LE GROTTE ALL INTERNO DEI GHIACCIAI SI FORMANO QUANDO E PRESENTE ACQUA ALLO STATO LIQUIDO
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- Angelica Brescia
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2 LE GROTTE ALL INTERNO DEI GHIACCIAI SI FORMANO QUANDO E PRESENTE ACQUA ALLO STATO LIQUIDO LE CONDIZIONI PER LA FORMAZIONE DI GROTTE SI VERIFICANO IN TUTTI I GHIACCIAI IN ZONE TEMPERATE E SUBPOLARI GHIACCIAIO DEL MORTERATSCH (CH)
3 SE E PRESENTE ACQUA ALLO STATO LIQUIDO SI POSSONO FORMARE SISTEMI DI CAVITA E PAESAGGI DEL TUTTO SIMILI AD UN PAESAGGIO CARSICO GHIACCIAIO DEL GORNER (CH) PROCESSI CRIOCARSICI GHIACCIAIO DEL GORNER (CH)
4 DOLINE 2006 GHIACCIAIO DEI FORNI 1994
5 DOLINE DI CROLLO O «CALDERONI GLACIALI» GHIACCIAIO DEL MORTERATSCH (CH) Foto Cesare Mangiagalli GHIACCIAIO DEI FORNI
6 INGHIOTTITOI GHIACCIAIO DEI FORNI
7 POZZI GLACIALI O MULINI Foto Andrea Ferrario GHIACCIAIO DEL MORTERATSCH (CH)
8 GHIACCIAIO DEL MORTERATSCH (CH) ALLA FRONTE RISORGENZE LE «PORTE» DEL GHIACCIAIO GHIACCIAIO DEI FORNI
9 PROCESSO FISICO FUSIONE PASSAGGIO DI STATO DA FASE SOLIDA A FASE LIQUIDA GHIACCIAIO DEL VENTINA (SO)
10 vapore PROCESSO FISICO ghiaccio FUSIONE acqua PASSAGGIO DI STATO DA FASE SOLIDA A FASE LIQUIDA neve GHIACCIAIO DEL VENTINA (SO)
11 ALTRI PROCESSI PROCESSI GRAVITATIVI FRAGILI E PLASTICI GHIACCIAIO DEL MORTERATSCH (CH) GHIACCIAIO DEI FORNI
12 ALTRI PROCESSI PROCESSI DI SUBLIMAZIONE GHIACCIAIO DEL MORTERATSCH (CH)
13 LE ACQUE SUPERFICIALI SI INCANALANO E INCIDONO LA SUPERFICIE DEL GHIACCIAIO BEDIERES GHIACCIAIO DEL MORTERATSCH (CH) GHIACCIAIO DEL GORNER (CH) GHIACCIAIO DEI FORNI
14 LE FRATTURE PERMETTONO ALL ACQUA DI INFILTRARSI IN PROFONDITA GHIACCIAIO DEI FORNI
15 OGNI GHIACCIAIO E SEMPRE PERCORSO DA NUMEROSE FAMIGLIE DI FRATTURE 1995 GHIACCIAIO DEI FORNI
16 DIVERSI TIPI DI GROTTE GROTTE ENDOGLACIALI GROTTE DI CONTATTO, O SUBGLACIALI Disegno Paola Tognini
17 DIVERSI TIPI DI GROTTE GROTTE ENDOGLACIALI GROTTE DI CONTATTO, O SUBGLACIALI Disegno Paola Tognini
18 GHIACCIAIO DEI FORNI CREPACCI E MULINI: DUE COSE BEN DIVERSE!
19 UN ESEMPIO DI STUDIO IL GHIACCIAIO DEI FORNI MONITORATO DAL 1994 DAL GRUPPO GROTTE MILANO CAI-SEM E POI DAL PROGETTO SPELEOLOGIA GLACIALE 2010
20 Le zone delle grotte 1998 I dati sulla fronte sono gentile concessione di ARPA Lombardia Dott. Dario Bellingeri GHIACCIAIO DEI FORNI-IMMAGINE IKONOS
21 GHIACCIAIO DEI FORNI PER COMPRENDERE LA FORMAZIONE E L EVOLUZIONE DEI SISTEMI DI GROTTE GLACIALI E NECESSARIO OSSERVARLI PER MOLTI ANNI IN MODO SISTEMATICO FACENDONE: - POSIZIONAMENTO - RILIEVO TOPOGRAFICO - DOCUMENTAZIONE FOTOGRAFICA
22 LA FORMAZIONE DI UN MULINO PUO ESSERE OSSERVATA IN TUTTE LE SUE FASI INGHIOTTITOI GLACIALI IN FORMAZIONE
23 INGHIOTTITOI GLACIALI
24 MULINI
25 INGHIOTTITOI GLACIALI, O MULINI, DALL INTERNO
26 POZZI-CASCATA
27 POZZI CIRCOLARI
28 SUL FONDO FINO AL 2004 TUTTI I MULINI TERMINAVANO SU TAPPI DI NEVE O SU STRETTI PASSAGGI
29 NEL 2006 SONO STATI OSSERVATI MULINI OCCUPATI DA ACQUA SUL FONDO
30 DAL 2004 SI OSSERVANO FORRE PERCORRIBILI DAL 2009 LA MAGGIOR PARTE DEI MULINI DELLA ZONA W PRESENTA SUL FONDO FORRE LUNGHE E COMPLESSE I MULINI GEMELLI - 55 m
31 ANOMALIE I MULINI ALLAGATI LA PRESENZA DI ACQUA ALL INTERNO DI UN MULINO E DOVUTA A RISALITE DEL TETTO DELLA ZONA SATURA O ALLA FORMAZIONE DI OSTACOLI AL DEFLUSSO ENDOGLACIALE
32 I MULINI SI FORMANO SEMPRE NELLE STESSE ZONE OGNI ANNO I VECCHI MULINI VENGONO TRASPORTATI A VALLE GHIACCIAIO DEI FORNI
33 I MULINI SI FORMANO SEMPRE NELLE STESSE ZONE OGNI ANNO I VECCHI MULINI VENGONO TRASPORTATI A VALLE E NUOVI MULINI SI FORMANO SEMPRE NELLO STESSO PUNTO DEL GHIACCIAIO GHIACCIAIO DEI FORNI
34 I MULINI FORMANO UN SISTEMA COMPLESSO CON Disegno Paola Tognini
35 I MULINI FORMANO UN SISTEMA COMPLESSO CON MULINI IN FORMAZIONE Disegno Paola Tognini
36 I MULINI FORMANO UN SISTEMA COMPLESSO CON MULINI ATTIVI DI GRANDI DIMENSIONI Disegno Paola Tognini
37 I MULINI FORMANO UN SISTEMA COMPLESSO CON MULINI IN FORMAZIONE, MULINI ATTIVI DI GRANDI DIMENSIONI MULINI FOSSILI Disegno Paola Tognini
38 I MULINI FORMANO UN SISTEMA COMPLESSO CON MULINI IN FORMAZIONE, MULINI ATTIVI DI GRANDI DIMENSIONI RESTI DI VECCHI MULINI Disegno Paola Tognini
39 GHIACCIAIO DEI FORNI ANCHE IL GHIACCIAIO MUTA E SI TRASFORMA CONTINUAMENTE 1995 LA FRONTE ARRETRA IL VOLUME E LO SPESSORE DEL GHIACCIO SI RIDUCONO 2014
40 ANCHE LA SUPERFICIE DEL GHIACCIAIO SI MODIFICA CONTINUAMENTE - 15 m - 10 m Forra endoglaciale sul Ghiacciaio dei Forni
41 NEL 2009 LA FORRA E COMPLETAMENTE SCOPERCHIATA E LA SUA PROFONDITA SI E RIDOTTA A 4 m 2009
42 2006 GHIACCIAIO DEI FORNI NEL 2006 INIZIA A FORMARSI UNA GRANDE CAVITA DI CONTATTO ALLA FRONTE
43 2006 L ENTRATA E AMPIA, MA LA GROTTA E DI BREVE SVILUPPO
44 entrata uscita IN 2007 LA GROTTA E LUNGA 100 m, TRASFORMATA IN UN TRAFORO IDROGEOLOGICO
45 Foto Mauro Mauro Inglese Inglese
46 2007 L USCITA
47 2007 IL CORSO D ACQUA INCIDE I DEPOSITI GLACIALI SUL FONDO, E IL SOFFITTO E MODELLATO DAL FLUSSO DI ARIA
48 2007 ENTRATA A MONTE
49 2008 LA GALLERIA SI E NOTEVOLMENTE ACCORICATA, A CAUSA DI CROLLI: SVILUPPO CIRCA 40 m
50 2008 CAMBIAMENTI DRAMMATICI
51 2009 ALLA FINE DI LUGLIO, LA GALLERIA IMPROVVISAMENTE COLLASSA, ASPORTANDO UNA MASSA DI GHIACCIO LUNGA 40 m, LARGA 10 E SPESSA 6-7 m DAL MARGINE ORIENTALE DELLA FRONTE DEL GHIACCIAIO GROTTA 40 m
52 LAGHI ENDO- E SUBGLACIALI grotta di contatto sottoglaciale lago proglaciale di contatto Courtesy by ARPA Lombardia Dott. Dario Bellingeri 2009
53 A PARTIRE DAL 2006 SI E OSSERVATA LA FORMAZIONE DI CAVITA DI CONTATTO NELLA PARTE ORIENTALE DEL GHIACCIAIO, IN FORTE REGRESSO
54 NEL 2006 INIZIA A FORMARSI UN PICCOLO LAGO DI CONTATTO GLACIALE CON UNA GRANDE CAVITA DI CROLLO, ALIMENTATO DAL TORRENTE LATERALE CHE SI INFILTRA NEL SISTEMA DI CAVITA DI CONTATTO PIU A MONTE
55 AGOSTO 2009
56 SUCCESSIVAMENTE, UNA SERIE DI CROLLI METTE IN COMUNICAZIONE LE DUE GALLERIE, CREANDO UN UNICA CAVITA SETTEMBRE 2009
57 LA CAVITA E COSTITUITA DA DUE GALLERIE COALESCENTI E DA UNA GIGANTESCA SALA DI CROLLO, IN PARTE OCCUPATA DA UN LAGO LUNGO 28 m, LARGO 9 CON UNA SUPERFICIE DI CIRCA 185 m 2
58 IL GRANDE LAGO SUBGLACIALE VISIBILE A FINE SETTEMBRE SETTEMBRE 2009
59 A FINE SETTEMBRE LA FORMAZIONE DI CREPACCI CIRCOLARI E DI UNA VASTA DEPRESSIONE SONO IL PRELUDIO AL COLLASSO DELLA CAVITA SETTEMBRE 2009
60 ALL INIZIO DI OTTOBRE, LA MAGGIOR PARTE DELLA GRANDE GALLERIA E CROLLATA, E IL LAGO NON E PIU VISIBILE
61 L ANNO SUCCESSIVO LA GROTTA E COMPLETAMENTE SCOMPARSA: RIMANGONO SOLTANTO UNA DEPRESSIONE DELIMITATA DA GRANDI CREPACCI CIRCOLARI E QUALCHE PICCOLO RESTO DI CAVITA AGOSTO 2010
62 LA FUORIUSCITA IMPROVVISA DI UNA GRANDE QUANTITA DI ACQUA POTREBBE AVER CAUSATO IL COLLASSO DELLA PARTE FINALE DELLA CAVITA DI USCITA, ESPONENDO UNA LARGA SUPERFICIE DI ROCCIA PRIMA COPERTA DA GHIACCIO 2009
63 NEL SOTTOSTANTE LAGO PROGLACIALE SI SONO QUINDI RIVERSATE LE ACQUE DEL LAGO SUBGLACIALE, INSIEME A GRANDI BLOCCHI DI GHIACCIO PROVENIENTE DAL COLLASSO DELLA CAVITA SOPRASTANTE 2009
64 L AUMENTO DI PRESSIONE ESERCITATO DALL ONDA DI PIENA (GLOF), POTREBBE AVER PROVOCATO, O, PER LO MENO, FACILITATO, L APERTURA DI UNA CAVITA DI CONTATTO SUL FONDO DEL LAGO PROGLACIALE, LA QUALE HA CAUSATO IL SUCCESSIVO SVUOTAMENTEO DEL LAGO STESSO 2010
65 IMPORTANZA DELLO STUDIO DEI SISTEMI CARSICI GLACIALI
66 IMPORTANZA DELLO STUDIO DEI SISTEMI CARSICI GLACIALI SPELEOGENESI MORFOGENESI CARSISMO DINAMICA DEI GHIACCIAI IDROGEOLOGIA GLACIOLOGIA RISCHI DI SURGE, JÖKULHLAUP E GLOF EVOLUZIONE DEI GHIACCIAI GLACIOLOGIA APPLICATA
67 GLI OBIETTIVI FUTURI DELLA RICERCA: INQUADRARE I PROCESSI DI CARSISMO GLACIALE NELLA DINAMICA DEI GHIACCIAI evoluzione delle cavità glaciali legate all attuale fase di ritiro e di riduzione di volume dei ghiacciai GHIACCIAIO DEL MORTERATSCH (CH) GHIACCIAIO DEL MORTERATSCH (CH) GHIACCIAIO DEI FORNI (SO)
68 GLI OBIETTIVI FUTURI DELLA RICERCA: INQUADRARE I PROCESSI DI CARSISMO GLACIALE NELLA DINAMICA DEI GHIACCIAI ruolo che la presenza di vuoti endo e subglaciali gioca nelle variazioni morfologiche che i ghiacciai stanno subendo negli ultimi anni; 2013 LA PRESENZA DI GRANDI CAVITA DI CONTATTO COMPROMETTE LA STABILITA DELLA FRONTE GROTTA 30 m IL COLLASSO DI GRANDI CAVITA GLACIALI PROVOCA RAPIDE E SIGNIFICATIVE VARIAZIONI DI VOLUME E DI MORFOLOGIA DEL GHIACCIAIO 2014 GHIACCIAIO DEI FORNI
69 LA PRESENZA DI GROTTE ALL INTERNO E SOTTO UN GHIACCIAIO CONDIZIONA L EVOLUZIONE MORFOLOGICA E LA CIRCOLAZIONE IDRICA 2014
70 GLI OBIETTIVI FUTURI DELLA RICERCA: INQUADRARE IL PROCESSI DI CARSISMO GLACIALE NELLA DINAMICA DEI GHIACCIAI - ruolo dell ablazione (per fusione e per sublimazione) all interno delle cavità glaciali nel bilancio di massa di un ghiacciaio Scallop sulle pareti e sulla volta testimoniano i processi di ablazione in una cavità del Ghiacciaio del Morteratsch
71 GLI OBIETTIVI FUTURI DELLA RICERCA: CIRCOLAZIONE IDRICA ALL INTERNO DEI GHIACCIAI - osservazioni e misure sul comportamento idrodinamico dei sistemi glaciali (approccio idrogeologico carsico) Foto Andrea Ferrario Test di tracciamento multiplo ai ghiacciai del Pers e del Morteratsch (CH)
72 GLI OBIETTIVI FUTURI DELLA RICERCA: - rischi di GLOF (Glacial Lake Outburst Flow) legati alla presenza di laghi endo-e subglaciali, GLOF? GHIACCIAIO DEI FORNI
73 CONCLUSIONI I GHIACCIAI SONO UN AMBIENTE ESTREMAMENTE MUTEVOLE E, DI CONSEGUENZA, LO SONO ANCHE LE CAVITA IN ESSI CONTENUTE. PER CAPIRNE LA GENESI, L EVOLUZIONE E LE RELAZIONI CON LA DINAMICA DEI GHIACCIAI SONO NECESSARIE OSSERVAZIONI SISTEMATICHE NEL CORSO DEGLI ANNI E UN ACCURATA DOCUMENTAZIONE DI QUANTO OSSERVATO
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