Progetto pilota 4. Percorsi integrati di Terracina
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- Cristina Marchesi
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1 Progetto pilota 4. Percorsi integrati di Terracina Progetto Interreg IIIB Medocc n I-137 Marzo 2008
2 Contenuto Premessa 1 Approccio metodologico 4 Caso studio: i percorsi integrati di Terracina 5 Le premesse 5 Gruppi mirati ed obiettivi 9 Analisi integrata 16 Raccolta 17 Analisi 60 Elaborazione 72 Risorse 80 Risorse tecniche 81 Risorse umane 83 Costi e benefici 87 Considerazioni generali 87 Valutazione dei costi di realizzazione 88 Valutazione dei costi di manutenzione 91 Bibliografia 92 Ringraziamenti 97 1 allegato: Introduzione Generale al Turismo di Percorso 98 Esempi di percorsi 103 Progettazione di percorsi 128 Finalità di progettazione 128 Elementi di progettazione 130 Ausili tecnici alla progettazione allegato Tavole progettuali 144
3 Premessa Come è stato messo recentemente in evidenza nello studio di questa serie Monitoraggio climatico e sviluppo di aree suburbane (a pag. 27), a causa dell importanza dell economia che viene generata il turismo costituisce un fattore centrale che opera un ruolo chiave nell ambito del rapporto città-campagna. Il turismo, infatti, nel senso più stretto può essere descritto come un flusso migratorio periodico di cittadini che vanno e vengono dai centri urbani per diverse motivazioni. Il concetto storico di turismo nel senso più ampio è collegato al concetto del viaggio per scopi differenti da quelli di semplice sopravivenza, conquista territoriale o per commercio. Questi scopi sono da ricercare nell orizzonte intellettuale e possono essere fatti risalire nella storia dell umanità ai viaggi iniziatici delle popolazioni primitive, ai viaggi religiosi testimoniati fin dalle epoche pre-classiche per la visita di templi ed oracoli, o ai grandi viaggi di pellegrinaggio dell epoca medievale. Le vacanze per puro divertimento ci sono invece testimoniate da molti scrittori e poeti romani e dai resti archeologici di ville classiche e seconde case del tardo impero. Il vocabolo stesso turismo deriva da Le Grand Tour, il viaggio educativo che a partire dalla seconda metà del XVIII secolo i nobili ed intellettuali giovani inglesi dovevano compiere nei centri culturali del continente per perfezionare e raffinare la loro istruzione. Al giorno d oggi questo contenuto educativo si è molto affievolito od è addirittura scomparso ed il turista medio considera prioritario viaggiare per rilassarsi o per puro divertimento. Tale perdita di valori culturali non è comunque totalmente annullata; è infatti un luogo comune il definire il viaggiare come un arricchimento della personalità. Andare in giro, vedere altri luoghi, altri modi di vita, altre culture, costituisce di per se un miglioramento culturale che mette in moto riflessioni ed idee, oltre al beneficio che comunque deriva dal movimento fisico. Questa induzione passiva all acculturazione può essere favorevolmente stimolata ed accresciuta grazie ad una saggia pianificazione e progettazione del percorso di viaggio, che in tal modo può divenire funzionale ad altri e più alti aspetti che non quelli puramente ricreativi (dal punto di vista del viaggiatore), oppure al guadagno economico (dal punto di vista dell operatore turistico). Una delle problematiche più attuali riguarda la sostenibilità del turismo. Quest ultimo si riflette sull ambiente in un duplice senso: da una parte il turista è attratto da valori ambientali intatti e PPeerrccoorrssi i i nntt eeggrraatt i ddi i TTeerrrraacci innaa 11
4 di elevata qualità; d altra parte l inquinamento prodotto dal turismo ha un notevole impatto sull ambiente. Oltre alle devastazioni architettoniche e paesaggistiche di molte località, il turismo richiede un largo uso di mezzi di trasporto inquinanti e grande consumo di risorse idriche. Stanno quindi venendo alla ribalta nuove forme di turismo ambientalmente più sostenibili, come il ciclo turismo o il trekking. Occorre notare con attenzione che fin dagli albori del turismo veniva attribuito un notevole valore al concetto di percorso. Il Grand Tour veniva attentamente pianificato ed aveva tra le sue tappe fondamentali città storiche come Parigi, le cittadine universitarie tedesche, Roma, Napoli, ecc. Nelle stesse città occorreva visitare i monumenti, i paesaggi ed i locali alla moda ed il viaggiatore tornava a casa con una buona conoscenza della cultura, della moda e delle tradizioni straniere, grazie ad una tabella di marcia attentamente progettata che includeva tutti gli aspetti materiali, culturali, paesaggistici e storici. La definizione attuale di turismo di percorso accettata dalla comunità scientifica fa riferimento ad un iniziativa per mettere assieme diverse attività ed attrazioni sotto un tema unificante e quindi stimolare le opportunità imprenditoriali attraverso lo sviluppo di prodotti e servizi di filiera (Griffe, 1994). In paragone al concetto antico di turismo, che sottolineava la cultura e l educazione, i valori del turismo moderno si riferiscono principalmente all economia ed allo sviluppo commerciale. La terminologia utilizzata per descrivere la nozione di turismo di percorso si differenzia spesso nei diversi paesi, con l uso di termini come percorsi tematici, rotte, vie, sentieri, eccetera. Dovunque, il percorso viene considerato come un metodo appropriato per distribuire il turismo, in particolare per i turisti che si muovono lungo le strade (in auto, bici, a piedi, autostop, ecc.), all interno di una determinata area geografica. Il concetto essenziale del turismo di percorso è molto semplice: collegare assieme una serie di attrazioni turistiche in modo da promuovere il turismo locale, incoraggiando i visitatori a spostarsi da un luogo ad un altro. La tipologia di attrazioni selezionata fornisce il tema del percorso (come il folclore, i mestieri antichi, le vie del cibo e del vino, le vie religiose, ecc ). Il significato del viaggio negli ultimi anni ha acquisito nuovi valori. Negli anni 80 e 90 del secolo scorso un viaggio veniva effettuato generalmente per piacere, per salute o per sport. Quindi si inserirono valori aggiunti derivati dalla sfera d influenza del marketing o dell imprenditoria e con il tempo l itinerario, da una via fisicamente tracciata si mutò in un percorso ideale di scoperta (ed acquisto) tra gusti, sapori e sensazioni nuove da sperimentare con differenti mezzi (quasi sempre l automobile) e qualche volta addirittura senza una rotta esattamente definita. PPeerrccoorrssi i i nntt eeggrraatt i ddi i TTeerrrraacci innaa 22
5 L itinerario adottato per compiere questo viaggio o visita diviene l elemento centrale strategico per lo sviluppo dell offerta turistica nell ambito della gestione e della pianificazione territoriale delle amministrazioni locali. Diviene talmente importante che si inserisce nei processi delle politiche locali del territorio e viene messo in relazione a diversi aspetti dell economia, della protezione dell ambiente, della cultura, del patrimonio storico ed ambientale, ecc Ad esempio, al momento una delle azioni prioritarie per le amministrazioni locali delle città turistiche costiere è la mitigazione dei disastri ambientali prodotti dall eccessivo affollamento lungo le spiagge, cercando di diversificare in parte la domanda turistica verso l entroterra. Nello stesso modo le piccole cittadine storiche del Centro Italia stanno cercando di dirottare le masse di turisti verso punti di attrazione della campagna circostante. In entrambi gli esempi una saggia pianificazione di percorsi può rappresentare uno strumento non appariscente ma valido per spostare ed alleviare il peso del turismo dai nodi di affollamento, anche se a questo fine occorre adottare uno scenario tematico multifunzionale. Per questo motivo in questo studio l asse prioritario del progetto GreenLink Attività sportive, ricreative e turistiche verrà coordinato ed unito con gli altri assi già focalizzati nei tre progetti pilota precedenti, che erano: 1. Infrastrutture tecnologiche ed attività produttive ; 2. Energie rinnovabili e biodiversità ; 3. Attività educative, culturali ed artistiche. Questo è richiesto innanzitutto dalla missione generale di GreenLink per una pianificazione razionale ed integrata, e quindi perché la realizzazione di percorsi turistici implica la raccolta di poli di attrazione che sono intimamente collegati alle tre tematiche sopraccitate, come verrà illustrato in dettaglio nei prossimi capitoli. Veduta panoramica della Piana Pontina da Monte Circeo. In evidenzia i principali poli turistici dell area PPeerrccoorrssi i i nntt eeggrraatt i ddi i TTeerrrraacci innaa 33
6 Approccio metodologico In conformità allo schema metodologico dei lavori precedenti, anche questa quarta simulazione di attività di ARSIAL per il progetto GreenLink è strutturata in due parti: 1. un introduzione generale al concetto di realizzazione dei percorsi turistici, che ne illustri definizioni, stato dell arte, esempi probanti e metodi di progettazione; 2. un esempio di pianificazione avanzata in tale ambito. Per quest ultimo punto verrà presa come esempio l area di Terracina, una famosa località balneare del Lazio meridionale, dove il concorso di valori naturali, culturali e storici potrà svolgere un ruolo di interesse nella valorizzazione delle attività ricreative turistiche. A conclusione, una valutazione costi e benefici cercherà di prendere in considerazione gli impegni economici e i vantaggi derivanti dalla realizzazione dei percorsi. A questo proposito occorre sottolineare che i benefici economici sono difficili da valutare, in quanto riguardano la sfera della ricreatività e vantaggi derivanti da azioni pubbliche da stimare in termini di consenso sociale e di benessere della comunità. A causa delle grandi dimensioni del lavoro nella sua interezza, questo è stato diviso in tre parti staccate per facilitarne la pubblicazione su Internet: 1) il caso studio quale componente principale; 2) l introduzione generale quale primo allegato; 3) le tavole progettuali quali secondo allegato. 1 allegato Introduzione generale al turismo di percorso Il turismo di percorso Esempi scelti Progettazione dei percorsi Finalità Elementi di progetto Ausili tecnici Caso studio: Terracina Le premesse Gruppi finalizzati e obiettivi Analisi integrata Le risorse Raccolta Analisi Elaborazione R. tecniche R. umane Costi e benefici Considerazioni generali Valutazione costi di realizzazione Valutazione costi di manutenzione 2 allegato Tavole progettuali PPeerrccoorrssi i i nntt eeggrraatt i ddi i TTeerrrraacci innaa 44
7 Caso studio: i percorsi integrati di Terracina Le premesse E importante sottolineare che il processo di progettazione di questo studio non è stato originato dal bisogno primario dello sviluppo economico, come in molti esempi di progetti di percorsi turistici, ma nella ambito della prospettiva GreenLink, è legato ad uno sviluppo razionale e saggio della connessione città-campagna, con una particolare attenzione agli aspetti culturali/educativi e di sostenibilità. Per questo motivo il piano operativo adottato per i differenti stati realizzativi ha previsto come primo punto una considerazione riassuntiva sulle premesse storiche ed ambientali dell area di Terracina. Le premesse storiche La storia di Terracina è collegata in primo luogo all impero Romano, quando era conosciuta come un nodo religioso e difensivo sulle principali vie di comunicazione terrestri e marine di commercio. Qui, nel primo secolo avanti Cristo, uno dei maggiori centri monumentali della romanità venne ristrutturato e ampliato: il tempio di Giove Anxur. La prima riforma agraria documentata nell area risale al 329 avanti Cristo o negli anni immediatamente seguenti, quando nella località attualmente conosciuta come La Valle vennero bonificati 450 ettari di terreno e distribuiti ai coloni militari, venendo a costituire il primo centro di produttività agricola dell area (Selvaggi, 1999). Anche nel primo Medioevo Terracina rappresentava uno dei principali nodi degli scambi diplomatici e religiosi che percorrevano l antica via di connessione (la via Appia) fra l impero Romano d Oriente e di Occidente. Nel tardo Medioevo questo ruolo si giocava fra i due centri della cristianità di Roma e Bisanzio e l arcivescovato di Terracina acquisì un crescente e permanente potere temporale nell area della Piana Pontina e del suo entroterra. Anche nelle epoche posteriori la localizzazione della città sul confine tra lo Stato della Chiesa ed il Regno di Napoli e delle Due Sicilie rafforzò i suoi valori amministrativi e difensivi. Nel venne realizzato il sistema costiero difensivo contro i Saraceni con la costruzione di 10 torri nel suo territorio. Nell epoca illuminista Terracina era il centro tecnico dei primi tentativi (dopo quelli romani) di prosciugare le Paludi Pontine, operati in particolare da papa Pio VI. In seguito il fenomeno del brigantaggio acquistò un rilievo particolare che si alimentò grazie alle caratteristiche ambientali, sociali e diplomatiche della linea di confine tra i due stati. In quest epoca iniziò la PPeerrccoorrssi i i nntt eeggrraatt i ddi i TTeerrrraacci innaa 55
8 moda europea del viaggio del Grand Tour e Terracina divenne una delle tappe obbligate durante il percorso di molti illustri viaggiatori verso il Sud (Napoli e la Sicilia) come Montesquieu e Christian Adersen, che ci hanno lasciato descrizioni artistiche dei luoghi e dei pittoreschi dintorni (Terrapontina, 2007). Nel periodo dopo l Unità d Italia, Terracina ebbe di nuovo un ruolo importante come sede amministrativa e tecnica della bonifica delle paludi della pianura. Questa volta una imponente opera di riforma agraria e di bonifica venne portata avanti dai diversi governi e con particolare impegno durante l Era Fascista 1. Le premesse ambientali Per quanto riguarda l ambiente, la città di Terracina sorge alla fine delle Pianura Pontina, lunga circa 40 km e larga 18, a sud di Roma, racchiusa a nord dalla catena dei monti Ausoni, a sud ed est dal mare. Il comune si estende su terreni piani e collinari costeggiando il mare per un terzo della sua estensione. Il 36% del territorio è incluso in aree protette naturali ed un analisi dettagliata della situazione geografica, climatica e delle industrie esistenti è stata già svolta nell ambito del progetto GreenLink 2. Tutta l area pianeggiante è stata interessata dai massicci cambiamenti di paesaggio e di ambiente operati dalla bonifica agraria. Solamente alcune aree circoscritte sono state risparmiate e sono oggi aree protette. Nonostante la riforma agraria abbia distrutto ettari della grande foresta primaria costiera (dell antica Selva di Terracina sono sopravvissuti solamente ettari grazie alla riserva naturale del Parco Nazionale del Circeo), questo era comunque il modo migliore per permettere conservazione ambientale e sviluppo economico con un delicato equilibrio fra gli elementi naturali ed idraulici e lo sfruttamento delle risorse del territorio per mezzo della produzione agraria. Attualmente il sistema della bonifica agraria è in pericolo. A partire dagli anni 60, a causa della forte pressione antropica, questo territorio è sottoposto a gravi rischi di desertificazione dei suoli e impoverimento della vegetazione. Anche l identità culturale e i valori tradizionali degli abitanti sono in pericolo, con una perdita fra le giovani generazioni della consapevolezza dell importanza dei risultati ottenuti per l ambiente e per la bonifica. Per quanto riguarda l area montana dell entroterra, essa è stata considerata storicamente come una delle tre fonti di sfruttamento delle risorse ambientali da parte degli abitanti, nel quadro di un approccio diversificato della gestione globale del territorio. E stata anche considerata come un area storica di rifugio durante le invasioni e gli eventi bellici e come un luogo di libertà e di abbandono durante il periodo del brigantaggio. L area montana veniva 1 Per un approfondimento sulla riforma agraria e bonifica Pontina vedere a pagina del progetto pilota n 3 Museo virtuale ed ambiente, nell ambito dei lavori ARSIAL per GreenLink. 2 Confrontare il progetto pilota n 2 Monitoraggio climatico e sviluppo di aree suburbane alle pagine per la situazione geografica, alle pagine per la situazione climatica e alle pagine per quella economica. PPeerrccoorrssi i i nntt eeggrraatt i ddi i TTeerrrraacci innaa 66
9 spesso considerata non come un ostacolo, ma come un corridoio protetto per i traffici con la regione appenninica, il tradizionale serbatoio di risorse umane, tecniche e commerciali per Terracina, sia da parte degli abitanti che dai contadini e pastori della transumanza, come anche dai viaggiatori quando la via Appia non era transitabile. Cime Strade Fiumi Laghi Centri urbani Aree protette Rilievi 300 m Rilievi 200 m Rilievi 100 m Terra Mare Caratteristiche ambientali dell area meridionale della Piana Pontina (nella mappa sono evidenziate le aree protette) PPeerrccoorrssi i i nntt eeggrraatt i ddi i TTeerrrraacci innaa 77
10 Per tali ragioni l ambiente di questo territorio dovrebbe essere trattato come un patrimonio da proteggere e tramandare alle future generazioni con almeno tre differenti aree di interesse (naturale e culturale): l ambiente originario della pianura (aree protette); il patrimonio delle terre agricole della bonifica e della riforma; l area dell entroterra montano, della pastorizia e dei traffici. Appare quindi rilevante sottolineare come l area di Terracina a causa di tali motivazioni storiche ed ambientali non possa essere considerata indipendentemente dall ambiente circostante della Piana Pontina e della catena dei monti Ausoni. Occorre tenere in considerazione i collegamenti amministrativi storicamente determinati e la continuità ambientale dell area in qualsiasi studio incentrato sulla utilizzazione e la pianificazione produttiva del territorio. Tale principio viene rafforzato dal fatto che anche in un approccio di sviluppo turistico le connessioni di Terracina con le aree contigue sono importanti. Il triangolo idealmente costruito tra i nodi delle attrazioni turistiche può costituire l area di rappresentatività per il territorio selezionato Infatti, dopo una rapida occhiata al territorio da un punto di vista turistico, emergono due riflessioni principali: 1. nel territorio vi è già uno sviluppo notevole di servizi e di complessi di attrazione turistica appartenenti a differenti tematiche e tipologie che occorre considerare attentamente; PPeerrccoorrssi i i nntt eeggrraatt i ddi i TTeerrrraacci innaa 88
11 2. il territorio di Terracina si trova ad uno dei vertici di un triangolo ideale di circa 30 km di lato, rappresentato negli altri due angoli dal Parco Nazionale del Circeo (uno dei cinque parchi naturali storici italiani) e dall antica abbazia di pellegrinaggio di Fossanova (che è stata recentemente designata come uno dei tre Grandi Attrattori Culturali della Regione Lazio). Quindi, in un approccio globale al territorio per uno sviluppo integrato e sostenibile dei percorsi turistici, occorre considerare necessariamente tutto questo territorio come un insieme unico. Gruppi mirati ed obiettivi I segmenti turistici obiettivo sono stati selezionati grazie ad un analisi preliminare delle caratteristiche del turismo nell area. Un analisi locale dettagliata del settore è stata già realizzata in un precedente studio nell ambito GreenLink 3. In questo momento basterà solamente menzionare che dall inchiesta sono emersi i seguenti punti critici: - utilizzazione marginale o trascurata della risorsa turistica nelle strategie politiche di sviluppo locale; - mancanza di azioni di marketing e di piani di comunicazione ben strutturati; - inadeguata organizzazione dei servizi; - sconsiderata politica locale dei prezzi, che induce le persone a concentrare le ferie nei fine settimana o in periodi critici ed a ridurre il periodo di permanenza; - mancanza di coordinamento nelle iniziative promosse dalle differenti autorità di gestione del settore ambientale. Analisi delle tipologie turistiche presenti nell area del progetto I dati ottenuti dalle fonti dell APT di Latina evidenziano nell intera provincia per il 2005 tempi medi di permanenza per i turisti italiani di 3,6 giorni in albergo e di 8,1 giorni in ricettività extra-alberghiera. Gli stranieri hanno invece passato 5,3 giorni in albergo e 7,1 nella ricettività extra-alberghiera (APT Latina, 2006). Il numero totale degli arrivi per l intera provincia nel 2005 è stato di italiani e stranieri (provenienti per la maggior parte da Germania, USA, UK, Russia, Svezia, Francia). Si può ritenere che grosso modo un terzo dei turisti sopra menzionati passino le loro ferie nell area di interesse del progetto (precedentemente definita a pagina 8). E interessante notare che la maggior parte dei flussi 3 Vedere alle pagine del già citato progetto pilota n 2: Monitoraggio climatico e sviluppo di aree suburbane. PPeerrccoorrssi i i nntt eeggrraatt i ddi i TTeerrrraacci innaa 99
12 di stranieri (eccetto che per gli USA, la cui presenza è legata alla base navale della NATO di Gaeta) provenga dai paesi del Nord a clima temperato-freddo. Per quanto riguarda i turisti italiani, questi provengono principalmente da Roma e Napoli, ma in estate vi è anche una grande affluenza di turisti italiani giornalieri, di solito abitanti dell entroterra, che sfuggono alle rilevazioni, ma che potrebbero essere stimati all incirca sulle unità nei picchi estivi, che viaggiano avanti e indietro dal mare (di solito con la propria auto) con una rilevante produzione di inquinamento da carbonio. La stagione turistica va da giugno a settembre con il suo apice a luglio e agosto, nelle altre stagioni il turismo non è sfruttato e molte strutture ricettive sono chiuse. Le attuali tipologie di attrazione turistica presenti nell area sono. - ricreatività balneare e di spiaggia, lungo tutta la costa, frequentata da giugno a settembre da italiani e stranieri di tipologia indifferenziata. La qualità della domanda turistica varia dal turismo di eccellenza con ricettività a 4 stelle vicino al Monte Circeo (San Felice, Sabaudia), al turista giornaliero che non rimane fuori la notte ma utilizza la spiaggia per ricreatività e per un pic-nic e torna a casa la sera; - centri culturali e religiosi, rappresentati dai centri storici di Terracina, San Felice, Fossanova (anche Sabaudia per la sua particolare architettura modernista) e dai musei locali di archeologia, sulla bonifica e sulla guerra (Museo della Piana delle Orme). L Abbazia di Fossanova è un centro di turismo culturale e religioso (pellegrinaggi) di gruppi italiani e di visite scolastiche (soprattutto in estate e a dicembre ma anche in primavera). Una fonte di attrazione secondaria è rappresentata da congressi e meeting nazionali ed internazionali di rappresentanza nel mondo degli affari, che si svolgono tutto l anno nelle principali strutture di ricettività alberghiera; - centri di attrazione ambientale, rappresentati quasi esclusivamente dal Parco Nazionale del Circeo con il coinvolgimento di gruppi familiari individuali di turisti in estate e in minor grado in primavera e autunno. Soprattutto in estate vi è una grande affluenza di visite guidate di scolaresche ( visitatori) provenienti da molte parti della regione. Un centro secondaria di attrazione può essere considerato il Centro Studi Guido Nardi di Pontemaggiore, un centro di documentazione per visite guidate sulla bonifica agraria promosso dal Consorzio di Bonifica dell Agro Pontino. Una nicchia particolare di attrazione è rappresentata inoltre dalle caratteristiche formazioni geologiche della Riserva di Campo Soriano, che attirano gruppi molto ristretti ma specializzati di speleologi a livello internazionale durante tutto l anno; - una buona fonte di attrazione è rappresentata dalle scuole internazionali remiere e di canottaggio di Sabaudia, che coinvolgono sportivi da tutto il mondo, particolarmente nella stagione invernale, che vengono ad allenarsi sul lago costiero. Il numero di PPeerrccoorrssi i i nntt eeggrraatt i ddi i TTeerrrraacci innaa 1100
13 presenze annuali si può stimare sulle unità. Anche questo può essere considerato un flusso turistico di nicchia a causa della sua speciale vocazione. L intensità di attrazione delle principali tipologie ricreative turistiche varia durante l anno I dati sui visitatori dei principali nodi di attrazione turistica sono stati forniti dalle autorità di gestione di ciascuna struttura e sono riportati nella tavola successiva. Principali nodi di attrazione turistica: n di visitatori (dati 2007) Parco Monumento Centro Studi Abbazia di Nazionale del Naturale di Guido Nardi Fossanova stagione Circeo Campo Pontemaggiore Soriano Circolo Canottieri Sabaudia primavera estate autunno inverno totale elaborazione su dati forniti dalle singole istituzioni Da queste considerazioni si evince che al momento la sola attrazione turistica di rilievo è rappresentata dalla spiaggia, finalizzata a tipologie turistiche indifferenziate durante la PPeerrccoorrssi i i nntt eeggrraatt i ddi i TTeerrrraacci innaa 1111
14 stagione estiva, assieme ad un molto minore flusso secondario rappresentato dai gruppi in visite scolastiche e di pellegrinaggio impegnati nei mesi primaverili ed estivi. Importanza del clima sul territorio Il problema del cambiamento climatico nella prospettiva territoriale delle attività di pianificazione è stato ampiamente esaminato in un precedente studio nell ambito GreenLink 4. In tale contesto sono già stati forniti dati in merito alla vulnerabilità locale al cambiamento climatico. E necessario solamente ricordare che le aree costiere pianeggianti sono minacciate da gravi rischi di intrusione marina, eventi alluvionali e dissesti idrogeologici. Confronto T.max C media (Terracina: ) Berlin Brussels Helsinki London Paris Warsaw Terracina gen feb mar apr mag giu lug ago set ott nov dic Confronto T.min C media (Terracina: ) Berlin Brussels Helsinki London Paris Warsaw Terracina gen feb mar apr mag giu lug ago set ott nov dic Confronto precipitazioni totali media (Terracina: ) Berlin Brussels Helsinki London Paris Warsaw Terracina gen feb mar apr mag giu lug ago set ott nov dic fonte dati per le città europee: Eurometeo, 2008 fonte dati per Terracina: Ufficio Idrografico e Mareografico di Roma 4 Vedere il progetto pilota n 2 di ARSIAL Monitoraggio climatico e sviluppo di aree suburbane. PPeerrccoorrssi i i nntt eeggrraatt i ddi i TTeerrrraacci innaa 1122
15 L aumento di salinità dei suoli dovuto alla migrazione del cuneo salino è già un problema, come anche l erosione costiera. L impatto sullo sviluppo economico dell area non è stato ancora calcolato, ma sicuramente si può ritenere che nei prossimi anni vi sarà una crescente variabilità nel grado di attrazione della offerta balneare e nella sua disponibilità per scopi turistici sia sul piano temporale (stagionalità) sia su quello dello spazio (estensione delle aree di spiaggia). Anche per quanto riguarda la caratterizzazione del clima dell area, questa è stata esaminata nello studio precedentemente citato 5. In quest ambito potrebbe essere interessante comparare gli indici climatici di alcune città Nord ed Est europee (da dove provengono i principali flussi turistici stranieri) con quelli propri di Terracina. Si può quindi evidenziare che gli indici climatici delle temperature minime ed in particolare di quelle massime della stagione invernale di Terracina corrispondono alle medie primaverili di molte città del Nordeuropea, come a dire che per un cittadino nordeuropeo residente a Terracina non esiste la stagione invernale. Conclusioni Vi è quindi ora sufficiente materiale per poter riassumere alcuni principi da utilizzare come linee guida: - nell area interessata vi è un esplosione della domanda turistica solamente nei mesi estivi con dati stimabili fino a arrivi concentrati soprattutto a luglio agosto e attratti dalla tipologia ricreativa balneare; a questi dati occorre aggiungere l impatto del turismo giornaliero degli abitanti locali e delle vicinanze che vanno e vengono al mare per un giorno solo, stimabili in altre persone nei picchi estivi; - vi è una domanda turistica secondaria connessa ai valori ricreativi culturali ed ambientali collegata principalmente a visite guidate in primavera ed autunno; - la concentrazione della domanda turistica nella stagione estiva crea grandi problemi dovuti alla qualità dei servizi offerti, al traffico ed all inquinamento, originati dall impatto di almeno 200,000 persone su di un territorio abitato stabilmente da solo residenti 6 ; - in una prospettiva di sostenibilità risulta obbligatorio diversificare almeno una parte del flusso turistico estivo balneare verso altre destinazioni nell entroterra, ridistribuendo gli arrivi in stagioni differenti, potenziando l offerta delle esistente domande turistiche secondarie; 5 Vedere il progetto pilota ARSIAL GreenLink n 2 Monitoraggio climatico e sviluppo di aree suburbane alle pagine Tale cifra si riferisce alla popolazione residente dei comuni costieri di Terracina, San Felice e Sabaudia, fonte dei dati: Istat, PPeerrccoorrssi i i nntt eeggrraatt i ddi i TTeerrrraacci innaa 1133
16 - quest ultimo principio è in accordo anche con i provvedimenti cautelativi (dovuti alla assoluta mancanza di studi di previsione in merito agli effetti del cambiamento climatico sul territorio) di diversificazione del turismo balneare in altre direzioni per adattarsi ai prevedibili effetti del cambiamento climatico; - in una strategia di valorizzazione del territorio per le finalità ricreazionali, sportive e turistiche, la scelta dei segmenti turistici obiettivo dovrebbe comprendere anche gli abitanti locali, che risultano implicati nella richiesta generale di ricreatività balneare per un rilevante numero di individui. Gruppi mirati Quindi le tipologie turistiche obiettivo della presente proposta possono essere definite come: - gli abitanti locali, ai quali occorre far comprendere la possibilità di una migliore qualità di vita grazie all educazione per i valori culturali (patrimonio storico) e naturali (biodiversità) del loro territorio; - turisti provenienti dall esterno, suddivisi in: italiani, finalizzati alla fruizione di specifici percorsi ricreativi tagliati su misura della durata media di permanenza; stranieri, finalizzati ad una stagionalità alternativa di permanenza, grazie alle qualità climatiche del territorio in confronto ai loro luoghi di origine. Obiettivi Dalle conclusioni appena esposte deriva che gli obiettivi dell azione di pianificazione devono essere innanzitutto orientati verso un principio di sostenibilità. Questa può essere considerata secondo le diverse angolature delle tematiche connesse al turismo: - sostenibilità dell ambiente, evitando l impatto di edificazioni massicce sulla struttura del territorio e del paesaggio e evitando la produzione di inquinamento aggiuntivo; - sostenibilità delle implicazioni sociali dell azione, evitando motivi di disputa o conflitto sociale; - sostenibilità della realizzazione su lungo termine, evitando il rischio di lasciar andare in rovina i risultati dell opera una volta compiuta. In accordo a questi principi, la metodologia di intervento, invece di creare qualcosa di totalmente nuovo, sarà particolarmente coinvolta nell evidenziare ed esaminare le strutture attualmente presenti sul territorio (sentieri, percorsi, itinerari), cercando di valutare i punti di forza e le debolezze della loro funzionalità e di razionalizzare e valorizzare la loro utilità in una prospettiva di integrazione e di network. PPeerrccoorrssi i i nntt eeggrraatt i ddi i TTeerrrraacci innaa 1144
17 Il secondo principio di intervento dovrebbe essere orientato verso una diversione dell attuale flusso turistico principale da concretizzarsi sia sul piano geografico che stagionale. Nel primo caso, cercando di rivolgere la localizzazione della ricreatività balneare ad altre destinazioni spostate verso l entroterra, assicurando una distribuzione più uniforme nell area dello sviluppo economico legato ai servizi turistici. Nel secondo, cercando di attirare la domanda turistica nordeuropea di caldo e di sole durante i mesi invernali di gennaio e febbraio. Questo potrebbe essere attuato grazie alla gradevolezza del clima dell entroterra in questi mesi, quando la verdeggiante flora mediterranea e le fioriture precoci possono aiutare a dare un senso del risveglio dell ambiente naturale perfino in tale stagione avanzata. Il terzo principio di intervento dovrebbe essere connesso ad una strategia di adattamento al cambiamento climatico, in modo da trovare appropriate tematiche di attrazione turistica alternative o complementari a quelle già esistenti, valorizzando temi secondari di ricreatività, di richiamo ambientale o culturale, od attività di sport all aria aperta. L ultimo principio implica la protezione della biodiversità. Occorre collegare questo tema all obiettivo generale del miglioramento dell offerta turistica, cercando di esplorare nuove direzioni, quali ad esempio i percorsi tematici per la fruizione del paesaggio. La scelta del paesaggio come elemento centrale è motivata da due ragioni: a) il paesaggio svolge un importante ruolo di interesse pubblico nei settori culturali, ecologici, ambientali e sociali e rappresenta una risorsa di valore per apporto di attività economiche, in particolare per il turismo (Council of Europe, 2007) 7 ; b) nell area progettuale vi è una straordinaria ricchezza e concentrazione di variabilità di valori paesaggistici (come verrà illustrato più avanti nello studio). Fruizione del paesaggio Per illustrare al meglio l importanza insita nel principio di fruizione del paesaggio appena enunciato, è interessante notare che attualmente in molte parti del mondo questo tema è oggetto di ricerca. In Europa vi è un programma avanzato di caratterizzazione e conservazione del paesaggio allineato con la Convezione Europea sul Paesaggio, varata a Firenze nell ottobre del In particolare il progetto europeo Pathways to Cultural Landscapes (Pathways to Cultural Landdscapes, 2008) ha visto una collaborazione internazionale tra partner di 12 progetti nazionali, per promuovere le attività di rete e di comunicazione del concetto di paesaggio culturale al vasto pubblico. Tra i principali risultati del progetto vi è stata nel 2002 in Inghilterra la creazione di un equipe per la caratterizzazione, al fine di promuovere sistemi e metodi di caratterizzazione per aiutare a 7 Un capitolo particolare sull importanza del paesaggio in materia di pubblica pianificazione è stato inserito alle pagine del progetto pilota ARSIAL GreenLink n 3 Museo virtuale ed ambiente. PPeerrccoorrssi i i nntt eeggrraatt i ddi i TTeerrrraacci innaa 1155
18 gestire il cambiamento dell ambiente storico. A partire dal 1994, English Heritage (l agenzia nazionale per la protezione e la promozione dell ambiente storico) ha portato avanti un programma per la caratterizzazione del paesaggio storico (HLC) in tutta l Inghilterra, in collaborazione con i singoli comuni. HLC utilizza una tecnologia basata su mappatura GIS studiata per fornire una comprensione generale delle dimensioni storiche ed archeologiche del paesaggio odierno. Consente una varietà di utilizzazioni, come quelle educative, di ricerca, di gestione del territorio, di ausilio agli schemi di incentivazione agricola, di pianificazione spaziale e di valutazione di impatto ambientale (English Heritage, 2008). HLC funziona attraverso un Sistema Informativo territoriale (GIS) che attribuisce ad ogni singolo blocco di territorio una tipologia definita di paesaggio. Il blocco di base della realizzazione è costituito da un raggruppamento di campi o da altri tipi di parcellizzazione del territorio. L estensione dei blocchi varia a seconda della tessitura del paesaggio, che di per se è il prodotto storico dell utilizzazione e dell abitazione di un area. I database del GIS permettono di giudicare ed interpretare l attribuzione di base di un area ad una tipologia paesaggistica, registrandola ed evidenziandola, fornendo in questo modo un aiuto a misurare il grado di soggettività della caratterizzazione stessa. Si possono quindi realizzare mappe a qualsiasi grado di dettaglio richiesto per ogni determinato scopo. All interno del progetto sono state sviluppate metodologie specifiche per le fasi di caratterizzazione, che possono essere prese come esempio per ulteriori studi (Darlington J., 2004). Analisi integrata Nel presente studio l analisi integrata del territorio è stata effettuata esaminando sia le iniziative locali del passato e quelle attuali, nel rispetto dei principi generali di sostenibilità e di diversione precedentemente citati, a livello di percorsi turistici e di sentieristica già esistente nell area, sia lo stato attuale dei servizi e delle strutture turistiche. La raccolta dei dati è stata compiuta intervistando gli attori chiave locali, le autorità di gestione e raccogliendone le informazioni. Le differenti realizzazioni sono state inventariate ed elencate con una lettera di identificazione per facilitare le seguenti fasi di comparazione e caratterizzazione. La fase di raccolta si è quindi conclusa attraverso una mappatura dei diversi percorsi esistenti e delle iniziative in atto attraverso l utilizzazione di un GIS. Una attenzione particolare è stata rivolta all inventario dei paesaggi dell area, effettuato solo per il settore dei paesaggi agrari, con lo scopo di valorizzare la fruizione turistica di questo importante aspetto del territorio. Esso è stato realizzato solo come un tentativo preliminare pilota, senza alcuna pretesa di essere conclusivo o definitivo per l intero contesto territoriale. PPeerrccoorrssi i i nntt eeggrraatt i ddi i TTeerrrraacci innaa 1166
19 Raccolta La raccolta dei dati si è svolta prendendo in considerazione tre livelli di elementi: - il primo relativo a: a) sentieri, percorsi e itinerari turistici già esistenti nell area; b) iniziative attualmente in corso; - il secondo sullo stato presente delle strutture e dei servizi collegati al turismo. Questi sono stati inventariati grazie ad un indagine che ha tenuto conto di alberghi, Bed & Breakfast e agriturismi, piste ciclabili, aree pic-nic e di ricreazione, maneggi, ed esercizi di nolo per canoe o biciclette. Il segmento di servizi relativo ai ristoranti, bar e tavole calde non è stato preso in considerazione a causa della sua eccessiva frammentazione e anche per il carattere transitorio di molti esercizi che rimangono aperti solamente per una stagione; - il terzo livello ha riguardato le emergenze di attrazione nell area progettuale. In via generale queste possono riguardare: il patrimonio dell ambiente naturale (caratteristiche particolari ambientali, formazioni geologiche, sorgenti, area naturali protette) il patrimonio storico (siti archeologici, musei, monumenti, località di guerra significative, cimiteri) il patrimonio culturale (caratteristiche architettoniche, trasformazioni del paesaggio, produzioni tipiche, ecc ) emergenze sportive (attrezzature sportive, località adatte a sport) Il grado di precisione nella fase di raccolta degli elementi di questi tre livelli è stato molto accurato per il primo e secondo. Invece nel caso del terzo livello, sulle emergenze di attrazione, si sono catalogate solamente tre principali tipologie di elementi, selezionate durante le prime indagini sul campo a causa della loro importanza preminente: sorgenti e fonti, emergenze storiche (e archeologiche) e panorami agrari. I risultati delle indagini sono stati inseriti su uno strumento GIS che ha permesso la rappresentazione dell area di copertura geografica per ciascun elemento. La raccolta dei dati è stata svolta grazie a materiali, documenti ed informazioni dirette ottenute attraverso le indagini e le interviste con i principali attori chiave dello scenario: Associazione Culturale Agro Pontino, Alberto Alberti (Associazione Giovane Montagna, sezione di Roma), APT Latina, Associazione Fiume Cavata, Circolo Canottieri (Sabaudia), Comune di Latina (Assessorato al Turismo), Comune di Terracina, Consorzio di Bonifica PPeerrccoorrssi i i nntt eeggrraatt i ddi i TTeerrrraacci innaa 1177
20 dell Agro Pontino, Emilio Selvaggi (WWF Terracina), Pangea Onlus (Sabaudia), Riserva del Monumento Naturale di Campo Soriano. Percorsi ed itinerari turistici già esistenti Un primo stadio ricognitivo ha riguardato la raccolta di dati e la rappresentazione GIS di percorsi ed itinerari (realizzati in passato o derivati dal passato) che possono essere percorsi a piedi, in bicicletta o con un altro mezzo di trasporto sostenibile. Sentieri APT-CAI A livello dell intera Provincia di Latina i primi tentativi di valorizzazione turistica dell entroterra sono stati compiuti per opera dell APT provinciale (Azienda per la Promozione Turistica) negli anni con la realizzazione di otto itinerari di valore educativo per visite scolastiche guidate. La stessa Azienda negli anni seguenti ha portato a termine diverse realizzazioni, quali: Sette itinerari montani, da percorrere a piedi; Dodici sentieri natura, da percorrere a piedi; Sette itinerari turistici, da percorrere in auto, con cartina e testi esplicativi (APT Latina, 1985); Ottantadue sentieri di montagna (per escursioni e trekking), realizzati in collaborazione con il CAI (Club Alpino Italiano), tracciati e contrassegnati lungo il percorso con i simboli particolari del CAI ed illustrati con cartine, fotografie e testi esplicativi (APT Latina, 1998); Itinerari eno-gastronomici, in collaborazione con il Club del Gusto e ARSIAL, da percorrere in auto, con cartina, testi esplicativi e indirizzi dei ristoranti tipici e dei produttori agroalimentari (APT Latina, 2003); Otto itinerari turistici, da percorrere in auto, con cartine e testi esplicativi (APT Latina, 2005). Ai fini del presente studio saranno presi in considerazione solamente quattro degli Ottantadue Sentieri di Montagna del 1998, in quanto ricadenti nell area di studio. Essi sono: a) Il sentiero n 30 Punta Leano, che parte dalla chiesa di S. Silviano in La Valle di Terracina, per una lunghezza totale di 4,8 km, da percorrere in 1,15 ore di cammino (oltre al ritorno) e con 430 m di dislivello; b) Il sentiero n 31 Monte Leano, che parte dalla chiesa di S. Silviano in La Valle di Terracina, per una lunghezza totale di 5,4 km, da percorrere in 2 ore di cammino (oltre al ritorno) e con 620 m di dislivello; PPeerrccoorrssi i i nntt eeggrraatt i ddi i TTeerrrraacci innaa 1188
21 c) Il sentiero n 32 Monte Romano, che parte da Campo Soriano, per una lunghezza totale di 3,8 km, da percorrere in 1,15 ore di cammino (oltre al ritorno) con 550 m di dislivello; d) Il sentiero n 33 Monte Romano che parte da Sonnino, per una lunghezza totale di 7,2 km da compiere in 3 ore di cammino (oltre al ritorno) e con 890 m di dislivello. Localizzazione geografica dei sentieri APT - CAI n 30, 31, 32, 33 Sentieri WWF - Comune di Terracina nel corso degli anni 90, la Sezione locale del WWF di Terracina, assieme all Assessorato al Turismo del Comune, ha realizzato tre sentieri pedonali nell area dell entroterra montano di Terracina, denominati Sentiero A, B e C. Tutti e tre sono illustrati con testi dettagliati, cartine e fotografie nel sito Web dell Associazione PPeerrccoorrssi i i nntt eeggrraatt i ddi i TTeerrrraacci innaa 1199
22 Terrapontina ( Sono tutti ad andamento circolare ed orientati in modo tematico in ricordo delle loro antiche utilizzazioni come vie di approvvigionamento per la città. Localizzazione geografica dei sentieri del WWF Comune di Terracina e) Sentiero A La via del carbone e della legna, che collega le località di La Ciana - Fonte Santo Stefano - Mammolini - La Ciana, per una lunghezza totale di 8 km, da percorrere in tre ore di cammino con in moderato dislivello (210 m), marcato con segni di colore bianco e arancione; f) Sentiero B La via dei pascoli alti e delle tre cisterne, che college le località di San Silviano - Cima Leano - Francolane - San Silviano, per una lunghezza totale di 16 km, da percorrere con 5 ore di cammino con un dislivello di 625 m, nella prima parte riprende il sentiero APT CAI n 31 con marcatura bianca e rossa, quindi nella seconda parte, su percorso proprio, è segnato in bianco e blu. g) Sentiero C Attraverso due comuni e due stati (con riferimento alla linea di confine tra lo Stato Pontificio ed il Regno di Napoli) che collega le località di Fasana - Costa dell Acquasanta - Monte Romano - Valico del confine - Campo Soriano - Valle Fasana, PPeerrccoorrssi i i nntt eeggrraatt i ddi i TTeerrrraacci innaa 2200
23 per una lunghezza totale di 16 km, da percorrere in 7 ore di cammino, con una dislivello di 537 m, segnato in giallo e blu. h) Un altro sentiero più corto, denominato Sentiero Monte S. Angelo, di 1,2 km è stato recentemente realizzato, sempre grazie allo sforzo di volontariato del WWF, per restaurare l antica via di accesso al tempio di Giove Anxur in Terracina. L attuale stato di conservazione dei sentieri del WWF non è in condizioni perfette (il Sentiero A all inizio del percorso) Sentieri Parco Nazionale del Circeo l autorità di gestione del Parco Nazionale del Circeo ha realizzato numerosi sentieri per la fruizione turistica all interno dell area protetta, sia nella parte di territorio ricadente nella Piana Pontina che in quella di Monte Circeo. Essi sono di soliti utilizzabili sia per passeggiate che in bicicletta. Il loro posizionamento geografico è stato riportato su diversi tipi di mappe pubblicate sia dalle autorità del Parco che dall APT, o esposte sui pannelli informativi in diverse località del Parco stesso o sul suo sito web ( I sentieri sono distinti da un numero assegnato al luogo di inizio e sono caratterizzati da differenti tematiche, come i sentieri forestali, il sentiero didattico, il sentiero natura, ecc Sono troppo numerosi e spesso non esattamente definiti per essere elencati individualmente in questo ambito e quindi sono stati presi in considerazione in modo collettivo suddividendoli in due gruppi principali: i) Sentieri del Parco Naturale del Circeo situati nella parte rimanente della foresta primaria della Piana Pontina, per una lunghezza complessiva di 43 km; j) Sentieri del Parco Naturale del Circeo situati nell area del promontorio del Circeo per una lunghezza totale di 19 km. PPeerrccoorrssi i i nntt eeggrraatt i ddi i TTeerrrraacci innaa 2211
24 Localizzazione geografica dei sentieri del Parco Nazionale del Circeo I sentieri del Parco Nazionale del Circeo sono frequentati anche durante la stagione invernale I percorsi ciclabili sono larghi, in buono stato e ben segnalati. Vi è una buona copertura vegetale che offre ombra e fresco anche nei mesi più caldi. Sentieri Riserva di Campo Soriano L autorità di gestione del Monumento Nazionale di Campo Soriano ha sviluppato alcuni percorsi circolari per valorizzare la fruizione turistica PPeerrccoorrssi i i nntt eeggrraatt i ddi i TTeerrrraacci innaa 2222
25 dell area protetta. Essi sono: k) un percorso per mountain bike e trekking di 6,3 km, segnalato in blu; l) un sentiero per trekking di circa 16 km attorno alla cima del Monte Romano, segnalato in verde (lo stesso percorso del Sentiero C del WWF); m) un sentiero per trekking di 3 km di lunghezza attorno a Campo dell Ova Largo Montagna, segnalato in arancione; n) un sentiero didattico di 1,5 km di lunghezza attorno al monumento geologico Cattedrale o Rava di San Domenico, da effettuarsi con visita guidata, segnalato in violetto. Tutti questi sentieri sono stati pubblicati su diversi tipi di mappe cura dell autorità di gestione o esposte su pannelli informativi vicino al centro visite del Parco, o sul suo sito web ( Localizzazione geografica dei percorsi del Monumento Naturale di Campo Soriano Il sentiero arancione della Riserva di Campo Soriano offre momenti di particolare fascino PPeerrccoorrssi i i nntt eeggrraatt i ddi i TTeerrrraacci innaa 2233
26 Il sentiero blu permette di godere suggestivi scorci di paesaggio Percorsi di Selvaggi Nel 1996 per iniziativa di uno studioso locale (Selvaggi, 1966) è stato pubblicato un libro che descriveva differenti itinerari da percorrere in macchina, in treno, a piedi ed in canoa per valorizzare le emergenze del territorio, dai reperti archeologici romani lungo la via Appia, fino all Idrovora di Mazzocchio (il maggiore impianto storico di sollevamento idraulico che ancora serve a regolare l acqua nei canali di irrigazione). Ma ai fini di questo studio gli aspetti più interessanti sono: o) un itinerario ferroviario/pedonale denominato Dalla Fiora al Frasso (n 7) di circa 6,8 km in treno e 5 km a piedi (oltre al ritorno), dalla stazione di Terracina lungo la antica via Appia fino a La Fiora e dietro Monte Nero fino alla stazione ferroviaria di Frasso, per un percorso di 5 km; p) un itinerario in canoa (il n 4) denominato Circuito dei Canali di circa 15 km di lunghezza, da Terracina lungo il canale Mortacino e quindi il Badino ed il Portatore fino a Pontemaggiore e quindi di nuovo a Terracina grazie al canale Linea Pio lungo l Appia, per circa 6 ore di percorso. Sempre Selvaggi, ha recentemente realizzato un percorso ciclistico della Valle dei Santi, nell ambito dell organizzazione di visite guidate alle antiche rovine romane nei dintorni di Terracina. I percorsi di visita sono stati riportati con mappa geografica, testi esplicativi in italiano ed in inglese ed immagini di antiche stampe e di foto odierne su di un pieghevole distribuito dagli alberghi locali: q) un giro ciclistico La Valle di 13 km di lunghezza, da Piazza 4 Lampioni, vicino alla stazione di Terracina, lungo la via Appia Antica, fino alla Fonte Feronia, alla chiesa di S. Silviano e alle rovine delle antiche mura Romane a La Valle, per circa 3 ore di percorso. PPeerrccoorrssi i i nntt eeggrraatt i ddi i TTeerrrraacci innaa 2244
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