PIT NUOVO TERRITORIO. Scheda tecnica di dettaglio. Viaggio tra i prodotti tipici, i gusti e i sapori

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1 PIT NUOVO TERRITORIO Scheda tecnica di dettaglio Progetto singolo 5 Viaggio tra i prodotti tipici, i gusti e i sapori Introduzione e analisi di contesto L analisi economica del «Nuovo Territorio da scoprire» dimostra come la valorizzazione e la qualificazione dei prodotti del territorio rappresenti una grande opportunità e costituisca la vera sfida per il mantenimento dell agricoltura e del settore agro-alimentare del territorio transfrontaliero, in particolare nelle zone di montagna dove l agricoltura è più fragile. Ciononostante, le produzioni locali, numerose, varie e sempre più spesso integrate in filiere di qualità, sono ancora poco conosciute e valorizzate presso i consumatori locali e i visitatori. Di più, da una parte all altra della frontiera, i prodotti dei territori vicini sono estremamente poco valorizzati. Inoltre, il mantenimento di queste attività agricole associate a territori fortemente caratterizzati, costituisce una leva importante per l attrattività turistica del territorio, grazie alla salvaguardia di paesaggi tipici e distintivi (lavanda dell Alta Provenza, vigneti del Piemonte, ecc.). Come il patrimonio culturale, il patrimonio agricolo costituisce un vero strumento per la promozione del territorio da scoprire e per la sua visibilità verso gli attori locali e i potenziali turisti. Infine, lo sviluppo delle filiere corte contribuisce a migliorare l impatto ambientale dei consumi alimentari in un contesto in cui la domanda è destinata a crescere con l aumento dei flussi turistici. L obiettivo generale del progetto è quello di contribuire alla creazione di una vera politica integrata transfrontaliera di valorizzazione dei prodotti del territorio, puntando, in particolare, sulla comunicazione e valorizzazione nei confronti del pubblico target del Nuovo Territorio da scoprire. Si tratta pertanto: - di rafforzare gli strumenti per la valorizzazione dei prodotti agro alimentari locali in circuiti di filiera corta a livello transfrontaliero, aprendo così nuovi sbocchi per gli operatori professionali di una parte e l altra della frontiera - di migliorare e di rendere comprensibile agli occhi dei consumatori i criteri e i processi messi in atto per garantire la massima qualità dei prodotti - di migliorare l integrazione dei prodotti locali nel mercato turistico transfrontaliero attuale e futuro - di realizzare una rete professionale e una filiera transfrontaliera nel settore dell agricoltura biologica - di legare l immagine dei prodotti all identità e all immagine del nuovo territorio transfrontaliero - di promuovere la salvaguardia ambientale del territorio e del suo paesaggio attraverso la salvaguardia delle attività agricole più fragili Il progetto sarà coordinato dalla Provincia di Cuneo, in stretta collaborazione con il Consiglio Generale delle Alpi di Alta Provenza.

2 Attività 1: Scambio di savoir faire per lo sviluppo della filiera corta e della vendita diretta Responsabili dell attività Provincia di Cuneo Coldiretti Cuneo Conseil Général des Alpes de Haute Provence Introduzione generale Sia la Provincia di Cuneo che il Departement des Alpes de Haute-Provence presentano un ampia e diversificata piattaforma produttiva agricola (dalle carni ai formaggi, dalla frutta al vino, ecc.) che comprende molti prodotti tradizionali e tipici, condizione questa che può favorire la differenziazione e la riconoscibilità dei prodotti, l acquisizione di spazi specifici di mercato, l instaurarsi di rapporti diretti e privilegiati con il consumatore, soprattutto nel caso di filiere corte e vendita diretta. Nel Departement questa diversità è stata valorizzata con l organizzazione, accanto alla vendita diretta in azienda, di circuiti di commercializzazione diretta di tipo collettivo. Le realizzazioni in questo campo sono molteplici e distribuite su tutto il territorio. Si tratta di Maisons de Produits de Pays, des Marchés aux saveurs (ou «Journées aux saveurs»), des marchés paysans traditionnels, des AMAP (Association pour le Maintien de l Agriculture Paysanne) o ancora di Punti vendita collettivi di prodotti agricoli. Sul territorio cuneese questo tipo di processo paga un certo ritardo, anche le iniziative di vendita diretta in azienda hanno consciuto un certo sviluppo solo nell ultimo periodo, e le iniziative di vendita collettiva sono disperse, poco organizzate e poco conosciute dal pubblico dei consumatori. Ecco perchè, fin da subito, la Provincia di Cuneo ha manifestato l interesse a utilizzare l esperienza francese con il fine di adattarla al proprio contesto per favorire lo sviluppo di forme di filiera corta e di vendita diretta che offre il doppio vantaggio di proporre ai consumatori locali e ai visitatori una vasta gamma di prodotti locali di qualità, favorendone quindi la valorizzazione, e di dare ai produttori la possibilità di valorizzare le proprie produzioni saltando gli intermediari e in particolare il controllo sempre più forte esercitato dalla GDO migliorando anche il margine economico realizzato. Lo sviluppo di queste filiere permette di ridurre le distanze tra produzione e consumo con benefici effetti anche sui costi energetici e ambientali (riduzione trasporti, imballaggi, ecc). Le iniziative proposte riguardano pertanto lo sviluppo di filiere corte di commercializzazione e di vendita diretta, volte anche a strutturare e rendere visibile l offerta di prodotti del territorio sia per la popolazione locale che per il pubblico dei visitatori e turisti. In particolare si intende sviluppare sul versante italiano la vendita diretta e la filiera corta utilizzando e valutando le esperienze francesi già realizzate. I francesi metteranno a disposizione le realizzazioni attive sul loro territorio quali Maison de Produits de Pays, Marchè provencaux, Marchès aux saveurs. Sul territorio cunese c è l interesse ad approfondire da un lato il modello della Maison de Produits de Pays come esempio di punto di vendita fisso rivolto soprattutto ai visitatori, dall altro ad approfondire e realizzare un mercato contadino che possa essere poi utilizzato come modello da applicare ad altre realtà provinciali. L approfondimento del modello di Maison sarà svolto direttamente dalla Provincia di Cuneo, mentre la realizzazione del mercato contadino sarà attuata dalla Coldiretti di Cuneo.

3 Definizione delle azioni da realizzare Recensire, studiare le caratteristiche e il funzionamento delle forme di vendita diretta e delle strutture collettive di commercializzazione diretta dei prodotti del territorio esistenti nelle Alpes de Haute Provence e in Provincia di Cuneo (I trimestre 2010). Realizzare studi di fattibilità sull applicazione in Provincia di Cuneo di una o più strutture tra i tipi operanti nelle Alpes de Haute-Provence recensiti nell indagine sopra citata, condotti dalla Provincia di Cuneo e dalla Coldiretti di Cuneo con l assistenza del Consiglio Generale delle Alpi di Alta Provenza. L obiettivo è quello di giungere a conoscere le modalità di funzionamento e i motivi di successo del modello francese, conoscere il contesto operativo e valutarne gli elementi di trasferibilità sulla parte italiana. In particolare, la Provincia di Cuneo approfondirà il modello di Maison de Produits de Pays mentre la Coldiretti Cuneo il modello di mercati contadini. A tal fine sarà organizzato un apposito viaggio di studio in Francia nel quale saranno coinvolti agricoltori, operatori commerciali, tecnici e funzionari interessati (tutto 2010). Realizzare una struttura tipo mercato contadino in Italia con l ausilio del partner francese. Si tratta di un azione complessa che prevede l articolazione e lo sviluppo delle attività sviluppate nei punti seguenti: o Contemporaneamente allo studio di fattibilità, sul lato italiano, procedere con l animazione e l informazione degli imprenditori agricoli sulle opportunità dell iniziativa e il loro coinvolgimento, insieme ai consumatori. Raccogliere interesse ed adesioni attraverso un approccio di progettazione partecipata, anche tramite un indagine sui fabbisogni dei consumatori e la sensibilizzazione degli imprenditori agricoli sul concetto di qualità. Raccolta e selezione delle manifestazioni di interesse presentate dagli enti locali e valutazione comparata tra quelle che sono le disponibilità dimostrate dai comuni (garanzia di accessibilità, pulizia e accoglienza dello spazio pubblico, ecc) e le esigenze emerse dallo studio di fattibilità. Si procederà inoltre a valutare e raccogliere dati su analoghe iniziative già operanti in Italia in zone limitrofe e in altre Regioni (II trimestre 2010); o Definito lo studio di fattibilità e il modello, procedere con la scelta del sito, la predisposizione dei regolamenti, l individuazione delle modalità di gestione e coinvolgimento degli imprenditori interessati, l organizzazione della logistica, la realizzazione pratica in via sperimentale del modello definito (II, III e IV trimestre 2010) Accanto alla realizzazione del mercato, occorre organizzare la comunicazione e la promozione dell iniziativa attraverso la creazione di una immagine unitaria e fondata sui principi di trasparenza e di qualità del servizio e del prodotto, al fine di rafforzare sia il senso di appartenenza delle imprese all iniziativa, sia la facilità di riconoscimento immediato da parte dei consumatori e/o turisti. Il piano prevede la realizzazione di materiale cartaceo (depliants, schede), pagine internet e materiale audiovisivo, illustrante il rapporto tra produzione, territorio, ambiente e cultura, cartellonistica da esporre nella struttura e gadget promozionali della struttura da distribuire nei momenti di incontro con i consumatori e gli operatori dell informazione. (III e IV trimestre 2010, I, II e III trimestre 2011). Organizzare una animazione della struttura con eventi di natura culturale, didattica e dimostrativa che prevedono il coinvolgimento di consumatori e turisti, eventi predisposti dalle stesse imprese o da associazioni specializzate e localizzate in previsti spazi interni o vicini al mercato (III e IV trimestre 2010, II e IV trimestre 2011) Verificare dopo un primo momento di operatività della struttura i risultati raggiunti e in funzione di questa verifica provvedere ad apportare le eventuali necessarie modifiche per l ottimizzazione del funzionamento della struttura e per il raggiungimento del gradimento dei consumatori. (I,II e III trimestre 2011).

4 Valutare gli elementi di replicabilità del modello in altre realtà del territorio transfrontaliero ( III e IV trimestre 2011) Stabilire dei rapporti di collaborazione tra le strutture del «Nuovo Territorio da scoprire che permettano di offrire nelle strutture francesi i prodotti tipici e locali della Provincia di Cuneo e reciprocamente in Italia dei prodotti tipici e locali delle Alpi di Alta Provenza ( 3 e 4 trimestre 2010, tutto 2011); Strutturare l offerta tramite la filiera corta e la vendita diretta e le relative forme per renderla più facilmente accessibile ai consumatori e al pubblico itinerante tramite l organizzazione di una rete, le cui informazioni sono inserite nel WEB e integrate all interno del portale del Nuovo territorio da scoprire, costruito all interno del progetto semplice 5, nonchè presentate in un apposito opuscolo. (anno 2011). Obiettivi specifici - Capitalizzare e perfezionare l esperienza francese nel campo delle filiere corte di commercializzazione dei prodotti del territorio sotto forma collettiva favorendo lo scambio di savoir faire con la Provincia di Cuneo; - Favorire lo sviluppo della filera corta di commercializzazione dalla parte italiana, valutando l applicabilità dei modelli francesi; - Favorire i rapporti e le collaborazioni fra strutture e iniziative esistenti per favorire in particolare lo scambio di prodotti dei due territori; - Rendere più accessbile l offerta dei prodotti del nuovo territorio per i consumatori locali e i turisti mettendo in rete e facendo conoscere le forme di vendita diretta e collettive. Indicatori di risultato per ciascuna azione - Studio di fattibilità per la realizzazione di una o più strutture per la filiera corta in Provincia di Cuneo n. 2 - Struttura per la filiera corta realizzata in Provincia di Cuneo n. 1 - Eventi di animazione della struttura n. 4 - Rapporto sulle forme di vendita diretta e delle strutture collettive di commercializzazione diretta dei prodotti del territorio n. 1 - Opuscolo che raccoglie e presenta le forme di vendita diretta presenti sul «Nuovo territorio da scoprire» n. 1 - Pagine WEB collegate al portale del PIT e ai siti degli Enti coinvolti nel progetto che presentano le forme di vendita diretta presenti sul nuovo territorio da scoprire n. 10 Durata delle azioni: 2 anni

5 Attività 2: Promozione della qualità delle produzioni identificate sulla base dei metodi di tracciabilità sperimentati dai partner italiani Responsabili dell attività: Provincia di Cuneo Camera di Commercio di Cuneo Conseil Général des Alpes de Haute Provence Introduzione generale L azione mira a definire dei modelli complessivi di promozione dei prodotti agroalimentari tipici e locali di qualità presenti all interno del Nuovo Territorio, che prevedono l elaborazione di sistemi di tracciabilità delle produzioni atti ad essere applicati anche in condizioni di filiera corta. L obiettivo è quello di aumentare la trasparenza delle filiere di trasformazione e commercializzazione, per identificare il prodotto da qualificare e differenziarlo da altri prodotti simili, garantendone provenienza e percorso, presentare e far conoscere il prodotto tipico e le sue peculiari caratteristiche al consumatore, accrescendone la fiducia, per realizzare un prezzo di vendita superiore rispetto al prodotto indifferenziato o aprire e stabilizzare spazi di mercato specifici. Questa è una tappa imprescindibile per lo sviluppo di un vero mercato transfrontaliero dei prodotti locali di qualità. Sia la Provincia di Cuneo che il Dipartimento des Alpes de Haute-Provence presentano un ampia e diversificata piattaforma produttiva agricola che comprende molti prodotti tradizionali e tipici di qualità. Sul territorio francese vi sono otto prodotti con certificazione di qualità e provenienza: le IGP «Agneau de Sisteron», «Fruits des Alpes de Haute-Durance», «Miel de Provence», «Petit Épeautre de Haute-Provence»; le AOC «huile d olive de Haute-Provence», i vini di «Coteaux de Pierrevert,», «huile essentielle de lavande de Haute-Provence», «fromage de Banon». Alcune altre produzioni sono vendute con una certificazione locale come «Patur Alp». Ciononostante il territorio conta ancora diverse altre produzioni e prodotti che si possono trovare sui mercati locali o nelle strutture di vendita diretta. Si tratta soprattutto di prodotti di fattoria e di produzioni ancora marginali per cui la tracciabilità non è garantita o poco visibile per i consumatori, malgrado l immagine di autenticità e qualità che questi prodotti veicolano. Le garanzie relative ai processi produttivi e alla provenienza dei prodotti sono sempre più richieste dai consumatori che sempre più ne fanno uno dei criteri d acquisto. Inoltre, l identificazione dei prodotti è un elemento fortemente valorizzante dei territori da cui provengono. In provincia di Cuneo sono presenti numerosi prodotti certificati con la denominazione di origine: 7 formaggi DOP di cui quattro prodotti esclusivamente sul proprio territorio (Castelmagno, Raschera, Bra, Murazzano, Toma Piemontese, Grana Padano, Gorgonzola), la Nocciola Piemonte IGP e la Castagna Cuneo IGP, 5 vini DOCG e 12 DOC (che contando tutte le varie tipologie arrivano a 33). Altri prodotti hanno intrapreso l iter per il riconoscimento, ma sono comunque molti i prodotti tipici di qualità presenti sul territorio senza questi marchi ufficiali ma conosciuti e/o meritevoli di apprezzamento, alcuni dei quali hanno intrapreso percorsi di qualificazione e di differenziazione. La Provincia di Cuneo ha iniziato da qualche tempo un azione di promozione di tutto il vasto paniere della produzione agroalimentare tipica della provincia, che ha portato alla realizzazione del portale dei prodotti tipici ( nel quale sono presentati i prodotti tipici con ricette, foto, eventi e manifestazioni, portale visitato mensilmente da circa persone. Anche la Camera di Commercio di Cuneo ha sviluppato iniziative in tal senso, in particolare, con il progetto Ortofrutta di qualità, iniziato nel 2002 e che conferisce un marchio alle aziende che sottoscrivono il protocollo siglato tra le associazioni imprenditoriali agricole e le associazioni consumatori operanti in provincia.

6 Attraverso questo Protocollo le imprese agricole si sono avvicinate al consumatore, promuovendo la vendita diretta in azienda di prodotti ottenuti dal proprio fondo nel periodo di giusta maturazione, con la garanzia di una percentuale di residui di antiparassitari comunque inferiore al 50% dei limiti di legge. Proprio per verificare la sussistenza di queste garanzie intervengono gli uffici camerali, che attraverso l intervento di tecnici professionisti e di laboratori qualificati, accertano il rispetto, da parte delle aziende contrassegnate dalla Q, delle norme comportamentali previste nel protocollo, dei requisiti di accettabilità relativi alla stagionalità di produzione e dei presidi fitosanitari ammessi, come definiti in base al protocollo medesimo. L effettuazione dei controlli documentali sulle aziende è stata affidata a società specializzate nei controlli di qualità dei prodotti agroalimentari e un laboratorio chimico effettua periodicamente le analisi chimico-fisiche. Le aziende agricole che ad oggi hanno aderito al progetto e si sono sottoposte ai controlli previsti dal protocollo sono circa una trentina per un totale di circa 125 prodotti agricoli. I risultati dei primi cinque anni di operatività dell accordo hanno evidenziato dati assolutamente positivi, confermando il pieno rispetto dei requisiti di accettabilità stabiliti dal protocollo. Nell'ambito del progetto Ortofrutta di Qualità, nel 2006, è stato inoltre sottoscritto un protocollo di intesa tra Camera di Commercio e Comune di Cuneo con lo scopo di diffondere l utilizzo dei prodotti ortofrutticoli di qualità provenienti dal territorio nelle mense scolastiche. Dal 2008, i prodotti che rientrano nel progetto Ortofrutta di Qualità sono stati veicolati ai consumatori attraverso un GRuppo d ACcquisto COnsapevole denominato GR.AC.CO., promosso dal Movimento Consumatori di Cuneo, in collaborazione con il Comune di Cuneo e la Coldiretti. La visibilità dell iniziativa attualmente è assicurata mediante cartoline che i produttori appongono sulle cassette dei loro prodotti e pannelli in alluminio esposti nella sede delle aziende. I nominativi delle aziende aderenti al protocollo possono essere consultati sul sito internet camerale che viene periodicamente aggiornato. A fronte del successo dell iniziativa Ortofrutta di qualità, si reputa ora necessario implementare il progetto con lo studio di un sistema di tracciabilità che riesca effettivamente a garantire che il prodotto venduto con il marchio provenga dall azienda produttrice. Per garantire la differenziazione del prodotto, dare trasparenza all offerta e instaurare un rapporto di fiducia con il consumatore, occorre trovare dei metodi che accompagnino il prodotto di qualità lungo tutto il percorso dal campo alla tavola. E per questo che all interno di un programma di promozione e valorizzazione delle produzioni tipiche di qualità si punta sulla realizzazione di sistemi di tracciabilità della produzione. Nato per esigenze legate alla sicurezza alimentare e per tali esigenze reso obbligatorio dalla UE, il concetto di tracciabilità vuole essere utilizzato in questo caso anche e soprattutto per le sue valenze connesse alla valorizzazione del prodotto. Come è noto il concetto di tracciabilità consiste nel seguire il prodotto lungo tutti i passaggi che compie dalla fase di produzione fino a quella del consumo finale, accompagnando ad esso una serie di informazioni che vengono raccolte e registrate via via. Dovrebbe così essere possibile, utilizzando un codice presente sulla confezione in commercio, risalire a ritroso la strada che il prodotto ha compiuto fino all origine. Le informazioni collegate al prodotto possono essere di vario tipo e dettaglio, così come il sistema può essere di varia complessità. Ad esempio si possono rendere disponibili informazioni su azienda produttrice, comune di produzione e appezzamento, tecnica di produzione utilizzata, data di raccolta, luogo e data di confezionamento, passaggi lungo la catena distributrice, ecc. Se poi a queste informazioni si associano altre informazioni relative alle caratteristiche ambientali, paesaggistiche, culturali del territorio di produzione, con la tracciabilità si riesce a valorizzare anche il territorio che lo produce. I dati raccolti possono essere gestiti tramite processi informatici e resi disponibili nelle azioni di marketing del prodotto oltre che con metodi tradizionali anche tramite le moderne tecnologie (internet, telefoni cellulari, navigatori satellitari). Grazie a questi dati e informazioni l azione di comunicazione e di marketing può essere rafforzata.

7 La costruzione di un sistema operativo di tracciabilità prevede l applicazione/adattamento di concetti generali alle specifiche condizioni ed esigenze del prodotto oggetto di studio, infatti non si possono applicare metodi o pacchetti standardizzati in modo indifferenziato ai diversi prodotti o filiere, ma occorre appunto adattare il metodo al prodotto oggetto di studio e alle sue specifiche, puntando ad appesantire il meno possibile il processo produttivo e a migliorarne la gestione. Per sviluppare tali modelli si prevede di utilizzare le conoscenze e le esperienze disponibili dalla parte italiana, in particolare appoggiandosi sulle competenze del CLAB Agri (laboratorio per la tracciabilità da poco costituito con un accordo di programma che vede tra i partners anche la Provincia di Cuneo) che sta operando proprio in questo campo sviluppando processi e programmi di tracciabilità in diverse filiere. Il progetto vedrà quindi uno scambio di esperienze e di savoir faire tra la Provincia di Cuneo e le Alpi di Haute-Provence. In definitiva, questa azione punta a sviluppare dei programmi di valorizzazione dei prodotti locali di qualità rafforzando la loro tracciabilità con metodologie il più possibili semplici e adattabili anche alla commercializzazione in filiere corte e, con le modifiche dovute, replicabili per altre produzioni. Definizione delle azioni da realizzare Recensire le produzioni tipiche delle Alpes di Haute-Provence non certificate con denominazioni ufficiali di qualità (AOC, IGP) e di cui pertanto la tracciabilità non è garantita, ad esempio la carne d agnello tardivo, la castagna, il grano duro, le confetture di frutta, ecc. (I trimestre 2010) Identificare i prodotti su cui operare, in funzione dell esigenza di valorizzazione della produzione espressa dalla base produttiva e/o ritenuta necessaria dalle istituzioni locali o contraddistinta da marchi da valorizzare, e della rappresentatività del prodotto oggetto di studio in relazione alla estendibilità dei risultati ad altri prodotti della stessa categoria. I prodotti su cui si opererà saranno due sul lato francese, scelti dal Conseil Général tra i prodotti individuati dallo screening precedente, due scelti dalla Provincia di Cuneo tra i prodotti presenti sul portale dei prodotti tipici, due infine scelti dalla Camera di Commercio di Cuneo, che implementerà questo tipo di percorso all interno del protocollo Ortofrutta di qualità, lavorando in particolare su due prodotti del paniere complessivo opportunamente selezionati in funzione dei risultati dei controlli che si effettueranno e con l intento di definire un processo di tracciabilità volontaria e di estendere ad altre tipologie di prodotto, in particolare prodotti trasformati, il modello di protocollo e di tracciabilità. I prodotti analizzati potranno far parte di categorie diverse, purchè presenti su ambedue i lati del territorio, in questo modo si potrà ampliare la gamma di prodotti interessati rendendo possibile poi una ampia estendibilità dei risultati. (anno 2010) Definire e approfondire per ogni prodotto scelto le peculiarità della filiera specifica, le condizioni di produzione e di organizzazione dei produttori, la dimensione della produzione e del mercato, l analisi delle diverse forme di commercializzazione, l esistenza o meno e di un consorzio di tutela a cui appoggiarsi, il quadro informativo esistente, le esigenze di valorizzazione specifiche, azioni di marketing e di promozione già intraprese. E indispensabile individuare un soggetto che si ponga al centro della filiera e faccia da riferimento operativo e gestisca poi il processo una volta avviato. In una prima fase del progetto potrà essere l Ente pubblico che gestisce l azione a svolgere tale attività, ma per la sua sostenibilità nel tempo dovrebbe poi comunque essere individuato un soggetto specifico. Questa fase ha l obiettivo di definire un quadro di riferimento certo sul prodotto oggetto dello studio e sulle informazioni esistenti relativamente al percorso produttivo (II, III e IV trimestre 2010 I trimestre 2011).

8 Progettare, sulla base dell analisi di cui sopra e delle esigenze di ogni produzione, il sistema di tracciabilità specifico il più possibile semplice e possibilmente gestibile con le moderne tecnologie informatiche collegato ad azioni di controllo o autocontrollo e lo specifico programma di valorizzazione che può prevedere azioni di animazione dei produttori, di definizione di aspetti tecnici, di disciplinari, di marchi; di definizione di un progetto di marketing e di comunicazione, eventuali iniziative di valutazione sensoriale volte a valorizzare le caratteristiche organolettiche del prodotto. Il programma messo a punto, che potrà essere anche molto diverso a seconda del prodotto interessato, sarà applicato prima su alcune aziende e poi esteso progressivamente a tutte le aziende aderenti al progetto (III e IV trimestre 2010-I, II e III trimestre 2011) Presentare e discutere i risultati ottenuti in tavoli tecnici appositamente costruiti con i rappresentanti delle filiere potenzialmente interessate per valutare interesse e possibile percorso di estensione ad altri prodotti. Le iniziative pilota di tracciabilità e di valorizzazione e i risultati ottenuti saranno poi raccolti in un apposito opuscolo divulgativo realizzato nelle due lingue e presentato poi in occasione del convegno finale di presentazione dei risultati del progetto. (III e IV trimestre 2011) Obiettivi specifici - Mettere a punto metodi di tracciabilità delle produzioni adattate alle condizioni specifiche e applicarli su alcune produzioni scelte opportunamente come casi studio o prodotti pilota - Mettere a punto progetti di valorizzazione e di promozione, basati sulla rintracciabilità che permette la differenziazione del prodotto e una comunicazione efficace al consumatore - Sperimentare tali metodi da offrire poi come modello base alle altre produzioni Indicatori di risultato per ciascuna azione - Rapporto di studio che recensisce le produzioni tipiche delle Alpes de Haute-Provence che non sono oggetto di segni ufficiali di qualità n. 1 - Sistema di tracciabilità di prodotti tipici locali del Nuovo Territorio da scoprire n. 6 con coinvolgimento di circa operatori delle filiere coinvolte - Programma di promozione fondato sul sistema di tracciabilità che garantisce origine, provenienza e processo produttivo n. 6 - Riunioni per presentare e discutere i risultati e valutare la possibili estensione n. 3 con in coinvolgimento di circa 40 partecipanti - Opuscolo bilingue di presentazione dei risultati n. 1 Durata delle azioni: 2 anni

9 Attività 3 - Integrare i prodotti dell agricoltura biologica nell offerta turistica tramite azioni concertate di promozione e di commercializzazione Referenti per l attività Provincia di Cuneo Camera di Commercio di Cuneo Conseil General des Alpes de Haute Provence Agribio 04 Introduzione Generale L agricoltura biologica, condotta senza mezzi chimici e nel rispetto dell ambiente, è abbastanza conosciuta dai consumatori e gode di relativa buona reputazione: la domanda di prodotti bio infatti è in crescita anche in questi periodi di crisi dei consumi. In provincia di Cuneo praticano questo metodo di produzione più di mille aziende (più del 60% del totale regionale), distribuite sul territorio e di variabili dimensioni, associate in gran parte alle due Associazioni produttori attive in provincia, Terramica e Agribiopiemonte. Si può stimare che almeno il 40% delle aziende lavorino per la vendita certificata delle produzioni. Malgrado i numeri rilevanti, dal punto di vista commerciale manca un offerta organizzata che intercetti e soddisfi la domanda in crescita da parte dei consumatori, mentre la produzione pur in presenza di una domanda attiva non cresce e spesso trova sbocco in canali distributivi convenzionali meno remunerativi. Nel Dipartimento francese Alpes de Haute Provence l agricoltura biologica rappresenta il 6% del totale delle aziende agricole e la superficie rappresenta il 9% della SAU del dipartimento. Le produzioni biologiche sono molto diversificate ed una parte importante dei prodotti è commercializzata attraverso metodi di vendita diretta. L obiettivo generale di questa azione è contribuire a organizzare meglio ed a rendere più visibile ai consumatori l offerta di prodotti biologici nel territorio transfrontaliero. In tal senso la costruzione di una rete internet di aziende biologiche che agevoli i contatti e gli accordi al loro interno può favorire la formazione dal basso di una aggregazione commerciale e l instaurarsi di rapporti e scambi tecnici tra i produttori del nuovo territorio; inoltre la presenza e la promozione della rete sul territorio favorirà il contatto diretto con i consumatori e i visitatori interessati ad acquistare i prodotti biologici e l approfondimento delle conoscenze sul mondo della produzione biologica. Definizione delle azioni da realizzare Creazione di una rete tranfrontaliera di produttori bio e di un portale informatico dedicato all offerta transfrontaliera di prodotti biologici Per realizzare la rete è propedeutico dalla parte italiana svolgere il lavoro di indagine volto all individuazione delle aziende biologiche interessate alla commercializzazione dei prodotti certificati bio con la collaborazione delle due Associazioni di produttori biologici operanti sul territorio della Provincia. I dati raccolti saranno verificati ed eventualmente integrati dalla Provincia di Cuneo con i dati relativi alle aziende non associate. (I - II trimestre 2010) Procedere alla costituzione di un sito web bilingue in cui inserire i dati relativi alle aziende bio raccolti in Italia e quelli già disponibili in Francia. Il sito avrà due accessi: il primo sarà destinato allo scambio di notizie e di contatti tra i produttori ed in esso saranno attive alcune rubriche (scambi di informazioni tecniche, forum di discussione, piccoli annunci). Il secondo sarà aperto all esterno e, grazie alle diverse funzionalità presenti, i consumatori potranno informarsi sui prodotti biologici e sulle aziende bio, che verranno distinte in base alle loro tipologie di vendita (vendita in azienda, sui mercati, presso negozi, a domicilio, punti di vendita collettivi, associazioni per il mantenimento dell economia rurale, all ingrosso ecc.) ed alle loro diverse tipologie di offerta formativa e di ospitalità (fattoria didattica, agriturismo, bed &

10 breakfast, ostelli, campeggi in azienda, ecc.). Il link a tale sito sarà inserito nel portale promozionale del PIT previsto nel progetto 5. (III e IV trimestre 2010) Realizzazione e stampa di un opuscolo cartaceo bilingue (c.ca 4000 copie) che conterrà la presentazione della rete transfrontaliera e i dati delle aziende biologiche italiane e francesi presenti sul sito, e che sarà utilizzato per promuovere e presentare la rete dei produttori e il portale WEB. (IV trimestre 2010 I trimestre 2011) Organizzazione di un attività di animazione della rete bio attraverso l organizzazione di incontri tra produttori (per esempio in occasione delle manifestazioni previste al punto seguente) e attraverso due viaggi studio in Francia ed in Italia. (III trimestre 2010 I, II e III trimestre 2011) Organizzazione di due manifestazioni franco-italiane destinate agli operatori professionali ed ai consumatori. Questi eventi saranno delle BioFiere in cui si presenteranno, non solo le aziende con i loro prodotti, ma tutte le rappresentanze del settore biologico transfrontaliero. Le due manifestazioni si terranno alternativamente in Francia ed in Italia e, in ognuna di queste, verrà dato maggior risalto alle aziende ospiti. In ogni evento sarà, inoltre, organizzato un seminario professionale in cui si approfondiranno delle specifiche tematiche tecniche. In occasione della Biofesta italiana, che dovrebbe svolgersi presumibilmente nel secondo anno di attività, sarà inoltre organizzato un incontro specifico di presentazione della rete e del portale internet realizzati con l azione. Le Biofiere saranno caratterizzate da vari tipi di animazioni, diverse a seconda delle opportunità dei due territori interessati (dimostrazioni culinarie, esposizioni, proiezioni di film, spettacoli teatrali, giochi per bambini, presentazioni di filiere tipiche di un territorio ecc.) (III trimestre 2010 III trimestre 2011) Realizzazione di una Strada del Biologico Creazione di un percorso di tipo formativo-turistico comprendente aziende biologiche italiane e francesi disponibili a partecipare. Per la realizzazione è necessario definire i criteri di individuazione delle aziende che ne faranno parte, considerando per esempio la possibilità di proporre offerte di ospitalità e/o di tipo formativo, la disponibilità ad avere dei contatti frequenti con l esterno, la vendita diretta. Alle aziende così individuate potranno essere affiancate nel percorso segnalazioni dei locali che svolgono attività di ristorazione e che utilizzano prodotti biologici, utilizzando per questo anche i risultati dell azione 4 del progetto. Questo circuito bio sarà messo in linea sul sito internet con un link specifico e sarà pubblicizzato con la predisposizione di apposita cartellonistica e di specifico materiale divulgativo bilingue (ad esempio cartine turistiche, depliant ecc.). Questa azione sarà svolta cercando di sfruttare le possibili sinergie con gli altri progetti semplici del PIT e in particolare con il Progetto 3 (II, III e IV trimestre 2011) Interventi di comunicazione Realizzazione di un depliant promozionale bilingue di tutta l attività svolta ( copie). Si prevede l acquisto di spazi pubblicitari e la realizzazione di azioni promozionali, in particolare per le manifestazioni dedicate al pubblico dei consumatori. Definizione degli obiettivi specifici per ciascuna azione Rompere l isolamento dei produttori biologici e favorire il trasferimento del savoir-faire e delle tecniche innovative di commercializzazione nei circuiti di vendita diretta. Valorizzare le produzioni biologiche e la filiera bio nel suo complesso. Fare conoscere ai consumatori le ricchezze delle filiere bio presenti nella zona transfrontaliera.

11 Rendere visibili le aziende in grado di proporre offerte di ospitalità o di tipo formativo e che effettuano una vendita diretta dei loro prodotti. Promuovere efficacemente tutte le iniziative realizzate nell ambito di questa attività. Indicatori di risultato per ciascuna azione 2 viaggi di studio; 1 elenco franco-italiano di produttori bio sul territorio transfrontaliero con 400 aziende biologiche messe in rete; 4000 opuscoli di presentazione della rete; 1 incontro di presentazione della rete transfrontaliera; 2 incontri professionali con 400 partecipanti; 2 Biofiere con il coinvolgimetno di 4000 visitatori; 1 sito web promozionale della filiera bio; 1 circuito bio transfrontaliero delle aziende in grado di proporre accoglienza; depliants promozionali della filiera. Durata delle azioni 2 anni.

12 Attività 4: Sensibilizzazione delle strutture turistiche sull utilizzo di produzioni locali biologiche e/o di prodotti del territorio che siano soggetti ad un sistema di controllo Responsabili dell attività Camera di Commercio di Cuneo Conseil Général des Alpes de Haute Provence Pays de Haute Provence Association Agribio Introduzione generale Il rafforzamento della filiera agro-alimentare del territorio transfrontaliero passa anche, in coerenza con gli obiettivi del PIT, attraverso il rafforzamento dell integrazione di questa filiera con quella turistica locale. Per far fronte a mercati sempre più difficili e competitivi, gli operatori attivi sui territori transfrontalieri interessati dal progetto devono cercare di mettere in rete distribuzione, imprese, territorio e consumatori per creare una filiera del valore. Al fianco di campagne istituzionali e delle azioni dirette sul consumatore, è necessario focalizzare l attenzione sui consumi fuori casa: la ristorazione, infatti, è un area di mercato spesso sottovalutata, ma capace di veicolare volumi importanti di prodotti e operare contemporaneamente quale strumento di promozione degli stessi, tanto più importante in quanto le strutture ricettive e turistiche sono radicate sul territorio. Il progetto mira quindi a dare spazio alla valorizzazione delle produzioni locali all interno del circuito turistico del nuovo territorio, qualificando contemporaneamente il settore della ristorazione che dovrebbe accrescere in questo modo la sua identificazione con il territorio. Esistono già iniziative che puntano ad integrare l offerta agroalimentare locale all interno dei mercati turistici del territorio. Si possono citare, dalla parte francese, la predisposizione di una carta Saveurs Senteurs, che mira a integrare i prodotti locali nella filiera della ristorazione del Dipartimento e che vede coinvolti, oltre al Dipartimento la CCI delle Alpi di Alta Provenza e la rete dei Bistrots de Pays che permette di identificare dei punti di ristorazione sulla base di criteri legati alla tipicità del territorio, il progetto semplice ALCOTRA Promoterroir che mira ad una promozione incrociata dei prodotti del territorio fra il Dipartimento delle Alpi di Alta Provenza e la Provincia di Torino. Sul territorio italiano mancano esempi strutturati di questo genere, anche se il fenomeno del turismo enogastronomico ha portato molti ristoranti, prima nell albese, poi anche negli altri territori oggetto di flussi turistici, a presentare e valorizzare i prodotti locali ancorché in modo spontaneo e non organizzato. Nel corso degli anni si sono succedute anche varie iniziative di Comunità Montane e Comuni come i circuiti gastronomici dove vengono valorizzati i prodotti del territorio proponendoli nella ristorazione locale. L attività si rivolge in particolare alle strutture turistiche ubicate in zone rurali, per consentire loro di compiere un ulteriore percorso di avvicinamento nella valorizzazione e riconoscibilità delle produzioni del territorio, biologiche e/o garantite da un sistema di controllo o di tracciabilità. In particolare vuole sensibilizzare le strutture turistiche all utilizzazione dei prodotti locali, verificare le possibilità di organizzazione di filiere locali di approvvigionamento di questi prodotti, formare e informare operatori professionali, consumatori e turisti su queste iniziative. Dalla parte italiana saranno preferibilmente coinvolte nell attività le strutture turistiche già contrassegnate dal marchio di ospitalità italiana, per ulteriormente proseguire nel percorso di qualificazione intrapreso. Utili, in questa direzione, saranno i percorsi di formazione, organizzati su base transfrontaliera, di varia durata e modalità operative, rivolti agli operatori turistici, ai consumatori e ai turisti e dedicati ai prodotti di eccellenza, al modo di prepararli e presentarli al meglio e alle modalità e ai momenti migliori per degustarli. Inoltre, attraverso l elaborazione delle attività svolte con i consumatori, sarà possibile ottenere un feed back circa gli orientamenti e le preferenze manifestate dagli stessi, utile

13 per meglio programmare le attività produttive. In queste attività potranno essere coinvolte le associazioni di categoria, gli istituti alberghieri, le organizzazioni di degustatori favorendo la creazione di una filiera di approvvigionamento transfrontaliera. Definizione delle azioni da realizzare Analisi delle iniziative e degli strumenti esistenti sul territorio transfrontaliero in merito alla valorizzazione dei prodotti locali all interno delle strutture turistiche. Si tratta con questa azione di raccogliere le esperienze in merito ad iniziative già realizzate sul territorio del PIT, al fine di valutarne i risultati e di favorirne la ricaduta sul nuovo territorio, oltre che utilizzarli per l organizzazione delle successive attività. (I e II trimestre 2010). Analisi delle metodologie di approvvigionamento e possibili utilizzazioni di prodotti bio e controllati da parte di strutture turistiche e di punti di ristorazione collettiva. Si tratta di verificare su un certo numero di strutture ricettive le modalità di utilizzo di prodotti locali contraddistinti da marchi o soggetti a controllo, le modalità di approvvigionamento seguite dall operatore, le possibilità di incremento nell utilizzo dei prodotti locali provenienti da tutto il territorio del PIT. Per la parte italiana i punti dove effettuare l analisi saranno scelti tra le strutture contraddistinte dal marchio di ospitalità italiana (Q). Per la parte francese, l analisi sarà condotta su una rete volontaria di strutture turistiche, oltre che su strutture di ristorazione collettiva (I e II trimestre 2010). Elaborazione di una carta comune transfrontaliera che definisca i criteri per l impiego di alcuni prodotti locali, bio o soggetti a controllo, che le strutture di ristorazione si impegnano a rispettare in termini di utilizzo e presentazione al cliente. In questa fase si potrà partire da esperienze già attivate quali la carta Saveurs Senteurs già elaborata nei Pays de Haute Provence per semplificarla e renderla adatta all applicazione nel contesto del Nuovo Territorio da scoprire. Per la definizione di parametri facilmente applicabili saranno utili i dati emersi dalle analisi illustrate nei punti precedenti. Nella definizione della carta saranno coinvolti ristoratori, operatori turistici e operatori agricoli. Una volta definita, la Carta sarà presentata agli Uffici Turistici e ai ristoratori. (III e IV trimestre 2010). Organizzazione di alcune esperienze pilota di utilizzo del sistema di approvvigionamento e distribuzione dei prodotti biologici e soggetti a controllo, al fine di ottimizzarne la distribuzione, con conseguenti impatti positivi a livello ambientale. Questa azione sarà organizzata dalla parte francese sui prodotti biologici, mentre dalla parte italiana riguarderà sia i prodotti biologici che prodotti soggetti ad un regime di controllo. Dalla parte italiana in particolare nel primo anno si prevede di svolgere un esperienza pilota di approvvigionamento presso un primo campione di strutture turistiche sui prodotti ortofrutticoli per un mese, 1 volta la settimana attraverso un soggetto individuato con gara pubblica, mentre nel secondo anno si prevede di continuare l esperienza coinvolgendo un maggior numero di strutture e integrando l approvvigionamento con un altro prodotto certificato per due mesi, 1 volta la settimana attraverso un soggetto individuato con gara pubblica. L esperienza pilota servirà a testare l effettiva applicabilità di un sistema transfrontaliero di approvvigionamento. Per i prodotti biologici potrà essere sfruttata la sinergia con la rete dei produttori costruita con l attività 3 del progetto semplice. (III e IV trimestre 2010 anno 2011). Sensibilizzazione delle strutture turistiche all utilizzo dei prodotti locali e presentazione del prodotto al consumatore/turista in collaborazione con gli operatori turistici per metterne in risalto il valore aggiunto sia in termini di qualità organolettica, sia in termini di salubrità alimentare. Questa azione accompagna le precedenti lungo tutto lo sviluppo temporale e prevede l organizzazione delle seguenti attività: Per la parte francese, organizzazione di percorsi di formazione di durata variabile a favore degli operatori turistici, dei turisti e dei consumatori sui prodotti locali bio e soggetti a controllo. In particolare nella parte francese si svilupperà una attività di formazione specifica e intensa, rivolta espressamente ad un gruppo di strutture

14 turistiche, che potrà prevedere la partecipazione di operatori professionali italiani. La formazione si articolerà in una parte teorica, laboratori pratici e visite aziendali e sarà oggetto di uno studio di trasferibilità riferito al contesto della Provincia di Cuneo. 3 moduli formativi saranno proposti ad un panel di esercizi turistici (vedere anche nota integrativa al fondo della scheda). 1. Conoscere e descrivere i sapori e i profumi di un territorio per venderli più efficacemente 2. Conoscere le proprietà organolettiche e gustative dei prodotti della carta senteurs-saveurs per promuoverli più efficacemente 3. Formazione sull utilizzo dei prodotti biologici locali. NB : Le attività di formazione sono rivolte agli operatori turistici. L attività di formazione e sensibilizzazione verso i consumatori è invece prevista all interno del progetto semplice «Promoterroir» condotto dall Associazione Pays de Haute Provence, che ne presenterà I risultati nel quadro di questo progetto semplice. Dal lato italiano sono invece previsti brevi corsi di formazione organizzati in collaborazione con le organizzazioni di Assaggiatori e gli Istituti Alberghieri, rivolti sia ad operatori professionali sia a turisti e consumatori, con l obiettivo di far conoscere e apprezzare le caratteristiche dei prodotti locali di qualità (vedere anche nota integrativa al fondo della scheda). Presentazione della carta al consumatore/turista in collaborazione con gli operatori turistici per metterne in risalto il valore aggiunto sia in termini di qualità organolettica che di salubrità alimentare, con realizzazione di guide o integrazione in guide già esistenti delle strutture che aderiscono alla carta comune. Realizzazione di schede tecniche sui prodotti utilizzati, comprendenti la descrizione delle caratteristiche organolettiche e spunti per l utilizzo in cucina, inserimento sui siti istituzionali e sul portale del PIT delle informazioni relative alla carta e alle aziende aderenti per promuovere in modo transfrontaliero le strutture turistiche, i corsi di formazione programmati, i prodotti locali (bio e controllati) e il loro ottimale utilizzo (II, III e IV trimestre 2010 anno 2011). Obiettivi specifici Capitalizzare le esperienze esistenti in materia di valorizzazione in chiave turistica dei prodotti agroalimentari locali Allargare, dal latao francese, l utilizzo della Carta Saveurs Senteurs negli esercizi dei Pays de Haute Provence al fine di creare una massa critica sufficiente per la notorietà del marchio e creare delle ricadute significative per le filiere in termini di volumi acquistati. Definire una carta comune di utilizzazione dei prodotti tipici locali all interno delle strutture turistiche transfrontalierie utilizzando l esperienza della Carta Saveurs Senteurs Sensibilizzare turisti, consumatori e operatori professionali del turismo alle specificità dei prodotti locali e delle loro caratteristiche Qualificare l offerta delle strutture turistiche con l implementazione dell uso dei prodotti locali di qualità Valorizzare i prodotti locali di qualità attraverso lo sviluppo di nuove forme di offerta Favorire l utilizzo dei prodotti biologici nella ristorazione locale Indicatori di risultato per ciascuna azione Strutture turistiche coinvolte nella fase di analisi delle metodologie di approvvigionamento dalla parte italiana n. 50 Carta comune transfrontaliera per l utilizzo dei prodotti locali di qualità nella ristorazione n. 1 Strutture coinvolte nell applicazione della Carta dalla parte italiana n. 25 Strutture coinvolte nell applicazione della Carta dalla parte francese n. 30 Esperienze pilota di approvvigionamento condiviso riguardante filiere locali di prodotto n. 2

15 Operatori professionali del turismo delle Alpes de Haute Provence formati alla valorizzazione dei prodotti locali di qualità n. 100 Corsi di formazione per operatori professionali e per turisti e consumatori n. 5 con 80 persone (operatori e consumatori) coinvolte in provincia di Cuneo Durata 2 anni Nota integrativa Attività di formazione Parte francese Tema I: Conoscere e descrivere i sapori e i profumi di un territorio Pubblico di riferimento: operatori professionali del turismo, Uffici del turismo, ristoratori, albergatori, operatori delle Maisons de Pays, persone che commercializzano prodotti del territorio Obiettivi : identificare il territorio e i suoi attori, acquisire conoscenze sui prodotti del terroir. Informazioni : non sono previsti requisiti di accesso, 5 gruppi di 20 persone al massimo, 1 giorno di sette ore per prodotto, 10 prodotti per gruppo, per un totale di 350 ore di formazione, svolgimento presso l UESS di Forcalquier, orari dalle 9 alle 17, al mattino corsi teorici, nel pomeriggio visite alle aziende Materie trattate: definire il territorio,i suoi attori, l origine del prodotto ; Impatto e importanza della valorizzazione dei prodotti del terroir Apprendere le tecniche di produzione Caratterizzazione fisico-chimica e nutrizionale del prodotto Docenti : un rappresentante della filiera Convalida della formazione : un attestatodi competenza sarà rilasciato dall UESS Valutazione: verifica da parte del docente nel corso della giornata formativa Valutazione della soddisfazione dei partecipanti tramite un questionario alla fine del corso Valutazione delle competenze (messa in pratica) a circa un mese dopo la formazione tramite un questionario Preventivo: ,60 (questo importo comprende l organizzazione della formazione, l affitto delle aule, materiali di consumo, la prestazione del docente, le spese di trasferta, il pranzo dei partecipanti e il materiale pedagogico) Tema II: Conoscere le proprietà organolettiche e gustative dei prodotti della carta senteurssaveurs Pubblico di riferimento: operatori professionali del turismo, Uffici del turismo, ristoratori, albergatori, operatori delle Maisons de Pays, persone che commercializzano prodotti del territorio Obiettivi : valutare le qualità organolettiche di un prodotto Informazioni : non sono previsti requisiti di accesso, 5 gruppi di 20 persone al massimo, 0,5 giorno di 3,5 ore per prodotto, 10 prodotti per gruppo, per un totale di 175 ore di formazione, svolgimento presso l UESS di Forcalquier, orari dalle 9 alle 17 con alternanza di laboratori pratici corsi teorici Materie trattate: introduzione ai termini dell analisi sensoriale : i 5 sensi, i descrittori; Ripasso dei principali componenti del prodotto e loro influenza sulla qualità Messa in pratica : definire e organizzare un metodo di degustazione ; analisi dei dati con l aiuto del programma di analisi sensoriale FIZZ creazione del profilo del prodotto ; in funzione del prodotto, analisi comparata di prodotti francesi e italiani Docenti : un esperto di analisi sensoriale Convalida della formazione : un attestato di competenza sarà rilasciato dall UESS Valutazione: verifica da parte del docente nel corso della giornata formativa Valutazione della soddisfazione dei partecipanti tramite un questionario alla fine del corso Valutazione delle competenze (messa in pratica) a circa un mese dopo la formazione tramite un questionario Preventivo: ,50 (questo importo comprende l organizzazione della formazione, la messa a disposizione di un anfiteatro dianalisi sensoriale, materiali di consumo, la prestazione del docente, le spese di trasferta, il pranzo dei partecipanti e il materiale pedagogico) Tema III: Formazione sull utilizzo dei prodotti biologici locali

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