cronoprogramma Schema di contratto Disciplinare B. 3 Modalità svolgimento gara di appalto La gara di affidamento dei lavori sarà condotta con procedura aperta. Considerata la tipologia di lavori le ditte invitate a partecipare alla gara per l'affidamento dovranno possedere la Categoria OG12 Opere ed impianti di bonifica e protezione ambientale. L'iscrizione all'albo dei Gestori Ambientali del Ministero dell'ambiente per le Cat. 5 e 10/A (iscrizione albo ditte autorizzate al trattamento materiali contenenti amianto) è richiesta per la esecuzione dei lavori. I lavori saranno aggiudicati per la sola esecuzione dei lavori ai sensi dell art. 53, comma 2) lett. a) del D.Lgs. n. 163/06 e s.m.i., con il metodo del prezzo più basso determinato mediante il massimo ribasso offerto sull'importo dei lavori posto a base d'asta, ai sensi dell'art. 118 comma 1 lett. b) del DPR 207_2010 per contratto da stipulare a corpo, ed ai sensi del comma 2 del medesimo art. 118 si precisa che ai sensi dell'art. 53 comma 4 del D.Lgs. 163/06 il prezzo convenuto a corpo non può essere modificato sulla base della verifica della quantità o della qualità della prestazione. C - CRITERI DI STESURA DEL PIANO DI SICUREZZA Il Piano di Sicurezza e Coordinamento è stato predisposto dal Coordinato per la Sicurezza in fase di Progettazione sulla base delle diverse tipologie di coperture presenti, che richiedono tecniche di intervento diverse. Distinguendo i vari capannoni, per ognuno è stata individuata ed ipotizzata la modalità di intervento, e di conseguenza sono state predisposte le misure di sicurezza necessarie, i mezzi da impiegare, i dispositivi di protezione collettiva (ponteggi, linee salvavita, parapetti di bordo. Per tali soluzioni sono stati quantificati gli oneri della sicurezza (vedi Quadro economico). La Ditta appaltatrice dovrà far suo il PSC proponendo eventuali modifiche migliorative, dovrà redarre apposito POS di dettaglio e dovrà nominare il Coordinatore della Sicurezza in fase di Esecuzione.

13 D - QUADRO ECONOMICO RIEPILOGATIVO A) Somme in Appalto 1) Per lavori a corpo, a base d'asta ,06 2) Costo della manodopera ,90 3) Oneri relativi all'attuazione del piano di sicurezza ,37 Totale somme in Appalto ,33 B) Somme a disposizione della Amministrazione Comunale 4) Imprevisti, Lavori in economia (compresa IVA); ,39 5) Incentivo per la progettazione interna (2%); 9.416,61 6) I.V.A. al 22% per somme in appalto; ,67 Totale somme a disposizione ,67 Totale importo delle opere A + B ,00

14 Documentazione fotografica dell'area di intervento

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