LE GROTTE ALL INTERNO DEI GHIACCIAI SI FORMANO QUANDO E PRESENTE ACQUA ALLO STATO LIQUIDO

Dimensione: px
Iniziare la visualizzazioe della pagina:

Download "LE GROTTE ALL INTERNO DEI GHIACCIAI SI FORMANO QUANDO E PRESENTE ACQUA ALLO STATO LIQUIDO"

Transcript

1

2 LE GROTTE ALL INTERNO DEI GHIACCIAI SI FORMANO QUANDO E PRESENTE ACQUA ALLO STATO LIQUIDO LE CONDIZIONI PER LA FORMAZIONE DI GROTTE SI VERIFICANO IN TUTTI I GHIACCIAI IN ZONE TEMPERATE E SUBPOLARI GHIACCIAIO DEL MORTERATSCH (CH)

3 SE E PRESENTE ACQUA ALLO STATO LIQUIDO SI POSSONO FORMARE SISTEMI DI CAVITA E PAESAGGI DEL TUTTO SIMILI AD UN PAESAGGIO CARSICO GHIACCIAIO DEL GORNER (CH) PROCESSI CRIOCARSICI GHIACCIAIO DEL GORNER (CH)

4 DOLINE 2006 GHIACCIAIO DEI FORNI 1994

5 DOLINE DI CROLLO O «CALDERONI GLACIALI» GHIACCIAIO DEL MORTERATSCH (CH) Foto Cesare Mangiagalli GHIACCIAIO DEI FORNI

6 INGHIOTTITOI GHIACCIAIO DEI FORNI

7 POZZI GLACIALI O MULINI Foto Andrea Ferrario GHIACCIAIO DEL MORTERATSCH (CH)

8 GHIACCIAIO DEL MORTERATSCH (CH) ALLA FRONTE RISORGENZE LE «PORTE» DEL GHIACCIAIO GHIACCIAIO DEI FORNI

9 PROCESSO FISICO FUSIONE PASSAGGIO DI STATO DA FASE SOLIDA A FASE LIQUIDA GHIACCIAIO DEL VENTINA (SO)

10 vapore PROCESSO FISICO ghiaccio FUSIONE acqua PASSAGGIO DI STATO DA FASE SOLIDA A FASE LIQUIDA neve GHIACCIAIO DEL VENTINA (SO)

11 ALTRI PROCESSI PROCESSI GRAVITATIVI FRAGILI E PLASTICI GHIACCIAIO DEL MORTERATSCH (CH) GHIACCIAIO DEI FORNI

12 ALTRI PROCESSI PROCESSI DI SUBLIMAZIONE GHIACCIAIO DEL MORTERATSCH (CH)

13 LE ACQUE SUPERFICIALI SI INCANALANO E INCIDONO LA SUPERFICIE DEL GHIACCIAIO BEDIERES GHIACCIAIO DEL MORTERATSCH (CH) GHIACCIAIO DEL GORNER (CH) GHIACCIAIO DEI FORNI

14 LE FRATTURE PERMETTONO ALL ACQUA DI INFILTRARSI IN PROFONDITA GHIACCIAIO DEI FORNI

15 OGNI GHIACCIAIO E SEMPRE PERCORSO DA NUMEROSE FAMIGLIE DI FRATTURE 1995 GHIACCIAIO DEI FORNI

16 DIVERSI TIPI DI GROTTE GROTTE ENDOGLACIALI GROTTE DI CONTATTO, O SUBGLACIALI Disegno Paola Tognini

17 DIVERSI TIPI DI GROTTE GROTTE ENDOGLACIALI GROTTE DI CONTATTO, O SUBGLACIALI Disegno Paola Tognini

18 GHIACCIAIO DEI FORNI CREPACCI E MULINI: DUE COSE BEN DIVERSE!

19 UN ESEMPIO DI STUDIO IL GHIACCIAIO DEI FORNI MONITORATO DAL 1994 DAL GRUPPO GROTTE MILANO CAI-SEM E POI DAL PROGETTO SPELEOLOGIA GLACIALE 2010

20 Le zone delle grotte 1998 I dati sulla fronte sono gentile concessione di ARPA Lombardia Dott. Dario Bellingeri GHIACCIAIO DEI FORNI-IMMAGINE IKONOS

21 GHIACCIAIO DEI FORNI PER COMPRENDERE LA FORMAZIONE E L EVOLUZIONE DEI SISTEMI DI GROTTE GLACIALI E NECESSARIO OSSERVARLI PER MOLTI ANNI IN MODO SISTEMATICO FACENDONE: - POSIZIONAMENTO - RILIEVO TOPOGRAFICO - DOCUMENTAZIONE FOTOGRAFICA

22 LA FORMAZIONE DI UN MULINO PUO ESSERE OSSERVATA IN TUTTE LE SUE FASI INGHIOTTITOI GLACIALI IN FORMAZIONE

23 INGHIOTTITOI GLACIALI

24 MULINI

25 INGHIOTTITOI GLACIALI, O MULINI, DALL INTERNO

26 POZZI-CASCATA

27 POZZI CIRCOLARI

28 SUL FONDO FINO AL 2004 TUTTI I MULINI TERMINAVANO SU TAPPI DI NEVE O SU STRETTI PASSAGGI

29 NEL 2006 SONO STATI OSSERVATI MULINI OCCUPATI DA ACQUA SUL FONDO

30 DAL 2004 SI OSSERVANO FORRE PERCORRIBILI DAL 2009 LA MAGGIOR PARTE DEI MULINI DELLA ZONA W PRESENTA SUL FONDO FORRE LUNGHE E COMPLESSE I MULINI GEMELLI - 55 m

31 ANOMALIE I MULINI ALLAGATI LA PRESENZA DI ACQUA ALL INTERNO DI UN MULINO E DOVUTA A RISALITE DEL TETTO DELLA ZONA SATURA O ALLA FORMAZIONE DI OSTACOLI AL DEFLUSSO ENDOGLACIALE

32 I MULINI SI FORMANO SEMPRE NELLE STESSE ZONE OGNI ANNO I VECCHI MULINI VENGONO TRASPORTATI A VALLE GHIACCIAIO DEI FORNI

33 I MULINI SI FORMANO SEMPRE NELLE STESSE ZONE OGNI ANNO I VECCHI MULINI VENGONO TRASPORTATI A VALLE E NUOVI MULINI SI FORMANO SEMPRE NELLO STESSO PUNTO DEL GHIACCIAIO GHIACCIAIO DEI FORNI

34 I MULINI FORMANO UN SISTEMA COMPLESSO CON Disegno Paola Tognini

35 I MULINI FORMANO UN SISTEMA COMPLESSO CON MULINI IN FORMAZIONE Disegno Paola Tognini

36 I MULINI FORMANO UN SISTEMA COMPLESSO CON MULINI ATTIVI DI GRANDI DIMENSIONI Disegno Paola Tognini

37 I MULINI FORMANO UN SISTEMA COMPLESSO CON MULINI IN FORMAZIONE, MULINI ATTIVI DI GRANDI DIMENSIONI MULINI FOSSILI Disegno Paola Tognini

38 I MULINI FORMANO UN SISTEMA COMPLESSO CON MULINI IN FORMAZIONE, MULINI ATTIVI DI GRANDI DIMENSIONI RESTI DI VECCHI MULINI Disegno Paola Tognini

39 GHIACCIAIO DEI FORNI ANCHE IL GHIACCIAIO MUTA E SI TRASFORMA CONTINUAMENTE 1995 LA FRONTE ARRETRA IL VOLUME E LO SPESSORE DEL GHIACCIO SI RIDUCONO 2014

40 ANCHE LA SUPERFICIE DEL GHIACCIAIO SI MODIFICA CONTINUAMENTE - 15 m - 10 m Forra endoglaciale sul Ghiacciaio dei Forni

41 NEL 2009 LA FORRA E COMPLETAMENTE SCOPERCHIATA E LA SUA PROFONDITA SI E RIDOTTA A 4 m 2009

42 2006 GHIACCIAIO DEI FORNI NEL 2006 INIZIA A FORMARSI UNA GRANDE CAVITA DI CONTATTO ALLA FRONTE

43 2006 L ENTRATA E AMPIA, MA LA GROTTA E DI BREVE SVILUPPO

44 entrata uscita IN 2007 LA GROTTA E LUNGA 100 m, TRASFORMATA IN UN TRAFORO IDROGEOLOGICO

45 Foto Mauro Mauro Inglese Inglese

46 2007 L USCITA

47 2007 IL CORSO D ACQUA INCIDE I DEPOSITI GLACIALI SUL FONDO, E IL SOFFITTO E MODELLATO DAL FLUSSO DI ARIA

48 2007 ENTRATA A MONTE

49 2008 LA GALLERIA SI E NOTEVOLMENTE ACCORICATA, A CAUSA DI CROLLI: SVILUPPO CIRCA 40 m

50 2008 CAMBIAMENTI DRAMMATICI

51 2009 ALLA FINE DI LUGLIO, LA GALLERIA IMPROVVISAMENTE COLLASSA, ASPORTANDO UNA MASSA DI GHIACCIO LUNGA 40 m, LARGA 10 E SPESSA 6-7 m DAL MARGINE ORIENTALE DELLA FRONTE DEL GHIACCIAIO GROTTA 40 m

52 LAGHI ENDO- E SUBGLACIALI grotta di contatto sottoglaciale lago proglaciale di contatto Courtesy by ARPA Lombardia Dott. Dario Bellingeri 2009

53 A PARTIRE DAL 2006 SI E OSSERVATA LA FORMAZIONE DI CAVITA DI CONTATTO NELLA PARTE ORIENTALE DEL GHIACCIAIO, IN FORTE REGRESSO

54 NEL 2006 INIZIA A FORMARSI UN PICCOLO LAGO DI CONTATTO GLACIALE CON UNA GRANDE CAVITA DI CROLLO, ALIMENTATO DAL TORRENTE LATERALE CHE SI INFILTRA NEL SISTEMA DI CAVITA DI CONTATTO PIU A MONTE

55 AGOSTO 2009

56 SUCCESSIVAMENTE, UNA SERIE DI CROLLI METTE IN COMUNICAZIONE LE DUE GALLERIE, CREANDO UN UNICA CAVITA SETTEMBRE 2009

57 LA CAVITA E COSTITUITA DA DUE GALLERIE COALESCENTI E DA UNA GIGANTESCA SALA DI CROLLO, IN PARTE OCCUPATA DA UN LAGO LUNGO 28 m, LARGO 9 CON UNA SUPERFICIE DI CIRCA 185 m 2

58 IL GRANDE LAGO SUBGLACIALE VISIBILE A FINE SETTEMBRE SETTEMBRE 2009

59 A FINE SETTEMBRE LA FORMAZIONE DI CREPACCI CIRCOLARI E DI UNA VASTA DEPRESSIONE SONO IL PRELUDIO AL COLLASSO DELLA CAVITA SETTEMBRE 2009

60 ALL INIZIO DI OTTOBRE, LA MAGGIOR PARTE DELLA GRANDE GALLERIA E CROLLATA, E IL LAGO NON E PIU VISIBILE

61 L ANNO SUCCESSIVO LA GROTTA E COMPLETAMENTE SCOMPARSA: RIMANGONO SOLTANTO UNA DEPRESSIONE DELIMITATA DA GRANDI CREPACCI CIRCOLARI E QUALCHE PICCOLO RESTO DI CAVITA AGOSTO 2010

62 LA FUORIUSCITA IMPROVVISA DI UNA GRANDE QUANTITA DI ACQUA POTREBBE AVER CAUSATO IL COLLASSO DELLA PARTE FINALE DELLA CAVITA DI USCITA, ESPONENDO UNA LARGA SUPERFICIE DI ROCCIA PRIMA COPERTA DA GHIACCIO 2009

63 NEL SOTTOSTANTE LAGO PROGLACIALE SI SONO QUINDI RIVERSATE LE ACQUE DEL LAGO SUBGLACIALE, INSIEME A GRANDI BLOCCHI DI GHIACCIO PROVENIENTE DAL COLLASSO DELLA CAVITA SOPRASTANTE 2009

64 L AUMENTO DI PRESSIONE ESERCITATO DALL ONDA DI PIENA (GLOF), POTREBBE AVER PROVOCATO, O, PER LO MENO, FACILITATO, L APERTURA DI UNA CAVITA DI CONTATTO SUL FONDO DEL LAGO PROGLACIALE, LA QUALE HA CAUSATO IL SUCCESSIVO SVUOTAMENTEO DEL LAGO STESSO 2010

65 IMPORTANZA DELLO STUDIO DEI SISTEMI CARSICI GLACIALI

66 IMPORTANZA DELLO STUDIO DEI SISTEMI CARSICI GLACIALI SPELEOGENESI MORFOGENESI CARSISMO DINAMICA DEI GHIACCIAI IDROGEOLOGIA GLACIOLOGIA RISCHI DI SURGE, JÖKULHLAUP E GLOF EVOLUZIONE DEI GHIACCIAI GLACIOLOGIA APPLICATA

67 GLI OBIETTIVI FUTURI DELLA RICERCA: INQUADRARE I PROCESSI DI CARSISMO GLACIALE NELLA DINAMICA DEI GHIACCIAI evoluzione delle cavità glaciali legate all attuale fase di ritiro e di riduzione di volume dei ghiacciai GHIACCIAIO DEL MORTERATSCH (CH) GHIACCIAIO DEL MORTERATSCH (CH) GHIACCIAIO DEI FORNI (SO)

68 GLI OBIETTIVI FUTURI DELLA RICERCA: INQUADRARE I PROCESSI DI CARSISMO GLACIALE NELLA DINAMICA DEI GHIACCIAI ruolo che la presenza di vuoti endo e subglaciali gioca nelle variazioni morfologiche che i ghiacciai stanno subendo negli ultimi anni; 2013 LA PRESENZA DI GRANDI CAVITA DI CONTATTO COMPROMETTE LA STABILITA DELLA FRONTE GROTTA 30 m IL COLLASSO DI GRANDI CAVITA GLACIALI PROVOCA RAPIDE E SIGNIFICATIVE VARIAZIONI DI VOLUME E DI MORFOLOGIA DEL GHIACCIAIO 2014 GHIACCIAIO DEI FORNI

69 LA PRESENZA DI GROTTE ALL INTERNO E SOTTO UN GHIACCIAIO CONDIZIONA L EVOLUZIONE MORFOLOGICA E LA CIRCOLAZIONE IDRICA 2014

70 GLI OBIETTIVI FUTURI DELLA RICERCA: INQUADRARE IL PROCESSI DI CARSISMO GLACIALE NELLA DINAMICA DEI GHIACCIAI - ruolo dell ablazione (per fusione e per sublimazione) all interno delle cavità glaciali nel bilancio di massa di un ghiacciaio Scallop sulle pareti e sulla volta testimoniano i processi di ablazione in una cavità del Ghiacciaio del Morteratsch

71 GLI OBIETTIVI FUTURI DELLA RICERCA: CIRCOLAZIONE IDRICA ALL INTERNO DEI GHIACCIAI - osservazioni e misure sul comportamento idrodinamico dei sistemi glaciali (approccio idrogeologico carsico) Foto Andrea Ferrario Test di tracciamento multiplo ai ghiacciai del Pers e del Morteratsch (CH)

72 GLI OBIETTIVI FUTURI DELLA RICERCA: - rischi di GLOF (Glacial Lake Outburst Flow) legati alla presenza di laghi endo-e subglaciali, GLOF? GHIACCIAIO DEI FORNI

73 CONCLUSIONI I GHIACCIAI SONO UN AMBIENTE ESTREMAMENTE MUTEVOLE E, DI CONSEGUENZA, LO SONO ANCHE LE CAVITA IN ESSI CONTENUTE. PER CAPIRNE LA GENESI, L EVOLUZIONE E LE RELAZIONI CON LA DINAMICA DEI GHIACCIAI SONO NECESSARIE OSSERVAZIONI SISTEMATICHE NEL CORSO DEGLI ANNI E UN ACCURATA DOCUMENTAZIONE DI QUANTO OSSERVATO

Capitolo 12 Le acque sotterranee

Capitolo 12 Le acque sotterranee Capitolo 12 Le acque sotterranee Acque sotterranee: si organizzano in corpi idrici con caratteristiche differenti a seconda del tipo di materiale Rocce cristalline o sedimentarie: circolano prevalentemente

Dettagli

LE ACQUE SOTTERRANEE

LE ACQUE SOTTERRANEE LE ACQUE SOTTERRANEE Le forme dell acqua In un territorio alpino l acqua è presente come: ghiacciaio ad alta quota acqua corrente nei fiumi e nei torrenti acqua ferma nei laghi acqua fluente nel sottosuolo

Dettagli

LE ACQUE SOTTERRANEE

LE ACQUE SOTTERRANEE LE ACQUE SOTTERRANEE Acque sotterranee: si organizzano in corpi idrici con caratteristiche differenti a seconda del tipo di materiale Rocce cristalline o sedimentarie: circolano prevalentemente lungo fratture

Dettagli

Ghiacciaio Ciardoney (Gran Paradiso): un estate caldissima annulla i benefici di un inverno nevoso. Ancora un bilancio negativo

Ghiacciaio Ciardoney (Gran Paradiso): un estate caldissima annulla i benefici di un inverno nevoso. Ancora un bilancio negativo Ghiacciaio Ciardoney (Gran Paradiso): un estate caldissima annulla i benefici di un inverno nevoso. Ancora un bilancio negativo SMI Redazione Nimbus, 8 settembre 2009 I forti e prolungati calori dell estate

Dettagli

Cosa sono le acque continentali?

Cosa sono le acque continentali? Cosa sono le acque continentali? Le acque sulla terraferma, cioè all'interno dei continenti, nell'insieme prendono il nome di acque continentali e contengono una bassa concentrazione di sostanze disciolte,

Dettagli

Geologo Andrea Dignani ANALISI DELLA LINEA DI COSTA DI PORTONOVO (ANCONA)

Geologo Andrea Dignani ANALISI DELLA LINEA DI COSTA DI PORTONOVO (ANCONA) Geologo Andrea Dignani ANALISI DELLA LINEA DI COSTA DI PORTONOVO (ANCONA) APAT 2007 Una falesia attiva subisce una degradazione fisica, che comporta la frantumazione delle rocce avviene, per mezzo dei

Dettagli

Francesco Comiti! Facoltà di Scienze e Tecnologie! Libera Università di Bolzano

Francesco Comiti! Facoltà di Scienze e Tecnologie! Libera Università di Bolzano Processi erosivi ed evoluzione dei corsi d acqua nel contesto dei cambiamenti climatici Prad am Stilfser Joch - Prato allo Stelvio 19.06.2015 Francesco Comiti Facoltà di Scienze e Tecnologie Libera Università

Dettagli

Il sistema carsico Stella-Basino (Gessi di Monte Mauro)

Il sistema carsico Stella-Basino (Gessi di Monte Mauro) www.venadelgesso.it I sistemi carsici nella Vena del Gesso romagnola Il sistema carsico Stella-Basino (Gessi di Monte Mauro) Torrente Sillaro Gessi di Monte Pènzola Borgo Tossignano Fiume Santerno Fiume

Dettagli

Fare click per modificare lo stile

Fare click per modificare lo stile COME STANNO CAMBIANDO I GHIACCIAI ITALIANI? Risultati dal Nuovo Catasto dei Ghiacciai Fare click per modificare lo stile Claudio Smiraglia Perché studiare i ghiacciai? Risorsa idrica ed energetica Risorsa

Dettagli

Grotta del Falco (Cp 448) - ramo laterale

Grotta del Falco (Cp 448) - ramo laterale ESPLORAZIONI 223 Grotta del Falco (Cp 448) - ramo laterale Rilievo 1988: U. Del Vecchio, I. Giulivo 268 UMBERTO DEL VECCHIO GROTTA DEL FALCO (CP 448) La Grotta del Falco si apre nel settore settentrionale

Dettagli

GHIACCIAIO DEL GRAND ETRÈT BILANCIO DI MASSA

GHIACCIAIO DEL GRAND ETRÈT BILANCIO DI MASSA GHIACCIAIO DEL GRAND ETRÈT BILANCIO DI MASSA 2015-2016 Oscillazioni frontali annuali cumulate 1997-2016 Il Ghiacciaio del Grand Etrèt dal 1997 al 2016 ha fatto registrare un arretramento di 170,5 m rispetto

Dettagli

Geomorfologia Eolica

Geomorfologia Eolica Geomorfologia Eolica Forme determinate dall azione del vento Duna: rilievo di sabbia costruito dal vento Tipi più comuni di dune Barcana: duna isolata che in pianta assomiglia ad una mezzaluna Esempi di

Dettagli

Escursione ai piedi del ghiacciaio

Escursione ai piedi del ghiacciaio Escursione ai piedi del ghiacciaio Per alpinisti ed escursionisti l immagine della Valle Anzasca è legata sicuramente alla parete est del Monte Rosa, un imponente muraglia di ghiaccio e roccia che precipita

Dettagli

Ghiacciai e permafrost in Trentino: cambiamenti in atto e scenari futuri

Ghiacciai e permafrost in Trentino: cambiamenti in atto e scenari futuri Ghiacciai e permafrost in Trentino: cambiamenti in atto e scenari futuri Roberto Seppi Dipartimento di Scienze della Terra Università di Pavia Trentino Clima 2008 Ghiacciai alpini e riscaldamento climatico

Dettagli

Lo stato di salute dei ghiacciai valdostani

Lo stato di salute dei ghiacciai valdostani Lo stato di salute dei ghiacciai valdostani Umberto Morra di Cella ARPA Valle d'aosta A.O. Cambiamenti Climatici L'evoluzione storica dei ghiacciai in VdA (Foto L. Mercalli) Settembre 2012 (Foto UMDC)

Dettagli

Catasto Ghiacciai della Regione autonoma Valle d Aosta: aggiornamento e Piano di prevenzione dei rischi glaciali

Catasto Ghiacciai della Regione autonoma Valle d Aosta: aggiornamento e Piano di prevenzione dei rischi glaciali Workshop Valutazione del rischio idraulico in ambito montano ed applicazione della direttiva alluvioni Libera Università di Bolzano, 3-4 maggio 2012 Catasto Ghiacciai della Regione autonoma Valle d Aosta:

Dettagli

Grotte e mulini glaciali

Grotte e mulini glaciali Approfondimenti Grotte e mulini glaciali Giovanni Badino, Leonardo Piccini Contenuto: Morfologia e formazione delle grotte nei ghiacciai. Contents: Morphology and origin of glacier caves. Key-words: ghiacciai,

Dettagli

La colata detritica del 7 settembre 2008 nel bacino glaciale della Torre di Castelfranco (Valle Anzasca, Macugnaga)

La colata detritica del 7 settembre 2008 nel bacino glaciale della Torre di Castelfranco (Valle Anzasca, Macugnaga) La colata detritica del 7 settembre 2008 nel bacino glaciale della Torre di Castelfranco (Valle Anzasca, Macugnaga) RAPPORTO DI EVENTO a cura di Maura Giuliano e Giovanni Mortara Torre di Castelfranco

Dettagli

Variazioni volumetriche dei Ghiacciai del Lys e del Ruitor

Variazioni volumetriche dei Ghiacciai del Lys e del Ruitor Variazioni volumetriche dei Ghiacciai del Lys e del Ruitor Andrea Tamburini & Fabio Villa IMAGEO S.r.l. - Torino Courmayeur, 01 ottobre 2009 Indice Cenni metodologici: Rilievi GPR (Ground Penetrating Radar)

Dettagli

IL CARSISMO. Tanti tipi di grotte

IL CARSISMO. Tanti tipi di grotte IL CARSISMO Il termine carsismo deriva dalla parola Carso che indica un area geografica posta tra il Friuli Venezia Giulia e la Slovenia. Qui il fenomeno carsico fu studiato per la prima volta e per estensione

Dettagli

unità 10. L idrosfera continentale

unità 10. L idrosfera continentale neve e ghiacciai (che più propriamente fanno parte della criosfera) acque sotterranee (falde idriche) che spesso riemergono nelle sorgenti falde freatiche falde artesiane Idrosfera continentale acque superficiali

Dettagli

Il cambiamento climatico e le risorse idriche nel bacino del Po

Il cambiamento climatico e le risorse idriche nel bacino del Po Il cambiamento climatico e le risorse idriche nel bacino del Po Parma, 16 luglio 27 Camera di Commercio - Sala Aurea IN COLLABORAZIONE CON IL SISTEMA DELLE AGENZIE AMBIENTALI AGENDA Elementi di stato Obiettivo

Dettagli

GEOGRAFIA FISICA CON LABORATORIO DI CARTOGRAFIA

GEOGRAFIA FISICA CON LABORATORIO DI CARTOGRAFIA GEOGRAFIA FISICA CON LABORATORIO DI CARTOGRAFIA a cura di S. Furlani A.A. 2016/2017 Programma OBIETTIVI FORMATIVI MORFOLOGIA, CARTOGRAFIA, EVOLUZIONE MORFOLOGICA Composizione dell atmosfera, idrosfera,

Dettagli

ESERCIZI di GEOGRAFIA - IL FIUME

ESERCIZI di GEOGRAFIA - IL FIUME Segna le risposte corrette 1. Che cos'è il FIUME? ESERCIZI di GEOGRAFIA - IL FIUME un'immensa distesa di acqua dolce un corso d'acqua che sfocia nel mare 2. Come si chiama la zona il cui nasce il FIUME?

Dettagli

Carso e fenomeni carsici 2 parte. Pradis Caverna nella Forra del T. Cosa ph.ff

Carso e fenomeni carsici 2 parte. Pradis Caverna nella Forra del T. Cosa ph.ff Carso e fenomeni carsici 2 parte 2014 PAS 059 1 Pradis Caverna nella Forra del T. Cosa ph.ff Forme carsiche ipogee Caverne Gallerie Pozzi GROTTE 2014 PAS 059 2 Grotta Impossibile Krizna Jama (vicini al

Dettagli

Il fenomeno carsico. Carsismo: Insieme dei processi di dissoluzione chimica delle rocce calcaree da parte delle acque

Il fenomeno carsico. Carsismo: Insieme dei processi di dissoluzione chimica delle rocce calcaree da parte delle acque Il carsismo Il fenomeno carsico Carsismo: Insieme dei processi di dissoluzione chimica delle rocce calcaree da parte delle acque Il carso è una regione geografica a confine tra Italia e Slovenia Le rocce

Dettagli

Il sistema Terra Acqua, Aria e Suolo

Il sistema Terra Acqua, Aria e Suolo Il sistema Terra Acqua, Aria e Suolo Il pianeta Terra il pianeta Terra, il pianeta in cui viviamo e che condividiamo con decine di milioni di specie viventi È un pianeta unico nell ambito del Sistema Solare

Dettagli

Ghiacciaio Ciardoney: nuova stazione meteorologica e rinnovo delle paline ablatometriche

Ghiacciaio Ciardoney: nuova stazione meteorologica e rinnovo delle paline ablatometriche Ghiacciaio Ciardoney: nuova stazione meteorologica e rinnovo delle paline ablatometriche Luca Mercalli, Daniele Cat Berro Società Meteorologica Italiana Giovanni Mortara CNR-IRPI, Torino Giovanni Badino

Dettagli

La Terra e il paesaggio

La Terra e il paesaggio Fabio Fantini, Simona Monesi, Stefano Piazzini La Terra e il paesaggio Dinamica dell idrosfera e dell atmosfera Capitolo 3 Idrosfera: la sfera acquea Lezione 8 Le acque sotterranee 3.1 I corpi idrici e

Dettagli

Il fenomeno carsico carsismo

Il fenomeno carsico carsismo Foto MTSN Il fenomeno carsico carsismo Il termine carsismo deriva dalla parola Carso che indica una regione naturale delle Prealpi Giulie in Istria e Slovenia. Il fenomeno carsico carsismo Qui il fenomeno

Dettagli

Lo studio idrogeologico del bacino di Serra degli Ulivi

Lo studio idrogeologico del bacino di Serra degli Ulivi Lo studio idrogeologico del bacino di Serra degli Ulivi Prof. Bartolomeo Vigna Dipartimento di Ingegneria dell Ambiente, del Territorio e delle Infrastrutture Politecnico di Torino Finalità dello studio

Dettagli

Regione Autonoma Friuli Venezia Giulia

Regione Autonoma Friuli Venezia Giulia Regione Autonoma Friuli Venezia Giulia O.P.C.M. 3309/03 e 3339/04 : Commissario delegato per il superamento ento dell Emergenza PROTEZIONE CIVILE DELLA REGIONE ENTE ATTUATORE: COMUNE DI PONTEBBA Decreto

Dettagli

IL RILIEVO E L ATTIVITA TOPOGRAFICA NELLE OPERE DI DIFESA DEL SUOLO

IL RILIEVO E L ATTIVITA TOPOGRAFICA NELLE OPERE DI DIFESA DEL SUOLO DIREZIONE GENERALE TERRITORIO E URBANISTICA IL RILIEVO E L ATTIVITA TOPOGRAFICA NELLE OPERE DI DIFESA DEL SUOLO Vettovalli Geom. Pietro Sondrio, 22 Settembre 2011 DIREZIONE GENERALE TERRITORIO E URBANISTICA

Dettagli

Reggio Emilia, Parco Nazionale dell Appennino Tosco-Emiliano Via Comunale, Sassalbo di Fivizzano (MS)

Reggio Emilia, Parco Nazionale dell Appennino Tosco-Emiliano Via Comunale, Sassalbo di Fivizzano (MS) GRUPPO SPELEOLOGICO PALETNOLOGICO GAETANO CHIERICI,, MEMBRO DELLA FEDERAZIONE SPELEOLOGICA REGIONALE DELL EMILIA ROMAGNA * AFFILIATO ALLA SOCIETÀ SPELEOLOGICA ITALIANA Reggio Emilia, 27.3.2017 Parco Nazionale

Dettagli

Anche il 2007 è stato un anno sfavorevole al glacialismo, i ghiacciai del Gran Paradiso hanno fatto registrare un arretramento medio di 15 metri

Anche il 2007 è stato un anno sfavorevole al glacialismo, i ghiacciai del Gran Paradiso hanno fatto registrare un arretramento medio di 15 metri Anche il 2007 è stato un anno sfavorevole al glacialismo, i ghiacciai del Gran Paradiso hanno fatto registrare un arretramento medio di 15 metri rispetto al 2006. CAMPAGNA GLACIOLOGICA 2007 Ghiacciaio

Dettagli

CLUB ALPINO ITALIANO Scuola Intersezionale di Escursionismo VERONESE

CLUB ALPINO ITALIANO Scuola Intersezionale di Escursionismo VERONESE CLUB ALPINO ITALIANO Scuola Intersezionale di Escursionismo VERONESE Introduzione L escursionismo su neve, in tutte le sue forme e modalità, porta il praticante ad accostarsi ad un mondo diverso, fantastico,

Dettagli

Il carsismo è un processo di erosione chimica che si sviluppa :

Il carsismo è un processo di erosione chimica che si sviluppa : Il carsismo è un processo di erosione chimica che si sviluppa : in presenza di rocce solubili: - rocce evaporitiche (gesso, salgemma); - rocce carbonatiche (calcari, dolomie, marmi ). in presenza di acqua:

Dettagli

Attività aggiuntive Nuovo Gulliver News n Gennaio Dopo l osservazione delle immagini, completa la tabella scrivendo le differenze.

Attività aggiuntive Nuovo Gulliver News n Gennaio Dopo l osservazione delle immagini, completa la tabella scrivendo le differenze. 3 a geografia Attività aggiuntive Nuovo Gulliver News n. 174 - Gennaio 2016 ATTIVITÀ n. 1 Dopo l osservazione delle immagini, completa la tabella scrivendo le differenze. ELEMENTI COLLINA MONTAGNA CIME

Dettagli

Ventara di Serralonga (Cp 863) - bozza di rilievo del tratto iniziale

Ventara di Serralonga (Cp 863) - bozza di rilievo del tratto iniziale ESPLORAZIONI 223 Ventara di Serralonga (Cp 863) - bozza di rilievo del tratto iniziale Rilievo 1991-1992: M. Amoroso, F. Bellucci, I. Giulivo, L. Ferranti, P. Fiorito, A. Santo 280 LUIGI FERRANTI VENTARA

Dettagli

A.M.A. A.M.A. S.p.A. via Laurentina nn. 877/879/ ROMA. TAV. II - STRALCIO CARTA TECNICA REGIONALE SEZIONE N "EUR" scala 1:10.

A.M.A. A.M.A. S.p.A. via Laurentina nn. 877/879/ ROMA. TAV. II - STRALCIO CARTA TECNICA REGIONALE SEZIONE N EUR scala 1:10. A.M.A. S.p.A. via Laurentina nn. 877/879/881 00143 ROMA TAV. II - STRALCIO CARTA TECNICA REGIONALE SEZIONE N. 374140 "EUR" scala 1:10.000 A.M.A. fosso Acqua Acetosa Ostiense punto di recapito in alveo

Dettagli

LE ACQUE SOTTERRANEE ELEMENTI DI IDROGEOLOGIA E CASI DI STUDIO

LE ACQUE SOTTERRANEE ELEMENTI DI IDROGEOLOGIA E CASI DI STUDIO GIOVANNI PRANZINI LE ACQUE SOTTERRANEE ELEMENTI DI IDROGEOLOGIA E CASI DI STUDIO PRESENTAZIONE Questo volume contiene i fondamenti dell'idrogeologia. Gli argomenti trattati coprono praticamente tutti gli

Dettagli

MESSA IN SICUREZZA DEL RIO CARPI A MONTOGGIO (GE) - PROGETTO DEGLI INTERVENTI A BREVE TERMINE-

MESSA IN SICUREZZA DEL RIO CARPI A MONTOGGIO (GE) - PROGETTO DEGLI INTERVENTI A BREVE TERMINE- MESSA IN SICUREZZA DEL RIO CARPI A MONTOGGIO (GE) - PROGETTO DEGLI INTERVENTI A BREVE TERMINE- Il bacino idrologico del Rio Carpi risulta collocato tra l abitato a Nord (q.437mslm) e la cima del Monte

Dettagli

PRINCIPI DI STRATIGRAFIA

PRINCIPI DI STRATIGRAFIA PRINCIPI DI STRATIGRAFIA STRATIGRAFIA: parte della Geologia che studia la successione delle rocce sedimentarie secondo l ordine di deposizione e cerca di ricostruire gli originari ambienti di sedimentazione.

Dettagli

Cabina di Regia dei Ghiacciai Valdostani

Cabina di Regia dei Ghiacciai Valdostani Cabina di regia dei ghiacciai valdostani Cabina di Regia dei Ghiacciai Valdostani Courmayeur, 12 dicembre 2014 - U. Morra di Cella ARPA VDA Agenzia Regionale per la Protezione dell'ambiente della Valle

Dettagli

03/02/2015 SPRUGOLA DI ZEGORI RICCO' DEL GOLFO DI SPEZIA S. BENEDETTO-PIANA DI ZEGORI

03/02/2015 SPRUGOLA DI ZEGORI RICCO' DEL GOLFO DI SPEZIA S. BENEDETTO-PIANA DI ZEGORI LI SP 413 03/02/2015 SPRUGOLA DI ZEGORI RICCO' DEL GOLFO DI SPEZIA S. BENEDETTO-PIANA DI ZEGORI 110 - - 0-24 24 Gauss Boaga Generiche 0 175 1562456 175 4886909 BARBAGELATA 175 PEDROLINI G.A.- Dall'ingresso

Dettagli

Geografia A2 Classi 3 a, 4 a, 5 a e secondaria Scheda n Sesamo 3 1 gennaio 2011

Geografia A2 Classi 3 a, 4 a, 5 a e secondaria Scheda n Sesamo 3 1 gennaio 2011 Geografia A2 Classi 3 a, 4 a, 5 a e secondaria Scheda n. 1 Nome... Classe... Data... ELEMENTI NATURALI E ANTROPICI Scrivi se gli elementi del paesaggio sono naturali o antropici. È un elemento 1. fiume...

Dettagli

Cosa sono e dove le troviamo?

Cosa sono e dove le troviamo? LE ROCCE Cosa sono e dove le troviamo? Sono aggregati di minerali diversi che talvolta possono comprendere anche fossili* Raramente in natura troviamo un minerale isolato Costituiscono la LITOSFERA (sfera

Dettagli

IL CARSISMO Cosa sono i calcari e le dolomie?

IL CARSISMO Cosa sono i calcari e le dolomie? IL CARSISMO Il termine carsismo prende il suo nome dall area geografica del Carso, situata tra il Friuli Venezia Giulia e la Slovenia: è qui che il fenomeno carsico venne studiato per la prima volta, e

Dettagli

Rapporto radar dell evento meteorologico del 23 e 24 gennaio 2009

Rapporto radar dell evento meteorologico del 23 e 24 gennaio 2009 Rapporto radar dell evento meteorologico del 23 e 24 gennaio 2009 1 Descrizione dell evento Tipo evento Data e Ora Inizio Fine sulla Regione Emilia Romagna 1.1 Dati disponibili Stratiforme Dal 23/01/2009

Dettagli

UN VIAGGIO IDEALE: 1. Lo studio del paesaggio

UN VIAGGIO IDEALE: 1. Lo studio del paesaggio UN VIAGGIO IDEALE: 1. Lo studio del paesaggio 1 Il vero viaggio di scoperta non consiste nel cercare nuove terre, ma nell avere nuovi occhi (Marcel Proust) 2 Questi nuovi occhi ci serviranno per leggere

Dettagli

Progetto scuola 21 sull energia. C.f.p. Aldo Moro 2 opa Miriana Pulici, Keti Conti, Greta Riva Eleonora Citterio Anno 2012/13

Progetto scuola 21 sull energia. C.f.p. Aldo Moro 2 opa Miriana Pulici, Keti Conti, Greta Riva Eleonora Citterio Anno 2012/13 Progetto scuola 21 sull energia C.f.p. Aldo Moro 2 opa Miriana Pulici, Keti Conti, Greta Riva Eleonora Citterio Anno 2012/13 L indice Che cos è l energia? L energia del sole L acqua La geografia dell energia

Dettagli

Gli studi geologici hanno da tempo scoperto

Gli studi geologici hanno da tempo scoperto Scienze della Terra Lezione 1 I componenti del Sistema Terra Gli studi geologici hanno da tempo scoperto che la Terra è formata da una serie di involucri concentrici con differenti caratteristiche fisiche

Dettagli

GESTIONE delle RISORSE IDRICHE

GESTIONE delle RISORSE IDRICHE Corso di laurea specialistica in Ingegneria delle Acque e della Difesa del Suolo Corso di GESTIONE delle RISORSE IDRICHE a.a. 2003-2004 Lezione 4 Prof. Luca Lanza Dipartimento di Ingegneria Ambientale

Dettagli

I Vulcani. Del Mediterraneo

I Vulcani. Del Mediterraneo I Vulcani Del Mediterraneo Il vulcano è una struttura geologica complessa generata all'interno della crosta terrestre dalla risalita, in seguito ad attività eruttiva, di massa rocciosa fusa, il magma,

Dettagli

61 Ghiacciaio della Capra

61 Ghiacciaio della Capra IT4L01451010 61 Ghiacciaio della Capra Gruppo montuoso: Gran Paradiso, Alpi Graie, Alpi Occidentali Bacino idrografico: Lago Serrù, Orco, PO Comune: Ceresole Reale, Torino, Piemonte, Italia DOVE SI TROVA

Dettagli

L acqua sulla Terra. Il volume totale d'acqua sulla Terra è di 1.4 miliardi di Km³. La superficie della Terra è ricoperta per. emerse.

L acqua sulla Terra. Il volume totale d'acqua sulla Terra è di 1.4 miliardi di Km³. La superficie della Terra è ricoperta per. emerse. L acqua sulla Terra Il volume totale d'acqua sulla Terra è di 1.4 miliardi di Km³. La superficie della Terra è ricoperta per il 71% da acqua e solo il 29% da terre emerse. L acqua sulla Terra Troviamo

Dettagli

COMUNE DI AGRA. Provincia di Varese

COMUNE DI AGRA. Provincia di Varese COMUNE DI AGRA Provincia di Varese STUDIO GEOLOGICO, IDROGEOLOGICO E SISMICO DEL TERRITORIO COMUNALE, A SUPPORTO DEL NUOVO P.G.T. AI SENSI DELL ART. 57 DELLA L.R. 12/05 REV02 DEL NOVEMBRE 2009 NOTA TECNICA

Dettagli

GHIACCIAIO DEL GRAND ETRÈT BILANCIO DI MASSA

GHIACCIAIO DEL GRAND ETRÈT BILANCIO DI MASSA GHIACCIAIO DEL GRAND ETRÈT BILANCIO DI MASSA 2016-2017 Valerio Bertoglio Stefano Cerise Demis Massoni Alberto Rossotto Hanno collaborato: Stephanie Bhetaz Stefano Borney Giovanni Bracotto Piero Borre Chiara

Dettagli

Il cambiamento climatico. Il cambiamento climatico

Il cambiamento climatico. Il cambiamento climatico Il cambiamento climatico Resoconto di alcuni dei principali effetti visibili in Europa Ing. Gianluca Bertoni Meteo Varese Responsabile settore previsionale MeteoNetwor Il cambiamento climatico I cambiamenti

Dettagli

Il cambiamento climatico

Il cambiamento climatico Il cambiamento climatico Resoconto di alcuni dei principali effetti visibili in Europa Ing. Gianluca Bertoni Meteo Varese Responsabile settore previsionale MeteoNetwor Il cambiamento climatico I cambiamenti

Dettagli

SCIENZE. La formazione delle rocce sedimentarie. Rocce sedimentarie clastiche. il testo:

SCIENZE. La formazione delle rocce sedimentarie. Rocce sedimentarie clastiche. il testo: 01 La superficie della Terra è coperta da un sottile strato di rocce. Le rocce si formano sulla superficie della Terra a causa del processo di sedimentazione. Sedimentazione: accumulo di materiali in strati

Dettagli

Cominciamo con il confrontare le zone sismiche e la disposizione dei vulcani subaerei nel mondo

Cominciamo con il confrontare le zone sismiche e la disposizione dei vulcani subaerei nel mondo Cominciamo con il confrontare le zone sismiche e la disposizione dei vulcani subaerei nel mondo Qui sopra è stata riportata la cartina dove sono rappresentate le zone sismiche sulla terra. Esse corrispondono

Dettagli

Gli Orridi. Marmitte di Maiesso. SMS Ranzoni 1

Gli Orridi. Marmitte di Maiesso. SMS Ranzoni 1 Gli Orridi Insieme alle cascate, gli orridi, sono sicuramente la forma più spettacolare di paesaggio che si è creata nel tempo ad opera dell'acqua. Si tratta di un fenomeno che risale all'epoca dell'ultima

Dettagli

Ghiacciaio di Pizzo Quadro N. archivio Servizio Glaciologico Lombardo

Ghiacciaio di Pizzo Quadro N. archivio Servizio Glaciologico Lombardo METODI DI BILANCIO DI MASSA Ghiacciaio di Pizzo Quadro N 1957 2003 archivio Servizio Glaciologico Lombardo Ghiacciaio di Ponciagna 1991 archivio Servizio Glaciologico Lombardo 2003 Ghiacciaio di Fellaria

Dettagli

Il Ghiacciaio Del Calderone

Il Ghiacciaio Del Calderone Il Ghiacciaio Del Calderone DOV E SITUATO Il ghiacciaio del Calderone si trova in Abruzzo, provincia di Teramo, sul versante settentrionale del Corno Grande all'interno del massiccio del Gran Sasso d'italia,

Dettagli

La terra è costituita da:

La terra è costituita da: La terra è costituita da: 70% oceani 30% terre emerse 9% delle terre emerse è coperto da ghiacciai ca. il 75% delle riserve di acqua dolce sono intrappolate nei ghiacciai Distribuzione dei ghiacciai sul

Dettagli

AGGIORNAMENTO DEL CATASTO FRIULI NELLA ZONA DEL MONTE CAVALLO

AGGIORNAMENTO DEL CATASTO FRIULI NELLA ZONA DEL MONTE CAVALLO Pino Guidi Fulvio Gasparo AGGIORNAMENTO DEL CATASTO FRIULI NELLA ZONA DEL MONTE CAVALLO Estratto da u Rassegna Speleologica Italianau Anno XXIII Fascicolo I Febbraio 191 MERONI ALBESE (COMO) PINO GUIDI

Dettagli

L'IDROSFERA. Per idrosfera si intende l'insieme delle acque presenti sul nostro pianeta, sia in superficie che nel sottosuolo.

L'IDROSFERA. Per idrosfera si intende l'insieme delle acque presenti sul nostro pianeta, sia in superficie che nel sottosuolo. L'IDROSFERA Per idrosfera si intende l'insieme delle acque presenti sul nostro pianeta, sia in superficie che nel sottosuolo. L'acqua è la sostanza più abbondante sulla Terra, la superficie del nostro

Dettagli

Le Tensioni del Vetro Float

Le Tensioni del Vetro Float Le Tensioni del Vetro Float Sassuolo, 9 Luglio 2015 Convegno ICerS Argomenti trattati - Comportamento elastico e viscoelastico del vetro; perché si formano le tensioni: gradienti termici e velocità di

Dettagli

PARTE I. I processi idrologici. Lezione I: Il ciclo idrologico. Dipartimento di Ingegneria Civile

PARTE I. I processi idrologici. Lezione I: Il ciclo idrologico. Dipartimento di Ingegneria Civile Corso di Laurea Specialistica in N.O. Giuseppe Aronica Corso di Idrologia Tecnica PARTE I Lezione I: Il ciclo idrologico Il ciclo idrologico Il ciclo idrologico è il processo di circolazione dell acqua

Dettagli

Morfologia ed evoluzione dei mulini del Ghiacciaio del Gorner (Valais, Svizzera): rapporti con l idrologia epi ed endoglaciale

Morfologia ed evoluzione dei mulini del Ghiacciaio del Gorner (Valais, Svizzera): rapporti con l idrologia epi ed endoglaciale http://www.laventa.it/ Progetti Esplorativi Morfologia ed evoluzione dei mulini del Ghiacciaio del Gorner (Valais, Svizzera): rapporti con l idrologia epi ed endoglaciale Leonardo Piccini, Alessio Romeo

Dettagli

GLI IMPIANTI DI SCARICO INDICAZIONI, VINCOLI E REQUISITI DI PROGETTAZIONE

GLI IMPIANTI DI SCARICO INDICAZIONI, VINCOLI E REQUISITI DI PROGETTAZIONE GLI IMPIANTI DI SCARICO INDICAZIONI, VINCOLI E REQUISITI DI PROGETTAZIONE LA NORMATIVA DI RIFERIMENTO Per la progettazione degli impianti di scarico si fa riferimento alla normativa europea composta da

Dettagli

COMPONENTE GEOLOGICA, IDROGEOLOGICA E SISMICA DEL PIANO DI GORVERNO DEL TERRITORIO COMUNALE DI BEDULITA (BG) Integrazioni

COMPONENTE GEOLOGICA, IDROGEOLOGICA E SISMICA DEL PIANO DI GORVERNO DEL TERRITORIO COMUNALE DI BEDULITA (BG) Integrazioni COMPONENTE GEOLOGICA, IDROGEOLOGICA E SISMICA DEL PIANO DI GORVERNO DEL TERRITORIO COMUNALE DI BEDULITA (BG) Integrazioni Norma di riferimento: D.g.r. 30 novembre 2011 - n. IX/2616 Aggiornamento dei Criteri

Dettagli

CORSO AR Frasassi ottobre. Cenni di geologia applicata all arrampicata

CORSO AR Frasassi ottobre. Cenni di geologia applicata all arrampicata CORSO AR1 2013 Frasassi 26-27 ottobre Cenni di geologia applicata all arrampicata Cos è la Geologia? è la scienza che studia la struttura, la storia e l evoluzione del pianeta terra. e il pianeta terra?

Dettagli

A scala del mezzo poroso

A scala del mezzo poroso C È ACQUA E ACQUA!! A scala del mezzo poroso Acqua pellicolare Acqua capillare Argilla { Tavola { d acqua Zona satura Zona non satura A scala dell acquifero Piano campagna Zona vadosa Frangia capillare

Dettagli

INDAGINE MULTIDISCIPLINARE SU CAVITA CARSICHE. DAUBENHORN PARETI m s.m.

INDAGINE MULTIDISCIPLINARE SU CAVITA CARSICHE. DAUBENHORN PARETI m s.m. INDAGINE MULTIDISCIPLINARE SU CAVITA CARSICHE DAUBENHORN PARETI 2 100 m s.m. R001-01.08.2016 Dati generali: Committente Laboratorio Ricerca Sotterranea monte Generoso Indirizzo Contatto Francesco Bianchi-Demicheli,

Dettagli

Cosa sono i ghiacciai

Cosa sono i ghiacciai Cosa sono i ghiacciai Come funzionano La massa di ghiaccio che costituisce un ghiacciaio non è una massa statica e omogenea: il ghiaccio ha diverse caratteristiche nei diversi punti del ghiacciaio e si

Dettagli

Il ghiaccio come materiale

Il ghiaccio come materiale Il ghiaccio come materiale Esistono 9 forme conosciute di reticolo cristallino del ghiaccio. Sette di queste sono stabili a pressioni superiori a 200 MPa, e un ottava, chiamata Ic, è stabile a temperature

Dettagli

LEGGI O ASCOLTA IL TESTO POI ORGANIZZA IL CONTENUTO NELLA MAPPA IL LAGO E UNA GRANDE MASSA D'ACQUA DOLCE, RACCOLTA IN UNA CAVITÀ

LEGGI O ASCOLTA IL TESTO POI ORGANIZZA IL CONTENUTO NELLA MAPPA IL LAGO E UNA GRANDE MASSA D'ACQUA DOLCE, RACCOLTA IN UNA CAVITÀ LEGGI O ASCOLTA IL TESTO POI ORGANIZZA IL CONTENUTO NELLA MAPPA IL LAGO E UNA GRANDE MASSA D'ACQUA DOLCE, RACCOLTA IN UNA CAVITÀ DELLA TERRA. E ALIMENTATO DA FIUMI CHIAMATI IMMISSARI, DA SORGENTI, DA GHIACCIAI

Dettagli

LO STATO DEL GLACIALISMO ITALIANO E SCENARI FUTURI RISULTATI DEL NUOVO CATASTO DEI GHIACCIAI

LO STATO DEL GLACIALISMO ITALIANO E SCENARI FUTURI RISULTATI DEL NUOVO CATASTO DEI GHIACCIAI Claudio Smiraglia LO STATO DEL GLACIALISMO ITALIANO E SCENARI FUTURI RISULTATI DEL NUOVO CATASTO DEI GHIACCIAI (Foto R. Scotti) (foto C. Casarotto) Foto R. Scotti Il ghiacciaio è l immagine più compiuta

Dettagli

FULVIO GASPARO GROTTE DEL FRIULI. Estratto da: Rassegne Speleologice Ileliane - Anno XXV- Fesc Gennaio-Dicembre 1973

FULVIO GASPARO GROTTE DEL FRIULI. Estratto da: Rassegne Speleologice Ileliane - Anno XXV- Fesc Gennaio-Dicembre 1973 FULVIO GASPARO GROTTE DEL FRIULI Estratto da: Rassegne Speleologice Ileliane - Anno XXV- Fesc. 1-4 - Gennaio-Dicembre 1973 TIPOLITO MERONI - ALBESE (COMO) FULVIO GASPARO (Commissione Grotte «E. Boegan»)

Dettagli

ATTIVITA ESTRATTIVE IN ESERCIZIO NEL COMUNE DI GAVORRANO

ATTIVITA ESTRATTIVE IN ESERCIZIO NEL COMUNE DI GAVORRANO ATTIVITA ESTRATTIVE IN ESERCIZIO NEL COMUNE DI GAVORRANO Cava «Bartolina» Inquadramento generale Scarlino Bagno di Gavorrano Gavorrano Strada Provinciale Puntone Strada Provinciale Filare Vallina Documentazione

Dettagli

I FENOMENI E LE FORME CARSICHE

I FENOMENI E LE FORME CARSICHE I FENOMENI E LE FORME CARSICHE A cura di Stefano FURLANI Corso di Geografia Fisica con Laboratorio di Cartografia (A.a. 2016-2017) Forme e processi del carsismo ARGOMENTI DELLA LEZIONE I FENOMENI E LE

Dettagli

Grave di S. Giacomo PU_12. Grave di S. Jacopo CASTELLANA GROTTE. San Jacopo. Pagina 1 di 13 Scheda aggiornata al :37:03

Grave di S. Giacomo PU_12. Grave di S. Jacopo CASTELLANA GROTTE. San Jacopo. Pagina 1 di 13 Scheda aggiornata al :37:03 Grave di S. Jacopo Bari Castellana Grotte s.c. San Jacopo San Jacopo 14 14 X X Anelli Franco 11/11/1938 Anelli Franco 11/11/1938 Anelli Franco 11/11/1938 Franco Orofino 7/6/1964 22/5/211 Pagina 1 di 13

Dettagli

Inghiottitoio Le Gravinelle PU_15. Le Gravinelle CASTELLANA GROTTE. Gravinelle. Pagina 1 di 14 Scheda aggiornata al :11:18

Inghiottitoio Le Gravinelle PU_15. Le Gravinelle CASTELLANA GROTTE. Gravinelle. Pagina 1 di 14 Scheda aggiornata al :11:18 Le Gravinelle Bari Castellana Grotte p.zza Caduti castellanesi Gravinelle 21 O 15 X X G. Mancini 11/11/1938 Vianello - Tommasini 26/12/1956 F. Orofino 11/3/1968 Pagina 1 di 14 Scheda aggiornata al 21-7-17

Dettagli

MONTE S.ELENA. CALDERA di YELLOWSTONE

MONTE S.ELENA. CALDERA di YELLOWSTONE MONTE S.ELENA 18 maggio 1980 (dopo circa 180 anni d inattività) Nube di cenere 100 km/h Oscura tutto nel raggio di 200 km Il giorno prima dell esplosione Si trova lungo la CINTURA DI FUOCO DEL PACIFICO

Dettagli

La montagna. Ghiacciai. Clima e vegetazione

La montagna. Ghiacciai. Clima e vegetazione La montagna Le montagne sono disposte in modo ordinato lungo una catena montuosa o in un massiccio (non in linea). I rilievi sono costituiti da versanti delimitati in cima dai crinali (o spartiacque) e

Dettagli

Comune di San Canzian d Isonzo

Comune di San Canzian d Isonzo Comune di San Canzian d Isonzo PREMESSA Osservazioni prodotte al laboratorio Isonzo Per quanto riguarda il comune di San Canzian d Isonzo il piano identifica come zone potenzialmente pericolose l area

Dettagli

Figura 3: Ricostruzione tridimensionale della superficie piezometrica riferita alla falda superficiale (v. Fig. 2)

Figura 3: Ricostruzione tridimensionale della superficie piezometrica riferita alla falda superficiale (v. Fig. 2) Figura 3: Ricostruzione tridimensionale della superficie piezometrica riferita alla falda superficiale (v. Fig. 2) In particolare i valori di piezometria sono risultati più bassi rispetto a quelli del

Dettagli

Analisi suolo e sottosuolo

Analisi suolo e sottosuolo Analisi suolo e sottosuolo Atelier città paesaggio 2015/2016 Gruppo 02 Gruppo 16 Andrea Verzini Giacomo De Caro Niccolò Antonielli Pia Fleischer Simone Valbusa Anca Spiridon Alexia Brodu Matija Perić Rischio

Dettagli

ORIGINE E FINE DEI LAGHI: L ESEMPIO DI ALLEGHE

ORIGINE E FINE DEI LAGHI: L ESEMPIO DI ALLEGHE Il Gruppo Divulgazione Scientifica presenta ORIGINE E FINE DEI LAGHI: L ESEMPIO DI ALLEGHE Relatore dott. Manolo Piat (GDS) Agordo, 23 gennaio 2009 Lago corpo d'acqua dolce o salata in una depressione

Dettagli

Associazione Amici Italia Islanda - 16

Associazione Amici Italia Islanda  - 16 6. ARRAMPICATA SU GHIACCIO IN ISLANDA In Islanda questa attività ha compiuto passi in avanti da quando, per l ascensione su ghiaccio, si è introdotto il rampone a 10 punte al posto del gradino tagliato.

Dettagli

ORDINE DEI GEOLOGI DELL ORDINE DEI GEOL A TOSCANA

ORDINE DEI GEOLOGI DELL ORDINE DEI GEOL A TOSCANA ORDINE DEI GEOLOGI DELLA TOSCANA 9 dicembre 2008 Elaborato a se stante, autonomo La relazione idrogeologica Mirata al tipo di progetto da supportare ma deve comunque sempre contenere informazioni sulla

Dettagli

Dichiarazione tecnica allegata all'istanza di compatibilità paesaggistica (sanatoria)

Dichiarazione tecnica allegata all'istanza di compatibilità paesaggistica (sanatoria) In allegato alla dichiarazione di Codice fiscale Dichiarazione tecnica allegata all'istanza di compatibilità paesaggistica (sanatoria) Ai sensi dell'articolo 167 del Decreto Legislativo 22/01/2004 Il sottoscritto

Dettagli

Lezione Circolazione idrica sotterranea

Lezione Circolazione idrica sotterranea Lezione Circolazione idrica sotterranea Obiettivi La lezione pone l attenzione sulle modalità di circolazione idrica sotterranea, partendo dalla scala dei pori fino a giungere alla scala di bacino, attraverso

Dettagli

Stagioni invernali 2013/2014 e 2014/2015: similitudini e differenze.

Stagioni invernali 2013/2014 e 2014/2015: similitudini e differenze. Stagioni invernali 2013/2014 e 2014/2015: similitudini e differenze. La stagione invernale appena conclusa pur non essendo una fotocopia di quella 2013/14 mostra delle significative similitudini con essa.

Dettagli

COMUNE DI CIVITELLA DI ROMAGNA AREA ESTRATTIVA "S. MARTINO" AMBITO 1

COMUNE DI CIVITELLA DI ROMAGNA AREA ESTRATTIVA S. MARTINO AMBITO 1 COMUNE DI CIVITELLA DI ROMAGNA AREA ESTRATTIVA "S. MARTINO" AMBITO 1 1. INQUADRAMENTO Comune di: Civitella di Romagna. Località: S. Martino in Varolo. Cartografia di riferimento (C.T.R. 1: 25.000): Tav.

Dettagli

UNIVERSITÀ DEGLI STUDI DI SALERNO

UNIVERSITÀ DEGLI STUDI DI SALERNO UNIVERSITÀ DEGLI STUDI DI SALERNO FACOLTÀ DI INGEGNERIA Corso di Laurea Magistrale in Ingegneria per l ambiente ed il territorio CORSO DI FRANE RELAZIONE CASO STUDIO MONITORAGGIO CON INCLINOMETRI DELLA

Dettagli

Casella (codice MAXO): M = Misurato, accertato A = Ipotesi, stima X = Non chiaro, ancora da rilevare O = Non determinabile

Casella (codice MAXO): M = Misurato, accertato A = Ipotesi, stima X = Non chiaro, ancora da rilevare O = Non determinabile Catasto eventi naturali Dati di base Foglio 1/4 Tipo di evento Valanga Caduta di sassi Frana Acqua / colata di detriti Informazioni di base Comune: nome altri interessati? Corso d'aqua: Regione forestale:

Dettagli