MONITORAGGIO BIOLOGICO

Dimensione: px
Iniziare la visualizzazioe della pagina:

Download "MONITORAGGIO BIOLOGICO"

Transcript

1 MONITORAGGIO BIOLOGICO

2 MONITORAGGIO BIOLOGICO È la misura di prestabiliti parametri biologici in particolare la concentrazione delle sostanze tossiche o dei loro metaboliti o le relative reazioni organiche nelle urine, sangue, aria espirata (media biologici) allo scopo di valutare l esposizione e quindi il rischio per la salute in rapporto ad appropriato riferimento. E un procedimento ripetitivo e regolare di tipo preventivo che non va confuso con le procedure diagnostiche. E un attività riferita alla salute, ripetuta sistematicamente al fine di intraprendere azioni collettive mediante la misura e la valutazione di agenti o di loro metaboliti sia nei tessuti, che nei secreti, escreti o nell aria espirata o la combinazione di questi per valutare l esposizione ed il rischio per la salute in comparazione con un appropriato riferimento.

3 BEI = indici biologici di esposizione; valore atteso con più probabilità negli esposti a TLV- TWA; quantità di una sostanza o suoi metaboliti nei tessuti, liquidi, aria espirata di lavoratori sani esposti a livelli vicini al TLV- TWA; non indicano una netta distinzione tra esposizione pericolosa e non.

4 La scelta di quale medium utilizzare dipende da numerosi fattori in particolare dalla cinetica della sostanza chimica (tempo di comparsa e di dimezzamento nel fluido), dalla facilità di raccogliere il campione e dalla possibilità o meno di contaminazione.

5

6

7

8 Sangue: è il principale veicolo di trasporto e distribuzione, tiene conto di tutte le vie di assorbimento, dell accumulo da esposizioni ripetute, dell esposizione extraprofessionale; vi si trovano composti inorganici, come i metalli, e sostanze organiche con sufficiente vita media. E il medium necessario per valutare sostanze che si legano ad albumina ed emoglobina.

9 Urine: si usano per il dosaggio di metaboliti idrosolubili di sostanze chimiche organiche e di molti metalli; nel caso di esposizione a sostanze con un breve tempo di dimezzamento o a concentrazioni atmosferiche fluttuanti, il livello di metabolita nelle urine, raccolte a fine turno lavorativo, è di solito un miglior indicatore d esposizione media subita nel corso del turno. Il campione di urine raccolto nelle 24 h è più rappresentativo dell esposizione di quello raccolto in modo estemporaneo; i dati misurati vanno corretti per la creatinina urinaria e/o per la densità.

10 Nuove matrici utilizzate per il monitoraggio biologico sono: cute e correlati condensato dell aria espirata (CAE)

11 CUTE E CORRELATI per l esposizione ad elementi la cute può essere vista da 3 punti diversi: 1) substrato di deposizione-azione 2) via di assorbimento di composti organici e in misura minore di alcune specie e composti metallici 3) via di eliminazione attraverso cellule esfoliate, annessi, sudore e sebo.

12 Il trasferimento cellulare verso l esterno degli xenobiotici è caratterizzato dal passaggio dalla papilla dermica alle cellule epidermiche durante il processo di maturazionecheratinizzazione-esfoliazione. Nel sudore gli xenobiotici vengono eliminati con un meccanismo di ultrafiltrazione del siero, attraverso il quale la quota libera (non legata alle proteine plasmatiche) diffonde nelle ghiandole sudoripare. In parte minore gli xenobiotici vengono eliminati con il sebo una volta incorporati nelle soluzioni idrolipidiche delle ghiandole sebacee. Oltre all analisi del sudore esiste oggi una tecnica di prelievo mediante wipe test (si strofina con cura un area cutanea con cellulosa e si dos ano gli elementi presenti nel sudore, sebo, cellule esfoliate).

13 CONDENSATO DELL ARIA ESPIRATA (CAE) E un liquido che si forma raffreddando l esalato è un nuovo metodo per campionare il fluido di rivestimento bronchiale-polmonare. Le goccioline di fluido polmonare vengono liberate e trasportate dalla corrente di vapore espirata e possono essere raccolte nel condensatore. La raccolta è effettuata per 2 obiettivi: 1) avere informazioni sul meccanismo fisiopatologico nelle vie aeree rilevando i cambiamenti nei livelli dei mediatori 2) avere informazioni sulla composizione del fluido di rivestimento broncoalveolare per lo studio degli effetti polmonari dovuti all esposizione a sostanze pneumotossiche.

14 Il CAE può essere usato sia per stimare la dose al bersaglio che per valutare eventuali effetti precoci sul polmone. La stima della dose al bersaglio potrebbe essere complementare ai comuni metodi del monitoraggio biologico (con sangue e urine) la cui concentrazione dell indicatore riflette la dose sistemica e non, o solo in parte, la dose al bersaglio.

15 VALORI LIMITE BIOLOGICI (BEI) sono basati sia sulla relazione quantitativa tra la concentrazione atmosferica di una sostanza chimica (esposizione esterna) e la dose interna (indicatore ricercato) che sulla relazione quantitativa tra dose interna (e suo indicatore) e possibile effetto sulla salute. Nel primo caso il monitoraggio biologico è una valutazione dell intensità di esposizione mentre nel secondo caso è la valutazione di un rischio per la salute.

16 Caratteristiche fondamentali per la pericolosità di un solvente sono: la temperatura di ebollizione (TE) la temperatura di fusione (TF) la tensione di vapore (TV) che danno informazioni sullo stato fisico e sulla maggiore o minore volatilità a temperature ambiente e la maggiore rilevanza che può avere la via inalatoria. Al diminuire della TE e all aumentare della TV, aumenta il grado di volatilità massima esposizione inalatoria.

17 Il coefficiente di ripartizione ottanolo/acqua esprime il grado di lipofilia; più alto è il suo valore maggiore è la solubilità nei grassi e quindi la capacità di superare le barriere biologiche. La lipofilia dei solventi aromatici aumenta all allungarsi della catena carboniosa e diminuisce in presenza di gruppi polari (OH).

18 La densità relativa rispetto all acqua (DRL) è il rapporto tra il peso del composto e l acqua (posta = 1 ); essa può essere superiore o inferiore a 1 (si deposita sul fondo o galleggia). La densità relativa dei vapori rispetto all aria (DRV) misura la tendenza dei vapori di un solvente ad accumularsi negli strati inferiori dell atmosfera (se superiore ad 1 che è l aria) ed è in relazione con il PM.

19

20 INDICATORI DI DOSE = sostanza tal quale o suoi metaboliti, valutano l entità dell esposizione INDICATORI DI EFFETTO = valutano effetti precoci e reversibili sull organo critico

21 INDICATORI BIOLOGICI DI DOSE INTERNA: 1) indicatori di esposizione (la loro quantità è correlabile con la quantità ambientale es. piombemia) 2) indicatori di accumulo (es. Pb nelle ossa; Cd nel fegato e reni) 3) indicatori di dose vera (addotti al DNA e proteine, HbCO)

22 addotti molti genotossici danno origine nel fegato a metaboliti elettrofili reattivi che si legano covalentemente con il DNA o con proteine formando addotti che sono una lesione chimica del genoma in gran parte riparata ma anche permanente; questi nucleotidi modificati possono portare al cancro. Sostanze in grado di formarli sono: IPA, ammine aromatiche, nitrosammine, stirene, ossido di stirene, acrilonitrile, ossido di etilene.

23

24 INDICATORI BIOLOGICI DI EFFETTO: Il piombo inibisce alcuni enzimi come l ALA deidrasi (trasforma l acido -aminolevulinico in porfobilinogeno) e l emesintetasi (incorpora il ferro nella protoporfirina IX). Sono indicatori di effetto: - dosaggio dell ALA deidrasi - dosaggio dell acido -aminolevulinico urinario - dosaggio della protoporfirina IX eritrocitaria - dosaggio delle coproporfirine urinarie

Utilizzazione dei dati di monitoraggio biologico

Utilizzazione dei dati di monitoraggio biologico Utilizzazione dei dati di monitoraggio biologico a livello individuale: valutazione del livello di di esposizione in in funzione dei valori di di riferimento e dei valori limite biologici health based

Dettagli

Valori Limite nella Legislazione Italiana

Valori Limite nella Legislazione Italiana Valori Limite nella Legislazione Italiana D.Lgs 277/91: primi valori limite per amianto, piombo, rumore. (importante passo avanti ma rigidità normativa) D.Lgs 66/00: polveri di legno duro, cloruro di vinile

Dettagli

Cattedra e Scuola di Specializzazione di Medicina del lavoro dell Università di Modena e Reggio Emilia. Rischio Chimico

Cattedra e Scuola di Specializzazione di Medicina del lavoro dell Università di Modena e Reggio Emilia. Rischio Chimico Cattedra e Scuola di Specializzazione di Medicina del lavoro dell Università di Modena e Reggio Emilia Rischio Chimico Caratterizzazione del rischio tossicologico La caratterizzazione del rischio tossicologico

Dettagli

Farmacocinetica. Lo studio di questi quattro processi viene definito come FARMACOCINETICA del farmaco

Farmacocinetica. Lo studio di questi quattro processi viene definito come FARMACOCINETICA del farmaco Farmacocinetica Affinché un farmaco possa raggiungere il sito d azione ad una concentrazione sufficiente per esercitare il proprio effetto terapeutico specifico deve generalmente essere: assorbito dal

Dettagli

Corso di Medicina del Lavoro. Igiene del lavoro

Corso di Medicina del Lavoro. Igiene del lavoro Corso di Medicina del Lavoro Igiene del lavoro Monitoraggio dell esposizione 1 of 54 Il Monitoraggio ambientale: uso, tecniche, limiti Il : uso, tecniche, limiti 1 2 of 54 2 Cosa significa monitoraggio

Dettagli

Le Quattro Funzioni principali di eliminazione nel rene: I -Ultrafiltrazione (capsula di Bowman) II -Diffusione (riassorbimento) III -Secrezione per:

Le Quattro Funzioni principali di eliminazione nel rene: I -Ultrafiltrazione (capsula di Bowman) II -Diffusione (riassorbimento) III -Secrezione per: Escrezione I Farmaci previa o meno biotrasformazione (metabolismo) possono essere escreti dal rene (urine), dal fegato e intestino (bile e feci), dal polmone (aria espirata), ma anche col latte materno,

Dettagli

Fondamenti di Chimica Farmaceutica. Farmacocinetica

Fondamenti di Chimica Farmaceutica. Farmacocinetica Fondamenti di Chimica Farmaceutica Farmacocinetica Farmacocinetica Il farmaco somministrato arriva al sito di azione (farmacocinetica) quindi interagisce con il bersaglio e determina l azione farmacologica

Dettagli

Monitoraggio biologico

Monitoraggio biologico Monitoraggio biologico Definizione Obiettivazione e quantificazione indiretta della esposizione di un gruppo di persone agli agenti nocivi presenti nel loro ambiente. La determinazione analitica dell agente

Dettagli

ENZIMI. Un enzima è un catalizzatore (acceleratore) di reazioni biologiche.

ENZIMI. Un enzima è un catalizzatore (acceleratore) di reazioni biologiche. ENZIMI ENZIMI Un enzima è un catalizzatore (acceleratore) di reazioni biologiche. Catalizzatore = sostanza in grado di accelerare lo svolgimento di una reazione chimica e quindi di aumentarne la sua velocità,

Dettagli

ALLUMINIO. gruppo IIIA valenza 2 numero atomico 13 peso atomico 26,98 gravità specifica 2,70 a 25 C punto di fusione 660 C punto di ebollizione 2467 C

ALLUMINIO. gruppo IIIA valenza 2 numero atomico 13 peso atomico 26,98 gravità specifica 2,70 a 25 C punto di fusione 660 C punto di ebollizione 2467 C ALLUMINIO gruppo IIIA valenza 2 numero atomico 13 peso atomico 26,98 gravità specifica 2,70 a 25 C punto di fusione 660 C punto di ebollizione 2467 C ALLUMINIO Isotopi naturali: 27 Al 100% ALLUMINIO TLVs

Dettagli

Valutazione dei rischi di igiene

Valutazione dei rischi di igiene Valutazione dei rischi di igiene Fattori di rischio professionali Classificazione (1) Rischi per la sicurezza: Elettricità, macchinari, ecc. Rischi per la salute fattori inquinanti connessi con la produzione:

Dettagli

Progetto galvaniche: piano d intervento mirato alla riduzione dell esposizione a rischi professionali. Il ruolo di ARPA Piemonte

Progetto galvaniche: piano d intervento mirato alla riduzione dell esposizione a rischi professionali. Il ruolo di ARPA Piemonte Progetto galvaniche: piano d intervento mirato alla riduzione dell esposizione a rischi professionali Il ruolo di ARPA Piemonte Giuseppe Bianco, Antonino Runci ARPA Piemonte - Polo Regionale Igiene Industriale

Dettagli

FARMACOCINETICA 1. Farmacologia generale FARMACOCINETICA FARMACOLOGIA FARMACODINAMICA

FARMACOCINETICA 1. Farmacologia generale FARMACOCINETICA FARMACOLOGIA FARMACODINAMICA FARMACOCINETICA 1 Farmacologia generale FARMACOCINETICA FARMACOLOGIA FARMACODINAMICA 1 ASSORBIMENTO DEI FARMACI cioè il processo per mezzo del quale un farmaco passa dal sito di somministrazione al plasma

Dettagli

L igiene del lavoro quale rilevante prevenzione nella pubblica amministrazione RISCHIO OZONO DA APPARECCHIATURE DI FOTORIPRODUZIONE

L igiene del lavoro quale rilevante prevenzione nella pubblica amministrazione RISCHIO OZONO DA APPARECCHIATURE DI FOTORIPRODUZIONE L igiene del lavoro quale rilevante prevenzione nella pubblica amministrazione RISCHIO OZONO DA APPARECCHIATURE DI FOTORIPRODUZIONE Renato Cabella ISPESL Dipartimento Igiene del Lavoro La qualità dell

Dettagli

ENZIMI. Durante la reazione l enzima può essere temporaneamente modificato ma alla fine del processo ritorna nel suo stato originario, un enzima viene

ENZIMI. Durante la reazione l enzima può essere temporaneamente modificato ma alla fine del processo ritorna nel suo stato originario, un enzima viene ENZIMI Tutti gli enzimi sono PROTEINE che funzionano da catalizzatori biologici nelle reazioni cellulari, e lavorano in condizioni blande di temperatura e ph (sono in grado di aumentare la velocità delle

Dettagli

COMUNICAZIONE INTERCELLULARE

COMUNICAZIONE INTERCELLULARE COMUNICAZIONE INTERCELLULARE TRASFERIMENTO DIRETTO DI SEGNALI CHIMICI E ELETTRICI ATTRAVERSO GIUNZIONI COMUNICANTI COMUNICAZIONE CHIMICA LOCALE (SOSTANZE PARACRINE E AUTOCRINE) COMUNICAZIONE A LUNGA DISTANZA

Dettagli

Corso di Medicina del Lavoro. Tumori Professionali. 1 of 19

Corso di Medicina del Lavoro. Tumori Professionali. 1 of 19 Corso di Medicina del Lavoro Tumori Professionali 1 of 19 Definizione Si definiscono professionali i tumori nella cui genesi ha agito, come causa o concausa, l attività lavorativa, con esposizione ad agenti

Dettagli

DISTRIBUZIONE DEFINIZIONE:

DISTRIBUZIONE DEFINIZIONE: DISTRIBUZIONE DEFINIZIONE: E il processo che implica il passaggio del farmaco dal compartimento plasmatico a quelli extraplasmatici (interstiziale e intracellulare) I Farmaci sono in genere molecole di

Dettagli

Piano di intervento mirato alla riduzione dell esposizione esposizione a rischi cancerogeni nel COMPARTO GOMMA

Piano di intervento mirato alla riduzione dell esposizione esposizione a rischi cancerogeni nel COMPARTO GOMMA Piano di intervento mirato alla riduzione dell esposizione esposizione a rischi cancerogeni nel COMPARTO GOMMA SOGGETTI PROPONENTI ASL 20 (Spresal di Alessandria) ASL 7 (Spresal di Settimo T.se) ASL 15

Dettagli

EFFETTI DEL PIOMBO SULLA SINTESI DELL EME

EFFETTI DEL PIOMBO SULLA SINTESI DELL EME EFFETTI DEL PIOMBO SULLA SINTESI DELL EME EME Succinil coenzima A glicina ALA DEIDRATASI Acido δ aminolevulinico porfobilinogeno Escreto con le urine uroporfobilinogeno CPG - DECARBOSSILASI EME - SINTETASI

Dettagli

La valutazione del rischio chimico in edilizia

La valutazione del rischio chimico in edilizia Corso di Aggiornamento Rischio Chimico e Cancerogeno nelle Lavorazioni del Legno, dei Metalli e in Edilizia Bolzano 26-27 27 ottobre 2010 La valutazione del rischio chimico in edilizia Danilo Cottica Centro

Dettagli

o Densità superiore a 5 g/cm 3 o Si comportano come cationi o Tendenza a formare legami complessi o Grande affinità per i solfuri

o Densità superiore a 5 g/cm 3 o Si comportano come cationi o Tendenza a formare legami complessi o Grande affinità per i solfuri I metalli pesanti o Densità superiore a 5 g/cm 3 o Si comportano come cationi o Tendenza a formare legami complessi o Grande affinità per i solfuri o Diversi stati di ossidazione a seconda del ph Mercurio

Dettagli

PERICOLI E RISCHI ASSOCIATI AI PRODOTTI FITOSANITARI IL RISCHIO BIOLOGICO

PERICOLI E RISCHI ASSOCIATI AI PRODOTTI FITOSANITARI IL RISCHIO BIOLOGICO Programma regionale di Sviluppo Rurale 2007-2013 misura 111 informazione (DGR n. 762 del 28/06/2013) Domanda di aiuto n 94752283427: norme obbligatorie in materia di sicurezza del lavoro PERICOLI E RISCHI

Dettagli

Mantenimento dell omeostasi

Mantenimento dell omeostasi Sistema Endocrino Ruolo nell omeostasi Ruolo nell esercizio fisico 1. Regolazione del metabolismo 2. Induzione di risposte adattative allo stress 3. Promozione della crescita e dello sviluppo sequenziale

Dettagli

Mantenimento dell omeostasi

Mantenimento dell omeostasi Sistema Endocrino Ruolo nell omeostasi Ruolo nell esercizio fisico 1. Regolazione del metabolismo 2. Induzione di risposte adattative allo stress 3. Promozione della crescita e dello sviluppo sequenziale

Dettagli

Cause di Natura chimica

Cause di Natura chimica Cause di Natura chimica Fattori patogeni di natura chimica:! Composti inorganici, organici! Esogeni, endogeni! Capaci di interferire in modo acuto o cronico su organismi viventi Entità del danno dipende

Dettagli

Plasma ph Tamponi: LEC: HCO 3 LIC: Proteine, Emoglobina, Fosfati Urina: Fosfati e ammoniaca

Plasma ph Tamponi: LEC: HCO 3 LIC: Proteine, Emoglobina, Fosfati Urina: Fosfati e ammoniaca Equilibrio acidobase Dieta: Acidi grassi Aminoacidi Assunzione H + CO 2, acido lattico, chetoacidi Plasma ph 7.357.42 Tamponi: LEC: HCO 3 LIC: Proteine, Emoglobina, Fosfati Urina: Fosfati e ammoniaca Ventilazione:

Dettagli

VERIFICA La struttura e il rivestimento del corpo umano

VERIFICA La struttura e il rivestimento del corpo umano ERIICA La struttura e il rivestimento del corpo umano Cognome Nome Classe Data I/1 ero o falso? Gli organismi unicellulari sono costituiti da tessuti. In un organo ci sono tessuti di tipo diverso. Un sistema

Dettagli

Il Medico Competente nell Azienda Ospedale. Cattedra di Medicina del lavoro Dipartimento di Medicina Interna Università degli Studi di Modena

Il Medico Competente nell Azienda Ospedale. Cattedra di Medicina del lavoro Dipartimento di Medicina Interna Università degli Studi di Modena Il Medico Competente nell Azienda Ospedale Funzioni, Attività e Compiti Gli Attori del decreto legislativo 626/94 nell Azienda Ospedale ll Direttore Generale Il Responsabile del Servizio di Prevenzione

Dettagli

Gli strumenti informativi del medico competente

Gli strumenti informativi del medico competente Seminario di formazione per RLS Gli strumenti informativi del medico competente Dr. Davide Ferrari SPSAL Azienda USL Modena Modena, 3 dicembre 2014 GIUDIZIO DI IDONEITA Art. 41 D.Lgs.81/08 Comma 6 Sulla

Dettagli

I pericoli ambientali. Breve ricerca sulle principali peculiarità

I pericoli ambientali. Breve ricerca sulle principali peculiarità I pericoli ambientali Breve ricerca sulle principali peculiarità Differenza tra rischio e pericolo Pericolo È una proprietà, o una qualità, o una modalità dannosa di uno strumento, di una situazione, di

Dettagli

LE METALLOTIONEINE COME BIOMARCATORI DELL INQUINAMENTO DA METALLI

LE METALLOTIONEINE COME BIOMARCATORI DELL INQUINAMENTO DA METALLI LE METALLOTIONEINE COME BIOMARCATORI DELL INQUINAMENTO DA METALLI Candidato: Giulia Russo Matricola: 245949 Relatrice: Prof.ssa Maria Marino Anno accademico: 2008/2009 Tavola periodica degli elementi METALLI

Dettagli

TRASPORTO VESCICOLARE

TRASPORTO VESCICOLARE TRASPORTO VESCICOLARE ORIGINE Dalle membrane degli organelli DESTINAZIONE Verso altri organelli (trasporto intracellulare) Verso l ambiente extracellulare (esocitosi) Dalla membrana plasmatica Verso l

Dettagli

Struttura e funzione delle membrane biologiche

Struttura e funzione delle membrane biologiche La membrana plasmatica delimita la cellula e separa l ambiente interno da quello esterno. Non impedisce però tutti gli scambi Struttura e funzione delle membrane biologiche Figure'11)1'!Essen&al!Cell!Biology!(

Dettagli

* Elementi di tossicologia

* Elementi di tossicologia * Elementi di tossicologia occupazionale e monitoraggio biologico, Giovanna Tranfo g.tranfo@inail.it Risposte, % TOSSICOLOGIA studio delle vie di assorbimento, distribuzione, biotrasformazione, effetti

Dettagli

VITAMINA D o COLECALCIFEROLO

VITAMINA D o COLECALCIFEROLO VITAMINA D o COLECALCIFEROLO Con il termine vitamina D si riferisce ad un gruppo di pro-ormoni liposolubili. Le principali forme di vitamina D sono rappresentate dalla Vitamina D 2 che deriva dall ergosterolo

Dettagli

DESTINO DEI TOSSICI NELL ORGANISMO

DESTINO DEI TOSSICI NELL ORGANISMO DESTINO DEI TOSSICI NELL ORGANISMO VIE DI ASSORBIMENTO La superficie degli organismi (pelle, cuticola, membrane cellulari) specialmente nei piccoli organismi che scambiano gas e soluti attraverso la loro

Dettagli

LA SICUREZZA E LA SALUTE SUL LAVORO cominciamo a SCUOLA

LA SICUREZZA E LA SALUTE SUL LAVORO cominciamo a SCUOLA LA SICUREZZA E LA SALUTE SUL LAVORO cominciamo a SCUOLA IL RISCHIO CHIMICO protocollo d intesa 5 febbraio 2015 ASL Brescia ASL Vallecamonica Sebino - Direzione Territoriale del Lavoro Ufficio Scolastico

Dettagli

A) Analisi di campioni biologici prelevati da vivente per la determinazione di xenobiotici di interesse tossicologico-forense

A) Analisi di campioni biologici prelevati da vivente per la determinazione di xenobiotici di interesse tossicologico-forense REGIONE DEL VENETO AZIENDA ULSS 12 VENEZIANA DIPARTIMENTO DI PREVENZIONE Laboratorio di Igiene Ambientale e Tossicologia Forense Piazzale San Lorenzo Giustiniani, 11/E/2-30174 Mestre Venezia Tel. 041.2608742/46/01

Dettagli

Formula generale di un amminoacido

Formula generale di un amminoacido Formula generale di un amminoacido Gruppo carbossilico Gruppo amminico Radicale variabile che caratterizza i singoli amminoacidi Le catene laterali R degli amminoacidi di distinguono in: Apolari o idrofobiche

Dettagli

ALCHILBENZENI BENZENE

ALCHILBENZENI BENZENE ALCHILBENZENI BENZENE CH 3 TOLUENE CH 3 CH 3 CH 3 CH 3 XILENI CH 3 CH 3 CH 2 CH 3 ETILBENZENE H H 3 C-C -CH 3 CUMENE (ISOPROPILBENZENE) CH = CH 2 STIRENE ALCHILBENZENI BENZENE 43% espirato TOLUENE 7-21%

Dettagli

Numero 27 /2016 Esposizione a IPA nelle opere di asfaltatura

Numero 27 /2016 Esposizione a IPA nelle opere di asfaltatura Numero 27 /2016 Esposizione a IPA nelle opere di asfaltatura Lo scorso 20 settembre sono stati presentati i risultati delle tre campagne di monitoraggio ambientale e di monitoraggio biologico effettuati

Dettagli

Gli enzimi e l inibizione enzimatica.

Gli enzimi e l inibizione enzimatica. Gli enzimi e l inibizione enzimatica. Catalisi enzimatica La velocità di una reazione è descritta dall equazione di Arrhenius: k = Ae -Ea/RT in cui A è il fattore pre-esponenziale R è la costante dei gas

Dettagli

Principi di Biochimica

Principi di Biochimica Principi di Biochimica Augusto Innocenti Biologo Nutrizionista Perfezionamento in Biochimica e Biologia Molecolare Phd in Neurobiologia e Neurofisiologia Materia: Atomi e Molecole La materie è costituita

Dettagli

Relazione sull attività scientifica svolta nel quadrimestre 1 giugno-30 settembre 2007 dalla Dott.ssa Ilaria Zanotti

Relazione sull attività scientifica svolta nel quadrimestre 1 giugno-30 settembre 2007 dalla Dott.ssa Ilaria Zanotti Relazione sull attività scientifica svolta nel quadrimestre 1 giugno-3 settembre 27 dalla Dott.ssa Ilaria Zanotti Il lavoro scientifico svolto nel corso del quadrimestre di assegnazione della borsa di

Dettagli

Trasporto di O 2 nel sangue

Trasporto di O 2 nel sangue Trasporto di O 2 nel sangue Il 97% dell O 2 trasportato nel plasma è chimicamente legato all Hb nei globuli rossi, solo il 3% è fisicamente disciolto Trasporto O 2 nel plasma Trasporto O 2 legato ad Hb

Dettagli

AGENTI CHIMICI MISURE DI PREVENZIONE E PROTEZIONE NELLE ATTIVITA DI VERNICIATURA a cura di Mariacristina Mazzari e Claudio Arcari

AGENTI CHIMICI MISURE DI PREVENZIONE E PROTEZIONE NELLE ATTIVITA DI VERNICIATURA a cura di Mariacristina Mazzari e Claudio Arcari Dipartimento di Sanità Pubblica U.O. Prevenzione e Sicurezza Ambienti di Lavoro AGENTI CHIMICI MISURE DI PREVENZIONE E PROTEZIONE NELLE ATTIVITA DI VERNICIATURA a cura di Mariacristina Mazzari e Claudio

Dettagli

Scaricato da 21/01/2011

Scaricato da  21/01/2011 1 2 Le due principali vie di rimozione del gruppo -NH 2 sono TRANSAMINAZIONE - transaminazione - deaminazione ossidativa La transaminazione è la prima tappa del catabolismo della maggior parte degli aa

Dettagli

Pietro Apostoli, Simona Catalani, Jacopo Fostinelli

Pietro Apostoli, Simona Catalani, Jacopo Fostinelli STIMA INTEGRATA DELL'ESPOSIZIONE A XENOBIOTICI NEGLI AMBIENTI LAVORATIVI E GENERALI: QUALCHE UTILE SPUNTO DALLA NOSTRA ESPERIENZA NELLO STUDIO DI METALLI ED IPA NELLA METALLURGIA FERROSA E NON? Pietro

Dettagli

L NH 3 è prodotta da tutti i tessuti durante il metabolismo di diversi composti, ma solo il fegato èin grado di eliminarla sotto forma di urea

L NH 3 è prodotta da tutti i tessuti durante il metabolismo di diversi composti, ma solo il fegato èin grado di eliminarla sotto forma di urea L NH 3 è prodotta da tutti i tessuti durante il metabolismo di diversi composti, ma solo il fegato èin grado di eliminarla sotto forma di urea L NH 3 è estremamente tossica per il cervello: un aumento

Dettagli

L EMOGLOBINA ED IL TRASPORTO DI OSSIGENO

L EMOGLOBINA ED IL TRASPORTO DI OSSIGENO L EMOGLOBINA ED IL TRASPORTO DI OSSIGENO Lezione 23 1 Concentrazione di O 2 nel plasma Il contenuto totale di O2 nel sangue è pari alla quantità disciolta più quella legata all emoglobina: L O 2 totale

Dettagli

Rischio Chimico. Definizioni

Rischio Chimico. Definizioni Rischio Chimico Definizioni a) agenti chimici: tutti gli elementi o composti chimici, sia da soli sia nei loro miscugli, allo stato naturale o ottenuti, utilizzati o smaltiti, compreso lo smaltimento come

Dettagli

ELIMINAZIONE DEI FARMACI. L eliminazione di un farmaco avviene per escrezione e/o per biotrasformazione.

ELIMINAZIONE DEI FARMACI. L eliminazione di un farmaco avviene per escrezione e/o per biotrasformazione. ELIMINAZIONE DEI FARMACI L eliminazione di un farmaco avviene per escrezione e/o per biotrasformazione. Possono essere escreti: il farmaco immodificato i suoi metaboliti Le principali vie di escrezione

Dettagli

Acqua: nutriente essenziale

Acqua: nutriente essenziale Acqua: nutriente essenziale Funzioni dell acqua 1. Solvente delle reazioni metaboliche; 2. Regola il volume cellulare; 3. Regola la temperatura corporea; 4. Permette il trasporto dei nutrienti; 5. Permette

Dettagli

FUMI DA SALDATURA AL PLASMA FUMI DA SALDATURA "MAG" POLVERI METALLICHE AERODISPERSE DOCENTI FUMI DA OSSITAGLIO...

FUMI DA SALDATURA AL PLASMA FUMI DA SALDATURA MAG POLVERI METALLICHE AERODISPERSE DOCENTI FUMI DA OSSITAGLIO... SCHEDE DI VALUTAZIONE DEL RISCHIO CHIMICO PRESSO IL LABORATORIO DI SALDATURA 1 INDICE STUDENTI... 3 FUMI DA OSSITAGLIO... 3 FUMI DA SALDATURA AL PLASMA... 5 FUMI DA SALDATURA "MAG"... 7 POLVERI METALLICHE

Dettagli

LIFE12 ENV/IT/ Monitoring air pollution effects on children for supporting Public Health Policy MAPEC_LIFE.

LIFE12 ENV/IT/ Monitoring air pollution effects on children for supporting Public Health Policy MAPEC_LIFE. LIFE12 ENV/IT/000614 Monitoring air pollution effects on children for supporting Public Health Policy MAPEC_LIFE Francesco Donato Unità di Igiene, Epidemiologia e Sanità Pubblica Dipartimento di Specialità

Dettagli

La Farmacogenetica studia:

La Farmacogenetica studia: La Farmacogenetica studia: a) Gli effetti dei farmaci sull espressione genica b) La sintesi di farmaci da parte di organismi geneticamente modificati c) Nessuna delle risposte è esatta d) La terapia genica

Dettagli

COMPOSIZIONE DELL ARIA ATMOSFERICA SECCA E PRESSIONI PARZIALI DEI GAS - (760 TORR, 15 C)

COMPOSIZIONE DELL ARIA ATMOSFERICA SECCA E PRESSIONI PARZIALI DEI GAS - (760 TORR, 15 C) COMPOSIZIONE DELL ARIA ATMOSFERICA SECCA E PRESSIONI PARZIALI DEI GAS - (760 TORR, 15 C) COMPOSIZIONE ARIA NELL ATMOSFERA = COSTANTE A PARTE LE VARIAZIONI DELLA QUANTITA DI VAPORE ACQUEO A 0 C 1 torr =

Dettagli

1. ; 2. ; 3. ; ; ; 6. - ; 7. ; 8. ; 9. ; 10. ; I

1. ; 2. ; 3. ; ; ; 6. - ; 7. ; 8. ; 9. ; 10. ; I 1a Lezione 1. Nozioni generali. Miscugli. Composti- Elementi ; 2. Atomo. Grammoatomo ;Valenza degli elementi ; 3. Molecola ; Grammomolecola ; 4. Tipi di composti Nomenclatura chimica: 5. Ossidi e anidridi;

Dettagli

Principi di farmacocinetica Filippo Caraci

Principi di farmacocinetica Filippo Caraci Università degli Studi di Catania Modulo di Psicofarmacologia Corso di Laurea Magistrale in Psicologia Principi di farmacocinetica Filippo Caraci Farmacocinetica La farmacocinetica serve a predire la concentrazione

Dettagli

BIOLOGIA GENERALE 19 dicembre 2006

BIOLOGIA GENERALE 19 dicembre 2006 Biologia generale Massolo Alessandro massolo@unifi.it; Tel. 347-9403330 BIOLOGIA GENERALE 19 dicembre 2006 Facoltà di Psicologia Corso di Laurea in Scienze e Tecniche di Psicologia Generale e Sperimentale

Dettagli

Capitolo 6 La respirazione cellulare

Capitolo 6 La respirazione cellulare Capitolo 6 La respirazione cellulare Introduzione alla respirazione cellulare 6.1 La respirazione polmonare rifornisce le nostre cellule di ossigeno ed elimina diossido di carbonio La respirazione polmonare

Dettagli

DATABASE SOSTANZE Modulo TOXI

DATABASE SOSTANZE Modulo TOXI DATABASE SOSTANZE Modulo TOXI All interno del modulo TOXI è stato previsto un Database sostanze che potesse raccogliere al suo interno tutti composti tossici d interesse per l utente e le loro proprietà

Dettagli

Assorbimento Cinetiche di assorbimento Biodisponibilità Volume di distribuzione Emivita L. 3

Assorbimento Cinetiche di assorbimento Biodisponibilità Volume di distribuzione Emivita L. 3 Assorbimento Cinetiche di assorbimento Biodisponibilità Volume di distribuzione Emivita L. 3 Prof. Aldo Pinto ASSORBIMENTO Insieme di processi attivi e passivi che consente il passaggio di un farmaco dal

Dettagli

DEBELLO TOPI Colla topicida a base di polibuteni e poliisobuteni

DEBELLO TOPI Colla topicida a base di polibuteni e poliisobuteni Indice dei contenuti: SCHEDA DI SICUREZZA DEBELLO TOPI Colla topicida a base di polibuteni e poliisobuteni 1. identificazione della sostanza/preparato e dell impresa 2. composizione e informazioni sugli

Dettagli

Monitoraggio Ambientale e Biologico di Principi Altamente Attivi: Farmaci Chemioterapici Antiblastici

Monitoraggio Ambientale e Biologico di Principi Altamente Attivi: Farmaci Chemioterapici Antiblastici SIMLII Sez. Regionale Ligure UNI GE Scuola Specializzazione in Medicina del Lavoro 30 maggio 2012 Monitoraggio Ambientale e Biologico di Principi Altamente Attivi: Farmaci Chemioterapici Antiblastici Danilo

Dettagli

Energia e metabolismi energetici

Energia e metabolismi energetici Energia e metabolismi energetici L energia è la capacità di produrre lavoro Tutti gli organismi hanno bisogno di energia per vivere. L energia è definita come la capacità di effettuare un lavoro L energia

Dettagli

Report mensile sulla qualita dell aria

Report mensile sulla qualita dell aria Sezione provinciale di Report mensile sulla qualita dell aria provincia: periodo di riferimento: 01/01/2017 - Stazioni di monitoraggio stazioni di monitoraggio 1 2 3 Flaminia 4 5 2 3 5 1 4 zone Appennino

Dettagli

Farmaco libero. Assorbimento, Distribuzione, Biotrasformazione, Escrezione. Sito d azione Legato libero. Tessuti Libero legato. Circolazione sistemica

Farmaco libero. Assorbimento, Distribuzione, Biotrasformazione, Escrezione. Sito d azione Legato libero. Tessuti Libero legato. Circolazione sistemica Farmacocinetica Assorbimento, Distribuzione, Biotrasformazione, Escrezione Circolazione i sistemica Assorbimento Sito d azione Legato libero Farmaco libero Tessuti Libero legato Escrezione Legato Metaboliti

Dettagli

TRANSAMINASI (AMINOTRANSFERASI) agiscono con un meccanismo ping-pong. sono presenti sia nel citosol che nei mitocondri

TRANSAMINASI (AMINOTRANSFERASI) agiscono con un meccanismo ping-pong. sono presenti sia nel citosol che nei mitocondri TRANSAMINASI (AMINOTRANSFERASI) sono PLP-dipendenti agiscono con un meccanismo ping-pong catalizzano reazioni reversibili sono presenti sia nel citosol che nei mitocondri Seguiamo le fasi di una reazione

Dettagli

Gli enzimi e l inibizione enzimatica.

Gli enzimi e l inibizione enzimatica. Gli enzimi e l inibizione enzimatica. Catalisi enzimatica La velocità di una reazione è descritta dall equazione di Arrhenius: k = Ae -Ea/RT in cui A è il fattore pre-esponenziale R è la costante dei gas

Dettagli

Termoregolazione 1. Meccanismi fisici di scambio di calore con l esterno

Termoregolazione 1. Meccanismi fisici di scambio di calore con l esterno Termoregolazione 1. Meccanismi fisici di scambio di calore con l esterno Carlo Capelli, Fisiologia Generale e dell Esercizio, Facoltà di Scienze Motorie, Università degli Studi di Verona Obiettivi Animali

Dettagli

SOLUZIONI E CONCENTRAZIONE

SOLUZIONI E CONCENTRAZIONE SOLUZIONI E CONCENTRAZIONE Miscela omogenea di due o più sostanze: solvente (presente in maggiore quantità) + soluto In genere il solvente è liquido (es.acqua) mentre il soluto può essere solido, liquido,

Dettagli

SCHEDA DI SICUREZZA CE 1907/2006 REACH. Adsorbente specifico per oli, grassi, solventi e vernici

SCHEDA DI SICUREZZA CE 1907/2006 REACH. Adsorbente specifico per oli, grassi, solventi e vernici SCHEDA DI SICUREZZA CE 1907/2006 REACH 1 IDENTIFICAZIONE DEL PREPARATO Nome commerciale Produttore C-Dust adsorbente CARVEL s.r.l. Via L. D a Vinci, 11/d 20060 CASSINA de PECCHI (MI) Tel.02/95299314 Fax

Dettagli

Questa presentazione verterà sugli NOx e in particolare: -cosa sono gli NOx -effetti sulla salute e alla vegetazione -dove si trovano -le concause

Questa presentazione verterà sugli NOx e in particolare: -cosa sono gli NOx -effetti sulla salute e alla vegetazione -dove si trovano -le concause Questa presentazione verterà sugli NOx e in particolare: -cosa sono gli NOx -effetti sulla salute e alla vegetazione -dove si trovano -le concause degli NOx I principali NOx presenti nell'atmosfera sono

Dettagli

1. Le forze intermolecolari 2. Molecole polari e apolari 3. Le forze dipolo-dipolo e le forze di London 4. Il legame a idrogeno 5. Legami a confronto

1. Le forze intermolecolari 2. Molecole polari e apolari 3. Le forze dipolo-dipolo e le forze di London 4. Il legame a idrogeno 5. Legami a confronto Unità n 12 Le forze intermolecolari e gli stati condensati della materia 1. Le forze intermolecolari 2. Molecole polari e apolari 3. Le forze dipolo-dipolo e le forze di London 4. Il legame a idrogeno

Dettagli

- lipidi strutturali, costituenti fondamentali delle membrane cellulari ed intracellulari (fosfolipidi, glicolipidi e colesterolo)

- lipidi strutturali, costituenti fondamentali delle membrane cellulari ed intracellulari (fosfolipidi, glicolipidi e colesterolo) I lipidi, o grassi, costituiscono un gruppo eterogeneo di sostanze accomunate dalla proprietà fisica della insolubilità nei solventi polari (es. acqua) (idrofobicità) e dalla solubilità nei soventi organici

Dettagli

Capitolo 12 Le forze intermolecolari e gli stati condensati della materia

Capitolo 12 Le forze intermolecolari e gli stati condensati della materia Capitolo 12 Le forze intermolecolari e gli stati condensati della materia 1. Le forze intermolecolari 2. Molecole polari e apolari 3. Le forze dipolo-dipolo e le forze di London 4. Il legame a idrogeno

Dettagli

Fumo, rischio di tumore e danno al DNA. Tutto fumo e niente arrosto?

Fumo, rischio di tumore e danno al DNA. Tutto fumo e niente arrosto? Fumo, rischio di tumore e danno al DNA Tutto fumo e niente arrosto? Variazione nel consumo di sigarette nel corso degli anni No.sigarette/persona/anno Gli effetti cancerogeni, noti dagli anni 30 nei topi,

Dettagli

CORSO ANALISI CHIMICA MOD Analisi terreni ITIS VIOLA A.S. 2016/2017 SUOLO LEZIONE 1: INTRODUZIONE E CAMPIONAMENTO

CORSO ANALISI CHIMICA MOD Analisi terreni ITIS VIOLA A.S. 2016/2017 SUOLO LEZIONE 1: INTRODUZIONE E CAMPIONAMENTO SUOLO LEZIONE 1: INTRODUZIONE E CAMPIONAMENTO 1 DEFINIZIONI SUOLO: Strato superficiale della crosta terrestre formatosi in seguito all alterazione del substrato roccioso per successive azioni fisiche,

Dettagli

Legami chimici. Covalente. Legami deboli

Legami chimici. Covalente. Legami deboli Legami chimici Covalente Legami deboli Legame fosfodiesterico Legami deboli Legami idrogeno Interazioni idrofobiche Attrazioni di Van der Waals Legami ionici STRUTTURA TERZIARIA La struttura tridimensionale

Dettagli

SCHEDA «INT 8»: COMBUSTIONE OLI USATI 1

SCHEDA «INT 8»: COMBUSTIONE OLI USATI 1 SCHEDA «INT 8»: COMBUSTIONE OLI USATI 1 Qualifica professionale e nominativo del responsabile combustione oli usati: IMMAGAZZINAMENTO PRELIMINARE Codice CER Tipologia olio usato Descrizione Provenienza

Dettagli

WORSHOP PROGETTARE UNO STUDIO EPIDEMIOLOGICO RELATIVO ALLA POPOLAZIONE DELLA REGIONE VENETO ESPOSTA A PFAS Venezia Febbraio 2017

WORSHOP PROGETTARE UNO STUDIO EPIDEMIOLOGICO RELATIVO ALLA POPOLAZIONE DELLA REGIONE VENETO ESPOSTA A PFAS Venezia Febbraio 2017 WORSHOP PROGETTARE UNO STUDIO EPIDEMIOLOGICO RELATIVO ALLA POPOLAZIONE DELLA REGIONE VENETO ESPOSTA A PFAS Venezia 22-23 Febbraio 2017 EUGENIA DOGLIOTTI Direttore del Dipartimento Ambiente e Salute Istituto

Dettagli

PIOMBO gruppo IVA valenza 2,4 numero atomico peso atomico 207,2 gravità specifica 11,34 a C punto di fusione 327 C punto di ebollizione 1740 C

PIOMBO gruppo IVA valenza 2,4 numero atomico peso atomico 207,2 gravità specifica 11,34 a C punto di fusione 327 C punto di ebollizione 1740 C Se si deve giudicare l interesse suscitato da alcuni soggetti medici dal numero di documenti scritti, l intossicazione da piombo dovrebbe essere considerata come la più importante conosciuta tra quelle

Dettagli

EMOGLOBINA, MIOGLOBINA MIOGLOBINA ED EMOGLOBINA NEL TRASPORTO DELL OSSIGENO

EMOGLOBINA, MIOGLOBINA MIOGLOBINA ED EMOGLOBINA NEL TRASPORTO DELL OSSIGENO EMOGLOBINA, MIOGLOBINA MIOGLOBINA ED EMOGLOBINA NEL TRASPORTO DELL OSSIGENO Trasporto dell ossigeno In tutti gli animali superiori, il metabolismo è aerobico L energia che si può estrarre dal glucosio

Dettagli

http://digilander.libero.it/glampis64 Idrogeno, ossigeno, carbonio e azoto costituiscono il 99% delle cellule. I composti del carbonio sono chiamati composti organici o molecole organiche. I composti organici

Dettagli

GES 22: Tecnica di deposizione di film sottili per evaporazione

GES 22: Tecnica di deposizione di film sottili per evaporazione 1. TITOLO GES 22: Tecnica di deposizione di film sottili per evaporazione Ciclo di vita Titolo breve libero Utilizzo finale - DU di metallo Ni Processi evaporativi per semiconduttori Titolo sistematico

Dettagli

Inquinamento ARIA. Inquinamento ARIA. Inquinamento ARIA. Inquinamento ARIA

Inquinamento ARIA. Inquinamento ARIA. Inquinamento ARIA. Inquinamento ARIA COMBUSTIONE: principi Processo di ossidazione di sostanze contenenti C ed H condotto per ottenere energia termica (calore) C,H + O 2 calore + gas comb. COMBUSTIBILE + COMBURENTE CALORE + RESIDUI [ARIA]

Dettagli

PROGETTAZIONE E SICUREZZA DEI LUOGHI DI LAVORO. Valutazione del rischio chimico: il programma Mo. Va. Risch.

PROGETTAZIONE E SICUREZZA DEI LUOGHI DI LAVORO. Valutazione del rischio chimico: il programma Mo. Va. Risch. Università degli Studi di Firenze Facoltà di Ingegneria PROGETTAZIONE E SICUREZZA DEI LUOGHI DI LAVORO Valutazione del rischio chimico: il programma Mo. Va. Risch. Ing. Antonio Iannalfi mail: antoianna@yahoo.it

Dettagli

FISIOLOGIA VEGETALE. I movimenti dell acqua e dei soluti

FISIOLOGIA VEGETALE. I movimenti dell acqua e dei soluti FISIOLOGIA VEGETALE I movimenti dell acqua e dei soluti MOVIMENTI DELL ACQUA E DEI SOLUTI L acqua si muove seguente delle differenze di potenziali di energia Il potenziale di energia è l energia che viene

Dettagli

Presentazione del corso. Formazione generale per tutti i lavoratori. Realizzata come da accordo Conferenza Stato-Regioni del 21 dicembre 2011

Presentazione del corso. Formazione generale per tutti i lavoratori. Realizzata come da accordo Conferenza Stato-Regioni del 21 dicembre 2011 Presentazione del corso Formazione generale per tutti i lavoratori Realizzata come da accordo Conferenza Stato-Regioni del 21 dicembre 2011 Taglio particolare per l ambiente scolastico Programma del corso

Dettagli

SCHEDA DI SICUREZZA ai sensi del regolamento (CE) 1907/2006 (REACH), (CE) n 453/2010 (REACH) e secondo il regolamento (CE) 1272/2008 (CLP)

SCHEDA DI SICUREZZA ai sensi del regolamento (CE) 1907/2006 (REACH), (CE) n 453/2010 (REACH) e secondo il regolamento (CE) 1272/2008 (CLP) 1. Identificazione della sostanza / del preparato e della società / impresa*) Nome del prodotto: Uso del prodotto : Società cloruro di sodio sale alimentare,mangime, sale industriale, sale da neve,. Andrea

Dettagli

AGENTI CHIMICI PERICOLOSI

AGENTI CHIMICI PERICOLOSI RISCHIO CHIMICO Il RISCHIO CHIMICO in ambiente di lavoro è riconducibile all insieme dei rischi per la Sicurezza e per la Salute, connessi con la presenza, nell ambito dello svolgimento delle lavorazioni,

Dettagli

Eliminare dall organismo prodotti di rifiuto e sostanze tossiche idrosolubili(soprattutto prodotti azotati e creatinina);

Eliminare dall organismo prodotti di rifiuto e sostanze tossiche idrosolubili(soprattutto prodotti azotati e creatinina); Funzioni del rene Eliminare dall organismo prodotti di rifiuto e sostanze tossiche idrosolubili(soprattutto prodotti azotati e creatinina); Regolare il volume e la composizione del liquido extracellulare;

Dettagli

BILANCIO IDROLETTROLITICO (Alfonso Siani. ISA CNR) ACQUA

BILANCIO IDROLETTROLITICO (Alfonso Siani. ISA CNR) ACQUA BILANCIO IDROLETTROLITICO (Alfonso Siani. ISA CNR) ACQUA L acqua rappresenta il maggiore costituente dell organismo umano, e rappresenta all incirca il 60% del peso corporeo di un adulto. Il contenuto

Dettagli

ESAME DI SCIENZE SPERIMENTALI PARTE CHIMICA

ESAME DI SCIENZE SPERIMENTALI PARTE CHIMICA ESAME DI SCIENZE SPERIMENTALI PARTE CHIMICA VALUTAZIONE - Prima parte: scelte multiple (24 punti = 12 domande da 2 punti) (totale: 80 punti) - Seconda parte: domande (32 punti = 4 domande da 8 punti) -

Dettagli

SCHEMA DI RELAZIONE SANITARIA

SCHEMA DI RELAZIONE SANITARIA SCHEMA DI RELAZIONE SANITARIA AZIENDA : SEDE LEGALE:...... STABILIMENTO:. COMPARTO PRODUTTIVO :... LAVORAZIONE (breve descrizione del ciclo produttivo):...... MEDICO COMPETENTE:... INDIRIZZO:... TEL...

Dettagli

LE MOLECOLE BIOLOGICHE

LE MOLECOLE BIOLOGICHE LE MOLECOLE BIOLOGICHE Le cellule contengono quattro famiglie principali di molecole organiche Zuccheri (monosaccaridi) - forniscono una fonte di energia - subunità dei polisaccaridi Amminoacidi - subunità

Dettagli

Dipartimento affari generali, tecnico e per la sicurezza

Dipartimento affari generali, tecnico e per la sicurezza SCHEDA LABORATORIO Dipartimento di Sez. di Direttore di Dipartimento Responsabile sezione LABORATORIO RESPONSABILE/I del laboratorio: SIG. / DOTT. / PROF. AMBIENTI DI LAVORO indicare il numero di stanze

Dettagli

Cenni di Farmacocinetica, Biofarmaceutica, Biodisponibilità

Cenni di Farmacocinetica, Biofarmaceutica, Biodisponibilità Cenni di Farmacocinetica, Biofarmaceutica, Biodisponibilità Rappresentazione schematica di assorbimento, distribuzione ed eliminazione del principio attivo Aulton M. E., Taylor K. M.G., Tecnologie Farmaceutiche.

Dettagli