PROCEDURA PER LA GESTIONE DELLE MALATTIE INFETTIVE TRASMISSIBILI

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1 PROCEDURA PER LA GESTIONE DELLE PAG. 1 di 65 IN VIGORE DAL Stesura Verifica ed approvazione 2009 Validità: triennale SS Infezioni ospedaliere Gruppo Operativo CIO Direzione Sanitaria Presidio OIRM Direzione Sanitaria Presidio SANNA

2 PROCEDURA PER LA GESTIONE DELLE PAG. 2 di 65 Indice INTRODUZIONE... 2 EVIDENZE SCIENTIFICHE SCOPO CAMPO D'APPLICAZIONE RESPONSABILITA DESCRIZIONE TESTUALE DELLE ATTIVITA... 8 INDICAZIONI GENERALI PRECAUZIONI STANDARD INDICAZIONE D USO (I.O.) PRECAUZIONI STANDARD PRECAUZIONI BASATE SULLA MODALITÀ DI TRASMISSIONE PRECAUZIONI DA CONTATTO INDICAZIONE D USO (I.O.) PRECAUZIONI DA CONTATTO PRECAUZIONI PER PATOLOGIE TRASMISSIBILI CON DROPLET INDICAZIONE D USO (I.O.) PRECAUZIONI PER DROPLETS PRECAUZIONI PER VIA AEREA INDICAZIONE D USO (I.O.) PRECAUZIONI PER VIA AEREA PRECAUZIONI PER AMBIENTE PROTETTIVO INDICAZIONE D USO (I.O.) ISOLAMENTO PROTETTIVO PRECAUZIONI EMPIRICHE DISPOSITIVI DI PROTEZIONE INDICATORI RINTRACCIABILITA DEFINIZIONE DEI TERMINI GLOSSARIO RIFERIMENTI LEGISLATIVI, BIBLIOGRAFICI, LINEE GUIDA ALLEGATI 1 Raccomandazioni delle linee guida per gli isolamenti CDC Schede di sintesi delle patologie infettive tratte dalle linee guida per gli isolamenti CDC Sanificazione ambientale camere di degenza dei pazienti con malattie trasmissibili 4 Scheda di segnalazione referto positivo microrganismo che richiede isolamento A-C-D 5 Scheda di verifica dell applicazione delle misure di isolamento Precauzioni standard 6 Scheda di verifica dell applicazione delle misure di isolamento per modalità di trasmissione in aggiunta alle precauzioni standard 7 Cartellonistica SANTANNA 8 Cartellonistica OIRM 9 Sanificazione disinfezione quotidiana unità paziente INTRODUZIONE

3 PROCEDURA PER LA GESTIONE DELLE PAG. 3 di 65 L isolamento delle P.A.(persone assistite) in ospedale ha una lunga storia che inizia quando le scarse nozioni circa l epidemiologia delle malattie infettive inducevano interventi indifferenziati, per giungere, con la scoperta dei microrganismi, ad un approccio più meditato, e quindi, alla produzione di specifiche Linee Guida, elaborate a partire dagli anni 70 negli Stati Uniti ad opera dei Centers for DeseaseControl and Prevention di Atlanta (CDC). Per Isolamento deve intendersi il complesso degli interventi atti ad evitare la trasmissione di agenti patogeni da un individuo all altro:normalmente, in ambiente ospedaliero, l obiettivo principale è di impedire la diffusione di infezioni da persona assistita (P.A.) a persona assistita o da P.A. ad operatore sanitario, ma più recentemente sono state poste diverse questioni concernenti la trasmissione da operatore a P.A, per esempio nel caso di infezioni da H.I.V. o virus epatitici. 1 La rilevanza delle malattie infettive rappresenta un problema sanitario di primaria importanza sia nella popolazione generale sia nella popolazione ospedaliera, costituita quest ultima non solo dai pazienti ma anche dagli operatori sanitari Le infezioni correlate all assistenza, in particolare, costituiscono una quota importante delle patologie trattate in ospedale. Nella realtà italiana la prevalenza di pazienti infetti varia dal 5% al 8%2, mentre lo studio effettuato nella Regione Piemonte nel 2000 ha evidenziato una prevalenza di pazienti con almeno un infezione ospedaliera da attuale ricovero pari al 7.84 %. Per ridurre il rischio infettivo in ambiente ospedaliero è ormai da tempo considerata essenziale una politica volta alla sorveglianza delle infezioni correlate all assistenza (ICA), a fianco della quale devono obbligatoriamente porsi anche politiche atte a indurre l adozione di corretti comportamenti e procedure/pratiche assistenziali. Sulla base della letteratura scientifica, infatti, è ormai evidente che le infezioni maggiormente prevenibili sono quelle in cui gli interventi assistenziali giocano un ruolo determinante: le infezioni urinarie, le infezioni della ferita chirurgica, le polmoniti post-operatorie e le batteriemie. Gli interventi più efficaci sono dunque: 1 Marchiaro G. Farina E. Infezioni ospedaliere. Aspetti organizzativi e gestione delle misure di controllo delle infezioni ospedaliere le misure di Isolamento Centro Scientifico Editore

4 PROCEDURA PER LA GESTIONE DELLE PAG. 4 di 65 quelli che limitano l esposizione dei pazienti ad interventi assistenziali a rischio e che assicurano, nell assistenza al paziente, il rispetto di norme di comportamento mirate a ridurre la trasmissione di infezioni esogene 3. Questa procedura vuole riunire e sistematizzare le attività svolte, in modo da offrire agli operatori indicazioni operative chiare ed esaustive sui comportamenti corretti da tenere nei diversi casi che si possono presentare nella pratica quotidiana. Le misure sono sostanzialmente suddivisibili in due grandi categorie: le precauzioni destinate all assistenza di tutti i pazienti, indipendentemente dallo stato patologico o infettivo (precauzioni standard) le precauzioni rivolte a specifiche tipologie di pazienti (precauzioni addizionali), da attuare in casi certi o sospetti di infezione o colonizzazione da parte di organismi trasmissibili. La procedura sulle misure di isolamento del paziente in ospedale rappresenta un documento di estrema importanza per tutti gli operatori sanitari ( OO.SS). Oggi, alla luce delle attuali conoscenze scientifiche relative all epidemiologia delle infezioni, la struttura ospedaliera rende difficoltosa l applicazione di misure idonee di isolamento per malattie infettive trasmissibili. Questa procedura, adattata alla realtà strutturale dell Azienda, rispettando le linee guida internazionali dei Centers for Desease Control and Prevention di Atlanta (Georgia) USA, vuole rappresentare un chiaro e concreto strumento preventivo di rapida consultazione destinato agli OO.SS. Evidenze Scientifiche Per le ragioni esposte è quindi fondamentale adottare comportamenti di misura preventiva che siano di documentata efficacia e che siano derivanti da adeguati studi clinici. Le evidenze scientifiche derivanti dalla letteratura, che possono trovare applicazione nella pratica clinica, hanno diversi livelli di tassonomia, in base al tipo degli studi e dal livello di forza delle raccomandazioni. Per la stesura del presente documento la bibliografia di riferimento è rappresentata dalle Linee Guida del CDC di Atlanta del 2007.

5 PROCEDURA PER LA GESTIONE DELLE PAG. 5 di 65 Come in altre linee guida del CDC/, ciascuna raccomandazione è posizionata in categorie sulla base di dati scientifici esistenti, base razionale teorico, applicabilità, e quando possibile l impatto economico. Il sistema del CDC/ HICPAC per sistemare in categorie le raccomandazioni è il seguente : Categoria IA Fortemente raccomandate per la realizzazione e fortemente supportate da studi sperimentali, clinici o epidemiologici ben-progettati. Categoria IB Fortemente raccomandate per la realizzazione e supportate da qualche studio sperimentale, clinico, epidemiologico ed una forte base razionale teorica. Categoria IC Richieste per la realizzazione, come stabilito dalla regolamentazione federale e/ o statale o standard. Categoria II Suggerite per la realizzazione e sostenuto da studi clinici suggestivo o epidemiologico o una base razionale teorica. Nessuna raccomandazione: problema irrisolto. Pratiche per le quali c è insufficiente evidenza o nessun consenso riguardo all efficacia esistente 1. SCOPO Descrivere le pratiche assistenziali che tutti gli OOSS (operatori sanitari ) devono attuare in caso di presenza di pazienti affetti da patologia infettiva contagiosa e delle relative procedure di segnalazione. Ridurre l'incidenza delle complicanze e in particolare delle infezioni crociate attraverso l adesione da parte del personale sanitario infermieristico medico e di supporto dell Azienda Ospedaliera OIRM S. Anna, delle modalità operative riportate sul documento; Uniformare la gestione dei comportamenti degli OOSS in materia 2. CAMPO D'APPLICAZIONE La procedura deve essere applicata da tutto il Personale Sanitario, nel rispetto delle varie competenze professionali, ed in particolare : le precauzioni standard nell assistenza di tutti i pazienti ; le precauzioni aggiuntive nei casi definiti, in ottemperanza delle procedure codificate.

6 PAG. 6 di RESPONSABILITA Descrizione dell attività Applicazione delle precauzioni standard Decisione di adozione delle precauzioni basate sulla modalità di trasmissione (Contatto,Droplet, Aereo) Approvvigionamento materiali utili per impostare l isolamento Scelta dei DPI Approvvigionamento DPI Verifica applicazione precauzioni Standard + precauzioni basate sulla trasmissione Controllo della Corretta adozione delle raccomandazioni ed utilizzo dei Dispositivi di protezione Figura che svolge l attività Responsabile Coinvolto Medico Coordinatore infermieristico Coordinatore Ostetrico Infermiere Ostetrica Medico Coordinatore infermieristico Coordinatore Ostetrico Infermiere Ostetrica Coordinatore infermieristico Coordinatore Ostetrico Infermiere Ostetrica Medico competente SPP Ufficio Controllo Infezioni Commissione tecnica Coordinatore infermieristico Coordinatore Ostetrico Infermiere Ostetrica Coordinatore infermieristico Coordinatore /Ostetrico Infermiere Ostetrica Preposto 4 Infermiere Ostetrica Personale di supporto(infermiere generico, OSS, puericultrice, OTA) Infermiere Ostetrica Personale di supporto(infermiere generico, OSS, puericultrice, OTA) Infermiere Ostetrica Personale di supporto(infermiere generico, OSS, puericultrice, OTA) Infermiere Ostetrica Personale di supporto(infermiere generico, OSS, puericultrice, OTA) 4 persona che, in ragione delle competenze professionali e nei limiti di poteri gerarchici e funzionali adeguati alla natura dell incarico conferitogli, sottintende alle attività lavorativa e garantisce l attuazione delle direttive ricevute, controllandone la corretta esecuzione da parte dei lavoratori ed esercitando un funzionale potere di iniziativa ( art 2 DLgs N 81 9 Aprile 2008)

7 PAG. 7 di 65 Descrizione dell attività Applicazione sistemi (es, triage, segnalazioni ) per identificare i pazienti con conosciuta o sospetta infezione che richiedono Precauzioni per via Aerea prima di entrare nelle strutture ambulatoriali o di emergenza Applicazione delle precauzioni Empiriche Figura che svolge l attività Responsabile Coinvolto Coordinatore infermieristico Coordinatore Ostetrico Infermiere Ostetrica Medico Coordinatore infermieristico Coordinatore Ostetrico Infermiere Ostetrica Infermiere Ostetrica Personale di supporto(infermiere generico, OSS, puericultrice, OTA) Infermiere Ostetrica Personale di supporto(infermiere generico, OSS, puericultrice, OTA)

8 PAG. 8 di DESCRIZIONE TESTUALE DELLE ATTIVITA : in Allegato 1 le raccomandazioni definite dalle Linee Guida del CDC di Atlanta del Indicazioni generali; Precauzioni standard ; Precauzioni per trasmissione tramite via aerea; Precauzioni per trasmissione tramite Droplet ( goccioline); Precauzioni per trasmissione mediante contatto; Precauzioni per Isolamento protettivo; Precauzioni Empiriche. INDICAZIONI GENERALI 1. Tutti i pazienti devono essere considerati potenzialmente affetti da patologia infettiva trasmissibile, pertanto occorre che tutto il personale attui sempre e per ogni paziente le precauzioni standard; 2. Le precauzioni aggiuntive devono essere attuate sempre per ogni paziente che risponda ai requisiti descritti nel dettaglio nelle tavole successive per le diverse tipologie di isolamento; 3. E fatto obbligo al medico curante segnalare sulla cartella clinica la condizione sospetta o certa di infezione e le relative indicazioni del tipo di isolamento da attuare; 4. I pazienti sottoposti ad isolamento (da contatto, da via aerea, da goccioline) devono essere chiaramente identificabili attraverso: Segnalazione al letto del paziente/sulla porta di accesso alla stanza, attraverso un sistema di codice alfabetico che identificano il tipo di isolamento attuato omettendo il nome del paziente (da attuare anche nel caso la camera non ospiti unicamente pazienti in isolamento) Codici alfabetici: - Isolamento aereo codice A (aereo) - Isolamento droplets codice D (droplets) 5 raccomandazioni Linee Guida del CDC di Atlanta del 2007.

9 PAG. 9 di 65 - Isolamento da contatto codice C (contatto) E possibile, in aggiunta a questa procedura, per facilitare la comprensione ai bambini, prevedere alla segnalazione con codici diversi nei Reparti pediatrici. 5. Gli operatori sanitari sono tenuti ad informare i visitatori esterni, e comunque tutti coloro che non fanno parte dell equipe medico-infermieristica (compresi i consulenti di altri reparti, il personale delle imprese di pulizia, il personale addetto ai trasporti, il personale del servizio di ristorazione, il personale del servizio di manutenzione, etc.), delle precauzioni da adottare a seconda del tipo di isolamento attuato. 6. Nel caso in cui il paziente debba essere trasferito e/o sottoposto a procedure diagnostico/terapeutiche presso altre strutture, il personale che accoglierà il paziente e/o che eseguirà la procedura deve essere preventivamente informato. 7. Gli operatori sanitari sono tenuti a fornire e verificare che anche tutti coloro che non fanno parte dell equipe medico-infermieristica (compresi i consulenti di altri reparti, il personale delle imprese di pulizia, il personale addetto ai trasporti, il personale del servizio di ristorazione, il personale del servizio di manutenzione, etc.), utilizzino tutti i Dispositivi di Protezione (D.P.) previsti per il tipo di isolamento attuato. 8. Le operazioni di pulizia ordinaria e straordinaria dei locali ospitanti pazienti in isolamento e dei bagni utilizzati, devono essere svolte per ultime rispetto agli altri locali, facendo riferimento agli specifici protocolli presenti nei capitoli successivi. 9. Lo smaltimento dei rifiuti seguire i criteri della procedura Aziendale Gestione dei Rifiuti Sanitari per valutare se il rifiuto deve essere smaltito secondo le modalità dei rifiuti sanitari pericolosi a rischio infettivo (RSP). 10. E obbligo di ogni componente dell équipe medico-infermieristica del reparto, vigilare sull attuazione di tutte le norme riportate. 11. Qualora sussistano dubbi sull applicazione delle misure di controllo e prevenzione, ovvero non ci sia alcun riferimento nel presente documento, gli operatori possono rivolgersi alla S.S. Controllo Infezioni Ospedaliere (tel. 1955/ 5728/ 5693).

10 PAG. 10 di PRECAUZIONI STANDARD Le Precauzioni standard includono un gruppo di pratiche nella prevenzione delle infezioni da utilizzare nei confronti di tutte le persone assistite (P.A.), nelle strutture sanitarie nelle quali l assistenza è erogata. L applicazione delle Precauzioni Standard durante l assistenza alla P.A. è determinata dalla natura dell interazione tra paziente e operatore e preventivare l esposizione a sangue, fluidi corporei, a patogeni. Per alcune interazioni (es, procedura di venipunture), possono essere necessari solo i guanti; durante altre interazioni (es intubazione ), sono necessari l uso dei guanti, camici, occhiali e visor. Le Precauzioni standard sono intese per proteggere i pazienti e per assicurare che il personale sanitario non trasporti agenti infettivi ai pazienti con le loro mani o tramite i presidi usati durante l assistenza al paziente. ANALISI DEI RISCHI Per l operatore Possibile esposizione al rischio 6 biologico e rischio chimico se non si adottano tutte le precauzioni sotto descritte Lesione percutanea da taglio, lesione percutanea da puntura, esposizione mucocutanea a schizzi di liquidi organici e sostanze chimiche. Per le persone assistite Esposizione a rischio infettivo per la possibile contaminazione dei dispositivi, attrezzature, superfici usati per la sua assistenza ; 6 probabilità di raggiungimento del livello potenziale di danno nelle condizioni di impiego o di esposizione a un determinato fattore o agente oppure alla loro combinazione D.Lgs 81/2008

11 PAG. 11 di INDICAZIONE D USO (I.O.) PRECAUZIONI STANDARD PRECAUZIONI STANDARD L applicazione delle Precauzioni costituisce la strategia primaria per la prevenzione della trasmissione di agenti infettivi nell assistenza sanitaria fra pazienti e personale sanitario. SI APPLICANO A TUTTE LE PERSONE ASSISTITE, indipendentemente dal fatto che ci sia diagnosi o sospetto di infezione; SI APPLICANO al sangue, ai liquidi organici, secrezioni ed escrezioni, cute non integra e mucose. RICOVERO PAZIENTI Ricoverare in una stanza singola i pazienti che possono essere fonte di rischio per la trasmissione ad altri (es persone con secrezioni incontrollate, escrezioni o drenaggi della ferita; bambini con infezioni respiratorie virali o infezione gastrointestinale oppure se il paziente non è in grado di mantenere una corretta igiene personale e ambientale) quando disponibile.( Categoria I B) EDUCAZIONE SANITARIA: Igiene Respiratoria SISTEMAZIONE PAZIENTE corretto utilizzo servizi igienici adeguata igiene personale adeguato rispetto dell ambiente coprire bocca/ naso con materiali/tessuti a perdere quando si tossisce; smaltire immediatamente i materiali/ tessuti usati nei RSP-I; usare maschere chirurgiche sulla persona che tossisce quando tollerate e appropriate eseguire l igiene delle mani dopo il contatto con le secrezioni respiratorie. separazione spaziale, idealmente > 3 piedi (1 metro circa ), delle persone con infezioni respiratorie in aree di attesa comuni e nelle stanze di degenza quando possibile. OPERATORI SANITARI ( UTILIZZO D.P.I). Categoria IB/ IC Indossare i guanti quando si può prevedere il contatto con sangue o altri materiali potenzialmente

12 PAG. 12 di 65 infettivi, membrane mucose, pelle non integra, o pelle intatta potenzialmente contaminata (es, un paziente incontinente alle feci o urina). Per il contatto con materiali biologici; prima di venire a contatto con mucose e cute non integra in caso di accesso vascolare (es. prelievi, posizionamento e manutenzione cannule) GUANTI Cambiare i guanti durante l assistenza al paziente se le mani toccano per prima una zona contaminata (es, area perineale) e successivamente una parte del corpo pulita (es, faccia). Rimuovere i guanti dopo il contatto con un paziente e/o l'ambiente circostante (inclusa l apparecchiatura medica) usando tecniche appropriate per prevenire la contaminazione delle mani ). PROTEZIONE RESPIRATORIA MASCHERINA CHIRURGICA, OCCHIALI, SCHERMI FACCIALI CAMICE PROTETTIVO non necessaria durante procedure che possono generare schizzi o spruzzi di materiale biologico indossare camice protettivo TNT non sterile durante procedure che possono generare schizzi o spruzzi di materiale biologico. Se prevedibile elevata quantità di materiale biologico usare camici idrorepellenti CON SAPONE DETERGENTE Nei reparti/servizi che hanno in dotazione la soluzione CON SOLUZIONE ANTISETTICA IDROALCOLICA CON SOLUZIONE DETERGENTE/DI SINFETTANTE LAVAGGIO MANI (Categoria IA) ad inizio e fine turno dopo l uso dei servizi igienici tutte le volte che si ritiene necessario dopo l assistenza del paziente prima di eseguire procedure invasive o manovre che richiedono una procedura asettica (es. inserimento di catetere vescicale, catetere venoso periferico ecc.) N.B. La soluzione idroalcolica NON deve essere utilizzata in caso di mani visibilmente sporche o contaminate. dopo ogni contatto con materiale/oggetti contaminati (es. rimozione padelle o pappagalli) in caso di mani visibilmente sporche o contaminate lavaggio chirurgico prima di eseguire manovre invasive o manovre che richiedono una procedura asettica (es. cateterismo vescicale, inserimento CVC, prelievi per esami colturali, punture esplorative) dopo il contatto con materiali /oggetti contaminati in caso di epidemie

13 PAG. 13 di 65 ELIMINAZIONE D. P. I. Categoria IB/ IC non visibilmente contaminati da Rifiuti Sanitari Assimilabili Urbani liquidi biologici utilizzati con pazienti in Rifiuti Sanitari Pericolosi Rischio Infettivo isolamento visibilmente contaminati da Rifiuti Sanitari Pericolosi Rischio Infettivo liquidi biologici TRATTAMENTO DEI DISPOSITIVI MEDICI UTILIZZATI PER MANOVRE ASSISTENZIALI Categoria IB/ IC MONOUSO dopo l uso deve essere correttamente smaltito NON MONOUSO BIANCHERIA AGHI E TAGLIENTI dopo l uso il materiale deve essere prima decontaminato, poi lavato, sterilizzato e/o disinfettato attenersi alle indicazioni raccomandate nella procedura Aziendale Processo di sterilizzazione (reperibile sito intranet Cartella infezioni ospedaliere) Maneggiare in modo da evitare spargimenti, non depositare sul pavimento, non appoggiare sulla divisa; in caso di abbondanti quantità di materiale organico sulla biancheria, chiudere subito il sacco di raccolta; Non reincappucciare taglienti o aghi usati Non rimuovere taglienti/pungenti con le mani dai supporti (siringhe, vacutainer, siringa per EGA, etc.) ma utilizzare i sistemi presenti nei contenitori specifici per lo smaltimento; Posizionare i contenitori in posizione comoda e accessibile rispetto al luogo dove devono essere utilizzati i contenitori devono rimanere in camera dei pazienti solo lo stretto tempo necessario per la procedura in corso

14 PAG. 14 di 65 PRATICHE INIETTIVE SICURE (Categoria IA/ IB) Usare tecniche asettiche per evitare la contaminazione del materiale sterile per le iniezioni; Non somministrare farmaci da un unica siringa a pazienti multipli, persino se l'ago o cannula sulla siringa sono cambiate; Non riusare gli articoli mono-uso, aghi, cannule e siringhe sterili per un altro paziente neppure per accedere a un farmaco o soluzione che potrebbero essere usate per un paziente successivo; Usare set di infusione di fluidi (es sacche endovenose, deflussori e connettori) per un paziente solo ed eliminarlo appropriatamente dopo l uso; Considerare una siringa o ago/ cannula contaminata una volta che è stata usata per entrare o connettere una sacca di infusione endovenosa di una paziente o set di somministrazione ; Usare fiale mono-dose per uso parenterale ogni qualvolta possibile; Non somministrare farmaci da fiale monodose a pazienti multipli o utilizzare il contenuto rimanente per un uso successivo. Non tenere fiale multi dose nell'area vicine al trattamento del paziente e stoccare in concordanza con le raccomandazioni del fabbricante; eliminare se la sterilità è compromessa o discutibile. Non usare sacche o bottiglie di soluzione endovenosa come comune fonte di approvvigionamento per pazienti multipli. PROCEDURE SPECIALI DI PUNTURE LOMBARI (Categoria IA/ ) Indossare una maschera chirurgica quando si inserisce un catetere o si inietta materiale nel canale spinale o spazio subdurale (i.e., durante mielogramma, puntura lombare e spinale o anestesia del epidurale. Nelle strutture che forniscono cure a pazienti pediatrici o hanno aree di attesa con giocattoli per bambini stabilire politiche e procedure per la pulizia e disinfezione dei giocattoli a intervalli regolari Categoria IB GIOCATTOLI Selezionare giocattoli che possono essere puliti facilmente e disinfettati; Non permettere l uso di giocattoli imbottiti di peluche se sono condivisi; attenersi alle raccomandazioni indicate nella procedura aziendale 3/2009 Trattamento del materiale ludico in ospedale (reperibile sito intranet Cartella infezioni ospedaliere)

15 PAG. 15 di 65 PULIZIA/DISINFEZIONE AMBIENTE(camera di degenza, bagno, arredi) PULIZIA/DISINFEZIONE UNITA PAZIENTE IGIENE AMBIENTALE Categoria IB Utilizzare I.O. di pulizia ambientale Allegato 3 utilizzare I.O. di pulizia disinfezione unità paziente Allegato 9 VISITATORI Devono utilizzare le stesse precauzioni degli operatori sanitari nell approccio al familiare EDUCAZIONE SANITARIA corretto lavaggio mani corretto trattamento biancheria a domicilio non affollare l ambiente Igiene Respiratoria: coprire bocca/ naso con materiali/tessuti a perdere quando si tossisce; smaltire immediatamente i materiali/ tessuti usati nei RSP-I; usare maschere chirurgiche sulla persona che tossisce quando tollerate e appropriate eseguire l igiene delle mani dopo il contatto con le secrezioni respiratorie.

16 PAG. 16 di PRECAUZIONI BASATE SULLA MODALITÀ DI TRASMISSIONE Le Precauzioni basate sulla modalità di trasmissione sono da usare nei confronti delle persone assistite per le quali sono sospettati di essere infette o colonizzate da agenti infettivi, inclusi certi patogeni epidemiologicamente importanti, che richiedono misure di controllo addizionale efficaci per prevenire la trasmissione. Le Precauzioni basate sulla Trasmissione sono usate quando la/e via/e di trasmissione è (sono) non completamente interrotte usando solo le Precauzioni Standard. Per alcune malattie che hanno vie multiple di trasmissione (e.s, SARS), possono essere usate più di una categoria delle Precauzioni basate sulla Trasmissione. Quando sono usate l'una o l'altra, singolarmente o in combinazione, devono essere sempre usate in aggiunta alle Precauzioni Standard. (consultare le schede di sintesi delle precauzioni raccomandate per le infezioni specifiche Allegato 2) Quando l'agente infettivo non è conosciuto al momento di ammissione in una struttura sanitaria, le Precauzioni basate sulla Trasmissione sono usate empiricamente, secondo la sindrome clinica e gli agenti eziologici probabili, e poi modificati quando il patogeno è identificato o è emersa una eziologia infettiva Quando sono indicate le Precauzioni Basate sulla Trasmissione, il personale sanitario deve impegnarsi per contrastare possibili effetti negativi sui pazienti (vale a dire, ansia, depressione e altri disturbi di umore, le percezioni della stigmatizzazione, il ridotto contatto con il personale clinico con il fine di migliorare l accettazione dai pazienti e l adesione da parte degli operatori sanitari). Nella nostra azienda è già attiva una sorveglianza basata sui microrganismi ALERT, che richiedono l adozione di misure di isolamento da contatto, tuttavia è possibile il verificarsi di riscontro di microrganismi che richiedono altre misure di isolamento. Allo scopo di conoscere l epidemiologia locale di tali microrganismi e di verificare la conseguente corretta adozione delle misure di isolamento specifiche, viene adottata una semplice scheda di segnalazione (Allegato 4), da compilarsi a cura del medico curante e da inviare tempestivamente all ufficio ICI.

17 PAG. 17 di PRECAUZIONI DA CONTATTO Usare le precauzioni da Contatto come descritto nelle schede di sintesi delle precauzioni raccomandate per le infezioni specifiche (Allegato 2) per pazienti con note o sospette infezioni o evidenza di sindromi che rappresentano un aumentato rischio per la trasmissione da contatto. Le Precauzioni da Contatto devono essere usate quando si assiste una persona colonizzata o infettata con MDRO.(microrganismi multi resistenti ALERT) ANALISI DEI RISCHI Per l operatore Possibile esposizione al rischio biologico e rischio chimico se non si adottano tutte le precauzioni sotto descritte Lesione percutanea da taglio, lesione percutanea da puntura, esposizione mucocutanea a schizzi di liquidi organici e sostanze chimiche. Per le persone assistite Esposizione a rischio infettivo per la possibile contaminazione dei dispositivi, attrezzature, superfici usati per la sua assistenza ;

18 PAG. 18 di INDICAZIONE D USO (I.O.) PRECAUZIONI DA CONTATTO consultare le schede di sintesi delle precauzioni raccomandate per le infezioni specifiche Allegato 2 PRECAUZIONI DA CONTATTO Le Precauzioni da Contatto sono designate per prevenire la trasmissione di agenti infettivi, incluso microrganismi epidemiologicamente importanti, che sono propagati con il contatto diretto o indiretto con il paziente o l'ambiente del paziente. Gli agenti specifici e circostanze per le quali le Precauzioni da Contatto sono indicate sono descritte nell Allegato 2 Le Precauzioni da contatto sono sempre usate in aggiunta alle Precauzioni Standard

19 PAG. 19 di 65 RICOVERO PAZIENTI Sistemare i pazienti che richiedono l uso delle Precauzioni da Contatto in una stanza singola quando disponibile Categoria IB Identificare sulla porta della stanza il tipo di isolamento C Quando c è scarsa disponibilità di stanze singole, applicare i principi seguenti per le decisioni sulla sistemazione del paziente: dare priorità a pazienti con condizioni che possono facilitare la trasmissione (es., drenaggio non contenuto, incontinenza delle feci) per la sistemazione del paziente nella stanza singola; Categoria II Ricoverare nella stessa stanza (coorte) i pazienti che sono infettati o colonizzati con lo stesso patogeno e compagni di stanza appropriati. Categoria IB Se si rende necessario, mettere un paziente che richiede le Precauzioni da Contatto in una stanza con un paziente che non è infettato o colonizzato con lo stesso agente infettivo: Evitare di mettere i pazienti che richiedono l uso delle precauzioni da Contatto nella stessa stanza con pazienti che hanno condizioni che possono aumentare il rischio di esiti avversi da infezione o che possono facilitare la trasmissione (es, quelli che sono immunocompromessi, che hanno ferite aperte, o lungo degenti ). Categoria II Assicurare la separazione spaziale dei pazienti di circa un metro l'un dall'altro. Categoria II Cambiare camice protettivo ed effettuare l igiene delle mani tra il contatto con pazienti nella stessa stanza, malgrado siano entrambi i pazienti sottoposti alle Precauzioni da Contatto. Categoria IB Dedicare i servizi igienici ed effettuare la sanificazione /disinfezione 3 volte al giorno Categoria IB La disinfezione va effettuata con una soluzione di ipoclorito di sodio ad una concentrazione di 1000 ppm in caso di trasporto informare dell isolamento in atto il personale addetto al trasporto e quello del reparto/servizio che riceve il paziente cambiare la biancheria del letto prima di effettuare il trasporto Categoria II EDUCAZIONE SANITARIA usate in aggiunta alle Precauzioni Standard NEGLI AMBULATORI corretto utilizzo servizi igienici lavaggio accurato e ripetuto delle mani con acqua e sapone dopo l uso dei servizi igienici; adeguata igiene personale adeguato rispetto dell ambiente. Organizzare in modo tale che i pazienti che richiedono le Precauzioni da Contatto accedano nella sala visita il più presto possibile.

20 PAG. 20 di 65 SISTEMAZIONE DEI PAZIENTI NELLE TERAPIE INTENSIVE NEONATALI In incubatrice In culla Adibire un area della degenza per la sistemazione della culla; Se più bambini sono colonizzati con lo stesso patogeno organizzare in modo che tutte le culle siano nella stessa area (coorte) con una distanza di almeno un metro; applicare sulla culla la segnalazione dell isolamento da Contatto C Predisporre vicino ad ogni culla un ripiano con: Soluzione per la decontaminazione alcolica delle mani; Camici protettivi in TNT idrorepellenti ; Guanti. contenitore per R.S.P.-I sostituire i materassini settimanalmente lavarli e inviarli alla sterilizzazione Fasciatoii e bilance sostituire ad ogni utilizzo il panno monouso e sanificare e disinfettare con soluzione a base di cloro DECS puro 1000 ppm. (100 ml di DECS puro in 1 litro d acqua).

21 PAG. 21 di 65 La stanza deve prevedere ORGANIZZAZIONE DELLA STANZA PER L ISOLAMENTO Servizi igienici in stanza (in alternativa dedicare in maniera esclusiva il servizio esterno più vicino alla stanza mantenendolo chiuso a chiave) Soluzione detergente/disinfettante per il lavaggio antisettico delle mani (da effettuare se isolati microrganismi sporigeni ) Soluzione idroalcolica/antisettico per la decontaminazione delle mani Contenitore per Rifiuti Sanitari Pericolosi a Rischio Infettivo Contenitore per la biancheria sporca Dispositivi o materiali sanitari personalizzati (termometro, fonendoscopio, sfigmomanometro, padella, camici, sfigmomanometro) COME ESEGUIRE OPERATIVAMENTE L ISOLAMENTO ESTERNO DELLA STANZA Se la stanza non è fornita di una zona filtro organizzarsi come segue Sulla porta della stanza deve essere segnalato l isolamento da contatto All esterno, vicino alla porta di ingresso, sistemare un tavolino con sopra guanti, cappellini e camici monouso (gli occhiali protettivi sono personali e ogni operatore deve esserne fornito) Tale zona deve essere delimitata da un paravento e deve essere adibita esclusivamente alla vestizione con la modalità rappresentata nella figura altrimenti tutto il materiale occorrente deve essere depositato nella zona filtro INTERNO DELLA STANZA Predisporre un piano d appoggio sul quale porre materiale di riserva (guanti, camici, cappellini, mascherine chirurgiche, ecc.). Vicino al piano d appoggio sistemare un contenitore per Rifiuti Sanitari Pericolosi a Rischio Infettivo. Delimitare con un paravento l area adiacente al letto del paziente per dividerla dall area adibita alla svestizione.

22 PAG. 22 di 65 OPERATORI SANITARI ( vedere figura 1 per indossare i DPI ) GUANTI IN MATERIALE In aggiunta alle precauzioni Standard SINTETICO( NITRILE) Categoria 1B Indossare i guanti ogni qualvolta che si tocca la cute integra del paziente o superficie ed articoli in prossimità al paziente (es. attrezzature mediche, sbarre del letto) indossare i guanti prima di entrare nella stanza. PROTEZIONE RESPIRATORIA MASCHERINA CHIRURGICA resistente alla penetrazione dei fluidi OCCHIALI, SCHERMI FACCIALI CAMICE PROTETTIVO In TNT idrorepellente non necessaria Durante procedure che possono generare schizzi o spruzzi di materiale biologico Portare un camice ogni qualvolta si prevede che l abbigliamento avrà il contatto diretto con il paziente o superfici ambientali potenzialmente contaminate o apparecchiature in stretta prossimità al paziente. Indossare il camice prima di entrare nella stanza o nella zona filtro ( vedere figura 1 ) Rimuovere il camice ed osservare l igiene delle mani prima di lasciare l'ambiente di assistenza del paziente (vedere figura 2) Dopo la rimozione del camice, assicurare che l abbigliamento e la cute non abbiano avuto contatto con le superfici ambientali potenzialmente contaminate che potrebbero avere, come conseguenza il possibile trasferimento dei microrganismi ad altri pazienti o superficie ambientali DISPOSITIVI PER MANOVRE ASSISTENZIALI AGHI E TAGLIENTI CARTELLA CLINICA ED INFERMIERISTICA VEDERE PRECAUZIONI STANDARD Va consultata e aggiornata fuori dalla stanza e solo dopo aver rimosso i DPI. e lavato le mani LAVAGGIO MANI Categoria 1A VEDERE PRECAUZIONI STANDARD

23 PAG. 23 di 65 Figura 1 vestizione corretta dei dispositivi di Protezione individuale (DPI)

24 PAG. 24 di 65 Rimozione DPI deve avvenire obbligatoriamente all interno della stanza, ed i D.P.I devono essere rimossi in sicurezza rispettando il seguente ordine: Vedere figura 2 Per sequenza corretta della rimozione dei DPI La protezione del viso (Mascherina occhiali) non sono richiesti per questo tipo di isolamento ma possono rendersi necessari qualora vengano effettuate manovre che possono creare schizzi di materiale biologico. 1.GUANTI Afferrare il bordo esterno del guanto e sfilarlo dalla mano; il guanto sarà così rovesciato, con la parte esterna contaminata all interno Infilare una o due dita della mano non guantata all interno dell altro guanto Sfilare il secondo guanto dall interno, creando un sacchetto che conterrà anche l altro guanto. Smaltire i guanti nell apposito contenitore 2 LAVARE LE MANI 3 CAMICE Slacciare il camice al collo e alla vita. Sfilarlo dal collo e dalle spalle. Avvolgerlo in modo che la parte esterna contaminata sia all interno. Arrotolarlo e smaltirlo nell apposito contenitore 4. OCCHIALI DI PROTEZIONE/SCHERMO FACCIALE Rimuovere gli occhiali di protezione o lo schermo facciale afferrandoli con le mani non guantate per le stanghette o per il supporto a livello delle orecchie. Allontanare dal viso. Riporli nella postazione designata o smaltirli se monouso 5. MASCHERINA Sciogliere i lacci della mascherina chirurgica, prima alla nuca e poi al collo. La parte anteriore della maschera deve essere considerata contaminata e quindi non va mai toccata. Allontanare la maschera dal viso toccandone solamente i lacci. Eliminare nei RSP-I 6. FILTRANTE FACCIALE Sollevare lentamente prima l elastico inferiore e sfilarlo dalla testa. Poi fare la stessa cosa con l elastico superiore dalla nuca. Smaltire il filtrante facciale nell apposito contenitore 7.LAVARE LE MANI

25 PAG. 25 di 65 Figura 2 Rimozione in sicurezza dei dispositivi di Protezione individuale (DPI)

26 PAG. 26 di 65 UTILIZZATI CON PAZIENTI IN ISOLAMENTO ELIMINAZIONE D.P.I. Rifiuti Sanitari Pericolosi Rischio Infettivo TRATTAMENTO DEI DISPOSITIVI MEDICI UTILIZZATI PER MANOVRE ASSISTENZIALI Categoria 1B/C MONOUSO dopo l uso deve essere correttamente smaltito NON MONOUSO BIANCHERIA ALTRO AGHI E TAGLIENTI Sanificare e disinfettare giornalmente il MATERIALE DEDICATO (es: apparecchio pressione) o ad ogni utilizzo (es termometro, padella ) Disinfettare (o sterilizzare quando possibile) in uscita tutto il MATERIALE RIUTILIZZABILE E COMUNITARIO che non è possibile dedicare al paziente ( pompe infusionali, barella, ecc.) Nei nidi fisiologici e patologici fasciatoi e bilance sostituire ad ogni utilizzo il panno monouso e sanificare e disinfettare con soluzione a base di cloro DECS puro 1000 ppm. (100 ml di DECS puro in 1 litro d acqua). eliminare dopo l uso le sonde rettali riutilizzabili a causa dell estrema difficoltà di pulizia; Maneggiare in modo da evitare spargimenti, non depositare sul pavimento, non appoggiare sulla divisa; in caso di abbondanti quantità di materiale organico sulla biancheria, chiudere subito il sacco di raccolta. Padelle e/o pappagalli: devono essere personalizzati, dopo l uso devono essere trattati con lavapadelle a disinfezione termica. Nei reparti nei quali non è presente la lava padelle lavare i presidi ed immergerli in soluzione disinfettante di ipoclorito di sodio ad una concentrazione di 1000 ppm. VEDERE PRECAUZIONI STANDARD

27 PAG. 27 di 65 PRATICHE INIETTIVE SICURE PROCEDURE SPECIALI DI PUNTURE LOMBARI VEDERE PRECAUZIONI STANDARD VEDERE PRECAUZIONI STANDARD Nelle strutture che forniscono cure a pazienti pediatrici o hanno aree di attesa con giocattoli per bambini stabilire politiche e procedure per la pulizia e disinfezione dei giocattoli a intervalli regolari GIOCATTOLI In aggiunta alle precauzioni Standard Personalizzare tutti i giochi attenersi alle raccomandazioni indicate nella procedura aziendale 3/2009 Trattamento del materiale ludico in ospedale (reperibile sito intranet Cartella infezioni ospedaliere) IGIENE AMBIENTALE PULIZIA/DISINFEZIONE AMBIENTE(camera di degenza, bagno, arredi) La pulizia della stanza in cui è ricoverato il paziente in isolamento deve essere effettuata per ultima rispetto alla pulizia del reparto Garantire che nelle stanze dei pazienti sottoposti a Precauzioni da Contatto, le pulizie siano prioritarie e frequenti e sia effettuata la disinfezione, almeno quotidiana ponendo maggior attenzione sulle superfici frequentemente toccate (e.g., sbarre del letto, tavolo, sopraletto, comodino, WC e lavabo nei bagni dei pazienti, maniglie delle porte ) ed attrezzature nelle immediata vicinanza del paziente. ( Categoria IB) (Allegato 3) PULIZIA/DISINFEZIONE UNITA PAZIENTE Adottare indicazioni I.O. di pulizia disinfezione quotidiana unità paziente (Allegato 10) verificare pulizia e disinfezione posto letto, bagno. la pulizia deve essere sempre seguita dalla disinfezione superfici metalliche: polifenoli superfici non metalliche: ipoclorito di sodio compresse di sodio dicloroisocianurato. (vedere diluizioni per raggiungere la concentrazione di 1000 ppm )

28 PAG. 28 di 65 VISITATORI Ridurre al minimo le visite e far utilizzare ai visitatori le stesse precauzioni degli operatori sanitari a parità di situazione (es. lavaggio mani, uso, guanti e camici protettivi) EDUCAZIONE SANITARIA lavaggio mani con antisettico entrando e uscendo dalla stanza trattamento biancheria a domicilio (inserirla in un sacco di plastica e lavare a 90 con candeggina ) non affollare l ambiente Rimozione dispositivi di protezione come in figura 2 Sospendere le Precauzioni da Contatto dopo che segni e sintomi dell'infezione sono risolte o secondo le raccomandazioni specifiche per patogeno descritte nelle schede in Allegato 2

29 PAG. 29 di PRECAUZIONI PER PATOLOGIE TRASMISSIBILI CON DROPLET Usare le Precauzioni da Droplet come raccomandato nelle schede di sintesi delle precauzioni raccomandate per le infezioni specifiche Allegato 2, per pazienti per i quali è conosciuto o sospetto essere infettati con patogeni trasmessi da droplets respiratorie (es, goccioline con particelle > 5 micron) che sono generate da un paziente che tossisce, starnutisce o parla ANALISI DEI RISCHI Per l operatore Possibile esposizione al rischio biologico e rischio chimico se non si adottano tutte le precauzioni sotto descritte Lesione percutanea da taglio, lesione percutanea da puntura, esposizione mucocutanea a schizzi di liquidi organici e sostanze chimiche. Per le persone assistite Esposizione al rischio infettivo per la possibile contaminazione dei dispositivi, attrezzature, superfici usati durante l assistenza.

30 PAG. 30 di INDICAZIONE D USO (I.O.) PRECAUZIONI PER DROPLETS consultare le schede di sintesi delle precauzioni raccomandate per le infezioni specifiche (Allegato 2) PRECAUZIONI DROPLETS Le Precauzioni da Droplets sono designate per prevenire la trasmissione di agenti infettivi in pazienti per i quali è conosciuto o sospetto essere infettati con patogeni trasmessi da droplets respiratorie ( goccioline con particelle > 5 micron) che sono generate da un paziente che tossisce, starnutisce o. Gli agenti specifici e circostanze per le quali le Precauzioni da droplets sono indicate sono descritti nelle schede di sintesi delle precauzioni raccomandate per le infezioni specifiche Allegato 2. Le Precauzioni da Droplets sono sempre usate in aggiunta alle Precauzioni Standard

31 PAG. 31 di 65 RICOVERO PAZIENTI Ricovero in stanza singola Categoria II Quando c è scarsa disponibilità di stanze singole, applicare i principi seguenti per le decisioni sulla sistemazione del paziente: Dare priorità ai pazienti che hanno eccessiva tosse e produzione di secrezioni per sistemazione in stanza singola Categoria II Mettere insieme nella stessa stanza (coorte) pazienti che sono infettati con lo stesso patogeno Categoria IB Se si rende necessario, mettere un paziente che richiede le Precauzioni da Droplets in una stanza con un paziente che non è infettato o colonizzato con lo stesso agente infettivo: Evitare di sistemare pazienti sottoposti a Precauzioni da Droplets nella stessa stanza con pazienti che hanno condizioni che possono aumentare il rischio di esiti avversi da infezione o che possono facilitare la trasmissione (es, immunocompromessi, o quelli che hanno avuto degenze prolungate ). Categoria II Assicurare che i pazienti siano fisicamente separati > 1 metro ( distanza > 3 piedi ) l'un dall'altro. Categoria IB Cambiare il camice ed effettuare l igiene delle mani tra il contatto con pazienti nella stessa stanza, malgrado che un paziente o entrambi i pazienti sono sottoposti a Precauzioni da Droplets. Categoria IB Istruire i pazienti affinché seguano le raccomandazioni per l Igiene Respiratoria coprire bocca/ naso con materiali/tessuti a perdere quando si tossisce; smaltire immediatamente i materiali/ tessuti usati nei RSP-I; usare maschere chirurgiche sulla persona che tossisce quando tollerate e appropriate eseguire l igiene delle mani dopo il contatto con le secrezioni respiratorie. Identificare sulla porta della stanza il tipo di isolamento D Non sono necessari sistemi di ventilazione particolari Limitare il trasporto del paziente e comunque fargli indossare la mascherina chirurgica Categoria IB In caso di trasporto informare dell isolamento in atto il personale addetto al trasporto e quello del reparto/servizio che riceve il paziente cambiare la biancheria del letto prima di effettuare il trasporto EDUCAZIONE SANITARIA: in aggiunta alle Precauzioni Standard utilizzare fazzoletti monouso negli accessi di tosse e per le secrezioni nasali smaltendoli immediatamente nei RSP a Rischio Infettivo lavarsi frequentemente le mani, specie dopo accessi di tosse adeguata igiene personale adeguato rispetto dell ambiente Categoria II

32 PAG. 32 di 65 NEGLI AMBULATORI COLLOCAZIONE DEI PAZIENTI NELLE TERAPIE INTENSIVE NEONATALI organizzare in modo tale che i pazienti che richiedono le Precauzioni da Droplet accedano nella sala visita il più presto possibile Categoria II In incubatrice In culla Adibire un area della degenza per la sistemazione della culla; Se più bambini sono colonizzati con lo stesso patogeno organizzare in modo che tutte le culle siano nella stessa area (coorte) con una distanza di almeno un metro; applicare sulla culla la segnalazione dell isolamento da DROPLETS D Predisporre vicino ad ogni culla un ripiano con: Soluzione per la decontaminazione alcolica delle mani; Camici protettivi in TNT impermeabili; Guanti. contenitore per R.S.P.-I sostituire i materassini settimanalmente lavarli e inviarli alla sterilizzazione Fasciatoi e bilance sostituire ad ogni utilizzo il panno monouso e sanificare e disinfettare con soluzione a base di cloro DECS puro 1000 ppm. (100 ml di DECS puro in 1 litro d acqua).

33 PAG. 33 di 65 La stanza deve prevedere ORGANIZZAZIONE DELLA STANZA PER L ISOLAMENTO Soluzione detergente/disinfettante per il lavaggio antisettico delle mani Soluzione idroalcolica/antisettico per la decontaminazione delle mani Contenitore per Rifiuti Sanitari Pericolosi a Rischio Infettivo COME ESEGUIRE OPERATIVAMENTE L ISOLAMENTO ESTERNO DELLA STANZA Se la stanza non è fornita di una zona filtro organizzarsi come segue Sulla porta della stanza deve essere segnalato l isolamento da Droplets D All esterno, vicino alla porta di ingresso, sistemare un tavolino con sopra guanti, cappellini e camici monouso (gli occhiali protettivi sono personali e ogni operatore deve esserne fornito) Tale zona deve essere delimitata da un paravento e deve essere adibita esclusivamente alla vestizione. altrimenti tutto il materiale occorrente deve essere depositato nella zona filtro INTERNO DELLA STANZA Predisporre un piano d appoggio sul quale porre materiale di riserva (guanti, camici, cappellini, mascherine chirurgiche, ecc.). Vicino al piano d appoggio sistemare un contenitore per Rifiuti Sanitari Pericolosi a Rischio Infettivo. Delimitare con un paravento l area adiacente al letto del paziente per dividerla dall area adibita alla svestizione.

34 PAG. 34 di 65 OPERATORI SANITARI In aggiunta alle precauzioni Standard GUANTI Indossare i guanti ogni qualvolta che si tocca la cute integra del paziente o superficie ed articoli in prossimità al paziente (es. attrezzature mediche, sbarre del letto) indossare i guanti prima di entrare nella stanza. PROTEZIONE RESPIRATORIA Indossare una maschera resistente ai fluidi prima di entrare nella stanza del paziente per procedure effettuate a meno di 1 metro dal paziente Categoria IB OCCHIALI, SCHERMI FACCIALI Durante le procedure che possono generare schizzi o spruzzi di materiale biologico CAMICE PROTETTIVO Indossare durante le manovre effettuate a meno di 1 metro dal paziente dal paziente o superfici ambientali potenzialmente contaminate o apparecchiature in stretta prossimità al paziente. Indossare il camice prima di entrare nella stanza o nella zona filtro ( vedere figura 1 ) Rimuovere il camice ed osservare l igiene delle mani prima di lasciare l'ambiente di assistenza del paziente (vedere figura 2) Dopo la rimozione del camice, assicurare che l abbigliamento e la cute non abbiano avuto contatto con le superfici ambientali potenzialmente contaminate che potrebbero avere, come conseguenza il possibile trasferimento dei microrganismi ad altri pazienti o superficie ambientali. Rimozione DPI Vedere figura 2 Deve avvenire obbligatoriamente all interno della stanza, ed i D.P.I devono essere rimossi in sicurezza rispettando il seguente ordine: 1.GUANTI Afferrare il bordo esterno del guanto e sfilarlo dalla mano; il guanto sarà così rovesciato, con la parte esterna contaminata all interno Infilare una o due dita della mano non guantata all interno dell altro guanto Sfilare il secondo guanto dall interno, creando un sacchetto che conterrà anche l altro guanto. Smaltire i guanti nell apposito contenitore 2..LAVARE LE MANI 3.. CAMICE Slacciare il camice al collo e alla vita. Sfilarlo dal collo e dalle spalle. Avvolgerlo in modo che la parte esterna contaminata sia all interno. Arrotolarlo e smaltirlo nell apposito contenitore

35 PAG. 35 di 65 La protezione del viso (Mascherina occhiali) non sono richiesti per questo tipo di isolamento ma possono rendersi necessari qualora vengano effettuate manovre che possono creare schizzi di materiale biologico. 4. OCCHIALI DI PROTEZIONE/SCHERMO FACCIALE Rimuovere gli occhiali di protezione o lo schermo facciale afferrandoli con le mani non guantate per le stanghette o per il supporto a livello delle orecchie. Allontanare dal viso. Riporli nella postazione designata o smaltirli se monouso 5. MASCHERINA Sciogliere i lacci della mascherina chirurgica, prima alla nuca e poi al collo. La parte anteriore della maschera deve essere considerata contaminata e quindi non va mai toccata. Allontanare la maschera dal viso toccandone solamente i lacci. Eliminare nei RSP-I 6. FILTRANTE FACCIALE Sollevare lentamente prima l elastico inferiore e sfilarlo dalla testa. Poi fare la stessa cosa con l elastico superiore dalla nuca. Smaltire il filtrante facciale nell apposito contenitore 7.LAVARE LE MANI DISPOSITIVI PER MANOVRE ASSISTENZIALI AGHI E TAGLIENTI VEDERE PRECAUZIONI STANDARD CARTELLA CLINICA ED INFERMIERISTICA Va consultata e aggiornata fuori dalla stanza e solo dopo aver rimosso i DPI. e lavato le mani LAVAGGIO MANI VEDERE PRECAUZIONI STANDARD UTILIZZATI PER PAZIENTI IN ISOLAMENTO ELIMINAZIONE D.P.I. Rifiuti Sanitari Pericolosi Rischio Infettivo

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