Elaborazione di un modello di gestione della pesca nell area compresa fra Capo Zafferano e Capo Raisigerbi

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1 Misura POR: 4.17 Sottomisura b Interventi a sostegno della pesca e dell acquacoltura, interventi di contesto (SFOP) PROGETTO INTEGRATO PER LA GESTIONE DELLE RISORSE ACQUATICHE E LA FORMAZIONE DEGLI OPERATORI NELLA FASCIA COSTIERA ORIENTALE DELLA PROVINCIA DI PALERMO Elaborazione di un modello di gestione della pesca nell area compresa fra Capo Zafferano e Capo Raisigerbi Dr. Marco Toccaceli (Coop. C.R.E.A. di Palermo)

2 STUDIO DELLA FASCIA COSTIERA Per un corretto approccio allo gestione della pesca all interno della fascia costiera, è necessario innanzitutto conoscere le caratteristiche dell ambiente e delle attività che vi si svolgono. A questo scopo sono stati raccolti dati bibliografici e cartografie esistenti allo scopo di visualizzare le caratteristiche dell ambiente. Fra le caratteristiche dell ambiente marino che è necessario conoscere citiamo: la geo-morfologia dei fondali, le biocenosi marine esistenti e la qualità delle acque. L analisi si è spinta fino alla batimetrica dei -200 metri e mediamente a circa 5 miglia al largo.

3 STUDIO DELLA FASCIA COSTIERA: Le biocenosi bentoniche

4 STUDIO DELLA FASCIA COSTIERA: La prateria di Posidonia oceanica: parametri vitali La prateria nel suo complesso è ancora in buone condizioni di vitalità, ma mostra vistosi segni di sofferenza soprattutto sotto-costa in corrispondenza di alcuni tratti inquinati e/o perturbati, come a Casteldaccia e Porticello, nonché dove le barriere frangiflutti insistono su questo delicato ecosistema: in questo caso è l eccesso di sedimentazione il vero problema. Inoltre, più in profondità, la prateria risulta minacciata dagli ancoraggi e dallo strascico illegale, che crea numerosi danni alle strutture vitali, con la conseguenza di un arretramento del limite inferiore. S. NICOLA - TRABIA COPERTURA % E DENSITA' FASCICOLARE Staz. N. Prof. (m) Cop. % Densità N.F./m 2 Classe (Giraud) Classe (Pergent) III DA II DSI II DSI II DA II DSI II DA II DA

5 STUDIO DELLA PESCA NELL AREA Per lo studio del settore pesca si sta procedendo come segue: - Raccolta dati bibliografici - Raccolta informazioni sul naviglio nelle Capitanerie (progetto collegato) - Realizzazione di interviste agli operatori (progetto collegato) - Progettazione e realizzazione di un G.I.S. - Realizzazione di pescate sperimentali e interviste allo sbarco (progetto collegato, ancora in corso)

6 LE MARINERIE DELL AREA Nell area sono operative, a fine 2006, n. 424 imbarcazioni. La marineria più importante è senza dubbio quella di Porticello, che fra l'altro è la seconda in Sicilia dopo Mazara del Vallo, con 267 imbarcazioni operative, seguita da Termini Imerese con 73, da Cefalù con 60 e da S. Nicola l'arena con 24 barche. L andamento della numerosità del naviglio nell area nell ultimo decennio vede un decremento, soprattutto negli ultimi 5 anni, di circa il 13%.

7 LE MARINERIE DELL AREA Gli operatori sono oggi distribuiti in 32 cooperative e/o società e 71 operatori singoli. Nel 2002, invece erano presenti 22 coop. e 94 operatori singoli, mentre nel 1996 (dati Unimar) erano solo 7 le coop. presenti ANDAMENTO SOCIETA' DI PESCA NEL DECENNIO L indagine condotta sulle marinerie ha quindi evidenziato, oltre alla diminuzione del naviglio e di conseguenza degli occupati, una crescente frammentazione all interno delle marinerie, dato questo che non facilita certo gli accordi da prendere per la corretta gestione della pesca nell area Cooperative Singoli o SaS Barche in coop

8 La vocazione artigianale dell area è testimoniata anche da altri 2 indicatori significativi: I SISTEMI DI PESCA l estrema polivalenza delle attività di pesca: quasi tutte le barche utilizzano più sistemi e attrezzi di pesca nei diversi periodi dell anno, adattando le strategie di cattura all'etologia ed all'ecologia delle prede. la multispecificità delle catture della pesca, a testimonianza dell elevata diversità biologica dei popolamenti ittici.

9 Fra i molti sistemi di pesca, quelli più utilizzati dalle marinerie sono i seguenti: I SISTEMI DI PESCA - Reti da posta - Palangari da fondo e superficiali - Lenze - Circuizione - Piccola derivante (ferrettara) - Strascico a divergenti

10 LE MISURE GESTIONALI La pesca è un attività di raccolta di organismi selvatici e si svolge nell ambiente naturale. Si tratta quindi di un attività che deve fare i conti con le leggi ecologiche che determinano l esistenza delle specie bersaglio. Il pescatore svolge la funzione del superpredatore, che come è noto è al vertice della catena alimentare o rete trofica, e la sua azione si aggiunge alla mortalità naturale. L ambiente deve poter sostenere la pressione esercitata dalla pesca. Quindi ogni misura gestionale deve tenere conto di questo aspetto determinante e inoltre intervenire in alcune fasi delicate del ciclo vitale.

11 LE MISURE GESTIONALI In ultima analisi: 1) E necessario innanzitutto mantenere in salute l ambiente costiero, proteggendo le biocenosi dalla pressione antropica, anche intervenendo nell entroterra; 2) E necessario attuare misure di protezione dei giovanili di specie ittiche pregiate, tutelando le aree di nursery; 3) Bisogna ricondurre la pesca verso la sostenibilità ecologica, riducendo lo sforzo di pesca.

12 LE MISURE GESTIONALI PROPOSTE Recupero ambientale della fascia costiera Riduzione dello sforzo di pesca Contrasto efficace della pesca illegale sotto costa, controllo dello pseudo-diportismo Istituzione e corretta gestione di Z.T.B. Accurato controllo scientifico delle misure gestionali

13 RECUPERO AMBIENTALE DELLA FASCIA COSTIERA Possibili misure: 1. Recupero del litorale attraverso l incisiva repressione dell abusivismo edilizio e l abbattimento degli edifici costruiti negli anni; 2. Completare le reti fognarie, con l eliminazione degli scarichi abusivi, la realizzazione e/o il completamento dei depuratori, il riutilizzo razionale delle acque reflue; 3. Rimozione e/o rimodellamento eco-compatibile delle barriere frangiflutti esistenti nell area; 4. Risanamento ambientale delle foci fluviali. Queste misure, purtroppo a lunga scadenza, richiedono una forte volontà politica e una netta inversione di tendenza rispetto a quanto si è verificato finora.

14 RIDUZIONE DELLO SFORZO DI PESCA Possibili misure: 1. Riduzione della flotta delle strascicanti, agendo soprattutto sul comparto medio-piccolo (< Lft), più impattante per la fascia costiera; 2. Proibire la pesca a strascico in tutto il golfo fino alla batimetrica dei -200 m (come nel Golfo di Castellammare) 3. Proibire la pesca a strascico per 6 mesi (proposto da numerosi pescatori); 4. Limitare le giornate operative escludendo il sabato e la domenica senza recupero per il maltempo (proposto da numerosi pescatori); 5. Rapida ed incisiva attuazione della legge (reg. CEE del 2006) per quanto riguarda la dimensione degli attrezzi (maglia da 40 quadrata per lo strascico, n. e dimensioni degli ami per il palangaro; lunghezza e apertura della maglia per le reti da posta). Queste misure sono quasi immediatamente applicabili, soprattutto le misure 4 e 5, mentre le misure 1, 2 e 3 richiedono interventi legislativi ad hoc.

15 RIDUZIONE DELLO SFORZO DI PESCA la maglia quadrata:

16 CONTRASTO EFFICACE DELLA PESCA ILLEGALE SOTTO COSTA, CONTROLLO DELLO PSEUDO-DIPORTISMO Possibili misure: 1. Maggiore e più efficace controllo da parte delle Autorità marittime, sia a mare che nei porti di sbarco, delle pratiche di pesca illegali, soprattutto lo strascico e il tartarone: contro queste pratiche sono necessarie denunce e multe pesantissime, sequestri di attrezzature e imbarcazioni, ecc.; 2. Disporre ostacoli meccanici in alcuni punti strategici di ingresso all interno della fascia costiera: massi anti-strascico dovrebbero essere posizionati in maniera random soprattutto nella zona di Trabia, a difesa del delicato ecosistema della prateria di Posidonia oceanica; 3. Regolamentare e controllare le attività di pesca sportiva, dietro le quali si celano numerosi pseudo-diportisti, in concorrenza sleale con i pescatori professionali. Queste misure sono essenzialmente rivolte alla salvaguardia dei giovanili di specie pregiate (es. sparidi), la n. 2 richiede finanziamenti per la realizzazione delle necessarie strutture anti-strascico, ottenibili attraverso il POR.

17 ISTITUZIONE E CORRETTA GESTIONE DI Z.T.B. Le Z.T.B. proposte, rivolte essenzialmente alla protezione dei giovanili di nasello, della triglia e di altre specie demersali presenti a queste profondità, sono aree a protezione variabile, nel tempo e nello spazio, e sono soggette a piani di gestione ad hoc, realizzabili previo un approfondimento degli studi scientifici.

18 ACCURATO CONTROLLO SCIENTIFICO DELLE MISURE GESTIONALI E necessaria l istituzione di un organismo di controllo tecnico-scientifico, che veda la presenza della ricerca, pubblica e cooperativa, in grado di dialogare con le associazioni di produttori e con le autorità amministrative (Regione) e di controllo (Capitaneria). Tale organismo dovrà attuare un serio monitoraggio delle misure gestionali intraprese e dovrà fornire le necessarie risposte ai quesiti che la Comunità Europea pone come condizione per l erogazione di contributi.

19 CONCLUDENDO Il declino delle marinerie di pesca in Sicilia è ormai sotto gli occhi di tutti ed è testimoniato da numerosi indicatori (progressiva senescenza e diminuzione della flotta e degli operatori, diminuzione delle catture, ecc.). Sono necessarie misure drastiche per un inversione di tendenza, in grado di garantire un futuro al settore e alle nuove generazioni. Un possibile rilancio passa indubbiamente attraverso l auto-regolamentazione degli operatori, che a questo scopo devono cercare di riunire le proprie forze abbandonando particolarismi e campanilismi. E sempre più necessaria una sinergia fra il mondo della ricerca, pubblica e cooperativa, e il mondo della pesca, in modo da poter fornire risposte univoche agli Organismi istituzionali, deputati a prendere le decisioni per il settore. Il rischio di un ritardo, o peggio, di una mancata adozione di misure gestionali condivise, porterà senza dubbio, più prima che poi, ad una crisi distruttiva del settore, da cui risollevarsi sarà molto difficile.

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