Procedura aziendale delle modalità di esecuzione della pulizia e sanificazione ambientale nell azienda USL 3 di Pistoia.
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1 Pagina 1 di 14 Procedura aziendale delle modalità di esecuzione della pulizia e sanificazione ambientale nell azienda USL 3 di Pistoia. Copia in distribuzione controllata Copia in distribuzione non controllata Codice Documento Rev. N Data emissione Motivo revisione Verificato Approvato 00 29/12/2011 coordinamento della procedura a livello aziendale Resp. Sist. Qualità Direzione Generale
2 Pagina 2 di 14 SOMMARIO 1. SCOPO APPLICABILITA DEFINIZIONI MODALITA OPERATIVE... 4 Premessa... 4 Attività Ordinarie... 5 Attività Periodiche... 6 METODOLOGIE OPERATIVE... 6 Svuotatura e pulizia dei contenitori porta rifiuti (ordinario)... 7 Scopatura ad umido dei pavimenti ( ordinario)... 7 Detersione e disinfezione delle superfici sovrapavimento ( ordinario)... 7 Lavaggio manuale dei pavimenti (ordinario)... 8 Lavaggio meccanico die pavimenti (ordinario)... 8 Pulizia e disinfezione die servizi igienici (ordinario)... 9 Disinfezione Disincrostazione delle rubinetterie Pulizia vetri ed infissi (periodica) Lavaggio delle pareti lavabili (periodica) Deceratura e ceratura die pavimenti ( periodica) Manutenzione die pavimenti cerati e non ( periodica) Pulizia, sanificazione e disinfezione delle sale operatorie decentrate e blocco operatorio ( giornaliera e comunque a fine intervento) REGISTRAZIONI RISCHI PER L OPERATORE Tabella prodotti utilizzati RESPONSABILITA' DELL INTERPRETAZIONE e MATRICE DELLE RESPONSABILITÀ DOCUMENTAZIONE DI RIFERIMENTO DISTRIBUZIONE DELLA PROCEDURA ALLEGATI Capitolato di appalto- servizio di pulizia Componenti del gruppo di lavoro: Luciano Lippi Servizio Prevenzione e Protezione Coordinatore progetto Claudia Pili Zona Distretto VDN Elena Carucci Direzione Presidio Ospedaliero Pescia Elisabetta Sensoli Direzione Presidio Ospedaliero di Pistoia Giuditta Niccolai Direzione Presidio Ospedaliero di Pistoia Sara Melani Zona Distretto Pistoia Wanda Wanderling Dipartimento della Prevenzione Integrazione gruppo tecnico Barbara Manceri Direzione Presidio Ospedaliero di Pistoia Barbara Tamarri Direzione Presidio Ospedaliero Pescia Elena Biagini Zona Distretto Pistoia Francesca Greco Direzione Presidio Ospedaliero di Pistoia Rita Butori Zona Distretto VDN RINGRAZIAMENTI: la direzione aziendale ringrazia le persone dei gruppi di lavoro e tutti coloro che hanno contribuito all elaborazione dei documenti ed alla definizione delle procedure
3 Pagina 3 di SCOPO Lo scopo del presente documento è quello di definire le modalità di esecuzione della pulizia e In particolare la presente procedura intende garantire: L igiene per gli utenti. Un utilizzo appropriato dei mezzi e attrezzature nel rispetto del codice colore, attrezzature adeguate al tipo di superficie, ecc.). Un utilizzo appropriato dei prodotti (adeguata diluizione, prodotto idoneo ecc.). La conservazione corretta dei prodotti Applicazione corretto del metodo, per garantire ad ogni struttura lo standard igienico previsto. L integrazione delle azioni per la prevenzione e protezione dal rischio correlato all esposizione agli agenti biologici presenti all interno delle strutture sanitarie. La tutela della salute e sicurezza degli operatori Il personale che, a vario titolo, svolge attività sanitaria, assistenziale o effettua operazioni di supporto alle stesse nell azienda USL n 3 di Pistoia, sia esso personale dipendente o meno, deve attenersi al presente documento ed alle specifiche procedure aziendali e di presidio per prevenire la diffusione delle patologie infettive e per ridurre al minimo il rischio biologico occupazionale. 2. APPLICABILITA Il presente documento deve essere applicato in tutte le strutture e servizi dell Azienda USL3 di Pistoia. In particolare, per quanto concerne le attività di pulizia e sanificazione ambientale affidate ina outsourcing, gli operatori della ditta appaltatrice devono applicare ed attuare con scrupolo quanto definito nella presente procedura secondo le modalità e i tempi determinati dal livello di rischio. Inoltre l Azienda USL3 di Pistoia al fine di garantire la corretta gestione delle attività di pulizia e sanificazione ambientale all interno dell azienda stessa, s impegna a redigere capitolati di appalto tenendo conto ed in conformità della presente procedura e degli altri eventuali documenti specifici. 3. DEFINIZIONI E importante definire in modo chiaro e univoco la terminologia utilizzata in materia di pulizia e sanificazione pertanto al fine dell applicazione del presente protocollo s intende per: DETERGENTE Sostanza che diminuisce la tensione superficiale tra sporco e superficie da pulire, in modo da favorire l asportazione dello sporco DETERSIONE si intende una serie di manovre che allontanano lo sporco, si effettua con acqua e detergente DISINFETTANTE Composto chimico antimicrobico ad azione aspecifica e non selettiva in grado di agire su superfici ed oggetti con effetto decontaminante sui patogeni fino a livelli di sicurezza DISINFEZIONE Metodica capace di ridurre la contaminazione microbica su oggetti e superfici inanimate mediante l applicazione di idonei agenti fisici o chimici (ad es. calore, disinfettanti etc.).
4 Pagina 4 di 14 PULIZIA: attività che riguarda il complesso di procedimenti e operazioni atti a rimuovere ed asportare rifiuti, polveri e sporco di qualsiasi natura, dalle superfici di ambienti confinati e non.. SANIFICAZIONE: metodica che si avvale di detergenti o di disinfettanti in basse concentrazioni per ridurre il numero di contaminanti microbici a livelli tollerati da soggetti sani. SANITIZZAZIONE: traduzione del termine inglese sanitization, che viene utilizzato dagli anglosassoni come sinonimo di disinfezione in genere negli ambienti non ospedalieri. AREA: per area s intende il raggruppamento delle aree oggetto del servizio, in aree funzionali, in relazione alla destinazione d uso e con differenti livelli qualitativi (LQA). In termini di rischio infettivo, gli ambienti possono essere suddivisi, adottando la metodologia classica, in tre macro aree: ð AREE A BASSO RISCHIO INFETTIVO : aree comuni extra reparto e servizi di reparto (corridoi, uffici, locali di attesa e di ristoro). ð AREE A MEDIO RISCHIO INFETTIVO : camere di degenza, ambulatori, laboratori, strutture di diagnosi internistica, etc. ð AREE AD ALTO RISCHIO INFETTIVO E BASSA CARICA MICROBICA : sale operatorie decentrate, blocco operatorio, centri di sterilizzazione, recovery room, le UTIC, degenze di terapia intensiva e d urgenza, unità per prematuri, unità operative grandi ustionati, sala parto e sala travaglio, unità per trapianti, di diagnostica invasiva, ect. 4. MODALITA OPERATIVE Premessa La pulizia nelle strutture sanitarie ha come fondamento il creare uno stato di confort e piacevolezza; questo si può ottenere mettendo in pratica quello che comunemente s intende con il termine sanificazione, ossia l insieme di processi atti a rendere gli impianti e gli ambienti igienicamente idonei alle persone a loro destinate. In pratica, si devono organizzare e adottare regolari e periodiche misura igieniche di pulizia, in modo da ridurre ad un livello accettabile i microrganismi veicolati dall aria, dallo sporco e dalla polvere ambientale. L igiene ambientale rappresenta una delle variabili da cui dipendono il benessere e il comfort di utenti e operatori. Essendo quindi le strutture sanitarie potenzialmente pericolose per i propri ospiti, siano esse degenti, visitatori od operatori, l applicazione di principi di pulizia basati sull evidenza scientifica diviene una pratica fondamentale per la salvaguardia della salute. Gli interventi di sanificazione sono individuati rispetto agli standard igienici previsti nelle diverse aree come sopra definite: ciò che contraddistingue le tre zone è la frequenza di intervento e i prodotti utilizzati, ma non la metodologia che, se eseguita in modo corretto, sarà simile ovunque si riterrà di applicarla. La strategia che rende vincente un intervento di sanificazione è fatta di azioni precise e temporizzate che possono ricondursi ad un percorso logico che preveda sostanzialmente i seguenti punti: individuazione delle aree di intervento individuazione dei dispositivi e delle risorse necessarie analisi delle procedure di intervento definizione degli obiettivi
5 Pagina 5 di 14 elaborazione di protocolli operativi attività di formazione e informazione applicazione delle procedure sorveglianza, verifica e implementazione delle procedure E necessario quindi standardizzare le procedure componendole in azioni e atti strettamente correlati e collegati in senso temporale. Attualmente nell Azienda USL3 tutte le attività di pulizia e sanificazione ambientale sono affidate in appalto. Il dettaglio delle attività affidate alla ditta appaltatrice, conformi a quanto stabilito nella presente procedura, sono dettagliate nel CAPITOLATO SPECIALE DI APPALTO DELLE PULIZIE (ALLEGATO 1). Le attività sono suddivise in due macro gruppi in base alla frequenza di esecuzione: attività ordinarie (frequenza giornaliera) attività periodiche (frequenza settimanale, quindicinale, mensile ). Attività Ordinarie Descrizione RIFIUTI E RELATIVI CONTENITORI Principali attività ORDINARIE Applicabilità (Rischio Infettivo) Alto Rischio Medio Rischio Basso Rischio VUOTATURA E PULIZIA DI CESTINI E CONTENITORI RIFIUTI RACCOLTA DIFFERENZIATA DEI RIFIUTI URBANI E ASSIMILABILI SUPERFICI SOVRA PAVIMENTO ASPORTAZIONE RAGNATELE DETERSIONE SUPERFICI SOVRA PAVIMENTO DISINFEZIONE SUPERFICI SOVRA PAVIMENTO DISINFEZIONE SUPERFICI SOVRA PAVIMENTO DEGENZE BCM DISINFEZIONE SUPERFICI METALLICHE ELIMINAZIONE MACCHIE E IMPRONTE DA SUPERFICI SOVRA PAVIMENTO SERVIZI IGIENICI RIFORNIMENTO DISTRIBUTORI (CARTA E SAPONE) SANIFICAZIONE ZONA VUOTATOIO SANIFICAZIONE ZONA WC SANIFICAZIONE ZONA BIDET SANIFICAZIONE ZONA DOCCIA SANIFICAZIONE ZONA LAVABO DISINFEZIONE IDROSANITARI DISINCROSTAZIONE IDROSANITARI E RUBINETTERIE PAVIMENTI SCOPATURA AD UMIDO LAVAGGIO MANUALE PAVIMENTI LAVAGGIO MECCANICO PAVIMENTI DISINFEZIONE PAVIMENTI (nei bagni)
6 Pagina 6 di 14 Attività Periodiche Descrizione ELEMENTI SOVRA PAVIMENTO Principali attività PERIODICHE Applicabilità (Rischio Infettivo) Alto Rischio Medio Rischio Basso Rischio SPOSTAMENTO E PULIZIA ARREDI ASPIRAZIONE SUPERFICI SOVRA PAVIMENTO DETERSIONE A FONDO SUPERFICI SOVRA PAVIMENTO (TECNICA STANDARD) DETERSIONE A FONDO SUPERFICI SOVRA PAVIMENTO (CON GENERATORE DI VAPORE) DETERSIONE SOFFITTI SANIFICAZIONE PARETI LAVABILI LAVAGGIO VETRI E INFISSI SANIFICAZIONE PUNTI LUCE DISINCROSTAZIONE FRANGIGETTO E TERMINALI DOCCE MANUTENZIONE SPRAY PAVIMENTI LAVAGGIO A FONDO PAVIMENTI DECERATURA PAVIMENTI PROTETTI PROTEZIONE PAVIMENTI LAVAGGIO MOQUETTE METODOLOGIE OPERATIVE Il presente paragrafo fornisce le indicazioni generali riguardo le metodologie da applicare per le principali attività di pulizia e sanificazione dei vari ambienti. E compito precipuo della ditta appaltatrice a cui è stato affidato l appalto di pulizia e sanificazione elaborare le metodologie di dettaglio, nell ambito del più ampio quadro delle indicazioni generali delle varie attività, nelle quali siano identificate con esattezza: Ø le procedure operative per la corretta esecuzione delle varie attività, Ø i prodotti da utilizzare, Ø le attrezzature ed i macchinari necessari, Ø le prescrizioni di sicurezza e le relative dotazioni (DPI). Compete alla direzione sanitaria di presidio ospedaliero e territoriale: ð condividere le metodologie di dettaglio ð approvare le metodologie di dettaglio ð verificarne la corretta applicazione nel tempo di esecuzione dell applato Compete alla direzione sanitaria di presidio ospedaliero e territoriale, verificare che tutti gli operatori coinvolti nelle attività siano stati adeguatamente informati e formati: Ø da un punto di vista procedurale (conoscenza delle metodologie da applicare); Ø da un punto di vista della sicurezza (consapevolezza dei rischi derivanti dalle attività svolte, capacità d interpretare le avvertenze riportate nelle schede di sicurezza e nelle etichette dei prodotti utilizzati, conoscenza degli opportuni DPI da utilizzare per ogni procedura).
7 Pagina 7 di 14 Svuotatura e pulizia dei contenitori porta rifiuti (ordinario) Ø Rifiuti assimilabili agli urbani e differenziati togliere il sacco trasparente dal contenitore portarifiuti e chiuderlo, pulire il contenitore con il panno, riposizionare il sacco vuoto, trasportare il sacco contenente i rifiuti al punto di raccolta prestabilito (nel caso di raccolta differenziata mantenere la separazione dei rifiuti). Ø Rifiuti a rischio infettivo chiudere il sacco interno senza estrarlo dal contenitore, procedere con la chiusura del contenitore con il suo coperchio, applicare l etichetta adesiva riportante la U.O. di produzione, scrivere sul coperchio la data di chiusura, trasportare al punto di conferimento prestabilito. Gli addetti a tale operazione dovranno prestare massima attenzione durante la fase di chiusura del sacco alla presenza di materiale che possa procurare contaminazione accidentale con materiale organico. Scopatura ad umido dei pavimenti ( ordinario) La scopatura ad umido dei pavimenti si effettua con : Ø frangia in microfibra umidificata (ricondizionabile in lavatrice dopo l uso) Ø garza preimpregnata monouso (da gettare dopo l uso) Le operazioni ed i gesti da compiere sono analoghi. Ø Prima di iniziare la scopatura raccogliere eventuali rifiuti grossolani utilizzando scopino e alzasporco. Ø Iniziare la scopatura dai bordi dei locali, proseguire verso il centro, avendo cura di non sollevare l attrezzo dal pavimento, ed infine dirigersi a zig zag verso l uscita dei locali con movimenti a esse convogliando lo sporco verso l uscita. Ø Al termine della scopatura di una stanza deve essere sostituita la garza o la frangia. Detersione e disinfezione delle superfici sovrapavimento ( ordinario) Viene effettuata su tutte le superfici orizzontali e verticali sovra pavimento e su tutti gli arredi. La disinfezione deve essere eseguita sempre dopo la detersione. La disinfezione non si applica alle aree identificate a Basso Rischio infettivo, salvo ove specificatamente richiesto dalla DSO. ( ovvero nel caso in cui vi sia stata la presenza di un paziente con diagnosi di malattia infettiva). DETERSIONE Ø Utilizzare un panno in microfibra colorato ( es. colore BLU) Ø Immergere un panno in un secchiello di soluzione detergente.
8 Pagina 8 di 14 Ø Strizzare il panno in modo che sia umido, ma non goccioli. Ø Passare il panno sulle superfici da pulire, muovendosi sempre nella stessa direzione per fasce parallele. Ø Dopo l uso il panno deve essere riposto per il ricondizionamento in lavatrice. DISINFEZIONE Ø Utilizzare un panno in microfibra colorato ( es. colore VERDE) Ø Immergere un panno in un secchiello di soluzione disinfettante. Ø Strizzare il panno in modo che sia umido, ma non goccioli. Ø Passare il panno sulle superfici da disinfettare, muovendosi sempre nella stessa direzione per fasce parallele. Ø Dopo l uso il panno deve essere riposto per il ricondizionamento in lavatrice. Lavaggio manuale dei pavimenti (ordinario) Il lavaggio viene eseguito dopo la scopatura ad umido utilizzando delle frange in microfibra imbevute in specifico detergente. Prima di iniziare il lavaggio in un ambiente deve essere esposto il cartello di avviso pavimento bagnato. Ø Iniziare il lavaggio dai bordi dei locali, proseguire verso il centro, avendo cura di non sollevare l attrezzo dal pavimento, ed infine dirigersi a zig zag verso l uscita dei locali con movimenti ad esse ; in questo modo si è certi di aver distribuito il detergente in maniera uniforme su tutto il pavimento. Ø Al termine del lavaggio di una stanza deve essere sostituita la frangia. Lavaggio meccanico die pavimenti (ordinario) Tale intervento viene effettuato con l ausilio di macchinari. Ø Macchina Lavasciuga, (può essere anche con uomo a bordo) dotata di: serbatoio nel quale preparare la soluzione con il detergente che viene distribuito sul pavimento spazzole o dischi abrasivi (dipende dal pavimento da trattare) che ruotando contribuiscono al lavaggio della superficie aspiratore per eliminare immediatamente la soluzione detergente distribuita sul pavimento Ø La lavasciuga viene utilizzata per il lavaggio corrente di grandi superfici con pochi ingombri (corridoi di collegamento, aree comuni, ect). Ø Macchina Monospazzola + macchina Aspiraliquidi Sommando le caratteristiche dei due macchinari si ottiene lo stesso effetto di una lavasciuga. Normalmente, essendo più piccoli, si utilizzano in ambienti ridotti ed ingombri di arredi.
9 Pagina 9 di 14 PRODOTTI DA UTILIZZARE Ø Detergente per superfici Pulizia e disinfezione die servizi igienici (ordinario) Ø Detergente disincrostante per sanitari Ø Disinfettante Ø Panni (tipicamente microfibra) diversificati per colore in base all elemento da pulire. DETERSIONE Un panno deve essere utilizzato fino ad esaurimento del potere detergente e poi riposto per il successivo ricondizionamento (lavaggio in lavatrice) o gettato in caso di panni monouso. Ø Pulizia zona lavabo,doccia e pareti verticali attigue (panno utilizzato es. colore GIALLO) Immergere un panno in un secchiello di acqua. Strizzare il panno in modo che sia umido, ma non goccioli. Spruzzare sul panno il detergente. Strofinare le superfici da pulire (comprese rubinetterie ed eventuali tubazioni collegate), sostituendo il panno on uno nuovo all occorrenza. Al termine della detersione utilizzare un panno nuovo umido (senza detergente) per ripassare le superfici. Con lo stesso metodo lavare anche eventuali distributori di saponi e asciugamani monouso. Nel caso di superfici vetrate (specchi, cabine doccia) utilizzare detergente specifico per vetri e procedere alla asciugatura con carta o con panni asciutti che non rilascino residui. Ø Pulizia zona bidet e pareti verticali attigue (panno utilizzato es. colore ROSSO) Immergere un panno in un secchiello di acqua. Strizzare il panno in modo che sia umido, ma non goccioli. Spruzzare sul panno il detergente. Strofinare le superfici interne e le rubinetterie. Sostituire il panno e procedere alla detersione delle superfici esterne come già descritto. Al termine della detersione utilizzare un panno nuovo umido (senza detergente) per ripassare le superfici. Ø Pulizia zona wc e pareti verticali attigue (panno utilizzato es. colore ROSSO) Immergere un panno in un secchiello di acqua. Strizzare il panno in modo che sia umido, ma non goccioli. Spruzzare il prodotto detergente specifico all interno del wc e con l aiuto dello scovolino strofinare l interno. Lasciando lo scovolino nella tazza wc, attivare lo scarico dell acqua. Spruzzare nuovamente il prodotto detergente specifico all interno del wc e strofinare le superfici interne con il panno umido.
10 Pagina 10 di 14 Sostituire il panno e procedere a detergere le superfici esterne avendo cura di sostituire il panno utilizzato per le superfici esterne della tazza wc. Procedere con l stesso metodo alla detersione dello scovolino ed al suo contenitore. Disinfezione Questa operazione deve essere svolta cronologicamente dopo la detersione. Trattare la zona wc, la zona bidet, la zona doccia, la zona lavabo comprendendo, in ogni zona, anche le pareti ad esse adiacenti. Per questa procedura utilizzare un panno di colore diverso (es. colore VERDE) rispetto a quelli usati per la detersione. Ø Preparare una soluzione disinfettante in un secchiello dello stesso colore del panno. Particolare attenzione deve essere posta al rispetto dei dosaggi stabiliti. Ø Immergere un panno nel secchiello e strizzarlo in modo che sia umido, ma non goccioli. Ø Passare il panno sulle varie superfici (senza asciugare la superficie trattata). Il panno deve essere sostituito almeno una volta passando da una zona ad un'altra. Ø Distribuire nella tazza wc il disinfettante e lasciare agire per il tempo necessario. Ø Sfregare la parte interna con lo scovolino e dopo l azione del disinfettante avviare lo scarico dell acqua. Ø Sanificare il manico dello scovolino e immergere lo scovolino e il relativo contenitore in soluzione disinfettante per il tempo richiesto. Disincrostazione delle rubinetterie In caso di presenza di incrostazioni calcaree (tipiche degli elementi idrosanitari e rubinetteria ), si deve procedere ad un intervento di disincrostazione con l ausilio di specifici prodotti chimici. Quando vengo impiegati prodotti di questo tipo è auspicabile: Ø Immergere un panno in un secchiello di acqua. Ø Strizzare il panno in modo che sia umido, ma non goccioli. Ø Spruzzare sul panno il prodotto disincrostante. Ø Strofinare le superfici da disincrostare. Ø Risciacquare con acqua le superfici trattate e asciugare con panno asciutto. Ø Nel caso di abbondanti incrostazioni provare a porre il prodotto disincrostante direttamente sulla superficie e lasciare un po di tempo in modo che possa agire. Ø E importante che i panni utilizzati rispondano alla codifica dei colori come definiti per la procedura di detersione. Pulizia vetri ed infissi (periodica) Ø Utilizzare detergente specifico per la pulizia dei vetri e superfici lucidabili. Ø Detergere e asciugare il telaio degli infissi con panno strizzato
11 Pagina 11 di 14 Ø Nebulizzare sul vetro il detergente e detergere iniziando dalla parte superiore procedendo verso il basso Ø Asciugare la superficie vetrata, con l ausilio del tergivetro, iniziando dalla parte superiore e procedendo verso il basso Ø Eliminare con un panno asciutto o con carta, eventuali residui di acqua rimasti sulla superficie vetrata Per motivi di sicurezza, procedere dall interno anche per la pulizia dei vetri, fatta eccezione per le vetrate raggiungibili solo con apparecchiature telescopiche. Lavaggio delle pareti lavabili (periodica) Ø Coprire le prese elettriche con materiale idoneo Ø Distribuire la soluzione detergente sulle superfici verticali con apposita attrezzatura, con movimento dal basso verso l alto e terminare sul soffitto Ø Asciugare seguendo il movimento dal basso verso l alto con tergivetro Deceratura e ceratura die pavimenti ( periodica) DECERATURA Ø Per questa operazione è necessario procedere preventivamente ad una pulizia a fondo del pavimento da trattare a cui seguirà la deceratura dello stesso. Ø Sgomberare il locale da trattare da tutti gli arredi asportabili Ø Eseguire una scopatura ad umido Ø Riempire il serbatoio della monospazzola con il prodotto specifico Ø Stendere la soluzione partendo dai bordi perimetrali e dallo zoccolo utilizzando il fratazzo e il tampone abrasivo, poi proseguire la pulizia utilizzando la monospazzola e procedere per file parallele, avendo cura di incominciare tale operazione dal punto più lontano dalla porta di ingresso Ø A trattamento ultimato lasciare agire il prodotto per il tempo necessario e quindi ripassare con la stessa monospazzola e disco abrasivo nei punti di maggiore sporco Ø Operare a mano con il fratazzo lungo i bordi, nei punti non accessibili alla monospazzola e lungo lo zoccolo Ø Asciugare il pavimento con la macchina aspiraliquidi Ø Risciacquare il pavimento con la stessa monospazzola e aspirare con aspiraliquidi CERATURA Ø Dopo il lavaggio a fondo si può effettuare la ceratura dei pavimenti sui quali sia possibile tale intervento (linoleum, pvc, gomma, pietra naturale non piombata): Ø Lavare accuratamente il pavimento per ottenere la completa eliminazione di eventuali residui di decerante Ø Immergere lo spandicera nel secchio contenente la cera e, partendo dalla parte opposta alla porta, distribuire uniformemente delle strisce parallele alla parete
12 Pagina 12 di 14 Ø Stendere dopo la completa asciugatura una seconda mano di cera e lasciare nuovamente asciugare Manutenzione die pavimenti cerati e non ( periodica) Ø La pulizia dei pavimenti cerati si realizza con il sistema spray cleaning precedentemente descritto, che pulisce e ricostituisce la pellicola stratificata con la ceratura. E una tecnica manutentiva delle superfici, attuata con macchine pulitrici con monospazzola. Ø La pulizia dei pavimenti non cerati avviene tramite il trattamento ad alta velocità che permette di ottenere lucentezza e un alta resistenza al traffico. Ø Si utilizzano macchine ad alta velocità munite di appositi dischi; a seconda del disco utilizzato si può favorire l azione pulente e lucidante. Pulizia, sanificazione e disinfezione delle sale operatorie decentrate e blocco operatorio ( giornaliera e comunque a fine intervento) Vedi regolamento blocco operatorio. REGISTRAZIONI Le frequenze giornaliere e periodiche delle pulizie effettuate sono registrate dalle direzioni sanitarie di presidio RISCHI PER L OPERATORE L operatore addetto alle pulizie sanificazione deve essere informato e formato in merito alla sua tutela della salute e sicurezza sul lavoro e sulle procedure esistenti. Inoltre è necessario che rispetti le prescrizioni normative in merito e utilizzi gli appropriati dispositivi di protezione individuale DPI. Durante le attività di pulizia e sanificazione degli ambienti, ed in particolare degli ambienti sanitari, l operatore addetto potrebbe avere una potenziale esposizione al rischio (ad es. contatto cutaneo o delle mucose con materiale organico; incidenti da taglio e/o puntura con attrezzature contaminate); rischio chimico (contatto con sostanze irritanti ecc.) rischio fisico (movimentazione manuale degli carichi ecc). La possibilità di avere anche rischi da interferenza non è remota e quindi gli operatori devono attenersi alle indicazioni di cooperazione e coordinamento definite negli appositi documenti redatti ai sensi dell art. 26 del D.lgs.81/08 s.m.i. (Documento Unico Valutazione Rischi Interferenti)
13 Pagina 13 di 14 Tabella prodotti utilizzati Prodotto Pericolosità frasi di rischio Antisapril disinfettante R 31-36/38 detergente Eco-Clin Tabs-88 R 41 Li-Ex R 36/38 Powerfix-Gel R 36/38-52/53 Santex R Keradet-Concentrato-Aktiv Pericoloso per la presenza di Etanolo R36, propan-2-olo R , Alcossialcole,C8- C14,alifatici R 22-38, Amidi,coco N,N-bis R 38-41, I-c13- Alchilpoliglicoleteri grassi R Meteor Milllennium Pericoloso per la presenza di etanolo R 36 Profekt-Concentrato Pericoloso per la presenza di Etanolo R36, propan-2-olo R , Alchilpoliglicoleteri grassi R Rapid UHS Pericoloso per la presenza di Etanolo R 36 Sanikal Pericoloso per la presenza di Trisodionitrilotriacetato, Propan-2-olo R , Solfato di dodecile sodico miristiletere R Antisapril detergente Pericoloso per la presenza di Ipoclorito di sodio R Monomano Non pericoloso Onda Non pericoloso Antisapril disinfettante Non pericoloso 5. RESPONSABILITA' DELL INTERPRETAZIONE e MATRICE DELLE RESPONSABILITÀ La responsabilità dell interpretazione e della corretta applicazione delle procedure inerenti l utilizzo degli antisettici e disinfettanti è demandata alla Direzioni sanitaria di Presidio ospedaliero o territoriale, con riferimento agli ambiti di competenza, con la collaborazione dell U.O. Servizio di prevenzione e protezione e le strutture coinvolte nel processo specifico. Soggetti coinvolti nella responsabilità: DMP Direttore Medico di Presidio DUO Direttori UU.OO. /SS.AA. CPSE Infermiere Coordinatore delle varie UU.OO. SPP Servizio Prevenzione e Protezione Elaborazione procedura Diffusione della procedura Attuazione modalità operative previste Verifica dell effettiva applicazione DMP DUO CPSE SPP R A/C R C C C C R C R C C Revisione della procedura Archiviazione della procedura R R A/C R = Responsabile azione; C = collaboratore; A = approvazione
14 Pagina 14 di DOCUMENTAZIONE DI RIFERIMENTO D.Lgs. 81/2008 e successive modifiche. Linee guida per la gestione delle operazioni di pulizia e sanificazione nelle strutture ospedaliere. ( ANMDO 2009) 7.DISTRIBUZIONE DELLA PROCEDURA La presente procedura è distribuita a: Direttori di macrolivello Direttori di tutte le strutture organizzative aziendali Caposala e/o preposti di tutte le UU.OO. e Servizi aziendali Direttore delle professioni tecnico sanitarie, della riabilitazione e della prevenzione Direttore delle professioni infermieristiche e ostetriche Medici Competenti RLS aziendali Responsabile Ditta Appaltatrice del Servizio di Pulizia
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