Corso di Laurea in URBANISTICA. Prof. Michele Urbano
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- Cesare Tosi
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2 p Per fonti si intendono documenti da cui si traggono dati e testimonianze conservate e fruibili in luoghi idealmente determinati dove viene raccolta e accumulata l informazione. p Una fonte testuale è un testo (usualmente scritto ma qualche volta orale) dal quale è possibile ricavare informazioni o idee. p Nella storiografia, vengono comunemente distinte tre tipologie principali di fonti testuali: p Fonti testuali primarie prove scritte di prima mano create nello stesso periodo storico da qualcuno che era presente. p Fonti testuali secondarie testi storici scritti basati sulle prove di fonti primarie. p Fonti testuali terziarie testi basati su fonti primarie e secondarie. 2
3 p Ancora le fonti possono essere di duplice natura: p Le fonti indirette sono quelle che forniscono dati già elaborati p Le fonti dirette sono quelle che forniscono dati da elaborare p L accessibilità o meno alle fonti dipende da vari fattori e costituisce un elemento importante per la costruzione del fabbisogno informativo. 3
4 p Uno studio analitico sulla molteplicità dei fenomeni che si verificano a scala urbana e a scala territoriale e sulla complessità della struttura fisica della città e del territorio si organizza attraverso una trama concatenata di notizie (fabbisogno informativo) che per semplificazione possono essere accorpate in due blocchi: 1. I dati informativi 2. I dati descrittivi 4
5 p I dati informativi comprendono: Fenomeni demografici Sistema delle attività produttive e terziarie Funzioni urbane Questi rappresentano una specifica interpretazione costruita dei dati informativi 5
6 p I dati descrittivi comprendono Destinazioni e intensità d uso Caratteristiche agro-forestali e geologiche Condizioni qualitative e dinamiche di crescita del patrimonio edilizio Dotazione e fabbisogno di infrastrutture e attrezzature urbane Dotazione di strumenti urbanistici generali e attuativi Questi costituiscono una ricognizione critica dei dati descrittivi. 6
7 p L insieme di questi dati sono organizzati in modo da rispondere al fabbisogno informativo collegato allo strumento specifico di area vasta o di area urbana che si intende redigere. p Il fabbisogno informativo consente di progettare il quadro conoscitivo (sistema ambientale, sistema insediativo, sistema relazionale) necessario per pianificare le trasformazioni urbane e territoriali nell ottica dello sviluppo sostenibile 7
8 p Le fonti dei dati informativi sono riconducibili ai censimenti ISTAT. Dal 1861 con cadenza decennale sono effettuati i censimenti con aggiornamenti annuali dei dati anagrafici da parte dei singoli comuni. p L Istituto nazionale di statistica è un ente di ricerca pubblico. Presente nel Paese dal 1926, è il principale produttore di statistica ufficiale a supporto dei cittadini e dei decisori pubblici. Opera in piena autonomia e in continua interazione con il mondo accademico e scientifico. Compito istituzionale dell Istat è produrre e diffondere informazioni affidabili, imparziali, trasparenti, accessibili e pertinenti, capaci di descrivere le condizioni sociali, economiche e ambientali del Paese e i cambiamenti che avvengono in esso, con il vincolo del più rigoroso rispetto della privacy. 8
9 p Oltre ai rilevamenti demografici sono disponibili presso l ISTAT: Il censimento delle abitazioni dal 1951 Il censimento dell industria e del commercio dal 1927 Il censimento dell agricoltura dal p Nel censimento del 1991 per facilitare l utilizzazione delle informazioni da parte degli utenti sono state introdotte alcune varianti sul piano dell analisi territoriale ed urbanistica: Sia il censimento della popolazione che quello delle attività produttive utilizzano le stesse sezioni di censimento (porzioni di territorio delimitati da elementi quali strade, corsi, d acqua e ferrovie in città corrisponde all isolato) Le sezioni di censimento dovranno contenere al proprio interno caratteristiche omogenee per quanto riguarda le fondamentali categorie urbanistiche (uso del suolo, morfologia degli insediamenti). In aree urbane residenziali di norma coinciderà con l isolato. 9
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11 IL CATASTO p Il Catasto è l inventario generale di tutti i beni immobili esistenti sul territorio dello Stato. p Redatto allo scopo di valutare la quota dell imposta fondiaria sul reddito prodotto da terreni e fabbricati, persegue anche l obiettivo di rilevare il suolo agrario, classificandolo in base alla quantità della produzione e alla qualità delle colture. p Il criterio seguito nella compilazione dell inventario determina il tipo di catasto che, pertanto, può essere descrittivo e/o geometrico. p Il catasto è descrittivo quando rappresenta l ubicazione, la superficie, il numero dei vani o l eventuale coltura del bene immobiliare senza il sussidio di allegati grafici, invece è geometrico quando si avvale di rilievi topografici-planimetrici. p Il materiale cartografico prodotto per l intero territorio nazionale è in scala 1:2000, fatta eccezione per le aree urbane rappresentate al 1000 e per alcune zone montane dell Appennino e delle Alpi riportate al
12 IL CATASTO p Risultano fondamentali i seguenti documenti del NCT italiano: La mappa particellare che oltre a una rappresentazione del territorio comunale registra i fabbricati, le strade (poderali, vicinali, comunali, provinciali e statali), le servitù (di passaggi, di acquedotto), i laghi, i fiumi, i canali e gli scoli di bonifica, i luoghi sacri e le proprietà pubbliche (cimiteri, chiese e fortificazioni) Lo schedario delle particelle (mappali) e il prontuario dei numeri di mappa che contiene per ogni singola scheda il numero del relativo foglio di mappa, il mappale, la località, la qualità della coltura, la superficie, la classe di produttività (articolata di regola in cinque soglie), il reddito agrario e il reddito dominicale 12
13 IL CATASTO Lo schedario delle partite (dove per partita si intende generalmente l insieme dei beni appartenenti a un unico possessore) contenente tra l altro tutte le variazioni che si sono verificate nel tempo, sia rispetto all intestazione sia rispetto alla consistenza e al reddito in ciascuna particella Lo schedario dei possessori con l elenco alfabetico delle ditte censuarie e con tutti i dati relativi per la formulazione dell imposta fondiaria. 13
14 IL CATASTO p Il Nuovo Catasto Edilizio Urbano prende in considerazione ogni unità immobiliare esistente, cioè ogni fabbricato o porzione di esso o insieme di fabbricati appartenenti allo stesso proprietario che ai fini tributari possa costituire un cespite di reddito indipendente. p Il patrimonio informativo accumulato dagli uffici del catasto registra i vani catastali, differenziando gli accessori diretti da quelli complementari per valutare l effettiva consistenza di ogni immobile urbano. p Le caratteristiche qualitative sono individuate sulla scorta di indagini relative alle trasformazioni subite dai fabbricati, alla loro datazione allo stato di conservazione, alla qualità delle strutture, al grado di rifinitura, alla dimensione dei vani alla dotazione dei servizi al collegamento con i mezzi pubblici. 14
15 IL CATASTO p Poiché la classificazione catastale serve fondamentalmente a verificare la rendita prodotta da ciascuna unità immobiliare, le eventuali opere di demolizioni ampliamento fusione sopraelevazione frazionamento vengono considerate solo in funzione della variazione di reddito prodotta. p Anche la suddivisione del territorio nazionale in zone censuarie, cioè in aree che presentino rispettivamente sufficiente uniformità di caratteristiche ambientali, di tipo ed epoca delle unità immobiliari in esse esistenti, rispecchia l adozione di un criterio selettivo vincolato piuttosto alle categorie di rendita che all omogeneità dei caratteri costruttivi, tipologici e fruitivi degli edifici: è pertanto comprensibile il fatto che la capacità divulgativa dei dati catastali si limiti a due ordini di dati: consistenza catastale e classamento. 15
16 IL CATASTO p Fonti iconografiche p Le fonti iconografiche racchiudono tutta la documentazione per immagini fornita tramite: Cartografia antica e recente Cartografia generale e di base Cartografia tecnica e tematica Stampe, fotografie, foto aeree e terrestri. p Le carte di base per gli usi urbanistici di solito si ordinano secondo tre grandi raggruppamenti relativamente al rapporto di riduzione (scala)attraverso il quale vengono rappresentate le grandezze lineari reali: 16
17 IL CATASTO Carte a grande scale: 1:500, 1:1.000, 1:2.000 Carte a media scala: 1:5.000, 1:10.000, Carte a piccola scala: 1:25.000, 1:50.000, 1: p Le carte di base si suddividono inoltre in costruite e derivate. Le carte costruite sono quelle effettivamente allestite nella scala in cui si presentano Le carte derivate risultano invece dalla riduzione di altre a scala maggiore. 17
18 p Generalmente ad esempio il di un territorio comunale deriva da una carta costruita al 2000, e ancora si può ricavare un partendo dalla scala immediatamente più grande oppure un diminuendo un p Non è mai possibile procedere all inverso. p Le carte inoltre possono essere distinte in: Carte topografiche quelle con scala compresa tra e 1: esse rappresentano con molta precissione piccoli tratti della superficie terrestre di cui raffigurano il rilievo, l idrografia, tutti i centri abitati, le strade, la vegetazione. Carte corografiche quelle con scala compresa tra 1: e 1: esse rappresentano con molti particolari una regione abbastanza ampia della superficie terrestre. Carte geografiche quelle con scala più piccola di 1:
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20 p La carte topografica fondamentale d Italia redatta dall IGM in 277 fogli alla scala 1: , rappresenta con i suoi apparati (fogli al , quadranti al e tavolette al ) la documentazione più completa esistente dal punto di vista geografico. p Gli ingredienti e le forme del paesaggio naturale rappresentato sono riconducibili a quattro categorie: 20
21 L orografia (ove è possibile individuare frane, affioramenti rocciosi, calanchi, canaloni, cime e gole); L idrografia continentale (con caratteristiche che permettono di differenziare i fiumi dai torrenti, le fiumare dagli alvei abbandonati, le paludi dagli stagni); Le coste e l idrografia marina La vegetazione spontanea (con descrizioni relative ai boschi, alle praterie, alle macchie). 21
22 p Categorie a sé dotata di simboli particolari il complesso dei dati relativi al paesaggio antropico illustra le attività e le opere dell uomo: gli insediamenti sparsi e concentrati, la viabilità, gli elettrodotti, le infrastrutture in genere, la vegetazione e l utilizzazione agraria del suolo, le cave e le miniere, i ruderi sparsi e le strutture monumentali archeologiche, i limiti amministrativi e politici. 22
23 p Dati ISTAT p Demografia (censimento, rilevamento annuale) Popolazione residente distinta per: p Classi di età (0-3anni; 3-13anni; 14-65anni) p particelle censuarie, circoscrizioni, comune, provincia p Sistemi locali del lavoro Famiglie distinta per: p Composizione nucleo familiare p particelle censuarie, circoscrizioni, comune, provincia p Sistemi locali del lavoro Popolazione attiva popolazione in età lavorativa (14-65 anni) p In cerca di prima occupazione Occupati parte della popolazione attiva occupata 23
24 p Dati ISTAT p Attività produttive (censimento) Unità locali per settori di attività economica (Agricoltura, Industria, Servizi) p particelle censuarie, circoscrizioni, comune, provincia p Sistemi locali del lavoro Addetti per settori di attività economica p particelle censuarie, circoscrizioni, comune, provincia p Sistemi locali del lavoro 24
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