La grafica digitale Anceschi Sandra. Workshop Disegnare digitale - A.A

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1 La grafica digitale Anceschi Sandra Workshop Disegnare digitale - A.A

2 La grafica digitale Grafica RASTER Grafica VETTORIALE 2

3 La grafica digitale Grafica RASTER Nella grafica a punti, l immagine è una griglia rettangolare (raster) di punti colorati: è come disegnare su una carta millimetrata. Grafica VETTORIALE Nella grafica vettoriale, detta anche grafica ad oggetti, una immagine consiste di oggetti grafici (punti, linee, rettangoli, curve, e così via) ognuno dei quali è definito, nella memoria del computer, da una equazione matematica. Ogni oggetto è indipendente e può essere spostato, modificato od eliminato senza influenzare gli altri oggetti dell immagine.

4 La grafica RASTER Nelle immagini digitali di tipo raster le informazioni sono memorizzate come una sequenza di pixel colorati. L'immagine viene vista come una scacchiera e ad ogni elemento della scacchiera viene associato uno specifico colore. R= 191 G= 226 B= 231 R= 255 G= 237 B= 0 R= 57 G= 169 B= 98

5 La grafica RASTER La grafica raster viene utilizzata soprattutto nelle fotografie e nelle illustrazioni pittoriche. I vantaggi di questo tipo di grafica consistono nel fatto che lavorando con i singoli pixel si possono ottenere effetti simili a quelli della pittura e della grafica tradizionale (pennello, aerografo, matita, carboncino). I programmi di fotoritocco (Adobe Photoshop, Corel Photo Paint, GIMP), si basano sulla grafica RASTER e i ritocchi sono appunto possibili pixel per pixel.

6 Le caratteristiche delle immagini RASTER Dimensioni: larghezza e altezza Risoluzione (dpi) Profondità colore (bit)

7 Le caratteristiche delle immagini RASTER Dimensioni in pixel Sono le dimensioni della griglia che contiene l immagine. Dimensioni in cm Sono le dimensioni in cm che l immagine avrà una volta stampata.

8 Le caratteristiche delle immagini RASTER Che cos'è? Risoluzione (dpi) La risoluzione è la densità di punti [dots in inglese], ovvero il numero di punti contenuti in un'unità lineare (cm o pollice [inch in inglese]). La risoluzione si misura appunto in DPI (Dots Per Inch) cioè numero di punti per pollice.

9 Le caratteristiche delle immagini RASTER Profondità colore (bit) La profondità di colore di un'immagine, detta anche profondità di bit, determina tanto la dimensione del file che l'intervallo dinamico (sfumature) dalle zone scure a quelle chiare, nonché il numero massimo di colori presenti. Nella rappresentazione digitale di un immagine si usano solo tre colori, tutti gli altri colori sono ottenuti per sovrapposizione dei colori di base. Per visualizzare le immagini sullo schermo si usa il sistema RGB. R sta per red (canale rosso), G sta per green (canale verde), B sta per blue (canale blu).

10 IL COLORE RGB Ogni canale colore può assumere un valore compreso tra 0 e 255. Quando un canale è a 0 significa che è spento, mentre quando assume valore 255 significa che la sua luminosità è al massimo. Esempio ROSSO >255 VERDE >255 BLU >255 PIXEL NERO PIXEL BIANCO

11 IL COLORE RGB Con il modello RGB, quindi, viene assegnato ad ogni pixel un valore di luminosità per ogni canale colore compreso fra 0 e 255. Ad esempio, un colore azzurro chiaro può avere un valore R di 149, un valore G di 198 e un valore B di 254. I monitor dei computer visualizzano sempre i colori usando il modello RGB.

12 IL COLORE CMYK Nel momento in cui sia necessario stampare un'immagine, questa verrà stampata utilizzando il modello di colore CMYK. ll modello CMYK si basa sulla capacità di assorbimento della luce dell'inchiostro sulla carta. Quando la luce bianca colpisce gli inchiostri, una parte del colore viene assorbita e una parte viene riflessa all'occhio. In teoria, i pigmenti puri di cyan (C), magenta (M) e giallo (Y) si dovrebbero combinare per assorbire tutto il colore e produrre il nero (K); per tale motivo sono chiamati anche colori sottrattivi. Poiché tutti gli inchiostri di stampa contengono impurità, questi tre inchiostri producono in realtà un marrone scuro, mentre per dare luogo a un vero nero devono essere combinati con un inchiostro nero (K). La combinazione di questi inchiostri per riprodurre il colore viene chiamata quadricromia. Con il metodo CMYK, a ogni pixel di un'immagine viene assegnato un valore percentuale di ciascun inchiostro di quadricromia.

13 IL COLORE CMYK A monitor, in RGB, è possibile rappresentare una gamma di colori molto più ampia di quella ottenibile con inchiostri su carta. Questa immagine rappresenta lo spettro dei colori visibili per un essere umano. Al suo interno è presente un triangolo nero più grande che contiene i colori ottenibili con il metodo RGB degli schermi. Il trapezio con i bordi grigi invece è lo spazio del colori ottenibili con il metodo CMYK: come si può notare gli spazi di colore riprodotti non coincidono e non sono nemmeno uno sottoinsieme dell altro! Se dunque si sta lavorando a schermo, non tutti i colori che vediamo saranno stampabili con lo stesso aspetto e potrebbero essercene altri che non sono riproducibili a schermo ma che potrebbero essere invece ottenibili in fase di stampa.

14 I METODI COLORE DELLE IMMAGINI Bitmap o al tratto sono costituite solo da pixel bianchi o neri. Ogni pixel contiene solo 1 bit di informazione e proprio per questo la dimensione del file è la più contenuta. Scala di grigio (8 bit) riproducono le tonalità e le sfumature utilizzando 256 toni di grigio. Ogni pixel contiene 8 bit di informazione, per questo motivo i file sono otto volte più grandi delle immagini al tratto. Scala di colore (8bit) utilizzano una riproduzione limitata a 256 colori. La dimensione del file è la stessa delle immagini a toni di grigio. Le immagini in scala di colore solitamente vengono utilizzate all'interno di ipertesti o pagine web e in generale se devono essere visualizzate sul monitor del computer.

15 I METODI COLORE DELLE IMMAGINI Colore RGB (24 bit) riproducono fino a 16,7 milioni di colori disposti in tre canali a 8 bit (256 colori per canale). Le dimensioni del file di un immagine in questa modalità sono 24 volte più grandi dei file al tratto e 3 volte più grandi di quelle in scala di colore e a toni di grigio. Colore CMYK (32 bit) I bit di profondità sono uguali a quelli dell'rgb (8 bit colori per canale), ma la dimensione del file è maggiore di 1/3 perché contengono in più il canale del nero.

16 IL FORMATO GRAFICO In informatica, un formato di file è la convenzione che viene usata per leggere, scrivere e interpretare i contenuti di un file. Il formato nativo È il formato utilizzato dal programma che stiamo utilizzando per salvare in maniera predefinita il file; è un formato di grandissima importanza poiché permette di salvare tutti i dati necessari alla modifica del file. La sua estensione dipende dal programma che lo ha generato. PSD È il formato nativo di Photoshop. Se l'immagine che state creando dovrà essere successivamente modificata o aggiornata è necessario salvare il documento in questo formato, in quanto verranno mantenuti i livelli, i canali, le maschere, le selezioni effettuate.

17 JPEG I FORMATI GRAFICI PIÙ DIFFUSI Le immagini JPG sono adatte per fotografie o immagini a toni continui. È un formato compresso a perdita di informazioni. Tuttavia, aumentando il livello di compressione, l'immagine perde di qualità. Quando si salva un'immagine in JPEG compare una finestra in cui è possibile scegliere il livello di compressione.

18 I FORMATI GRAFICI PIÙ DIFFUSI PNG Ideato come alternativa al GIF non soggetta a licenza, il formato PNG (Portable Network Graphics) è capace di salvare immagini in modo lossless, ossia senza perdere alcuna informazione e visualizzarle sul Web. A differenza del formato GIF, PNG supporta immagini a 24 bit (16,7 milioni di colori) e ha un canale dedicato per la trasparenza. GIF ll GIF (Graphics Interchange Format) era un formato molto utilizzato nel World Wide Web, molto spesso per le animazione e in secondo piano per le immagini fisse. Il formato GIF prevede l'utilizzo di un numero massimo di 256 colori scelti tra i 16,7 milioni messi a disposizione dalla scheda grafica. Un singolo colore della tavolozza può essere, opzionalmente, definito come trasparente e quindi, in fase di visualizzazione, viene sostituito con il colore di sfondo o con l'immagine sottostante.

19 I FORMATI GRAFICI PIÙ DIFFUSI TIFF Il formato TIFF o TIF (Tagged-Image File Format) viene usato per scambiare file fra diverse applicazioni e piattaforme. TIFF è un formato di immagine flessibile supportato da quasi tutte le applicazioni di grafica RASTER, elaborazione immagini e impaginazione. Inoltre, quasi tutti gli scanner desktop sono in grado di produrre immagini TIFF. Il formato TIFF supporta i metodi colore CMYK, RGB, Lab, Scala di colore, Scala di grigio con canali alfa e Bitmap. Photoshop può salvare i livelli in un file TIFF; tuttavia, se aprite il file in un altra applicazione, l immagine appare in un unico livello. In Photoshop, le immagini TIFF possono avere una profondità di 8, 16 o 32 bit per canale.

20 IL FORMATO PDF Portable Document Format Il Portable Document Format, comunemente abbreviato PDF, è un formato di file sviluppato da Adobe Systems nel 1993 per rappresentare documenti in modo indipendente dall'hardware (cioè dal tipo di computer) e dal software (cioè dal tipo di programma) utilizzati per generarli o per visualizzarli. Ogni documento PDF contiene una completa descrizione del documento bidimensionale (e, con la comparsa di Acrobat 3D, documenti 3D incorporati) composta da proprietà (Titolo, Autore, ecc.) testo, stili di carattere (font), immagini e oggetti di grafica vettoriale 2D che compongono il documento. I file PDF hanno lo stesso aspetto dei documenti originali e mantengono inalterate le informazioni dei file sorgente (testo, disegni, video, oggetti 3D, mappe, grafica a colori, foto), indipendentemente dall'applicazione utilizzata per crearli.