Come si valuta il rischio e come si gestisce

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2 Come si valuta il rischio e come si gestisce

3 AMIANTO = Materiale con ottime caratteristiche prestazionali (oltre 3000 tipi di manufatti prodotti) Materiale molto diffuso sul territorio nazionale (diversi milioni di tonnellate di materiali ) Materiale che può provocare gravi danni alla salute (patologie neoplastiche dell apparato respiratorio)

4 I quesiti più frequenti dei cittadini: Dove si può trovare ancora l amianto Quali sono i rischi Quali sono i comportamenti corretti Cosa prevede la normativa A chi rivolgersi e con quali modalità Cosa devono fare gli Enti Pubblici Competenti

5 Quali rischi per l uomo? LE FIBRE DI AMIANTO PENETRANO NELL ORGANISMO PRINCIPALMENTE ATTRAVERSO L ARIA RESPIRATA.

6 Quali rischi per l uomo? L inalazione di amianto determina sull apparato respiratorio una serie di patologie a carico delle pleure e/o del polmone

7 Amianto: gli effetti sulla salute ASBESTOSI: dopo molti anni di esposizione il polmone diventa fibroso quindi incapace di respirare CARCINOMA DEL POLMONE: influenzato dal fumo di sigaretta e dalla dose di amianto inalata. MESOTELIOMA: è un tumore molto raro, grave e incurabile; insorgere anche dopo anni dall esposizione. può

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9 MESOTELIOMA Il mesotelioma maligno (MM) è un tumore raro ma di grande interesse scientifico per la ben documentata correlazione con un esposizione professionale e/o ambientale ad amianto e per l aumento dell incidenza registrato negli ultimi anni in Italia e in molti altri paesi industrializzati

10 MESOTELIOMA l insorgenza si manifesta nell 85% dei casi dopo 25 anni dall inizio dell esposizione, con medie di anni, l intervallo è compreso tra 10 e 50 anni.

11 può insorgere per esposizioni ad amianto modeste e limitate nel tempo; l esposizione può essere: lavorativa; MESOTELIOMA ambientale, nei residenti in zone adiacenti a insediamenti industriali con presenza/utilizzo certo di amianto; domestica, chi si occupava della pulizia degli indumenti di lavoro contaminati;

12 MESOTELIOMA Il mesotelioma ha una sopravvivenza molto bassa, mediana ca. 6 mesi dalla diagnosi, e mortalità pressoché totale nei casi con diagnosi certa. L incidenza nella popolazione generale è di 1-7 casi per milione di persone all anno, L incidenza negli esposti ad amianto è volte superiore.

13 Dal dopoguerra al 1992, anno del bando, il nostro Paese è stato uno dei maggiori produttori e utilizzatori di amianto Fonte: II Rapporto ReNaM Ed. ISPESL Roma Ottobre 2006

14 Quaderno n. 15 Maggio-Giugno 2012 Esiste una stretta correlazione tra consumi di amianto e mortalità per patologie asbesto correlate Molti studi evidenziano che i consumi pro-capite di amianto in diversi paesi del mondo dimostrano come la curva della mortalità per mesotelioma ripercorra significativamente l andamento dei consumi dopo un lungo periodo di latenza Pubblicazione fuori commercio, consultabile online sul sito dei Quaderni del ministero della Salute Pubblicazione bimestrale che aggiorna i cittadini in tema di sanità

15 REGISTRO NAZIONALE MESOTELIOMI ReNaM DPCM 308/02 ha istituito il Registro Nazionale Mesoteliomi (ReNaM) e i Centri Operativi Regionali (COR); la Giunta ed Consiglio della regione Emilia-Romagna che fin dal 1995 hanno deliberato la costituzione del Registro Mesoteliomi (ReM) regionale; Patto per la tutela della salute e la prevenzione nei Luoghi di Lavoro, recepito con DPCM 17 Dicembre 2007, individua il ReNaM quale strumento operativo per la costruzione del Sistema Informativo Nazionale per la Prevenzione nei luoghi di lavoro (SINP).

16 REGISTRO NAZIONALE MESOTELIOMI E un registro tumori specializzato nello studio dell incidenza e cause del MM Collocato presso il Servizio Epidemiologia Az. USL Reggio Emilia è il COR dell Emilia Romagna: rileva tutti i casi di MM incidenti in Regione e acquisisce le informazioni relative, attraverso una rete informativa regionale (Istituti/servizi Anatomia Patologica, reparti ospedalieri, Dipartimenti Sanità Pubblica)

17 A. Romanelli ~ Epidemiologia del mesotelioma maligno

18 COMUNE M F TG X M al 12/2013 TG X F al 12/2013 Castelnuovo Rangone 3 1 2,6 0,9 Castelvetro 4-3,3 Guiglia 1-2,8 Marano sul Panaro 2-5,4 Montese 2 1 6,8 3,4 Savignano sul Panaro 2 1 1,3 1,3 Spilamberto 3 4 1,9 3,9 Vignola 8 4 4,0 1,9 Zocca - -. Carpi ,4 2,5 Sassuolo ,7 0,3 Pavullo 7-4,2 Modena ,7 0,6 Provincia di Modena Totale casi 220 (M+F)

19 * 1291 * Casi indagati

20 Distribuzione dell esposizione professionale ad amianto per settori di attività economica (ER) COMPARTO PRODUTTIVO Maschi Femmine Totale casi % casi % casi % Costruzioni Edili , ,4 Costruzione/Rip Rip.ne Rotabili Ferroviari ,8 3 2, ,7 Industria metalmeccanica. 98 9,6 5 4, ,0 Zuccherifici/Altre Industrie Alimentari 68 6, ,8 93 8,2 Produzione Manufatti Cemento/Amianto 65 6, ,0 83 7,3 Produzione pro. Chimici/Mat Mat. Plastiche 61 6,0 3 2,5 64 5,6 Lavori completamento edifici 52 5, ,6 Fabbricazione Vetro/Ceramica/Gomma 39 3,8 11 9,3 50 4,4 Trasporti 38 3,7 1 0,8 39 3,4 Fabbricazione/Lav Lav.ne Prodotti Metallici 33 3,2 1 0,8 34 3,0 Altro , , ,4 Totale , , ,0

21 Incidenza Mesoteliomi Maligni RE-R e Modena RE-R n = MO n = MO RE-R Fonte: Registro Mesoteliomi RE-R agg. 31/12/2009

22 Il mesotelioma pleurico è un tumore raro (circa 3 nuovi casi anno ogni 100,000 abitanti in Italia), ma la sua incidenza è destinata ad aumentare per effetto del lungo periodo di latenza tra esposizione all amianto e comparsa della malattia. L andamento osservato dei dati di mortalità in Italia suggeriscono che le stime dei futuri decessi per mesotelioma siano adeguate. Il picco di mortalità per mesotelioma pleurico in Italia è quindi prossimo, e sarà verosimilmente raggiunto entro 5-7 anni. In seguito, è previsto un declino relativamente rapido di incidenza e mortalità

23 Nel nostro Paese la disponibilità dei dati della sorveglianza epidemiologica dei casi incidenti di mesotelioma, e delle relative circostanze di esposizione ad amianto subite dai soggetti ammalati, è strumento prezioso per l analisi dei rischi, l efficienza del sistema di tutele, la prevenzione primaria dei rischi di esposizione. L attività del Registro Nazionale dei Mesoteliomi è documentata dalla pubblicazione di periodici rapporti scientifici di sintesi che riportano le analisi epidemiologiche relative alle caratteristiche della neoplasia.

24 In Italia dall aprile 1994 la Legge 257/1992 Ha vietato la produzione, la commercializzazione, l importazione e l uso di amianto o di prodotti contenenti amianto Nell Unione Europea l uso dell amianto è stato vietato dopo 12 anni (nel 2006)

25 L impiego di amianto è cessato per legge nel 1992, ma permangono attività lavorative che comportano esposizione al minerale quali, ad esempio: MANUTENZIONE RIMOZIONE BONIFICA AREE INTERESSATE (es.: siti dismessi ) RIFIUTI (smaltimento e trattamento )

26 ATTIVITA SVOLTE DALLE STRUTTURE REGIONALI E TERRITORIALI del Servizio Sanitario Nazionale (Dipartimento di Sanità Pubblica Az. AUSL) Per la tutela della salute dei lavoratori esposti e della popolazione dal rischio amianto si applicano L. 257/92 e D.Lgs. 81/08 Il monitoraggio e controllo delle attività di bonifica La mappatura della presenza dell amianto sul territorio L adozione dei Piani di protezione, di decontaminazione, di smaltimento e di bonifica dell ambiente, La Sorveglianza dei lavoratori esposti ed ex esposti

27 ATTIVITA SVOLTE DALLE STRUTTURE REGIONALI E TERRITORIALI dell Agenzia Regionale Prevenzione e Ambiente Le tematiche di ordine ambientale, di pianificazione delle attività connesse alla gestione dei rifiuti e delle discariche, oltre che della bonifica dei siti inquinati, rientrano nell ambito delle competenze delle Istituzioni preposte alla tutela dell ambiente a livello nazionale e regionale

28 ALCUNI DATI DI ATTIVITÀ DSP Modena Anno N piani/notifiche Quantità rimossa (T) N segnalazioni

29 AMIANTO: PIANI DI LAVORO E NOTIFICHE E ragionevole pensare che a vent anni dalla messa al bando restino ancora da bonificare circa i tre quarti del totale e con il ritmo che si è tenuto in venti anni siano necessari ancora 60 anni di lavoro Anno di riferimento

30 LE LEGGI DELLO STATO Restrizioni e divieti di impiego (dal 1986) Protezione dei Lavoratori (dal 1965) Gestione della dismissione e delle bonifiche (dal 1992) Nel frattempo? Controllo dell inquinamento ambientale (dal 1982) La normativa nazionale è uno strumento che consente di governare il percorso lungo e difficoltoso della dismissione evitando che la sua messa al bando si traduca in una incontrollata dispersione dell inquinante nell ambiente.

31 Tenere il rischio sotto controllo Identificare i materiali con amianto Valutare il rischio Scegliere i provvedimenti idonei per la bonifica

32 I materiali con fibre di amianto sono così definiti nel DM 6/9/1994: COMPATTI: duri, che possono essere sbriciolati o ridotti in polvere solo con l impiego di mezzi meccanici (per esempio il cemento-amianto). Possono rilasciare fibre in aria solo se vengono abrasi, segati, perforati, spazzolati oppure se deteriorati

33 I materiali con fibre di amianto sono così definiti nel DM 6/9/1994: FRIABILI: che possono essere facilmente sbriciolati o ridotti in polvere con la semplice pressione manuale, possono liberare fibre spontaneamente per la scarsa coesione interna.

34 Il materiale con Amianto Non comporta un Rischio per la salute se: In Buone condizioni Non viene manomesso Non viene danneggiato Il rischio è correlato alla possibilità di rilascio di fibre in aria che possono essere inalate

35 il DM 6/9/1994: Contiene normative e metodologie tecniche per valutazione del rischio e metodi di bonifica negli edifici nei quali siano in opera MCA dai quali può derivare esposizione a fibre di amianto

36 Per valutare la potenziale esposizione di fibre rilasciate dal materiale occorre considerare Il tipo di materiale Le condizioni del materiale I fattori che possono determinare un futuro danneggiamento o degrado I fattori che influenzano la diffusione delle fibre e l esposizione degli individui

37 Per valutare lo stato di conservazione delle coperture in cemento amianto LINEE GUIDA DELLA REGIONE EMILIA ROMAGNA Le indicazioni operative: Descrizione della coperture e del contesto Rilevamento dello stato di conservazione Espressione del giudizio sullo stato di conservazione le azioni conseguenti indicate dalla Regione

38 I principali parametri da valutare in una copertura in cemento-amianto: Compattezza del materiale Evidenza di affioramento di fibre Presenza di Sfaldamenti, crepe, rotture

39 I principali parametri da valutare in una copertura in cemento-amianto: Presenza di materiale friabile o polverulento in gronda Presenza di materiale polverulento conglobato in piccole stalattiti in corrispondenza dei punti di gocciolamento

40 LINEE GUIDA DELLA REGIONE EMILIA ROMAGNA Stato di conservazione discreto scadente pessimo azioni Valutazione triennale + programma di controllo e manutenzione Valutazione annuale + bonifica entro 3 anni Prevedere bonifica entro 18 mesi privilegiando la rimozione

41 Metodologie di Bonifica (DM 06/09/1994) Confinamento: soluzione temporanea comporta la Segregazione con barriera fisica e la verifica periodica

42 Metodologie di Bonifica (DM 06/09/1994) Incapsulamento: soluzione temporanea con prodotto incapsulante idoneo e la verifica periodica

43 Metodologie di Bonifica (DM 06/09/1994) Rimozione: soluzione definitiva comporta la consegna alla discarica autorizzata

44 Le imprese che possono effettuare la bonifica da amianto devono essere iscritte All Albo Nazionale specifico della Camera di Commercio: Categoria 10 A: per bonifica di materiali Compatti Categoria 10 B: per bonifica di materiali Friabili

45 Dove trovare le informazioni Le diapositive degli incontri e materiale informativo verranno inseriti sul sito del Comune e sul sito AUSL di Modena-Dipartimento Sanità Pubblica Siti utili su web: ARPA e AUSL di varie Regioni (tra cui Emilia Romagna) INAIL SUVA (Svizzera) INRS (in francese) Mappa del sito Portale AUSL Modena > Home DSP > Attività > Piani di rimozione amianto

46 Nuovo Piano Nazionale Amianto Azioni per facilitare le bonifiche Tutela lavoratori esposti e popolazione Ricerca medica..

47 Grazie per l attenzione