Abstract Presentato al Congresso di TIGULLIO CARDIOLOGIA 2010

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1 1 Abstract Presentato al Congresso di TIGULLIO CARDIOLOGIA 21 Efficacia del monitoraggio non invasivo battito-battito mediante sistema Nexfin durante procedure di elettrofisiologia interventistica Maggi Roberto, Viscardi Valentina*, Furukawa Toshiyuki*, Brignole Michele Centro Aritmologico e Syncope Unit, Dipartimento di Cardiologia, Ospedali del Tigullio, Lavagna * fellow Introduzione Lo standard di riferimento per il monitoraggio continuo della pressione arteriosa (PA) durante procedure di elettrofisiologia invasiva richiede l utilizzo di un accesso vascolare arterioso. Tale procedura comporta il rischio di complicazioni dovute all accesso vascolare stesso e, inevitabilmente, un aumento del tempo dell intervento. Scopo dello studio Abbiamo valutato la fattibilità e l efficacia di un metodo non invasivo di misurazione continua della PA (Nexfin Bmeye, Olanda) in sostituzione del metodo standard di misurazione invasivo intra-arterioso. La PA arteriosa veniva misurata in continuo mediante un manicotto al dito del paziente, secondo il metodo di Peñaz. Il sistema registra in continuo anche 3 derivazioni. Risultati 1. In 3 pazienti, abbiamo confrontato i valori Nexfin con quelli ottenuti simultaneamente mediante PA invasiva intra-arteriosa durante sequenze di stimolazione ventricolare temporanea per 3 secondi, con frequenze variabili tra e 24 bpm. La stimolazione artificiale veniva eseguita attraverso la ripetizione di sequenze intermittenti di stimolazione di 3 secondi, con aumenti progressivi di 2 bpm, fino all induzione di una caduta sintomatica della PA. In totale abbiamo analizzato 16 sequenze. I valori medi assoluti di PA Nexfin e di pressione invasiva erano rispettivamente ± 24.7 verso ± 33.3 mmhg ed il coefficiente di correlazione è risultato.81 (p<.1) (Figura 1) y = 1,1x 15,12 r =,81 14 Invasive Nexfin Figura 1: Correlazione fra PA Nexfin e PA invasiva

2 y =,86x + 21,9 r =, NI Nexfin Figura 2: Correlazione fra PA Nexfin e PA non invasiva brachiale 2. In 19 pazienti (età media 72±22 anni, range 2-98 anni, 15 maschi) sottoposti a procedura di elettrofisiologia, abbiamo confrontato i valori basali di PA Nexfin con quelli ottenuti simultaneamente con metodo standard di misurazione automatica non invasiva intermittente (NI). I valori medi assoluti erano rispettivamente 138.5±25.7 verso 14.5±25.9 mmhg ed il corrispondente coefficiente di correlazione era.85 (p=.1) (Figura 2). La qualità del segnale era arbitrariamente classificata come eccellente (forma d onda identica al segnale invasivo intra-arterioso) in 11 casi, buona (forma d onda simile al segnale invasivo, con talora spikes o artefatti) in 7 casi e sufficiente (forma d onda instabile con calibrazioni frequenti) in 1 caso (Figura 3 e 4). Invasive 5 Nexfin Figura 3. Curve di pressione invasiva e Nexfin

3 3 VP 14 Invasive Nexfin Figura 4. Curve di pressione invasiva e Nexfin durante pacing ventricolare a 14 bpm 3. Successivamente, negli stessi 19 pazienti, abbiamo valutato la fattibilità e l efficacia del sistema Nexfin in situazioni critiche di ipotensione causate da tachiaritmie, spontanee o indotte dalla stimolazione atriale e ventricolare temporanea, con intervallo di frequenza tra e 28 bpm. La stimolazione artificiale è stata eseguita, ripetendo sequenze intermittenti di stimolazione per 3 secondi, ad intervalli crescenti di 2 bpm, fino all induzione di una caduta sintomatica della PA, o all induzione di blocco atrioventricolare nodale (durante stimolazione atriale) o blocco intraventricolare (durante stimolazione ventricolare) (Figura 5, 6 e 7). In totale abbiamo analizzato 13 sequenze. Nexfin è stato in grado di determinare immediatamente, all insorgenza della tachiaritmia, le modificazioni della PA e registrare segnali affidabili per tutta la durata della tachiaritmia in tutti i pazienti. Mentre in condizioni basali il sistema eseguiva la calibrazione del segnale ogni 6 secondi per 2.5 secondi ciascuno (corrispondente al 4% di tutto il periodo di monitoraggio), durante tachiaritmia la frequenza delle calibrazioni aumentava ad una ogni 12 secondi in media: in totale sono state eseguite 278 calibrazioni durante secondi di registrazione, corrispondenti al 21% della durata totale della registrazione. In particolare, abbiamo analizzato 19 episodi di tachicardia ventricolare con frequenza cardiaca bpm (frequenza cardiaca media 222± 25 bpm). Durante questi episodi, il valore medio di PA misurato con Nexfin è stato 75.9±17.5 mmhg; le calibrazioni sono state eseguite ogni 12 secondi corrispondente al 23% della durata totale della registrazione. La qualità del segnale è stata arbitrariamente classificata come eccellente in 8 casi, buona in 1 casi e sufficiente in 1 caso. 4. Infine, sono stati registrati con Nexfin, in sostituzione della misurazione invasiva, i valori di PA durante procedure di elettrofisiologia invasiva ottenendo un monitoraggio della PA affidabile in tutti i pazienti con l eccezione di 2 di essi.

4 4 VP 24 Figura 5 VP 14 NR #7 Figura 6

5 5 VP (bpm) s 3 s Figura 7. Conclusioni Il monitoraggio continuo non invasivo della PA mediante sistema Nexfin è affidabile ed efficace nella pratica clinica di un laboratorio di elettrofisiologia interventistica senza la necessità di utilizzo di un accesso intraarterioso.

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