L azione di rete delle scuole dell Alto Friuli
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- Federica Bini
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1 PROGETTO CONTINUITÀ E ORIENTAMENTO L azione di rete delle scuole dell Alto Friuli Pordenone Cervignano Gemona Udine Gorizia Centri regionali di orientamento TRIESTE Attività equipes antidispersione scolastica 1
2 Équipe multidisciplinare per l handicap e l età evolutiva Tolmezzo Centro Orientamento dell Alto Friuli Gemona del Friuli Progetto Continuità e Orientamento Distretto scolastico di Tolmezzo Distretto scolastico di Gemona del Friuli Scuole Medie Istituti Comprensivi Istituti Superiori 2
3 Protocollo d intesa (tra istituti scolastici) DEFINISCE: Obiettivi: valorizzare l offerta formativa delle scuole aderenti anche attraverso la condivisione di pratiche di successo già in atto e darne visibilità pubblica Azioni: organizzazione e utilizzo delle nuove tecnologie a supporto della comunicazione tra scuole, studenti e famiglie Strumenti e strategie:diffusione delle buone pratiche inerenti l auto-orientamento ed implementazione delle opportunità di successo scolastico e formativo Procedure: lavoro di gruppo per la condivisione degli obiettivi ed il raggiungimento delle finalità del progetto VENZONE, 18 Maggio
4 Protocollo d intesa (tra istituti scolastici) ISTITUISCE: Gruppo di pilotaggio: centro di orientamento, equipe m.per l handicap; istituto capofila;altra dir.scol., consulente scient. e consulente esterno. 18 incontri da maggio 2004 a novembre 2005 Gruppo istituzionale allargato gruppo di pilotaggio, dirigenti scolastici delle scuole della rete, responsabile dei centri reg. d orientamento, consulente esterno responsabili di c.f.p.del territorio. 7 incontri da marzo 2004 a novembre 2005 Gruppi tecnici operativi docenti referenti per le scuole partecipanti Istituto capofila Isis Paschini di Tolmezzo Consulente esterno Studio Intramoenia 4
5 Progetto Continuità e Orientamento 1. Elaborazione macroprogetto da parte del consulente esterno in collaborazione con il gruppo di pilotaggio 2. Analisi del macroprogetto e definizione del progetto definitivo lungo tre filoni: a) raccordo scuole medie inferiori scuole medie superiori b) comunicazione interna (tra operatori di educazione) ed esterna (con utenti e comunità) c) Rapporti tra scuola e territorio. 5
6 Azienda per i servizi sanitari Azioni del progetto Continuità e Orientamento Incontri del gruppo allargato Giornata di formazione al lavoro di rete il lavoro di rete, riferimenti culturali e strategie operative:colleoni Incontri dei tre gruppi di lavoro da dicembre 2004 a maggio 2005 gruppo 1 raccordo scuola media inferiore/superiore per condivisione e diffusione delle buone pratiche di orientamento 13 partecipanti: 5 incontri gruppo 2 comunicazione interna ed esterna e realizzazione del portale 7 partecipanti: 1 incontro gruppo 3 rapporti con il territorio incontri con la Provincia e le Comunità montane per l illustrazione di una proposta operativa 7 partecipanti: 4 incontri 6
7 Attività parallele in rete Adesione bando regionale Antidispersione scolastica Accordi di sottorete siglati da protocollo d intesa per l avvio di una progettazione congiunta tra scuole Adesione ad una proposta unitaria di formazione per docenti sul tema della progettualità Altre attività Progettare l orientamento scuola media di Pontebba con sedi associate di Moggio, Resia e Tarvisio Collaborazioni Inerenti il progetto Alternanza scuola lavoro Compartecipazione ad iniziative formative sul tema dell orientamento, ampliamento della collaborazione tra enti a sostegno delle utenze a rischio 7
8 Sviluppi dell azione di rete Annualità Gruppo di pilotaggio: Centro di Orientamento, Ass. n 3 Équipe h. Scuole capofila per le 2 aree progettuali Area Continuità e Orientamento Temi di lavoro Sito internet, abilità trasversali, proposte al territorio Équipe Isis Paschini Area Assistenza tecnica ai progetti antidispersione Temi di lavoro Attuazione Équipe di centro antidispersione priorità del. Reg. Équipe Isis D Aronco 8
9 PUNTI FORTI PUNTI DEBOLI Comunicazione tra i territori del Gemonese, della Carnia e del Tarvisiano Sviluppo di iniziative operative Utilizzo di risorse (anche economiche) istituzionali e del territorio (es: evitare doppioni per iniziative simili) Difficoltà a condividere l idea di rete e a dare continuità nel supportarla (tendenza a raggiungere obiettivi settoriali e parziali autoreferenzialità ) Difficoltà a conciliare i livelli sul piano della comunicazione; ad esempio quello decisionale da quello operativo Difficoltà nella gestione e diffusione delle informazioni a vari livelli: cartaceo, informatico e relazionale 9
10 Prospettive del lavoro di rete Visibilità dei servizi Incremento della progettualità nell ambito della autonomia scolastica Sviluppo del lavoro in rete tra scuole, tra servizi e tra scuola e servizi 10
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