CMCS TECHNICAL REPORT
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- Gianluca Ippolito
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1 UNIVERSITÀ DEGLI STUDI DI FERRARA CENTRO PER LA MODELLISTICA, IL CALCOLO E LA STATISTICA CMCS TECHNICAL REPORT Struttura e dinamica del fenomeno disoccupazione nella Provincia di. Arboretti Giancristofaro R., Marozzi M.., Salmaso L., Segala F.
2 UNIVERSITÀ DEGLI STUDI DI FERRARA CENTRO PER LA MODELLISTICA, IL CALCOLO E LA STATISTICA L OCCUPAZIONE NELLA PROVINCIA DI FERRARA Analisi della struttura e della dinamica dei fenomeni della disoccupazione e dell occupazione nella provincia di e principali tendenze locali comparate agli ambiti territoriali provinciale, regionale e interregionale Indagine statistica 13 Luglio 2004 Documento di lavoro ad uso interno Non citare previa autorizzazione degli autori
3 L OCCUPAZIONE NELLA PROVINCIA DI FERRARA Analisi della struttura e della dinamica dei fenomeni della disoccupazione e dell occupazione nella provincia di e principali tendenze locali comparate agli ambiti territoriali provinciale, regionale e interregionale Indagine statistica: primi risultati INDICE GENERALE PREMESSA E NOTE METODOLOGICHE 1. LE DINAMICHE DELLA DISOCCUPAZIONE NELLA POPOLAZIONE E SUL TERRITORIO 2. LIVELLI E SETTORI OCCUPAZIONALI
4 L OCCUPAZIONE NELLA PROVINCIA DI FERRARA Analisi della struttura e della dinamica dei fenomeni della disoccupazione e dell occupazione nella provincia di e principali tendenze locali comparate agli ambiti territoriali provinciale, regionale e interregionale Indagine statistica: primi risultati PREMESSA E NOTE METODOLOGICHE In questo documento sono riportati i risultati dell indagine statistica sull occupazione nella provincia di finalizzata alla revisione del Piano Territoriale di Coordinamento della Provincia di. Tali risultati sono relativi alla descrizione statistica dei principali aspetti occupazionali strutturali e dinamici del territorio. Al fine di evidenziare le principali tendenze locali comparativamente agli andamenti in atto nelle aree circostanti, l ambito territoriale considerato per l analisi comprende l area provinciale, le province dell Emilia Romagna e le province limitrofe di e. In particolare nelle cartografie tematiche viene dato particolare risalto all area territoriale denominata Area Vasta composta dalle province di,, e. Ove le fonti lo consentono, si è considerato anche il dettaglio territoriale dei comuni della provincia di e il loro accorpamento in aree corrispondenti ai Centri di Impiego (, Basso Ferrarese, Medio Ferrarese ed Alto Ferrarese). Con riferimento alle fonti utilizzate, i dati relativi alle province dell Emilia Romagna e dell Area Vasta sono stati derivati dai dati ISTAT Provinciali sulle Forze Lavoro (anni ) e dalle statistiche annuali ISTAT sui Conti Economici Territoriali (anni ). Per le iscrizioni alle liste di disoccupazione (anni ) i dati sono stati forniti dalla Provincia di. Relativamente alle cartografie tematiche, gli intervalli delle variabili rappresentate nelle figure non contengono l estremo superiore.
5 1. LE DINAMICHE DELLA DISOCCUPAZIONE NELLA POPOLAZIONE E SUL TERRITORIO Il livello di disoccupazione nella provincia di ha seguito negli ultimi anni un deciso trend decrescente che ha consentito di ridurre il tasso di disoccupazione dal 9.3% del 1997 al 7.1% del 2001 fino al 3.9% del 2003 (Fig. 3 Tav. 3). Questo buon risultato ha permesso alla provincia di di avvicinarsi sensibilmente ai bassi livelli di disoccupazione della regione Emilia Romagna e della limitrofa provincia di e, sempre nell ambito dell Area Vasta, ha consentito il riallineamento con la provincia di. Alla base di questo fenomeno è possibile ascrivere soprattutto la forte riduzione del tasso di disoccupazione femminile (Fig. 2, Tav. 2) che dal 14.8 del 1997 si è attestata nel 2003 al 6.2%, segnando quindi una riduzione di ben l 8.6%; dal canto proprio, il tasso maschile di disoccupazione (Fig. 1, Tav. 1) è rimasto sostanzialmente stabile intorno al 5% nel periodo ed è invece diminuito di ben l 3.4% nel biennio Si segnala comunque che sono esistono fino a tutt oggi delle forti disparità tra i due sessi tanto che il tasso di disoccupazione femminile è sempre stato negli anni tra il doppio ed il triplo di quello maschile. Scendendo nel dettaglio delle dinamiche occupazionali nelle diverse fasce di età della popolazione lavorativa, si nota che la riduzione osservata è motivata dal netto calo del tasso di disoccupazione tra i lavoratori più giovani di età tra 15 e 24 anni (Fig. 6, Tav. 6) per i quali il livello di disoccupazione si è ridotto a meno di un terzo a partire dal 25.6 del 1997, passando al 21.7 del 2001 fino al 7.8 del Comunque, si sottolinea che l incidenza della disoccupazione tra i più giovani, sopratutto nell ambito della popolazione femminile (Fig. 5, Tav. 5), resta ancora sostanzialmente più pesante rispetto alla globalità della popolazione lavorativa. In forma meno marcata, l analogo fenomeno si ripropone nella più ampia fascia di età (Fig. 7-9, Tav. 7-9) ad indicare quindi che proprio la disoccupazione tra i giovanissimi, ed in particolare tra le donne, è da una parte la variabile che ha evidenziato i maggiori progressi, d altra parte essa resta tuttora il fattore più critico nell ambito dell offerta del mercato del lavoro. Considerando infine le fasce di età più mature tra 30 e 64 anni (Fig , Tav ) si nota che, coerentemente con quanto già osservato, vi è stato comunque un certo miglioramento, a partire in ogni modo da posizioni non certo critiche come erano quelle relative alla popolazione giovanile. Focalizzando l attenzione su un maggiore dettaglio territoriale, si può osservare che nella provincia di alla data del 2003 il fenomeno della disoccupazione, fotografato dagli iscritti alla prima classe di collocamento (con la nuova normativa attualmente denominati persone in cerca di occupazione ), presenta una sostanziale omogeneità rispetto ai quattro centri di impiego (Fig. 22, Tav. 21). Nelle dinamiche temporali è possibile invece riscontrare alcune differenze (Fig , Tav. 17): i centri di impiego di e del Basso Ferrarese hanno registrato valori molto simili ed una buona riduzione nel periodo , rispettivamente del 4.1% e 6.3%. Una minore incidenza della disoccupazione si è invece avuta nel Medio ed Alto Ferrarese, centri tra loro molto simili per valori e dinamica, anch essa in miglioramento nel corso dello stesso arco temporale. Scendendo ad analizzare i dati a livello comunale (Fig , Tav ), i maggiori problemi si sono evidenziati nel comune di Comacchio e nei comuni limitrofi soprattutto a causa delle iscrizioni alle liste di collocamento nel settore delle Altre Attività (Fig. 19, Tav. 18). Infine si può osservare che anche i dati a livello comunale e di centro di impiego mettono ancora una volta in risalto minori tassi di disoccupazione maschile rispetto a quelli femminile.
6 2. LIVELLI E SETTORI OCCUPAZIONALI Nel corso dell arco temporale la provincia di ha generalmente mostrato un andamento positivo dell offerta occupazionale come evidenziato dall andamento crescente del numero degli occupati interni (Fig , Tav. 22) e delle unità di lavoro (Fig , Tav. 23). Questa tendenza ha permesso alla provincia di di ridurre lo scarto differenziale sia rispetto ai valori della regione Emilia Romagna sia nell ambito dell Area Vasta, anche se nel complesso delle singole province continua ad occupare posizioni di medio-basso livello. Il beneficio nella capacità di offrire opportunità occupazionali è dovuto all apporto di una maggiore disponibilità di posizioni lavorative dipendenti (Fig. 23, 27) mentre al contrario l occupazione di tipo indipendente ha in controtendenza manifestato un andamento decrescente (Fig. 24, 28). Il positivo stato di salute dell economia della provincia di è testimoniato anche dal trend crescente del valore aggiunto pro-capite (Fig , Tav. 24) che appare in costante incremento, segnando una crescita del 14.0% nel periodo A livello dei Sistemi Locali del Lavoro si nota che le aree più floride risultano essere e Cento: esse hanno prodotto un valore aggiunto circa un quarto superiore alle aree meno sviluppate quali Copparo e Codigoro. Preliminarmente ad uno studio più approfondito dei livelli occupazionali è utile riferirsi all analisi del tasso di attività, ovvero al rapporto tra forze lavoro e totale popolazione. Come si osserva dalla Fig. 35 e Tav. 27, nel corso degli anni , da una parte si segnala che tra tutte le province considerate vi è una relativa omogeneità di valori, d altra parte si nota che si è avuto un lieve aumento generalizzato del tasso di attività e quindi la struttura demografica della popolazione residente ha incrementato la capacità di offrire forza lavoro alle necessità del tessuto economico produttivo.. Approfondendo il dettaglio dell analisi, si evince che l incremento del tasso di attività è dovuto principalmente alla maggiore crescita del tasso di attività femminile (Fig. 34, Tav. 26) rispetto a quello maschile (Fig. 33, Tav. 25). A fronte di una crescente disponibilità, sopratutto femminile, dell offerta di forze lavoro il sistema produttivo della provincia di ha saputo rispondere in maniera più che positiva. Infatti il tasso di occupazione nella fascia di età (Fig. 38, Tav. 28) ha segnato un incremento del 5.4% nel periodo e del 3.7% nel , consentendo nell anno 2003 il riallineamento della provincia di al tasso di occupazione della regione Emilia Romagna, intorno al valore 68%. Ancora una volta è l occupazione femminile (Fig. 37, Tav. 30) il principale attore del fenomeno in oggetto: il corrispondente tasso di occupazione ha fatto un balzo di ben il 10.9% nell arco attestandosi al valore 58.4%. Anche rispetto al tasso di occupazione si segnala il noto gap delle donne rispetto agli uomini (Fig. 36, Tav. 29); infatti si conta una differenza mediamente di circa 20 punti percentuali nel periodo temporale osservato con tuttavia una tendenza alla riduzione, tanto che al 2003 l effetto differenziale è stato del 16%. Grazie all analisi delle dinamiche del tasso di occupazione all interno dei principali settori economici è possibile cogliere l evoluzione in atto nel tessuto produttivo della provincia di. La seguente tabella, che sintetizza l informazione delle Fig e Tav , riassume la dinamica osservata nei comparti dell Agricoltura, dell Industria (e più nel dettaglio dell Industria anche dei sotto-settori della Trasformazione Industriale e delle Costruzioni) e delle Altre Attività (e più nel dettaglio delle Altre Attività anche del sotto-settore del Commercio). Ai fini dell interpretazione
7 della tabella, il simbolo = rappresenta una variazione % tra 0.5% e +0.5%; i simboli + e rappresentano rispettivamente un incremento ed un decremento di 1 punto percentuale, una volta arrotondata la variazione % all intero più vicino. Settore Area Tasso di occupazione Var. % Maschi - Var. % Femmine - Var. % Agricoltura = = = = = = Emilia-Rom = = = Area Vasta = = = Industria = +++ = ++ di cui Trasform. Emilia-Rom = + = + = industriale Area Vasta = ++ = + + Industria = + = + di cui Emilia-Rom = = = = Costruzioni Area Vasta = + = + Industria = ++ Emilia-Rom = = Area Vasta Altre attività = ++ di cui Emilia-Rom = = = + Commercio Area Vasta = ++ Altre attività Emilia-Rom = = Area Vasta Il settore dell Agricoltura si presenta dal punto di vista occupazionale molto stabile nel tempo, assorbendo nella provincia di il 4.5% delle forze lavoro, in linea con quanto riscontrato nell Area Vasta e leggermente al di sopra dei tassi dell Emilia Romagna. Nel comparto dell Industria in senso stretto (Trasformazione Industriale), che conta al 2003 quasi il 13% delle forze lavoro, la provincia di ha mostrato un discreto incremento nel periodo , molto rilevante tra i maschi, che la pone comunque un po al di sotto dei livelli sia dell Emilia Romagna che dell Area Vasta. Il settore delle Costruzioni, che nella provincia di al 2003 occupa il 4.1% delle forze lavoro, ha
8 manifestato un discreto dinamismo nel periodo , sempre in linea con quanto rilevato in Emilia Romagna e nell Area Vasta. Si noti che l occupazione femminile in questo settore (Tav. 38) risulta del tutto irrisoria. Il settore dell Industria, essendo rappresentato per la maggior parte dal comparto della Trasformazione Industriale, ne evidenzia lo stesso comportamento sopra descritto. Come considerazione aggiuntiva, si nota nella provincia di un ancora più brillante incremento nei periodi per i maschi e nell arco per le femmine. L ambito del commercio assorbe nella provincia di alla data 2003 il 10.2% delle forze lavoro. Tale settore è stato in lieve calo nel periodo mentre nel biennio ha evidenziato un buon incremento occupazionale, sopratutto per le donne, portando al di sopra dei tassi dell Emilia Romagna e dell Area Vasta. Il comparto delle Altre Attività nell arco di tempo considerato ha mostrato nella provincia di un notevole dinamismo con un incremento del 2.9 nel periodo Inoltre si può notare che nel periodo si è assistito ad una massiccia riduzione del numero di addetti maschi a vantaggio delle femmine che sono cresciute di ben 4 punti percentuali mentre nell arco l occupazione femminile ha proseguito al ritmo di crescita del 3% senza però ridurre ulteriormente la quota maschile che è a sua volta aumentata dell 1%.
9 1997 Figura 1 Tasso di disoccupazione maschile Fonte: elaborazione su dati ISTAT Provinciali sulle Forze Lavoro. Anni 1997 e 2001.
10 1997 Figura 2 Tasso di disoccupazione femminile Fonte: elaborazione su dati ISTAT Provinciali sulle Forze Lavoro. Anni 1997 e 2001.
11 1997 Figura 3 Tasso di disoccupazione Fonte: elaborazione su dati ISTAT Provinciali sulle Forze Lavoro. Anni 1997 e 2001.
12 1997 Figura 4 Tasso di disoccupazione maschile per la classe di età Fonte: elaborazione su dati ISTAT Provinciali sulle Forze Lavoro. Anni 1997 e 2001.
13 1997 Figura 5 Tasso di disoccupazione femminile per la classe di età Fonte: elaborazione su dati ISTAT Provinciali sulle Forze Lavoro. Anni 1997 e 2001.
14 1997 Figura 6 Tasso di disoccupazione per la classe di età Fonte: elaborazione su dati ISTAT Provinciali sulle Forze Lavoro. Anni 1997 e 2001.
15 1997 Figura 7 Tasso di disoccupazione maschile per la classe di età Fonte: elaborazione su dati ISTAT Provinciali sulle Forze Lavoro. Anni 1997 e 2001.
16 1997 Figura 8 Tasso di disoccupazione femminile per la classe di età Fonte: elaborazione su dati ISTAT Provinciali sulle Forze Lavoro. Anni 1997 e 2001.
17 1997 Figura 9 Tasso di disoccupazione per la classe di età Fonte: elaborazione su dati ISTAT Provinciali sulle Forze Lavoro. Anni 1997 e 2001.
18 1997 Figura 10 Tasso di disoccupazione maschile per la classe di età Fonte: elaborazione su dati ISTAT Provinciali sulle Forze Lavoro. Anni 1997 e 2001.
19 1997 Figura 11 Tasso di disoccupazione femminile per la classe di età Fonte: elaborazione su dati ISTAT Provinciali sulle Forze Lavoro. Anni 1997 e 2001.
20 1997 Figura 12 Tasso di disoccupazione per la classe di età Fonte: elaborazione su dati ISTAT Provinciali sulle Forze Lavoro. Anni 1997 e 2001.
21 1997 Figura 13 Tasso di disoccupazione maschile per la classe di età Fonte: elaborazione su dati ISTAT Provinciali sulle Forze Lavoro. Anni 1997 e 2001.
22 1997 Figura 14 Tasso di disoccupazione femminile per la classe di età Fonte: elaborazione su dati ISTAT Provinciali sulle Forze Lavoro. Anni 1997 e 2001.
23 1997 Figura 15 Tasso di disoccupazione per la classe di età Fonte: elaborazione su dati Provinciali sulle Forze Lavoro. Anni 1997 e 2001.
24 Figura 16 Iscritti nella 1 a classe di collocamento, nei settori extraagricoli, per mille residenti in età lavorativa (15-64) C.I. FERRARA C.I. MEDIO FER. C.I. ALTO FER. C.I. BASSO FER. PROVINCIA DI FERRARA Fonte: elaborazione su dati della Provincia di. Anni
25 1997 Figura 17 Iscritti nella 1 a classe di collocamento, nei settori extraagricoli, per mille residenti in età lavorativa (15-64) Alto Ferrarese Medio Ferrarese Alto Ferrarese Medio Ferrarese Basso Ferrarese Basso Ferrarese Medio Ferrarese Medio Ferrarese Alto Ferrarese Medio Ferrarese Basso Ferrarese Medio Ferrarese Fonte: elaborazione su dati della Provincia di. Anni 1997 e 2001.
26 Maschi Figura 18 Iscritti nella 1 a classe di collocamento, nel settore dell'industria, per mille residenti in età lavorativa (15-64). Femmine Bondeno Copparo Bondeno Copparo Comacchio Comacchio Bondeno Copparo Maschie e Femmine Comacchio Fonte: elaborazione su dati della Provincia di. Anno 2001.
27 Maschi Figura 19 Iscritti nella 1 a classe di collocamento, nel settore delle Altre Attività, per mille residenti in età lavorativa (15-64). Femmine Bondeno Copparo Bondeno Copparo Comacchio Comacchio Bondeno Copparo Maschie e Femmine Comacchio Fonte: elaborazione su dati della Provincia di. Anno 2001.
28 Maschi Figura 20 Iscritti nella 1 a classe di collocamento, non classificati in alcune settore, per mille residenti in età lavorativa (15-64). Femmine Bondeno Copparo Bondeno Copparo Comacchio Comacchio Bondeno Copparo Maschie e Femmine Comacchio Fonte: elaborazione su dati della Provincia di. Anno 2001.
29 Maschi Figura 21 Iscritti nella 1 a classe di collocamento, nei settori extraagricoli, per mille residenti in età lavorativa (15-64). Femmine Bondeno Copparo Bondeno Copparo Comacchio Comacchio Bondeno Copparo Maschie e Femmine Comacchio Fonte: elaborazione su dati della Provincia di. Anno 2001.
30 Maschi Figura 22 Persone in cerca di occupazione per mille residenti in età lavorativa (15-64). Femmine Bondeno Copparo Bondeno Copparo Comacchio Comacchio Bondeno Copparo Maschie e Femmine Comacchio Fonte: elaborazione su dati della Provincia di. Anno 2003.
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