CORTE D APPELLO DI VENEZIA ANNO GIUDIZIARIO 2016

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1 CORTE D APPELLO DI VENEZIA ANNO GIUDIZIARIO 2016 DISCORSO INAUGURALE DEL PRESIDENTE ANTONINO MAZZEO RINALDI INTERVENTO DEL PROCURATORE GENERALE ANTONINO CONDORELLI E DEL PRESIDENTE DELL ORDINE DEGLI AVVOCATI DI VENEZIA paolo MARIA CHERSEVANI Jacobello Del Fiore - Trittico della Giustizia - Gallerie dell Accademia - Venezia su concessione del Ministero per i beni e le attività culturali e del turismo ASSEMBLEA GENERALE DELLA CORTE D APPELLO - 30 GENNAIO 2016

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3 Si ringrazia l Ordine Avvocati di Venezia, nella persona del suo Presidente, che ha reso possibile questa pubblicazione.

4 CORTE D APPELLO DI VENEZIA Assemblea Generale della Corte d Appello 30 gennaio 2016

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6 RELAZIONE DEL PRESIDENTE DELLA CORTE D APPELLO SULL AMMINISTRAZIONE DELLA GIUSTIZIA NEL DISTRETTO DI VENEZIA PER IL PERIODO

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8 In apertura di questa cerimonia, rivolgo il mio saluto iniziale al Presidente della Repubblica, on. Sergio Mattarella, che rappresenta, per l intera Magistratura, l indefettibile riferimento ai fondamentali principi dello Stato di diritto e il necessario punto di raccordo e di equilibrio tra i poteri dello Stato, specie nelle situazioni di maggiore tensione istituzionale, a garanzia della effettività della tutela dei valori essenziali sui quali poggia il nostro Ordinamento. Saluto, quindi, i rappresentanti del Consiglio Superiore della Magistratura e del Ministero della Giustizia, le autorità politiche presenti e i rappresentanti delle istituzioni civili. Tra questi il Prefetto di Venezia, i Prefetti del distretto, il Presidente della Regione, il Sindaco della Città Metropolitana di Venezia. Saluto le autorità religiose e militari, i rappresentanti delle Forze dell ordine, ai quali va, come sempre, il nostro immancabile riconoscimento per la meritoria e preziosa attività svolta in difesa della civile convivenza; gli avvocati, i colleghi magistrati, gli ospiti tutti. Come lo scorso anno, uno speciale ringraziamento desidero, inoltre, esprimere a tutti coloro che nel distretto operano, tra sempre accresciute difficoltà, nel difficile assolvimento delle loro funzioni istituzionali finalizzate al compito di rendere giustizia e, principalmente, ai magistrati, al personale amministrativo, alle forze dell ordine che svolgono la loro attività nel comune intento di garantire una efficace tutela ai diritti dei singoli e dei gruppi pur fra i numerosi ostacoli rappresentati dalla inadeguatezza di risorse e strumenti processuali. Infine, sottolineo, ancora una volta, la proficua attività svolta dagli Ordini professionali e dagli enti territoriali che continuano a cooperare, pur tra mille difficoltà, per il raggiungimento del nostro obiettivo primario, attraverso la stipula di convenzioni, la stesura di protocolli comuni, la disponibilità a sostenere, anche sotto il profilo economico, gli oneri necessari a garantire un più efficace esercizio della giurisdizione. Mi sia, infine, consentito rivolgere un saluto e uno speciale augurio di buon lavoro al nuovo Procuratore Generale insediatosi nel suo ufficio da soli due mesi. 7

9 Osservazioni di sintesi sull andamento della giurisdizione penale e civile del distretto Le relazioni di sintesi sono state redatte facendo riferimento alle tabelle contenenti i dati statistici trasmessi dalla DGSTAT (dati relativi agli Uffici completamente rispondenti aggiornati al 18/10/2015). Anche quest anno si evidenzia come, a seguito del cambiamento della geografia giudiziaria, i dati non siano sempre comparabili con quelli dell anno giudiziario precedente. Inoltre, si segnala, ai fini di una corretta lettura dei dati, che nelle sezioni distaccate, ove la migrazione dei dati è avvenuta in conformità alle direttive della DGSIA, i procedimenti pendenti alla data di chiusura sono stati definiti nei registri informatizzati della sezione e migrati come sopravvenuti nei registri delle sedi accorpanti. Per quanto riguarda gli uffici del Giudice di pace, il numero di uffici non rispondenti per il settore penale è talmente elevato da dover limitare a pochi circondari il raffronto con i dati del precedente anno giudiziario. La giustizia civile Dall esame dei dati statistici risulta che, al , presso i Tribunali del distretto sono stati iscritti complessivamente procedimenti rispetto a del precedente periodo, con una diminuzione del 20,19%; in diminuzione anche le definizioni ( rispetto a del decorso periodo, in percentuale: -12,15%), mentre la pendenza finale è di procedimenti (- 4,2% rispetto a -4,8% del periodo precedente). Peraltro, come evidenziato nel paragrafo precedente, va sottolineato che i procedimenti pendenti presso le sezioni distaccate (pari a circa al 1 luglio 2013) sono confluiti, nell Anno Giudiziario precedente, nella sopravvenienza delle sedi accorpanti dopo essere stati considerati definiti nelle sedi accorpate. Conseguentemente, i dati relativi alle sopravvenienze e definizioni del decorso periodo non appaiono attendibili e falsano il confronto con i dati del periodo oggi in esame. In ogni caso, è sostanzialmente confermato ancora una volta il dato di fondo, coincidente con il dato nazionale: il distretto, pur facendo fronte efficacemente alle nuove iscrizioni, non riesce, con gli organici di cui è provvisto, a ridurre la pendenza. 8

10 Per quanto riguarda gli Uffici dei Giudici di Pace (accentrati presso gli uffici della sede circondariale a far data dal 29/4/2014), dalla lettura del dato distrettuale emerge la diminuzione delle sopravvenienze (da a ) e analogamente delle definizioni e delle pendenze, rispettivamente nella misura del 20,52% e -18,85%. Peraltro, dalla lettura dei dati degli uffici dei giudici di pace accorpanti risulta che le sopravvenienze e le definizioni sono aumentate in tutti gli uffici, probabilmente per effetto della migrazione dei dati provenienti dagli uffici dei Giudici di Pace accorpati. Si evidenzia, in particolare, che le pendenze finali sono aumentate del 20% presso gli uffici dei Giudici di Pace di Belluno e Treviso e addirittura del 157% presso l ufficio del Giudice di Pace di Venezia. Per quanto riguarda la Corte d Appello, si registra un aumento delle iscrizioni, che passano da a 4.371, con una crescita del 4,39%, un incremento delle cause definite, da a 6.000, e una flessione della pendenza finale dell 11,1% (da a ). Tali dati (relativi all incremento delle definizioni e alla riduzione della pendenza) sono indice di un miglioramento complessivo del rendimento dell intero settore civile della Corte, nonostante l organico addetto al settore medesimo (20 consiglieri e 4 Presidenti alle sezioni civili; 4 consiglieri e 1 Presidente alla sezione lavoro) come rilevato lo scorso anno - non sia adeguato a sostenere il flusso dei procedimenti in entrata ma, soprattutto, non sia calibrato ai fini di una efficace azione di radicale e più rapido smaltimento dell arretrato (ultrabiennale). Esaminando il dettaglio delle iscrizioni per materia nei Tribunali, si evidenzia che le nuove iscrizioni delle cause a cognizione ordinaria sono in diminuzione (da a , -8,8%). Limitando le definizioni alle sole sedi principali (con esclusione delle sezioni distaccate accorpate), si riscontra un decremento delle stesse da a (-6,3%). Infine la pendenza riferita a tutti i tribunali del distretto subisce una flessione da a (-8%). Con riferimento alle controversie con la pubblica amministrazione, rimane significativo il contenzioso in materia di: a) responsabilità delle strutture ospedaliere per danni da interventi chirurgici, assistenza al parto, diagnosi e terapie; b) responsabilità per danni da vaccinazioni obbligatorie, trasfusioni ed emoderivati, anche se in via di definizione a seguito di interventi normativi in tema di indennizzo; c) responsabilità dei Comuni per risarcimento del danno da 9

11 cose in custodia in relazione a danni da cadute provocate dalle condizioni delle strade e di aree destinate al pubblico transito. Con riferimento ai rapporti di impresa (materia societaria, bancaria, di intermediazione finanziaria e di assicurazione), concentrati presso la Sezione Specializzata in materia di impresa e società istituita presso il Tribunale di Venezia (secondo i dati al 31/12/2014) le sopravvenienze annuali in materia societaria sembrano essersi assestate su 600/650 procedimenti e quelle in materia di proprietà industriale in 250/300 procedimenti. Le definizioni sono state, al , rispettivamente di 424 e 174 per cause societarie e per quelle di proprietà industriale. Il dato complessivo (comprensivo di cause societarie e in materia di proprietà industriale) al è di 465 definizioni. Inoltre, nel corso dell anno 2014, per il perdurare della crisi finanziaria, è proseguito un maggiore afflusso di cause bancarie rispetto a quello precedentemente registrato, sia promosse da Istituti di Credito sulla base di decreti ingiuntivi sia promosse dai clienti per rimborso di interessi anatocistici, usurari e accessori, con un significativo aumento di tali domande anche relativamente ai contratti di mutuo: cause in precedenza poco trattate e con nuovi accenni all usura soggettiva oltre che oggettiva. Continua la flessione del numero di procedimenti in materia di intermediazione finanziaria per effetto dell esaurimento delle cause legate a obbligazioni Parmalat, Cirio e Argentina, instaurate soprattutto negli anni precedenti, mentre è rimasto stazionario il numero delle cause relative a prodotti derivati (future e contratti swap). Le cause concernenti la famiglia rappresentano circa il 6,8% del numero complessivo dei procedimenti civili sopravvenuti. In particolare, le separazioni (consensuali e giudiziali) rappresentano il 4,1% del numero complessivo dei procedimenti civili iscritti, mentre i divorzi (consensuali e giudiziali) il 2,7%. Le separazioni sono in calo su base distrettuale (-11,4%) così come i divorzi (-12,9%). In linea con il dato distrettuale, i divorzi sono in diminuzione in tutte le sedi ad eccezione di Belluno (+ 11,6%). I procedimenti in materia di lavoro, con procedimenti iscritti presso i Tribunali del distretto, rappresentano il 2,79% del contenzioso civile, in flessione (-12,2%) rispetto al dato dell anno precedente (4.576 iscrizioni). Aumentato il numero dei procedimenti in materia previdenziale, passati da 10

12 2.396 al 2014 a al Il maggior decremento di iscrizioni in materia di lavoro si riscontra a Treviso (-21%) e a Venezia (-19%). Tenuto conto del numero di procedimenti definiti rispetto a quelli iscritti, l indice di ricambio del distretto (nel settore in esame) è pari all 1,32 per gli Uffici di primo grado (1,06 nello scorso periodo). I Tribunali di Padova e di Venezia presentano il più alto numero di iscrizioni (Padova: 891; Venezia: 958) e di definizioni (Padova: 1140; Venezia: 1.199) in materia di lavoro, con un indice di ricambio pari, rispettivamente, a 1,27 e 1,25. A livello di sedi, in materia previdenziale, gli aumenti maggiori si riscontrano a Vicenza (+95%) e Rovigo (+74%). In numeri assoluti Padova (991) e Verona (772) presentano il maggior numero di iscrizioni. Per una corretta lettura del dato si segnala che le iscrizioni includono i procedimenti in materia di accertamento tecnico preventivo (c.d. procedimenti speciali). Un analisi tipologica del contenzioso per oggetto, attesa l eccessiva frammentazione delle materie in base alle statistiche, è possibile solo a grandi linee, con brevi considerazioni per i tre settori del contenzioso previdenziale, assistenziale e di lavoro ordinario. Il Presidente del tribunale di Venezia ha evidenziato le variazioni dei movimenti per tipologie di controversie nei seguenti termini: 1. costanti le cause di licenziamento, con rilevante incremento di quelle trattate con il rito Fornero; 2. in diminuzione le cause per benefici previdenziali da esposizione ad amianto; 3. in decremento le opposizioni ad avviso di addebito contributivo; 4. in notevole incremento le cause con tipologie di contratti a tempo definito nel settore pubblico - c.d. precari scuola; 5. in incremento le cause in materia di appalti di manodopera (responsabilità solidale del committente per crediti di lavoro del dipendente dell appaltante) e c.d. seriali; 6. in calo il contenzioso relativo a contratti a termine delle Poste S.p.A.; 7. in flessione i procedimenti nella materia del pubblico impiego (con 178 procedimenti iscritti nell anno rispetto ai 231 nell anno precedente), estremamente variegati e relativi a diversi settori, quali Scuola, Sanità, Ministeri, Enti locali. Tali ultimi procedimenti, spesso proposti cumulativamente da più soggetti, come nel caso di professori di scuole assunti per anni a tempo determinato, potrebbero riguardare complessivamente circa posizioni di lavoro nella sola Regione Veneto. 11

13 La materia è stata oggetto di intervento legislativo, già sottoposto all esame della Corte di Giustizia Europea, la quale, con sentenza del , ha emesso una importante decisione al riguardo, in tema legittimità del precariato e di stabilizzazione del rapporto di lavoro degli insegnanti precari che abbiano prestato la loro attività per un periodo superiore a 36 mesi, che potrebbe portare alla ripresa del contenzioso allo stato sospeso, in attesa di una decisione al riguardo della Corte Costituzionale con udienza fissata al Nel campo delle esecuzioni immobiliari continua l inversione di tendenza rispetto ai precedenti periodi. Le iscrizioni di procedimenti esecutivi immobiliari, che erano nell anno precedente già diminuite a 4.946, quest anno sono ulteriormente diminuite a 4.546, con un decremento del 8,1% e un aumento della pendenza finale dell 1,9% (da a ). I Tribunali ove più accentuato si presenta il decremento delle esecuzioni immobiliari sono Venezia (-24,7%) e Rovigo (-13,5%). In controtendenza Vicenza, che registra un aumento delle iscrizioni del 5,8%, e Belluno (+2,9%). Anche le esecuzioni mobiliari hanno subito un decremento rispetto all anno precedente (-27,1%). In particolare, le procedure iscritte sono state nell A.G e nell A.G Le istanze di fallimento sono diminuite a livello distrettuale nella misura di circa il 2,3%, con l eccezione di Rovigo (+28,2%). In termini numerici le istanze di fallimento nei Tribunali del distretto sono state complessivamente (nell anno precedente 3.465). In decrescita l iscrizione dei procedimenti in materia di fallimento, passati da a 1.340; è diminuito, altresì, il numero dei procedimenti definiti (852 contro 870). I concordati preventivi sopravvenuti sono in diminuzione rispetto al periodo precedente a livello distrettuale (in particolar modo a Verona ove sono decremento del 54%) mentre sono aumentati a Rovigo (+61,1%). Presso i Giudici di Pace, per quanto concerne le opposizioni alle sanzioni amministrative, la sopravvenienza è diminuita con una percentuale nella misura di -36,46%. Diminuiti i ricorsi in materia di immigrazione (-27,53%). Relativamente alla Corte d Appello le iscrizioni delle cause di separazione sono diminuite (da 187 a 167). In flessione anche le cause di divorzio (da 106 a 90). Si tratta, comunque, di cause con un buon indice di ricambio, rispettivamente, dell 1,14% e 1,06% (98,9% e 107,5% nel periodo precedente). 12

14 Le iscrizioni delle cause di lavoro in Corte sono in calo del 15,7%, essendo passate da 807 a 680, mentre sono aumentate quelle relative alle cause di previdenza, nella misura del 8,9%, passate da 267 a 289. La tipologia del contenzioso ricalca sostanzialmente quella individuata con riferimento ai tribunali. Quanto ai procedimenti di equa riparazione, gli iscritti sono stati 55 (57 nel periodo precedente); quelli definiti 56 (53 nel periodo precedente), con un indice di ricambio dello 1,02 (rispetto al precedente 0.92). Per quel che concerne i procedimenti di espropriazione e occupazione per pubblica utilità, le cause relative alle opposizioni a indennità di esproprio permangono contenute in limiti numericamente modesti (circa 50 l anno). Tali controversie risultano interessate dalla semplificazione dei riti, che ha prodotto effetti acceleratori ai fini della definizione delle stesse. Le controversie con la Pubblica Amministrazione sono sensibilmente diminuite (15 procedimenti iscritti contro 69 del periodo precedente), aumentate le definizioni (77 contro 59), in decremento la pendenza (246 contro 325). Il contenzioso riguarda, innanzitutto (e analogamente con quanto avviene presso i tribunali), le controversie in materia di responsabilità delle strutture sanitarie pubbliche per fatti di mala prassi medica o comunque di inadeguata assistenza sanitaria: le relative controversie - che coinvolgono spesso delicati aspetti umani e sociali per tutte le parti coinvolte e comunque di estrema rilevanza sotto il profilo degli oneri economici conseguenti ai risarcimenti chiesti dalle persone danneggiate - determinano un rilevante contenzioso (peraltro comune anche al settore sanitario privato ), particolarmente impegnativo per le molteplici problematiche da affrontare, specie in tema di responsabilità e danno, essendo tra l altro richiesta una complessa attività di valutazione di ingente materiale istruttorio generalmente integrato da relazioni di esperti della scienza medica. Relativamente al numero dei procedimenti civili definiti con sentenza secondo l anno di iscrizione - anno 2014, la rilevazione dei dati mostra, con riferimento alla Corte d Appello, una certa difficoltà della resa di giustizia con precipuo riferimento allo smaltimento dei procedimenti arretrati. Nel 2014, su un totale di procedimenti civili di cognizione ordinaria definiti (2.816 nel periodo precedente), definizioni hanno riguardato cause iscritte prima del 2010 (pari al 47,1%) mentre solamente 341 definizioni (pari al 20,57%) hanno riguardato cause iscritte nel biennio precedente il rilevamento (termine di ragionevole durata del processo in appello). 13

15 Si consideri che la sopravvenienza media annua (dei soli giudizi a cognizione ordinaria) calcolata sui due ultimi anni giudiziari (dal mal ) è di circa procedimenti ( contro nello scorso periodo, dal al ), ai quali neppure con la copertura integrale dell organico potrebbero far fronte i 20 consiglieri e i 4 presidenti di sezione attualmente addetti al settore civile, in presenza di una pendenza di procedimenti arretrati ( nel periodo precedente). Infatti, solo incidendo fortemente sulla pendenza pregressa sarebbe possibile, a organico pieno, far fronte alla sopravvenienza entro un termine ragionevole. Quest anno, a fronte di una sopravvenienza di procedimenti a cognizione ordinaria al (2.294 nel 2014), nonostante l organico non sia stato sempre completo nel corso dell anno giudiziario, si sono definiti procedimenti (3.685 nel periodo precedente), con un indice di ricambio dell 1,36 (1,39 lo scorso anno; 1,4 per il contenzioso civile ordinario contro 1,6 dello scorso anno). In particolare, si segnala che, al , erano in organico 19 consiglieri su 20 e 3 Presidenti di sezione su 4. Per quanto riguarda la materia del lavoro e della previdenza, in Corte, nel 2014, si sono definiti con sentenza 548 procedimenti di lavoro (487 nel periodo precedente) e 275 di previdenza (294 nel periodo precedenza), di cui complessivamente solo 4 iscritti prima del 2010 (contro 1 nel 2013) a fronte di una sopravvenienza media di circa procedimenti di lavoro e previdenza (1.225 nel periodo precedente). Quanto ai Tribunali del distretto, la maggior sofferenza è riferibile ai procedimenti monocratici: ne sono stati definiti con sentenza nello stesso anno di iscrizione solo 676 su ovvero il 5,1% del totale, a fronte dei procedimenti collegiali che sono stati definiti nella misura del 83% (3.078 su 3.708). Relativamente alla pubblicazione delle sentenze nell anno 2014, si osserva che, con riguardo alla Corte d Appello, il 78% delle sentenze (57% nel 2013) viene pubblicato entro i 60 giorni mentre, per i Tribunali, gli uffici che hanno pubblicato oltre i 60 giorni una percentuale di sentenze collegiali superiore al 15% sono stati Belluno (33,3%), Venezia (72,8%), e Vicenza (34,5%). Relativamente alle sentenze monocratiche, i più lunghi tempi di pubblicazione, oltre 60 giorni, si riscontrano presso i Tribunali di Belluno (24%), Venezia (24%) e Vicenza (22%). 14

16 Quanto ai giudici di pace, si evidenzia che, sul totale degli uffici, 8 pubblicano sentenze oltre i 60 giorni con una percentuale superiore al 15%. Infine, con riferimento al numero dei procedimenti civili pendenti al 31 dicembre 2014 per anno di iscrizione e per tipologia di ufficio, deve evidenziarsi che i dati sono parziali in quanto coincidenti con quelli disponibili nell archivio ministeriale. In particolare, per quanto riguarda la Corte, si osserva che il numero complessivo dei procedimenti pendenti alla data del era il seguente: procedimenti iscritti fino all anno 2008: 761, nel 2009: 1014, nel 2010: 1.218, nel 2011: 1.892, nel 2012: 2.923, nel 2013: e nel 2014: 3.127: per un totale di ( nel periodo ). Il numero maggiore di procedimenti in percentuale (21,3% circa), esclusi i nuovi iscritti nel 2014, è riferibile al 2012, ma per la loro definizione si dovranno prima smaltire procedimenti (lo scorso anno erano 8.297) che, in quanto iscritti prima del 2012, hanno priorità di trattazione. I dati appena evidenziati, con riferimento alla Corte, nonostante la quantità e l anzianità delle cause pendenti, sono, tuttavia estremamente positivi se raffrontati all anno 2013, posto che: a) il numero complessivo di procedimenti pendenti al (13.686) è sensibilmente inferiore rispetto al numero di quelli pendenti al (15.422); b) il numero dei procedimenti risalenti agli anni anteriori al 2012 (pari a 4.885) che, come tali, vanno trattati e definiti prioritariamente è quasi dimidiato rispetto allo scorso anno, quando i procedimenti ante 2012 ammontavano a In buona sostanza, si è verificato nell ultimo anno un concreto e sensibile svecchiamento dei ruoli civili, atteso che, su procedimenti pendenti al , sono risalenti a periodo anteriore all anno 2012 e rappresentano il 35% circa del contenzioso a fronte di una situazione all evidenza maggiormente compromessa relativa all anno precedente quando i procedimenti anteriori al 2012 erano e rappresentavano quasi il 54% dell intero contenzioso. Appare evidente che, in tale situazione, la definizione delle cause in due anni nel grado di appello è, allo stato, di difficile, anche se non impossibile, realizzazione nel prossimo futuro, essendosi, peraltro, registrati (oltre al menzionato, parziale svecchiamento del contenzioso) sensibili miglioramenti con riferimento al numero delle definizioni e all indice di smaltimento. In definitiva, il processo di smaltimento delle cause di più antica iscrizione è già in corso, nel solco del Programma Strasburgo che tende ad attribuire 15

17 priorità assoluta alle cause a rischio Pinto e potrebbe proseguire con ottimi risultati con l inserimento nei collegi civili (anche attraverso la istituzione di appositi Collegi stralcio ) di un adeguato numero di Giudici Ausiliari (22 previsti per la Corte di Venezia, dei quali 13 già nominati dal CSM ), ormai in fase di assegnazione alle singole Corti. Più specificamente, come auspicato lo scorso anno, con l inserimento in ciascuna sezione (compresa la sezione lavoro) di 4/5 Giudici Ausiliari potrebbe raggiungersi il doppio risultato della definizione dei processi più risalenti e di una sensibile riduzione della durata dei giudizi in un lasso di tempo ragionevole (2/3 anni). Va, infine, sottolineato che alcune delle sezioni che hanno potuto usufruire, nell ultimo periodo, di un organico completo sono già pervenute al conseguimento di risultati assolutamente apprezzabili riuscendo a definire un elevato numero di cause risalenti e a fissare la data di precisazione delle conclusioni per le cause ordinarie nel termine di due anni dalla proposizione dell appello. Considerazioni in ordine ai differenti riti processuali con riferimento a taluni tra i più rilevanti e ricorrenti procedimenti Come rilevato lo scorso anno, la molteplicità dei riti processuali rende più gravoso e complesso l andamento delle cause civili. Non sono ancora completamente valutabili gli effetti delle disposizioni introdotte con il D. lgs. N. 150 del Ulteriori problematiche (già evidenziate nelle precedenti relazioni) ha determinato la novella 219/2012, in vigore dal , in materia di figli naturali e coppie di fatto che ha introdotto il procedimento camerale per la trattazione di talune controversie prima trattate con il rito contenzioso ordinario (devolute alla competenza dei tribunali ordinari). Infine, non sembra abbia sortito (almeno allo stato) incisivi effetti deflattivi sul processo civile il recente decreto legge , n. 132, convertito nella legge , n. 162, sulla degiurisdizionalizzazione e sullo smaltimento dell arretrato civile, che prevede, tra l altro: a) l arbitrato in corso di causa; b) la negoziazione assistita; c) la possibilità di ricorso a procedure particolari (parzialmente degiurisdizionalizzate) in materia di separazione consensuale dei coniugi, divorzio congiunto e modifiche congiunte; d) e, soprattutto, l ampia facoltà concessa al giudice di decidere il passaggio dal rito ordinario 16

18 a quello speciale di cognizione di cui all art. 702 bis c.p.c. (ove ne ravvisi i presupposti). Da un confronto fra i dati con riferimento alle singole tipologie di procedimenti, si evince che: 1. i decreti ingiuntivi ordinari emessi in tutte le sedi centrali di tribunale sono diminuiti da a , gli accolti sono diminuiti da a , i rigettati in aumento da 482 a 623; 2. è diminuito, altresì, rispetto all anno precedente, il numero complessivo dei decreti ingiuntivi del lavoro emessi (6.164 contro del periodo precedente, con una percentuale di decremento pari a -3%). I decreti monitori accolti sono contro del periodo precedente. La diminuzione relativa ai decreti ingiuntivi emessi nel distretto ha interessato tutti i Tribunali ad eccezione di quelli di Belluno e Treviso; 3. il numero complessivo dei sequestri ante causam emessi è in decremento del 7% rispetto all anno precedente (da 451 a 418); 4. è diminuito rispetto all anno precedente anche il numero complessivo dei sequestri in corso di causa emessi (165 rispetto a 181, in percentuale pari a -9%); 5. è, altresì, diminuito rispetto all anno precedente il numero complessivo dei provvedimenti possessori richiesti (da 414 a 306, in percentuale pari a -26%); 6. è in flessione rispetto all anno precedente il numero complessivo delle ordinanze di rilascio degli immobili urbani (da a 5.500, in percentuale pari a -15%), con una tendenza che interessa tutti i tribunali ad eccezione di quello di Rovigo. Complessivamente risultano emessi n provvedimenti di rilascio contro del periodo precedente; 7. è in calo rispetto all anno precedente il numero complessivo delle istanze relative all emissione di provvedimenti d urgenza (da a 984) (gli accolti passano da 350 a 330). Sempre elevato (sia pure in netta diminuzione rispetto allo scorso periodo) il numero delle procedure di Amministrazione di Sostegno di cui alla legge n. 6 del In particolare, le iscrizioni sono state (rispetto a dello scorso periodo) mentre le pendenze finali assommano a ( lo scorso periodo), dovendosi sottolineare che il maggior numero di iscrizioni appartiene al Tribunale di Verona (770 su 3.757, pari al 20,5% del totale distrettuale). 17

19 I dati non sono, peraltro, comparabili con quelli dello scorso periodo, da considerarsi parziali a causa del mancato inserimento dei prospetti di alcuni uffici non rispondenti (ovviamente con riguardo al precedente anno giudiziario). Effetti dell introduzione dell istituto della mediazione civile I tribunali del distretto ribadiscono la mancata incisività dell istituto della mediazione (reintrodotta come obbligatoria dall art. 84 del d.l , n. 69, convertito nelle l , n. 98, dopo il giudizio di incostituzionalità al riguardo per eccesso di delega) sulla riduzione del contenzioso civile. La consueta indagine eseguita presso l OMF-Organismo di Mediazione Forense presso il Tribunale di Treviso ha consentito di accertare: a) che le domande di mediazione presentate nel periodo in esame sono state 682 (445 nello scorso periodo); b) che le procedure in cui la controparte ha aderito alla proposta di conciliazione sono state 296 (contro 140 dello scorso periodo) mentre quelle con mancata adesione sono state 398 (230 nello scorso periodo); c) che le procedure definite nel periodo sono risultate 694 (in aumento rispetto alle 344 dello scorso periodo), e di queste 235 con esito negativo e solo 31 con esito positivo (in precedenza, rispettivamente, 312 e 32), con residua pendenza di 96 procedure. I dati più generali relativi al distretto e provenienti dalla fonte ministeriale (Tav. 1.1 Procedimenti di Mediazione civile iscritti, definiti e pendenti, raggruppati per circondario e Organismo di Mediazione rispondente - Periodo 1 luglio giugno 2015) rivelano una discreta utilizzazione della mediazione ma con effetti del tutto trascurabili sulla definizione delle liti. Più precisamente, nel periodo in esame sono stati iscritti procedimenti (3.377 nel precedente periodo) ma, sul totale dei definiti (6.341 contro del precedente periodo), ben il 53,4% (3.383 contro il 61% del periodo precedente pari a 1.812) si è concluso per mancata comparizione dell aderente; solo per il 9,1% dei definiti (pari a 580) - e corrispondente alla stessa percentuale di definiti del precedente periodo (pari a 257 e in percentuale al 9%) - si è raggiunto l accordo. In definitiva, per quanto sia emerso un maggiore interesse per l istituto, gli effetti deflattivi restano scarsamente significativi anche per la mancata ricomprensione nella mediazione di numerose controversie in materia contrattuale. 18

20 Filtro in appello Come rappresentato lo scorso anno, la riforma, che potrebbe avere un notevole effetto deflattivo sul contenzioso civile in grado di appello, non sempre sortisce effetti positivi a causa dei dubbi interpretativi suscitati dalla difficoltà di individuazione concreta delle ipotesi di ragionevole probabilità di mancato accoglimento dell impugnazione. In Corte, dovendo coincidere, l udienza filtro, con la prima udienza di trattazione dell appello, con l accordo di tutti i presidenti di sezione e con la richiesta collaborazione degli Ordini dell Avvocatura del distretto, si è predisposto un protocollo che prevede l esame dell appello in una camera di consiglio che preceda la prima udienza e che, ove si ravvisino elementi di criticità, ne sia data notizia ai difensori delle parti, affinché costoro possano dedurre specificamente sul punto: e ciò al fine di ottenere l effetto voluto dalla norma di espungere immediatamente dal ruolo delle cause gli appelli ritenuti sotto questo profilo inammissibili. In ogni caso, come evidenziato nella precedente relazione, un equilibrato uso di tale strumento, esente da estremi rigoristici e benevole tolleranze, può rivelarsi assolutamente valido ed efficace ai fini dello sfoltimento dei ruoli d appello, specie con riferimento alle cause la cui durata supera il limite della tollerabilità. Le sezioni civili della Corte hanno fatto equilibrato ricorso allo strumento deflattivo in esame, che ha una buona incidenza sulla definizione delle liti sino a un limite massimo del 25% delle cause concluse (per la seconda sezione). La giustizia penale Gli elementi di valutazione sono tratti anche in questo caso dalle tabelle statistiche della DGSTAT. Nel settore penale le notizie di reato relative al registro noti pervenute a tutte le Procure del distretto rispondenti, compresi i reati del giudice di pace ed esclusa la Procura per i minorenni, sono state (rispetto alle del precedente periodo: , pari a -8,65%). Il numero di iscritti al registro FNCR (mod.45), rapportato al numero di iscritti nel registro noti - sezione ordinaria, è stato pari al 12,6%. Presso i Tribunali e le sezioni distaccate le iscrizioni totali sono diminuite (-3,1% circa). Nello scorso periodo si era registrata una diminuzione del 2,59% 19

21 circa. Sono diminuiti i procedimenti di dibattimento monocratico (da a ), così come sono diminuiti i procedimenti di dibattimento collegiale (da 631 a 588, nella misura di -6,8%). Le definizioni per il collegiale sono diminuite: da 560 (nel 2014) a 548 (nel 2015) (-2,14%) mentre sono aumentate da (nel 2014) a (nel 2015) (+4,3%) per il monocratico. I procedimenti iscritti in Assise sono passati da 7 a 5 e le definizioni da 4 a 5. Il dato delle sezioni GIP/GUP non è comparabile perché per l anno 2014 vi è una sede non rispondente. Limitatamente ai dati disponibili, la pendenza finale complessiva è di procedimenti ma non è raffrontabile con il dato del 2014 mentre i procedimenti iscritti e definiti sono rispettivamente e E aumentata la pendenza finale dei procedimenti del Tribunale per i Minorenni da (nel 2014) a (nel 2015) (+1, 85% contro il 30,23% dello scorso periodo); con riferimento alla sezione GIP i procedimenti pendenti finali sono passati da a 3.752, come risultato di una minore definizione (271 contro 1.231) e di una minore iscrizione (da a 1.144). Presso i Giudici di pace l elevato numero di uffici non rispondenti non consente alcuna comparazione del movimento a livello distrettuale. Presso la Corte d appello sono stati iscritti nell anno procedimenti contro i dell anno precedente, con una percentuale di aumento del 3,75%. In conclusione, è aumentato il numero di procedimenti per i quali è stata proposta impugnazione ed è in lievissimo aumento anche la pendenza finale, da (nel 2014) a (nel 2015) (+0,94%) nonostante l aumento delle definizioni nella misura percentuale del 10,68% (da a 3.845). Presso la Procura Generale, per quanto riguarda le esecuzioni penali, si registra un aumento della pendenza finale da (nel 2014) a (nel 2015) (+10,23% contro +15,46 del decorso periodo), a fronte di una diminuzione dei procedimenti iscritti (da 518 a 434) e una sostanziale stabilità delle definizioni (da 353 a 354). Passando dal dato distrettuale al dato per Ufficio, si rileva che le iscrizioni al dibattimento collegiale sono diminuite in tutti i Tribunali ad eccezione di quello di Venezia, mentre sono aumentate al dibattimento monocratico nelle sedi di Padova, Rovigo Verona e Vicenza. Per il GIP, si evidenzia una diminuzione di procedimenti iscritti nelle sedi di Padova, Treviso e Venezia. Gli Uffici con un indice di ricambio positivo sono Padova, Rovigo, Treviso e Venezia. Esaminando i dati relativi agli iscritti per numero di imputati, risulta che i procedimenti con un unico imputato hanno, se rapportati al totale degli iscritti, 20

22 le seguenti percentuali: 85% (GIP), 85% (Dibattimento monocratico) e 67% (Dibattimento collegiale). Gli iscritti complessivi (reati ordinari e di competenza del giudice di paceregistro Noti) presso le Procure rispondenti sono diminuiti in tutte le Procure mentre sono aumentati a Rovigo (+3,6%) e a Treviso (+ 6,9%.). Esaminando solo i reati di competenza dei giudici di pace, si verifica un aumento percentuale delle iscrizioni a Padova (+19,74%) e a Rovigo (+61,22%). Quanto agli iscritti per numero di indagati, l 86% riguarda procedimenti con un solo indagato. Il raffronto complessivo per i procedimenti iscritti presso i giudici di pace del distretto non è effettuabile rispetto all anno giudiziario precedente per l elevato numero degli uffici non rispondenti. Limitatamente agli uffici di Belluno, Verona e Vicenza, gli iscritti sono diminuiti per la sezione dibattimento e la sezione GIP a Verona (rispettivamente di -20,82% e 8,96%) mentre sono diminuiti per il solo dibattimento a Belluno e Vicenza (-26,4% e 60,8%); presso gli stessi uffici sono aumentati gli iscritti presso la sezione Gip (+16,10% e +9,8%). Nei Tribunali del distretto i procedimenti definiti per prescrizione sono complessivamente 977 su un totale di definizioni (in percentuale 6,8% del totale delle definizioni), di cui 14 su 548 procedimenti definiti in via collegiale (2,6%) e 963 su definiti in via monocratica (6,9%) (in aumento rispetto ai 449 del periodo precedente). Considerando la loro incidenza sul totale, si evidenzia che le prescrizioni incidono prevalentemente sui procedimenti definiti con il rito monocratico. Per quanto riguarda i singoli tribunali, le percentuali più alte di declaratorie di prescrizioni in dibattimento si riferiscono al Tribunale di Rovigo (+14,1%) e di Venezia (+16,2%). Nel distretto le Procure rispondenti hanno chiesto l archiviazione per prescrizione con invio al GIP per procedimenti su (pari al 6,9%). Tali richieste nella Procura di Venezia riguardano il 15,3% dei procedimenti. L incidenza percentuale delle prescrizioni sul totale dei definiti è del 10,2% sui noti GIP/GUP dei Tribunali del distretto (13,5% nel periodo precedente). L incidenza più significativa è a Venezia (20,9%). Presso la Corte d Appello le prescrizioni dichiarate sono state su un totale di processi definiti, con una percentuale del 49% rispetto al 41% 21

23 dello scorso anno giudiziario, nel corso del quale erano state dichiarate prescrizioni su un totale di processi definiti. Come rappresentato lo scorso anno, il numero delle prescrizioni dichiarate dipende (oltre che da ragioni contingenti, quale la ricorrente scopertura degli organici di giudici e personale amministrativo) essenzialmente dall assoluta insufficienza dell organico delle sezioni penali, cui si pone parziale rimedio con applicazioni endodistrettuali, laddove sarebbe indispensabile, a fronte dei flussi e della pendenza, una revisione della pianta organica che consentisse la formazione di almeno quattro sezioni (in luogo delle tre esistenti), costituite, ciascuna, da un Presidente e cinque Consiglieri in modo da rendere possibile la stabile istituzione di due autonomi collegi. Quanto alle definizioni con sentenza monocratica, limitatamente alle sentenze di merito, i riti alternativi funzionano particolarmente presso i circondari di Treviso e Vicenza, dove rappresentano circa il 42% delle definizioni. La percentuale dei definiti con rito alternativo sul totale dei definiti nel distretto è pari al 37% (inferiore rispetto alla percentuale del periodo precedente). Quanto alle definizioni collegiali, l incidenza percentuale media dei definiti con rito alternativo nei Tribunali del distretto è pari al 18% (24% nel periodo precedente).. Complessivamente gli Uffici GIP/GUP, rispetto al totale distrettuale (registro noti), definiscono mediamente: con decreto di archiviazione il 74,1% (71,2% nel periodo precedente), con sentenza di rito alternativo il 7,9% (9,19% nel periodo precedente), con decreto penale di condanna 8,7% (l 11,7% nel periodo precedente) e con decreto che dispone il giudizio 9,2% (l 8,1% nel periodo precedente). Il GIP/GUP che si discosta maggiormente rispetto al dato distrettuale (con una differenza percentuale superiore al +10%) è quello del Tribunale di Treviso che definisce con decreto penale il 18,4%. Le modalità di definizione dei procedimenti (registro noti) nelle Procure del distretto rispondenti, rapportate al totale dei definiti, sono in media: a) richieste di archiviazione per il 56,1% (contro 57,6 nel periodo precedente); b) richieste di rinvio a giudizio ordinario per il 5,5% (contro 5,2% nel periodo precedente); c) richieste di riti alternativi per 23.1% (contro il 24,5% nel periodo precedente); d) citazioni dirette a giudizio per il 15,3% (contro il 12,6% nel periodo precedente). 22

24 Nel distretto, presso i tribunali si definiscono con rito collegiale il 22,2% dei procedimenti entro 6 mesi, il 23% tra sei mesi e un anno, il 30% tra 1 anno e due anni e il residuo 25% in oltre due anni. Con rito monocratico si definiscono il 37% dei procedimenti entro 6 mesi, il 20% tra 6 mesi e un anno, il 27% tra 1 anno e 2 anni e il rimanente 16% in oltre 2 anni. Presso le sezioni GIP/GUP la maggioranza dei procedimenti si definisce entro 6 mesi (per una percentuale del 64%). Infine, presso le Procure si definiscono nel registro noti mod. 21 entro 6 mesi il 61% dei procedimenti; tra 6 mesi e un anno l 11%; tra un anno e 2 anni l 11%; oltre 2 anni il 17%. Presso la Corte d Appello, la cui pendenza complessiva al 31/12/2014 è di ( procedimenti al ), i procedimenti, avuto riguardo all anno di iscrizione, si concentrano, in massima parte, nel periodo dal 2009 in poi; peraltro, sono i procedimenti iscritti prima del 2009, pari al 9% del totale. Presso i Tribunali e le sezioni distaccate (sedi completamente rispondenti - mod.16) i processi si concentrano in massima parte negli anni 2013 e 2014 (pari al 93% del totale). Confrontando la distribuzione dei processi pendenti presso i Tribunali e di quelli pendenti presso la Corte d appello, si rileva che la percentuale dei procedimenti iscritti nel 2013 e 2014 sul totale dei pendenti passa dal 93% per gli Uffici di I grado al 39% per la Corte d appello (il che dimostra la già lamentata insufficienza delle risorse umane in grado di appello). Presso le Procure ordinarie, (sedi completamente rispondenti - mod. 21-Noti), la pendenza a fine anno solare è pari a ; il 52% dei pendenti risulta iscritto negli anni 2013 e Sul totale delle intercettazioni di utenze telefoniche, ambientali e altro (2.990, escluse quelle per antimafia e terrorismo), maggiore è l incidenza percentuale di quelle di pertinenza delle Procure di Padova e Venezia che utilizzano, rispettivamente, il 37,66% e il 19,2% del totale. La Procura di Venezia, sede DDA, intercetta ulteriori 776 utenze telefoniche, oltre le 575 ordinarie. Dal confronto con i dati del precedente anno giudiziario emerge che le intercettazioni ordinarie sono diminuite (da a 2.990). Per le intercettazioni in materia di antimafia e terrorismo, si osserva, invece, un sensibile aumento del dato (da 651 a 776). Valutando i dati per singole sedi, si deduce che solo presso la Procura di Padova si è registrato un incremento significativo delle intercettazioni ordinarie telefoniche (+8,9%). 23

25 Nel distretto le misure cautelari personali oggetto di istanza iscritte nell AG in esame sono state in totale (1.646 nel periodo precedente); definite (1.639 nel periodo precedente); pendenti finali 56 (96 nel periodo precedente). Di esse: 755 sono state oggetto di riesame (939 nel periodo precedente), definite 761 (942 nel periodo precedente), pendenti 19 (25 nel periodo precedente) 27 sono state oggetto di appello da parte del PM, definite 28, pendenti 1 (nel periodo precedente: iscritte 29, definite, 27, pendenti 2) 567 sono state oggetto di appello di parte, definite 600, pendenti 36 (nel periodo precedente: 678 iscritte, 670 definite, 69 pendenti). Come è dato rilevare, sia le iscrizioni che le definizioni sono diminuite. Nel dettaglio, le misure in oggetto (come sopra impugnate) sono state confermate nella stragrande maggioranza dei casi (701) ovvero dichiarate inammissibili (211) o riformate parzialmente (279). Poco frequenti le pronunzie di annullamento (45) o di dichiarazione di inefficacia per decorrenza dei termini (9). Undici (11) istanze si sono concluse con l emissione di misura cautelare. Passando, quindi, ad esaminare il prospetto delle sopravvenienze, definizioni e pendenze finali delle istanze di riesame e degli appelli avverso le misure cautelari reali (sequestri conservativi, sequestri preventivi e altri sequestri) distinte per singolo tribunale in raffronto con la situazione dell A.G. precedente, si evidenzia un apprezzabile aumento del totale di iscrizioni e definizioni relative al presente periodo rispetto a quello precedente. Più in particolare, si registrano 753 iscrizioni di istanze di impugnazione di misure cautelari reali, 747 definizioni e 30 pendenze finali per il corrente periodo a fronte di 711 iscrizioni, 715 definizioni e 24 pendenze finali pertinenti al decorso A.G. Da segnalare che, nel presente periodo, non risultano proposte istanze impugnatorie con riferimento ai Tribunali di Rovigo e di Belluno a fronte di un numero poco significativo di sopravvenienze, definizioni e pendenze relative al periodo precedente. Per i Tribunali di Treviso e di Verona si registra un sensibile aumento di sopravvenienze e di definizioni concernenti le istanze di riesame relative ad altri sequestri. Per quel che concerne l esame, nel dettaglio e per singoli tribunali, dell esito 24

26 del giudizio sulle istanze di riesame delle misure cautelari reali, si evince agevolmente dal relativo prospetto statistico che la stragrande maggioranza delle impugnazioni è stata dichiarata inammissibile (in 278 casi) ovvero si è conclusa con la conferma della misura (202). In un numero inferiore di casi il giudizio di riesame o di appello si è concluso con l annullamento della misura (98 casi) ovvero con la riforma di essa (35 casi). Non si evidenziano anomalie in ordine all esito dei giudizi di impugnazione con riferimento a ciascuno dei tribunali. In ordine al Tribunale del riesame di Venezia, il Presidente evidenzia il seguente prospetto delle misure di competenza: Misure Personali (-18,4 % rispetto all anno precedente) Misure Reali 155 (-23,3 % rispetto all anno precedente) Totale complessivo (-15.4 % rispetto all anno precedente). Sottolinea: 1 la significativa diminuzione delle decisioni in materia di misure personali collegabile ai molteplici interventi normativi di natura sostanziale - avuto riguardo alla modificata disciplina sanzionatoria degli stupefacenti con riferimento alle fattispecie autonome, come ora delineate all art. 73 comma 5 DPR 309/1990, e più in generale alla rinnovata distinzione fra droghe leggere e droghe pesanti - ed, altresì, di natura strettamente processuale, con riguardo agli effetti della recente legge , n. 47 sul sistema cautelare, destinati riprodursi anche nel 2016; 2 che la diminuita area di applicazione delle misure cautelari afferisce a situazioni prevalentemente riferibili agli arresti in flagranza di piccoli spacciatori colti nelle attività di cessione o altri reati minori; 3 che, in tema di procedimenti reali, è frequente ricorso da parte della locale Procura, all istituto del sequestro preventivo per equivalente ex art. 321 cpp, 322 ter cp e legge 74/2000 con riferimento alla consumazione di reati fiscali, con conseguente apprensione di cespiti mobiliari ed immobiliari di notevole significato economico ed insorgenza di relativo contenzioso di notevole impegno; 4 che l Ufficio, per definizione, non ha arretrato e i fascicoli che risultano pendenti costituiscono solo un elemento di rilievo statistico trattandosi in buona sostanza delle istanze de libertate che sono in attesa di trasmissione degli atti da parte degli uffici periferici interessati e quindi destinati alla successiva ed immediata fissazione dell udienza; 25

27 5 che quasi tutti i provvedimenti risultano depositati entro il 5 giorno dalla Camera di Consiglio (ora il termine è di 30 giorni); 6 che i casi di declaratoria di inefficacia sopravvenuta sono stati n. 10 su 1.504, pari allo 0,66 % dei procedimenti trattati (il precedente dato era di 16 dichiarazioni di inefficacia, pari allo 0,87 % dei procedimenti trattati); 7 che tale positivo risultato è stato ottenuto a seguito della collaborazione instaurata direttamente con le singole direzioni degli Istituti Penitenziari tesa ad ottenere la diretta trasmissione, dagli Uffici matricola alla cancelleria del Tribunale del Riesame, delle eventuali variazioni nelle nomine dei Difensori, così evitando gli inconvenienti derivanti dalla effettuazione di nomine poste in essere nelle more della fissazione delle camere di consiglio, con conseguente invalidità dell udienza. Per quanto riguarda le linee di incremento o decremento di alcune tipologie di reati, si sono presi in considerazione i procedimenti iscritti dalle Procure del distretto con autore noto ed ignoto. 1. delitti contro la Pubblica amministrazione Sono state le iscrizioni di delitti contro la P.A. nell anno giudiziario 2014/2015, con una netta diminuzione del -28,6% rispetto all anno precedente (4.042). Nello specifico, sono in diminuzione del 27% le iscrizioni dei reati di corruzione (da 122 a 89) così come si registrano una diminuzione del 40% per la concussione (da 45 a 27 iscrizioni), un lieve aumento del 6,5% per il peculato (da 261 a 278) e un incremento molto consistente (nella misura del 100%) per i reati di malversazione a danno dello Stato e indebita percezione contributi (da 107 a 214). Si registra, infine, un significativo aumento delle iscrizioni per i reati di attività terroristiche (da 12 a 22). Come segnalato dalla Procura della Repubblica di Venezia, l aumento o la diminuzione dei diversi tipi di reato nei confronti della Pubblica Amministrazione dipende il più delle volte dalla efficacia dell attività di Polizia e dall attuale situazione economica del Paese piuttosto che da una sostanziale modifica della criminalità operante sul territorio. La stessa Procura veneziana segnala alcuni procedimenti per reati di corruzione di rilevante entità e, tra questi, il c.d. procedimento Mose, che ha consentito l emersione di uno dei più rilevanti casi di sistema corruttivo tra quelli accertati negli ultimi anni nel nostro Paese, con costituzione di fondi neri, a volte accreditati all estero, implicazioni e responsabilità di 26

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