Roma 16/03/ La Vespa Velutina
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- Marcello Di Gregorio
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1 Roma 16/03/ La Vespa Velutina Dott. Jorge Rivera Gomis Unità Operativa di Apicoltura Istituto Zooprofilattico Sperimentale del Lazio e della Toscana «M. Aleandri»
2 La vespa velutina, detta anche calabrone asiatico è un imenottero originario del sud est asiatico. Si trova soprattutto in India, Indocina, Cina, Giava.
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6 Intorno al individui di Vespa velutina sono stati introdotti accidentalmente nel sud ovest della Francia sembra attraverso l importazione di legno o prodotti orticole dalla Cina Nel 2005 prima segnalazione in Francia Colpiti soprattutto piccoli allevatori stanziali
7 Dalla Francia si è rapidamente diffusa fino Belgio, Spagna, Portogallo e infine l Italia. Prima segnalazione in Italia nel 2012 a Loano (Savona) A fine 2013 in Liguria e in Piemonte 2014 Provincia di Alessandria
8 Unica segnalazione verificata nel 2015 a San Michele di Mondovì (CN), evidenzia un andamento contradditorio Si aspettava una diffusione più veloce Ad oggi sono state registrate 299 segnalazioni (96% in Liguria e 4% in Piemonte) All inizio si hanno trovato pochi nidi che hanno stato distrutti Nei seguenti anni, si hanno moltiplicato i ritrovamenti, ogni volta più estesamente Capacità della V. velutina per stabilirsi di forma quasi invisibile per poi manifestarsi fortemente
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12 A causa del clima favorevole, Italia e Europa centroorientale sono a rischio d invasione per la Vespa velutina Rischio immediato nelle regioni limitofre e in tutta Italia E importante essere pronti per il suo possibile arrivo
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14 Differenze con il calabrone (Vespa crabro) Vespa crabro TORACE: scuro marrone rossiccio ADDOME: con solo i primi due tergiti scuri, mentre i restanti sono di colore giallo con macchie scure ZAMPE: interamente di colore scuro PARTE FRONTALE DEL CAPO: colore giallo aranciato, visto dall alto è arancio ANTENNE:di colore bruno rossiccio. Le operarie hanno dimensione di circa 2-2,5 cm. Vespa velutina nigrithorax TORACE: colore bruno molto scuro PRIMI TRE TERGITI ADDOMINALI: colore bruno molto scuro QUARTO TERGITE: è quasi interamente di colore giallo-arancio ZAMPE: con parte terminale gialla PARTE FRONTALE DEL CAPO: colore giallo aranciato, visto dall alto è nero. ANTENNE: di sono di colore bruno scuro. Le operaie hanno dimensione di circa 2-2,3 cm.
15 Vespa velutina: Regina molto simile alle operaie. I maschi hanno le antenne più lunghe
16 Vespa crabro
17 Vespa Velutina Vespa crabro
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19 Vespa crabro: circa 4cm Vespa velutina: circa 3cm
20 I nidi: V. Velutina vive in società all interno di nidi costruiti da fibre vegetali lavorate per loro fino ottenere un materiale simile al cartone Forma sferica prima, puoi piriforme
21 Di solito si locallizzano negli alberi, a una altezza media di 10m (nella parte più alta) Hanno dimensioni di 50cm di diametro (fino 1m) individui
22 Nidi costruiti in zone umide con presenza di acqua e sostanze legnose (tra le fronde degli alberi, raramente in terra) Nidi primari: La regina i costruisce da sola in primavera e depone le prime uova. La regina nutre queste larve cacciando davanti l alveare. Spesso costruiti su manufatti umani e a bassa altezza Nidi secondari: Costruiti a partire dai primari in stagione più avanzata. Crescono velocemente e con più covata. Meno visibili, a maggiore altezza (10 metri) negli alberi. Massima espansione in estate avanzata e nascimento di regine e maschi In Francia minimo 380 individui e massimo per colonia Territorio di caccia si estende 400m dal nido
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25 La colonia non riesce a svernare e muore (come per la Vespa cabro) Solo le regine feconde (fecondate dai maschi nel fine estate e inizio dell autunno) sopravivono all inverno nascondendosi in cavità adeguate Ogni nido produce più di 400 regine future, la maggioria muore (in primavera c e competizione tra loro per i siti di nidificazione, con notevole mortalità)
26 Pericolo per la Salute Publica -Vespa velutina più agressiva del calabrone comune. Aggressività vicino al suo nido, con movimenti umani o rumori forti -Punture possono essere letali, più per chi è allergico o sensibilizzato (allergia a punture di vespe e calabroni in generale, anche gli europei) -Bordeaux 2012 donna deceduta per schock anafilattico (nido nella sua casa) -Cina, estate 2013: 1675 persone punte nella provincia di Shanxi, 42 morti -Valle della Loira Ottobre 2014: agricoltore francese morto mentre tagliava l erba, inavvertitamente ha distrutto un nido ed è stato attaccato dalle vespe velutine
27 Fonti di nutrimento Alimentazione zuccherina in primavera (frutta) e proteica in autunno (vari insetti, vespe, mosche, farfalle) (pericolo per l altra fauna autoctona e impollinatori naturali) Le api costituiscono la principale fonte proteica per nutrire le larve
28 Predazione Di fronte al predellino di volo degli alveari, in volo stazionario in attesa delle api (decine in poche ore) Le vittime vengono atterrate, uccise con le mandibole, e tagliate per prendere solo il torace, ricco di proteine, che viene trasportato nel nido A volte provano a introduirse negli alveari
29 Vespa velutina può infliggere forti danni alle colonie di Apis mellifera Più fortemente nel periodo tardo-estivo/autunnale (quando le colonie sono più sviluppate e si sono ridotte le altre fonti alimentarie) Effetti più gravi nelle colonie più deboli di Apis mellifera calabroni davanti l arnia condannanno l alveare alla distruzione
30 Predazione più grave rispetto a quella del calabrone europeo: da Giugno a Dicembre Attacchi di grande intensità tutta la giornata Serve una maggiore quantità di api alla dieta Settembre-Ottobre è quando la covata della vespa asiatica ha la sua maggiore espansione Coincide con la diminuzione della popolazione di api e la nascita delle ultime dell anno che dovranno formare il glomere con la regina e le altre rimaste in inverno
31 Trappole: Zuccherine con birra Proteiche Competenza tra Regine??
32 Selettività migliore del succo d arnia rispetto a Vespa velutina 7 volte in più esemplari catturati di V. velutina vicino all arnia di una posizionata lontana
33 RACCOMANDAZIONI: -E sicuramente opportuno iniziare nel periodo primaverile l attività di "trappolaggio" per intercettare gli individui presenti lnell'ambiente (In dubbio, competenza tra le regine) -Utilizzare solo in prossimità delle arnie colpite: (massima cattura dei calabroni asiatici) per far diminuire la pressione predatoria (efficacia contro l espansione non chiara) -Il succo d arnia (cera, favi vechi+miele+acqua) è più selettivo -Unica soluzione è la distruzione sistematica dei nidi: Costituire una rete efficace di monitoraggio
34 Esiste un Progetto Vespa velutina finanziato dal MIPAAF che ha lo scopo di mettere a punto tecniche di contenimento del calabrone asiatico 4 linee di ricerca: 1)Monitoraggio con bottiglie trappola per la cattura degli adulti di Vespa velutina (Liguria, Piemonte, Lombardia, Toscana ed Emilia Romagna). Monitoraggio preventivo può essere esteso anche ad altre regioni italiane. La rete è coordinata dal DISAFA di Torino, DEFENS dell Università di Milano, CRA-ABP Firenze e dalle associazioni di apicoltori italiani. 2)Sistema radar di rilevamento dei nidi tramite calabrone catturato e dotato di tag (transponder miniaturizzati rilevati da un radar) 3)Studio cattura dei riproduttori con identificazione degli attrattivi feromonali specifici 4)Protocolli per la distruzione dei nidi (effettuata con tubi telescopici che insufflano permetrina o anidride solforosa)
35 Protezione civile, Squadre anti incendio o Guardia forestale :organismi che potrebbero operare sul territorio con mezzi ed attrezzature idonee. Vigili del Fuoco: coinvolti in caso di nidi pericolosi per la cittadinanza. Apicoltori e associazioni apistiche: coordinare ed affiancare le attività di questi organismi, svolgendo attività di formazione per le squadre di distruzione.
36 Molto importante: Monitoraggio e segnalazione per l apicoltore Corretto sistema di raccolta delle segnalazioni a livello nazionale (Sito unico) Associazioni: Devono effettuare formazione e richiedere interventi regionali e nazionali
37 Per eventuali segnalazioni o richieste di chiarimento è possibile contattare: -Istituto Zooprofilattico Sperimentale delle Regioni Lazio e Toscana «U.O. di Apicoltura» Via Appia Nuova 1411-Roma DISAFA «Settore di Entomologia e Zoologia» Osservatorio di Apicoltura tel.011, Fax Sito web:
38 Grazie per l attenzione
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