Pressione arteriosa media, 100 mmhg. Resistenza periferica totale: 20 mmhg/l/min. Gittata cardiaca: 5l/min. Ventricolo sinistro.
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- Aurora Pepe
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1 PRESSIONE ARTERIOSA
2 La P arteriosa è generata dal volume di sangue contenuto nelle arterie. Questo volume è il risultato di: Gittata cardiaca (GC, volume di sangue in uscita dal cuore) Volume di sangue spinto in periferia, che dipende dal valore delle resistenze periferiche totali (RPT, in particolare resistenze arteriolari) Pa = GC. RPT Pressione arteriosa media, 100 mmhg Gittata cardiaca: 5l/min Resistenza periferica totale: 20 mmhg/l/min Ventricolo sinistro Arterie elastiche Arteriole
3 Tutte le condizioni che aumentano il volume di sangue nelle arterie determinano aumenti della Pa: Ventricolo Sn GC V P Arteriole RPT Aumento delle resistenze arteriolari (vasocostrizione), con GC costante GC GC V P V P RPT RPT Aumento della GC, con resistenze arteriolari costanti Aumento della volemia Aumenti della Pa si verificano anche quando, a parità di volume, si riduce la compliance arteriosa RPT GC Diminuzione della P compliance vasale
4 Durante la sistole isotonica del ventricolo, solo una parte della Gittata sistolica è spinta in periferia, il volume di sangue che rimane nelle arterie distende la parete arteriosa provocando un rialzo della Pa = pressione sistolica (~120 mmhg) Durante la diastole, la Pa si riduce progressivamente perché il ritorno elastico della parete arteriosa spinge il sangue in periferia. Si raggiunge un valore minimo di Pa = pressione diastolica (~80 mmhg)
5 Variazioni Pressione nell aorta, durante il ciclo cardiaco. Rapida salita al massimo (120 mmhg) durante la sistole e progressiva diminuzione al minimo (80 mmhg) durante la diastole. Coincide con la chiusura delle valvole semilunari Tempo (msec)
6 Pressione media Polso pressorio Tempo (msec) Polso pressorio = differenza Ps - Pd ( = 40 mmhg). Pressione arteriosa media, rappresenta meglio il valore di P che spinge il sangue nel sistema circolatorio durante tutto il ciclo cardiaco. Non può essere calcolato come media matematica di Ps e Pd, perchè la sistole dura (270 msec) meno della diastole (530 msec). Si calcola come: P d + 1/3 (P s -P d )
7 La variazione di P nell aorta, durante il ciclo cardiaco (polso pressorio) si trasmette lungo le pareti elastiche delle arterie (onda sfigmica) e può essere percepita come pulsazione a livello di arterie periferiche. Il polso pressorio può essere rilevato dovunque un arteria passi superficialmente vicino alla cute e sopra una prominenza ossea. La misurazione della frequenza del polso pressorio è usata come metodo semplice per misurare la frequenza cardiaca.
8 La propagazione dell onda sfigmica è sfruttata per misurare la P arteriosa (sistolica e diastolica), con il metodo di Riva-Rocci. Bracciale Manometro Bracciale intorno a braccio Sn gonfiato finchè P B > del possibile valore di P sistolica. P B letta sul manometro = P che si trasmette all arteria, occludendola. Fonendoscopio posto lungo il decorso dell arteria omerale, a valle del bracciale, in corrispondenza della piega del gomito. Fonendoscopio P B > 120 mmhg arteria chiusa
9 Bracciale Si sgonfia lentamente il bracciale, controllando la P sul manometro. Improvvisamente si inizia a sentire un rumore breve e schioccante, in coincidenza con ogni sistole cardiaca (rumore di Korotkow). Il valore di P B in questo momento corrisponde alla P sistolica. Manometro P B < 120 mmhg Fonendoscopio Quando P B è appena inferiore alla P sistolica, il vaso si apre di poco e solo per il tempo in cui P A > P B. Il flusso di sangue che attraversa il vaso ristretto, diventa turbolento a valle della stenosi, generando il rumore udibile con il fonendoscopio.
10 Bracciale Continuando a ridurre P B, il rumore diventa più prolungato (per più tempo l arteria è aperta), fino a trasformarsi in un fruscio continuo, prima di sparire del tutto. Il valore di P B in questo momento corrisponde alla P diastolica. Manometro P B < 80 mmhg Fonendoscopio Quando P B < P diastolica, l arteria rimane aperta per tutto il ciclo cardiaco, la turbolenza cessa ed i rumori scompaiono.
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12 Misurazione della Pressione venosa centrale Le variazioni di P registrate a livello delle vene centrali (succlavia, giugulare) riflettono le variazioni di P che si generano nell atrio destro durante il ciclo cardiaco
13 Polso giugulare: P registrate nella giugulare riflettono le modificazioni di P nell atrio destro, durante il ciclo cardiaco Onda a: aumento di P determinato dalla sistole atriale che fa refluire parte del sangue nelle vene Onda c: aumento di P dovuto alla sporgenza delle valvole A-V durante la sistole isovolumetrica del ventricolo Depressione x: diminuzione di P dovuta al rilasciamento dell atrio Onda v: aumento di P dovuto al riempimento dell atrio Depressione Y: diminuzione di P dovuta al passaggio di sangue dall atrio al ventricolo
14 Meccanismi di regolazione della circolazione
15 Per regolazione della circolazione si intendono tutti i meccanismi di controllo che assicurano il normale svolgimento delle funzioni circolatorie in condizioni di riposo e in condizioni di aumentate esigenze. La regolazione della circolazione è caratterizzata da: Mantenimento di una Pressione arteriosa (pressione di perfusione) adeguata. Regolazione della Gittata cardiaca in termini di: distribuzione regionale controllo del volume ematico
16 Regolazione locale del flusso Il flusso in un organo dipende dalle sue esigenze metaboliche ed è regolato modificando la resistenza al flusso che dipende dal calibro delle arteriole a monte dell organo, controllato dallo stato di contrazione della muscolatura della loro parete.
17 Lo stato di contrazione della muscolatura arteriolare è controllato da: Sistema nervoso simpatico-adrenergico (Adrenalina): attività SSA vasocostrizione RPT flusso attività SSA vasodilatazione RPT flusso Metaboliti locali: attività metabolica organo produzione sostanze vasodilatatrici: CO 2, H +, Adenosina, K + e O 2 flusso
18 Controllo nervoso sulla muscolatura dei vasi Neurone simpatico Noradrenalina Recettori Tempo Attività tonica Modificazione frequenza di scarica Rilascio noradrenalina Rilascio noradrenalina Tempo Attività di scarica Tempo Attività di scarica Vasocostrizione Vasodilatazione
19 Autoregolazione Consente di mantenere costante il flusso in un organo al variare della Pa entro un ambito di valori definito (ambito di autoregolazione). Presente in tutti gli organi, escluso il polmone, dipende da cambiamenti dello stato di contrazione della muscolatura vasale (risposta miogena) provocati da modificazioni dello stato di stiramento della parete, causate da variazioni di Pa. Pa ( flusso) stiramento parete vasocostrizione miogena R flusso (flusso costante) Pa ( flusso) stiramento parete vasodilatazione miogena R flusso (flusso costante) Flusso,ml/min/gr 6 L ambito di autoregolazione Rene varia da organo a organo Cuore Ambito di autoregolazione (rene) 4 2 Ambito di autoregolazione (cuore) Pressione, mmhg 250
20 Regolazione pressione arteriosa
21 Pressione arteriosa media Assunzione liquidi Regolata dal meccanismo della sete Volemia Eliminazione liquidi Regolata dal rene GC RPT F Gs Diametro arteriole Relativa distribuzione sangue tra arterie e vene Diametro vene
22 La regolazione della Pa, si basa su meccanismi a feedback negativo. Il parametro da regolare (Pa) è costantemente monitorato da recettori (barocettori) localizzati in vari punti del sistema circolatorio. I barocettori inviano informazioni ai centri regolatori della circolazione (bulbo) che confrontano il valore registrato con un valore di riferimento e se viene rilevata una variazione, attivano meccanismi finalizzati a riportare la Pa al suo valore normale. I meccanismi regolatori utilizzati dall organismo sono: Influenze neuro-ormonali sul cuore Influenze neuro-ormonali sulla muscolatura liscia dei vasi
23 Il meccanismo più importante nella regolazione a breve termine della Pa è il riflesso barocettivo Interviene rapidamente (secondi o minuti), ma si adatta rapidamente (l intensità della risposta si attenua in tempi brevi). Non può correggere modificazioni durature della Pa.
24 Stimolati dallo stiramento della parete vasale in rapporto a variazioni della Pa
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26 I barocettori sono continuamente attivi anche per Pa normale. Modificazioni della Pa determinano modificazioni della loro frequenza di scarica: Pa Frequenza di scarica Pa Frequenza di scarica (si azzera per Pa < 60mmHg). Presentano adattamento (se l aumento di Pa persiste, la frequenza di scarica si riduce progressivamente fino ai valori precedenti al rialzo pressorio = resetting recettoriale)
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28 Venocostrizione Ritorno venoso
29 Controllo a lungo termine della pressione arteriosa
30 A breve termine Riflesso barocettivo A lungo termine Controllo volume ematico Quota introduzione liquidi RPT GC Pa Volume liquidi corporei che comprende il volume ematico Rene Diuresi Un modo per regolare la Pa è quello di aggiungere o togliere volume al sistema circolatorio chiuso. La sottrazione avviene attraverso un aumento della diuresi.
31 Controllo renale della Pa Pa diuresi (escrezione renale di liquidi) Con assunzione di liquidi costante: volume liquido extracellulare (LEC) volume ematico (volemia) Pvp RV GC Pa
32 Un meccanismo di controllo della Pa è rappresentato dal: SISTEMA RENINA-ANGIOTENSINA (SRA)
33 La Renina è un enzima prodotto nel rene (apparato iuxta-glomerulare) in seguito a diminuzioni della Pa Renina Angiotensinogeno ( 2 -globulina plasmatica) Angiotensina II Angiotensina I ACE Aldosterone Sete ADH RPT Riassorbimento renale Na + Assunzione H 2 O Riassorbimento renale H 2 O Riassorbimento renale H 2 O Volemia Pa
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