L industria musteriana di Poggio al Medico presso Cecina (Livorno)
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1 Quad. Mus. St. Nat. Livorno, 20: 5-13 (2007) 5 L industria musteriana di Poggio al Medico presso Cecina (Livorno) AGOSTINO DANI 1 RIASSUNTO. Si espongono i risultati dello studio analitico di un industria del Paleolitico medio composta di 319 strumenti, raccolta in superficie nella località Poggio al Medico del comune di Cecina (Livorno). La materia prima più frequentemente utilizzata è il diaspro rosso. Fra gli strumenti, numerosi sono i raschiatoi, scarsi i denticolati e rarissime le punte. Questa industria appare classificabile come un Musteriano tipico arricchito in raschiatoi di tecnica e facies non Levallois. Parole chiave: Industria musteriana, Paleolitico medio, Livorno. SUMMARY. The mousterian deposit from Poggio al Medico near Cecina (Livorno). The Author presents the results of an analythic study of a Middle Palaeolithic industry consisting of 319 pieces, which were collected in the locality Poggio al Medico near Cecina (Livorno). The most frequently used raw material is red jasper. Among the tools, side-scrapers occur frequently while denticulated pieces are scarce and points very rare. This industry is referable to a Typical Mousterian enriched by side-scrapers of no Levallois technique and facies. Key words: Mousterian industry, Middle Palaeolithic, Livorno. Introduzione L industria paleolitica oggetto della presente comunicazione proviene da un giacimento di superficie localizzato nei campi posti immediatamente a Nord e Nord-Ovest della casa poderale di Poggio al Medico, alla periferia orientale di Cecina (Livorno). La posizione corrisponde alle coordinate I.G.M. 119 IV N.O. (Cecina), Lat. N , Long. O , quota altimetrica 30 s.l.m. Il suolo di giacitura è costituito dalla formazione delle Sabbie rosse di Val di Gori, di età rissiana (Mazzanti, Sanesi, 1987). La scoperta del giacimento risale al 1965, ma la raccolta dell industria litica affiorante ebbe un deciso incremento solo a partire dal 1982 (Dani, 1982) ed è proseguita fino a quando imponenti lavori stradali e la progressiva espansione edilizia dell abitato di Cecina hanno portato al totale sconvolgimento del sito preistorico. Attualmente, nel punto centrale del giacimento sorge un aiuola circolare spartitraffico e gran parte dei terreni contenenti industria litica risultano inclusi nella recinzione del nuovo Ospedale di Cecina. L industria L industria litica raccolta a Poggio al Medico si compone di 319 strumenti (Bordes, 1981), 249 nuclei e 813 schegge e scarti di lavorazione. L aspetto fisico dei manufatti appare decisamente fresco e, sia sotto il profilo tecnologico che tipologico, non si osservano elementi che risultino incompatibili con un orizzonte del Paleolitico medio. E pertanto nostra opinione che il complesso debba considerarsi omogeneo. La materia prima utilizzata è costituita per il 65% da diaspro rosso, per il 14% da quarzite, in genere di colore verdastro, per l 8% da diaspro verde e per il rimanente 13% da calcare silicizzato, diaspro grigio, ftanite ed altre varietà di selce. 1. Ispettore Onorario della Soprintendenza ai Beni Archeologici della Toscana S. Croce sull Arno (Pisa), Piazza Matteotti n. 16.
2 6 Agostino Dani I nuclei hanno dimensioni varianti fra un minimo di mm 28 x 20 ed un massimo di mm 103 x 90 e si suddividono nei seguenti tipi (in ordine numerico decrescente): a) Nuclei ad un piano di percussione liscio N. 65 b) Nuclei poliedrici 51 c) Dischi a distacchi centripeti 29 d) Nuclei a due piani di percussione ortogonali 26 e) Nuclei ad un piano di percussione corticato 21 f) Nuclei a due piani di percussione opposti 7 g) Residui indefinibili 50 Totale N. 249 Nonostante la varietà dei tipi, l impressione generale è quella di una tecnologia assai sommaria, con scarsità di procedimenti che tendano a predeterminare la forma delle schegge. Queste considerazioni si estendono agli stessi nuclei a disco, spesso grossolani e con decorticamento solo parziale della circonferenza, senza un solo caso di distacco di scheggia Levallois preferenziale. Viene anzi da pensare che le schegge Levallois documentate nell industria, e particolarmente quelle in quarzite alle quali non fa riscontro un adeguato numero di nuclei, siano state realizzate nei luoghi di affioramento della materia prima, a qualche distanza dal giacimento. Ricordiamo infatti che mentre il diaspro rosso abbonda nei depositi alluvionali del fiume Cecina, la quarzite è reperibile in formazioni della Val di Cornia o della Val d Era, assai più distanti dalla zona di utilizzazione. I prodotti di taglio non ritoccati, esclusi 161 residui indefinibili e frammenti (débris), si suddividono in 196 microschegge ed 1 microlametta inferiori a mm 25; 403 piccole schegge e 6 lamette comprese fra mm 26 e mm 50; 44 schegge e 2 lame superiori a mm 50. I moduli dimensionali degli strumenti, esclusi 30 frammenti indefinibili, fanno registrare 27 microschegge inferiori a mm 25; 220 piccole schegge e 10 lamette comprese fra mm 26 e mm 50; 27 schegge e 5 lame superiori a mm 50. Nel complesso si contano 7 calotte di ciottolo, ben 177 elementi conservanti porzioni di cortice e 135 totalmente decorticati. L analisi dei talloni visibili, condotta separatamente per 375 prodotti di taglio non ritoccati e 229 strumenti, è riportata nella Tab. 1 e rivela alcuni aspetti singolari. Fra gli strumenti, la percentuale dei talloni corticati è nettamente più alta che fra i non ritoccati, mentre quella dei talloni diedri è un poco inferiore. La frequenza di talloni corticati e l abbondanza di strumenti con residui di cortice rappresentano un ulteriore indizio dell uso di una tecnologia decisamente sommaria da parte degli artefici di questa in- Schegge non ritoccate Strumenti Corticati 73-19,5% 61-26,6% Lisci ,3% 86-37,6% Diedri 47-12,5% 24-10,5% Faccettati 52-13,9% 51-22,3% Puntiformi 18-4,8% 7-3,0% Totale ,0% ,0% Tab. 1 - Tipologia dei talloni. Tab. 1 - Typology of striking platforms. Ia 0,1-0,5 4-1,4% Ia 0,6-0,7 16-5,6% Ia 0,8-1, ,1% Ia 1,1-1, ,1% Ia 1,6-2, ,5% Ia 2,1-3,0 15-5,2% Totale ,9% Tab. 2 - Indice di allungamento degli strumenti (Bagolini, 1968). Tab. 2 - Elongation index of tools (Bagolini, 1968). Ic 0,1-1,0 1-0,3% Ic 1,1-1,8 29-9,8% Ic 1,9-2, ,5% Ic 2,3-3, ,3% Ic 3,1-6, ,0% Ic 6,1 - > 6-2,0% Totale ,9% Tab. 3 - Indice di carenaggio degli strumenti (Martini, 1975). Tab. 3 - Keeling index of tools (Martini, 1975).
3 L industria musteriana di Poggio al Medico presso Cecina (Livorno) 7 dustria, che già si era messa in rilievo più sopra 4). Il Gruppo levalloisiano (I), anche se scarso, nell analisi dei nuclei. annovera un numero non proprio irrilevante Limitatamente agli strumenti è stata effettuata di schegge Levallois (12,2% totale). Non si può la scansione degli indici di allungamento e di fare a meno di rimarcare la circostanza che, fra carenaggio, rilevabili rispettivamente su 286 e gli strumenti ritoccati, le schegge Levallois sono su 295 supporti (Tabb. 2 e 3). invece rarissime. Passando all analisi tipologica degli strumenti, osserviamo che a Poggio al Medico sono medio di raschiatoi (IR ess 47,6). Gli esemplari Il Gruppo musteriano (II) registra un indice presenti 34 tipi reali della lista Bordes (1981) (Tab. semplici rettilinei (11,6%) prevalgono sui conves- N. Ireale Levallois 1 Schegge Levallois tipiche 22 6, Schegge Levallois atipiche 17 5, Punte Levallois 3 0,9 3 5 Punte pseudo-levallois 7 2,2-7 Punte musteriane allungate 1 0,3-9 Raschiatoi semplici rettilinei 37 11, Raschiatoi semplici convessi 28 8,8-11 Raschiatoi semplici concavi 7 2,2-13 Raschiatoi doppi rettilineo-convessi 1 0,3-15 Raschiatoi doppi biconvessi 1 0,3-21 Raschiatoi déjetés 1 0,3-22 Raschiatoi trasversali rettilinei 5 1,6-23 Raschiatoi trasversali convessi 9 2, Raschiatoi trasversali concavi 2 0,6-25 Raschiatoi su faccia piana 7 2,2-26 Raschiatoi a ritocco erto 13 4,1-28 Raschiatoi a ritocco bifacciale 1 0,3-30 Grattatoi 2 0,6-31 Grattatoi atipici 2 0,6-32 Bulini 1 0,3-33 Bulini atipici 4 1,2-35 Perforatori atipici 1 0,3-38 Coltelli a dorso naturale 8 2,5-39 Raclettes 18 5, Schegge troncate 16 5,0-41 Tranchets musteriani 1 0,3-42 Incavi 25 7, Strumenti denticolati 33 10, Punte burinantes alterne 1 0, Schegge con ritocchi 42 13,2-54 Incavi su estremità 3 0,9 1 Totale ,6 50 Tab. 4 - Strumenti secondo la lista tipologica Bordes. Tab. 4 - Tool list according to Bordes typological list.
4 8 Agostino Dani si (8,8%) e molto nettamente sui concavi (2,2%). Fra i restanti tipi più rappresentati figurano i raschiatoi trasversali (complessivamente 5,0%), i raschiatoi a ritocco erto (4,1%) e quelli su faccia piana (2,2%). Altri tipi hanno incidenze insignificanti. Decisamente singolare è l unica punta musteriana: si tratta di un esemplare ipercarenato a ritocco scalariforme, con tendenza alla limace. In questo gruppo, gli strumenti di fattura tecnicamente pregevole sono piuttosto scarsi e il ritocco è talvolta sommario oppure tendente al denticolato. Circa i tipi di ritocco, si osserva che, in ordine decrescente di frequenza, esso risulta profondo semplice (45%), marginale (35%), erto (9%), sopraelevato (4%), tendente a scalariforme (4%), scalariforme (1%) e piatto (1%). Il Gruppo paleolitico superiore (III) tocca una percentuale media (III ess 11,1), soprattutto per effetto delle schegge troncate (5,0%), alle quali si aggiungono pochi bulini, grattatoi ed un perforatore. IL = 6,4 IL str. = 15,6 IFs = 17,1 IF = 28,8 Ilam = 2,5 Ilam str. = 5,2 ILty (reale) = 13,2 IR (reale) = 35,1 (essenziale) = 47,6 IC (reale) = 13,8 (essenziale) = 18,7 IQ = 0,9 I 1/2 Q = 4,4 Gruppo II (reale ) = 37,6 (essenziale) = 51,1 Gruppo III (reale) = 8,1 (essenziale) = 11,1 Gruppo IV (reale) = 10,3 (essenziale) = 14,0 Tab. 5 - Indici tecnici e tipologici. Tab. 5 - Technological and typological indexes. Il Gruppo denticolati (IV) ha un indice debole (IV ess 14,0). Tra i rimanenti tipi della lista Bordes, si segnalano una buona presenza di strumenti con incavo (7,8%) e di raclettes (5,6%) e alcuni coltelli a dorso naturale (2,5%) (Tab. 5). Al fine di acquisire ulteriori dati tipologici sull industria di Poggio al Medico, è stata effettuata la classificazione degli strumenti anche con il Bulini N. 5 1,8% B1 1 B3 1 B5 1 B6 1 B8 1 Grattatoi 4 1,5% G1 1 G3 1 G9 2 Troncature 16 5,9% T1 3 T2 10 T3 3 Becchi 2 0,7% Bc1 2 Punte 1 0,4% P5 1 Raschiatoi lunghi 11 4,1% L1 4 L2 6 L3 1 Raschiatoi corti ,3% R1 83 R2 43 R3 12 R4 1 R5 5 Frammenti di L-R 1 0,4% L-R1 1 Erti 21 7,8% A1 12 A2 9 Denticolati 62 23,0% D1 27 D2 31 D5 1 D6 2 D8 1 Scagliati 3 1,1% E1 3 Totale N ,0% Tab. 6 - Struttura elementare secondo la Tipologia analitica Laplace ( ). Tab. 6 - Elementary structure according to Laplace ( ) analytical typology.
5 L industria musteriana di Poggio al Medico presso Cecina (Livorno) 9 metodo della Tipologia analitica Laplace ( ) (Tab. 6), ottenendo un totale di 270 tipi primari. Osservazioni e confronti L industria musteriana di Poggio al Medico evidenzia i seguenti caratteri tecnici e tipometrici: - il débitage è nettamente non Levallois (IL 6,4); - l indice stretto dei talloni faccettati è di valore debole (IFs 17,1); l indice largo risale invece quasi al limite della scansione media (IF 28,8) grazie all alto numero di talloni diedri; - i moduli dimensionali degli strumenti vedono la forte prevalenza della classe delle piccole schegge e lamette (79,6%), seguita da schegge e lame (11,1%) e infine dalle microschegge (9,3%); - l indice di allungamento degli strumenti rivela il netto prevalere della classe delle schegge normali (59,1%), seguite dalle schegge larghe (17,1%) e dalle schegge laminari (11,5%); l indice laminare è molto debole (Ilam 2,5); - l indice di carenaggio degli strumenti mostra il prevalente utilizzo di elementi molto piatti (40,0%) e piatti (35,3%); posizioni assai subordinate assumono i subcarenati (12,5%), i carenati (9,8%) e i piatti (2,0%). Dal punto di vista tipologico, si osservano le seguenti caratteristiche fondamentali: - l indice Levallois tipologico reale è decisamente basso (ILty reale 13,2); - l indice tipologico essenziale dei raschiatoi è di valore medio (IR ess 47,6); - le punte musteriane sono praticamente assenti; la ricorrente scarsità di punte musteriane nei giacimenti di superficie toscani tocca veramente qui il suo limite estremo; - il ritocco Quina è quasi inesistente (IQ 0,9); - la percentuale di elementi del Gruppo paleolitico superiore è media (III ess 11,1); - la percentuale del Gruppo denticolati è debole (IV ess 14,0). In base ai caratteri sopra esposti e secondo i classici criteri di classificazione Bordes, dai quali non intendiamo discostarci, l industria di Poggio al Medico può definirsi un Musteriano di tecnica e facies non Levallois a talloni lisci, bassissimo indice di laminarità e indice medio di raschiatoi. Ne consegue senza incertezze un attribuzione culturale al Musteriano tipico arricchito in raschiatoi (IR ess > 40). Nella zona costiera fra Livorno e San Vincenzo sono ormai numerosi i giacimenti musteriani della medesima facies con i quali è possibile istituire puntuali confronti. In particolare proponiamo Poggio al Medico Poggio alle Volpi S.Enrico Villa Ladronaia IL 6,4 7,2 2 6,4 4,6 IFs 17,1 15,5 18,9 16,4 IF 28,8 19,8 31,8 24,6 Ilam 2,5 3,2 2,8 4,1 ILty reale 13,2 8,5 10,9 10,0 IR essenziale 47,6 55,4 66,0 46,1 IC essenziale 18,7 17,4 25,7 20,6 IQ 0,9 1,9 3,1 - Gruppo II essenziale 51,1 59,2 68,7 49,4 Gruppo III essenziale 11,1 9,9 9,0 17,4 Gruppo IV essenziale 14,0 6,9 8,3 10,4 Totale strumenti Tab. 7 - Indici tecnici e tipologici di alcune industrie musteriane della fascia litoranea livornese. Tab. 7 - Technical indices of some musterian industries from coast line of Livorno. 2. L indice 2,8 riportato in Giunti (1997, p. 42), è inesatto.
6 10 Agostino Dani Fig. 1 - Poggio al Medico: schegge Levallois (1-5); punta Levallois (6); raschiatoi semplici (7-14). Fig. 1 - Poggio al Medico: Levallois flakes (1-5); Levallois point (6); simple scrapers (7-14).
7 L industria musteriana di Poggio al Medico presso Cecina (Livorno). 11 Fig. 2 - Poggio al Medico: raschiatoi semplici (1-4); raschiatoi trasversali (5, 6); grattatoio (7); raclettes (8, 9); schegge troncate (10, 11); incavi (12, 13); denticolati (14, 15). Fig. 2 - Poggio al Medico: scrapers (1-4); transverse scrapers (5-6); endscrape (7); raclettes (8, 9); end flakes (10, 11); encoches (12, 13); denticulates (14, 15).
8 12 Agostino Dani all attenzione le industrie di Poggio alle Volpi (Giunti, 1997), di Podere S.Enrico (Dani, ) e di Villa Ladronaia (Dani, Giunti, 2003; Dani, 2005), sotto forma di comparazione dei rispettivi dati tecnici e tipologici (Tab. 7). Dall esame di questi dati emerge una sorprendente corrispondenza di quasi tutti gli indici di riferimento delle prime tre industrie. Il solo aspetto che varia piuttosto nettamente, distribuendosi in una sorta di progressione, è l indice dei raschiatoi (IR ess), che dal valore medio di Poggio al Medico passa a quello abbastanza forte di Poggio alle Volpi ed a quello molto forte di Podere S.Enrico. Analogo andamento, come è ovvio, registra l indice essenziale del Gruppo II (musteriano). Degna di attenzione, nell industria di Poggio al Medico, è la maggiore rilevanza del Gruppo IV (denticolati) che, pur rimanendo nella scansione debole, supera del doppio quella di Poggio alle Volpi e di un terzo quella di Podere S.Enrico. Questi ultimi due giacimenti registrano infatti un valore del Gruppo IV molto debole. Un particolare di dettaglio che avvicina Poggio al Medico a Podere S.Enrico è l alta percentuale di raschiatoi a ritocco erto (26 ess rispettivamente 4,1 e 6,5). Lievi discordanze, ma di diverso tipo, emergono dal confronto con il vicinissimo giacimento di Villa Ladronaia. Gli indici Levallois tecnico e tipologico sono un po superiori a Poggio al Medico e l indice laminare leggermente più basso. La divergenza più sensibile si osserva forse nel valore del Gruppo III (paleolitico superiore), che a Villa Ladronaia tocca una punta più alta. Per tutto il resto, le analogie sono anche qui strettissime. La prima impressione che emerge da un osservazione di questi indici è che l industria di Poggio al Medico possa collocarsi in una posizione intermedia (evolutiva e cronologica) fra il gruppo Poggio alle Volpi - Podere S.Enrico e Villa Ladronaia. Nel Valdarno inferiore, dove due facies musteriane poco dissimili sembrano distribuirsi in due aree geografiche contigue ma diverse, l industria di Poggio al Medico mostra più strette attinenze tecniche e tipologiche con i materiali della parte occidentale delle Colline delle Cerbaie, a Nord dell Arno, il cui principale giacimento è rappresentato da Bivio Montefalcone (Dani, 1992; 2006). I giacimenti a Sud dell Arno (Dani, 2000; Dani et al., 2001; Dani, Menicucci, 2002), forse più antichi, hanno invece indici Levallois e indici di faccettaggio più elevati. Le rispettive strutture tipologiche sono tuttavia quasi esattamente confrontabili. Un altro aspetto marginale, forse non privo di rilevanza, è che il Raschiatoio a dorso assottigliato (n. 27 della lista Bordes), presente con più di un esemplare in tutti i giacimenti della parte orientale delle Cerbaie (Querce, Crocialoni) (Biagioni, Dani, 2004; 2006), è del tutto assente sia a Sud dell Arno che nella zona litoranea livornese. Quello del Musteriano tipico arricchito in raschiatoi sembra l aspetto culturale di gran lunga prevalente nel territorio livornese, al quale fa riscontro un solo giacimento riferibile alla facies Quina localizzato nella località Chiassone presso Casale Marittimo (Dani, 2004b). Abbiamo invece la sensazione che, almeno in una parte dei casi, dovrà essere riesaminata l attribuzione al Musteriano denticolato di un certo numero di giacimenti pubblicati nella seconda metà del secolo scorso (Stoduti, 1966). Per un inquadramento cronologico di questa facies costiera del Musteriano tipico della Toscana, se le correlazioni sopra ipotizzate sono attendibili, dovrebbe prospettarsi una datazione non anteriore all interstadio Würm I-II. Una successiva evoluzione della facies Poggio alle Volpi - Podere S.Enrico potrebbe vedere una sequenza di industrie rappresentata dai giacimenti di Poggio al Medico, Villa Ladronaia, Botro ai Marmi livelli 1-5 (Galiberti, ) e infine Podere Ciambellaia (Giunti, 1999). Teniamo comunque a sottolineare l assoluta provvisorietà di questa ricostruzione, in attesa di più validi schemi sostenuti da una ben altra quantità di dati cronostratigrafici. (Disegni di Federico Menicucci) Bibliografia BAGOLINI B., Ricerche sulle dimensioni dei manufatti litici preistorici non ritoccati. Ann. Univ. Ferrara, n.s., XV, I, 10: BORDES F., Typologie du Paleolithique ancien et moyen. Cahiers du Quaternaire, 1. C.N.R.S. ed. Paris.
9 L industria musteriana di Poggio al Medico presso Cecina (Livorno) 13 DANI A., Cecina. Riv. Sc. Preist., 37: 307. DANI A., Bivio Montefalcone. Archivio Tipologia Analitica, 17: DANI A., S.Enrico. Archivio Tipologia Analitica, 19: 5-9. DANI A., L industria musteriana di Angelica (Pisa). Rass. Archeologia, 17: DANI A., MENICUCCI F., SORBELLI S., L industria musteriana di Capanne (Pisa). Rass. Archeologia, 18A: DANI A., MENICUCCI F., L industria musteriana di Cava Erta presso Pontedera (Pisa). Riv. Sc. Preist., 52: DANI A., GIUNTI P., L industria musteriana di Villa Ladronaia presso Cecina (Livorno). Nota preliminare. Rass. Archeologia, 20A: DANI A., 2004a. Le Cerbaie nella preistoria. Le Cerbaie - La Natura e la Storia, Pacini, Pisa. DANI A., 2004b. Il Musteriano tipo Quina di Chiassone presso Casale Marittimo (Pisa). Riv. Sc. Preist., 54: DANI A., Il giacimento musteriano di Villa Ladronaia presso Cecina (Livorno). Quad. Mus. St. Nat. Livorno, 18: DANI A., Revisione e integrazione dei dati tipologici di industrie del Paleolitico medio delle Cerbaie (Valdarno inferiore). Riv. Archeologia Storia Costume, Anno XXXIV, 3-4: GALIBERTI A., a cura di, Il giacimento musteriano di Botro ai Marmi: industrie litiche, faune e sedimenti. Rass. Archeologia, 12: GIUNTI P., L industria musteriana di Podere Poggio alle Volpi presso Cecina (Livorno). Rass. Archeologia, 14: GIUNTI P., L industria musteriana di Podere Ciambellaia presso Cecina (Livorno). Rass. Archeologia, 16: LAPLACE G., Essay de typologie systematique. Annali Univ. Ferrara, n.s. Sez. XV, I suppl. II. MARTINI F., Il Gravettiano della Grotta Paglicci nel Gargano. II: Tipometria dell industria litica. Riv. Sc. Preist., 30: MAZZANTI R., SANESI G., Note di geologia, paleopedologia e morfologia del territorio costiero tra Castiglioncello e San Vincenzo in provincia di Livorno. Quaderni Mus. St. Nat. Livorno, 7, Suppl. 1. STODUTI P., Il Musteriano denticolato della stazione livornese di Popogna. Atti X Riunione Scientifica I.I.P.P., Firenze, pp Extended Abstract The Palaeolithic industry recovered on the surface of the locality called Poggio al Medico, near Cecina (Livorno), consists of 319 tools, 249 cores, 813 flakes and remainders. The raw material used is mainly red djasper (65%), with low percentages of green quartzite (14%), green djasper (8%) and other varieties of lithic material (13%). While the djasper was collected on the spot in the alluvial deposits of the Cecina River, the quartzite comes from the geological formations of the Sterza Valley or Era Valley lying 30 Km away from the Palaeolithic settlement. According to the technological analysi of the industry carried out following the Bordes method, the production reveals a clearly non-levallois (IL 6,4) process. The artifacts are generally rather small and flat and the slides definitely rare. The tools include a large amount of scrapers (IR ess 47,6), denticulates, encoches, unretouched Levallois flakes and trunketed pieces whilst only one point is present. These aspects allow to ascribe the complex to a Typical Mousterian rich in scrapers. Other Mousterian deposits of Livorno territory are taken into consideration. In particular the author underlines the less frequent use of the Levallois technique, the smaller quantity of scrapers and the increasing number of types introducing to the Upper Palaeolithic. On the basis of these considerations we suggest a cultural and chronological succession evolving from the industries at Poggio alle Volpi and Podere S.Enrico to the one at Poggio al Medico and then to the Villa Ladronaia complex, ending with the Podere Ciambellaia deposit. The dating of the Poggio al Medico industry is not set before the Interstadium Würm I-II.
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